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Pride Nazionale 07 per il ghetto gay (piattaforma inferiorizzante)


Guest equalmarriage

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Resa nota la PIATTAFORMA RIVENDICATIVAEstratto:"Chiediamo che sia data applicazione alla Risoluzione del Parlamento europeo del 16 marzo 2000 che chiede di garantire «alle coppie dello stesso sesso parità di diritti rispetto alle coppie ed alle famiglie tradizionali ».È una misura di civiltà cui anche l’Italia si deve adeguare per non restare ai margini del cammino di allargamento dei diritti civili intrapreso dall’Europa.Il Parlamento dovrebbe affrontare, dopo il disegno di legge proposto dal Governo, il tema delle unioni di fatto. Consideriamo il livello della discussione del tutto arretrato. Le esigenze e i bisogni delle coppie lesbiche e gay, comunque escluse dall’accesso al matrimonio per un’ingiusta discriminazione, non vengono tenuti nella dovuta considerazione.Chiediamo, quindi, la parità dei diritti, attraverso l’estensione del matrimonio civile o istituto equivalente.Nel rispetto delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò che è avvenuto in Europa chiediamo inoltre la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili. Andrà affrontato con un’apposita legge il tema della responsabilità genitoriale dei partner di fatto, anche dello stesso sesso, nell’interesse delle migliaia di figli di lesbiche e gay presenti nel paese."( vedi http://www.gaynews.it/view.php?ID=73687 )Nel momento in cui si chiede "il matrimonio o un istituto equivalente" è garantito al 101 %, E LO SANNO MOLTO BENE, che la conquista del matrimonio non arriverà (andiamo, è risaputo che nel momento in cui si dice così l'ipotesi matrimonio verrà quasi immediatamente scartata). Squallido, allucinante, poi che il movimento gay italiano definisca addirittura "equivalente" un istituto giuridico di unione apposito al posto dell'apertura del matrimonio. Quella sarebbe parità di diritti?? I gay hanno o no il diritto di non essere selezionati immotivatamente dal resto dell'umanità, di non essere esclusi da un'istituzione centrale e comportante conseguenze uniche anche e soprattutto nella vita quotidiana, di non essere recintati in un "separate but equal" cioè in un ghetto (cosa assurda umiliante e offensiva già di per sé) che per sua natura, anche se sulla carta dovesse promettere mari e monti, è incapace di dare i benefici sociali relazionali e intimi che solo il matrimonio può dare e dà?? Secondo il movimento glbt italiano evidentemente no.Non ho parole.ABBASSO IL MOVIMENTO GLBT ITALIANO. SIAMO DELLE MERDE.IGNORATO IL MANIFESTO PER L'EGUAGLIANZA DEI DIRITTI, CHE SU QUESTO PARLAVA CHIARO.

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Guest Dago
"Consideriamo il livello della discussione del tutto arretrato."
Questo si puo' dire anche per questa PIATTAFORMA RIVENDICATIVA, che risulta del tutto arretrata.
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Hinzelmann

Mi sembra un formula compromissoria.Probabilmente il coordinamento unitario ha dovuto mediare due posizioni diverse e questo ne èil parto infelice:Vero è che si dice che la parità si ottiene indifferentemente con il matrimonio o un qualcosa di equivalentePoi si aggiunge però:"Nel rispetto delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò che è avvenuto in Europa chiediamo inoltre la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili." Da cui mi par di capire che forse alcuni avrebbero voluto dire una cosa, altri un'altra, perchè non è chiaro."Inoltre" rispetto a cosa? I compromessi non li fanno solo la Bindi e la Pollastrini; l'esito comunque è infelice le rivendicazionidevono essere prima di tutto chiare.Ci vuol tanto a dire: vogliamo A e B ?

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Ci vuol tanto a dire: vogliamo A e B ?
Per ottenere 10 devi chiedere 100. Credo (e spero) che questo manifesto rientri in questa logica
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Hinzelmann

Onestamente non è sufficientemente confuso da autorizzare la tua speranza :gha:Secondo me si sono tirati i capelli correggendo bozze su bozze e poi per estenuazioneè stato partorito questo "coso"

