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Consiglio su relazione d'amicizia


Davis

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Buonasera ragazzuoli, ringrazio anticipatamente chiunque leggerà questo post e proverà ad aiutarmi.

Cerco un consiglio che mi possano dare delle persone adulte riguardo una situazione di "rottura" di un rapporto di amicizia durato parecchi anni con un gruppo di persone, per questo ho pensato di rivolgermi a voi. Non c'è di mezzo il sesso.

Partiamo col dire che era il mio gruppo principale di amici e alcuni di loro li conosco da quando ero piccolo ed erano praticamente "di casa". Sono riuscito anche a fare coming out con alcuni di loro e non mi è sembrato che fosse cambiato qualcosa, eravamo sempre i soliti amici. Purtroppo nel corso degli anni ci sono stati alcuni litigi che ho più o meno sempre iniziato io perchè trovavo qualcosa di ingiusto nei miei confronti o nei confronti di qualcun'altro del gruppo, ed erano delle rotture simili a questa durate anche qualche mese. Il fatto è che ogni volta che è successo questo sono sempre stato io a chiedere scusa e riallacciare i rapporti... questo è uno dei motivi per cui non voglio farlo anche questa volta, mi sentirei preso in giro, è vero che ogni tanto sono un pò esagerato e infatti sono disposto a chiedere scusa per determinate cose ma vorrei lo stesso rispetto anche da parte loro, in quanto siamo un po tutti nel torto. In realtà avevo anche chiesto di parlare per risolvere eventuali dissapori, ma soprattutto da due di loro sono stato completamente ignorato. Infatti il litigio è stato più che altro con loro due (che poi è partito da cose stupide), e ora non mi sento nemmeno più con gli altri del gruppo... ma non è che loro dicono nulla, cioè sono spariti completamente. Questo mi fa pensare che non sono più voluto, forse perchè sono quello che apre più frequentemente dibattiti e rompe di più le palle. Di solito gli altri lasciano correre se succede qualcosa che non gli sta bene, io invece no e per questo si creano situazioni un po spiacevoli.

Se fosse successo a qualcun altro del gruppo lo avrei aiutato a riallacciare i rapporti, non avrei mai lasciato nessuno fuori; mi domando perchè non è così anche per loro...

Frequentiamo pure posti simili... uno di loro, che non è tra i due con cui ho principalmente litigato (e sinceramente credo di odiarli questi due adesso...), mi ha pure salutato quando mi ha incontrato chiedendomi come andava e io ho risposto un po infastidito perchè ero ancora arrabbiato... sono dell'opinione di essere stato abbastanza infantile a farlo, penso proprio di sapere che a lui dispiaccia e sinceramente pure a me.

Un altro gruppo di amici miei mi aveva consigliato di non dargli più attenzioni perchè loro non le davano a me... forse era un consiglio sbagliato perchè a me dispiace davvero di non vederli più.

Adesso cosa dovrei fare? Non escludo che il vero problema potrei essere io, sicuramente ci sono cose che devo rivedere di me stesso soprattutto quando mi affeziono troppo a certe persone, però non escludo nemmeno che quei due che adesso odio sono stati davvero scorretti a non darmi nemmeno la possibilità di parlare,. Non dico con questi due, ma almeno con gli altri vorrei riprendere i rapporti, in fondo dopo tanti anni di amicizia buttare all'aria tutto così è triste, e senza quei due non penso proprio di litigare con gli altri.

Come affronterebbe questa situazione una persona adulta? dovrei muovermi io o dovrei lasciare perdere e voltare pagina? Vorrei parlarci ma ho paura che facendolo perderei ancora di più il loro rispetto e la mia credibilità.

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Col finire dell'adolescenza tutte le compagnie si rompono.

 

Nel caso specifico tu non vuoi davvero recuperare il rapporto

perché ci sono due persone con cui la rottura è definitiva.

La compagnia andrà quindi avanti senza di te,

visto che tra te e loro hanno scelto loro.

 

Stai per avere un nuovo giro di amicizie gay :)

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Mah, in effetti le compagnie numerose tipiche della fase adolescenziale tendono a rompersi, troppo numerosa per essere gestita da persone adulte.

Io ti consiglierei di non cercare di ricompattare il gruppo nella sua interiorità, tanto mi sembra di capire che le occasioni di screzio non manchino, ma cercare di stare in amicizia con alcuni di loro, quelli con cui ti senti  più affine.

Magari organizzando uscite con loro o anche te e uno solo di loro, o due .... in modo da non rompere, poter parlare e crescere insieme.

Il gruppo comunque con o senza di te si sfalderà perdendo pezzi di volta in volta, non ti preoccupare di questo...

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Per quel che può servire, porto la mia personale e soggettiva esperienza dicendoti: non tutte le rotture coi gruppi di amici vengono sempre per nuocere

 

Ho mandato a quel paese una persona (anche nel mio come nel tuo caso, parliamo di amicizia) e pian piano mi sono - purtroppo - allontanato dal gruppo di cui facevamo parte. Ma a distanza di mesi cristo, se la cosa mi ha giovato. Ho avuto così modo di uscire di più dalla mia zona comfort, fare amicizie, ma soprattutto di rendermi conto di quanto quella fosse tossica...

