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Letteratura omosessuale


cambiapelle

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grandguignol

Allora... vi consiglio qualche titolo, che non ho visto nei post precedenti... Così rispolvero un pò questo topic... :)

 

- "L'Antibo", di Valentina Brunettin ed Marsilio: è un racconto che trae spunto da "Le memorie di Adrino" della Yourcenar. La storia dell'imperatore con Antinoo è affiancata da una storia parallela, ambientata ai giorni nostri; quella di Bo con un professore del liceo.

Io personalmente l'ho trovato delizioso, ben strutturato, soprattutto se si considera che è stato scritto quando l'autrice aveva diciasette anni.

- "Fuoco su Babilonia", sempre della Brunettin, sempre edito da Marsilio: un romanzo, questa volta, che inizia in una casa d'appuntamenti di uomini per soli uomini a Berlino poco prima dell'inizio della seconda Guerra Mondilale. La vicenda si sposta poi nei campi di concentramento.

Non mi è piaciuto; sarà che l'autrice è cresciuta e con lei è cresciuto uno stile forzatamente retorico che ne "L'Antibo" era in fieri ma... Non mi ha colpito come il precedente...

La storia prende spunto da "Gli uomini dal  triangolo rosa" di Heinz Heger: non l'ho ancora trovato, ma appena l'avrò letto vi sarò sapere...

 

Passando alla "letteratura alta", tre titoli di Klaus Mann, scrittore, notoriamente omosessuale, che amo tantissimo...

 

- "Sinfonia patetica", edito da Garzanti: la storia romanzata della vita di Cajkovskij.

- "La svolta", ed Il Saggiatore: i diari dello scrittore.

- "Finestra con le sbarre", ed SE: racconto sulla morte di Ludwig di Baviera.

L'omosessualità non è mai ostentatamente il tema di queste opere, al contario, sembra, de "La pia danza": dico sembra perchè il romanzo fu tradotto e pubblicato in Italia negli anni '80 da Gammalibri... Ma ormai è introvabile, e non mi è stato possibile leggerlo... Attendo fiducioso una nuova traduzione!  :)

 

Detto questo un commentino breve breve al già sopracitato "gli occhi di Mr Fury": troppo carino, consigliatissimo ai lettori più giovani! Di contro non mi è piaciuto per niente "Adam's family" di Ramster...  storia a parte, l'edizione è veramente scandalosa: errori di stampa in ogni dove...

 

Buona lettura a tutti!!!  :)

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  • 1 month later...
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Rei_Kashino

ho riletto ultimamente "angeli da un'ala soltanto"... terribilmente stupendo! lo consiglio a tutti!!

 

Quando ho finito di leggere Angeli da un'ala soltanto ho chiamato Sciltian e l'ho insultato!  :roll: Me l'ha fatto finire troppo...  :rotfl: ci sono rimasto malissimo. Sarà che io sono sempre ottimista, ma non l'ho mandata giù la fine.  :rotfl:

 

Comunque, bel libro.

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  • 2 weeks later...
Guest Anubis

Penso che oramai sia stato consigliato tutto e di più........mi vien solo da aggiungere Thomas Mann, la cui prosa a mio misero parere è quella più sublime e raffinata, come nei libri "La morte a Venezia" o "La montagna incantata", in cui si posono riscontrare forti allusioni alla sua bisessualità.

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ho giusto oggi finito di leggere ''tra uomini'' di peter schellenbaum .

 

non e' un romanzo, ma un viaggio verso la dinamica omosessuale nella psiche maschile.

 

il libro non e' semplice ma la teoria dell'autore mi ha convinto non poco.

 

consigliato solo a chi ha qualche nozione di psicologia.

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Io sono un fanatico di Genet!

Quello di "Querelle de Brest" e di "Nostra Signora dei Fiori"

 

In "Querelle" non vengono affrontati i temi della diversità e della discriminazione.

