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Matrimonio egualitario in Italia


Rotwang

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Partiamo da qui.

 

L'ordine ai prefetti era arrivato direttamente da Roma, dal ministero dell'Interno: annullare le trascrizioni che, alcuni sindaci, stavano facendo nei registri anagrafici delle loro città di matrimoni gay celebrati all'estero. Ma adesso è il Consiglio di Stato a dichiarare illegittime quelle cancellazioni. "Solo il Consiglio dei ministri, e non anche il prefetto, può esaminare la legittimità degli atti emessi dai sindaci quali ufficiali di stato civile e disporne l'annullamento, se essi risultato illegittimi": così i giudici della terza sezione del Consiglio di Stato hanno stabilito, con due sentenze che riguardano i comuni di Milano e Udine, l'incompetenza dei prefetti a mettere in atto quelle cancellazioni, anche se la disposizione era partita dal ministro dell'Interno Angelino Alfano.

 

Era il 2014 quando alcune città - in attesa che una legge definisse la questione - decisero di agire autonomamente. Il sindaco Giuliano Pisapia firmò in un colpo solo dodici trascrizioni: tutte coppie in cui almeno uno degli sposi o delle spose aveva la residenza a Milano, ma che avevano deciso di sposarsi in Paesi stranieri dove le nozze gay erano già consentite. Una sfida, quella di Pisapia e degli altri sindaci, al ministro Alfano, che reagì imponendo ai prefetti la cancellazione d'imperio. 

 

Già il TAR aveva bocciato la circolare Alfano - che Pisapia aveva definito "Espressione di una posizione illegittima, ancorata al passato e non aderente ai bisogni e alla realtà della società di oggi" - ma poi proprio il Comune di Milano, con alcune delle coppie coinvolte, si è successivamente rivolto al Consiglio di Stato per vedere riconosciuto quel diritto, e i giudici hanno accolto la loro tesi, pur non entrando nel merito della questione, ovvero se i sindaci potessero trascrivere i matrimoni contratti all'estero da persone dello stesso sesso. Questione in parte superata, adesso, dalla legge sulle unioni civili, che prevede la trascrizione, su richiesta degli interessati, nel nuovo registro delle unioni civili di ogni Comune.

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Per fortuna, nel frattempo è stata emanata la legge sulle unioni civili, visto che ci sono voluti due anni per dichiarare illegittima quella cancellazione.

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  • 11 months later...

Gaypost

Forse le unioni civili per le coppie dello stesso sesso, mentre le coppie etero si sposano, sono incostituzionali. Quindi, bisognerebbe eliminare la discriminazione e permettere a tutti di accedere al matrimonio. È il dubbio che ha sollevato la Corte Costituzionale austriaca con un testo pubblicato e tradotto dal sito Articolo 29.it. Un dubbio che potrebbe definitivamente aprire la strada al matrimonio egualitario in Austria. Se così fosse, l’Italia resterebbe l’unico paese dell’Europa (insieme alla Svizzera) occidentale ad avere solo le unioni civili. Ma andiamo con ordine.

Tutto nasce dal caso sollevato da una coppia di donne, unite civilmente, che nel maggio 2015 hanno chiesto al segretario comunale di Vienna di potersi sposare. La loro richiesta è stata respinta. Le due donne, dunque, si sono rivolte al tribunale, ma anche in questo caso si sono viste rispondere negativamente. A quel punto la coppia ha fatto ricorso alla Corte Costituzionale sostenendo che fosse stato violato il diritto alla non discriminazione in base al sesso e all’orientamento sessuale, oltre che il diritto a sposarsi.

L’unione civile che avevano celebrato, infatti, non garantiva loro il riconoscimento del loro legame come stabile, duraturo ed esclusivo al pari del matrimonio. Il codice civile austriaco recita infatti: “I rapporti di famiglia sono fondati sul matrimonio. Nel contratto di matrimonio due persone di sesso diverso dichiarano, conformemente alla Legge, la loro volontà di vivere un’inscindibile comunione di vita, di generare ed educare figli, e di prestarsi reciprocamente assistenza”.