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Guest equalmarriage
Mi sembra un formula compromissoria.
Caro Hinzelmann...Altro che compromissoria.E' omofobica. Nonostante eventuali buone intenzioni che le stanno dietro.
Vero è che si dice che la parità si ottiene indifferentemente con il matrimonio o un qualcosa di equivalentePoi si aggiunge però:"Nel rispetto delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò che è avvenuto in Europa chiediamo inoltre la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili." Da cui mi par di capire che forse alcuni avrebbero voluto dire una cosa, altri un'altra, perchè non è chiaro."Inoltre" rispetto a cosa?
Hinzelmann...Quell' "inoltre" serve a separare la questione dell'unione apposita per gay dalla questione riconoscimento delle coppie di fatto etero e gay. Nella mente perversa di chi ha scritto tale piattaforma, infatti, oltre all'istituto giuridico per chi vuole unirsi in "pacs" o simil-Pacs o pseudo-Pacs andrebbe creato, al posto di aprire le nozze, un istituto giuridico apposito per coppie gay... una unione-ghetto. Quello per loro sarebbe equivalente, sostituibile, all'apertura del matrimonio. Assurdo.E' agghiacciante che delle organizzazioni glbt si mettano a spacciare per accettabile un omofobico sistema di apartheid sessuale che immotivatamente selezionerebbe, stigmatizzerebbe, recinterebbe, tratterebbe in modo assurdo e incivile insomma, le persone omosessuali. Mi vergogno di appartenere al movimento glbt italiano.
Ci vuol tanto a dire: vogliamo A e B ?
Appunto.
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Hinzelmann

E' una interpretazione sostenibile, non l'unica, perchè il testo è volutamente confuso.Che significa l'espressione"diverse modalità di legami"?i legami dei diversi ( e allora è omofobica, ma mi parrebbe incredibile i gay rappresentano una modalità? )o diversi legami per tutti "distinti dal matrimonio" perchè non fondati necessariamente dal cd. more uxorio?( le unioni solidali della Bindi? )D'altronde si contraddice perchè sopra la disgiuntiva sembrava implicaredateci questo o quello e sotto si chiede un qualcosa in più quindi potresti aver ragione, in ogni caso nessuno ci capirà niente e sarà fallito l'obiettivoprincipale quello di avere richieste chiare e unitarie.Queste sono prima di tutto confuse perchè fanno finta di essere unitarieIn poche parole non esiste una vera piattaforma rivendicativa( cosa che peraltro già sapevamo )Secondo me è ben più triste, perchè non è uno sbaglioè una dichiarazione di impotenza, piccole rivalità e meschinerie,imbecillità.

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Guest equalmarriage

Hinzelmann...io tutta questa confusione non la vedo.E credo che la lettura che ho dato sia l'unica possibile.- "Chiediamo, quindi, la parità dei diritti, attraverso l’estensione del matrimonio civile o istituto equivalente."significato: vogliamo o il matrimonio o l'unione alla scandinava... tanto pari sono.msg implicito: anche se non ci date il matrimonio non importa, non è rilevante.- "Nel rispetto delle differenti modalità di legami sentimentali, ed in linea con ciò che è avvenuto in Europa chiediamo inoltre la creazione di istituti differenti e distinti dal matrimonio che prevedano il riconoscimento giuridico pubblico delle unioni civili." significato: vogliamo il riconoscimento delle coppie di fatto etero e gay (quale sia tale riconoscimento resta però del tutto volontariamente imprecisato, e si ipotizza la creazione di più istituti giuridici per le unioni di fatto... se essi sono l' "unione di fatto" e il "Pacs" oppure altri misteriosi riconoscimenti non è dato saperlo).msg implicito: qui fate quel che vi pare e piace, noi scodinzoliamo comunque.Assente come al solito la rivendicazione adozioni.PS: amico Hinzelmann... la Bindi è CONTRO le unioni solidali.

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Hinzelmann

1)Per Unioni solidali non more uxorio io intendo le unioni solidaristiche che proprio la Bindi ha inserito nei DiCo, che disciplinano non soltanto unioni more uxorio ( sessuali ) ma anche convivenze affettive di mera solidarietà, se tu avessi seguito il dibattito parlamentare sapresti.2) Le adozioni sono chiaramente escluse come da sempre dalla piattaforma rivendicativa su questo c'è chiarezza ( giusto o sbagliato che sia )3) che il matrimonio non fosse ad oggi l'obiettivo era noto, l'obiettivo erano i PACS, tuttavia è stato citato. Perchè? E se citarlo perchè in alternativa ai PACS ( quello è ovviamente l'istituto equivalente penso )?Ovviamente per chi conosca le posizioni del Mario Mieli o di Imma Battaglia non è un mistero...bisognava dargli il contentino. Pura mediazione politico-retorica4) cosa debba aggiungersi a questa ( falsa ) alternativa che vuol dire PACS senza dirlo è altra questione.Io non l'ho capito è una cosa che si aggiunge ai PACS, ma diversa dal matrimonio? Si capisce che non è il matrimonio, forse sono i DiCo?A me pare sufficiente per dire che è confuso.Se si chiedono PACS+DiCo ( che ovviamente è ridicolo ) gradirei fosse detto chiaramenteSe si chiedono PACS+ DiCo oppure CUS gradirei fosse detto chiaramenteSe si chiedono PACS+Unioni riservate ai soli omosessuali vorrei saperlo.In teoria in tutte e tre le ipotesi si fa finta di chiedere pure il matrimonio tanto per tacitare gli " estremisti "romani ed anche questo lo trovo patetico, a prescindere dal merito. E' evidente che chiederli ma in alternativa è come non chiederli.E qui si vede come ragionano, come dei politicanti che scimmiottano i compromessi della Bindi e della Pollastrini.Questa in sintesi la mia diagnosi

