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Coming out...l'altra faccia della medaglia


Haamiah

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Ho letto molte storie di coming out in questa sezione e sono sempre state storie (almeno quelle che ho visto) di dichiarazioni fatte dal diretto interessato ad un’amico o ad un familiare. Non ho letto però nulla scritto da chi ha ricevuto un CO. Ho visto descrivere molto dettagliatamente il senso di panico che accompagna sempre i momenti che precedono una dichiarazione, la paura di non riuscire a dirlo, il desiderio di farlo, l’angoscia di vedersi sbattere in faccia un rifiuto, od un commento pesante, il terrore di perdere la persona alla quale si confida il proprio segreto e mentre leggevo queste cose pensavo: “come mi sentirei io se qualcuno dei miei amici o dei miei familiari (magari proprio uno dei miei figli) un giorno venisse da me e mi confidasse una cosa simile?”E così ho cominciato a prendere in considerazione l’altra faccia della medaglia.Se io ricevessi un CO da una persona che amo profondamente (sia esso amico o familiare, del quale magari già immagino qualcosa) mi sentirei come chi lo deve fare.Avrei la stessa angosciosa morsa allo stomaco, la stessa trepidante attesa, la gioia di sapere che lei/lui si fida di me al punto da dirmelo, il dispiacere per il fatto che magari non l’ha detto prima perché temeva una mia reazione negativa, e paura. Tanta, tremenda, spaventosa paura. Paura di perdere la persona alla quale voglio così bene, paura che non potrà mai avere con me quella complicità, quell’intendimento, quel feeling speciale, quel sentimento profondo che io chiamo “comunicazione di anime”, che magari potrebbe trovare con altri, paura che non potrà volermi bene come gliene voglio io perché non condividiamo la stessa natura… potrei andare avanti per ore perché le paure sono davvero tante.Nonostante tutto però sono un’inguaribile romantica quindi, nell’eventualità mi venisse fatta una tale confidenza, vorrei che avvenisse con tutta la solennità che un evento simile merita. Preferisco le cose dirette piuttosto che tanti piccoli indizi che non sei mai sicura di interpretare nel modo corretto. Il mio ideale sarebbe in riva al mare con le mani tra le sue, possibilmente con sguardo diretto, rassicurandosi a vicenda sulle reciproche paure, il tutto condito con un bell’abbraccio finale ed ovviamente (da parte mia sicuramente) un fiume di lacrime… ok forse ho visto troppi film ma credo di essere stata chiara.Per me non c’è differenza di emozioni nel fare o ricevere un CO, i sentimenti sono gli stessi.Un forte abbraccio di solidarietà a tutti quelli che devono fare o ricere un coming out.Haamiah

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ma io ho fatto CO con te ma non hai fatto niente di ciò...mammina che sfiga! :bah:
:bah: e quando? Non siamo andati al mare, non mi hai tenuto le mani tra le tue, non mi hai guardato negli occhi e non ci siamo rassicurati a vicenda...ergo nessun CO ricevuto. :PTu fallo come si deve e vedrai...domani andiamo al mare?p.s. dimenticavo meglio se al tramonto è più romantico ahahahahah
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Beh, visto che qui siamo (quasi) tutti gay, mi sembra anche abbastanza normale che siano di più le persone che hanno fatto co rispetto a quelle che l'hanno ricevuto. Inoltre, per quella che riguarda la mia esperienza personale, i gay si conoscono principalmente in post "sicuri", tipo locali o forum dove questo... E davvero qua dentro non c'è bisogno di fare coming out.Poi personalmente non mi è mai capitato che qualcuno facesse coming out con me, quindi purtroppo non ho mai sperimentato quello che descrivi... Ma sempre per il fatto che qua siamo (quasi) tutti gay, dubito seriamente che avremmo la paura di non poter "condividere la stessa natura" perché, guarda caso, invece la condividiamo già. Penso che una bella pacca sulla spalla e quattro risate siano più che sufficienti, anche se manca la solennità del momento. Anzi, direi che la solennità la potremmo pure lasciare a casa: si è solenni per qualcosa di unico e irripetibile, i coming out si spera siano sempre frequenti. Anche perché sarebbe come dire che c'è qualcosa di "particolare", nel bene e nel male, e io non vorrei, né vorrei far sentire un'altro omosessuale che si confida con me, niente di tutto questo, ma solo una persona "normale", con i suoi pregi e i suoi difetti.