Ed è proprio su quel “di sesso diverso” che è sorto il dubbio di costituzionalità. I giudici costituzionali hanno ritenuto ammissibile il ricorso delle due donne per quanto riguarda il codice civile austriaco. Ma quella espressione (“di sesso diverso”, appunto) è il presupposto su cui si basa anche la legge sulle unioni civili, riservate solo alle coppie dello stesso sesso. Per la Corte “questa differenza di trattamento non può essere mantenuta senza discriminare inammissibilmente le coppie omosessuali con riguardo al loro orientamento sessuale”. Per questa ragione, la Corte ha esteso i suoi dubbi alla legge sulle unioni civili.

Tanto più che, con il passare del tempo, delle sentenze e delle modifiche, le unioni civili sono diventate, negli effetti, uguali al matrimonio. Continuare a usare due istituti diversi, scrivono i giudici “potrebbe esprimere che le persone con orientamento omosessuale, dalla prospettiva del principio di uguaglianza non siano ancora uguali alle persone di orientamento eterosessuale”. Ma la discriminazione sussiste anche perché essere uniti civilmente invece che sposati, cosa che risulta sui documenti delle persone, le costringe a palesare il proprio orientamento sessuale anche in situazioni in cui non sarebbe richiesto.

Ora la Corte Costituzionale dovrà esprimersi sul dubbio sollevato da lei stessa. Come sottolinea Articolo29.it, se la decisione dei giudici costituzionali dovesse essere quella di ampliare il matrimonio a tutte le coppie, l’Italia resterebbe in compagnia solo della Svizzera, della Grecia e del Liechtenstein. Vale la pena ricordare che, quanto meno in una fase iniziale, la legge sulle unioni civili italiana era ispirata al “modello tedesco”, da cui nasce anche la legge austriaca. Ora la Germania ha approvato il matrimonio egualitario e l’Austria sembra molto vicina a farlo.

Edited by Rotwang
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  • 2 weeks later...

Arcigay

“Germania, Australia e Austria in modo differente ma nel giro di una manciata di giorni hanno imboccato la strada del matrimonio egualitario: un fatto che  in Italia, alla vigilia della  campagna elettorale, dovrebbe interrogare i  futuri candidati e le forze politiche sul perenne ritardo che nel campo dei diritti il nostro Paese continua a scontare”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue. “Il caso australiano, seppur perseguendo la via referendaria che noi non condividiamo, ha sancito la volontà popolare di riconoscere la piena uguaglianza in ambito matrimoniale a tutti i cittadini e le cittadine: il Parlamento ha quindi dovuto eseguire in tempi rapidissimi e porre fine alla discriminazione  delle relazioni omosessuali. Il caso austriaco  per l’Italia è ancora più interessante: l’Austria è un Paese che aveva una legislazione simile alla nostra, cioè una legge sulle unioni civili che riconosceva la quasi totalità dei diritti matrimoniali, proprio come la nostra legge Cirinnà. Qui è stata la Corte costituzionale a dire che il voler chiamare con un nome diverso diritti eguali è sintomo di una volontà discriminatoria che non può essere accettata e ha chiesto al Parlamento di provvedere entro il 2019 a rimuovere questa incongruenza, garantendo la parità dei diritti e del loro nome a tutti i cittadini e le cittadine. L’Italia insomma, che con la legge sulle unioni civili aveva recuperato un ritardo di 15-20 anni, dopo le decisioni di Germania, Austria e Australia si trova nuovamente in coda. Le forze politiche farebbero bene ad interrogarsi su quanto sarebbe facile risolvere una volta per tutte la questione con l’estensione del matrimonio egualitario anche in Italia: in campagna elettorale saremo noi, con ostinazione, a ricordaglielo”, conclude Piazzoni.