I protagonisti non si struccano nè si struggono di lacrime: Querelle è uno spacciatore di oppio, un serial killer, un traditore... Più diseducativo del mio diario delle superiori!

 

Perfetto contrario è "Nostra Signora dei Fiori": scorre con la prosa lirica e pornografica insieme tipica di Genet e diviene ben presto una vera e propria epica dell'essere checca! Imperdibile, assolutamente.

 

Lo cito solo io. Giuro che mi è piaciuto tantissimo: "Seminario sulla gioventù", l'opera prima di Aldo Busi. Così bello che mi sono rifiutato di leggere gli altri.

Tondelli è un giornalista e scrive come un giornalista: Busi è davvero uno scrittore.

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  • 2 weeks later...

Qualche assaggio della mia personalissima biblioteca omosex:

 

 

 

Alberto Moravia, Agostino

1945, pp.126 (Tascabili Bompiani) 

 

Marguerite Yourcenar, Alexis

1929, pp.96 (Feltrinelli) 

 

David Leavitt, Arkansas

1997, pp.202 (Oscar Mondadori) 

 

David Leavitt, Ballo di Famiglia (Family Dancing)

1983, pp.193 (Oscar Mondadori) 

 

Alessandro Golinelli, Basta che Paghino

1992, pp.241 (Il Saggiatore) 

 

Pier Vittorio Tondelli, Camere Separate

1989, pp.216 (Tascabili Bompiani) 

 

Natalia Ginzburg, Caro Michele

1973, pp.156 (Einaudi) 

 

Yukio Mishima, Confessioni di una Maschera

1958, pp.219 (Feltrinelli) 

 

Oscar Wilde, De Profundis

1897, pp.129 (Feltrinelli) 

 

David Leavitt, Eguali Amori (Equal Affections)

1988, pp.311 (Oscar Mondadori) 

 

Umberto Saba, Ernesto

1975, pp.118 (Einaudi) 

 

James Baldwin, Giovanni's Room

1956, pp.159 (Penguin Classics) 

 

Giorgio Bassani, Gli Occhiali d'Oro

1958, 114 (Oscar Mondadori) 

 

Shyam Selvadurai, I Giardini di Ceylon (Cinnamon Gardens)

1998, pp.344 (Net Saggiatore) 

 

Sándor Márai, I Ribelli (A Zendülök)

1930/1988, pp.266 (Adelphi) 

 

Robert Musil, I Turbamenti del Giovane Törless

1959, pp.185 (Einaudi) 

 

Manuel Puig, Il Bacio della Donna Ragno (El Beso de la Mujer Araña)

1976, pp.218 (Einaudi) 

 

Edmund White, Il Giovane Americano (A Boy's Own Story)

1982, pp.214 (i Nani, Baldini&Castoldi) 

 

Vasco Pratolini, Il Quartiere

1945, pp.201 (Oscar Mondadori) 

 

Mary Renault, Il Ragazzo Persiano (The Persian Boy)

1972, pp.473 (Corbaccio) 

 

David Leavitt, Il voltapagine (The page turner)

1998, pp.223 (Oscar Mondadori) 

 

Mario Soldati, La Confessione

1955, pp.159 (Adelphi) 

 

David Leavitt, La Lingua Perduta delle Gru (The Lost Language of Cranes)

1986, pp.335 (Oscar Mondadori) 

 

Giuseppe Patroni Griffi, La Morte della Bellezza

1987, pp.311 (Baldini&Castoldi) 

 

David Leavitt, La Nuova Generazione Perduta

1998, pp.140 (Oscar Mondadori) 

 

Roger Peyrefitte, Le Amicizie Particolari (Les Amitiés Particulières)

1946, pp.339 (Einaudi) 

 

José Luis de Juan, Le mutazioni di Mazuf (Este Latente Mundo)

1999, pp.278 (Robin BdV) 

 

Juan Goytisolo, Le Settimane del Giardino (Las Semanas del Jardín)

