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Non so se accadrà mai


louis960

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Non so proprio se accadrà. Paura delle conseguenze? Forse. Paura del giudizio della mia famiglia? Forse. A 48 anni non è facile. Forse non lo è a nessuna età, ma probabilmente quando si è giovani, senza legami e senza una famiglia "propria" tutto è reso meno complicato.Probabilmente la persona che mi capirebbe di più è proprio mia moglie, con la quale c'è un rapporto molto bello e profondo. Forse qualcosa ha già capito dato che per fortuna il sesso è sempre stato condito da molta fantasia da parte di entrambi e ultimamente è successo spesso di invertire i ruoli. Ma questo da solo non basta a dire che sono gay o che mi sento tale.Poi credo che sia un ostacolo il fatto che non riuscirei a prendere l'iniziativa con un uomo. Cioè, posso arrivare a immaginarlo ma non a metterlo in pratica. Sono convinto invece che non direi di no se fosse qualcun altro a fare il primo passo.Come vedete sono avvolto in mille spire di insicurezza e mentre scrivo mi pare già impossibile il fatto che ne sto parlando.Resta il fatto che le fantasie restano e sono sempre più dure da reprimere. E mi accorgo che sono sempre più orientate verso il "passivo". Insomma, vorrei essere la parte femminile, se così posso dire, di una ipotetica coppia.Bè...mi fermo qui per ora.Grazie a chi mi ha letto

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Caspita, 48 anni con una famiglia,posso solo immaginare come possa essere dura.Io da ventenne non so proprio cosa dirti, cosa consigliarti,ammirevole il fatto che tu ne stia prendendo coscienza.Ti auguro buona fortuna per tutto quello chehai intenzione di fare...

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Guest PianoForte

Louis, non sai quanto ti sento vicino...Io sono molto più giovane di te, non ho una famiglia mia, ma abbiamo molto in comune. Appena l'anno scorso ho concluso una relazione eterosessuale di sei anni che aveva una grande importanza per me, perché il mio desiderio di vivere un'esperienza con un uomo mi aveva completamente travolto e aveva reso insostenibile il rapporto con la mia ragazza - molto bello tra l'altro; di grande intesa e complicità: lei è l'unica a sapere della mia tendenza e ad amarmi ugualmente.Anche io non sono solito prendere l'iniziativa e sono di natura passiva, ma la frustrazione, l'Agosto scorso, mi ha inesorabilmente spinto a troncare la mia storia - che a volte avevo pensato d'evolvere addirittura in un matrimonio - e a cercarmi un compagno. A dire il vero, non ho cercato un uomo con cui condividere dei sentimenti come prima cosa, ma un rapporto occasionale - poi si è evoluto diversamete ma non per scelta.Riesco a capire come questo desiderio ti roda dentro tuttavia, dal canto mio, mi dispiace dirti che ad esempio "confessarmi" con la mia ragazza - invero l'aveva capito da sola - non mi ha assolutamente aiutato a superare l'esigenza di soddisfare il mio lato omosessuale. Fino a che non sono stato ampiamente saziato non ho mai provato rimorso per la mia scelta, solo più avanti, quando ho iniziato a valutare l'idea di cambiare stile di vita - progetti e punti di vista - mi sono "pentito"; ho avuto dei ripensamenti...Ora sono proprio in questa situazione: d'incertezza riguardo a ciò che sono e ciò che voglio dal futuro. Parlarne, come ti ho già detto, può aiutarti a riflettere, ma il desiderio, temo proprio, non ti passerà così...Io, tra l'altro, ho avuto altre esprerienze omosessuali antecedenti quest'ultima, ma non mi erano bastate, difatti ho la consapevolezza che, anche se scegliessi di tornare ad una vita eterosessuale, presto o tardi mi ritroverei a riaffrontare i bisogni che affliggono la mia vera natura.Comprendo che non debba essere confortante quel che ti sto dicendo, ma mi sentivo di darti la mia testimonianza. Di più non saprei che dirti: io stesso sto ancora cercando di risolvere il mio caso :(Ad ogni modo, se pensi che tua moglie riuscirebbe a venirti incontro, parlarne con lei sarebbe certamente positivo, ma capisco che è più facile a dirsi che a farsi...P.S. Un consiglio che sento di darti è di non essere impulsivo: scegli della tua vita credendo nelle tue scelte, non lasciarti trasportare dagli eventi, porta solo al rimorso - sopratutto le persone responsabili e sensibili, come ho l'impressione che tu sia.

