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"Per noi gay i Dico sono umilianti"


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Segnalo da "Metro" del 7/3/2007, i neretti sono miei."Per noi gay i Dico sono umilianti"di Cristina LicataSono omosessuale, sto con la mia compagna da quasi 7 anni. Abbiamo acquistato casa, mutuo di 30 anni, 1.440 euro al mese. Ingegnere, entrambe apprezzate in due grandi aziende italiane nelle quali contribuiamoad alzare il Pil del Paese. Da un mese sto riflettendo sui "Dico?". Che mi sembravano e mi sembrano oggi una presa in giro. Diritti rimandati a decisioni di altri enti.Anni per ottenere qualcosa che chi si sposa ha con una sola firma. Penso che il movimento omosessuale abbia sbagliato ad allearsi con le convivenze eterosessuali, perché è vero che per una coppia eterosessuale i Dico sono, come dice il Papa, una forma di deresponsabilizzazione, perché permettono di scegliere tra due forme, una impegnativa e vincolante (il matrimonio), e un'altra che non lo è. Ma noi omosessuali, invece, non possiamo scegliere. Credo che fare questa legge rischi di diventare una discriminazione: certificare, scrivere, documentare, che il nostro amore vale di meno.Noi paghiamo le tasse, abitiamo in mezzo a voi, andiamo alle riunioni di condominio, apriamo le porte degli ascensori alle vecchiette dei palazzi dove abitiamo. Ci accudiamo nella malattia.Tutte le cose banali che succedono nelle famiglie. Chiedo: è davvero questo pezzo di carta a minare la Sacra famiglia? Noi ci sentiamo, ora, in Italia, come gli ebrei al momento della promulgazione delle leggi razziali. Discriminati senza logica e motivo.Credo che pericolo per la famiglia sia la pedofilia dei padri sui figli/e, i figli che ammazzanoi genitori per soldi, che privi di valori copulano sui banchi di scuola. Da quali famiglie normali sono nate queste depravazioni?Sento la mancanza di Pasolini, che sapeva abbattere le ipocrisie con le parole, farci vedere nudi, come siamo. Le battute volgari di certi senatori a vita mostrano che è la Sacra famiglia oggi a essere nuda. Noi, omosessuali d'Italia, sappiamo che il cinismo politico avrà la meglio. Credo che i Dico saranno accantonati. Siamo anche disposti ad aspettare che questa briciola ci venga data dopo. Però, le offese no. Noi siamo vestiti di dignità . Quella che sta mancando al Parlamento codardo. La discriminazione ci impedisce di essere organizzati, e il governo se ne sta approfittando. Il 10 marzo (alle ore 15 a piazza Farnese a Roma) ci sarà una manifestazione che deve essere grande. Agli amici eterosessuali chiedo: mettete questo sulla vostra pelle. Tutti questi no. E sentite quanto bruciano. E stateci accanto. Noi siamo una comunità che siete abituati a vedere colorata. Oggi siamo in lutto. Stateci accanto il 10 marzo.

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Sono d'accordo. I DICO sono una presa in giro. E non c'è nessun bisogno di deresponsabilizzare certe coppie eterosessuali.MATRIMONIO GAY SUBITO!

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Guest equalmarriage

Anch'io dico APERTURA DEL MATRIMONIO SUBITO !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!E sono d'accordo nel definire i dico umilianti e inaccettabili (anche se non sono per nulla d'accordo con i rimandi a quanto dice il papa in materia di coppie di fatto).Una riforma sulle coppie di fatto è accettabile se e solo se include i Registri civili.Io non ritengo affatto un errore l'allearsi con le convivenze eterosessuali. Ritengo sia stato un errore il non rivendicare sin dall'inizio l'apertura del matrimonio e delle adozioni; ritengo sia stato un errore il non insistere sul fatto che aprire matrimonio e adozioni è urgente, fondamentale e soprattutto non rimpiazzabile con altro; ritengo sia stato e sia un errore il fatto che certi esponenti del movimento gay abbiano continuato, e continuino, a deinire massimalista, utopica, o in qualche modo sostituibile, la richiesta dell'apertura di matrimonio e adozioni; e così via. Ma non ritengo sia stato, o sia, un errore allearsi con le convivenze etero. E non solo perchè se siamo sia etero sia gay siamo più numerosi. Mi spiego.Credo sia inevitabile che venga creata prima o poi, sulla strada verso l'apertura del matrimonio, una qualche unione registrata. Allearsi con le convivenze eterosessuali è un buon modo per evitare che venga approvata una unione registrata solo per gay, la quale ---vista la sua natura ghettizzante--- tenderebbe a interporsi inevitabilmente come "al posto de" le nozze gay, e quindi ostacolerebbe il cammino verso l'apertura del matrimonio a noi gay.Nel momento in cui si apre il matrimonio si estende un qualcosa di esistente. Nel momento in cui si crea un qualcosa di "altro" rispetto al matrimonio, vuol dire che viene alla luce un qualcosa di nuovo, cioè di non presente prima... un qualcosa che, per definizione, NON E' il matrimonio. Potrà per certi versi assomigliare al matrimonio, ma non è il matrimonio. E' un qualcosa di nuovo, quindi per definizione è "altro" rispetto al matrimonio. Perchè mai in questa novità legislativa, in questo nuovo modo per unirsi, ufficializzarsi, a disposizione dei fidanzati, lo Stato dovrebbe inserire la discriminazione per sesso e orientamento sessuale al contrario (fuori i fidanzati etero) se non perchè vuole creare un ghetto omosex nell'omofobo tentativo di giustificare l'esclusione dei gay dal vero matrimonio?!Sono stati commessi parecchi errori... ma l'alleanza con i fidanzati etero è giusta.

