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Università: cosa scegliere?


Gigiskan

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La vita da liceale sta per finire. L'adolescenza e l'innocenza mi mancheranno, ma si deve andare avanti.

E qui arrivano i problemi, perché si deve scegliere.

Se ascoltassi il cuore - per usare un eufemismo -, mi iscriverei a Filosofia (o Lettere). Però so, e me lo hanno detto in tutte le salse, che il futuro per gli umanisti non è roseo. Per questo ho fatto il test di Economia in Bicocca, anche se non sono convintissimo. Economia ha qualche punto di contatto (pochi) con il mondo umanistico (economia politica, per esempio) e il settore del marketing mi attrae molto, ma la vedo come una materia molto tecnica, poco speculativa. Amo la matematica, ma anche gli strumenti matematici di cui dispone un economista mi sembrano abbastanza rozzi (almeno da quello che mi hanno raccontato e da come si presentano i programmi degli esami). E di sicuro non sogno di fare il commercialista, un giorno.

 

Non ho paura di studiare e di fare fatica, e sono convinto che la motivazione si costruisca giorno per giorno. Però la scelta universitaria condiziona il resto della nostra vita, e non voglio ritrovarmi a fare un lavoro verso cui non nutro alcun interesse. D'altro canto, con una laurea in Filosofia, a quanto pare, non si mangia. Voi, che magari avete più esperienza, cosa fareste? Cosa mi consigliereste di fare?

Un'ultima domanda: se scegliessi economia e mi rendessi conto di aver sbagliato, potrei cambiare senza perdere un anno intero? (Su questo punto devo ancora informarmi).

 

Non ho trovato topic simili già aperti. Se ce ne fossero, mi scuso.

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Ciao!

Non avendo esperienza sulle facoltà che hai citato, non posso rispondere alle tua ultima domanda.

Per quanto riguarda il resto, ascolta, devi pensare che iniziare un percorso di studi che non ti entusiasma o peggio, che detesti, è controproducente. Entreresti in un vortice di frustrazione e depressione generale. Ho conosciuto molti ragazzi che, "costretti dai genitori", si sono iscritti a facoltà che non amavano, per poi ritrovarsi dopo due anni depressi e costretti a rinunciare.

Ora la domanda viene spontanea, che carriera vorresti intraprendere dopo la laurea?

Ps: ma goditela che sei quasi fuori dal liceo!!!!

Edited by Mako
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Va bene ascoltare il cuore ma prova a farti questa domanda: "perché voglio iscrivermi a Filosofia?" :)

 

Già il fatto che non escludi Lettere come alternativa fa capire che hai le idee un po' confuse, perché nonostante siano entrambe materie umanistiche ti formano in modo differente.

Prima di scegliere il mio percorso di studi mi sono informato, cercando di capire in quali ambiti avrei potuto trovare lavoro una volta fuori dall'uni, in soldoni quali possibilità di lavoro avrei avuto.

Al di là dell'apprezzamento di una o l'altra materia dovresti quindi ragionare su quello che potresti fare con una laurea di filosofia (o di economia, o altro) in tasca.

Ad esempio, ti vedi ad insegnare una materia tra qualche anno? Preferiresti lavorare in un'azienda, in banca o per conto tuo ?

 

Riguardo al cambiare idea, credo dipenda dall'ateneo dove decideresti di trasferirti e quanto in là sei con l'anno accademico: ti consiglio di andare ad informarti sul sito dell'università che vorrai frequentare, magari anche andando di persona a chiedere nelle segreterie. Se per esempio ti iscrivi a Filosofia alla Statale e poi a novembre vuoi passare a Lettere non penso ci siano grossi problemi logistici, il problema è recuperare con le lezioni!

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Secondo me oggi studiare è inutile e non si è incoraggiati proprio a farlo. Io ci ho rinunciato.

Devi solo scegliere se andare a fare il cassiere :maninlove: con la laurea o senza laurea

 

Una volta una della cassa del Mc mi ha corretto la pronuncia di nuggets e ho capito che era la cassiera laureata in lingue.

Madoooo che botta di incoraggiamento che dai ad una quasi matricola XD

Vale sempre il discorso che se hai una passione, una ambizione, fatti il cul* e sputa sangue pur di riuscire. Dando per scontato che uno abbia una qualche ambizione nella vita ;-)

Se a 18 anni rinunci al tuo sogno solo perché è difficile....male male.

