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Le nostre amiche bugie.


Guest PianoForte

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Guest PianoForte

Non so se la locazione del topic in questa sezione sia corretta, eventualmente chiedo venia.Sono a casa a fingermi malato, non so cosa fare, quindi ho deciso di sfogarmi con voi raccontandovi i miei ultimi pasticci.Ieri, in barba a tutti i miei propositi (come sempre, miseriaccia…), mi sono incontrato con il mio “ex” compagno per passare assieme un tranquillo pomeriggio amichevole, (anche se non escludevo per nulla l’idea di farci l’amore), ma alla fine il nostro appuntamento si è prolungato ben oltre il tempo fissato, ossia fino alle dieci di questa mattina, e questo mi ha creato qualche problemino…Solitamente, quando mi vedo con lui, mento alla mia famiglia dicendo che vado a giocare a pocker con degli amici, quindi non mi trattengo tutta la notte, ma ad un certo orario rientro, sicché, quando ieri sera mi sono reso conto che non sarei tornato a casa per l’orario prestabilito, ho provveduto ad inviare un messaggio a mia sorella in cui raccontavo proprio la bugia sopra esposta, certo che avrebbe informato anche i miei (e così è stato). Fatto questo, con l’anima “in pace”, ho messo il cellulare in modalità silenziosa e mi sono goduto la serata, tanto che, ahimé, ho dimenticato ogni cosa e mi sono addormentato a casa del mio compagno…In passato mi era già capitato questo imprevisto, ma ero ancora uno studente universitario e, essendo i miei genitori delle figure pressoché assenti e l’università un impegno non vincolante, non è era mai stato un dramma. Oggi, invece, essendo dipendente di una piccola azienda, quando mi assento dal lavoro, dovrei perlomeno avvisare, soprattutto visto che il capo è mio zio. Purtroppo però, questa mattina mi sono svegliato molto tardi, all’insistente vibrare del cellulare abbandonato sul tavolo della cucina, e quando sono andato a prenderlo, con un sussulto del cuore ho notato che mi stava chiamando proprio lui: mio zio! Dopo un attimo d’esitazione, mi sono deciso a rispondere e, all’immancabile domanda sul perché non ero presente al lavoro, ho ribattuto con molta imprudenza d’essere rimasto a casa ammalato, ma grazie a non so quale divinità, mio zio non mi aveva cercato a casa in precedenza, e così mi sono sorbito solo una breve ramanzina per non averlo avvisato a tempo debito. Poi sono ritornato un poco sconvolto dal mio compagno e l’ho svegliato, convinto di dover tornare a casa il prima possibile. Grazie alla sua allegra attitudine, (al mio racconto si è fatto due risate), ero riuscito a tornare sereno, ma in seguito, proprio mentre ero sul punto di andarmene, sono stato raggiunto da un’altra chiamata… di mio padre!“Oh, c***o!” mi sono detto, impallidito, e sono rimasto a fissare il telefono per più di due minuti prima di rispondere, mentre quello scemo del mio compagno si sganasciava dalle risate vicino a me, (anche se devo dire che per la disperazione ero sul punto di ridere anche io), poi sono rimasto paralizzato e muto ad ascoltare mio padre che mi tartassava di domande su: che fine avessi fatto e perché mai fossi andato a giocare a pocker la domenica sera sapendo che il giorno dopo dovevo lavorare (sapesse!) e giunto il mio turno di parlare, sono riuscito a borbottare delle cose su una partita tirata per le lunghe, un’offerta di restare a dormire fuori (vera, all’incirca) e di essermi svegliato poco bene; tutte cose che, sempre grazie a non so quale divinità, sono passate per buone…E così, da questa mattina sono a casa a lamentare un falso malore, sperando che mio padre e mio zio non ne facciano un caso di questo evento, e non se parli più (qualche altra domandina subdola l’ho ricevuta arrivato a casa; mi auguro che non aleggino sospetti…)Ah, le bugie… mi hanno stancato; hanno le gambe troppo corte e cadere è facilissimo.Qui di seguito, se si può fare, mi piacerebbe leggere le vostre acrobazie fra la verità e la menzogna e le vostre opinioni a riguardo. Naturalmente, mi riferisco alle bugie dette per mascherare incontri segreti, o più in generale l’omosessualità.

