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Disabili, amore e amicizia


cassian

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Qualche tempo fa ad uno dei locali di roma è arrivata una comitiva di gay disabili, nel caso specifico si trattava di privi di vista. E' stata per me l'occasione di riflettere su una realtà di cui avevo quasi sempre ignorato l'esistenza.Non che non sapessi che si può essere omosessuali in carrozzella o altro, ma quello che mi fa pensare è il rapporto con il mondo gay che una persona disabile può avere. Mi spiego meglio, l'apparenza conta sempre di più e le situazioni complicate, quando le si riesce a vedere chiaramente, e in questo caso è proprio difficile non vederle, si cerca di evitarle preventivamente. Non per il fatto che di per sè una inabilità costituisca un problema oggettivo, ma perchè di sicuro gli effetti di una relazione del genere hanno un impatto sulla quotidianità, sia nell'intimità che nel rapporto con gli altri.Che possibilità può avere una persona disabile nel "nostro" mondo? Vi è mai capitato di avere un amico, un partner disabile? Come avete impostato/impostereste il rapporto? Come avete affrontato/affrontereste i pregiudizi? Se ci fosse sul forum un disabile sare felicissimo di avere anche la sua testimonianza.

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Tema importante e difficile.La mia città (Modena) fortunatamente è attenta a questo problema, sotto tutti i punti di vista: servizi sociali, agevolazioni architettoniche, sensibilizzazione collettiva, iniziative specifiche.I problemi, però, restano ancora tanti. Purtroppo ho sotto gli occhi tutti i giorni le difficili condizioni di vita dei disabili. Viviamo in un mondo in cui chi non produce/consuma con ritmi industriali praticamente non ha nemmeno il diritto di esistere.Detto questo può sembrare che un gay disabile debba essere doppiamente infelice. E probabilmente nella maggior parte dei casi è vero. Però sono felice di poter dire che più volte mi sono trovato davanti a gay disabili che vivevano, pur con gli inevitabili problemi, serenamente. Non so a cosa fosse dovuto.Azzardo un paio di ipotesi. La prima è che un disabile non può nascondere la propria diversità e quindi spesso non ha paura di dichiararsi "anche" gay, perché tanto un diverso lo è già e anche palesemente (mentre un gay può nascondere quello che è), quindi in un certo senso non ha nulla da perdere. La seconda è che i gay sono più facilmente comprensivi, in quanto sperimentano su se stessi il pregiudizio altrui, e perciò sono più disposti ad aprirsi verso altri tipi di diversità, meglio ancora se si tratta di una diversità che sia anche gay.Inutile dire che queste sono spiegazioni che mi sono dato per i casi "positivi". I più, purtroppo, non si risolvono così facilmente e rimangono nell'ombra. Per un certo periodo ho chattato a lungo con un gay audioleso (ovviamente è ciò che diceva di essere, non ne ho prove) con cui avevo in comune l'amore per la lirica. Mi ha parlato a lungo della sua disperata solitudine, dell'omosessualità inconfessata, delle difficoltà relazionali e ovviamente il fatto di non poter ascoltare musica come avrebbe voluto.Da contro una volta in discoteca ho ballato con un paraplegico, che non faceva parte di una comitiva di gay-disabili come quella di cui narra Cassian, ma era semplicemente un amico tra amici, tutti gay ma anche tutti deambulanti tranne lui. (Per la cronaca: ballava molto meglio lui di me, dato che - come tutti sanno - io danzo come un cetaceo arenato.)Due dei miei numerosi (...) ex avevano problemi psichici, ma non serve entrare nei dettagli, perché non si trattava di veri disabili. Lo dico solo per spiegare cosa mi ha sensibilizzato alla causa della diversità. Oltre al fatto di essere gay, si intende...

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il mio ragazzo quando l'ho conosciuto era invalido al 50%, non poteva correre ne camminare senza zoppicare. col tempo (e con tanto amore e cure) sembrava che le ferite del brutto incidente subito (era caduto da tre piani di altezza a nice ville) fossero guarite... invece...Qualche giorno fa ha cominciato ad avere delle complicazioni e oggi abbiamo prenotato l'ennesima operazione alla gamba sinistra nella clinica degli sportivi di monaco-montecarlo.Non so cosa si prova ad essere gay ed invalidi...ma so cosa si prova ad amarne uno di loro.Lui talvolta mi dice di essere stato fortunato a trovare l'amore in quelle condizioni...io per contro me ne fotto dei muscoli e della bellezza frivola.Se dovesse perdere la gamba (purtroppo il rischio c'e') eè sicuro che il mio amore non potrà in nessun caso scemare.