Se poi non hai una aspirazione in particolare, accademicamente/lavorativamente parlando allora è un altro discorso.

Poi dipende tutto dalla predisposizione individuale, da quanto si è inclini allo studio etc.

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Ciao! Rispondo prima all'ultima domanda che hai posto. Riguardo al passaggio in itinere, dipende dall'università; da quanto so alla Statale di Milano (deduco tu sia di Milano) non si può fare il cambio durante l'anno, ma si può frequentare qualsiasi corso e dare esami, e al cambio di facoltà ti riconoscono gli esami che hai dato, in un certo senso, come "esterno". Non so se sono stato chiaro ahah, ma questo lo so dall'esperienza di un mio ex compagno di liceo!

 

Per il resto, per me vale sempre la scelta che senti dentro di te; sotto sotto sai già, almeno vagamente, verso quale scelta vorresti propendere. Dovresti cercare forse, durante questi mesi, di capire bene ciò che vuoi fare dopo ma anche durante l'università, cinque anni passati studiando qualcosa che non piace ti segnano parecchio...

Se il cuore ti dice filosofia, e se sei sicuro di questo, lo seguirei, e se dici che anche la matematica ti affascina, puoi unire le due cose, per esempio studiando logica (peraltro a filosofia so che fra gli esami a scelta c'è anche analisi, per dire). Le opportunità non ti mancano, e con una buona dose di motivazione puoi decidere di arrivare dove vuoi, dipende solo da te. L'importante è non farsi influenzare dagli altri, la scelta finale spetta a te, ne va del tuo futuro! (e poi io studio lettere classiche, quindi sono già schierato ahaha)

In bocca al lupo per gli esami e per la tua scelta, e in ogni caso perdere un anno non è la fine del mondo, può capitare, non è una gara!

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il settore del marketing mi attrae molto, ma la vedo come una materia molto tecnica, poco speculativa.

eppure parecchi mega manager (sto parlando di gradi da mega direttore galattico in su) in giro x aziendone vengono da filosofia... 

 

a me ste disquisizioni sulla facoltà "utile" migliore di quella che ti appassiona fanno venire un po' le bolle

(erano discorsi che si facevano pure all'epoca mia; secolo scorso.:)

perchè riempiono le facoltà di eterni bamboccioni stra fuori corso

che, non amando quel che studiano (o dovrebbero), restano parcheggiati in uni fino a 35-40 anni e alla fine escono con un 80 scarso,

più per anzianità di servizio che per meriti accademici non meglio precisati.

 

Chè se vai a vedere, alla fine l'unica facoltà che da(va) qualche certezza in più di trovare IL posto è chimica.

Dove, per quanto è tosta, si laureano 4 gatti; e però pure loro (Smetto quando voglio docet) cominciano ad avere problemi..

 

Howewer, decidi tu;

anche perchè stiam parlando della TUA vita!

Edited by freedog
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Quiescent93

Se è vero che non disdegni la matematica a quel punto non vedo il motivo per non tentare una facoltà più scientifica. Gli strumenti matematici di cui dispone un economista, presumo, siano per la maggior parte di tipo statistico e probabilistico per fare determinate previsioni di mercato. Frequentando ingegneria il primo anno ho dovuto dare "Economia Aziendale" e tutto sommato non è stato malaccio e quelli sono gli strumenti che abbaimo utilizzato.

 

Anche io amavo molto filosofia e storia al liceo e mi sarebbe tanto piaciuto approfondirle. Ricorda però che nulla esclude che tu possa coltivare questa tua passione nel tempo libero. Nonostante la mia facolta, ad esempio, adoro la letteratura e le materie umanistiche più in generale e non disdegno affatto leggere libri di questo tipo.

 

La scelta che ho fatto, ormai quasi 5 anni fa, è stata cercare di unire l'utile al dilettevole. Uscito dal liceo c'erano così tante cose che avrei voluto fare ealla fine ho optato per quella che mi avrebbe soddisfatto sia didatticamente sia economicamente.