1997, pp.160 (Einaudi) 

 

Elsa Morante, L'Isola di Arturo

1957, pp.379 (Einaudi) 

 

Yukio Mishima, Lo Specchio degli Inganni (The Decay of the Angel)

1971, pp.238 (Tascabili Bompiani) 

 

Marguerite Yourcenar, L'Opera al Nero (L'oeuvre au noir)

1968, pp.283 (Feltrinelli) 

 

Greg King, Ludwig (The Mad King)

1996, pp.342 (Oscar Mondadori) 

 

Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano (Mémoires d'Hadrien)

1951, pp.301 (Gli Struzzi, Einaudi) 

 

David Leavitt, Mentre l'Inghilterra Dorme (While England sleeps)

1993, pp.236 (Mondadori) 

 

J.R. Ackerley, Mio Padre e io (My Father and Myself)

1968, pp.209 (Adelphi) 

 

Jean Genet, Pompe Funebri (Pompes Funèbres)

1953, pp.281 (Il Saggiatore) 

 

Reinaldo Arenas, Prima che sia Notte (Antes que anochezca)

1992, pp.325 (Guanda) 

 

Jennifer Johnston, Quanto Manca per Babilonia? (How Many Miles to Babylon?)

1974, pp.186 (Fazi Editore) 

 

Ursula Rütter Barzaghi, Senza Vergogna

1996, pp.127 (TEA) 

 

Oscar Wilde, The Ballad of Reading Gaol

1896, pp.59 (SE)

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Io penso alla "Ricerca del Tempo Perduto" di Proust, l'autore com'è noto era gay e questa magnifica opera letteraria è ricca di tensioni omoerotiche. In primis la figura del barone di Charlus è un magnifico ritratto di aristocratico e artista omosessuale. Da Proust l'omosessualità viene rappresentata talora con una certa crudezza con il pessimismo di fondo verso le cose terrene compreso l'amore che permea la sua opera, ma è stato forse il leggere quest'opera e i vari riferimenti gay che mi ha aiutato a prendere coscienza.

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Elsa Morante, L'Isola di Arturo

1957, pp.379 (Einaudi) 

 

Biblioteca omosessuale?

Perchè, questo è un libro a tematica omosessuale?

Io non l'ho notato...

(O forse non me lo ricordo bene :kiss:)

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vorrei tanto leggere un bel libro a tematica omosex.. anche perche' nn ne ho mai letto uno...consigli..??

 

ps.adore le storie d'amore tutte ingargugliate e strappalacrime... :kiss:

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Angeli da un'ala soltanto di Sciltian Gastaldi.

 

Edit: Oppure, visto che ti èpiaciuto Brokeback Mountain, leggiti il racconto da cui è stato tratto il film.

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grandguignol

Biblioteca omosessuale?

Perchè, questo è un libro a tematica omosessuale?

Io non l'ho notato...

(O forse non me lo ricordo bene :D)

 

In effetti, sempre della Morante, mi sarei aspettato di trovare citato in queste pagine "Aracoeli", piuttosto che "L'isola di Arturo".

 

E a proposito di letterartura italiana a tematica omosessuale, ricordo "Ernesto" di Umberto Saba. So che può apparire come un 'vezzo da alessandrini' questa citazione... Ma io l'ho trovato molto interessante, anche da un punto da un punto di vista filologico.

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Guest Trisketto87

Beh inanzitutto secondo me il termine "letteratura omosex" è terribile..la letteratura gay non esiste!

La letteratura o è letteratura o non lo è. Io invece credo che "letteratura gay" possa essere un termine utile a definire tutta una serie di testi che mettono al centro del loro interesse, della loro passione, delle loro storie, dei desideri omosessuali. È un tema assolutamente legittimo e, secondo me, quello che la letteratura tra virgolette "gay" può fare è quello di rendere universali per la prima volta questi desideri, cioè di renderli partecipabili, comprensibili, entro certi termini, a tutti, così come il desiderio eterosessuale è stato accettato, è stato vissuto, è stato identificato da molti omosessuali. Nulla vieta che un eterosessuale riconosca come altrettanto universale, universalizzabile, il desiderio omosessuale.