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Certo dal tuo punto di vista il tuo ragionamento non fa una grinza. Io invece lo considero un momento importantissimo della mia vita e della vita di chi me lo fa. E' la prima volta per me quindi io personalmente provo tutte queste cose.Vedi quanto è soggettiva la normalità?Non sono mai stata la custode di un segreto e quindi sapere che una persona si fida di me al punto da confidarmene uno non può che farmi un immenso piacere e farmi considerare il momento solenne.

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Dubito comunque che le paure e le tensioni siano le stesse per chi sta programmando di fare un CO o per chi lo riceve. Quest'ultimo deve solo prendere atto di una cosa. Il primo, invece, deve fare i conti con una discriminazione che è ancora dilagante, col potersi sentir rispondere male, col poter essere abbandonato dalle persone che più ama. Chi riceve il CO deve solo decidere come comportarsi con questa persona, e difficilmente la perderà visto che, evidentemente, chi fa il CO si fida di lei.Ancora è ovvio che in un forum di gay ci si racconti più i CO fatti, anche per dare una mano a quelli che li devono o li vogliono fare e per un qualsiasi motivo ancora non hanno intrapreso questa strada, dalle esperienze degli altri si impara molto.Ancora... a me CO gli hanno fatti, non ti danno una grande sensazione se sei gay, l'unica cosa che puoi fare e scrollare le spalle e rispondere: embè? anche io. niente di strano amici come prima. Semmai un etero un tantino moralista e un po' cieco potrebbe avere reazioni differenti, ma se si va a dire ad un omosessuale che si è omosessuali al massimo quello ti porta per locali come niente fosse XD

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Infatti si da il caso che io sia una etero che ha ricevuto per la prima volta un CO, per di più da una delle persone a me più care. Ovviamente me l'aspettavo, non sono stupida, ma comunque la tensione c'era e c'era la paura che si sentisse in imbarazzo, che avesse timore di una mia reazione negativa. Chiamatemi stupida ma per me è stato così, e dopo la gioia per essere stata resa partecipe di una cosa così importante è subentrata la paura di vederlo soffrire a causa dei pregiudizi di persone meschine. Forse non tutti lo possono capire ma io somatizzo sempre le emozioni delle persone che mi sono più care e quindi per me non è strano aver provato quelle emozioni.

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Haamiah nessuno qui ti ritiene stupida... solo che generalizzare e' sempre un azzardo.Ossia... per te e' stata una cosa naturale, un po' perche' te lo aspettavi, un po' perche' hai messo i sentimenti della persona che si e' aperta con te come prioritari e via dicendo per cui hai sentito la necessita' di far sentire accettata l'altra persona... ma non per tutti e' cosi'.C'e' anche chi si dice aperto o si aspetta da se stesso una reazione positiva e poi va nel panico quando si trova a vivere la situazione che aveva ipotizzato come semplice per se stesso... i casi sono vari e vasti.Il mio punto di vista e' piuttosto simile a quello di SaintJust; penso che le emozioni siano diverse semplicemente perche' c'e' un diverso tipo di preparazione all'evento dietro.Chi riceve un CO puo' essere o meno preparato, e questo di base gia' influisce sulla reazione finale. E, qualunque sia la condizione pregressa, non sara' comunque LA persona che dovra' lottare per non sentirsi discriminata.Nel caso di chi deve invece comunicare i sentimenti sono tanti e contrastanti, perche' all'urgenza e al desiderio di non nascondere piu' chi si e' e cosa si sente vanno aggiunte tutte le problematiche profonde legate alla fiducia nella persona alla quale si sta parlando e quelle sulla necessita' di accettazione che gia' per un essere umano sono alla base della costruzione dell'identita'... ma per un essere umano che fa parte di una cosiddetta minoranza sono particolarmente pregnanti.Infine... e' diverso ricevere una comunicazione del genere a seconda del proprio orientamento sessuale.Perche' per un gay o un bisex che siano dichiarati (anche solo nella cerchia stretta degli amici) e' comunque una cosa piu' come dire... "naturale" sentirsi dire che un'altra persona ha qualcosa di piu' in comune con loro... da qui il discorso della pacca sulla spalla.Gia' se si tratta di qualcuno che ha dei dubbi su se stesso o che si nasconde il discorso cambia... perche' possono sopraggiungere timori di un doppio fine ("non e' che me lo sta dicendo per smascherarmi?") o comunque imbarazzo...Per gli etero poi e' diverso ancora... come dicevo all'inizio, i casi della vita sono proprio tanti.