 

È triste ammetterlo ma con Filosofia è proprio vero che di sbocchi lavorativi non ce ne sono molti, ma anche qui bisognerebbe vedere la capacità del singolo individuo di sapersi reinventare. Nulla esclude che ti possa venire un lampo di genio e creare da te un lavoro che riesca ad inglobare questa tua passione.

Edited by Quiescent93
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Consiglio spassionato?

 

Prenditi un anno sabbatico. 

 

Tanto anche se ti iscrivi ora all'uni comunque finirai come minimo con un semestre di ritardo (o un anno, appunto)... quindi non perdi tempo.

 

P.s. anno sabbatico in cui fai dei progetti, viaggi, ti metti alla prova ecc.. non a casa dei tuoi e a rollarti canne nei giardinetti sotto casa. 

Edited by Beppe_89
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 l'unica  cosa  divertente che ho fatto in quell'anno è stata scoprire il Gay-Forum

 

Ecco.. quindi l'anno sabbatico te lo sei preso nel modo sbagliato.

 

Io noto che le persone si fanno sempre trascinare in avanti dalla massa.. e per non avere la sensazione di "rimanere indietro" fanno cose a cazzo.. tanto per farle e poi si ritrovano a chiedersi "ma che sto a fa'?"

 

Per 12 mesi rompi la "chain of the rhythm" (che citazione colta :D) e mettiti alla prova.. vai in Myanmar o in Bolivia e trova un modo per guadagnarti da vivere.. conosciti. 

 

Poi quando torni.. scegli la facoltà.. sempre che tu nel frattempo non ti sia fatto l'idea che fare l'università non ti interessa. 

Edited by Beppe_89
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ma in tutto ciò,

i tuoi attuali prof (che probabilmente conoscono le tue competenze & potenzialità un po' meglio di noi)

cosa ti consigliano?

 

o si fanno una ricca manciata di k loro?

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Beh io non ce li avevo i soldi per andare in Myanmar

 

I soldi sono solo una scusa.. esistono migliaia di progetti in cui puoi lavorare in cambio di vitto e alloggio.. e sono certo che la tua famiglia ti avrebbe pagato almeno metà dei 600/700 euro di biglietto aereo.

Edited by Beppe_89
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Pensavo suggeriste tutti di puntare su economia, sono abbastanza sorpreso :)

 

Già il fatto che non escludi Lettere come alternativa fa capire che hai le idee un po' confuse, perché nonostante siano entrambe materie umanistiche ti formano in modo differente.

Questo è vero. Ma l'amore per la filosofia non esclude quello per le lettere, così come non esclude quello per la matematica, almeno nel mio caso.

 

Matematica non ti attira?

Ho provato a considerarla. Matematica è l'unica materia che in questi anni sia riuscito a studiare per più di cinque ore di seguito senza mai (letteralmente, mai) distrarmi o fare pause. Mi sono sempre piaciute tutte le materie, ma riesco a studiare solo matematica senza interrompermi e perdere tempo. Però al liceo è diverso. Ho paura che all'università possano mancarmi le parole, che ci sia poca possibilità di espressione.
Con Filosofia potrei comunque seguire un percorso di logica, come dice anche Stefa, e non abbandonerei la matematica.

 

Se è vero che non disdegni la matematica a quel punto non vedo il motivo per non tentare una facoltà più scientifica. Gli strumenti matematici di cui dispone un economista, presumo, siano per la maggior parte di tipo statistico e probabilistico per fare determinate previsioni di mercato. Frequentando ingegneria il primo anno ho dovuto dare "Economia Aziendale" e tutto sommato non è stato malaccio e quelli sono gli strumenti che abbaimo utilizzato.

La parte di statistica e di probabilità è quella che mi piace meno della matematica, complice anche una professoressa che non ne ha mai capito nulla xD

 

Prenditi un anno sabbatico. 

Mi conosco, non sarei in grado di trasformarlo in un anno produttivo. Proprio caratterialmente, intendo. E poi i soldi per viaggiare e per vivere mica cadono dal cielo xD
Il mio problema non è capire cosa voglio fare, ma sono le logiche economicistiche non vorrebbero assecondassi quello che davvero voglio.

 

ma in tutto ciò,

i tuoi attuali prof (che probabilmente conoscono le tue competenze & potenzialità un po' meglio di noi)

cosa ti consigliano?

