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Lorenzin: «Maternità surrogata è la schiavitù più crudele»


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A quanto pare Arcilesbica è sulle stesse posizioni della Lorenzin. Io mi interrogherei più su questo invece che sulle parole scontate della ministra.

Edited by Uncanny
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Tutte le associazioni femministe che mi vengono in mente sono contro la GPA:

Se Non ora Quando, Diotima, Libreria delle Donne e Arcilesbica

e vari nomi storici della sinistra femminista.

Su cattoliche e destrorse nessuno ha mai avuto dubbi.

A favore soltanto alcune femministe della nuova generazione come la Lalli e la Murgia

che non hanno alcuna associazione femminista dietro.

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Non è vero e consentitemi di dire su questioni del genere non si procede a forza di "mi pare"

 

C'è stata una scissione fra SNOQ libere e SNOQ factory una parte del movimento che nacque nel 2011 contro Berlusconi

è sostenuta dal PD ed è finita in Parlamento, essendo la parte di "destra" ha quindi la capacità di organizzare convegni come

quello citato etc. il resto - ne convengo - non conta molto, perchè ovviamente non ha l'appoggio del PD

 

http://espresso.repubblica.it/attualita/2015/12/09/news/cosa-resta-di-se-non-ora-quando-e-perche-le-femministe-si-sono-divise-1.242733

 

Per quanto riguarda Arcilesbica, che non milita nella parte destra, al termine del 6° Congresso nazionale definì la sua posizione

in questo senso:

 

Nel 2012 Arci­Le­sbica, al ter­mine del suo 6° con­gresso, ha defi­nito la pro­pria posi­zione sul tema, asse­rendo che la Gpa, se rea­liz­zata per soli­da­rietà, è altrui­stica, se si dà per un com­penso è com­mer­ciale. La Gpa può sus­si­stere nel momento in cui risulta essere un atto volon­ta­rio, per sot­to­li­neare que­sta volon­ta­rietà è neces­sa­ria la gra­tuità, anche eco­no­mica, del gesto. [...] Il corpo di una donna che intra­prende il per­corso della gesta­zione per altri non porta mate­ria­li­sti­ca­mente solo un embrione den­tro di sé, non riduce la sua esi­stenza al desi­de­rio altrui; il corpo di una donna misura sé stesso nella rela­zione con i nove mesi di gesta­zione. E que­sto tempo non può essere deciso a priori da un con­tratto vin­co­lante e vincolato.

 

La posizione di Arcilesbica quindi è contraria alla commercializzazione, ed a favore della gratuità MA

bisognerebbe garantire alla donna che ha portato avanti la gestazione per altri, al termine del parto, una

sorta di diritto al ripensamento ( atto quindi altruistico con attribuzione alla donna di una sorta di diritto

potestativo finale rispetto ai gay/etero maschi richiedenti )

 

Ancora al VII Congresso Nazionale di Arcilesbica nel 2015:

 

Il tema della Gestazione per Altri (GPA), tenuto in sordina dal movimento LGBT italiano e su cui noi abbiamo preso una posizione solo interna nel passato Congresso, è ora potenzialmente brandito dal movimento delle Sentinelle in Piedi. Ribadiamo di essere a favore della GPA ma solo di quella non-commerciale, perché negarla in toto significherebbe impedire alle donne di disporre del proprio corpo, ma accettare quella commerciale significherebbe ridurre
la libertà a mercificazione. Si rende necessario riaffermare la nostra posizione ma separandola nettamente dalla lettura omofobica. Appare urgente un confronto nel movimento LGBT per esplicitare il posizionamento di ciascuno sul tema; assumiamo l’impegno di organizzarlo come convegno interno al movimento, non necessariamente con scopo di linea unitaria. Nell’ultimo triennio, l’ondata della protesta femminile in difesa della dignità delle donne che ha portato nel 2011 alla nascita di “Se Non Ora Quando” si è gradualmente spenta e si è tornate alla serie di gruppi territoriali che non sembrano più capaci di costruire un’azione unitaria
e condivisa, scegliendo piuttosto percorsi di partecipazione a campagne sul tema del contrasto alla violenza sulle donne (“Mai più complici”, “Stop al femminicidio”).

