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Parroco ad educatore: Sei gay, ti vuoi sposare? Dimettiti!!!


Saramandasama

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non ritengo che la colpa sia da attribuire totalmente al prete il quale, seppur sommerso nella sua chiusura mentale, non fa altro che seguire i precetti del suo credo.

quindi secondo te, il grullo è cascato dal pero?

pensi davvero che non sospettasse minimamente che il suo capo scout avesse le chiappe chiacchierate?

anzi avesse addirittura un ragazzo prima, marito poi, fisso eccetera? 

 

ok...

contento tu...

 

ripeto: st'ipocrisia bigotta da "vizi privati & pubbliche virtù" a me fa venire le bolle

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lecosechenondici

Prima di tutto, il potere decisionale del prete in questione è pari a quello di una Kinder Fetta al latte. Al massimo è la comunità capi a prendere una decisione di questo tipo. Il prete aveva solo bisogno di frignare pubblicamente.

Secondo: l'agesci è cattolica, ma non è schiava della Chiesa. Può ribellarsi alla Chiesa, può cambiarla, può allontanarsi o darle man forte. Non è schiava e non è costretta a fare sì con la testa a qualsiasi cosa dica.

Terzo: solitamente si entra nel gruppo da piccoli anche prima dei dieci anni. Nel gruppo si cresce, si impara ad essere bambini che giocano insieme e sanno divertirsi nel rispetto delle regole, ragazzi responsabili e poi ragazzi indipendenti e al servizio dell'altro. Le dinamiche del gruppo solitamente coinvolgono molto chi prende sul serio la faccenda. Il reparto, il clan, la comunità capi e lo scoutismo in generale, diventano una ragione di vita. Una ragione di vita solitamente sana ed educativa.

Adesso capite bene che una persona che si scopre omosessuale durante tutto il cammino che ho illustrato brevemente non è che può prendere e lasciare il gruppo in men che non si dica. Quindi è inutile dire che il prete ha ragione perché l'associazione è cattolica. Il prete è un cretino e mandare via un capo unito con un uomo è diseducativo per i ragazzi. E vi assicuro che molti in associazione, e anche all'interno della Chiesa, se ne rendono conto. Un capo omosessuale non se ne deve andare al capriccio di uno scemo, deve restare e lottare, dare un messaggio a quei ragazzi che magari si sentono sbagliati perché sono come lui, dire che amare una persona dello stesso sesso non è sbagliato.

Si parla addirittura di cambiare il significato della C, da Cattolici a Cristiani. Questo cambiamento non è possibile se chi dovrebbe essere più interessato e motivato a farlo se ne va.

 

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Questo intervento suscita

 

Prima di tutto, il potere decisionale del prete in questione è pari a quello di una Kinder Fetta al latte. Al massimo è la comunità capi a prendere una decisione di questo tipo. Il prete aveva solo bisogno di frignare pubblicamente.
Secondo: l'agesci è cattolica, ma non è schiava della Chiesa. Può ribellarsi alla Chiesa, può cambiarla, può allontanarsi o darle man forte. Non è schiava e non è costretta a fare sì con la testa a qualsiasi cosa dica.
Terzo: solitamente si entra nel gruppo da piccoli anche prima dei dieci anni. Nel gruppo si cresce, si impara ad essere bambini che giocano insieme e sanno divertirsi nel rispetto delle regole, ragazzi responsabili e poi ragazzi indipendenti e al servizio dell'altro. Le dinamiche del gruppo solitamente coinvolgono molto chi prende sul serio la faccenda. Il reparto, il clan, la comunità capi e lo scoutismo in generale, diventano una ragione di vita. Una ragione di vita solitamente sana ed educativa.
Adesso capite bene che una persona che si scopre omosessuale durante tutto il cammino che ho illustrato brevemente non è che può prendere e lasciare il gruppo in men che non si dica. Quindi è inutile dire che il prete ha ragione perché l'associazione è cattolica. Il prete è un cretino e mandare via un capo unito con un uomo è diseducativo per i ragazzi. E vi assicuro che molti in associazione, e anche all'interno della Chiesa, se ne rendono conto. Un capo omosessuale non se ne deve andare al capriccio di uno scemo, deve restare e lottare, dare un messaggio a quei ragazzi che magari si sentono sbagliati perché sono come lui, dire che amare una persona dello stesso sesso non è sbagliato.
Si parla addirittura di cambiare il significato della C, da Cattolici a Cristiani. Questo cambiamento non è possibile se chi dovrebbe essere più interessato e motivato a farlo se ne va.

