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Io gay, enorme e delicato problema con mia sorella


netny

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La sua unica risposta? Scusa, ho sbagliato, avevi ragione mi dispiace. Un po' poco e un po' troppo comodo.

 

Beh ma tu chiedigli e pretendi dei cambiamenti

per il futuro, inutile rimestare il passato

 

Se lo fa bene, se non lo fa e si limita a questo

allontanati

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Beh ma tu chiedigli e pretendi dei cambiamenti per il futuro, inutile rimestare il passato Se lo fa bene, se non lo fa e si limita a questo allontanati

 

Beh...ma ora è già cambiata! Parla con il mio compagno, lo stesso che lei non ha voluto al suo matrimonio, ora di argomenti omosessuali  (riferiti alla sua amante) come se nulla fosse....

 

Però scusatemi...un conto...è porgere l'altra guancia. Un conto è la sua pretesa di comprensività e di "faccio quello che voglio"....a comando...a seconda delle sue esigenze...

 

E' vero che è inutile rivangare il passato...però è anche vero che certe cose hanno ferito e non si riesce a far finta di nulla

Edited by netny
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Capisco...lei probabilmente se tu

gli avessi detto di non portare ad un

tuo matrimonio etero, Giacomina

 

Avrebbe risposto: vaffanculo, allora

non vengo

 

Però vuoi il diverso carattere, vuoi

che lei è un po' lesbica oramai è andata

al contrario e non la rimedi

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Però vuoi il diverso carattere, vuoi che lei è un po' lesbica oramai è andata al contrario e non la rimedi

 

infatti Hinzelmann, sono qui proprio per questo:

 

da una parte c'è mia sorella che - a mio parere - non su basi certe, ma neanche così remote, reputo stia avendo una sorta di crisi personale e di identità che rischiano di minare il suo futuro. E ora, essendo innamorata persa di questa donna, ritengo non stia lucidamente gestendo la grande matassa di problemi che si stanno accumulando settimana dopo settimana.

 

Dall'altra c'è livore per come le sue scelte, le sue "imposizioni" e il suo modo di fare abbiano influito su di me, sul mio compagno e sulla nostra famiglia di origine, determinando alcune scelte di vita che hanno avuto ripercussioni sul passato e le avranno sul futuro.

 

Io non riesco bene, per ovvie ragioni, a scindere i due piani e avrei bisogno di un occhio e parere esterno per mantenere separate le due questioni, o trovare un punto di vista equilibrato che le prenda in considerazione entrambe.

 

Anche se, tirando le somme il succo del ragionamento sembra essere: sul primo punto lasciala libera di fare quello che vuole. Sbaglio o non sbaglio, abbagliata o meno che sia.

Sul secondo punto, connesso al primo per le ragioni che ho spiegato negli ultimi post....il concetto sembra "scemo te che ti sei fatto condizionare, ma ora non puoi pretendere che lei faccia lo stesso di come hai fatto tu/avete fatto voi quando ti/vi condizionava, nel bene e nel male"

 

PS comunque, aldilà della faccenda, sto scoprendo anche un lato di mia sorella un po' egoistico. E questo mi delude un po', perché invece l'ho sempre considerata esattamente l'opposto. Al limite un po' "ignorante" e dalle vedute ristrette, ma non egoista.

Edited by netny
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"scemo te che ti sei fatto condizionare, ma ora non puoi pretendere che lei faccia lo stesso di come hai fatto tu/avete fatto voi quando ti/vi condizionava, nel bene e nel male"

 

Beh, un po' sì, può essere detto così.

 

Ma da un lato tu sai bene che non è solo questione di intelligenza

quanto di "forza", dall'altro nel concetto di forza non ci sono solo delle

virtù tutte positive ( come nell'esempio da me fatto )  o dei difetti tutti negativi

( la stronzaggine e/o l'egoismo )

 

Diciamo che ora dovresti essere in grado di comprendere che delegare tutta

la forza e la capacità di decidere ad un'altra persona è sbagliato e in alcuni

casi devi fare ciò che tu reputi giusto per te e dovresti ottenere da lei al contrario ( visto

che riconosce di averti condizionato male in alcune cose ) che in futuro in alcuni

casi sarà lei a doversi fare condizionare da te o a fare dei passi indietro etc

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E non mi va proprio giù tutto ciò, perché per anni ha fatto di tutto per far seguire agli altri, la SUA visione della vita.

 

e diglielooo
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ma solo al sottoscritto capita di dover ​fare delle cose anche se non sono propriamente l'obbiettivo primario o più felice della propria vita?

ecco..

come dire..

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e diglielooo

Krad, ma secondo te non gliel'ho detto? Ma risponde sempre alla stessa maniera, dicendo che sbagliava, scusandosi e stop. Nulla di più...

