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Dal libro al film


yrian

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Riprendo una idea di discussione nata qui.

 

http://www.gayforum.tv/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=554

 

La questione non è tanto (non solo) se vi sia piaciuto o meno l'adattamento cinematografico di questo o quel libro, ma soprattutto cosa pensate degli adattamenti cinematografici in toto e che sensazione vi trasmettono.

 

Per esempio, io personalmente ho amato molto la saga dei vampiri della Anne Rice, ma quando uscì il primo film della serie mi sentii "tradito" per più di un motivo: non mi piacque la riduzione della trama, non mi piacque la scelta degli attori, non mi piacque il comportamento ambiguo dell'autrice e soprattutto non mi piacque che tanti idioti che prima nemmeno avevano mai sentito parlare di vampiri adesso ne avessero fatto una moda... Insomma, come se qualcosa a me caro fosse stato sputtanato. In tempi più recenti qualcosa del genere è successo con "Il signore degli anelli", ma mi ha disturbato molto di meno: un po', forse, perché crescendo ho diminuito il mio snobismo intellettuale, ma soprattutto, credo, perché la qualità dell'adattamento era evidentemente superiore a quella de "Intervista col vampiro".

 

E voi che ne pensate?

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oddio.... io per principio cerco sempre di evitare di guardare un film tratto da un libro ,per evitare gravissime delusioni.

sono un tipo che ama leggere ma solo cose per me interessanti.

anni fa ho letto un libro che ho amato: Il Dio del fiume, ho sperato tanto che qualcuno si accorgesse della bellezza narrativa di questo romanzo e, quando ho appreso che sarebbe apparso in tv sono stato molto felice.

 

ovviamente dopo 2 minuti ho spento la tv.

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Intervista col vampiro è senz'altro un grande libro...il primo della cronache dei vampiri di Ann Rice...ho visto il film e lo prendo un pò così come viene...la trasposizione è poco convincente , la trama quasi insulsa...due ore di noia profonda e poche e mere spiegazioni del contenuto del libro , insomma han preso i personaggi e ci han fatto un pò quel che gli pareva...

Esiste di peggio...esiste la Regina dei dannati...sempre tratto da un libro della Rice...se pensavate che con Intervista col vampiro (il film) si fosse toccato il fondo scoprirete una nuova sensazione di raccapriccio vedendo la trasposizione cinematografica de "la regina dei dannati" >_>

Non per questo ho pregiudizi nei confronti dei film tratti dai libri ,diciamo che il 60% tendono a essere vere e propie skifezze ma in alcuni casi invece abbiamo dei veri e propi capolavori e qui mi riferisco alla trilogia del Signore degli Anelli che per quanto possa essere criticata da alcuni Tolkienani è invece a mio parere una trasposizione cinematografica sufficentemente fedele al libro che tuttavia asseconda anke un pubblico più vasto invogliandolo a seguire la trama infarcendo il film con la talvolta spossante storia tra Arwen e Aragorn..

Per concludere...da libro a film?Esperimento pericoloso ma non necessariamente da escludere a priori.

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Di solito quando ami un romanzo e poi vedi il film è inevitabile restare delusi. Purtroppo non è facile riportare fedelmente le stesse emozioni e quello che un libro trasmette. Non è un processo facile per gli sceneggiatori.

In pochi casi sono rimasto totalmente soddisfatto: "The Hours", "Il silenzio degli innocenti" e "Via col vento"

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  • 2 weeks later...

Io penso che già cinema e letteratura siano linguaggi differenti, e quindi che sia difficile replicare ciò che crea un libro in un film (e viceversa, molti dimenticano lo scarso livello della gran parte delle "novelization" che seguono i film). Inoltre rintengo un po' inutile "fare un doppione" cinematografico di un'opera letteraria; cioè, esiste già il libro, perchè fare un film uguale?

Quando vengono prodotti film, credo sia meglio se sono "ispirati" e non la banale "trasposizione". Se apportano un valore aggiunto, e non si limitano ad essere un'inevitabile brutta copia dell'originale.

Casi stupendi di questo processo di rielaborazione creativa sono Apocalypse Now, Blade Runner, 2001: Odissea nello spazio e simili.

Il libro è solo una fonte che viene integrata e ricreata sullo schermo, creando un percorso che parte dall'originale e spesso suggerisce nuove interpretazioni e soluzioni che ci fanno assaporare meglio la storia.