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1)Per Unioni solidali non more uxorio io intendo le unioni solidaristiche che proprio la Bindi ha inserito nei   DiCo, che disciplinano non soltanto unioni more uxorio ( sessuali ) ma anche convivenze affettive di mera solidarietà, se tu avessi seguito il dibattito parlamentare sapresti.
Io credo che il dibattito parlamentare Equalmarriage lo ha seguito perfettamente...E' ovvio che quando Equal dice che la Bindi è contro le unioni solidali non si riferisce certo alla pastetta inserita nei DiCo.Questo documento è una merda.Questi qui ancora parlano di matrimonio o istituto equivalente.Non hanno ancora capito, o fanno finta di non sapere, che non esiste,non può esistere, istituto equivalente al matrimonio.Questa non è confusione o mediazione confusa:questa è truffa.
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Hinzelmann

Il punto non è quale sia l'opinione di Equal il punto è cosa dice il documentola terza cosa che si aggiunge alla falsa alternativa che diavolo è?Voi vi fermate all'assenza di una rivendicazione effettiva del matrimonio.Però di fatto qui sembra parlarsi di una terza cosaUna cosa che aggiungendosi alle prime due a mio avviso fa capire che si è dispostiad accettare anche qualcosa di meno dei Pacs tanto per compiacere i partiti, inquesta fase politica...o no?Io la capisco così: non rinunciamo ai punti 1-2) che sono alternativi fra loroma vi facciamo capire che per ora siamo disposti anche ad avere il solo punto 3)Ora il minimo di decenza sarebbe farne il nome.

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Guest equalmarriage

Hinzelmann...L'istituto "equivalente" a cui la piattaforma fa riferimento è chiaramente quello scandinavo dell'unione registrata limitata alle sole coppie omosessuali (secondo Mancuso & co paritario al matrimonio, sostituibile al matrimonio, forse addirittura preferibile al matrimonio)... infatti oltre agl'istituti giuridici per le coppie di fatto nella piattaforma si richiede quello: il ghetto per froci. Questa è la follia di fondo. E' palese... nella piattaforma si rivendicano degli istituti giuridici per le coppie di fatto (più di uno, quindi presumibilmente almeno uno di UNIONE interpersonale: una specie di Pacs per intenderci) e l'accesso al matrimonio oppure la creazione di un istituto giuridico "equivalente" per "parificare" i gay agli etero. Per istituto equivalente, il movimento gay italiano ogni volta che ne ha parlato ha sempre inteso l'unione alla scandinava (unione registrata solo per coppie gay che scimmietta il matrimonio vero, riservato alle "sane" persone eterosessuali).Schematizzando, la piattaforma chiede:ALCUNI (IMPRECISATI) ISTITUTI GIURIDICI PER LE COPPIE DI FATTO+APERTURA DEL MATRIMONIO OPPURE UNIONE REGISTRATA SOLO PER GAYIl ddl Dico non contiene alcuna UNIONE.La Bindi stessa lo dice e lo ribadisce: "il disegno di legge del Governo sui Dico, a differenza di altri disegni di legge, non legalizza le unioni di fatto, né eterosessuali né omosessuali"( www.rosybindi.it/cgi-bin/adon.cgi?act=doc&doc=493&sid=3 )Pure Stefano ceccanti - costituzionalista - elaboratore del ddl DiCo, ribadisce questo fatto: "[V]ale la pena di ricordare che il disegno di legge sui Dico si intitola per l’appunto 'Diritti e doveri delle persone stabilmente conviventi'; diritti e doveri si riferiscono alle persone e non alle convivenze;... Il fatto che il Ddl sui Dico, così come la normativa anagrafica vigente, non discrimini i conviventi sulla base del sesso e consenta quindi di riconoscere diritti a persone conviventi dello stesso sesso non configura neanche una "legalizzazione delle unioni di persone dello stesso sesso" e ancor meno una legalizzazione delle "unioni omosessuali".( www.pariopportunita.gov.it/DefaultDesktop.aspx?doc=1115 )Persino la Relazione Introduttiva al ddl DiCo stesso lo dice: "La chiarezza con cui il disegno di legge sottolinea che presupposto della rilevanza giuridica (e cioè della titolarità dei diritti, dei doveri e delle facoltà) è la situazione di fatto, e non un patto tra conviventi o altro elemento consensuale, vale anche a differenziare nettamente il modello prescelto da soluzioni presenti in altri ordinamenti."( www.pariopportunita.gov.it/Pari_Opportunita/UserFiles/PrimoPiano/dico_stampa_senato2.pdf )