 

Io, scusatemi, sarò de coccio...ma di fronte a tutto questo turbinio di emozioni che la stanno attraversando, di fronte al mio tardivo e ufficiale CO ecc ecc...beh, mi sarei aspettato qualche riflessione un po' più approfondita. Anche perché lo voglio dire con chiarezza: ho sempre pensato che molti atteggiamenti verso se stessa e verso gli altri fossero sbagliato e/o eccessivi. Ma non tutta la sua vita (e il riflesso che ha avuto anche nelle vite altrui) é stata una m...da. Anzi, ha fatto anche cose positive.

Ora invece il suo unico "mood" é, molto semplicistico e superficiale, buttando via il bambino con l'acqua sporca.

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No, no, no.

 

Non ci siamo assolutamente.

 

Troppo comodo scaricare sulla sorella, per quanto stronza e prepotente (o anche solo indelicata) scelte di vita TUE, che ora ti accorgi essere sbagliate, o comunque non più confacenti i tuoi desideri e le tue aspettative.

 

Puoi odiare tua sorella perché da piccoli ti faceva i dispetti, ma non la puoi ritenere responsabile del fatto che ora fai il fisiatra a Roncobilaccio invece che lo skipper a Puerto Escondido.

 

Nel ricatto psicologico c'è chi ricatta, e c'è però chi cede al ricatto preferendo compiacere il ricattatore piuttosto che dispiacerlo e fare un atto di forza per divincolarsi.

 

Ora, al momento tu sei inferocito e ribolli perché non hai fatto nessun (sano!) atto di forza egoistico in passato.

Va benissimo, arrabbiati. Va anche bene riconoscere che hai ceduto alle pressioni di tua sorella e ti sei lasciato opprimere dalla pietà filiale.

 

Ma sei comunque tu che hai deciso di cedere. E adesso rischi di preservare intatto il circolo vizioso se innesti tutte le tue riflessioni su "è colpa di mia sorella", perché così facendo, PER L'ENNESIMA VOLTA, accadrà che ti DERESPONSABILIZZERAI da ciò che ti compete come padrone della tua esistenza, e penserai che "cambiare" tua sorella potrà portare giovamenti alla tua vita.

 

Non sarà assolutamente così. Non otterrai nulla in quel modo, solo ulteriore frustrazione.

 

Sei tu che devi cambiare per te stesso.

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Freedog, forse mi sono spiegato male, o forse non ci siamo intesi. Ma il mio discorso era riferito a quando é mancato mio padre e a tutti i problemi, oltre che alla "brutta cosa" in sè. Ognuno di noi, a suo modo, ha cercato di darsi una mano. Sacrificando un po' delle proprie legittime aspirazioni e bisogni per essere uniti in un momento difficile. Dovevo quindi seguire solo il mio esclusivo bene e interesse fregandomene di mia sorella e mia madre?

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Dovevo quindi seguire solo il mio esclusivo bene e interesse fregandomene di mia sorella e mia madre?

YES!!!!

 

mò però non mi fa passà per quello cinico & senza cuore:

diciamo che stai completamente sbagliando le scale di priorità:

se metti sempre & in qsi occasione prima le esigenze di madre, sorella, nipote, cognato, cane di casa, eccetera

e SE dovesse avanzare tempo ti preoccupi delle tue,

beh..

a Roma c'è un detto:

esse 3 volte buoni significa che si è cojoni.

 

vedi tu se ti ritrovi in questo ritrattino.

e magari traine le conseguenze del caso

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Dovevo quindi seguire solo il mio esclusivo bene e interesse fregandomene di mia sorella e mia madre?

 

Sì! Sono molto d'accordo con freedog, avresti comunque potuto fare coming out, esplicitare che Piermaurizio è il tuo compagno e non il tuo coinquilino e seguire il sogno di aprire un agriturismo a Tenerife, invece di fare il commercialista a Pegognaga (faccio esempi a caso per scherzo). Ovvio, facile a dirsi, soprattutto col senno di poi, ma estremamente difficile a farsi. Ma è un tuo diritto costruire la tua vita, e distruggerla nel tentativo di accontentare vere o presunte aspettative altrui è un torto molto grande che fai a te stesso (e inoltre non aiuta affatto gli altri).

 

Ma senti, il passato è passato, ora viene il bello.

 

Adesso, che, casualmente, ti si è ri-squarciato il Velo di Maya per via degli scleri di tua sorella, hai una nuova possibilità di provare a realizzare quel qualcosa che inconsciamente brami molto fare, ma finora non hai mai osato fare utilizzando tutte le scuse possibili ed immaginabili. Hai una nuova occasione!

Edited by Sampei
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Sei tu che devi cambiare per te stesso.

Sampei, hai di nuovo scritto un post molto pertinente nel quale mi rifletto molto. Avrei potuto scriverlo io, a grandi linee. Ma le conclusioni, o meglio, alcuni passaggi non li condivido proprio.

