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La prima legge regionale contro l'omotransfobia in Umbria


Rotwang

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In Umbria la legge regionale contro l’omotransfobia giunge finalmente al voto. Un percorso molto lungo, iniziato ben dieci anni e segnato da un gran numero di ostacoli e rinvii. Ora ci siamo: martedì 14 marzo il Consiglio regionale discuterà il provvedimento come primo punto all’ordine del giorno.

 

Un traguardo parziale per il quale in ogni caso bisogna ringraziare l’associazione LGBT Omphalos di Perugia, che ha contribuito in maniera rilevante alla stesura del testo fin dal 2007 e ha ottenuto dall’attuale maggioranza l’impegno a portare avanti il provvedimento.

 

"È giunto il momento per i consiglieri e le consigliere dell’assemblea legislativa umbra di assumersi la piena responsabilità del voto – dice Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos. Il tempo dell’ambiguità è finito: da martedì sapremo chi crede che la violenza contro le persone omosessuali e transessuali sia un’ingiustizia che non deve più essere tollerata e chi invece, in nome di un modello unico da imporre, vuole continuare a supportare e incitare discriminazioni e violenze".

 

L’associazione presenzierà alla discussione in aula: "perché vogliamo che nei loro interventi i consiglieri e le consigliere si ricordino che stanno discutendo e votando una legge che riguarda la vita di ognuno e ognuna di noi. E attraverso la nostra presenza ci sarà quella delle vittime della violenza e dell’omofobia, di chi ha subito e continua a subire discriminazioni in famiglia, a scuola, nel mondo del lavoro e anche di chi purtroppo non ce l’ha fatta a sopportare quel peso".

 

Per non correre rischi in sede di votazione – si teme la componente cattolica del Pd che è formata da ben 4 consiglieri – l’Omphalos ha lanciato un appello ai due consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle che stanno all’opposizione: "Al Movimento 5 Stelle, perché nell’esaminare e votare questa legge non si lasci ingabbiare da meccanismi di sterile contrapposizione politica, tipici della stessa cultura partitica che combatte, ma entri nel merito dell’argomento dimostrando che le fondamenta del movimento sono ancorate ad una cultura di diritti, uguaglianza e contrasto alle discriminazioni".

 

http://www.gay.it/attualita/news/umbria-voto-legge-omofobia-transfobia

Edited by Rotwang
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la legge regionale contro l’omotransfobia

Le Regioni non possono fare leggi penali. Al massimo illeciti amministrativi (pena pecuniaria), ma se ci fosse concorso (apparente) fra le norme prevarrebbe la legge penale. Per cui sarà al massimo un provvedimento di facciata 

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  • 4 weeks later...

Gaypost

 

Dopo dieci anni e un iter molto tormentato, il Consiglio Regionale dell’Umbria ha approvato la legge contro l’omofobia e la transfobia. Dopo un rinvio, una seduta sciolta, la spada di Damocle di un emendamento definito “salva omofobi” dalla comunità LGBT umbra, la regione ha finalmente un testo che tutela le persone gay, lesbiche, bisessuali e trans sul posto di lavoro, nella fruizione dei servizi, promuove un osservatorio sulle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e l’identità di genere. Hanno votato a favore Pd, M5S, Articolo 1 – MDP, Socialisti e democratici per un totale di 15 voti favorevoli, un astenuto e 5 contrari.

 

Soddisfazione da parte dell’associazione Omphalos che dall’inizio segue la legge ed ha contribuito alla sua stesura.

«Siamo soddisfatti per questa definitiva approvazione – commenta a caldo Stefano Bucaioni, presidente di Omphalos – l’impegno della nostra associazione, che dal 2007 segue e supporta l’iter di questa legge, non è stato vano e siamo felici di aver contribuito a rendere questa Regione un posto più civile per tutte e tutti i suoi cittadini. Ringraziamo la presidente Catiuscia Marini per essersi spesa in prima persona a sostegno di questo provvedimento e chiediamo alla Giunta che la legge inizi subito l’iter di attuazione. Un appello anche al Parlamento perché riprenda subito la discussione di una legge nazionale, che insieme alle norme regionali, completi il quadro di tutela su modello di quanto avviene nel resto d’Europa.»

 

Rispetto alla versione uscita dalla III Commissione, la legge approvata in aula ha subito anche degli importanti miglioramenti che ne rafforzano l’azione, come ad esempio la possibilità per la Regione di costituirsi parte civile nei processi per omofobia e transfobia o le modifiche che tengono conto della recente normativa nazionale sulle unioni civili. Importanti anche gli emendamenti sui richiami costituzionali, che sostituiscono l’ormai tristemente famoso emendamento “salva omofobi” del consigliere Smacchi.

 

«L’assalto a svuotare la legge è stato fortunatamente fermato e l’orribile emendamento “salva omofobi” superato – dichiara Bucaioni – è chiaro che tutte le leggi regionali si muovono all’interno della Costituzione e non potrebbe essere altrimenti, ma un conto è richiamarne gli articoli come è stato fatto nel testo finale approvato in aula e un altro è interpretarli e fuorviarli con i diktat degli integralisti religiosi, come voleva fare il consigliere Smacchi con il suo maldestro tentativo andato fortunatamente a vuoto».

 

«Questa vicenda lascia comunque una certa tristezza – continua Bucaioni – è triste pensare che la strategia messa in atto da alcuni consiglieri della maggioranza fosse solo tesa a mettere in difficoltà la loro stessa parte politica e in realtà non riguardava neanche il merito della legge, ma tornaconti tutti interni agli equilibri della maggioranza. Verso di loro e verso questo modo di far politica va la nostra più profonda indignazione, nella speranza che i cittadini e le cittadine dell’Umbria sappiano ricordarsi di chi una volta eletto si muove solo per il proprio tornaconto, facendo carta straccia del programma elettorale.»

 

«Vogliamo infine ringraziare chi in questa legge ci ha creduto sin dal principio – aggiunge Lorenzo Ermenegildi, segretario di Omphalos – in particolare Maria Pia Serlupini, nel 2007 consigliera comunale a Perugia e promotrice del testo e l’Avvocato Antonio Rotelli, giurista e fondatore di Rete Lenford, avvocatura per i diritti LGBTI, che ha curato l’estensione del testo».

 

«Al Partito Democratico, al suo segretario regionale Giacomo Leonelli e agli altri firmatari di questa legge – conclude Ermenegildi – un grazie per aver portato a compimento quello che prima di tutto era un vostro preciso impegno elettorale, ma anche un ammonimento, per aver sottovalutato l’importanza di questa legge e aver permesso che si potesse anche solo insinuare che con la scusa della libertà di pensiero fosse possibile tutelare allo stesso tempo vittime e carnefici dell’omotransfobia. Ribadiamo con forza che l’omofobia e la transfobia non sono opinioni e questa legge certifica che non hanno più cittadinanza nella nostra Regione.»

Edited by Rotwang
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