 

Anche nelle tesi congressuali di Arcilesbica 2015 si riconosce la rottura del movimento femminista del 2011 e si ribadisce

nella sostanza la posizione del 2012, nel silenzio totale di Arcigay che non è stato in grado di dire e/o fare niente di significativo

durante il dibattito sulla Cirinnà per il timore di "disturbare" il PD, scatenandosi gli omofobi sulla "compravendita dei bambini" per

abbattere la stepchild adoption, un gruppo di lesbiche e di femministe ( fra cui Aurelio Mancuso e Gaetano Silvestri ) si è quindi

dissociato da Arcilesbica con un manifesto per un NO più deciso ( è il manifesto dei 49 )

 

Inoltre i gay Piddini hanno iniziato a criticare Arcigay, nel senso esattamente opposto al mio ( io ho criticato le associazioni LGBT

per aver rinunciato alla lotta ed averci fatto sorbire un anno e mezzo di omofobia giornaliera senza fare niente, loro per essere

"equivoci" sulla GPA e quindi dare armi al Nemico )

 

Il risultato finale è stato di arrivare in Parlamento con un Senatore gay Lo Giudice che avendo usufruito della legge americana

ha usufruito di un contratto di surrogazione ( come poi farà Vendola ) senza che nessuno avesse detto-fatto-discusso-deciso

assolutamente niente.

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In effetti all'incontro alla Camera e a sottoscrivere la richiesta di bando universale c'era solo la presidente di Arcilesbica Milano Cristina Gramolini.

A quanto pare l'intera sezione di Milano è in conflitto con la posizione ufficiale di Arcilesbica nazionale. Al pride di Milano distribuiva volantini in cui veniva espressa contrarietà a qualsiasi forma di regolamentazione e non solo alla GPA commerciale.

Edited by Uncanny
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Cristina Gramolini è in effetti una delle lesbiche firmatarie del manifesto dei 49 o 50 in dissenso

da Arcilesbica e si è collocata insieme a Mancuso e Silvestri sulla posizione di SNOQ-Libere.

 

Con questa parte del movimento femminista e delle lesbiche esiste un dissenso radicale

tanto è vero che organizzano convegni in parlamento con la Lorenzin la Carfagna etc

 

Lo possono fare anche perchè godono di un sostegno politico e di una visibilità che le altre lesbiche

e femministe non hanno

 

Va però detta la verità fino in fondo la maggioranza delle lesbiche e le femministe di sinistra, hanno

delle perplessità sui contratti di surrogazione che vincolano la volontà della donna "ora per allora" cioè

all'inizio della gestazione e prima del parto. Contratti che sono legali negli USA e di cui hanno usufruito

diversi gay, fra cui Lo Giudice e Vendola ( a mero titolo esemplificativo )

 

Con queste sarebbe possibile dialogare per una soluzione "italiana", se non fosse che c'è chi preferisce

( potendolo fare ) andare negli USA

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Ma che la materia possa, non solo sollevare dubbi, ma anche dividere

non credo sia in discussione; semmai il problema è se le femministe fossero

unite da altro, oltrechè dall'opposizione a Berlusconi ( visto che non si sono divise

solo su questo, ma dopo la caduta di Berlusconi praticamente su tutto )

 

Dopodiché - certo - dovremmo interrogarci sul fatto che puntualmente il sistema

politico ha raccolto canalizzato e messo in valore, il "peggio" e non il "meglio" di

quel movimento ( quello che io chiamo arbitrariamente parte di "destra" anche se

è composto da donne in teoria di sinistra... )

 

Ed addirittura ci sta costruendo una "trasversalità politica" di genere, con le donne

cattoliche e del centrodestra ( il tutto all'ombra del PD )

 

Rispetto a tutto ciò la comunità LGBT appare reticente, inconcludente anche oggi

ad approvazione della Cirinnà avvenuta

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le femministe dovrebbero capire che la donazione di sperma e la maternità surrogata sono molto legate perché in entrambi i casi c'é il dono di gameti con in più la la maternità per altri nel caso dell'ovulo.