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Veramente eravamo già in coda prima ( sotto Malta ed insieme alla Grecia )

Poi se gli andiamo a dire che ci eravamo messi in pari e dovrebbero iniziare ad interrogarsi

Come minimo ci vorranno altri 15 anni XD

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Ho paura che con la prossima legislatura non ci saranno molte speranze per quanto riguarda il matrimonio egualitario, perchè nel peggiore dei casi sarà un governo di centrodestra Fi+Ln+Fdi sennò un governo Pd+Fi (o sennò nessun governo perchè perchè non ci sarà nessuna maggioranza), un governo di sinistra/centrosinistra è ipotesi piuttosto difficile e quindi anche la possibilità di una legge sul matrimonio egualitario.

Anche perchè se guardiamo i casi recenti: in Australia è stata una decisione giurisprudenziale quindi non della politica e in Australia è stata una decisione presa tramite democrazia diretta con referendum, non sono quindi passi avanti fatti grazie alla classe politica di quei paesi.

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Possiamo solo sperare nella magistratura, altrimenti ci toccherà aspettare come minimo una ventina d'anni per avere il matrimonio egualitario. 

Le destre sono contrarie, il M5S si asterrebbe per non sbilanciarsi e delegherebbe la decisione ad un referendum (nonostante in Italia quelli propositivi non esistano), il centro-sinistra è in gran parte contrario con lo stesso Renzi contrario, e pure una consistente parte della sinistra non renziana è contraria (basti pensare a D'Alema e Bersani). 

Ad oggi neanche un governo di centro-sinistra e sinistra approverebbe una legge del genere. Rimarremo fanalino di coda per ancora un bel po'.

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Diciamo che con un governo e maggioranza di sinistra/centrosinistra credo che almeno se ne potrebbe parlare e si potrebbe aprire una discussione, se ci fosse un governo e una maggioranza di centrodestra questo lo escludo a priori.

Però come si vede anche in altri paesi dagli Stati Uniti, al Brasile, all'Australia all'Austria questi passi avanti vengono spesso fatti grazie alla magistratura o grazie a strumenti di democrazia diretta, la classe politica è sempre molto titubante e timorosa.

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Se vice il centro-destra  dobbiamo ritenerci già fortunati se non verrà toccata la legge sulle unioni civili, tipo l'articolo 20 sull'equiparazione alle coppie sposate (in cui, vi ricordo, ricade anche la reversibilità pensionistica) e il "via libera giudiziario" che fu lasciato rispetto al tema delle adozioni ("Resta fermo quanto previsto in tema di adozioni dalla normativa vigente"). Anche se generalmente è più difficile togliere diritti una volta che questi sono stati riconosciuti.  A maggior ragione se si tratta di un intervento normativo a cui non frega niente nessuno (a parte forse Adinolfi e la Roccella).

Sicuramente faranno una legge sport sulla maternità surrogata (introducendo il divieto anche per coloro che vi fanno ricorso all'estero) e forse qualcosa di ridicolo sul gender nella scuola.

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Io non mi preoccuperei troppo, tanto quasi sicuramente nessuno schieramento avrà la maggioranza assoluta in parlamento. 

Ricordo poi che Berlusconi si era detto personalmente favorevole alle unioni civili e pure alla stepchild adoption, lasciando libertà di coscienza al partito (poi comunque in gran parte contrario), dopo essere stato "friendlizzato" dalla Pascale. Quindi nella remota possibilità di un governo di centro-destra, considerando anche che Berlusconi sarà con tutta probabilità leader di coalizione, non c'è pericolo per la legge attualmente in vigore. 

Possibile invece una legge spot sulla maternità surrogata o un divieto esplicito alle adozioni gay, questione propagandata tempo fa dalla Meloni. Sarebbero comunque provvedimenti che avrebbero supporto trasversale fra i partiti. 

Riguardo il matrimonio egualitario, ottenerlo per via giudiziaria sarebbe anche l'unico modo per evitare un successivo referendum abrogativo, che sicuramente avrebbe luogo dopo un'approvazione per via legislativa.