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Hinzelmann

Ogni diritto è facultas agendi quindi anche il matrimonio disciplina dirittidei coniugi come ogni istituto giuridico, queste son parole che scorronocome acqua sotto i ponti.Non intendo riaprire la questione dei DiCo, che sono un pessimo d.d.l.ma per altri motivi che le patetiche bugie di Ceccanti e della Bindi, che ineffetti han trovato l'escamotage di appoggiarsi ad un istituto giuridico didiritto pubblico: la famiglia anagrafica non costitutiva di status.L'Unione di fatto c'è anche se si fa finta di no, altrimenti cosa si registra?Ma il punto è molto tecnico e OTIn sintesi i DiCo non fanno status giuridico questo è il punto effettivo(al contrario dei Pacs o del matrimonio)

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Guest equalmarriage
Ogni diritto è facultas agendi quindi anche il matrimonio disciplina dirittidei coniugi come ogni istituto giuridico, queste son parole che scorronocome acqua sotto i ponti.
Non capisco cosa vuoi dire con questa frase.Forse sostieni la loro follia che vede l'unione "apposita" come alternativa?
Non intendo riaprire la questione dei DiCo, che sono un pessimo d.d.l.ma per altri motivi che le patetiche bugie di Ceccanti e della Bindi, che ineffetti han trovato l'escamotage di appoggiarsi ad un istituto giuridico didiritto pubblico: la famiglia anagrafica non costitutiva di status.L'Unione di fatto c'è anche se si fa finta di no, altrimenti cosa si registra?Ma il punto è molto tecnico e OTIn sintesi i DiCo non fanno status giuridico questo è il punto effettivo(al contrario dei Pacs o del matrimonio)
Ma è lo stesso ddl DiCo che lo dice, nella propria relazione introduttiva: non vi è alcun patto, quindi alcun incontro di due volontà. Accertare e prendere atto che tizio co-abita con caio/a è ben diverso da ufficializzare, anche in modo semplice, e registrare che tizio si impegna a costituire una comunione di vita con caio/a attribuendo a sè e a caio/a diritti, doveri, responsabilità reciproche e verso terzi. L'assenza nel ddl DiCo di un contratto di unione non puoi dirmi che è un qualcosa di irrilevante. Non c'è unione... questo è un fatto. Due persone all'anagrafe non si potrebbero unire, solo rendere nota una co-abitazione esistente.Te chiedi col ddl Dico approvato cosa si "registrerebbe"...... si "registrerebbe" la co-abitazione, appunto, non l'unione (che non c'è).
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Hinzelmann

Premesso che ne abbiamo già parlato ( dei DiCo ) ed è OTa) l'Italia è il paese in cui all'art 1 di una legge si dice che la Repubblica promuove e riconosce il diritto alla vita dal concepimento, segue poi la disciplina dell'interruzione volontaria della gravidanza!! Cioè non siamo paese esattamente "normale" quanto a sincerità del legislatore. Cito una legge nata da un compromessolaico-cattolico non a caso...Quindi diffidare delle norme di principio e a maggior ragione delle relazioni introduttive, spesso la legge dice poi il contrario.:rotfl: il matrimonio lo chiamiamo contratto per mera convenzione linguistica, per distinguerlo dal sacramento di diritto canonico, in realtà un contratto non sarebbe neanche. In termni tecnici alcuni lo definiscono "negozio giuridico complesso" altri contratto "eteronormato" altri ancora "negozio giuridico per adesione".Il motivo è semplice, in primo luogo tu sposandoti dici "sì" ma non puoi decidere il contenuto del contratto, lo stabilisce la legge ( a differenza dei normali contratti ) e poi il matrimonio ha un procedimento amministrativo e forme solenni tali da invalidare la volontà ( anche se liberamente data ) e quindi si inserisce in parte in un procedimento di diritto pubblico.Siccome 'sto papocchio che ho scritto interessa solo a chi studia legge per praticità si dice che è un contratto.c) il codice civile ci dice che il matrimonio costituisce uno status. Chi si sposa diventa coniuge. Il coniuge non è un parente ( non ha vincoli di sangue ) ma si affianca ai parenti con un proprio status che concorre ( all'eredità etc. etc. ) a vario titolo a diritti parentali.Ora il Pacs da qui la polemica sul cd. similmatrimonio prevedeva1) il fatidico "sì, lo voglio" 2) lo status civile di convivente presso lo stato civileChiaramente non è uno status di coniuge, è uno status "minore", ma il meccanismo depurato delle solennitàera simile, parlo di struttura giuridica non di contenuti.Coi DiCo hanno trovato questa cosa che già esisteva una legge che istituiva famiglie anagrafiche per consentire all'ISTAT di fare studi sociali-scientifici e quindi siccome i DS volevano la registrazione, mentre la Bindi non voleva lo status, hanno spostato il tutto dallo stato civile all'ufficio anagrafico.Cosa si sarebbe registrato?In realtà non è possibile dirlo...la vecchia norma prevedeva che io andassi lì e dicessiio e equal siamo una famiglia, non sarà un sì ma ci somiglia.d'altronde era una norma che serviva a fini scientifici....non c'erano altri effetti.Sono norme del 1989!!La norma dei DiCo ha introdotto la baggianata della raccomandata, che però è una meracomunicazione con cui io ti dico che io ho "dicato" con te. Salvo il problema che non è chiarocosa succede se tu non sei d'accordo, la legge mica lo dice. Ma quella lettera avrebbe dovutoconseguire alla registrazioneNessuno si è premurato di modificare il vecchio regolamento dell'ufficio anagraficoche prevederebbe Schede di Famiglia e Registri Familiari, compilabili unilateralmenteQuindi in teoria l'unione non c'è perchè basta una volontà unilaterale per creare la famigliaanagraficaMa nella pratica, come fanno a registrarmi senza nemmeno sapere se io sono d'accordo?Quindi giocoforza avrebbero dovuto esserci due volontà, che forse potevano non scambiarsima certo dovevano essere concordi.Il punto è che non ci sarebbe stato in ogni caso uno status giuridicocome effetto di questo assurdo meccanismo barocco