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E' uno di quei casi in cui "mal comune" non è mezzo gaudio.....Sono sicuro che non sono il solo ad essere in queste condizioni, anzi. Ma credo che ogni situazione sia diversa per quei piccoli particolari che poi ci rendono la situazione a volte insopportabile.Io non ho idea, e lo dico in tutta sincerità, di come potrei iniziare un rapporto. Non posso mica uscire per strada e "abbordare" qualcuno! Oltrettutto sarebbe in contrasto stridente con la mia morale.Oltrettutto vivo in una città di provincia e in una regione non certo aperta da questo punto di vista.Comunque già il confrontarmi, o meglio l'aprirmi su questo forum con persone che se non altro non giudicano è già un bel passo. Pian piano credo che i consigli e l'aiuto di tutti voi mi potranno essere utili. Se poi accadrà che con qualcuno si instaurerà un rapporto più profondo vedremo. Per il momento non conosco praticamente nessuno quindi avanti a piccoli passi.Ovviamente se qualcuno volesse scrivermi in privato la mia mail è a disposizione. Grazie

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Guest PianoForte
Io non ho idea, e lo dico in tutta sincerità, di come potrei iniziare un rapporto. Non posso mica uscire per strada e "abbordare" qualcuno!.
Oddio, ti assicuro che si può fare :awk:Io ho fatto esattamente questo... naturalmente non ho abbordato una persona a caso: il mio compagno era/è gay in modo evidente!
Oltrettutto sarebbe in contrasto stridente con la mia morale.
Ti fa onore questo! Io stimo le persone con una spiccata moralità, ma in questo caso ti crea sicuramente degli impedimenti. Se cerchi (?) un rapporto anche sentimentale, parlarne con la tua familgia mi sembra quasi d'obbligo. Ben diverso sarebbe un contentino accasionale su cui si può tacere.Comunque, visto che il rapporto con tua moglie è aperto, non hai mai pensato a una soluzione di coppia? Un rapporto a tre? So perfettamente che può apparire squallido, ma quando vi è una partecipazione della partner, accondiscendente, non s'incorre nel tradimento, verso la separzione e penso che la situazine si viva con più naturalezza; come la realizzazione di una fantasia e tutto resta nell'intimità della coppia.La vedi come una soluzione plausibile? Se non rientra nella tua morale, spero di non averti offeso.
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L'idea del "menage a trois" pur utilizzata spesso nella vita di coppia non apporterebbe altro che un successivo senso di colpa. Non avrebbe un seguito per me e sarebbe, ammesso che decidesse di accettare, abbastanza squallido per mia moglie. Praticamente dovrebbe accettare di far sesso con un altro non già perchè lo desidera lei ma per far contento me. Questo credo di non poterlo proprio chiedere. Sarebbe oltremodo ingiusto, sempre a mio modo di vedere e non pretendo certo di essere il latore della Verità.Del resto penso sia naturale e ovvio il dover passare attraverso delle fasi intermedie, prima di capire se si vuole instaurare un rapporto "serio" con un altro uomo. Tra queste fasi intermedie probabilmente la più usuale è quella del rapporto c.d. occasionale. Però anche a questo bisogna arrivarci. E servirà a capire se e quando si è pronti per il passo successivo. Per adesso io devo fare ancora il primo.Scusate se a molti di voi i miei discorsi possono sembrare forse scontati o addirittura ovvii, ma ancora una volta sottolineo che è la mia prima volta ( anche se solo a parlarne...)