Secondo me un referendum al momento lo perderemmo, considerando la capillarità del Vaticano che subito innescherebbe una campagna basata sul terrorismo psicologico che farebbe leva sui bambini - qualcuno pensi ai bambini! - che difficilmente ci lascerebbe scampo. Al massimo potremmo sperare nel non raggiungimento del quorum. In ogni caso saremmo esposti ad una marea di ostilità omofoba e demonizzazione. 

Tanto come già detto nessuno nei prossimi 20 anni come minimo approverà il matrimonio egualitario, quindi un referendum lo escludo. Ma in 20 anni spero che la Corte Costituzionale si dia una svegliata, considerando che già ora siamo fanalino di coda dei paesi occidentali. 

Edited by Uncanny
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Io non ho mai creduto nel liberalismo di Berlusconi.
A Berlusconi dei gay, dei diritti civili, della pace nel mondo, ecc. non frega assolutamente un cazzo. E dopo più di 20 anni di giravolte, di dichiarazioni improvvide poi ritrattate e di leggi indegne (anche sui diritti civili) prodotte durante i suoi governi (la legge 40, il "d. l. Englaro", il recepimento della direttiva anti-discriminazione che lasciava la possibilità alle forze armate di discriminare i gay e successivamente eliminata in seguito a procedura di infrazione da parte della Commissione europea) mi sorprendo che ci possa essere ancora chi fa affidamento sulle dichiarazioni o sulle promesse di un simile soggetto.

Allo stesso modo non ho mai creduto all'anima liberale di Forza Italia. Ci saranno sicuramente alcuni parlamentari che sono aperti sul tema, ma io ho sempre avuto l'impressione che le dichiarazioni pubbliche ora di Alfredo Biondi, ora della Prestigiacomo, ora della Carfagna non fossero altro che una mera diversificazione concertata dell'offerta politica. Berlusconi sapendo che c'è una quota minoritaria (ma non indifferente) del suo elettorato che sui diritti civili è aperta/possibilista cerca di non sbilanciarsi mai troppo, facendo emergere di tanto in tanto alcune personalità "dissenzienti" rispetto alla linea di partito (che resta contraria). 

Detto ciò, ripeto che una modifica restrittiva della normativa sulle unioni civili incontrerebbe non poche difficoltà sia nel trovare per due volte una maggioranza parlamentare compatta (poi su quali punti si formerebbe la maggioranza? sono tutti nel centrodestra contrari alla reversibilità?) sia nel passare indenne un sindacato della Corte Costituzionale (che sul tema, per esempio, dell'accesso alle prestazioni sociali ha avuto sempre un orientamento complessivamente contrario a disparità di trattamento ingiustificate). Poi per carità, tutto è possibile.

Sulle adozioni io ci "leverei proprio le mani". Se ne riparla tra 20 anni.

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Non che io mi fidi di quel che dice Berlusconi, ma effettivamente nell'estate del 2014  si era detto favorevole alle unioni civili alla tedesca e la stepchild adoption e poi anche nel gennaio del 2016, più di un anno dopo e in pieno dibattito sulla legge, ha confermato la sua personale posizione rimanendo coerente, quando avrebbe potuto tranquillamente dirsi contrario almeno alle adozioni in funzione anti-renziana considerando anche che alla fine l'elettorato generale e il suo elettorato in particolare erano contrari a quell'aspetto del disegno di legge. 

http://video.repubblica.it/dossier/unioni-civili-stepchild-adoption-cirinna/unioni-civili-berlusconi-adozioni-gay-lo-stato-non-deve-opporsi/225593/224856

Se c'è una cosa che viene prima di tutto per Silvio è la fi*a, non potrebbe quindi mettersi contro la sua pupilla che è molto vicina alle questioni lgbt. 

Comunque il punto è che il leader di un ipotetico futuro governo di centro-destra, che sarà direttamente o indirettamente Berlusconi, non avrà sicuramente la volontà politica di tornare sulla questione. Al massimo potrebbe averla - ma neanche - chi si è attivamente speso contro la legge, la Meloni ad esempio, non chi si è pure detto favorevole come Berlusconi. Al momento nessun esponente del centro-destra ha fatto dichiarazioni riguardo una possibile revisione della legge, ne parlano al massimo Adinolfi e Gandolfini che non si fila nessuno. 