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Condivido appieno, anche perché è l'unico intervento fatto da chi parla di un argomento che conosce bene (evidentemente).

 

Esistono anche associazioni scout che invece rispondono alle gerarchie ecclesiastiche (FSE). Ma, formalmente, non è il caso dell'Agesci. Ciò premesso è vero che negli anni passati l'associazione si è dimostrata fin troppo supina rispetto agli orientamenti delle istituzioni ecclesiastiche. Ma qui la questione è più complicata, c'entrano i bigottismi che ancora caratterizzano molti capi e gruppi scout ma anche, a parer mio, ragioni più di carattere politico. L'Agesci vuole tenere i piedi in più staffe: su questo tema ancora non sa come fare: per assurdo anche un atteggiamento ""ostile"" nei confronti di Unioni civili and co. non sarebbe possibile, si finirebbe per perdere tantissimi soci e, soprattutto (qui sono maligno) si andrebbe a ripudiare una scelta importante fatta dal Pd di Renzi. Ma queste sono mie illazioni.

 

Per cui alla fine si rimanda alla singola Comunità Capi (cioè l'insieme degli educatori che portano avanti un singolo gruppo scout). Il che, se da un lato è coerente (ogni gruppo decide cos'è meglio nel rispetto delle regole dell'associazione) dall'altro apre all'anarchia e a scelte potenzialmente pericolose.

 

Per ora quindi rimarrà in questa zona grigia...poi chissà.

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lecosechenondici

Questo intervento suscita

 

 

 

Condivido appieno, anche perché è l'unico intervento fatto da chi parla di un argomento che conosce bene (evidentemente).

 

Esistono anche associazioni scout che invece rispondono alle gerarchie ecclesiastiche (FSE). Ma, formalmente, non è il caso dell'Agesci. Ciò premesso è vero che negli anni passati l'associazione si è dimostrata fin troppo supina rispetto agli orientamenti delle istituzioni ecclesiastiche. Ma qui la questione è più complicata, c'entrano i bigottismi che ancora caratterizzano molti capi e gruppi scout ma anche, a parer mio, ragioni più di carattere politico. L'Agesci vuole tenere i piedi in più staffe: su questo tema ancora non sa come fare: per assurdo anche un atteggiamento ""ostile"" nei confronti di Unioni civili and co. non sarebbe possibile, si finirebbe per perdere tantissimi soci e, soprattutto (qui sono maligno) si andrebbe a ripudiare una scelta importante fatta dal Pd di Renzi. Ma queste sono mie illazioni.

 

Per cui alla fine si rimanda alla singola Comunità Capi (cioè l'insieme degli educatori che portano avanti un singolo gruppo scout). Il che, se da un lato è coerente (ogni gruppo decide cos'è meglio nel rispetto delle regole dell'associazione) dall'altro apre all'anarchia e a scelte potenzialmente pericolose.

 

Per ora quindi rimarrà in questa zona grigia...poi chissà.

Io credo che i membri dell'associazione debbano prendere una posizione chiara: o si fa un cambiamento radicale (si modica il patto associativo, si cambia la c con un'altra c) o escono in massa tutte quelle persone che hanno un pensiero e uno stile di vita in contrasto coi dogmi del cattolicesimo. E non intendo solo i gay, intendo i favorevoli alle unioni civili, al matrimonio egalitario e alle adozioni per gay e single, i conviventi, i divorziati, i risposati, gli sposati con rito civile e tutti quelli che hanno rapporti occasionali e non occasionali non finalizzati alla procreazione. Nella comunità capi del gruppo in cui ero fino all'anno scorso ci sono molte coppie che fanno/facevano sesso per piacere e diverse persone favorevoli alle unioni civili. Addirittura qualcuno si è sposato in gravidanza. A parte loro (che sono capi da credo vent'anni o poco meno), tutti gli altri non devono rendere conto a nessuno di cosa fanno a letto o di cosa pensano, per cui possono firmare il patto associativo e vivere in pace.