 

Detto ciò segnalo due lbri:

 

Rainbow Boys di Alex Sanchez

Un libro giovane, appassionante, dannatamente sincero. Una scrittura dinamica, molti dialoghi, ma l'autore non rinuncia ad esplorare i vari punti di vista dei personaggi. Emozionando.

 

Cronaca di un disamore, Ivan Cotroneo

Questo libro da forza al mio discorso di prima, descrive la fine di un amore con la sofferenza che ne consegue, non c' è differenza se è un amore etero o un amore gay: quando un amore è vero, la sua fine devasta, brucia, lacera in profondità.L'autore percorre i mesi dopo la fine della storia facendo percepire al lettore l'accoramento che pesa sul protagonista. Ottimo, lettura più che scorrevole e semplice. Il classico libro da leggere tutto d'un fiato!

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Anche perchè prima dice che non esiste e poi la definisce... secondo, a quanto ho capito io, quella che è la definizione più intuitiva. :D

 

Comunque Trisketto, su Rainbow Boys c'è un topic dedicato, e devo dire che questo libro, così come tutta la serie ha suscitato pareri a dir poco divergenti. :D

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Guest Trisketto87

Beh forse mi sono spiegato male.

Yrian intendo dire che l'amore è un concetto universale e qualunque sia il sesso dei protagonisti di un libro se il tema è l'amore diventa assurdo definire il libro un libro GAY. Sopratutto se sono gli omosessuali stessi a definirlo tale! Continuando per altro a rendere gli omosessuali una categoria a parte, una categoria "diversa" (su cui scrivere anche dei libri).

 

In ogni caso Rei_Kashino, dando la mia definizione di letteratura omosex ho messo la parola gay tra virgolette per cui non era difficile intuire che era solo un modo per farmi capire meglio. Sarò più chiaro la prox volta!

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Ma cosa hanno le nuove generazioni, un rigurgito di sensi di colpa???

 

Vedo che il contagio dell'orribile parola ("ghettizzazione") si sta diffondendo da NEWS e SPUNTI anche nelle altre sezioni, questa compresa...

 

Ebbene, mi ripeterò brevemente. Per maggiori dettagli consultate le sezioni di cui sopra.

 

Siamo tutti d'accordo sul fatto che in un mondo IDEALE non dovrebbero esserci certe distinzioni e quindi non ci sarebbe bisogno di un associazionismo gay, di locali gay di un Gay Pride, nonché di una letteratura gay. Ma il mondo NON è ideale e tutte queste cose - purtroppo - servono. Servono a noi per conquistare i diritti che ci vengono negati.

 

E poi, se anche vivessimo in una società ideale, una LETTERATURA GAY avrebbe sempre ragione di essere, perché è portatrice di una IDENTITA' CULTURALE, che sopravviverebbe giustamente e doverosamente, anche qualora tutte le discriminazioni venisseor abolite.

 

Così come una letteratura afroamericana, una ebrea, una di fantascienza, una per gli appassionati di viaggi, una per la coltivazione delle melanzane, una per l'allevamento del pinguini imperatore...

 

Tutto questo per il semplice motivo che una letteratura gay è semplicemente una letteratura che affronta tematiche gay, così come un libro di giardinaggio parla di gerani e margherite.

 

Però non mi capita mai di sentire un appassionato di giardinaggio lamentarsi del fatto che l'esistenza un settore di manualistica apposita nelle librerie sia GHETTIZZANTE. Di solito, ne è soddisfatto, perchè ciò, oltre che utile (a lui e a chi ne sa meno di lui), è gratificante.