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Guest Saturnino
:look::kiss::look:...Haamiah ogni persona ha la propria sesibilità: tu sei speciale! Non serve ti spieghi con nessuno...io ti conosco e ho capito cosa vuoi dire...del resto non curarti...Saturnino :gha:
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[modbreak=Lum]ragazzi per queste considerazioni personali esistono le mail e gli mp, per favore, non costringetemi a essere cattiva[/modbreak]Tornando invece al discorso, Haamiah, non è che qua ti si consideri stupida, è solo che magari dovresti pensare al fatto che, scrivendo in un forum gay, difficilmente potrai trovare qualcuno che condivida quello che senti (da questo punto di vista, sia chiaro). E' solo una questione di cosa si dice e dove lo si dice.Io lo capisco benissimo che per te e per chi l'ha fatto possa essere, in questo momento, una cosa importante. Però mi auguro pure che più passa il tempo, meno diventi importante, non perché voglia sminuire quello che c'è tra voi, ma perché davvero spero che più si va avanti più i CO perdano di "solennità"... Se vai a spulciare nella board, vedrai che la maggior parte dei post sono di utenti giovani, alle prese con i primi CO, pieni di entusiasmo e di incertezze, esattamente com'è per te e per il tuo amico. Gli utenti più vecchi (intesi proprio nel senso di età, non di permanenza sul forum) qua quasi non postano, magari vengono per ricordare i loro primi CO, ma spesso neppure quelli, perché appunto più si va avanti più diventa una cosa normale.E probabilmente è anche per questo che non hai trovato l'appoggio che speravi.

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Guest Saturnino

Scusami, qual'è il problema?perchè dovresti essere cattiva?...proprio non capisco!!!!(le frasi a metà e le code di paglia non mi piacciono molto!)Come dici tu sono solo considerazioni personali e credo che ogni persona abbia il diritto di esprimera la propria opinione (nel rispetto degli altri si intende!)Personalmente come psicopedagogista quale sono non vedo nulla di strano nell'entusiasmo di Haamiah (dico "di" perchè per me il C.O non è nulla di particolare!anche se naturalmente non lo faccio con tutti)L'errore più grande che viene fatto però, è che per molti tutto è troppo semplice e scontato:cara Lum ci sono persone che fanno 100 C.O e vivono la cosa con ansia e stress...e questo succede a ragazzini ma anche a persone più grandi.Concludo dicendo che la normalità alla fine è qualcosa di veramente relativo:personalmente se credessi alla normalità e a schemi comportamentali ben stabiliti, credo che oggi farei un lavoro diverso.Saturnino

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saturnino: eh si, c'è gente che è sempre in ansia per i CO, ma non mi verrai anche tu a paragonare quello che prova un omosessuale che deve o vuole dire a qualcuno che va a letto con uno del suo stesso sesso con ciò che prova uno a cui viene detto......altrimenti qui staimo davvero sminuendo tutto ciò attraverso cui una persona, per grande o piccola che sia, deve passare per fare i conti con una società che difficilmente accetta, e con l'accettazione, da parte sua e delle persone con cui devev vivere della sua condizione di 'diverso'.Perchè alla fine è questo, bisogna prendere tutto il coraggio di cui si dispone, e spesso neanche basta, per riuscire a dire una frase che dovrebbe essere di una semplicità disarmante se solo tutti vivessimo in un mondo civile.Mi dici attraverso quali crisi reali passa uno che si sente dire: ciao sono gay?Certo, magari si preoccupa per un po' di come comportarsi nei confronti di questa persona, ma l'omosessuale dichiarato o che si dichiara vive quasi costantemente camminando sulle uova, col rischio di restare da solo, d'essere ferito, abbandonato e allontanato o, peggio, picchiato, violentato o ucciso... che chi riceve il CO passa le stesse cose per caso?O ancora... chi riceve un CO passa giorni, settimane, mesi a rovinarsi il fegato tentando di decidere se dirlo, quando dirlo e come dirlo?Fare CO è come essere mandati in guerra disarmati e senza essere in grado di riconoscere il nemico... quelli che lo ricevono il CO sono quelli che le armi le hanno e che, se vogliono, possono ferirci molto profondamente.