Neanche Orban in Ungheria è andato a toccare la legge sulle unioni civili, quindi figurarsi se vanno a farlo qui in Italia. 

La Corte di Cassazione comunque già nel 2012 ha stabilito che deve esserci sostanziale parità di trattamento fra le coppie omosessuali e quelle etero sposate. Quindi la magistratura con tutta probabilità impedirebbe un peggioramento della legge ora in vigore. 

Le adozioni probabilmente arriveranno sempre grazie alla magistratura. Già ora almeno la stepchild adoption viene confermata da tribunali in giro per l'Italia ed è pure stata confermata da una sentenza della Cassazione, anche se non in modo vincolante a quanto pare visto che ancora tribunali si rifiutano di riconoscerla. 

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@Uncanny,

l'ex cavaliere ha fatto votare i suoi contro le unioni civili di Renzi e i berluscones hanno fatto una campagna mediatica contro la stepchild adoption !

Cosa conta quello che ha detto Berlusconi????  Berlusconi ha detto che Ruby era la nipote di Mubarek!!!! 

Cercate di essere oggettivi nelle vostre (legittimissime!) analisi politiche, altrimenti diventa tutto un chiacchiericcio...

Poi certo, hai ragione @uncanny, se la fighetta che a forza di viagra gli succhia l'uccello,  gli dice di votare si, beh ...allora.... forse....potrebbe...   :D 

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Non è Berlusconi ad aver costretto i suoi a votare contro la legge. Ha lasciato libertà di coscienza e la maggior parte del partito ha votato contro appunto secondo coscienza. 

Berlusconi non ha quasi aperto bocca durante il dibattito, quando avrebbe potuto tranquillamente farlo, almeno su una questione divisiva (e a cui l'opinione pubblica era in maggioranza contraria) come l'adozione in funzione anti-renziana. 

Invece il 20 gennaio 2016 ha pure dichiarato che lo stato non si sarebbe dovuto opporre a tali adozioni. 

Se Berlusconi ha tenuto quest'atteggiamento durante il dibattito sulla legge, figurarsi se avrà la volontà politica di andare a toccarla in un ipotetico futuro governo di centro-destra. 

I singoli membri di partito hanno poi tenuto il comportamento che preferivano durante il dibattito. C'erano contrari (la maggioranza) ma anche favorevoli, che hanno tranquillamente detto la loro. 

L'oggettività mi sembra sia carente altrove che dalle mie analisi. 

Edited by Uncanny
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@Uncanny,

non confondere le tue fantasie con la realtà politica...   :D

Berlusconi non ha detto nulla nel dibattito perché.. non è più in parlamento!

e cmq come ti ha detto qualcuno, Berlusconi trova più conveniente tacere , facendo parlare i suoi,  che parlare e alienarsi consensi (anche se marginali per il suo partito, pochi voti - come il tuo- ma pur sempre voti.

Berlusconi non ha votato mai un provvedimento a favore dei diritti dei gay;

Berlusconi fece perfino una vera battaglia politica contro lea leggina che sostenne il povero Prodi  (ed era veramente acqua sporca quel disegno di legge...)

Berlusconi  (come salvini e la meloni) sanno solo insultare noi froci.... 

Smettiamola con 'sta stronzata di dire che anche la destra può tutelare o anche rispettare gli omosessuali: questo può valere in UK, in Germania, ecc...  MA NON E' COSI' IN ITALIA, IN ITALIA FORZA ITALIA,  FRATELLI D'ITALIA E LEGA HANNO POSIZIONI OMOFOBE. PUNTO. TU, @Uncanny VIVI IN ITALIA NON IN GRAN BRETAGNA. PUNTO.

