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Pena di morte per impiccagione in Iran


Cosgrove

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[Modbreak=NorwegianWood]Riunisco in questa discussione tutti i topic riguardanti la pena di morte in Iran (comprese le ripercussioni sull'opinione pubblica estera). I topic uniti sono, in ordine: "Giustizia" islamica in Iran, IRAN - Ahmadinejad: «Nessuna ingerenza sulle impiccagioni». Il titolo complessivo del topic sarà, a partire dal prossimo post, Pena di morte per impiccagione in Iran.ATTENZIONE! Questa discussione riguarda in particolare la posizione di Ahmadinejad sulla pena di morte in Iran e le "ingerenze" estere nella politica interna del suo Paese. Trovate argomenti correlati in Ahmadinejad non migliore di Putin, Castro, Pinochet e Saddam.[/Modbreak]http://www.gaynews.it/view.php?ID=74577Una raffica di esecuzioni capitali nell'Iran dell'assassino Ahmerdinejad,tra cui sei per omosessualità. Il musulmano Jarrnshidi, portavoce dell'ingiustizia di Molochallah, dio ingiusto e spietato,ha anche confermato l'arresto avvenuto ieri di 18 leader delmovimento studentesco, anche se ha affermato che ''nessun arrestato al Politecnico Amir Kabir era un vero studente''. Il portavoce dell'Autorità Giudiziaria, riferendosi alla rivolta di due settimane fa contro il razionamento del carburante, ha parlato dell'arresto di un centinaio di persone, di cui 63 sarebbero state rinviate a giudizio."Nessun arrestato al politecnico era un vero studente"?NESSUN GIUDICE ECCLESIASTICO E' UN VERO GIUDICE!GAY INTIFADA CONTRO L'IRAN!

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13 luglio 2007Iran: 16 persone arrestate nell’anniversario di una rivolta studentesca – Iran Press News Ma chi è quell'ayattolah?Sedici iraniani sono stati fermati lunedì, fra cui alcuni membri di un’organizzazione studentesca riformatrice, in occasione dell'ottavo anniversario di una sanguinosa rivolta studentesca, ha dichiarato martedì il portavoce del potere giudiziario."Sedici persone sono state fermate ieri, sei immediatamente e dieci in un secondo tempo", ha detto Alireza Jamshidi nel corso di un incontro con la stampa, insistendo sul fatto che nessuna di loro fosse studente."Si trovano in prigione ed è in corso un'inchiesta circa la loro partecipazione ad una riunione illegale e per atti contro la sicurezza", ha detto, aggiungendo che le autorità hanno posto i sigilli presso la sede di un raggruppamento riformista su cui i dieci sono stati interrogati.Secondo il quotidiano Etemad, essi intendevano "protestare contro la detenzione di otto studenti d'Amir Kabir arrestati due mesi fa per aver pubblicato del materiale offensivo sui dei giornali universitari".Gli arresti hanno avuto luogo nel giorno dell’anniversario della sommossa del luglio 1999, quando milizie islamiche avevano attaccato nei loro dormitori gli studenti che protestavano contro la chiusura di un giornale riformatore.Iran Press News – Traduzione Alberto/Hurricane

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Forse perchè nessuno ha voglia di scrivere le solite frasette di circostanza (Es "Che ingiustizia" "Bisognerebbe far qualcosa" "Si stava meglio quando si stava peggio"), o forse perchè la notizia, così impostata, non genera nessuna discussione...