 

E' vero: ho ceduto al ricatto psicologico, sono stato poco "forte". Non posso deresponsabilizzarmi dando la colpa a mia sorella di questo. Sono state mie scelte, verissimo.

 

Ma non si può mettere sullo stesso piano chi ricatta psicologicamente, da chi subisce il ricatto. Non si può mettere sullo stesso piano una persona, cioè io, poco più che adolescente che ero destabilizzato dalla perdita del padre, avevo a che fare con le pulsioni omosessuali e mi potevo confrontare solo con una famiglia (madre e sorella) che ogni volta alle quali esponevo i miei dubbi, perplessità e il mio disagio mi..."ricattavano psicologicamente"...più o meno sottilmente. O che facevano leva sulla loro età più adulta per chiedermi di fidarmi di loro e seguire i loro consigli.

 

Sarà deresponsabilizzante dirlo e pensarlo, ma la verità è che io ero la parte più debole e mi sono affidato alla guida che mia sorella ha chiesto di avere. Ora, non voglio far passare mia sorella per un neo Hitler, come non voglio dipingermi come un bamboccio senza personalità che fa e dice quello che gli viene imboccato da mamma e sorella...però... le cose sono andate un po' così. E che ora mia sorella voglia buttare al macero quel progetto sul quale mi ha fatto investire, soffrire chiedendomi di fidarmi di lei...beh...ripeto...mi fa rabbia e lo trovo ingiusto.

Anche perché il ricatto continua....ora alla fine quando dice "faccio quello che voglio", sta dicendo...o stai con me o contro di me

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perfetto.

continua a sfuggirti un dettaglio però.

ORA tu non sei più il ragazzi(in)o ricattabile/manipolabile di allora.

hai una TUA vita, delle TUE esigenze, delle TUE priorità.

 

E se madre, sorella, cognato, nipote, cane di casa, eccetera non le rispettano,

nessuno ti vieta di fanculizzarli alla velocità della luce.

 

a meno che alla fine tu non sia quello eternamente 3 volte buono.

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ORA tu non sei più il ragazzi(in)o ricattabile/manipolabile di allora.

Dabòn!!! Che altro posso aggiungere? Ora sei un uomo. Sei libero. Hai imparato che la famiglia, pardon, la Famiglia, non è fonte di verità. Ci sono tanti altri punti di vista. E scoprendo questa pluralità ora sai che devi costruirti un tuo punto di vista che NON coincide e NON può coincidere con quello della "Famiglia".

 

Smetti di tornare adolescente con la mente solo per pensare ai litigi e alle pressioni: inizia a tornare adolescente solo per cercare tutto quello che hai messo in un cassetto ritenendolo "non appropriato" e tiralo fuori per vedere come ti fa sentire.

 

Ma lo devi fare al riparo da tua sorella. Stai ancora parlando di lei, parli in continuazione di lei.

 

Ora però sei un uomo indipendente, con una storia alle spalle che ha molte cose da insegnare: ora hai imparato che nei pensieri di Netny l'argomento "Netny" dovrebbe normalmente essere molto più ricorrente rispetto all'argomento "sorella di Netny". Questo è tanto banale quanto importante, perché ti aiuterà lentamente a raggiungere l'immunizzazione, facendoti smettere di ricercare l'approvazione di tua sorella.

Edited by Sampei
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Prima di rispondere nel merito una premessa è d'obbligo: mi sono aperto e confrontato con voi, aiutandomi a tirare fuori aspetti diversi. Però voglio che sia chiaro un punto: quello che sta accadendo nella vita di mia sorella ritengo comunque sia un problema. E continuo a pensare stia gestendo poco lucidamente e con superficialità la questione.

 

Non vorrei concludeste che "siccome ho la carogna per certi fatti del passato io ora voglia incattivirmi con lei mettendole i bastoni tra le ruote"

 

 

 

ORA tu non sei più il ragazzi(in)o ricattabile/manipolabile di allora. hai una TUA vita, delle TUE esigenze, delle TUE priorità.

 

​Anagraficamente non lo sono più. A livelli di studi, ho..."scelto" una laurea che era strumentale e utile sono alla burocrazia dell'azienda di famiglia. A livello professionale, fuori dalla nostra azienda, a 32 anni, con il mio curriculum, posso pure spararmi.

 

Purtroppo la verità, e qui rispondo anche a @@Sampei, è che il cordone ombelicale della famiglia è molto più stretto di quanto possa apparire. Per questo dico che l'equilibrio di un membro, tocca anche quello degli altri (lo so che sono generico, ma non perché voglia fare il misterioso, bensì perché non è possibile spiegare in un forum tutte le esatte dinamiche).