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Guest equalmarriage

Hinzelmann...E' errato dire dicato (la sigla DiCo non indica un modo per unirsi, al contrario della sigla Pacs). Cmq, giusto ... la cosa è OT.Riguardo la piattaforma rivendicativa... lo ribadisco:PIATTAFORMA DI MERDA!! E' OMOFOBICA, GHETTIZZANTE, INFERIORIZZANTENO AI GHETTI PER FROCI, L'APERTURA DEL MATRIMONIO E' INSOSTITUIBILE!

Non hanno ancora capito, o fanno finta di non sapere, che non esiste,non può esistere, istituto equivalente al matrimonio.Questa non è confusione o mediazione confusa:questa è truffa.
Ti quoto e straquoto, Isher.Io ho l'impressione che facciano finta di non sapere.
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Hinzelmann

Non è una truffa è un compromesso :sisi:E' evidente e questo la capisce chiunque abbia fatto politica a qualunque titoloche quello è un contentino messo per tacitare due o tre componenti del comitatoche dovevano poter dire ai loro circoli: bene o male la parola matrimonio ce l'hofatta mettere....di più non era possibile, siamo minoritari.D'altronde il GP 2006 era sul Pacs e a Marzo si è tenuta una manifestazione Diritti Oradi sostanziale sostegno ai DiCo...Il matrimonio attualmente è una richiesta del tutto minoritaria, non è che sia unanovità, ovviamente è lecito incavolarsi, ma la novità è che la minoranza è riuscitaad inserirci un labile cenno.Semmai dovremmo interrogarci sul perchè la cd. rappresentanza gay è così timidaal riguardo, mentre i militanti di base ( o almeno molti ) chiederebbero altro. Ma cheil matrimonio sia sostanzialmente ai margini delle richieste direi sia chiaro Sconfortante è il fatto che il terzo punto, temo sia un sostanziale appoggioad una legge purchessia.Se l'alternativa al matrimonio sono le unioni scandinave, eil terzo punto è il CUS o sono i DiCo, sarebbero scomparsi i Pacs...Ora io trovo ridicolo fare una piattaforma in cui non si capisce neanchecosa si sta chiedendo.

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Guest equalmarriage

Hinzelmann..Il fatto che tale piattaforma sia forse stata partorita in seguito a compromessi interni non la rende meno truffa: dire "istituto equivalente" infatti è in ogni caso imbrogliare, dire che la parità di diritti la si può raggiungere anche senza matrimonio, è in ogni caso imbrogliare. Imbrogliare spudoratamente.Te scrivi che "la novità è che la minoranza è riuscita ad inserirci un labile cenno." Ma tale cenno serve solo a introdurre l'imbroglio dell' "istituto equivalente". Altro che novità, ci pigliano per il culo.La richiesta matrimoniale sempre stata ai margini?Sarà... io ho notato che il Mieli in questi mesi era stato molto insistente sul matrimonio... il Pride romano 06 organzzato dalle associazioni glbt romane aveva in primo piano il matrimonio... la stessa mozione Mancuso (che sarà maggioritaria al Congresso ArciGay tra pochi gg) ha la richiesta matrimoniale in primo piano e in essa l'istituto truffaldino "equivalente" viene trattato come opzione eventualmente da "considerare" un domani: è una formula ambigua e tuffaldina anch'essa, sia chiaro, ma mostra che la richiesta nuziale in questi mesi non è stata tanto trattata marginalmente come scrvi tu Hinzelmann.L'ArciGay e il Mieli sono, che io mi ricordi, le due piu' importanti org gay d'Italia.Anch'io trovo sconfortante la voluta non-chiarezza sulle coppie di fatto.