 

Non è detto che tutto ciò valga per Trisketto, ma sono costretto ad osservare che gli omosessuali che usano la parola GHETTIZZANTE, con le note scuse, desiderano fondamentalmente starsene nascosti per paura, dietro l'alibi della discrezione e dell'uguaglianza... Ma si tratta fondamentalmente di paura o - peggio - di mancata autoaccettazione.

 

E' bello essere gay solo a letto. Esserlo per strada mica tanto. Lo so.

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Guest Trisketto87

Absit iniura verbis...

...Cos'hanno le nuove generazioni...?! :D

Beh questa è bella!Affermare che siano le nuove generazioni ad avere sensi di colpa è ridicolo!Sono proprio i gay di oggi che riescono ad accettarsi senza problematiche eccessive e se riescono a farlo non è di certo merito delle generazioni precedenti che diciamolo non hanno fatto granchè per conquistare i diritti che ci meritiamo.

 

E...non vi sia offesa nelle mie parole ma è davvero scoraggiante trovare in un forum denominato "libri arte e CULTURA" toni così saccenti e presuntuosi che di sicuro non incitano ad uno scambio intelligente di opinioni e che di culturale hanno ben poco. Peggio se ad utilizzarli è il moderatore del forum stesso!

 

Io penso che sia deprimente leggere come titolo di un giornale "Gay ucciso" o "Gay rapinato" anzicchè "uomo ucciso" o "uomo rapinato". Come se Gay fosse la nostra caratteristica principale, ancor prima di essere umano. A me non sta bene poichè se vogliamo davvero ottenere qualcosa dobbiamo iniziare col metterci sullo stesso piano degli eterosessuali. Non è la sessualità che rende una persona migliore o peggiore.

 

E di sicuro credere nell'eguaglianza sessuale non è sintomo di repressione!Questa è la cosa più assurda che abbia mai sentito!Per nascondersi da chi poi?Sono concetti che ahimè non fanno parte delle nuove generazioni!!Quasi tutti i gay adolescenti hanno il timore di dirlo agli amici, o ai genitori e di sicuro nel mondo attuale ci vuole una grandissima delicatezza nel farlo. Io ad esmpio non ho avuto problemi, ma so che tantissimi miei coetanei vivono in contesti diversi magari più pesanti e difficilmente gestibili.

 

Ma credimi non c'è nessuna associazione tra l'accettazione personale della propria sessualità ed il desiderio di eguaglianza totale.

 

Ma d'altronde i peggiori nemici dei gay sono i gay stessi. :gha:

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Eh, mio caro... Le nuove generazioni sono mediamente più interessate al vestitino trendy che non a poter essere considerati dei cittadini come gli altri. Basta fare un giretto in questo stesso Forum per constatarlo... Le vecchie generazioni - e si intende che anche qui sto generalizzando - sono quelle che sono scese in piazza. E hanno fatto sì che al giorno d'oggi i gay possano godere di una vita talmente comoda da potersene infischiare delle rivendicazioni sociopolitiche, pur di avere la loro magliettina, il loro cellularino, la loro discotechina... Questo sì che è ghettizzante... se serve a svuotarti il cervello. Se i gay oggi over 40 non si fossero dati da fare a suo tempo, tutto questo non sarebbe possibile. Eppure i gay under 40 stanno sprecando quel po' di conquiste ottenute perché si accontentano così. Che spreco. ... Non trovi?

 

Il discorso sui "sensi di colpa" deriva appunto dal fatto che quando provi a dare una svegliata alle coscienze di questa gente, loro se ne escono con un discorso simile a quello che hai fatto tu, anche se con intenti diversi, e con la parola "ghettizzante". Il che per me è sintomo di repressione.

 

E bada che non sto dicendo che TUTTI devono dirlo a tutti i costi. Ho il massimo rispetto per chi vive in condizioni famigliari o lavorative problematiche. Fai un giro in "News", "Spunti" e "Coming out " per leggere i miei post in merito. Sono sicuro che ti ricrederai.