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  • 4 weeks later...
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/08_Agosto/05/Iran_pena_morte.shtmlTEHERAN - «Ogni Paese indipendente combatte il crimine secondo le sue leggi interne, e ogni interferenza in questo campo è un'interferenza negli affari interni di un Paese». Lo ha detto oggi il portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Mohammad Ali Hosseini, rispondendo ad una domandadell'Ansa sulle «forti inquietudini» espresse giovedì dalla Farnesina per l'ondata di impiccagioni delle ultime settimane nella Repubblica islamica.ACCUSE ALLA STAMPA - Hosseini, interpellato durante la sua conferenza stampa settimanale, se l'è presa soprattutto con il modo usato dalla stampa occidentale per trattare le notizie sulle sentenze capitali in Iran. In particolare su quelle emesse nei confronti di due giornalisti curdi, Adnan Hassanpur e Abdolvahed 'Hiwà Butimar, il 16 luglio scorso dalla Corte rivoluzionaria di Marivan, nel nord-ovest del Paese. Per queste due condanne la Farnesina ha espresso «viva preoccupazione». «La copertura della vicenda da parte dei media occidentali - ha affermato Hosseini - si è basata su due opinioni: la prima che i due siano stati condannati in quanto giornalisti, la seconda, perché sono curdi».ETNIA E PROFESSIONE - Ma ciò non è vero, ha aggiunto il portavoce iraniano, perchè «le sentenze emesse dalla magistratura iraniana riguardano la violazione della legge» e «non hanno nulla a che fare con l'appartenenza etnica, la professione o la carica» dei condannati. Secondo Hosseini la stampa occidentale persegue dei «fini politici», e comunque le inchieste e i processi in Iran rientrano esclusivamente «nel quadro della responsabilità della magistratura». Anche un avvocato dei due curdi condannati, Saleh Nikhbakht, ha detto nei giorni scorsi che la sentenza non riguarda la loro attività giornalistica, ma reati penali a loro contestati e che essi hanno confessato.INTINI: «NESSUNA INTERFERENZA» - «Nessuna interferenza nei confronti del governo iraniano» ha assicurato il viceministro degli Esteri, Ugo Intini, ai microfoni di Sky Tg24. «L'Italia ha fatto della lotta alla pena di morte una bandiera in campo internazionale - ha aggiunto Intini - e crede nel dialogo. Penso che il governo iraniano conosca le buone intenzioni del governo italiano che crede a soluzioni politiche dei conflitti in atto. La lotta alla pena di morte è una battaglia di principio per un mondo più stabile e più giusto». Stia attento Ahmerdinejad, anche Robespierre aveva il pallino delle esecuzioni capitali, e guai a chi lo criticava, e poi è toccato anche a lui...
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La questione dell'abolizione della pena di morte è molto sentita dalla nostra classe politica.Effettivamente però non è facile andare in giro a dire "queste cose non si fanno". Difficile con l'Iran, difficile con la Cina, difficile con gli USA, difficile con l'Arabia Saudita.Vi immaginate se domani la Turchia cominciasse a criticare aspramente l'Italia per l'ergastolo?O se ci facesse notare (come noi abbiamo fatto riguardo ai Curdi in Iran) che la maggior parte degli arrestati nel nostro Paese sono di origine islamica?Nessuno di noi prenderebbe molto bene la cosa, non vi pare?Evidentemente non è la soluzione giusta.

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E senza dubbio, caro che non posso nominare per divieto del Divo Moderatore, metter lingua in casa altrui è spesso pericoloso, tanto più quanto più coloro, i quali mettano lingua, non siano senza peccato.In vero, non raramente accade che quel popolo, le cui leggi sacre e profane siano vituperate da genti o governi esteri, stimi piuttosto intollerabili decreti dettati da un'arroganza imperiale, quei consigli che, a chi li offra, appaiono esercizio d'umanità benigna e misericorde.Dovremmo tenere bene a mente quel proverbio, che ammonisce ogni popolo avere il governo che merita:o forse qualcuno vorrà opporre che i Persiani siano oppressi da un manipolo di dittatori armati ?.Eppure, quando i Persiani vollero deporre ed espellere il re, si sollevarono unanimi ed accolsero festanti il sacerdote sedizioso.O vogliamo forse ripetere l'errore Mesopotamico ed imporre altrui coll'armi consuetudini e leggi nostre ?:gli esiti cruenti per le genti invase ed infelici per gli eserciti invasori sono sotto gli occhi di tutti.Anakreon.