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Tu allo stato dei fatti hai delle fantasie, anche se direi abbiano "corpo", sostanza,se ti immagini ( e in parte cerchi anche di supplire con tua moglie ) un ruolo e unasituazione sessuale. La differenza fra fantasia e immaginazione è che laimmaginazione traspone la pulsione in una situazione verosimile: a questopunto questa diventa desiderio concreto.Devi però fare la verifica pratica...vedere cosa succede passando dal desiderio allaesperienza.Prima di pensare ad una educazione sentimentale nuova e a porti il problemadella famiglia, se senti questo bisogno, proprio per tutelare loro e i loro affetti, devisperimentarti. E questo mi pare in realtà tu già lo sai...o sbaglio?Il problema ovviamente è trovare la persona giusta

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Io stimo le persone con una spiccata moralità,[...]Ben diverso sarebbe un contentino accasionale su cui si può tacere.
Scusa? :gh:Vuoi forse dire che il solo scoparsi qualcun altro non implichi un tradimento?@ Louis: non sei in una situazione facile, e io non ho certo l'esperienza per consigliarti alcunchè. Tranne forse la trasparenza e l'onesta: fattori sui quali non si dovrebbe mai transigere, quando c'è in ballo la vita di altre persone.
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Avevo un amico,poco più giovane di te,sposato e con dei figli.Aveva una doppia vita.Il venerdì sera diceva una bugia a sua moglie,che si beveva tutto poverina, e andava in giro,magari incontrava qualche ragazzo e ci andava a letto.Questa storia andava avanti da anni,poi un giorno decise di dirle tutto.La moglie inizialmente non la prese male,sospettava da tempo qualcosa,magari pensava a un'altra donna non di certo a un ragazzo!Dopo qualche mese però si separarono,la decisione più giusta per entrambi.E come il mio amico ne conosco molti altri che vivono questa doppia vita ma non dicono nulla proprio perchè per molti uomini sposati andare a letto con un uomo non implica il tradimento,per il semplice fatto che non si tratta di una donna!Trovo la cosa di un'assurdità inaudita.Ovviamente non è il tuo caso,era solo un modo per informarti di alcune realtà familiari.La scelta di dirlo o no a tua moglie implica sicuramente un cambiamento.Se la tua voglia è quella di rendere concreti i tuoi pensieri,i tuoi sogni allora è giusto dirlo perchè non è bello tenere il piede in due scarpe.Se invece vuoi continuare la vita con tua moglie è giusto dedicarsi solo a lei e reprimere le altre voglie per quanto possa essere difficile.Io però sono dell'idea che sia sbagliato vivere coi rimorsi e credo che finchè una persona abia la voglia di cambiare non sarà mai vecchia!A volte per prendere le decisioni più importanti bisogna essere un po' egoisti e non pensare troppo alle conseguenze.

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Prima di poter scegliere, decidere, cambiare vita o meno bisogna però provare. Bisogna cioè passare per una specie di iniziazione. Per dirla in maniera esplicita, una cosa è eccitarsi davanti ad una foto o un filmato scaricato da internet, oppure utilizzare falli finti, magari in un gioco mentre si fa sesso con la propria moglie. Un conto è trovarsi davanti ad un uomo vero e riuscire a dare quello che lui chiede, o perlomeno quello che si sogna di dare, pensando a lui e non solo a sè stessi. Essere passivi non significa stare lì fermi e aspettare, credo no? significa far capire al partner che ci piace, che lo desideriamo, che speriamo di riuscire a fargli passare una bella serata ed a passarla assieme a lui. Ma a questo bisogna arrivarci per capire se è la strada giusta. Altrimenti resta tutto aleatorio.Per questo speso di ricevere presto delle mail dove magari si può parlare più liberamente e senza vergogna. Soprattutto senza timidezza, cosa che qua mi è veramente difficile anche se col vostro aiuto pian piano mi sta venendo naturale.

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Essere passivi non significa stare lì fermi e aspettare, credo no? significa far capire al partner che ci piace, che lo desideriamo, che speriamo di riuscire a fargli passare una bella serata ed a passarla assieme a lui.
Secondo me è sbagliato pensare a un ruolo fisso nella coppia (io faccio la donna quindi passivo,tu fai l'uomo quindi attivo) o comunque fissarsi solo sul pensiero che tutto vada al meglio,che lui provi piacere e che sia soddisfatto.Uno deve viverla serenamente,fare cio' che si sente di fare,rilassarsi!
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Penso che questo verrà col tempo. Che sia una conseguenza naturale delle cose nel momento in cui diventeranno naturali.