 

Su casi come quello della titolazione dei giornali sono perfettamente d'accordo con te, ma quella è appunto una delle mostruosità che dobbiamo combattere, ANCHE con una letteratura gay. Anche perché quei titoli, di solito, li scrivono giornalisti etero...

 

E...non vi sia offesa nelle mie parole ma è davvero scoraggiante trovare in un forum denominato "libri arte e CULTURA" toni così saccenti e presuntuosi che di sicuro non incitano ad uno scambio intelligente di opinioni e che di culturale hanno ben poco. Peggio se ad utilizzarli è il moderatore del forum stesso!

 

Su questo devo farti una solenne tirata d'orecchi. A parte i toni saccenti che mi contraddistinguono (i quali derivano dal mio carattere e dalla mia passione politica ma anche dal fatto che a volte gli utenti farebbero perdere la pazienza al più pacato dei moderatori), fino a prova contraria un moderatore è un essere umano come gli altri e ha diritto alle proprie idee. Se io ti avessi detto "poiché io sono moderatore e tu solo un utente le mie idee sono migliori, quindi io ho ragione e tu hai torto" avresti ben potuto protestare... ma io ho solo espresso la mia opinione, in termini saccenti e forse anche bruschi ma garbati, senza far leva sul mio ruolo... Semmai sulla mia veneranda età. E non mi sembra certo di aver rifiutato o scoraggiato lo scambio di opinioni: qui dentro sono uno di quelli che discutono più approfonditamente e appassionatamente, anche con chi diverge.

 

Sul fatto che io scriva cose che "di culturale hanno ben poco"... farò finta di non aver letto quelle parole.

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Guest Trisketto87

Non era mia intezione fare polemica su quale delle generazioni gay sia più attiva politicamente...sono discorsi tanto ampi da risultare inutili generalizzioni. Io ti parlo dal mio punto di vista e finora gli unici gay di 30-40 anni che ho incontrato hanno manifestato desideri parecchio diversi dal "poter essere considerati cittadini come gli altri". Diciamo che erano molto più bravi a fare gli uomini etero nella loro vita nascondendosi anche da loro stessi per poi passare le sere nei locali ad abbordare ragazzetti.

 

Mentre ho conosciuto tantissimi ragazzi della mia età con grandissima voglia di uguaglianza, che partecipano come possono ad ogni manifestazione (e per un diciottenne è molto più difficile esporsi alle volte) e che davvero credono nei loro ideali. Questo non significa che non ci siano tanti diciottenni che preferiscono il vestitino alla politica o che non ci siano tanti quarantenni seri. Il mio discorso si muoveva in tutt'altra direzione, ma del resto abbiamo punti di vista diversi.

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Esatto. Posso testimoniare il contrario.

 

Io sono un trentaduenne visibile e impegnato: la maggior parte dei gay coetanei e più anziani che conosco è come me. Mentre la maggior parte dei gay più giovani che conosco (e non ne conosco mica pochi, tra l'Arcigay, il Forum e la mia attività di insegnante) offre un panorama ben diverso e - mi duole dirlo - squallidino. Non sto dicendo che tutti dovrebbero scendere in piazza (so benissimo quanto sia difficile per i più giovani), ma tra il NON POTER scendere in piazza, il NON VOLER scendere in paizza e addirittura il NON RENDERSI CONTO che serve scendere in  piazza mi sembra ci sia molta differenza.

 

Detto questo, mi pare ci troviamo essenzialmente d'accordo. Vuoi ritornare nel merito dell'utilità di una letteratura GLBT? Non lo dico per polemizzare ancora, ma per amor di discussione... e anche per tornare in topic...

 

:P

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Guest Trisketto87

Spero che tu ti possa ricredere sulla nuova generazione, perchè credimi ci sono tantissimi ragazzi che nonostante siano 18enni farebbero la qualunque pur di vivere ancora più tranquillamente la propria sessualità, che sognano davvero di poter condividere la loro vita con il proprio compagno in totale serenità...