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NorwegianWood
Cambio il titolo del topic per tre motivi:
  • l'Iran è retto da un presidente non da un Führer, termine che comunque si scrive con l'umlaut
  • il nome del presidente in carica è Ahmadinejad
  • la citazione è inesatta

Qualche considerazione in merito (e non ce ne saranno altre):1. Per quanto non si sia d'accordo sulla linea di un leader politico, accostarlo a Hitler è fuori luogo2. Storpiare il nome di qualcuno per denigrarlo è vietato, perciò che Ahmadinejad resti tale e non diventi Ahmerdinejad, incrocio evidente col termine merdaSulla notizia in sé mi esprimerò in seguito in un altro post.

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Già mi vedo il preside de' Persi, spumante di rabbia, lacerarsi indignato le vesti e svellersi furibondo le chiome, per l'inaudita offesa ricevuta dall'avventore di questo foro.Forse qualcuno pensa essere l'ombelico del mondo.....:ma non è in Delfi, presso il tempio sacrato ad Apollo ?.Anakreon.

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Nessuno ha il diritto a non essere criticato, nemmeno il manutengolo degli ayatollah Presidente Ahmadinejad.Ma come sono bravi certuni di noi a difendere il diritto dell' Iran a impiccare i nostri fratelli di fede sessuale, e a indignarsi e far cagnara perchè due caramba fermano due che si fanno un pompino in pubblico (ho i miei dubbi fosse "solo un bacio".)Senso delle proporzioni mai, eh?Certo, quando Ahmad (ecc) dice che un certo paese dovrebbe essere cancellato dalla carta geografica non è un'ingerenza. Hai visto mai?

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NorwegianWood

Cosgrove, ciò che dice Ahmadinejad ti autorizza ad abbassarsi al suo livello? E a farlo qui? No. Ora vediamo di tornare in topic e di commentare seriamente: è facile sparare sulla Croce Rossa (si parva licet...).L'integralismo è per sua costituzione un'ideologia forte che non ammette eccezioni, remore, scrupoli e quant'altro. Passa sopra all'individuo, ai diritti fondamentali, alla libertà di pensiero per il semplice fatto che non li considera valori. Valore è ciò che si accorda alla tradizione, ai dogmi religiosi e via dicendo. Non è una novità. Ci sarebbe da stupirsi se Ahmadinejad, svegliandosi un bel mattino, scoprisse la bellezza di regnare all'Inferno piuttosto che servire in Paradiso per far contento Allah... Ma in fondo basterebbe un minimo di calcolata demagogia e di retorica per aggiungere che in nome di Dio c'è chi ha fatto e continua a fare le stesse cose, legalmente. Ma è, per l'appunto, retorica. E a ben guardare, ciò che davvero ci fa decidere che un certo comportamento è giusto spesso non è la morale ma la consapevolezza che chi agisce è nostro alleato. I Rosenberg ringraziano.

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Non siamo noi quelli che possono "esportare democrazia". Tantomeno colle bombe! Vogliamo creare un nuovo Iraq?Perchè le pene capitali fanno più scandalo in Iran che non altrove? Vedi in America per esempio. Si provi a fare ingerenza con loro, vediamo cosa si ottiene.. Esistono paesi differenti con culture e leggi diverse. Le violazioni dei diritti umani riguardano molteplici realtà e possono essere di tipologie assai diverse. Non è che ci interessiamo solo ai casi che ci fanno comodo?Certo che tutto è criticabile, tutto è perfettibile.. chi dice il contrario.. però non credo che noi rappresentiamo "l'ago della bilancia", come invece uno strisciante etnocentrismo può portarci a credere.E poi non mi sembra ci siano sollevazioni in atto contro i propri leader politici in Iran. Nè che ci arrivino richieste di aiuto e intervento. Si, d'accordo, per delle minoranze sarà una grossa sfortuna trovarsi a vivere in un posto del genere.. ma non vale altrettanto per quelle categorie minoritarie che vivono in tutti quei paesi non liberi, o democratici solo all'apparenza?A mio avviso pur non perdendo di vista quanto accade nel mondo, le critiche intanto vanno rivolte alla realtà a cui si è più vicini, poi in secondo luogo alle politiche estere. Resta il fatto che la società perfetta non esiste e possiamo guardare con favore a tutti gli esempi che vogliamo, ponendo a confronto legittimamente i modelli più diversificati.. però ognuno a casa propria fa come vuole.