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Hinzelmann

In primo luogo se c'è una truffa ( e lo dici tu ) l'autore ci deve esseree non può che essere il Comitato Unitario per il Pride 2007.Confermo che Roma era per il matrimonio e che l'anno scorso faticaronoa convincere i romani ad aderire alla piattaforma nazionale 2006, che poifu sul PACS.Quindi in effetti da questo punto di vista non diresti niente di sbagliato,Roma era per il matrimonio. Mi chiedo se lo sia ancora...credo di sì, maevidentemente in minoranza se riesce a imporre solo quel cenno chepossiamo leggere. Le due mozioni Arcigay io le ho lette e si distinguono per sfumature...A quel che so io Mancuso è appoggiato da Grillini però e questo dal miopunto di vista, è quantomeno sospetto.D'altronde la sua uscita dai DS ha a questo punto mutato di significatogiacchè ora è seguito da Zan Grillini & C. tutti indirizzati verso il nuovoPSI. Converrete che delle due però una, se è una truffa c'è un autore dellatruffa, se è un compromesso c'è qualcuno che ha sostenuto la tesimaggioritaria contraria al matrimonio.Non è che ora salta fuori questo coso dal nulla come se fosse un golemStavolta colpa della Bindi non può materialmente essereo no?

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Non è una truffa è un compromesso :rotfl:
Se tu sei tanto abituato alla cultura compromissoria all'italiana da tenerci a ribadire questo punto, padronissimo Hinzelmann, varrà dire dhe tu chiamerai «compromessi» (che costa chiamarli così?) tante truffe che sono state perpetrate in anni non di malgoverno ma di malaopposizione in Italia. Per me è una truffa: truffa, poi, è far credere ai gay per primi che esiste un istituto equivalente al matrimonio. Truffa anche rispetto alle richieste, alle chiare distinzioni terminologiche, che fa il movimento glbt in europa. Basta leggere come si esprimono e come parlano, con quale coscienza dei loro diritti, i gay francesi nelle interviste che facevano prima delle elezioni presidenziali ai vari candidati. Agire nel modo opposto, significa boicottare quanto si guadagna e conquista in Europa: e siccome tutto è legato, questi remano contro i diritti gay di tutti. Abbiamo spesso detto che c'è un cancro italiano che esportiamo in politica in Europa; anche questo lo è, quello dei signorotti del Comitato Unitario Pride 2007, che sappiamo chi sono e a chi rispondono.
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Hinzelmann

Se pensi così chiedi conto al tuo circolo, che suppongo il Mieli, organizzatore del Pride della truffache ha perpetrato e se conto non te ne danno straccia l'eventuale tessera. Al pride non andarci neancheperò se non vuoi partecipare ad una organizzazione truffaldina.Onestamente ho l'impressione di leggere pagine della sezione "Emozioni e sfoghi" più che pagine di commenti politici alle news sul movimento glbt.Io non credo che sia truffa ma un compromesso, tuttavia vorrei trasparenza su chi ha voluto cosa.Se ci sono scelte politiche ci vuole un responsabile ed il responsabile invece non ci sarà perchè il coordinamento unitario para tutti. Purtroppo questo non mi pone al riparo di una disamina tristedella situazione, perchè unità dovrebbe dire forza, non ambiguità. Devo dire che invece questo ha voluto dire: ambiguità.Se si pensa che vi sia raggiro, inganno, forse è addirittura irrilevante ed allora però se ne traggono le conseguenze.Scusate, ma questa è la realtà, il resto son sfoghi di nervi.