 

 

 

Ora però sei un uomo indipendente, con una storia alle spalle che ha molte cose da insegnare: ora hai imparato che nei pensieri di Netny l'argomento "Netny" dovrebbe normalmente essere molto più ricorrente rispetto all'argomento "sorella di Netny". Questo è tanto banale quanto importante, perché ti aiuterà lentamente a raggiungere l'immunizzazione, facendoti smettere di ricercare l'approvazione di tua sorella.

La mia psicoterapeuta me lo diceva sempre (oddio, non proprio in questi termini e non è proprio così, ma ci sei andato vicino). Credevo l'avessi superata questa fase, però ammetto che questa notizia bomba ha fatto riaffiorare e smuovere sentimenti che evidentemente non avevo metabolizzato, ma solo....boh...nascosto (??)

 

 

 

Alla fine ci voleva la paura di perderci i soldi per scantarti fuori

Questa è proprio l'ultima delle mie paure :haha: 

 

 

 

Comunque io me la sarei presa con mia MADRE

 

Mia madre ha avuto un ruolo non indifferente nel favorire questo atteggiamento disfunzionale familiare. Solo che da mia sorella, per vicinanza di età, mi aspettavo comportamenti diversi che da un genitore magari si danno più per scontati...alias persi

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@@Arrhenius, non voglio difendere mia madre perché ha dei torti, come ce l'ha mia sorella, come ce l'ho io. Ma, solo al fine di essere più preciso e puntuale possibile, dico che in realtà mia madre stessa poi è diventata vittima (e in parte complice) tanto quanto me, dell'ascesa al potere​ di mia sorella.

 

Al suo posto mi sarei comportato uguale? Sarebbe comodo dire: no, certo che no! Sarei stato diverso! In realtà, non lo so. Bisogna trovarcisi in certe situazioni e incidono talmente tanti fattori che è impossibile dire, con il senno di poi, come mi sarei comportato. Una cosa è certa: io ho sempre avuto per indole e natura quella che io chiamo comprensione...forse addirittura empatia. Ecco, di sicuro avrei approfittato di queste mie doti in maniera diversa

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A livello professionale, fuori dalla nostra azienda, a 32 anni, con il mio curriculum, posso pure spararmi.   Purtroppo la verità, e qui rispondo anche a @Sampei, è che il cordone ombelicale della famiglia è molto più stretto di quanto possa apparire.
  1. certo, a sto punto il tasto "lavoro" (con l'aria che tira poi) non è un dettaglio che puoi/devi sottovalutare. Però puoi/devi saperlo scindere dalla tua vita fuori l'ufficio. Ok, è difficile, c'è la famiglia di mezzo e bla bla bla. Ma essere adulti significa anche saper gestire queste dinamiche, NON subirle e basta
  2. con sto "cordone ombelicale" tanto stretto ti ci sei strozzato TU. E continui a farlo.
  3. lettura consigliata (libro che uscirà settimana prox)

9788850240678B.jpg

 

 

io ho sempre avuto per indole e natura quella che io chiamo comprensione

il termine esatto sarebbe "coglionaggine", se proprio vogliamo essere precisi..

[scusa la brutalità, ma mai come stavolta è appropriato usare sti toni!] 

Edited by freedog
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certo, a sto punto il tasto "lavoro" (con l'aria che tira poi) non è un dettaglio che puoi/devi sottovalutare.

Peccato che mio percorso di studi = lavoro = famiglia...questo è il tasto dolente.

 

 

Ma dai se a tua sorella tua madre avesse tolto già i soldi per uscire si sarebbe messa a piangere come una minchiona

 

Mia sorella era già indipendente economicamente. Anzi...è grazie a lei se lavorativamente e burocraticamente, dopo la morte di nostro padre, ci siamo evitati un mucchio di problemi...

Edited by netny
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il termine esatto sarebbe "coglionaggine", se proprio vogliamo essere precisi..

 

non sono d'accordo, ma apprezzo sempre il tuo modo di esporre il pensiero ;)

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Pure io probabilmente mi troverò nella tua situazione ma io ho già palesato tante volte pur essendo molto giovane

 

Apprezzo, senza sarcasmo alcuno, la tua idea così netta. Io purtroppo ho preso decisioni diverse. Alcune le rimpiango.


 

 

ha lasciato fare a tua sorella la mamma col portafogli.

 

Qui ti correggo. Non c'era davvero nessuna alternativa a questo, non è stata una scelta

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"semplicemente" mancando mio padre, mia sorella, burocraticamente era l'unica in quel momento a poter fare le veci su alcune questioni lavorative. Tutto qui

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La stai mettendo in modo grottecamente più tragico di quello che è. Non ci avrebbe potuto mettere sul lastrico. Ma mancando mio padre, una parte importante delle sue attività poteva, burocraticamente,  prendersene carico solo lei.

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