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Beh, qui però si passa il confine che separa il "tratto" dal "liberamente tratto", e sono due cose differenti. Possono entrambe essere valide o meno, il punto è che, a differenza di quello che si pensa, il buon livello di un film tratto (o liberamente tratto) da un libro, non è il suo rapporto di fedeltà con l'originale, ma il modo in cui il contesto, l'atmosfera, la caratterizzazione di luoghi e personaggi, il messaggio, siano stati "tradotti" dall'una lingua all'altra. Come giustamente hai fatto notare, si tratta veramente di due piani differenti, e nulla può essere rappresentato allo stesso modo sia nell'uno che nell'altro. Una buona trasposizione, è quella che riesce a rendere tale scena o tale personaggio nel modo migliore nella "lingua" dello schermo. Portando uno degli esempi più eclatanti, la mia ragazza una volta mi ha detto "Oh, quanto mi piace La storia infinita". Al che le ho chiesto "Ma l'hai letto?" Lei ha solo visto i film (parlo dei primi due, il terzo non lo considero nemmeno). Ecco, chi ha visto i film ma non ha letto il libro, non ha la più pallida idea di cosa sia La storia infinita, perché per quanto parecchie cose siano state prese e appiccicate nel copione così com'erano, quel film non contiene neanche una briciola di quello che sta tra le pagine.

A me, ad esempio, La compagnia dell'Anello è piaciuto moltissimo, e di tagli e cambiamenti ce ne sono stati tantissimi. Amo quel libro in quanto tale, e amo quel film in quanto tale, non come copia cinematografica del libro. Se lo fosse stata, probabilmente sarebbe stata pesante. Ma l'atmosfera, i luoghi, le sensazioni, ci sono tutte, secondo me.

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Guest -NakedOnTheSand-

Direi che un libro è sempre meglio di un film, il quale, invece, si rivela spesso troppo conciso e trasmette poco e niente di quello che centinaia di pagine e la nostra immaginazione riescono a fare. C'è da dire, però, che chi va a vedere un film tratto da un determinato libro, e non ha letto quest'ultimo, lo apprezza certamente di più di chi, invece, il libro lo ha letto, e quindi può fare un paragone.

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A me è capitato una sola volta di apprezzare veramente un film tratto da un libro piu del libro stesso.... Dolce come il cioccolato il libro, come l'acqua per il cioccolato il film...

...ebbene... il libro, a confronto, perde, almeno per me.

Per il resto credo che sia molto difficile riuscire a rendere bene un libro in una trasposizione cinematrografica (per bene intendo in modo che nessuno abbia a lamentarsene paragonandolo al libro. Trovo pero' che, a meno di trasposizioni passate per fedelissime, sia inutile fare un confronto su un: tratto da. Cinema e letteratura son linguaggi troppo dissimili, le differenze salteranno sempre e comunque agli occhi.

 

Casi stupendi di questo processo di rielaborazione creativa sono Apocalypse Now' date=' Blade Runner, 2001: Odissea nello spazio e simili. Il libro è solo una fonte che viene integrata e ricreata sullo schermo, creando un percorso che parte dall'originale e spesso suggerisce nuove interpretazioni e soluzioni che ci fanno assaporare meglio la storia.[/quote']

 

D'accordissimo con te (a parte che 2001 non è tratta da nulla visto che la stesura del libro è andata di pari passo con la scneggiatura e la produzione del film..., o almeno, questo per quanto riguarda il libro intitolato 2001: odissea nello spazio)

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(a parte che 2001 non è tratta da nulla visto che la stesura del libro è andata di pari passo con la scneggiatura e la produzione del film...' date=' o almeno, questo per quanto riguarda il libro intitolato 2001: odissea nello spazio)[/quote']

 

Giusto per amor di precisione. E' verissimo riguardo al libro "2001:odissea nello spazio" (che di fatto è stato realizzato dopo il film). Ma il film è stato il frutto di una rielaborazione da parte di Clarke e Kubrik di vari racconti dello stesso Clarke (soprattutto "la sentinella"). Per questo l'ho inserito nell'elenco: è un film nato dalla trasposizione creativa di materiale letterario precedente.

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Personalmente di solito diffido molto dagli adattamenti cinematrografici o televisivi di romanzi e altro, anche se alla fine alcuni li vedo per una curiosità troppo forte, e devo ammettere che fino ad ora ben pochi sono stati i film che hanno reso giustizia ai romanzi.

Spesso ciò che vedo non conbacia assolutamente con l'idea che mi ero fatto leggendo il libro. Personaggi che ho amato sulle pagine ho successimanete odiato visti alla tv o grande schermo...un pò per la scarsa capacità di adattamento psicologico che lo sceneggiatore ha inserito e un pò anche per la fisicità dell'attore interprete, troppo spesso discordante o COPIATO di sana pianta (fisicamente intendo) al personaggio della storia se si tratta di persone realmente esistite.

Fino ad ora i film tratti da libri che mi hanno colpito fino ad ora sono stati:

 

- "Mansfield Park" di Jane Austen riadattato da Patricia Rozema.

 

- "Middlemarch" di George Eliot (mai uscito in italia e dubito che lo sarà...essendo una roba della BBC)

 

- "In a land of plenty" di Tim Pears. (BBC)

 

- "Tipping the Velvet" di Sarah Waters e riadattato da Andrew Davis per la BBC.

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  • 7 months later...

Riprendo la discussione interrotta a proposito di BBM.