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Oh, io conosco molti gay sordi!Un po' perchè, quando ero un militante al 100%, collaboravo con il "Triangolo Silenzioso" (i sordomuti, in realtà solo sordi, hanno pure un loro gruppo gay!) e un po' perchè abito vicino a una delle più grandi scuole per sordi d'Italia (molto vicino).Ora devo andare, ma vi racconterò qualche problema che loro (o meglio, i loro fidanzati) mi hanno raccontato.

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mha io credo nel mondo gaius il problema dell'approccio e' sempre quello d'andare oltre all'apparenzanon credo sia un mistero per nessunoormaitroppo magrotroppo grassotroppo pelosotroppo bassotroppo altotroppo gheitroppo poco fesciontroppo fesciontroppo lampadatotroppo mesciatotroppo trasandatocon questi presupposti in tutta onestacredo che un ragazzo disabileal momento dell'approccioparta di molto svantaggiatod'altra parte forse pero'e' anche veroche potrebbe avere una marcia in piu'nel mettere in evidenzatutto quello che puo' andar oltre l'apparenza..da parte mia non riesco ad immaginare come potrebbe essereuna relazione con un ragazzo disabiledi certo richiederebbe un grado di maturita' e sensibilita'molto alto..questo in parte potrebbe farmi riflettereprima di mettermici assieme

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  • 2 years later...

Avete mai conosciuto una persona fortemente disabile che vi ha attratti sessualmente, e voi, che stavate per fare un passo

definitivo, e che sapevate che sarebbe stato accolto, vi siete improvvisamente fermati, sentendovi quasi di usarlo,

e domandandovi anche se non foste attratti non da lui ma proprio dalla sua "disabilità"? A me è successo.

 

E che ne pensate di questa mia reazione?

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@Isher: non posso dire di aver provato quest'esperienza: non nei termini in cui l'hai vissuta tu. Alle superiori mi ero preso una cotta per un ragazzo cieco col quale avevo stretto amicizia. Lui era estremamente timido e riservato, per cui ho dovuto da prima convincerlo quasi con le cattive a uscire in giro, però poi è nata una bella amicizia. Francamente, non ho mai saputo e ad oggi ancora non so se avrebbe accettato la mia "mossa" o meno, anche perchè della sua sessualità non so quasi nulla. In ogni caso, effettivamente, ho rinunciato per paura di spaventarlo: ci ho messo più di un mese a convincerlo ad uscire il sabato pomeriggio, e ancor di più gli ci è voluto per provare a comportarsi da ragazzo "normale" della sua età. Francamente, avrei rischiato non solo di perdere la sua amicizia, ma anche di farlo chiudere nuovamente, e la cosa non mi andava.

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io invece ci ho pensato spesso a questa situazione, anche se non ho mai conosciuto direttamente qualcuno.

dev'essere una dura situazione.... che si va asommare già a situazioni difficili che l'omosessualità porta nella giovane età

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Ti dirò un anno fa piacevo ad un disabile... e secondo me hanno possibilità normali sia con altri disabili che con persone normali(magari puoi credere in partenza di essere il più sfigato del mondo...ma secondo me non è così).

Lui aveva una malattia che lo obbligava a stare su una sedia a rotelle e aveva fatto sesso orale con uno che si occupava di lui e gli era piaciuto.

 

Poi ,sempre a mio parere, non è bassa la percentuale di disabili gay.Anzi forse proprio per questo problema potrebbero essere più condizionati.

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Avete mai conosciuto una persona fortemente disabile che vi ha attratti sessualmente, e voi, che stavate per fare un passo

definitivo, e che sapevate che sarebbe stato accolto, vi siete improvvisamente fermati, sentendovi quasi di usarlo,

e domandandovi anche se non foste attratti non da lui ma proprio dalla sua "disabilità"? A me è successo.

 

E che ne pensate di questa mia reazione?

L'ho letto adesso...secondo me resta su ciò che ho detto prima ovvero:che non è che abbiano tutta questa diversità da non poterlo mai fare...anzi nel loro ambiente secondo me riescono anche a trovarsi.Il tipo con cui sono stato a contatto ha avuto l'esperienza dove tu ti sei bloccato.

 

Resta un fatto di volontà inconscia secondo me...

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