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Guest equalmarriage
io al matrimonio non ci tengo,...
Io invece ci tengo. E molto.Lo Stato non deve più IMPORCI di stare fuori dall'istituzione matrimonio.Noi gay e lesbiche siamo persone allo stesso livello di ogni altra persona, ergo è fuori da ogni ammissibilità che lo Stato ci selezioni immotivatamente dal resto della popolazione, ci escluda a priori da una istituzione centrale nella vita della collettività e dall'ineguagliabile portata simbolico-relazionale, sociale, intima (il matrimonio), e ci ghettizzi in un qualcos'altro, marchiandoci a tutti gli effetti come "altri", "inferiori" in palese violazione del principio costituzionale di eguaglianza (vedi ad esempio l'articolo 3, commi 1 e 2, della Costituzione italiana).
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panna.stracotta

dicendo che non ci tengo non appoggiavo lo stato sai?proprio il contrario, dicevo che anche se non ci tengo e mi basterebbero i dicoche trovo necessari perlomeno quelli, non penso che siano sufficienti appuntoscrivo male lo so :asd: hai tutti i diritti sto dalla tua :P

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Mi trovo d'accordo con Equal, per le ragioni da lui sempre bene esposte. In base al principio di uguaglianza, come cittadino devo essere libero di scegliere se servirmi dell'istituto matrimoniale quando voglio, domani, come tra 10 anni o forse mai. Ciò che conta è che io abbia questa possibilità di scelta, non che mi sia negata a priori. Detto questo, sono del parere, come ho già detto in altre occasione, che si debba riformare il matrimonio civile, eliminando la discriminazione per le coppie dello stesso sesso, e che si crei, nel contempo, un altro istituto giuridico tipo Pacs per tutte le altre forme di convivenza solidale, come il caso di due amici o due anziani che decidono di vivere insieme dandosi reciproco sostegno.

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Io sono favorevole ai DICO e al matrimonio gay.E' giusto tutelare i conviventi (anche se, da quel poco che ho capito, i pacs in francia paiono funzionare meglio  :P), ma tutti i cittadini devono avere gli stessi diritti.Sto cercando di far venire più gente possibile, il 10  :asd:

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La scrittirice che ha scritto questa interessante riflessione si Chiama CRISTIANA ALICATA.Ha scritto un bel libro intitolato Quattro che parla di una famiglia compasta da due donne che si amano e stanno insieme e due figli. Davvero una lettura interessante.Lo presenteremo al Circolo Mario Mieli domenica 11 alle 18, e il dibattito sarà incentrato anche sulla genitorialità omosessuale. Per saperne di più ecco il link alla news sul nostro sito http://www.mariomieli.org/spip.php?article80Vi assicuro che lei merita di essere conosciuta per la Passione che mette nelle cose che fa e in cui crede. Una'energia contagiante, al di là dell'essere o meno d'accordo con le sue posizioni.Quanto alla questione che qui si discute io vorrei dire di essere fiondamentalmente d'accordo con lei I DICO, anche per come sono nati e sono stati pensati sono una soluzione umiliante. Oltrettutto non so se avete letto i rilievi proposti anche sul piano dela effettiva efficacaia da una ricercatrice di economia sociale.IO sostengo che il nostro vero obiettivo debba essere la piean uguaglianza, l'unica in grado di dare dignità e rispetto a tutti. Eventuali riconoscimenti a coppie di fatto possono essere utili, ma sono un'altra cosa.D'altro canto un bagno di realismo ci dice che il matrimonio, cioè la piena uguagluianza, non sianob possibili nell'attuale condizione politica.E allora che fare? qui anche il movimento GLBT non è pienamente d'accordo tra chi dice: "Intanto ci prendiamo questi primi riconosctimenti, magari cercando di apportare delle modifiche migliorative" e chi dice: "piuttosto che una nuova umiliazione, piuttosto che una legge che sembra ribadire piuttosto che cancellare la discriminazione, meglio nulla, e tenerci le mani libire per continuare la battaglia".Questa è la vera questione che ciascuno di noi si dovrebbe porre e capire che cosa ritiene preferibile.Qualunque sia la risposta chiaramente il percorso verso la piena uguaglianza è ancora lungo nel nostro Paese e va combattutto sia sul piano politico sia sul piano socale, dalle asssociazioni ma anche da tuti noi, anche semplicemente parlando e spiegando ai nostri amici, ai nostri genitori, partecipando e sostenendo iniziative a spstegno di questo percorso, protestandop e facendo sentire la nostra voce sempre più forte quando ci insultano o si calpestano i nostri diritti e la nostra dignità.

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Concordo con tutti. Siamo partiti con i pacs che erano un vero e proprio compromesso e siamo arrivati ai dico. Se partivamo con il matrimonio magari ottenevamo i pacs! :gha:

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  • 2 weeks later...
.......Se partivamo con il matrimonio magari ottenevamo i pacs!  :awk:
Ma allora per avere il matrimonio civile dovevamo chiedere di poterci sposare in chiesa????? :lol:
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