 

per quanto riguarda la letteratura beh...io continuo a pensare che sia meglio definirli Romanzi o Racconti, senza alcun aggettivo ulteriore. Chi lo sa magari in futuro potrei anche riuscire a comprendere l'utilità della definizione Letteratura Gay. Ora come ora mi sembra solo un inutile etichettatura dell'amore.

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Guest NSAIBOY

Sono d'accordo sul fatto che i giovanissimi non sono così stolti. Ma lo sono ancor di più con chi sostiene che mettono prima il popò del cervello...

Lo facevano anche prima i miei coetanei ma in questo momento c'è il boom dello squallore e mi spiace tanto...§

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Guest Trisketto87

... Però non trovi altrettanto inutile la definizione letteratura "di fantascienza" o "di viaggi"?

 

No non la trovo inutile poichè si riferisce a concetti, come la fantascienza i gialli o l'horror non ad un gruppo di persone....e sopratutto la fantascienza o i viaggi non sono generi che possono essere contenuti in altri tipi di letteratura..quindi è ovvio che nascano come nuove letterature. Quella omosessuale io la includo nei romanzi d'amore...creare una letteratura che tratti di gusti sessuali è inutile!no?

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a parte il fatto che la letteratura omosessuale esiste eccome!

mi piacerebbe pero' sapere a rischio di andare leggermente fuori tema se un racconto , libro, saggio etc etc.. rende alla stessa misura sia che lo scrive un etero sia che lo scriva un gay..... mi spiego : puo' un etero raccontare in maniera verosimile racconti gay?  (e viceversa..)

 

 

(O.T.  per quanto riguarda le vecchie e le nuove generazioni io onestamente sono circondato da vecchie velate pseudoetere che fanno la doppia e tripla vita... quindi non saprei proprio quale sia la piu' attiva...per il resto d'accordo col sig. moderatore :asd:)

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NON sei OT, Cambiapelle. Nessuno ha mai detto che questo topic debba essere solo un elenco di consigli reciproci. La discussione sulla letteratura gay in astratto ben venga.

 

Quanto alla domanda che poni, ti dirò che io sono ben disposto a credere che un etero possa scrivere bene di gay. Alla fine la letteratura è mistificazione: un etero che scrive di gay non è poi diverso da un contemporaneo che scrive un romanzo storico o da un americano che scrive di ninja... Semplicemente si va incontro al rischio di parlare di una cosa che non si conosce bene, con tutto quel che ne consegue... Un po' come andare a mangiare in un ristorante italiano a New York: può darsi che trovi la pizza autentica, ma può darsi anche che trovi una cosa orrenda... che però chi italiano non è crederà essere la vera pizza italiana. Nessuna pregiudiziale, insomma. Devo ammettere, però, che di scrittori etero che descrivano efficacemente storie gay non ne conosco. Cineasti sì, però.

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Guest Trisketto87

Anche secondo me un etero potrebbe raccontare l'amore gay, visto che di amore si tratta...Però come dice giustamente yrian rischierebbe di non poter rendere in pieno le sensazioni e le emozioni dei protagonisti gay, perchè l'amore gay è comunque circondato da una serie di problematiche che lo rendono un tantino più complicato...Io ricordo solo qualche autore che ha inserito nelle sue storie piccoli protagonisti gay, narrando anche in maniera piuttosto dettagliata le vicende. Ad esempio BANANA YOSHIMOTO in più libri affronta il tema dell'omosessualità e della bisessualità, con la classica naturalezza e semplicità che la rendono unica...

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Non solo in questi libri è trattata.

Per fortuna (o sfortuna ancora non so dirlo!) sta fiorendo un filone fortemente nutrito di libri che racconta l'omosessualità. Ognuno a suo modo. Chi meglio chi peggio.

Non vorrei che stesse per diventare SOLO una amena moda...§

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