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Il brutto è che non dicono "no alle coppie di fatto"... dicono NO proprio ai diritti per le persone Omosessuali... cioè... la cosa è ben mirata, con nette sfumature di ignoranza, razzismo e ovviamente omofobia.Mi sono rotto dell'Italia. Non appena finisco il liceo Barcellona mi attende... almeno avrò una vita degna in tutti i sensi! :rotfl:

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Scusate, ma questa è la realtà, il resto son sfoghi di nervi.
Con questa logica potrei dirti che sei tu che non hai nervi, o nerbo, caro Hinzelmann. Ma non mi va di polemizzare, men che mai con te. Posso solo dirti che credo che tu ti sbagli, proprio nella sostanza, e che non faresti male a prendere in maggiore considerazione e soppesare meglio i post di Equalmarriage, non parlo dei miei. Io andrò al Gay Pride come privato cittadino e me lo godrò al di là di quella piattaforma: ne ho diritto come gay e come persona. E come gay in altre Sedi dirò e ho già detto come la penso e quale è la mia posizione sulla materia dei diritti gay.Non ho la tessera del Mieli: ho avuto nel 1980 quella del Collettivo Narciso, da cui il Mieli in parte proviene.baci, Isher
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Guest equalmarriage

Non ho compreso perchè tutt'a un tratto il titolo del mio messaggio iniziale sia stato cambiato... di modo da renderlo più soft, più neutrale... come se la piattaforma rivendicativa non legittimasse e promuovesse l'idea del GHETTO (dell'unione apposita, appunto, al posto dell'apertura del matrimonio). Ho prontamente riportato il titolo alla sua versione originale, al suo senso proprio :-)Hinzelmann... te scrivi "ho l'impressione di leggere pagine della sezione 'Emozioni e sfoghi' più che pagine di commenti politici alle news sul movimento glbt". Come?? Scusa, ma la critica sacrosanta ai contenuti della piattaforma secondo te sarebbe solo un affare emozionale e di sfogo nervoso, e non invece un commento ragionato sullo squallidume che è la piattaforma appena resa nota? Mi sembra un bel po' azzardato affermare ciò.Ecco che come al solito chi muove critiche smascherando le prese per i fondelli a cui organizzazioni glbt italiane ci sottopongono viene immediatamente indicato da qualcuno come irrazionale criticone che ha solo bisogno di starnazzare per sfogare chissacosa poverino... è un tentativo di "delegittimazione" che non ti fa onore.

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Hinzelmann

Io non ho delegittimato nessuno, mi sono limitato a direche se si ritiene che vi sia una truffa nell'organizzazione del GP, cioè qualcosa di ben graveche coinvolge anche il Mario Mieli di Roma, che come tu ricordavi è sempre stato per il matrimonio Gay, cosa che io personalmente non credo, uno ne deve trarre le conseguenze.C'è un gigantesco complotto di tutte le sigle glbt per ingannarci?Credete questo? Fra l'altro questo conduce all'assurdo politicotutti colpevoli nessun colpevole...Io credo più realistico che vi sia stato un compromesso politico, credo e lo dovreste sapereanche se evidentemente non siete d'accordo, che la maggioranza del movimento glbt siacontro il matrimonio gay e a favore di qualcosa di meno. Credo che sia giusto che i gaysappiano chi ha votato per una cosa e chi per l'altra, perchè la trasparenza ci è dovuta,a prescindere dalle opinioni di ognuno.Poi siccome un coordinamento implica una decisione unica e lo dovreste saperela piattaforma dovrebbe a mio avviso essere chiara proprio perchè necessariamentecomprensiva delle ragioni di tutti.Non potete ritenere che le vostre ragioni siano le uniche ragioni e perciò dedurreche gli altri son delinquenti, ci possono essere anche persone che sbagliano.PS leggo sempre con attenzione Equalmarriage, sono uno dei suoi interlocutori più affezionati :)a parte le questioni giuridiche spesso ci azzecca.

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Guest equalmarriage

Hinzelmann...Prima di badare alle "conseguenze" io consiglio di badare al fatto... cioè che le org gay italiane hanno partorito una piattaforma rivendicativa, cuore del pride, che è omofobica, ghettizzante e inferiorizzante (e che spaccia per vero un qualcosa che assolutamente e categoricamente non lo è). Almeno su questo sei d'accordo?Che poi sia stato o meno un compromesso politico a causare l'inserimento nella piattaforma rivendicativa della frase "o istituto equivalente"... è altro discorso.Sulla parola truffa... per capire ciò che ti sto dicendo basta prendere atto del fatto che la piattaforma 07 mente. Quindi: imbroglia, truffa. E spudoratamente. Una piattaforma che dice "istituto equivalente", che afferma che si può ottenere la parità di diritti con l'unione apposita "equivalente", afferma una già nota falsità di quelle grandi come una casa, di quelle senza giustificazione alcuna.Ora mi vieni qui a scrivere che dobbiamo comprendere, che in fondo anche chi non la pensa come noi può anche non essere delinquente, che le nostre ragioni non sono le uniche ragioni... tutte generiche frasi buoniste che non cambiano di una virgola la gravità del fatto: cioè che le org gay italiane hanno partorito una piattaforma rivendicativa, cuore del pride, che è falsa, omofobica, ghettizzante e inferiorizzante. Non credo poi che chi sostiene questo "istituto equivalente" abbia "ragioni"... non esiste nulla ma proprio nulla che possa in qualche modo giustificare la legittimazione dell'unione-ghetto.PS: credo di azzeccarci anche nelle questioni giuridiche... come questa.