I miei professori danno quasi per scontato che mi iscriva a una facoltà umanistica. Mi piace leggere, scrivere, argomentare. Quando ho detto alla professoressa di italiano che ho fatto il test di economia non ha fatto una faccia proprio carina xD (Ma solo perché sa che non sarei del tutto soddisfatto e perché probabilmente mi immagina in vesti di versi da quelle del commercialista, e anche io)

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Quiescent93

Effettivamente la parte di calcolo delle probabilità e statistica sono argomenti che devono piacere, altrimenti se proprio le odi non credo economia faccia al caso tuo. Caspita però, se riesci a stare così tanto tempo dietro alla matematica senza uscir pazzo allora perché non valutare anche matematica, fisica o ingegneria? Non temere possano mancarti le parole... la matematica è razionale ma questo non significa le manchino le parole. Spesso ha la sua eleganza cercare di dimostrare un teorema in tanti modi diversi e sottoquesto punto di vista è coerente ma non univoca.

 

Poi ripeto, potrai anche temere che possano mancarti le parole, ma questo dipende da te. Nel privato puoi sempre coltivare tutte le tue passioni. Puoi scrivere, leggere e fare tutto ciò che ti piace e che non sia direttamente riconducibile a quello che studierai all'università!

Edited by Quiescent93
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Domani prendo un biglietto per le Mauritius e dormo sotto un albero di banane.

 

Beh sarebbe un inizio... la mattina dopo magari ti accorgi che dormire per terra ti fa venire male al culo.. e ti adoperi per cercare qualcosa di più morbido su cui poggiarti... poi magari ti verrà voglia di avere un tetto sopra la testa... e troverai un lavoro..

 

un passo alla volta..

 

un passo alla volta.

 

Comunque è inutile discutere seriamente con te. 

Edited by Beppe_89
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Secondo me dovresti valturare prendendo in considerazione questi tre fattori: 1. cosa ti piace/rebbe studiare; 2. cosa ti piacerebbe fare da grande idealmente e cosa potresti fare realisticamente con una data laurea; 3. com'è la tua situazione familiare dal pdv economico e sociale.

 

Se non hai ben chiaro cosa vuoi fare in futuro, avendo piuttosto una semplice passione per la filosofia, le tue scelte dovrebbero essere diverse rispetto all'ipotesi in cui tu voglia indirizzarti alla ricerca accademica in ambito filosofico (o ambito affine come storia, antropologia, lettere, sociologia, ad es.). In questo senso, la possibilità di passare da un corso all'altro senza perdere troppi esami (= tempo) dipende naturalmente dall'affinità scientifica di ogni corso. Passare da lettere contemporanee/antiche a storia, antropologia culturale, ecc. è fattibile senza perdere alcuni esami base comuni a questi corsi (a patto sia lo stesso Ateneo); passare invece da filosofia a ingegneria aerospaziale - prendendo un caso estremo - non ti permetterà di far convalidare nessun esame fatto al primo anno.

 

Penso dovresti soppesare gli elementi suddetti e trovare un compromesso accettabile rispetto ai tuoi interessi, a ciò che vorresti fare, a cosa il mercato offre e la disponibilità finanziare e gli eventuali agganci che la tua famiglia possiede.

 

Comprendo però sia difficile farlo a 19 anni... non tutti hanno le idee così chiare, lo divengono in seguito - magari proprio studiando ciò che si è scelto. Ad es. io studio storia contemporanea, ma - proprio in questo corso di studi - ho scoperto un forte interesse per antropologia culturale (di cui sapevo poco e nulla prima dell'università). Tornando indietro, probabilmente, avrei scelto questo corso (oddio, mi verrebbe sempre il dubbio se preferire biologia a questi corsi :).

Edited by Layer
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oggi è talmente difficile trovare un'occupazione che, paradossalmente, ha sempre meno senso studiare una materia di compromesso tra i propri interessi e le richieste del mercato del lavoro

meglio fare ciò che piace, senza riserve, e tentare di eccellere

il problema diventa comprendere ciò che davvero piace, e a 17-18 anni, in questo concordo con @Layer, non è sempre facile

piuttosto che affidarsi a qualche intuizione soprannaturale, conviene fare una prima grossolana cernita e poi approfondire i piani di studio delle facoltà di interesse

Edited by conrad65
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Fai solo ciò che ti piace, sti cavoli della mancanza di lavoro. L'università non è obbligatoria e ormai qualsiasi settore è saturo tanto vale inseguire il proprio sogno.