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Guest PianoForte
Scusa? Vuoi forse dire che il solo scoparsi qualcun altro non implichi un tradimento?[cut] la trasparenza e l'onesta: fattori sui quali non si dovrebbe mai transigere, quando c'è in ballo la vita di altre persone.
No, per definizione avere rapporti sessuali con qualcun altro è un tradimento, anche secondo me, tuttavia lo considero un tradimento di minore gravità rispetto a mentire sui sentimenti: dire ad una persona che la si ama, quando invece si ama un altro. Bisogna anche considerare che c'è il male che si può provocare dicendo la verità: confessare - ad esempio d'aver provato un rapporto omosessuale solo per capire se stessi - vale veramente la felicità di una famiglia intera? L'onestà e la trasparenza possono anch'esse mettere in pericolo la vita delle persone. Sarebbe sicuramente meglio se Louis potesse parlare ed affrontare la questione a cuore aperto con la moglie, ma questa signora avrà una mentalità abbastanza aperta da saper capire e accettare i problemi del marito? Se così non fosse, basterebbe accennare al discorso per compromettere il matrimonio. E' un discorso di convenienza, è vero - vivere le proprie esprerienze in segreto e poi attuare delle scelte - ma può essere la soluzione meno dannosa per tutti. Trovo inutile e avventato che Louis metta a rischio la relazione con la moglie - e con tutta la famiglia - per conservare l'onestà nella coppia, quando non sa ancora se i suoi desideri sono reali e fondati.Quanto alla passività, Louis, ti posso dire in base alle mie esperienze che può essere solo due cose: o godere la sensazione d'essere posseduto, o godere la sensazione d'appartenere; due cose molto diverse. Nella prima che ci sia amore o meno non ha importanza, nella seconda è essenziale. Qual è la sensazione che tu vuoi godere lo puoi scoprire solo provando.@ Winky: Non credo che il ruolo in una coppia si possa decidere: si assume quello per il quale siamo predisposti, quindi se uno si sente passivo magari non si deve impuntare, ma non è che deve essere versatile perché avere un ruolo è sbagliato. Dici bene alla fine: si deve fare ciò che si sente, e se Louis si sente passivo, sarà passivo! Almeno agli inizi, poi si sa che col tempo può cambiare ogni cosa.
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ombra della notte

capisco la necessità che si possa sentire di fare un' iniziazione per capire se realmente vuoi cambiare vita oppure no..ma non credo che sarebbe giusto tradire una moglie,anche se lo si considera un tradimento di minore gravità (anche se secondo me non c'è differenza)...hai mai pensato di prenderti una pausa,spiegando la verità a tua moglie e cioè vuoi capire quale sia la tua strada?magari un periodo da solo frequentando un gay bar,se ce ne sono nella tua zona,o cercando su internet,o in altro modo,potrebbe aiutarti a capire cosa vuoi veramente...ma non nascondere mai niente a tua moglie...ti sta mostrando così tanto affetto che non si merita proprio di sapere le cose in maniera diversa dal venirle a sapere da te...questo è ciò che mi sento di dirti...buona fortuna... :asd:

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Guest Justin90

Secondo me è sbagliato pensare a un ruolo fisso nella coppia (io faccio la donna quindi passivo,tu fai l'uomo quindi attivo)

Quoto pienamente! In coppia gay non deve esserci, a mio parere una realtà basata su quella eterosessuale siccome le cose sono molto diverse. Non c'è uno che fa la donna e viceversa... deve esserci un'intesa e un rispetto reciproco che deriva proprio dall'essere uguali... come dire... il bello ma difficile in una coppia composta da due persone dello stesso sesso sta proprio in questo: nel rispettarsi al massimo dividendosi i compiti e senza che uno prevalga sull'altro (e questo non vuol dire annullare la diversità tra i 2 partner). Comunque quello che dice winky è verissimo ognuno deve fare ciò che in quel momento sente di fare basandosi unicamente su se stessi e senza attingere a modelli "preconfezionati".