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[modbreak=Lum]Saturnino, mi stavo riferendo al tuo ultimo post, che è OT in quanto una considerazione personale tra te e Haamiah, tutto qua. Non ho nessuna coda di paglia e non mi pare di aver detto nessuna frase a metà. Infatti quella frase lì, esattamente come questa, era dentro il modbreak.Parlavo solo in quanto mod della board, tutto qua. Evitiamo certe insinuazioni, per favore, che non mi pare di aver dato addosso a nessuno.[/modbreak]

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Guest Saturnino
saturnino: eh si, c'è gente che è sempre in ansia per i CO, ma non mi verrai anche tu a paragonare quello che prova un omosessuale che deve o vuole dire a qualcuno che va a letto con uno del suo stesso sesso con ciò che prova uno a cui viene detto......altrimenti qui staimo davvero sminuendo tutto ciò attraverso cui una persona, per grande o piccola che sia, deve passare per fare i conti con una società che difficilmente accetta, e con l'accettazione, da parte sua e delle persone con cui devev vivere della sua condizione di 'diverso'.Perchè alla fine è questo, bisogna prendere tutto il coraggio di cui si dispone, e spesso neanche basta, per riuscire a dire una frase che dovrebbe essere di una semplicità disarmante se solo tutti vivessimo in un mondo civile.Mi dici attraverso quali crisi reali passa uno che si sente dire: ciao sono gay?Certo, magari si preoccupa per un po' di come comportarsi nei confronti di questa persona, ma l'omosessuale dichiarato o che si dichiara vive quasi costantemente camminando sulle uova, col rischio di restare da solo, d'essere ferito, abbandonato e allontanato o, peggio, picchiato, violentato o ucciso... che chi riceve il CO passa le stesse cose per caso?O ancora... chi riceve un CO passa giorni, settimane, mesi a rovinarsi il fegato tentando di decidere se dirlo, quando dirlo e come dirlo?Fare CO è come essere mandati in guerra disarmati e senza essere in grado di riconoscere il nemico... quelli che lo ricevono il CO sono quelli che le armi le hanno e che, se vogliono, possono ferirci molto profondamente.
sono in totale accordo col fatto che sono gli omosessuali che sentono l'ansia e la paura quando fanno C.O, ma in questo post parlava una persona delle proprie sensazioni e non credo che nessuno possa permettersi di dirle:"non è così..."le emozioni sono qualcosa di personale: sono certo che hamiaah ha avuto una grossa botta emotiva nel momento in cui ha ricevuto questo C.O; ma ripeto, questo succede perchè lei è una persona molto sensibile.per Lum: non mi sembra di essere andato assolutamente offtopic poichè rispondevo ad una persona che voleva esprimere le proprie emozioni; sarebbe bastato forse ascoltarla.troppo spesso vediamo le cose dalla nostra visuale!mettersi un attimo nei panni dell'altro non sarebbe male.PS: mi scuso per il quota se riterrai che anche questo dovesse essere improprio.Non sono quì per insinuare qualcosa o litigare con qualcuno, ma spero i Forum resteranno liberi e ci permetteranno sempre di esprimere la nostra opinione.Baci a tutti.Grazie.Saturnino
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E così ho cominciato a prendere in considerazione l’altra faccia della medaglia.Se io ricevessi un CO da una persona che amo profondamente (sia esso amico o familiare, del quale magari già immagino qualcosa) mi sentirei come chi lo deve fare.
e infatti io 'contesto' questa frase... intanto perchè Haamiah non saprà mai cosa significa veramente fare un CO, o anche solo progettarlo, secondariamente perchè è impossibile siano le stesse sensazioni.Possono essere forti sensazioni entrambe, ma non le stesse.Che poi esistano persone fortemente empatiche o sensibili lo so bene, dal mio punto di vista, però, modererei un attimino i termini nel parlare di una cosa che non potrò mai comprendere appieno, proprio perchè il paragone sminuisce le esperienze di quasi tutti qui dentro, me compresa, paragonandole a qualcosa di molto meno sofferto emotivamente e psicologicamente.
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Guest Saturnino