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Ma io sono contro la pena di morte DOVUNQUE, anche negli USA (dove però viene inflitta per omicidio, strage, e crimini di comparabile gravità, e le garanzie per l'accusato sono più forti che in Iran, direi.Detto questo, so bene che anche negli USA il sistema giudiziario ha grosse magagne) Vorrei poi che si comprendesse che criticare non vuol dire proporre aggressioni armate, come sembra implicare Takuya. Un sistema che rispetti i diritti fondamentali dell'individuo NON é EQIUVALENTE a un sistema che non li rispetta. Detto questo, è ovvio che esportare la democrazia con la violenza è un'idea dissennata. Ma si ha il diritto, e talvolta anche il dovere, di criticare e condannare le lapidazioni di ragazze "colpevoli" solo di essere state violentate, le impiccagioni di ragazzi gay "colpevoli" solo di essersi amati. Di questo sono convinto. Chi crede in certi valori non può tacere, e chi quei valori calpesta,,non può pretendere che il resto del mondo stia zitto.

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L'Iran non è un paese totalitario, avendo cmq degli spazi minimi di pluralismo anche se all'interno dell'orientamento del regime (ma dove non accade questo?)Sono convinto che quelle esecuzioni siano ben viste anche dalla maggioranza della popolazione, alla quale cmq spetta il diritto di decidere come comportarsi in casa propria.Saranno le scelte politiche di coloro che domani verranno eletti al posto di quel presidente che faranno magari nuove scelte anche in considerazione dell'opinione di altri stati.Infine esiste una grande differenza tra Robespierre e il leader iraniano.Robespierre spingeva in avanti la storia, e in questi casi (si tratti di decapitare un sovrano o punire alcune migliaia di kulaki) è giustificabile. La storia ha bisogno di rotture con il passatoAhmadin vuole portarla indietro, e in questo caso le sue esecuzioni sono inutili.

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Caro, che non posso nominare per divieto del Divo Moderatore, la storia non è forse la notizia delle gesta e dei fatti accaduti ai mortali ?:essa dunque, essendo testimone, non autrice delle nostre gesta, né possiamo trasportare innanzi né riportare indietro, quasi fosse un veicolo condotto, ad arbitrio d'alcuno, da un luogo peggiore ad un altro migliore o vice versa.Per altro, se pur così fosse, come dici, chi stabilisce quando sia lecito trucidare altrui, affinché il veicolo proceda più speditamente dal peggio al meglio ?.E veramente, per definire quale sia il luogo peggiore e quale quello migliore, per innumeri secoli, gli uomini han fatte contese e liti; ma ancor non è, per consenso universale, definito quale sia e dubito sarà mai.Se dunque pur fosse quel veicolo, nessuno saprebbe, senza dubbio alcuno, dove condurlo, recedendo o procedendo o deviando, affinché giungesse in un luogo migliore a giudizio di tutti; ma, per reggerne il timone, puoi avere per certo che gli uomini non si truciderebbero in modo meno cruento, che quello onde si trucidano veramente per conseguire le utilità e le comodità proprie.Anakreon.