 

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Hinzelmann

 

 

quindi secondo te, il grullo è cascato dal pero? pensi davvero che non sospettasse minimamente che il suo capo scout avesse le chiappe chiacchierate? anzi avesse addirittura un ragazzo prima, marito poi, fisso eccetera?

 

La questione non sta in questi termini, è un piccolo paese convivono

con "pubblico scandalo" da 9 anni

 

Il Parroco ovviamente sapeva ed aveva già segnalato la cosa alla Diocesi

ma il suo Vice Parroco, che è amico dei froci è anche la guida spirituale degli

scout ed avendo partecipato alla Unione, dobbiamo supporre li abbia difesi già

in precedenza

 

L'Agesci non può prendere posizione, semplicemente perchè si spaccherebbe e

quindi di fatto -essendo la chiesa locale già divisa- la grana passerà al Vescovo

si capisce chiaramente il corno della questione: fintantochè l'unione dei due era

una unione di fatto, si poteva sostenere o patrocinare che il loro stile di vita fosse

umile e rispettoso dei precetti della chiesa nonostante fossero gay ,ora che hanno

reso "pubblico" e "ufficiale" il loro legame diventa più difficile sostenerlo

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La chiesa di francesco e un "ospedale da campo" aperto a tutti e ora si mette a far dimettere i gay in unione civile dalle associazioni cattoliche ? Mah.

 

E poi mica solo imgay in unione civile "danno scandalo" per la chiesa: anche i divorziati.

 

L'ipocrisia e' proprio il ritenere scandaloso i divorziati e i gay in unione civile perche' ufficialmente vivono in una situazione peccaminosa mentre i gay single e chi convive o e' fidanzato e fa sesso extramatrimoniale va bene perche' si fa finta che segua la dottrina cattolica anche se e' chiaro che non e' cosi'.

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Hinzelmann

Per i divorziati esiste un percorso di pentimento, quindi Papa Francesco

ha ottenuto di far passare un percorso spirituale che consente loro di essere

riaccolti nella comunità

 

Una cosa simile per i gay non c'è, non è passata

 

Certo possiamo supporre che due uomini gay che convivono siano dei peccatori

ma se questo resta nel segreto del confessionale, nel tribunale della loro coscienza

non è qualcosa di pubblico

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Chi si confessa passa dal peccato alla redenzione dei peccati e perche' chi si confessa e' pentito del peccato teoricamente non pecchera' piu' in futuro.

 

Dunque se il prete sa del peccato in confessionale teoricamente non deve supporre che continuino a peccare.

 

La chiesa da campo aperta a tutti di francesco e' aperta appunto a tutti i peccatori anche se i gay non sono stati sdoganati dal sinodo.

 

Qui pero' non si parla della chiesa ma di associazioni ricreative di stampo cattolico.

 

Il problema del sinodo alla fine era se dare i sacramenti a divorziati e gay e non se accogliere tutti in chiesa.

 

I divorziari che fanno il percorso di accompagnamento spirituale ora possono ricevere ufficialmente i sacramenti mentre i gay no.

 

Nei boyscout pero' non si danno sacramenti e l'esclusione dei gay non si basa su criteri teologici ma sul non dare scandalo pubblicamente.

Edited by marco7
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Quiescent93

quindi secondo te, il grullo è cascato dal pero?

pensi davvero che non sospettasse minimamente che il suo capo scout avesse le chiappe chiacchierate?

anzi avesse addirittura un ragazzo prima, marito poi, fisso eccetera? 

 

ok...

contento tu...

 

ripeto: st'ipocrisia bigotta da "vizi privati & pubbliche virtù" a me fa venire le bolle

 

Ho scritto nel mio primissimo commento come l'allontanamento dal gruppo di scout cattolici, per coerenza, sarebbe dovuto avvenire a prescindere dall'unione civile. Il nocciolo della questione è che se l'associazione scout è a stampo cattolico, è vero che il prete è un'istituzione che non ha immediato potere decisionale o la possibilità di imporre alcunchè, però è anche vero che in quanto esperto della Teologia secondo il cattolicesimo può assumere il ruolo di "magistrato della parola del signore", se proprio vogliamo intenderla in quesi termini, stabilendo cosa sia giusto e cose sia sbagliato e condannando quindi comportamenti che ritiene indegni.