Credo che a questo messaggio ti dovrà rispondere lei!...ma prima di affermare che lei non abbia mai fatto un C.O dovresti prima chiederglielo.Io non mi sento di escludere nulla a priori!Inutile stare a discutere di sensazioni così personali...Quello che dici è giusto, ma magari incomincia a pensare che questa è la tua verità...non la mia, non quella di hamiaah ecc.Vedì, purtroppo questo (e con tale affermazione spero non capirai male: non mi riferisco a te ma alle discussioni in generale!) è il motivo per cuì le persone si scannano; siamo sempre convinti che le nostre "verità" lo siano per tutti.Sento parlare spesso di "accettazione delle idee altrui" ma molte volte proprio siamo convinti di essere in un modo ma in realtà siamo tutt'altro.Voi donne poi siete di un testardo assurdo :kiss: ehehUn caro abbraccio.Saturnino

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Ma non è etero Haamiah? O_oIo credo anche che le idee degli altri non debbano essere potenzialmente offensive per alcuno prima di poter essere accettate e discusse normalmente. Se io mi sento offesa dalle parole di qualcuno lo dico, e spero si faccia lo stesso per me. Haamiah dal mio punto di vista mi ha offeso, e anche profondamente.

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non scherzerei sui sentimenti e le ferite delle persone fossi in te :sisi:Non stavo scherzando davvero io. Visto il mio passato dal mio punto di vista è offensivo paragonare le cose. Non fortemente, ok... magari era un po' esagerato, ma offensivo si.

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Guest Saturnino

Io non scherzo con i sentimenti di nessuno ma le illazioni mi fanno sorridere.Se fossi in te ci penserei bene a dire che ti ha offeso: mi sembri esagerata adesso!In più che sei moderatore e dovresti esser moderata e moderare :look: Dai stai serena!bacio :kiss:

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Allora io adesso non sto parlando come moderatore ma come utente.Visto che voi siete i primi a dire che non si può sapere quello che prova un'altro non venirmi a dire che non posso essere offesa o che sto esagerando, perchè non puoi saperlo, per l'appunto.Così come non puoi sapere cosa è capitato a me per i miei CO o durante essi.Se dico che mi sento offesa dal paragone lo dico con cognizione di causa.

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Guest Saturnino
:look::( :( :look: mah! vabbè fai come ti pare...PS:io rispetto la tua emozione ma tu rispetta la mia! io ho voglia di ridere perchè credo tu ti sia offesa per una cosa che non esiste e quindi rido (naturalmente è la mia verità).Accetto ma rido! :asd::gha::asd::kiss::asd:
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Non so se posso inserirmi nella discussione... ma il titolo generale mi incoraggia a farlo. Anch'io sono etero e ho vissuto una situazione molto simile a quella di Haamiah: un caro amico mi ha fatto il suo CO dopo diversi mesi di conoscenza. Non un CO sulla riva del mare mano nella mano, ma via mail, visto che viviamo lontani e ci incontriamo raramente. Alla fine di una delle tante mail che scambiavamo da mesi, dopo varie chiacchiere di aggiornamento, una frase stringata il cui senso era: forse sto per innamorarmi di nuovo, ma sappi che si tratta di un ragazzo; e ora fanne pure quel che vuoi di quello che ti ho detto.Che lui fosse gay lo avevo capito da mesi. A differenza di Haamiah devo confessare che sono stupida: non avevo affrontato con lui l'argomento pensando di dimostrare in questo modo un'opportuna discrezione, anche se cominciavo quasi a scocciarmi della sua reticenza e me ne sentivo addirittura quasi un po' offesa... :gha:La sua frase "e ora fanne pure quel che vuoi di quello che ti ho detto" mi ha ossessionato per parecchio tempo e solo dopo mesi ho avuto il coraggio di chiedergli se l'avevo capita bene (lui non è italiano e quindi avevo persino pensato a un possibile malinteso linguistico). La frase significava proprio, ahimé, quel che avevo temuto: "Se ora non vuoi più vedermi né sentirmi fai pure, so che può succedere". E dopo mesi, quando abbiamo ripreso l'argomento, mi ha confermato che gli è già successo parecchie volte nella vita: che persone apparentemente amichevoli, aperte, comprensive, progressiste e illuminate, abbiano tagliato i rapporti con lui dopo il CO. E ha aggiunto: "Avrei preferito che me lo avessi chiesto, se sono gay...". Ora, non voglio trarre una teoria generale da questa sua frase: era riferita alla nostra particolare relazione e al suo modo di sentire. Ma per me significa che invece di essere (come stupidamente credevo) ammirevolmente discreta, gli ho causato una sofferenza inutile. Se davvero avessi capito qualcosa, gli avrei facilitato le cose invece di aspettare di essere onorata dalle sue confidenze.