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Sarà, ma non estremizzerei molto il concetto.

 

Lauree come Ingegneria, Informatica, Economia, Giurisprudenza, Medicina & Chirugia, Agraria, ecc. - scienze tecniche e applicate - hanno maggiore versatilità e danno opportunità lavorative più immediate rispetto a discipline più teoriche come Biologia, Fisica, Matematica, Sociologia, Geologia, Archeologia, ecc., e queste ultime più di Storia, Filosofia, Scienze religiose, Antropologia culturale, Storia dell'Arte, ecc.

 

Poi magari uno si può inventare il proprio lavoro, può sviluppare un'app e diventare ricco, instradarsi nel mondo accademico per fare ricerca e avere successo, scrivere un libro e sfondare e così via. Tutto vero, possibile. D'altra parte, mi pare chiaro che una determinata laurea rimanga comunque più spendibile rispetto a un'altra, pure in uno scenario in cui il mondo del lavoro è molto fluido, è in profonda trasformarzione, a volte è stagnante, ecc.

Edited by Layer
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eppure parecchi mega manager (sto parlando di gradi da mega direttore galattico in su) in giro x aziendone vengono da filosofia...

 

Forse una volta..
Adesso non credo proprio. Per un lavoro ormai cercano le stesse qualità, ovvero saper convincere, sapersi vendere ecc. 

Puoi anche essere laureato nella più prestigiosa facoltà di Medicina.. ma ormai non ti prendono più per buon medico. Figuriamoci uno di materie umanistiche.
Ormai anche per il lavoro più semplice richiedono specializzazioni, master, contromaster ecc.. e soprattutto fanno la famosa domanda "hai esperienza?".

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Dici che il settore del marketing ti attrae molto. Invece che fare economia perché non concentrarsi dunque su questo?

 

Sempre in Bicocca leggo che c'è una laurea triennale in "Marketing, Comunicazione Aziendale e Mercati Globali"

 

Obiettivi formativi:

"Il corso fornisce agli studenti tecniche di penetrazione nei nuovi mercati da parte delle imprese, con lo studio di strategie di marketing diversificata a seconda del paese in cui si vuole penetrare."

 

Profili professionali e sbocchi occupazionali:

"Gli sbocchi professionali riguardano le organizzazioni a forte vocazione internazionale e con un marcato orientamento allo sviluppo delle risorse immateriali."

 

Come corso mi sembra meno tecnico e più speculativo di Economia e più in contatto con il mondo umanistico anche per la forte connotazione geopolitica. Non potrebbe fare al caso tuo?

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SerialHenry

Dici che ti interessa il marketing. Io sono finito a lavorare (in proprio) nel web marketing e sino a tre anni fa non ci avrei mai creduto (io vengo da un formazione universitaria umanistica e di "scienze umane", anche se quest'ultime applicate al digital).

 

Dire marketing e/o web marketing significa parlare di molte professionalità diverse in cui spesso la conoscenza tecnica si mischia alla creatività. Per citarne alcune: il data analyst deve valutare e processare i dati delle aziende mentre un copywriter deve “scrivere bene” per gli utenti e per i motori di ricerca; un web writer mette a disposizione delle esigenze digitali del cliente le sua doti di scrittura; il content manager progetta i contenuti delle piattaforme; non parliamo poi dello storyteller... se c’è una parola onnipresente per descrivere il marketing oggi è storytelling ovvero il saper raccontare una storia significativa e coerente con gli obiettivi dell’azienda, del marchi; un social media manager poi dovrebbe saper scrivere, avere occhio per i contenuti ma anche analizzare i dati.

 

Capisci da te che richiedono capacità e intuizioni diverse e per alcune la preparazione umanistica torna più utile.

 

Mi sento di dirti questo: qualsiasi cosa tu scelga non limitarti alle aule universitarie. Ci sono corsi anche a prezzi contenuti o gratuiti sia in aula che online, ci sono seminari (anche questi online e dal vivo); ci sono i corsi gratuiti online erogati dalle università straniere (tipo Coursera).