 

donare un ovulo o donare dello sperma dal punto di vista morale e legislativo dovrebbe essere la medesima cosa con la differenza però che che dal punto di vista pratico donare un ovulo è molto più complicato.

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Silverselfer

Mi è accaduto due volte che delle compagne abbiano arbitrariamente deciso di abortire un nostro feto. Io mi sono sempre detto che era un loro diritto nonostante se me lo avessero detto, in cuor mio non credo che avrei trovato la loro stessa determinazione ad affrontare un iter burocratico con sorprendente >>leggerezza<< al che sono due le risposte, o tenevano così tanto a mille e una limitazione alle proprie libertà, o le doveva far proprio schifo portare in grembo una nostra creatura. 

 

Bando alle storie personali ... le storie che si ascoltano mi raccontano che le GPA a coppie Gay non comportano alcun conflitto materno in quanto non esiste conflittualità nel ruolo femminile. Gli omosessuali non discriminano il ruolo della madre e a quanto ne so io, non esiste nessun caso in cui una coppia di uomini abbia negato alle madri surrogate di continuare ad avere un rapporto materno con la propria genitura.

 

Al contrario, simili casi si sono puntualmente verificati con le coppie etero, in cui la madre surrogata entra puntualmente in conflitto con la figura materna adottiva. 

 

In ultima analisi ... e datemi anche del misogino per quanto sto per scrivere ... mi continuo a chiedere perché le lesbiche femministe si pongano ancora a giudici super partes di una sessualità che al contrario, un omosessuale maschio per loro stesso uso e costume, viene discriminato a pertinenza di una sessualità cui sono ritenuti obiettori nel momento che non praticano più. Cioè, le lesbiche continuano a dettar legge sui rapporti etero delle loro consorelle etero quando loro da decenni si sparano nella vagina seme maschile senza porsi manco uno dei dubbi che vorrebbero porre ai corrispettivi omosessuali maschi.

 

Detto ciò ... in piena e insana contraddizione Bi ... non mi sono mai spiegato come tanti maschi si vadano a prostituire in quelle mungiture di banche dello sperma, senza porsi il minimo scrupolo di coscienza che quella sega produrrà un numero non determinabile di  figli. Si tratta di un istinto procreativo congenito al maschio impollinatore a me sconosciuto? Sì, magari sta proprio nella mia distorsione di maschio ermafrodita quella componente femminile che m'impedisce di disinteressarmi di un'eventuale prole ... 

 

Non lo so ... ma nel dubbio voglio sempre dare il diritto di scelta hai più prossimi alla procreazione ... se una donna lo fa, io le concedo il diritto di scelta qualsiasi siano le sue ragioni ... i figli dovranno trovare da soli una ragione all'amore che verrà loro donato, nelle misura che questo sarà doverosamente elargito.

 

In ultimissima analisi, le geniture >>tradizionali<< non hanno alcun merito da avanzare ... padri che ammazzano i figli ... madri che ne compiono di ogni sconvolgendo la serenità dei propri pargoli ... No, generazioni di psicoterapeuti campano sui guasti di questo generi di rapporti ... non esiste una regola infallibile da dover imporre come soluzione perfetta ... ora si sentono di gesti paterni esemplari, ma vorrei che ognuno parlasse del suo prima di metterlo a confronto con quello dei genitori gay, che mediamente sono superiori alla media nel confrontarsi con i figli prima come individui e in ultima delle ultime istanze, come proprietà della genitura messa al mondo.

 

Visto che di casi oramai ce ne sono parecchi, portatemi uno e dico uno di casi in cui dei figli di coppie omosessuali maschili odino i propri genitori allo stesso modo che ce ne sono di quelli etero che ammazzano o almeno si lamentino dei corrispettivi e usualmente casuali genitori etero ... 