Perchè alla fine è questo, bisogna prendere tutto il coraggio di cui si dispone, e spesso neanche basta, per riuscire a dire una frase che dovrebbe essere di una semplicità disarmante se solo tutti vivessimo in un mondo civile.[...]Fare CO è come essere mandati in guerra disarmati e senza essere in grado di riconoscere il nemico... quelli che lo ricevono il CO sono quelli che le armi le hanno e che, se vogliono, possono ferirci molto profondamente.
SaintJust, lo hai detto in modo molto efficace e hai fatto bene a ripetere cose delle quali noi etero facciamo così fatica a prendere atto...
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Scusate se mi intrometto, ma proprio non capisco cosa ci sia di offensivo nelle parole di Hamiaa...Punto primo, lei parla per se stessa, dal suo messaggio non trapelano affatto le parole "tutti quelli che ricevono un C.O. si sentono come colui o colei che glielo fa". Fortunatamente, esistono persone dotate di particolare sensibilità che ad un C.O. possono reagire come lei. Il suo rendere la cosa così "solenne" non è perchè l'omosessualità in se è una cosa solenne (scusate la ripetizione), ma è il suo sentimento nei confronti di quella persona a renderlo tale. E si sa dove ci sono forti sentimenti ci sono sempre quelle paure che lei ha menzionato. Magari non sono paragonabili alle nostre paure al momento del C.O. Ma sinceramente ha dell' infantile fare gara a chi ha le paure più grosse quando entrambi qui vogliamo una reciproca felicità.Secondo, e non prenderla assolutamente ne come un offesa ne tantomeno una frecciatina, se magari Saint i destinatari dei tuo C.O. l'avessero pensata come Hamiaa probabilmente ora non ci sarebbe nulla che ti offenderebbe o ferirebbe.

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io ritengo che sia inutile parlarne, ma ribadisco un concetto. Chi non ha mai fatto un CO (o non ne dovrà mai fare uno) non sa come ci si sente a farlo. Pertanto non può neanche dire che le sue sensazioni sono le stesse. Io non direi mai che so come ci si sente a perdere un padre o un figlio, perchè non m'è mai capitato e mi piacerebbe che gli altri mi usassero la stessa cortesia.son d'accordo poi sul fatto che se tutti fossero come Haamiah o clara il mondo sarebbe di certo migliore, ma non per questo gradisco che qualcuno dica che nel sentirsi far fare un CO si provano le stesse cose che nel farlo, perchè, evidentemente, questa persona non sa assolutamente cosa si prova, altrimenti non parlerebbe così... e io sono una delle fortunate persone a cui i CO sono andati quasi tutti bene, mi immagino alcune persone a cui sono andati quasi tutti male cosa potrebbero pensare.è una questione di semplice buonsenso e cortesia verso le persone che potrebbero leggere e reagire davvero male a sentir sminuire (perchè in fondo se si paragonano le paure e le sensazioni dicendo che sono le stesse o si sminuiscono quelle degli omosessuali o si ampliano le proprie... e la prima è normalmente più diffusa come cosa) tutti i drammi emozionali e psicologici attraverso cui sono passati... fosse anche solo per la differenza attiva/passiva che le due cose comportano. C'è chi sta fermo ad ascoltare, forse, e chi invece deve muoversi, a volte con mesi di anticipo e di sofferenze non riuscendo a dirlo.Fosse anche solo per la preparazione non sono equiparabili.Per farsene una vera idea basta davvero andare a leggere qui e li sul forum.