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Nino Quincampoix

lo scopone come base di una bugia non l'avevo ancora sentito!se dico le bugie, divento rosso (non che ci voglia molto)...quindi, smetto di dirle o rimango in silenzio, o cambio discorsouna volta mi é capitato di mentire al mio dottore per avere un certificato medico (non mi andava di lavorare! :salut: ), ma poi mi ha costretto a fare ogni tipo di analisi per verificare se avessi qualcosa di strano...alla fine ho passato i due giorni (di possibile riposo) a fare accertamente...ma si può?

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Ho vissuto di menzogne per anni, a cominciare da quando ai tempi delle medie io e un mio compagno di classe stavamo a dormire da un altro compagno, e i genitori se ne stavano fuori a cena. Lì mentivo a me stesso, quel che succedeva di notte il giorno dopo "lo dimenticavo".Poi, quando ho accettato la cosa, ho iniziato a mentire ai miei. Molto spesso sostituendo semplicemente il genere, del tipo "esco con la ragazza" quando invece uscivo col ragazzo. Disgrazia volle che una volta mentre ero fuori con sto ragazzo in San Babila incontrai mia mamma e mia nonna ( :salut: ), al che seguì più o meno uno scambio di battute imbarazzatissimo sull'onda di "ma non dovevi uscire con la ragazza?" "Eh, uh... alla fine non ha potuto, così sono uscito con questo mio amico". Cosa che incredibilmente s'è bevuta, e sulla quale abbiamo poi riso sia con mia madre che con mia nonna quando sono venuto fuori dall'armadio. :asd:Altre volte invece le scuse vertevano sul fatto che dovevo presenziare a improbabili raduni di forum - improbabili per l'orario e la durata :kiss: - et similia. Ma non la vivevo affatto bene all'epoca, col terrore di essere scoperto e disconosciuto o che altro. Certo passare da un estremo all'altro ("dove sei? Disturbo?" "In effetti sì, sono qua da Daniele e stiamo scopando, ti dispiace richiamare più tardi?" è stato per me di grande sollievo.

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Ma guarda fortunatamente i miei genitori non sono troppo oppressivi e mi lasciano abbastanza libero di fare quello che voglio, di uscire quando voglio e soprattutto quanto a lungo voglio... Questo perchè sono sempre stato furbo a non farmi mai sgamare e perchè è sufficiente fare ogni tanto uno squillo sul cell di mamma, affinchè lei stia tranquilla e mi lasci in santa pace.Di conseguenza non devo dare troppe spiegazioni, è sufficiente dire che esco coi miei amici... Naturalmente spesso è un rischio, perchè in realtà il più delle volte che esco durante il weekend è per andare a scopare con qualcuno e, non essendo io dichiarato, mi guardo bene dallo scegliere gente della mia città e così quando gli altri sono impossibilitati a viaggiare devo farlo io. Quindi se mi succedesse qualcosa in macchina durante il tragitto per andare o tornare, scoprirebbero che in realtà ero in macchina da solo.Ma è un rischio che vale la pena correre! :kiss: Inoltre situazioni estreme come quella di addormentarmi a casa di qualcuno fortunatamente non le ho mai vissute e non le farò succedere mai... Ci tengo troppo a sostenere fino in fondo la parte del "bravo ragazzo" :salut:

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Io non riesco a dire bugie, purtroppo nella mia vita ho sempre dovuto dire tutto e subito ._.Anche il fatto di essere gay, non riuscivo più a nasconderlo a mia madre ed ho dovuto dirglielo :asd:Per quanto riguarda gli altri campi, boh, in genere non ho bisogno di dire bugie, neanche a scuola, visto che sono un braffo ragazzo che fa sempre tutti i compiti :salut: [da leggere: ho culo che non mi chiamano quando non studio]

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Guest StarBoy 88

io per quanto possibile cerco di evitare le bugie essendo sempre il più generico possibile con i miei anche se non sempre è possibile...ad ogni modo credo che, se non sono pronto a dirlo ai miei e ho comunque diritto a vivere la mia vita, queste bugie siano giustificate come necessarie...