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Non potete ritenere che le vostre ragioni siano le uniche ragioni e perciò dedurreche gli altri son delinquenti, ci possono essere anche persone che sbagliano.
Hinzelmann, dici cose tendenziose, e, purtroppo, anche inesatte. Io esprimo le mie idee e valutazioni esattamente come fai tu. Dunque? Non ho mai detto che «gli altri» (chi sono questi altri?) siano «delinquenti». Se vuoi dedurlo dal fatto che ho affermato e affermo che parlare di istituto equivalente al matrimonio è truffa, è una tua deduzione capziosa.Per me tu ti rifiuti di vedere che il compromesso politico contiene un elemento di truffa. Per ragioni ampiamente dette e note. Sul fatto poi che coloro che esprimono critiche a un compromesso politico che evidentemente a te sta bene - scusa, ma perché non dire la verita? - siano fatti passare per «estremisti omosessuali», (io ed Equal, "uomini sull'orlo di una crisi di nervi..."), hai dalla tua parte la sovietica L. Annunziata. Quella che andrà al Family Day.
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Hinzelmann

Via Isher, mi pare veramente una polemica di basso profilo e francamente inutile, potrei citarti i passi laddove parli di signorotti che si sa a chi rispondono.Mi sembra una impuntatura, priva di senso. Diciamo che in alcuni punti ti ha presola mano l'indignazione e che io forse invece sono troppo freddo e distaccato. Mai parlato di estremismo...ho parlato di minoranza, che è poi una banalità. Tutti sappiamo che ilmovimento glbt non è attualmente favorevole al matrimonio. Il manifesto per l'uguaglianzachi l'ha promosso? citarmi poi la annunziata, dimmi ora se non sei arrabbiato, ma va là, si vede lontano un miglio. Personalmente io non ritengo che il matrimonio abbia istituti che possano equivalerglimai detto o sostenuto. Anche se equivalente non vuol dire uguale e quindi implica un giudiziodi valore, entro certi margini soggettivo ( peraltro non ci viene detto cosa sarebbe equivalenteEqual citava le unioni ghetto scandinave e sarei d'accordo perchè è una fissa di Mancuso )Comunque io non ho la stessa opinione di Mancuso in merito e non mi dilungherò certo a difendernele opinioni.Io ho detto che è una falsa alternativa introdotta perchè il matrimonioè sostenuto da una minoranza del movimento, romana ( fra l'altro Milziade scriveva qui fino apoco tempo fa ) contro la maggioranza Veneta Lombarda Emiliana e Toscana ( per dire di realtàdi cui so ) cioè una espressione compromissoria per fare un documento unitario.D'altronde a Marzo Zan e l'Arcigay difendevano addirittura i DiCO...o no?L'anno scorso c'era l'iniziativa " un pacs avanti" o no?Ora concordate con me che un documento unitario non deve creare una apparente unanimitàma invece contenere tutte le posizioni anche minoritarie, esposte in modo chiaro e con laindividuazione di chi ha votato cosa?Voi mi date del buonista, ma in realtà credo che gli darebbe molto noia adottare questo metodo di lavoro.Al contrario continuo a non capire dove vada a parare la vostra critica politica.Ripeto: tutti colpevoli, nessun colpevole?PS io mi sono limitato a dire che i vostri interventi erano troppo emotivi, non che eravate uomini sull'orlo di una crisi di nervi poi pensatela come volete

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Hinzelmann...Che poi sia stato o meno un compromesso politico a causare l'inserimento nella piattaforma rivendicativa della frase "o istituto equivalente"... è altro discorso.Sulla parola truffa... per capire ciò che ti sto dicendo basta prendere atto del fatto che la piattaforma 07 mente. Quindi: imbroglia, truffa. E spudoratamente. Una piattaforma che dice "istituto equivalente", che afferma che si può ottenere la parità di diritti con l'unione apposita "equivalente", afferma una già nota falsità di quelle grandi come una casa, di quelle senza giustificazione alcuna.
Questo è il punto, Hinzelmann, al quale tu non hai mai risposto. Che poi, come dice Equalmarriage, a ciò si sia arrivati tramite un compromesso, sarà pur vero, anche se non è detto, ma questo è un altro discorso. A me la mia non sembra una polemica di basso profilo, ma tu pensala come vuoi. Per il resto, sono d'accordo con te che gli darebbe noia lavorare con quel metodo; infatti non lo fanno.Infine: non è certo vero che assumere la posizione mia e di Equal significa dire «tutti colpevoli, nessun colpevole»: non vedo perché.
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