 

Ripeto, nella questione non sono dalla parte del prete in alcun modo. Ma non posso da omosessuale entrare in una chiesa e pretendere che il primo prete che incontro mi unisca in matrimonio cattolico ad un mio ipotetico compagno.

 

Prima di tutto, il potere decisionale del prete in questione è pari a quello di una Kinder Fetta al latte. Al massimo è la comunità capi a prendere una decisione di questo tipo. Il prete aveva solo bisogno di frignare pubblicamente.

Secondo: l'agesci è cattolica, ma non è schiava della Chiesa. Può ribellarsi alla Chiesa, può cambiarla, può allontanarsi o darle man forte. Non è schiava e non è costretta a fare sì con la testa a qualsiasi cosa dica.

 

 

Come detto sopra, è vero che non ha immediato potere decisionale ma non può la comunità imporre ad un'associazione di stampo cattolico qualcosa che rinneghi i precetti sulle quali si fonda. A quel punto cambierebbe proprio associazione, cosa che probabilmente dal principio quel capo scout avrebbe benissimo potuto fare senza stare con un piede in due scarpe. È vero che nell'ambiente scout si forma un gruppo, che uno si può scoprire omosessuale più tardi di altre persone, quando ormai le sue amicizie sono consolidate. Questo però non vuol dire cessare l'amicizia con le persone con le quali ha legato, cosa che potrebbe sempre mantenere, quanto piuttosto prendere atto del fatto che c'è dell'incoerenza di fondo sulla quale non c'è molto da discutere.

 

E poi sinceramente gli scout AGESCI li ho sempre visti estremamente coinvolti nell'ambiente della chiesa. Al punto che la chiesa stessa esercita un influenza non trascurabile sull'operato del gruppo.

 

 

Come può una associazione cattolica ribellarsi al volere della chiesa ? Mi sembra un po' come Enrico VIII che era cattolico e poi volle

ribellarsi fondando l'anglicanesimo. Se ti ribelli e non fai cosa dice la religione cattolica non sei più cattolico o no ? Mi sembra una cosa

ipocrita. E' come andare ad un raduno vegano e rivendicare la propria libertà di mangiarsi una fiorentina al sangue.

Non fanno prima a distaccarsi e a fare come pare e piace a loro ?

 

È esattamente quello che cercavo di spiegare nei commenti precedenti. Se ad uno non stanno bene determinate cose della religione cattolica non può definirisi cattolico. O si accetta la religione per quello che è oppure si professa altro, magari simile, ma non perfettamente identico!

 

Personalmente credo che la cosa più coerente sarebbe prorio cambiare associazione scout.

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Personalmente credo che la cosa più coerente sarebbe prorio cambiare associazione scout.

 

Appunto...perchè ostinarsi a voler cambiare l'AGESCI quando esistono già gli scout laici? Il prete non ha fatto nulla di sbagliato, anzi trovo coerente che un educatore di un'associazione patrocinata (?) dalla Chiesa Cattolica si comporti secondo i dettami di quest'ultima, che poi siano arretrati e ipocriti siamo d'accordo.

 

Chiaramente vista dal di fuori è una cosa che condanno in toto ed è uno dei motivi che mi hanno spinto ad allontanarmi dall'AGESCI alla fine del percorso (non essendo più credente come moltissimi che frequentavano il gruppo del resto).

 

 

E poi sinceramente gli scout AGESCI li ho sempre visti estremamente coinvolti nell'ambiente della chiesa

 

Mah secondo me dipende molto dalla parrocchia e dal gruppo in cui finisci (oltre che dai capi che hai di anno in anno). Per molti anni dove ero io c'era molto lassismo, si andava a messa e basta in pratica (e qualche altra attività, ma assolutamente di contorno). Alcuni capi invece puntavano molto di più sulla religione, perchè loro stessi erano più interessati.

 

Altri gruppi della mia città, frequentati da amici, mi sono sembrati decisamente più integralisti rispetto a dove ero io.

Edited by nofrills
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Saramandasama

Come sono ancora di moda queste faccende gay-cattolici.. Che tristezza!

E quindi come non comprendere una maomettana che vorrebbe far passare per emancipazione femminile l'indossare il velo..

Edited by Salamandro
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Hinzelmann

 

 

Personalmente credo che la cosa più coerente sarebbe prorio cambiare associazione scout.

 

Se si dimette spontaneamente gli toglie le castagne dal fuoco e

gli fa solo un favore....