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Spero che tu non non abbia detto alle tue partner che pensavi

di essere un maschio ermafrodita...già è un problema dire di essere

bisex, ma dire: "bisex-contraddittorio in modo insano-e maschio ermafrodita"

rischia di essere un po' spaventoso

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Rispetto a tutto ciò la comunità LGBT appare reticente, inconcludente anche oggi ad approvazione della Cirinnà avvenuta

 

Siamo reticenti perché non abbiamo mai avuto il coraggio di dire - come maschi -

che i concetti di "maschilismo" e di "patriarcato" sono assurdi,

perché fanno pesare la responsabilità del sessismo sempre e solo su un genere.

 

Di conseguenza abbiamo covato una serpe e la Muraro può bellamente parlare di "omopatriarcato"

In venticinque anni nessuna femminista ha detto una sillaba sulla gestazione per altri quando riguardava gli etero

e si sono svegliate tutte insieme - non solo in Italia in cui ti piace additare il PD, ma anche in Francia -

solo quando hanno scoperto che alla GPA potevano accedere anche le coppie di maschi.

 

E no: non è un problema del PD né dei Cattolici né delle Destre;

perché il tema della "mercificazione del corpo delle donne" è una sparata marxista

e anche il Movimento Cinque Stelle la cavalca orgogliosamente.

 

E' un problema di tutto il movimento femminista.

Come dice la Terragni: "Abbiamo già convinto i tre quarti del movimento e l'ultimo quarto seguirà".

Sanno di essere la maggioranza: sia come numero, sia come case editrici che come cattedre.

E sono orgogliosamente trasversali.

 

Siamo stati zitti (io no, con un amico di Famiglie Arcobaleno sono stato anche cacciato da un dibattito)

perché abbiamo sempre pensato che le femministe fossero immuni dall'omofobia

perché ci siamo raccontati: "L'omofobia deriva da maschilismo e patriarcato, no?"

e solo ora scopriamo che i gay sono invece il bersaglio perfetto della loro misandria.

 

Se nessun Pride quest'anno parlerà della GPA non sarà certo per colpa di Scalfarotto,

(come se il PD si fosse mai seduto al tavolo programmatico di un Pride)

ma per non urtare la sensibilità di Arcilesbica.

Accettiamo questo divorzio e isoliamo le realtà indisponibili alla nostra agenda.

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Balle, non abbiamo avuto neanche il coraggio

di prendere una iniziativa politica per tutta la

durata del dibattito sulla cirinnà

 

Ci siamo limitati a dire che la GPA era un argomento

"terroristico" perchè la legge non lo prevedeva ( mentre

sedeva in Senato una smentita fisica all'assunto Lo Giudice )

 

 

 

E no: non è un problema del PD né dei Cattolici né delle Destre;

 

E sì è un problema del PD perchè è il PD

che ha ospitato quelle femministe ed ora

le vede collaborare trasversalmente alle destre

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Le lesbiche farebbero dunque una battaglia ideologica in favore delle donne etero, visto che suppongo siano poche le lesbiche che fanno una gravidanza per altri ?

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Arcilesbica ha fatto i Congressi con i Comunicati

che io ho pubblicato, 2012 e 2015

 

Aspettano ancora una risposta da Arcigay

 

Si potrebbe INIZIARE a discuterne?

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compagne abbiano arbitrariamente deciso di abortire

 

la faccenda secondo me è tutta qui: come maschio condivido l'avverbio "arbitrariamente", ma in realtà la legge sull'aborto non lascia alcuna potestà al maschio, perché dopo che la donna è rimasta incinta, è lei l'unica arbitra del destino di quella gravidanza

dunque secondo la legge non è mai arbitrario che la donna, nei limiti stabiliti dalla legge stessa, decida di abortire, e non lo è in particolare anche se la sua volontà si contrappone a quella del padre biologico

la maternità surrogata cambia le carte in tavola: il contratto, dove è ammesso, limita la libertà di azione della donna e crea un principio di "protezione" del feto che, nel caso di coppia gay, è integralmente riconducibile a un implicito riconoscimento di una sorta di potestà maschile sulla gravidanza in atto