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Per altro, se pur così fosse, come dici, chi stabilisce quando sia lecito trucidare altrui, affinché il veicolo proceda più speditamente dal peggio al meglio ?.
Non si tratta di far procedere più speditamente il veicolo, ma impedire che venga distrutto o fatto arretrare.Non è importante stabilirlo, poichè questi discorsi potrebbero distogliere dal fine che si vuole conseguire e fornire spazi (per sopravvivere ma anche per reagire) al mondo vecchio che deve ma non vuole sparire.Oggi tutti ci godiamo i frutti (diretti e indiretti) della Rivoluzione Francese, di quelle borghesi del XIX secolo, dei sommovimenti socialisti e comunisti, della vittoria sul nazismo.Se chi guidò queste gesta si fosse commosso per i reazionari vandeani e sanfedisti, o per i kulaki e i pope, oppure per i civili tedeschi o giapponesi, forse oggi avremmo qualche conquista in meno.(p.s.: ma non potresti scrivere in modo più semplice?)
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Cosgrove gli USA sono il quarto paese al mondo per numero di esecuzioni.

Negli anni sono stati giustiziati anche portatori di handicap mentali.

La prova del DNA pure possa servire a scagionarti, devi potertela pagare da solo.

In Iran pur essendo più discutibile da un pdv occidentale il perchè si può esser messi a morte, si è più uguali che non in America di fronte alla giustizia, dove piuttosto c'è una legge per i poveri e una per i ricchi.

 

Ti cito poi quanto riporta amnesty a proposito degli innocenti che si sono salvati per il rotto della cuffia:

 

Dal 1973 in Usa sono stati rilasciati 123 prigionieri dal braccio della morte dopo che erano emerse nuove prove della loro innocenza. Di questi, sei nel 2004, due nel 2005 e uno nel 2006. Alcuni di questi prigionieri sono arrivati ad un passo dall’esecuzione dopo aver trascorso molti anni nel braccio della morte. In ognuno di questi casi sono emerse caratteristiche simili e ricorrenti: indagini poco accurate da parte della polizia, assistenza legale inadeguata, utilizzo di testimoni non affidabili e di prove o confessioni poco attendibili. Ma non solo, in Usa purtroppo sono diversi i casi di prigionieri messi a morte nonostante l’esistenza di molti dubbi sulla loro colpevolezza. La Florida ha il più alto numero di innocenti condannati a morte e in seguito rilasciati, sono ventidue dal 1973.

 

Nel 2000, l'allora Governatore Ryan dello Stato dell'Illinois, dichiarò una moratoria sulle esecuzioni in seguito alla scarcerazione del tredicesimo prigioniero condannato a morte ingiustamente dal 1977, anno di ripresa delle esecuzioni negli Usa. Durante lo stesso periodo 12 prigionieri furono messi a morte. Nel gennaio del 2003, il Governatore Ryan ha concesso la grazia a quattro condannati a morte e commutato le restanti 167 condanne in ergastolo.

 

Criticare è legittimo. Così come io critico maggiormente gli usa che non l'iran, se non altro per il fatto che i primi non si limitano a fare i propri comodi a casa loro, ma in più per i propri interessi vanno aggredendo stati legittimi e sovrani, pretendendo legittimazione e perfino appoggio.

 

Rientra nelle violazioni dei diritti umani anche il non mettere in condizione qualcuno di esprimere un'idea. 

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Caro, che non posso nominare per divieto del Divo Moderatore, Tu riconosci una storia autrice delle azioni umane, quasi fosse una dea, che a me è ignota; vedi un veicolo, ch'io non vedo, procedere sicuro per una via, aperta non so da chi, che porta dal peggio al meglio per il genere umano.Tu dichiari che noi godiamo i frutti d'alcune gesta passate:sia pure.Ma forse altri di quei frutti non solo non godono, ma anche soffrirono aspramente prima la cultura ed ora soffrono la maturazione: m'opporrai ch'essi sono stupidi ed ignari; è possibile; non di meno è pur possibile che Tu gusti quei frutti con un palato che altri non hanno.Anakreon.