 

Altro discorso se uno mi dicesse che li doveva mandare a quel paese

compiuti i 15 anni, invece che approfittare dell'amicizia di un vice parroco

che lo ha coperto e difeso etc etc

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Se si dimette spontaneamente gli toglie le castagne dal fuoco e

gli fa solo un favore....

In effetti se il prete lo avesse potuto cacciare lo avrebbe gia' fatto.

 

Per questo fa l'appello alle sue dimissioni e chiede l'aiuto supplementare dell'arcivescovo.

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è un piccolo paese convivono con "pubblico scandalo" da 9 anni   Il Parroco ovviamente sapeva ed aveva già segnalato la cosa alla Diocesi ma il suo Vice Parroco, che è amico dei froci è anche la guida spirituale degli scout ed avendo partecipato alla Unione, dobbiamo supporre li abbia difesi già in precedenza

poi dicheno che a li froci piace spettegolà..

oh, sei più informato te de Novella 2000!!! 

Edited by freedog
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lecosechenondici

@Quiescent93 

L'associazione non è schiava della Chiesa, è composta da membri che ci crescono e possono cambiarla. 

 

@nofrills

Perchè cambiare l'AGESCI e non cambiare gruppo? Perchè come ho già detto nel gruppo ci si cresce e non si formano delle semplici amicizie che possono continuare anche fuori. L'attaccamento al gruppo è difficile da spiegare, ma è basato anche su cosa si riceve e su cosa si vuole dare, gratitudine e servizio. Non capisco perchè se ne debbano andare delle persone che sono legate al proprio gruppo perchè la C sta per "cattolici". I cambiamenti esistono e sono possibili, avvengono nella Chiesa e in associazione. Facciamo 'sti benedetti cambiamenti, che sono positivi, non tanto per quei capi omosessuali che voglio stare nell'AGESCI, quanto per i ragazzi che ne fanno parte.

 

Non bisogna fare l'errore di pensare che l'AGESCI sia composta solo dai capi, è composta da quasi 200.000 membri, PERSONE, che hanno bisogno di una crescita dell'associazione in cui sono. Per cui no, la scelta più logica non è far spostare le persone che ci rimangono male, piuttosto lo è cambiare una lettera visto che le parole non hanno sentimenti. Tanto più che non ci sono solo capi gay, ci sono ragazzi gay o che si riconosceranno come tali, genitori single, separati, divorziati, risposati, sodomiti e chi più ne ha più ne metta. Ci sono tre cattolici in tutta l'associazione.

 

Sarebbe carino se i gay non se la prendessero con il capo omosessuale dicendo che deve fare una scelta di coerenza, dovrebbero prendersela con l'intera associazione, incoerente e ipocrita, e spingerla verso un cambiamento necessario. E se non si vuole cambiare l'associazione, dovrebbe essere abbandonata dal 99% dei capi (e dico solo i capi perchè solo loro hanno firmato il patto associativo). 

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davydenkovic90

Che noia, sempre le solite storie.  Il gay cattolico che parteggia per il proprio boia facendo il capo scout e che poi vorrebbe pure che gli dicessero "bravo" se fa l'unione civile. Non se ne può più.

Io piuttosto che far parte degli scout, diventerei suora e farei una roba del genere:

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lecosechenondici

Il punto è che chi non sta ai precetti del cattolicesimo non è cattolico. Ergo quasi nessuno è cattolico. I precetti sono stati scritti duemila anni fa da delle persone, non da Gesù Cristo in persona, e sono, come tutte le cose con duemila anni, indietro come le palle del cane. Quindi è inutile stare ad attaccare i gay che si dichiarano cattolici, piuttosto attacchiamo i non cattolici che si dichiarano cattolici e invitiamoli ad uscire dalla Chiesa di cui non fanno parte.

 

Vorrei aggiungere al post di prima che cambiare da AGESCI a CNGEI implica un'altra rinuncia: vivere la fede all'interno del gruppo. E all'interno del gruppo si vive una fede cristiana, non cattolica. Non ho mai fatto un'attività in cui mi venissero spiegati i precetti del cattolicesimo, anche perchè di certo non può essere organizzata da chi fa sesso per piacere, da chi si è sposato in gravidanza o da chi è gay. Come potete vedere l'unico incoerente non è il nuovo unito civilmente.