Inizia subito a cimentarti, a proporti, soprattutto se pensi di lavorare in ambito digitale. Investi in modo proficuo il tuo tempo universitario.

 

Tutti i miei amici che hanno scelto delle lauree “per convenienza” (“È più facile trovare lavoro poi!”) hanno cambiato corso di studi poco dopo perché non riuscivano a sostenere  lo stress e sono tornati a studiare quello che interessava loro.

 

Se hai curiosità in merito al marketing digitale scrivimi pure in privato :)

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Per un lavoro ormai cercano le stesse qualità, ovvero saper convincere, sapersi vendere

e chi può meglio eccellere in dialettica di un laureato in filosofia? 

ovviamente dovrà sviluppare anche competenze di mktg, problem solving, policy aziendali, gestione del personale (se diviene dirigente) eccetera;

ma ti dò per certo che, per esempio, la mega capa di McDonalds in Italia è laureata in filosofia teoretica

 

poi ci vogliono huevos de toro per far carriera,

ma quello ovunque


 

 

Obiettivi formativi: "Il corso fornisce agli studenti tecniche di penetrazione nei nuovi mercati da parte delle imprese, con lo studio di strategie di marketing diversificata a seconda del paese in cui si vuole penetrare." Profili professionali e sbocchi occupazionali: "Gli sbocchi professionali riguardano le organizzazioni a forte vocazione internazionale e con un marcato orientamento allo sviluppo delle risorse immateriali."

mah..

più che una presentazione, mi pare una supercazzola.. 

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Sempre in Bicocca leggo che c'è una laurea triennale in "Marketing, Comunicazione Aziendale e Mercati Globali"

Mi ero informato, ma non ha un gran bella reputazione. Addirittura i professori lo sconsigliano xD

 

 

 

Dici che ti interessa il marketing. Io sono finito a lavorare (in proprio) nel web marketing e sino a tre anni fa non ci avrei mai creduto (io vengo da un formazione universitaria umanistica e di "scienze umane", anche se quest'ultime applicate al digital).

È più o meno quello che ho in mente io. Marketing, editoria, comunicazione, pubblicità. Il campo che mi interessa è quello, grossomodo.

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editoria, comunicazione, pubblicità.

attento, chè se non hai GROSSE entrature sono settori in enorme crisi,

con pletore di schiavetti pagati a provvigione e praticamente nessuno che compra spazi, commerciali o redazionali che siano 

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attento, chè se non hai GROSSE entrature sono settori in enorme crisi,

con pletore di schiavetti pagati a provvigione e praticamente nessuno che compra spazi, commerciali o redazionali che siano

Lo so, per questo ho tanti dubbi. Ho in mente, a grandi linee, cosa mi piacerebbe fare, però non sono cose così semplici da realizzare ☹
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SerialHenry

Beh ma non deve pensare a come è il settore ora ma semmai come sarà tra tre o quattro anni. Poi dire settore cosa significa? Semmai dovrebbe pensare a che ruoli vorrebbe ricoprire. E anzi è anche probabile che la posizione che finirà a ricoprire oggi nemmeno esista o non sia ancora definita.

 

@Gigiskan ti consiglio di frequentare, se non lo fai già, il sito La repubblica degli stagisti con annesso forum

 

Se ti interessano quei settori puoi anche pensare di abbinare una triennale ad un master valido (che non significa costosissimo). Ci sono anche dei ranking per la valutazione dei master italiani.

 

Io con il senno di poi eviterei la specialistica e passerei subito al master perché, ad un livello pratico, è quello che mi aiutato di più. Il problema è che è stata proprio la laurea specialistica a farmi conoscere e impegnare nella comunicazione digitale quindi senza quei (facciamo) due anni non sarei arrivato dove sono ora xD

 

Se ti dovesse interessare questa opzione non lasciarti confondere dalla mitologia dei master: non devi necessariamente spendere millemila euro, esistono anche dei prestiti d'onore, quando sarà il momento informati presso la banca della tua famiglia, io riuscii a frequentarlo così (a meno che tu non sia un punk subumano che vive in una comune e si riparte le scarpe con il nastro adesivo non dovresti avere problemi ad ottenerlo)

Edited by SerialHenry
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