 

E aggiungo che con le persone del gruppo con cui stavi comunque bene avrai modo (non è detto, ma può capitare - a me è capitato) di ritrovartici eventualmente più avanti

 

Sicuramente tuttavia mi preme dirti che questa esperienza ti deve far riflettere, in ogni caso, sul tuo modo di porti nei confronti degli altri

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sono d'accordo con cangrande e shell, tu inoltre il tuo passo l'hai fatto, è vero che hai il tuo bel caratterino ma è anche vero che loro "sanno" che sei anche capace di chiedere scusa. Quindi la possibilità avrebbero anche potuto dartela.. ma non l'hanno fatto. E' probabile che, come dici anche tu, si siano un pò rotti del tuo atteggiamento a volte polemico.

Io sono sempre stato dell'idea del "chi mi ama mi segua", se ho un problema insormontabile con qualcuno cerco di rimediare se ci tengo, ma se vedo che dall'altra parte non c'è feedback beh.. passo oltre.. se poi a distanza di tempo sento che ho proprio bisogno di quell'amicizia, di quella persona, cerco di parlarci nuovamente e appianare i diverbi. In questo il tempo è di aiuto.

Inizia a guardarti intorno, cerca nuove (sane) frequentazioni, un pò di "aria nuova" non guasta anche nelle amicizie. E' anche una occasione di crescita :)

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Stai per avere un nuovo giro di amicizie gay :)
Sì questa sarebbe la parte positiva, è probabile che la mancanza di una zona comfort come dice@@Shell, mi aiuterebbe sotto questo punto di vista. In effetti uscire dal guscio è esattamente quello di cui ho bisogno, anche se per me non è semplice altrimenti lo avrei già fatto indipendentemente dai rapporti con altri amici.

 

 

I motivi del litigio?
Non mi va di scendere troppo nel dettaglio anche perchè ci sono molte cose da dire, però per dare qualche idea vi posso dire che spesso si litigava anche soltanto per organizzare qualcosa da fare insieme, soprattutto quando proponevo di fare cose nuove per non fare sempre le stesse cose o per andare a mangiare in posti nuovi (problemi che con un altro gruppo di amici non si sono mai verificati)... oppure ogni tanto capitava che qualcuno parlava male di chi era assente in quel momento, cose che per carità ho fatto pure io ma se lo facevo io tutti ad accusarmi (giustamente), soprattutto quei due che ho già menzionato, ma se lo facevano questi due andava tutto bene. Litigavano pure tra di loro, non ci stavo sempre anche io di mezzo, però poi si riappacificavano e comunque c'era sempre qualcuno che "lasciava correre".

Ultimamente nei litigi portavo l'attenzione sul discorso amicizia e sincerità e credo di aver infastidito alcuni di loro (ma alla fine il grosso sono sempre questi due che continuo a dire).

 

 

Cercati prima altra gente con cui uscire e poi lascia la comitiva vecchia. Meglio uscire e avere qualcuno che si ha sulle palle che non uscire proprio
Fortunatamente ho già un altro gruppo di amici stupendi e adesso esco praticamente solo con loro... questo mi preoccupa un pò per il discorso sulla zona comfort... anche con alcuni di loro ho fatto coming out ma non ancora con tutti.

 

 

Io ti consiglierei di non cercare di ricompattare il gruppo nella sua interiorità
  Sì ma infatti penso proprio di dover considerare le persone di quel gruppo come singole e non come insieme, forse conviene parlare solo con chi voglio io e fregarmene degli altri.

 

 

Inizia a guardarti intorno, cerca nuove (sane) frequentazioni, un pò di "aria nuova" non guasta anche nelle amicizie. E' anche una occasione di crescita :)
Anni fa mi era molto più semplice fare amicizie, poi diciamo che mi sono un po chiuso sempre con le stesse persone... tra l'altro adesso dopo quello che è successo mi sento anche un pò smarrito perchè quel gruppo è praticamente partito da me a formarsi e ci sono cresciuto, e dopo quello che è successo mi sento anche meno interessante nei confronti di nuove conoscenze.
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  • 3 weeks later...

Giusto per aggiornamenti... mi sono riconciliato con uno dei miei amici (ma in realtà è come se non fosse successo nulla perchè in fondo sapevo che non c'erano troppi problemi con lui). Il caso ha voluto che ci incontravamo mentre andavamo all'università, abbiamo iniziato parlando praticamente come se non fosse successo nulla e poi

 

 

mi ha pure salutato quando mi ha incontrato chiedendomi come andava e io ho risposto un po infastidito perchè ero ancora arrabbiato
mi sono scusato per questo e lui ha risposto che capiva e che non c'erano problemi.

Lo stesso giorno, al ritorno a casa, ho visto un altro della stessa comitiva affiancato da uno di quei due che non sopporto e non li ho salutati. Perchè? Perchè quando avevo chiesto di parlare sempre i soliti due che continuo a menzionare si sono rifiutati di farlo (anzi uno non mi ha proprio risposto), e quindi non li fermerei in giro visto che non ho niente da dirgli. Mi dispiace per l'altro che stava con lui, ci sarà sicuramente un' altra occasione per parlarci.

 

Se devo essere sincero non mi va neanche più di fare chiarezza, questi eventi mi hanno fatto capire che non posso pensare sempre alle stesse persone e che respirare aria nuova è necessario, e che forse è ora di pensare anche al fatto che sono gay.

Credo anche che devo smettere di aspettarmi troppo dagli altri.

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