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Saramandasama

Che noia, sempre le solite storie. Il gay cattolico che parteggia per il proprio boia facendo il capo scout e che poi vorrebbe pure che gli dicessero "bravo" se fa l'unione civile. Non se ne può più.

Io piuttosto che far parte degli scout, diventerei suora e farei una roba del genere

Quoto! È ora di dire basta!

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Bisognerebbe sapere se gli scout servono a trasmettere il cattolicesimo omse servono ad altro.

 

Se servono a trasmettere il cattolicesimo va benissimo ma lo facciano su tutto non solo sui gay.

 

Se servono ad altro dovrebbero perdere la componente cattolica per me.

 

Resto convinto che quel prete vorrebbe far cacciare anche gli insegnanti gay dalle scuole pubbliche.

Edited by marco7
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lecosechenondici

Bisognerebbe sapere se gli scout servono a trasmettere il cattolicesimo omse servono ad altro.

 

Se servono a trasmettere il cattolicesimo va benissimo ma lo facciano su tutto non solo sui gay.

 

Se servono ad altro dovrebbero perdere la componente cattolica per me.

 

Resto convinto che quel prete vorrebbe far cacciare anche gli insegnanti gay dalle scuole pubbliche.

Forse serve a trasmettere il cattolicesimo, ma non lo fa e non può farlo. Per l'appunto, dovrebbe perdere la componente cattolica e dovrebbe farlo per quei 150000 ragazzi troppo giovani per essere consapevolmente cattolici (oltre che per una società migliore).

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Quiescent93

Forse serve a trasmettere il cattolicesimo, ma non lo fa e non può farlo. Per l'appunto, dovrebbe perdere la componente cattolica e dovrebbe farlo per quei 150000 ragazzi troppo giovani per essere consapevolmente cattolici (oltre che per una società migliore).

 

La questione è che da principio pare esistano già associazioni laiche e a quel punto non avrebbe alcun senso crearne una nuova se è già esistente, basterebbe non immischiare la religione con lo scoutismo. Anche perché, detto tra noi, cosa diavolo c'entra la chiesa? Ho sempre visto lo scoutismo come gente che fa gruppo, che si diverte a fare attività insieme, a cui piace passare del tempo all'aria aperta etc. Non vedo perché da principio in ogni cosa debba subentrare la componente religiosa a rovinare tutto. 

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lecosechenondici

 

 

La questione è che da principio pare esistano già associazioni laiche e a quel punto non avrebbe alcun senso crearne una nuova se è già esistente, basterebbe non immischiare la religione con lo scoutismo. Anche perché, detto tra noi, cosa diavolo c'entra la chiesa? Ho sempre visto lo scoutismo come gente che fa gruppo, che si diverte a fare attività insieme, a cui piace passare del tempo all'aria aperta etc. Non vedo perché da principio in ogni cosa debba subentrare la componente religiosa a rovinare tutto.

E però leggi quello scrivo, non rispondere a caso.

La componente religiosa non è rovina di niente, lo può essere il suo errato utilizzo. Il CNGEI è un'associazione laica, chi vuole condividere la propria fede cristiana col gruppo non può farlo.

 

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Quiescent93

E però leggi quello scrivo, non rispondere a caso.

La componente religiosa non è rovina di niente, lo può essere il suo errato utilizzo. Il CNGEI è un'associazione laica, chi vuole condividere la propria fede cristiana col gruppo non può farlo.

 

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Ci sono cose che non devono necessariamente convivere e al giorno d'oggi cattolicesimo e omosessualità sono tra queste. La chiesa poi muta alla velocità con cui Plutone orbita attorno al Sole, quindi quando dovrebbero avvenire i cambiamenti da te proposti? In cosa si concretizza questa condivisione della fede con il gruppo da essere così imperdibile? Non conoscendo l'ambiente vorrei capire. Se uno scout è iscritto al CNGEI non può in alcun modo andare a messa o non può andarci vestito da scout? È essenziale che sia il gruppo scout anche quello con cui condividere la propria fede? Non potrebbe condividere con gli scout le attività da scout che non hanno nulla a che vedere con la religione e con un altro gurppo di persone la propria fede?