In ogni caso ti auguro di trovare le risposte che cerchi. Non ti demoralizzare. Basta crederci.

ps: forse mi sono un po' spostato da quella che è una delle domande... ma il paragone mi dato questo spunto come mezzo di confronto :asd:

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Cosa aggiungere? E' una situazione davvero dura, immagino. Ma credo che non sia mai troppo tardi per svoltare nella propria vita verso una strada che non conosciamo ma che ci attrae irresistibilmente. Rifletti bene e cerca di trovare un dialogo con tua moglie, ma ti consiglio di non mentirle o/o tradirla, non lo merita.In bocca al lupastro :P

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@ Winky: Non credo che il ruolo in una coppia si possa decidere: si assume quello per il quale siamo predisposti, quindi se uno si sente passivo magari non si deve impuntare, ma non è che deve essere versatile perché avere un ruolo è sbagliato. Dici bene alla fine: si deve fare ciò che si sente, e se Louis si sente passivo, sarà passivo! Almeno agli inizi, poi si sa che col tempo può cambiare ogni cosa.
Infatti ho sempre sostenuto che avere un ruolo sia sbagliato,ovviamente se uno si sente passivo o attivo non è di certo costretto a fare l'opposto.Solo che mi sembrava che Louis si fosse troppo soffermato sul fatto di essere o meno passivo.Sicuramente col tempo avrà tutto più chiaro.
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Secondo me lui si sofferma sul ruolo passivo perchè ragiona "da etero" che collega un certo tipo di ruolo al sesso con una donna, tanto è vero che ci dice di aver provato a cambiare i ruoli con la moglie, per vederese questo desiderio gli passava. Solo che quel ruolo nella sua immaginazione è legato ad una sessualità omosessuale, quindi il desiderio gli rimane. Ovviamente per un 48nne scoprire in uno di avere un desiderio erotico omosessuale e per di più passivo è di maggior impatto, perchè rovescia tutta una serie di "norme etero" in tema di virilità e identità maschile.

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Guest PianoForte
Secondo me lui si sofferma sul ruolo passivo perchè ragiona "da etero"
Io non riesco a cogliere i fondamenti di questa supposizione/affermazione: non si può semplicemente essere consapevoli delle proprie preferenze sessuali, anche senza averle mai sperimentate? Personalmente ho sempre saputo che in rapporto omosessuale sarei stato passivo - lo sento! - e così è stato. Non capisco questa cosa: tutti gli omosessuali, prima di passare alla pratica, ragionano da etero? Non mi sembra :P
Solo che quel ruolo nella sua immaginazione è legato ad una sessualità omosessuale, quindi il desiderio gli rimane.
Anche io ho giocato ad invertire i ruoli con la mia ex, ma ho sempre pensato che fosse un ripiego: desiderare un rapporto omosessuale non è desiderare un fallo di gomma, bensì un altro uomo - gambe, braccia, torso, dorso e così via -; è logico che la voglia non si plachi con mezzi fasulli.
Ovviamente per un 48nne scoprire in uno di avere un desiderio erotico omosessuale e per di più passivo è di maggior impatto, perchè rovescia tutta una serie di "norme etero" in tema di virilità e identità maschile.
Se non sbaglio, mi pare d'aver letto nella sua presentazione che Louis sia conscio della sua tendenza da diversi anni.
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caro Pianoforte,a me sembra che lui sia consapevolissimo delle sue preferenze, tanto è vero che ha tentato un rovesciamento di ruolo nella eterosessualità, ha provato a "ridurre" la questione ad un discorso di fantasia sessuale di ruolo ( solo che non ha funzionato ). Ragiona da etero ( mi sono espresso male ) laddove usa un gergale tipicamente eterosessuale ( passivo=femminile=non virile=gay ) che ha disturbato, credo di aver capito, alcuni che hanno subito obiettato sulla paritarietà dei ruoli ( si sa è un punto debole i gay non amano molto l'accostamento passività femminilità per vari motivi su cui è inutile indugiare) Io rammentavo che chi parla loro non può usare certe accortezze retoriche....Io credo che la tendenza c'era, ma repressa e aggiungo che mi pare del tutto normale, dopo tanti anni passati con una donna, con questa cosa che veniva covata e negata, che per reazione quando la tendenza prende forma di immaginazione, la prenda in un desiderio prorompente di maschile. Cioè il femminile l'ha già avuto nei primi 48 anni della sua vita con relazioni con donne, ciò che ora irrompe è un desiderio di virilità nel maschile, quindi è logico irrompe in forma sessualità passiva. Lui bene o male ha vissuto da etero per tanti anni non ha solo ragionato da etero, ora desidera ciò che non ha...e non può avere