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ma cos'e' il divieto del divo moderatore?Anak, si chiamano lotta di classe e coscienza di classe.Le ragioni della controparte mi interessano relativamente, perche' la controparte terra' conto delle mie esigenze solo se saro' in grado di imporgliele.

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Le critiche al Presidente iraniano sono legittime.Il problema è che non funzionano.E soprattutto non funzionano contro l'Iran.Se si volesse si potrebbe cancellare il debito dei Paesi Poveri che accettano di abolire la pena di morte. Questo è un metodo efficace.Andare in Cina, negli USA o in Iran a dire "queste cose non si fanno" suona ridicolo.SE CI DISTURBANO LE INGERENZE DELLE RELIGIONI NELLA VITA DELLO STATO, QUANTO CI DISTURBEREBBERO LE INGERENZE DI POTENZE STRANIERE?Così è.P.S: Mi dispiace che qualcuno pensi che io voglia lo sterminio del popolo ebraico; a essere sincero mi limiterei a far votare "nell'unica democrazia del Medio oriente" anche tutti i Palestinesi. Un unico Stato (democratico) per due popoli, perchè credo che non debbano esistere confini di "razza" tra coloro che abitano la stessa terra. Però, se non ci arrivano da soli...

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Bè, se Ahmadinejad non vuole essere criticato, dica ai suoi di piantarla con QUESTE ingerenze: :gha:SITO PASDARAN ATTACCA FILM GAY A MOSTRA VENEZIA. DEGRADO MORALEGrillini, Casagrande: "Queer lion simbolo delle libertà dell'Occidente"mercoledì 01 agosto 2007 , di Akida GaynewsRoma, 1 ago. - Duro attacco del popolare sito iraniano Baztab, vicino all'ala pragmatica dei Pasdaran, le Guardie della Rivoluzione, se la prende con la Mostra Internazionale di Cinema di Venezia, accusandola di essere ''un festival per …'', omettendo la parola dispregiativa per omosessuale ('kunì'), il cui uso è vietato nella Repubblica Islamica.Il riferimento e' al cosiddetto 'Leone Gay', ovvero l'annunciato premio collaterale per film sul tema delle differenze di orientamento sessuale che dovrebbe essere assegnato a una pellicola proposta in una sezione collaterale ed esterna alla Mostra del Cinema.Tuttavia Baztab non ha gradito l'iniziativa ed ha bollato la decisione della Biennale di dare maggiore visibilità agli omosessuali, come un ''segno evidente del degrado di questo appuntamento cinematografico, che a sua volta rispecchia il degrado morale dell'Occidente''.---Nota stampa. Grillini (SD) - Casagrande. Polemiche con i dei Pasdaran sul leone gay a Venezia. Queer Lion simbolo di libertà.Se per il sito iraniano Baztab, vicino all'ala pragmatica dei Pasdaran, le Guardie della Rivoluzione iraniana, il Queer Lion è "segno evidente del degrado morale dell'Occidente", per noi invece rappresenta il simbolo di tutte le libertà che l’Occidente, con la sua cultura e la sua politica, difende, protegge e sostiene.Venezia, e la sua Mostra, si sono sempre dimostrate all’avanguardia per la capacità di intercettare, e a volte anticipare ed addirittura favorire, quei fondamentali passaggi di crescita della società.L’Islam che oggi attacca un premio "occidentale" dedicato al cinema che affronta le diversità sessuali è lo stesso Islam che in casa propria, nonostante la rigida censura, subisce la vitalità del cinema e delle diverse forme espressive legate all’arte: ne sono testimoni i quasi sessanta film prodotti in Iran ogni anno, e la decina di magazines di cinema sia in farsi che in inglese che crescono nel mercato underground.L’Islam che oggi attacca Venezia è lo stesso che "ripudiò" il Leone d’Oro del 2000 al film iraniano, osteggiato dalla censura ufficiale, "Il cerchio" di Jafar Panahi, un film sulle donne sole, senza diritti, marchiate fin dalla nascita dal disonore del loro sesso, che non possono esprimersi, fumare in pubblico, viaggiare non accompagnate da un uomo. Donne che devono nascondere in continuazione la propria femminilità. Donne che cercano un equilibrio, un compromesso. Donne che sopravvivono. E noi, come quelle donne col velo, non vogliamo più nasconderci.On. Franco Grillini - Deputato SD - Promotore forum per le libertàDaniel Casagrande - Coordinatore Queer Lion