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lecosechenondici

 

 

Ci sono cose che non devono necessariamente convivere e al giorno d'oggi cattolicesimo e omosessualità sono tra queste. La chiesa poi muta alla velocità con cui Plutone orbita attorno al Sole, quindi quando dovrebbero avvenire i cambiamenti da te proposti? In cosa si concretizza questa condivisione della fede con il gruppo da essere così imperdibile? Non conoscendo l'ambiente vorrei capire. Se uno scout è iscritto al CNGEI non può in alcun modo andare a messa o non può andarci vestito da scout? È essenziale che sia il gruppo scout anche quello con cui condividere la propria fede? Non potrebbe condividere con gli scout le attività da scout che non hanno nulla a che vedere con la religione e con un altro gurppo di persone la propria fede?

Non devono coesistere cattolicesimo e omosessualità, lo sto dicendo da otto post.

La condivisione della fede si concretizza in attività di gruppo di crescita personale e collettive da cui scaturiscono diverti tipi di riflessione. Cose che a te sembrano stupide ma per un cristiano (non cattolico) non lo sono.

 

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Penso che l'idea degli scout era appunto di aiutare quei 150000 ragazzi a diventare cattolici. Indottrinamento dolce.

 

Ma non è assolutamente vero...non è che si faccia catechismo a scout, tutt'altro. Si va a messa ogni settimana e poi durante le attività viene ritagliato un piccolo momento di riflessione su tematiche di fede (roba abbastanza pallosa che fondamentalmente non frega niente a nessuno e poi si torna a giocare o fare altro). Stop.

 

Comunque leggo ora su wikipedia che uno dei punti fondamentali è la "proposta cattolica", non l'imposizione. Chiaro che però se diventi un capo la cosa è un po' diversa, come puoi fare una proposta cattolica se sei palesemente contro i precetti di quest'ultima? Ed è questo il problema dell'unione civile...finchè una cosa rimane nel privato, nessuno può farti i conti in tasca. Non è il fatto che uno sia gay o che faccia "sesso per piacere"...ma il fatto che questo sia ufficiale.

 

 

Ci sono tre cattolici in tutta l'associazione.

Si ma non è questo il punto, è lo stesso discorso del praticante/non praticante.

 

Sei all'interno di un'organizzazione di un certo stampo e non puoi cercare di cambiarla per il tuo comodo. Se non ti piace ti arrangi. Fare scout o diventare capo non è che sia obbligatorio e comunque nessuno ti discrimina in nessun modo. Certo che se sei uno di quelli che dovrebbe educare, dà un esempio palesemente lontano da quelli che sono i precetti del cattolicesimo....

 

Comunque credo che ci sia un organismo direttivo dell'agesci, votato dai capi stessi. Credo stia a loro prendere una decisione in merito. Ed eventualmente cambiare lo statuto.

 

 

Resto convinto che quel prete vorrebbe far cacciare anche gli insegnanti gay dalle scuole pubbliche.

E anche se fosse scusa? Cavoli suoi...

Edited by nofrills
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Quiescent93

Non devono coesistere cattolicesimo e omosessualità, lo sto dicendo da otto post.

La condivisione della fede si concretizza in attività di gruppo di crescita personale e collettive da cui scaturiscono diverti tipi di riflessione. Cose che a te sembrano stupide ma per un cristiano (non cattolico) non lo sono.

 

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Ok dopo di questa la smetto. Avrò frainteso il messaggio nel quale proponevi che fosse l'AGESCI in qualche modo a ribellarsi a certe usanze vetuste della chiesa. Quindi anche se con fondamenta cattoliche le tematiche trattate sono più generali e inglobano il cristianesimo tutto indi per cui sarebbe irragionevole costringere alla privazione della condivisione di tali tematiche gli omosessuali? Per quanto riguarda le tematiche religiose non ho mai detto che siano tutte stupide a prescindere. Su alcuni punti però non c'è, per quanto mi riguarda, modo di trovare alcun tipo di mediazione.

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E anche se fosse scusa? Cavoli suoi...

Non sono cavoli suoi. Un prete fa discorsi pubblici in chiesa e nel bene o nel male quel che lui dice viene sentito dalla gente.

 

Se un prete e' omofobo non va bene. Deve accogliere senza pregiudizi tutti e diffondere questo spirito aperto negli altri.

 

Se vuol far cacciare i gay da posti pubblici non va bene.

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