è questo che, a mio avviso, risulta inammissibile per le femministe: c'è il timore che la maternità surrogata introduca un principio che possa portare a ridiscutere anche la legislazione abortista, per come è strutturata oggi in tutto l'occidente (con la totale negazione della presenza del "corpo del padre" nel feto)

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Balle, non abbiamo avuto neanche il coraggio

di prendere una iniziativa politica per tutta la

durata del dibattito sulla cirinnà

 

Balle sono per chi ha solo sparato merda sulle unioni civili, senza neanche vagamente citare la GPA, non chi perlomeno cercava di tenerla fuori da quel che non c'entrava ;)

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la maternità surrogata cambia le carte in tavola: il contratto, dove è ammesso, limita la libertà di azione della donna e crea un principio di "protezione" del feto che, nel caso di coppia gay, è integralmente riconducibile a un implicito riconoscimento di una sorta di potestà maschile

 

Supponiamo che una donna stipuli un accordo, anche gratuito e poi cambi idea

e decida di non voler più ricevere l'ovulo fecondato, dobbiamo immaginarci che

i committenti possano farle causa per inadempimento contrattuale o che possa

"tirarsi indietro" nonostante sia impegnata contrattualmente perchè il consenso

a prestazione sanitaria ( diritto alla salute ) prevale?

 

E se la donna - ovviamente nei termini di legge - per una sorta di rifiuto psicologico

intendesse avvalersi della 194 contro l'interesse dei committenti? Lo può fare, lo può

fare senza rispondere dei danni neanche a titolo extracontrattuale, o lo può fare ma

deve in qualche modo risarcire un possibile danno ( spese sostenute danno morale )?

 

Se noi oltre a prevedere la gratuità, garantiamo alla donna che ogni decisione presa

durante la gestazione è unilateralmente sua, ciò che l'accordo disciplinerebbe in modo

irrevocabile è solo la rinuncia ( ora per allora ) alla maternità, se la gravidanza produce

una nascita.

 

Se invece il problema è che questa donna può decidere anche della maternità ( soprattutto

nei casi in cui l'ovulo è suo e quindi è sia gestazione, che concepimento ) di fatto avremmo

una sorta di negozio giuridico unilaterale ( più assimilabile ad una donazione revocabile fino

ad un certo termine : mettiamo il parto )

 

Ovviamente con chi è a favore del bando universale della GPA non c'è modo di discutere

di questi aspetti, con le femministe del PD che si accordano con la lorenzin e i cattolici e le

lesbiche dissenzienti non ci sono margini di discussione, se ne fanno una questione ideologica.

 

Con le altre femministe e Arcilesbica, invece, si potrebbe iniziare una discussione politica

la qual cosa implica un riconoscimento delle reciproche posizioni, salvo il fatto che attualmente

sono prive di rappresentanza politica in Parlamento cioè si tratta di una discussione extraparlamentare

preparatoria, di tipo culturale etc

 

Ciò a cui si assiste invece è il confinamento di questi temi ai seminari dei giuristi specializzati in

diritto di famiglia ( il ché corrisponde poi alla generale caduta di capacità della politica di occuparsi

di temi sociali che vengono di fatto delegati ai tribunali: esattamente come sta avvenendo per le

adozioni )

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  • 2 weeks later...
Silverselfer

6 15740 Messaggi: 103 topics LuogoArcella! Inviato 30 marzo 2017 - 22:20 Divertitevi :)

>> Il sacrificio degli interessi delle lesbiche è una montatura alla Wu Ming, creata da "I" trans, infiltrati del patriarcato che vogliono distruggere il movimento femminista. Solo la Santa Alleanza fra femminismo e Chiesa può fermare l'abiezione<<

 

Questa "auto citazione" tra le tante proposte a random dal sito delle femministe escludenti è quella che trovo più paradossale. In ogni modo, gli estremismi sono spesso il parossismo di un paradosso istituzionalizzato. Quello che inquieta nella citazione di cui sopra, è la Santa Alleanza proposta con la Chiesa che ha concepito l'archetipo sociale patriarcale interamente basato sull'esproprio del corpo femminile.