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SaintJust, non credo che sia inutile parlarne. Serve a tutti quelli che possono passare in visita sul forum anche solo occasionalmente, per cercare di capire... Almeno, a me sarebbe servito a suo tempo trovare un intervento come il tuo.Forse sono stata troppo implicita nel mio intervento precedente: volevo proprio sottolineare che ci ho messo molto tempo a capire - almeno un po' -e accettare l'asimmetria tra ciò che prova chi fa il CO e chi lo riceve (se eterosessuale).

bisogna prendere tutto il coraggio di cui si dispone, e spesso neanche basta, per riuscire a dire una frase che dovrebbe essere di una semplicità disarmante se solo tutti vivessimo in un mondo civile.
Ecco, forse uno dei motivi per cui non riuscivo a capire è che ero troppo ottimista sul grado di civiltà della nostra società...
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Penso, cara Haamiah, che sia stata una cosa importante che tu abbia scritto in questo forum, anche perché penso che sia importante che anche gli etero spieghino quali siano i loro sentimenti in riferimento a certi problemi.E' un bene che i gay e le lesbiche non rimangano da soli a discutere sempre degli stessi problemi, con il rischio appunto di vedere le cose solo da un unico punto di vista.Mettersi dal punto di vista dell'altro, è sempre un bene. Lo devono fare gli etero, lo devono fare anche i gay, se si vogliono superare divisioni e discriminazioni.Io non ho la pretesa di dire chi è che soffre di più o di meno. La sofferenza è una cosa personale, quindi non voglio mettere in dubbio la possibilità che tu sia stata male a ricevere un CO tanto quanto può soffrire chi lo fa. Io ho sofferto in un CO solo raramente, e mi sono reso conto che ogni CO è una storia a sé, quindi deve esserlo non solo per chi lo fa, ma anche per chi lo riceve.Forse i prossimi CO che riceverai (ti auguro di riceverne tanti, perché questo significa che la gente come noi si fida di te) saranno più sereni, anzi penso proprio di si, e chissà che magari tu non possa partecipare alla pubblicazione di un futuro libro chiamato "I CO VISTI DALLA PARTE DI CHI LI RICEVE". Sarebbe interessante....

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Clara: anche io ero troppo ottimista sul grado di civiltà delle persone che compongono la mia famiglia e che componevano il mio gruppo di amici... ma piano piano queste cose si imparano sulla propria pelle.Credo, fortemente, che più informazione in merito alle cose sgradevoli che possono ancora capitare ad un omosessuale potrebbe essere un buon inizio per tutti i giovani che si trovano ad affrontare queste situazioni ora... purtroppo difficilmente se ne parla per canali 'ufficiali'. Difficilmente si mettono in risalto alcuni fatti di cronaca che accadano proprio perchè la vittima è un 'diverso' (e questo riguardo a tutti i tipio di diversità che esistono al mondo).In fondo il sapere che si può incontrare il gruppo che ti violenta al motto di: te lo faccio vedere io cos'è un uomo, o il sapere che c'è chi ti può aspettare per un allegro pestaggio sotto casa, o chi ti manda lettere minatorie, o che i condomini del tuo palazzo ti ostracizzeranno tanto per sport, o, ancora peggio, che puoi finire ucciso appeso ad una staccionata, il tutto senza aver fatto niente, senza aver detto la cosa sbagliata ma solo perchè esisti e questa tua esistenza infastidisce alcuni (non dico molti perchè, in fondo, sono un'inguaribile ottimista XD) ecco, il saperlo a priori, prima ancora di dover fare i conti con la società subendoli sulla tua pelle, in un certo senso ti salva, ti indurisce un pochino, ti fa soffrire meno quando leggi alcune cose, o ti capitano, ti permette di capire se la persona che ti sta davanti può essere un potenziale pericolo a seconda delle cose che dice e di come le dice.Essere preparati è la migliore forma di difesa in fondo.

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Guest Saturnino

SaintJust, ho letto tutti i tuoi messaggi e devo dire, perdonami il termine, che tu la coerenza l'hai cag***da piccola!Non ho mai letto tante contraddizzioni e tante stronzate tutte insieme.Se hai qualche problema e ti senti vittima (visto che dici che ti hanno offeso) vai prima da un bravo terapista e poi vieni quì a discutere!Se poi ti offendi perchè mi permetto di esprimere la mia opinione...son davvero caz** tuoi!Con ciò credo che da parte mia la discussione sia chiusa: sono abituato a discutere con gente che dice cose sensate.Grazie.Saturnino

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