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Bugie? roba di poco conto, e perchè ne sono costretto. Da quando mi sono accettato e ho trovato il mio primo ragazzo, non ho resistito molto prima di dire a mia madre che "quella di venezia non è una ragazza ma un ragazzo". Ed ho sempre detto se andavo da lui o se uscivo con gli amici. Ma ho visto che la sincerità non sempre era ripagata con la fiducia, così ho comincato a mentire. Roba del tipo "vado al pub"(con amici etero) quando andavo in un bar gay con altri amici o col mio ex. Giusto perchè altrimenti si faceva strane idee.In effetti, domenica scorsa, che sono andato a ferrara a conoscere un tipo, avendo detto "vado dalla Jenny" avevo il terrore di fare un incidente/forare una gomma/prendere una multa...

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beh, che dire, io credo di aver battuto ogni record ai tempi del mio primo ragazzo.primo incontro: a milano, il 22 aprile 2004. Ai miei coinqulini e' stato comunicato che ero via tutto il giorno per dare una mano a una associazione con cui collaboravo per del volantinaggio.secondo incontro, a casa del mio ex: sempre ai miei coinquilini: torno a casa dei miei perche' devo recuperare un libro che mi serve urgentementeterzo incontro: mia madre era a torino per la fiera del libro. Io sono andato sul lago di garda per un weekend col mio lui. a mia madre e' stato riferito che ero a una festa di compleanno di un amico nel biellese, e che dato che non c'era nessuno automunito che tornasse verso Torino rimanevo a dormire la'quarto incontro: 3 giorni a bergamo da lui: ero a una altra festa, stavolta sul lago di garda :cry:...ma la balla piu' grande lo scorso febbraio: io che resto 5 giorni a Napoli e per evitare telefonate da mia madre tengo il cell spento inventando che "a causa delle olimpiadi e del grande traffico di chiamate ci sono seri problemi di copertura di campo per la Vodafone, qindi non e' facile telefonare". La cosa preoccupante e' che mia madre ci ha pure creduto... ormai mi sono specializzato -__-" .... tieni conto che anche questa estate lei mi sapeva in partenza per la Croazia da Lecce quando son partito da Napoli, e rientato a torino attorno al 20 di agosto quando all'epoca ero a Napoli pronto a partire per una settimana di ulteriore vacanza nelle Marche -__-" ...

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Guest PianoForte
Bugie? perchè ne sono costretto.
Credo che siano costretti tutti; in particolare quelli che sono su questo forum... :)La più grossa e brutta che ho mai detto si è prolungata per ca. due mesi: quando ho intrapreso la mia attuale relazione (anche se dovrei essere separato, in verità...) ho perso un intero semestre universitario. I miei genitori mi credevano all'università e, invece... mi rotolavo con l'amante sul suo letto, praticamente tutti i giorni dal lunedì al venerdì. Inutile a dirsi, da quest'anno ho iniziato a lavorare. Da un lato non ho più l'occasione per fare questi piacevoli incontri mattutini, da un altro mi sento meglio, perché ho la coscienza pulita. Mi angosciava molto il peso di quella bugia, ma la passione mi aveva letteralmente soggiogato (anche tuttora ne sento la forte influenza).
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ombra della notte

ho mentito per tanti anni anche se non sull'omosessualità...alla fine mi sono convinta che era meglio dire la verità,anche se mi faceva paura,anche se ero terrorizzata...dire la verità mi fa sentire libera e mi da la possibilità di essere me stessa...ne ho presi di calci in faccia,ma preferisco un calcio all'ansia di essere scoperta..

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