 

Ora io no so quanto conti il punto di vista di queste "Femministe Escludenti" certo è che le sfumature all'interno del movimento femminista sono molte e sicuramente si sta disquisendo di qualcosa soprattutto sciovinista. Un termine questo che siamo usualmente abituati ad associare al maschilismo, ma come vediamo produce i medesimi effetti col femminismo. Tecnicamente la parola indica un'aprioristica esaltazione fanatica delle qualità di uno dei due sessi biologici. Una contrapposizione che produce misoginia da una parte e misandria dall'altra. Sono posizioni non dialoganti che propongono alla controparte una posizione subalterna. La nostra società, a parte gli ultimi cento anni o forse anche meno, è sostanzialmente un archetipo sociale basato sullo sciovinismo patriarcale di foggia maschilista, cui lo sciovinismo matriarcale di foggia femminista, come ogni movimento fondamentalista. si vuole sostituire con la medesima intolleranza.

 

Questo atteggiamento eversivo è stato forse il motivo per cui il femminismo non ha saputo mai coinvolgere la maggioranza delle donne. riducendosi in posizioni sempre più rabbiosamente marginali. Ciò nonostante sono sempre le minoranze che fanno le rivoluzioni e anche in questo caso, sono state le femministe a conquistare per tutte le donne quei diritti che oggi diamo troppo facilmente per scontati. Sarebbe bene ricordarci che fino a non tanto tempo fa era opinione comune che il cervello femminile non potesse sostenere un dottorato senza accusare crisi nevrotiche e anche se oggi inorridiamo dinanzi alla pratica dell'infibulazione, la letteratura scientifica occidentale sosteneva che l'orgasmo femminile inducesse l'isteria. Qui in Italia c'è voluta una sentenza costituzionale del 1968 per dichiarare illegittimo l'articolo 599 del codice penale che puniva l'adulterio femminile fino a due anni di reclusione e al contrario riteneva penalmente irrilevante quello maschile, sentenza che poi condusse dritta all'approvazione del divorzio anche in Italia. Questo significa che da noi la sessualità maschile era scissa dal suo ruolo all'interno della coppia e la cui condotta non inficiava come nel caso delle donne, la sua posizione di padre o patriarca.

 

La GPA americana o nord europea qual si voglia, da noi s'innesta su questo background culturale. Non che un certo tipo di femminismo sia meno oltranzista da altre parti, ma non trova una sponda altrettanto sciovinista che in un certo senso lo legittimi. Proporre una Santa Alleanza con la Chiesa ovunque suonerebbe oltremodo folle invece qui da noi, le due posizioni contrapposte trovano degli effetti pratici su cui convergere. La famiglia intesa con due figure genitoriali è il nocciolo della questione. Fin quando si considera >>inalienabile<< il diritto del nascituro ad avere un padre e una madre. la GPA potrà essere accettata solo per delle coppie etero che non possono ricorrere alla fecondazione eterologa. Non vedo come questa posizione si possa conciliare con il modello delle madri single svedesi che decidono liberamente del proprio utero e del figlio che ne verrà senza preoccuparsi di perdere tempo a cercarsi un partner con relative complicazioni di coppia. Qual è il punto di contatto tra quel femminismo sciovinista e la posizione della chiesa? Sostanzialmente solo il divieto morale di violare il corpo della donna ... tuttavia la sacralità del corpo che intende la chiesa è l'esproprio del suo utero da parte di Dio e se è questo che intendono per Santa Alleanza ...