Yrian sostiene che non si possa fare un paragone tra un libro e un film...

Se tecnicamente due opere dissimili non possono essere paragonate, non credo sia impossibile dire quale delle due sia migliore.

 

Di uno stesso piatto (soggetto) posso dire che la presentazione in tavola è mirabile (arte visiva), ma che il sapore (arte letteraria) è disgustoso...

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Eheheh... Il post incriminato (nel topic su "Brokeback mountain") era questo:

 

 

Mi chiedo semplicemente come sia possibile scrivere una cose del genere "Il film è meglio del libro" o "il libro è meglio del film"... Un libro e un film non sono cose commensurabili, fatta eccezione per il modo in cui viene svolta la trama.

Che mi risulti non si può rispondere alla domanda "è più alto un pinguino o più pesante un microbo?"

 

 

Presta attenzione alle parole "fatta eccezione per il modo in cuiviene svolta la trama". Un libro e un film, infatti, possono basarsi su uno stesso soggetto e quindi potremo dire che uno dei due presenta ad esempio dei personaggi più o meno approfonditi o una ambientazione più o meno dettagliata. Quindi mi sembra che siamo sostanzialmente d'accordo, no?

 

Continuo comunque a rifiutare raffronti di altro genere. Si tratta di due linguaggi completamente diversi e bisognerebbe sempre specificare di cosa si sta parlando. Il fatto è che la mia sparata era più che altro una polemica, in veste di moderatore, nei confronti degli utenti che si limitano a dire "Baudelaire sbav" oppure "Io amo la danza, infatti mi farei tutti i ballerini di Madonna" oppure "bello il film il libro no miha fatto cag****" oppure ancora "nn lo visto xo c voglio andare smile"... Anzi, più che una polemica, diciamo pure che era l'ennesimo disperato e sconsolato tenativo di dare sale al Forum...

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Le provocazioni ci stanno sempre bene, anche se a volte per poterle mettere in atto bisogna forzare un po' il proprio pensiero...

 

In generale è molto raro che io abbia sentito dire "il film è meglio del libro" e mi sono sempre chiesto se fosse spocchia intellettuale sulla superiorità della letteratura rispetto al cinema o se i soggetti per comporre una buona sceneggiatura debbano essere concepiti già con l'occhio alla regia...

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Be', in questo caso era semplicemente un utente di quelli che non si sforzano quando scrivono un post.

 

Quanto a noi, la "spocchia intellettuale" ame non manca, ma certo non nei confronti del cinema. Tecnicamente parlando, in effetti, io sarei laureato in cinematografia...

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  • 5 months later...

io mi sforzo di trattare libro e filmscome due prodotti distaccatialtrimenti rischiereidi farmi scadere irrimediabilmente o uno o l'altrose cosi' non facessi...ogni volta che entro in sala sarei un tantino prevenuto *-*intervista con il vampiro :ho amato l'interpretazione di louis..bho..per me brad pitt ci staval'ho trovata azzeccatanon avrei saputo scegliere un volto miglioreposso non dire lo stesso di lestatne di armandbanderas era troppo vecchio per quel ruolo :\pero' di suoaveva un certo fascinoquello che ho apprezzatoe trovato godibilee' stato immergermi nella storia in modo diverso da come posso aver fatto leggendo il libro@e soprattutto non mi piacque che tanti idioti che prima nemmeno avevano mai sentito parlare di vampiri adesso ne avessero fatto una moda.-> si lo capisco...in parte lo stesso l'ho provato anche iouna mia amica pero' non sapeva della ricema le e' piaciuto il filmsle ho regalato le cronache dei vampirie s'e' presae ora sta passando alle streghe di Mayfairvedendola sotto questo punto di vista non e' cosi negativa come cosa :Plibro/filmbhoin fin dei conti e' un tipo di intrattenimento diversoio non riesco a dire meglio l'uno o l'altroripeto se cosi facessi non riuscirei dare o all'uno o all'altrola "dignita'" che come prodotto preso singolarmente merita(forse ho detto qualcosa di ovvio ...se cosi fosse mi scuso e mi ritiroma tenete conto che sono le 6.04 del mattino ...abbiate pieta' >.<") :look:

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  • 9 years later...

Difficilmente guardo un film tratto da un libro che ho letto. 

 

Per il semplice motivo che mentre leggo mi creo la mia sequenza visiva in testa, condizionata dal mio punto di vista e dalla mia fantasia.

 

Di conseguenza, vedere il film di ciò che ho letto, automaticamente non trova riscontro nella sequenza e nei personaggi da me immaginati, perché sono influenzati dal punto di vista del registra che è diverso dal mio, il quale può cogliere particolari per me superflui o viceversa tralasciare dettagli per me importanti.

 

La lettura di un libro, non trasmette a tutti le stesse sensazioni, ognuno le recepisce in base al proprio bagaglio di esperienze e questo condiziona il film.

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