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Cosgrove gli USA sono il quarto paese al mondo per numero di esecuzioni.Negli anni sono stati giustiziati anche portatori di handicap mentali.La prova del DNA pure possa servire a scagionarti, devi potertela pagare da solo.In Iran pur essendo più discutibile da un pdv occidentale il perchè si può esser messi a morte, si è più uguali che non in America di fronte alla giustizia, dove piuttosto c'è una legge per i poveri e una per i ricchi. [...]Criticare è legittimo. Così come io critico maggiormente gli usa che non l'iran, se non altro per il fatto che i primi non si limitano a fare i propri comodi a casa loro, ma in più per i propri interessi vanno aggredendo stati legittimi e sovrani, pretendendo legittimazione e perfino appoggio.Rientra nelle violazioni dei diritti umani anche il non mettere in condizione qualcuno di esprimere un'idea.
Purtroppo ciò che dici è vero. Ed è una vergogna per gli USA e l'occidente.Comunque io sono contro la pena di morte IN QUALSIASI STATO.[Modbreak=NorwegianWood]Ho sfoltito un po' il quote. :sisi:[/Modbreak]
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ogni paese combatte il crimine secondo le sue leggi interne''. Questa è la dura risposta del portavoce del ministro degli esteri iraniano Mohammad Ali Hosseini alle critiche che la Farnesina ha mosso a Teheran per via di due giornalisti curdi.Io dico due cose: innanzitutto era ora che in Italia si sentisse levarsi la voce per due vittime di un autentico regime tirannico, e non le solite pannellate che, come simbolo della lotta alla pena di morte, prendono uno che ha inflitto la stessa pena a due milioni di persone come Saddam Hussein. In secondo luogo il signor Hosseini mi dovrebbe spiegare le sue ''leggi interne''.Perchè non è detto che ciò che è ''legge'' sia automaticamente giusto: inoltre il signor Hosseini dovrebbe spiegare l'entità del ''crimine'': come dovrebbe spiegare l'entità del ''crimine'' dei due ragazzi minorenni omosessuali impiccati nei primi giorni del governo di Ahmadinejad: come mi dovrebbe spiegare l'entità del ''crimine'' di quegli studenti massacrati, incarcerati e torturati solo perchè chiedevano più libertà.Ah, signor Hosseini, ce ne sarebbero di interferenze da fare. Il suo governo ha delle fortissime similitudini con la Germania hitleriana, è tra i paesi del mondo ove meno si rispettano i diritti umani. E non ci faccia la predica, in quanto il suo governo interferisce, e comre, con gli altri governi: hezbollah, milizia libanese fondata dall'ayatollah Khomeini, come me la chiama? E' il piede degli ayatollah in Libano, che terrorizza gran parte della popolazione libanese e attacca quella israeliana.Non faccia la verginella Hosseini. Il regime che lei rappresenta è stato fondato da un signore, tuttora venerato come un profeta, che predicava l'esportazione della rivoluzione islamica in tutto il mondo. Il suo governo è ora rappresentato da un signore che non vuole semplicemente interferire con la politica israeliana, vuole cancellare Israele dalle mappe.Signor Hosseini, ci lasci pensare che impiccare giornalisti ( ''che hanno confessato i loro crimini'' dice lei. Chissà in che modo li avete convinti a confessare), ragazzini e studenti non sia propriamente una bella cosa. E non ci faccia la predica: prima di guardare la pagliuzza nel nostro occhio, si levi la trave dal suo

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