 

Per come la vedo io, sono due posizioni indebite che vendono da una parte gli eunuchi di Dio e dall'altra donne che promuovono una sessualità liberata dall'amplesso maschile. Se una donna vuole diventare madre o anche interrompere una gravidanza perché il corpo è suo, è un diritto e fin qua nulla da eccepire, ma perde la libertà di deciderne quando vuole condurre una gravidanza non geneticamente propria. Divieto che si adduce con l'unica argomentazione possibile dell'indispensabile figura materna per il nascituro o più propriamente, l'inadeguatezza naturale del maschio a crescere dei bambini. Qualsiasi discussione è rigettata dalla chiesa per quanto detto e dalle femministe perché trovano eticamente inaccettabile qualsiasi uso improprio della sessualità procreativa delle donne ... inaccettabile alla stregua della prostituzione. Certo che esiste il pericolo che si verifichi una situazione come quella indonesiana con delle ragazze fattrici che sfornano figli a pagamento, tant'è che c'è nonostante la GPA sia legale o illegale, come del resto esiste la schiavitù sessuale delle povere ragazze nigeriane ... è tuttavia improprio usare un turpe meretricio per negare il diritto di lavorare alle sexworkers ... additandole poi con l'articolo al maschile escludendo che una >>vera donna<< si prostituirebbe di propria iniziativa ... obiettivamente può essere solo delle femministe italiane il modello virtuoso di Santa Maria Goretti ...

 

Ritenere lesiva ogni tipologia di GPA è solo strumentale a posizioni sostanzialmente ideologiche. Si può sempre costruire un modello legale che tenga conto di tutte le parti coinvolte e soprattutto metta dei contrappesi per tutelare i soggetti deboli ... ma anche questa è una posizione >>ideologica<< ritenuta liberale da chi la esercita e avversata come >>relativismo<< dai detrattori che hanno in tasca la ricetta giusta e usano la giustizia per imporla. Solo che ogni forma di proibizionismo produce solo un sommerso dove si realizza proprio quanto si vuole impedire. Basti vedere il narcotraffico in cui si è speso centinaia di miliardi di dollari per reprimerlo nella convinzione che la droga sia un veleno, seppure le farmacie ne trabocchino ... ah, la lobby degli psicofarmaci! Qualcuno requisisca gli ansiolitici da tutte le borsette delle signore ... 

 

Spero che tu non non abbia detto alle tue partner che pensavi di essere un maschio ermafrodita...già è un problema dire di essere bisex, ma dire: "bisex-contraddittorio in modo insano-e maschio ermafrodita" rischia di essere un po' spaventoso

Ci sento un pizzico di cattiveria in tutto ciò ... comunque sono orgoglioso della mia sessualità e nessuno ha mai avuto a dispiacersene ... quanto invece io delle insane certezze con cui si è sempre pronti a tagliare giudizi sprezzanti.

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la maternità surrogata cambia le carte in tavola: il contratto, dove è ammesso, limita la libertà di azione della donna e crea un principio di "protezione" del feto che, nel caso di coppia gay, è integralmente riconducibile a un implicito riconoscimento di una sorta di potestà maschile sulla gravidanza in atto è questo che, a mio avviso, risulta inammissibile per le femministe: c'è il timore che la maternità surrogata introduca un principio che possa portare a ridiscutere anche la legislazione abortista, per come è strutturata oggi in tutto l'occidente (con la totale negazione della presenza del "corpo del padre" nel feto)

 

Non so se sia questa, che tu descrivi, la ragione dell'opposizione delle femministe ma non sarebbe male a mio giudizio, benché io non ne sia personalmente interessato, che si rivedesse questa piena ed assoluta potestà della donna su un feto che è solo per metà un suo prodotto.

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Sara' anche solo per meta' un suo prodotto ma la gravidanza e il parto li deve fare lei da sola.

 

La mia impressione sulle femministe e' che a volte hanno delle rotelle nel cervello che non girano per il verso giusto.

Edited by marco7
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Ci sento un pizzico di cattiveria in tutto ciò ...

 

No, ovviamente tutto il resto del tuo intervento

per me è sconclusionato e folle, ma la mia notazione

invece si limitava al tuo consolidato trend riguardo la

fissa su bisessualità&ermafroditismo maschile ( Mario

Mieli è morto nel 1983 e nessuno oramai ritiene attuali

queste sue notazioni sull'identità sessuale...)

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