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fammi capire..tu ti sei sposto hai messo su famiglia e a 48 anni ti sei accettato per quello che sei?be meglio tardi che mai..comunque penso che a tua moglie almeno per sincerità glielo dovresti dire..se continui a stare con lei la prendi un pò per il culo..so che è difficile..ma non puoi fare altro..sopratrutto se dici che con tua moglie hai un bel rapporto e lei ti capirebbe...diglielo non fargli del male nascondendolo..capisco anche che forse per me è facile dire tutte ste cose..magari se fossi nella tua situazione farei lo stesso..ma il mio consiglio da fuori non cambia..

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Dio che situazione difficile...ho solo 20 anni e veramente se scrivo qualcosa sbaglierò sicuro...posso solo dirti di essere sincero con tua moglie, perchè sta dimostrando molta comprensione, anche se so che è difficilissimo...lory.......

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Ciao a tutti. Sono appena rientrato e sono felice di aver letto tante risposte. I vostri pareri mi hanno confortato. Li leggerò con più calma e attenzione, ma già ora posso dire che alcuni di voi hanno capito molto bene la mia situazione.In effetti dopo tanti anni in cui ho voluto ( senza essere costretto da nessuno ) esprimere la mia sessualità con le donne, in primis con mia moglie che ho conosciuto molto giovane, ora da un paio d'anni mi riesce sempre più difficile reprimere il desiderio di un uomo. Le fantasie non bastano più...i falli di gomma non bastano più....E non so se riesco a farmi capire ma quello che mi manca è essere trattato da donna. E' avere un uomo che accetti le mie carezze, i miei baci, e che mi prenda. Ovvio che per uno che è stato etero per 48 anni tutto questo non sia facile. Ma se ho deciso di parlarne, di uscire allo scoperto anche se ancora in forma pressochè anonima è perchè desidero che i miei sogni si tramutino in realtà. E la cosa più difficile, se riuscite a capirmi, è che non so come fare. Non posso uscire e sorridere a tutti gli uomini che mi piacciono. Mi prenderebbero forse per matto.Capisco che per molti di voi questo può apparire una contraddizione ma, se riesco a spiegarmi con un esempio banale, per iniziare vorrei essere corteggiata, e non corteggiare.Quanto è difficile tutto questo........Grazie a tutti

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Guest PianoForte

Da quel che hai scritto su questo topic, mi ero fatto l'idea che fossi vergine -omosessualmente parlando-, ma prima ho letto la tua esperienza su Amore&Relazioni -bloccata; ho notato- e mi sono dovuto ricredere. Mi stupiva la tua forza di volontà: essere arrivato a 48 anni senza mai arrendersi al desiderio, anche di fronte a quelle occasioni che dovevano per forza essersi presentate.Preso atto che un approccio l'hai avuto, il discorso è un poco diverso. Sai già cosa vuoi... non ti resta che fare lo stesso passo che tocca anche a me, ossia accettarti e cambiare vita, a meno che tu non voglia scegliere spontaneamente una vita "repressa" -anche se intervallata da brevi fughe-. Non prendiamoci in giro: una vita eterossessuale è una gabbia d'orata. Ma noi siamo animali addomesticati che amano il proprio padrone, quindi chissà... prevarrà l'abitudine, l'educazione o l'istinto di sopravvivenza che ci vuole appagati ma egoisti?Essere o non essere?A proposito del tuo ultimo post, qui sopra, una soluzione facile al dove trovare "occasioni" è frequentare locali gay. Ne esistono altre, ovviamente, ma questa mi sembra la più immediata.

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