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Ah, quindi un leader di partito non si esprime su questioni politiche solo perché fuori dal parlamento? Devo davvero commentare una simile sciocchezza? :D

Comunque ho fatto un semplice discorso per spiegare come sicuramente un ipotetico futuro governo di centro-destra guidato da Berlusconi - che sicuramente prenderà la maggioranza di voti nella coalizione - non avrà la volontà politica di andare a toccare la legge sulle unioni civili attualmente in vigore. 

Non ho mai e dico mai detto che la destra tuteli gli omosessuali, ho anzi detto che potrebbe vietare esplicitamente le adozioni e che lo stesso partito di Berlusconi è in gran parte ostile ai diritti lgbt. Non ho poi mai e dico mai detto che voterò Berlusconi come tu suggerisci, non scherziamo. 

Mi sembra tu abbia qualche difficoltà nella comprensione di testi basilari scritti in italiano. 

Edited by Uncanny
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A Berlusconi non credo gli sia mai interessata la politica, e se non fosse uscito di scena Craxi credo che se ne sarebbe rimasto tranquillamente a fare l'imprenditore.

Ma penso che se nel 94 ci fosse stato lo spazio libero a sinistra lui si sarebbe buttato pure a sinistra, solo che in quel momento mancava a sinistra c'erano gli ex comunisti del PDS mentre  nel centrodestra non c'era praticamente più nessuno. 

A berlusconi in politica gli è sempre e solo interessato farsi i suoi interessi, sia per quanto riguarda i suoi processi, sia per quanto riguarda favorire le sue aziende, il resto è tutto contorno che non gli interessa se non in funzione di raccattare voti.

Anche tutti i suoi parlamentari mi danno idea di essere commedianti che recitano una parte che gli è stata assegnata, vedi Bondi che fin quando è stato in Forza Italia pareva un prete di borgata, poi appena uscito ha votato convintamente le unioni civili.

Mi sembra invece abbastanza sincera (ma è una mia impressiona) la compagna di Berlusconi, sarà anche la giovane età che la rende più aperta mentalmente, però mi sembra che non abbia concretamente potere nella decisione del programma e delle linee politiche del partito, anche perchè di fatto lei non ha un reale ruolo nel partito, più recentemente mi pare sia stata anche allontanata dalla stanza dei bottoni, perchè i "gerarchi" del partito non vedevano di buon occhio la sua esuberanza.

Se andrebbe o meno a cambiare la legge sulle unioni civili francamente non so,  non ci metterei la mano sul  fuoco, di sua volontà forse no, perchè come ho detto credo che a lui di queste cose interessi ben poco se non ai fini elettorali, però  Salvini e la Meloni potrebbero chiederglielo come elemento programmatico e non credo che lui si opporrebbe.

Anche perchè in passato i governi Berlusconi per quanto rigurda le tematiche inerenti la laicità ha fatto le peggiori porcherie immaginabili, si pensi a quel decreto indegno per fermare l'eutanasia di Eluana Englaro (fortunataente rigettato dal presidente della repubblica), oppure la legge sulle procreazione medicalmente assistita. Per quanto riguarda gli omosessuali era riuscito persino a capovolgere il senso della direttiva europea contro le discriminazioni sull'orientamento sessuale in ambito lavorativo con il decreto legislativo n.216 del 2003, dove di fatto legittimava la discriminazione per quanto riguarda le forze armate, di polizia e di soccorso.

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@Uncanny la politica è una cosa seria

1. mai detto che se uno non è in parlamento non può fare politica o il leader politico, anzi!  :D  ormai....  non sono in parlamento Renzi, Grillo e Salvini è in quello europeo.  Ho detto che non ricordo interventi del Berlusca sia perché non ha partecipato direttamente al voto parlamentare sia perché fa parlare i suoi servi, così Lui non prende impegni....

2. la politica, RIPETO è una cosa seria:

non c'è bisogno di abrogare la legge Cirinnà:  basta fare (o non fare!) regolamenti attuativi  (se non addirittura circolari ministeriali) che ne vanifichino la portata;  basta fare leggine (o decreti) che , magari con la scusa delle ristrettezze di bilancio, creino ulteriori diseguaglianze a quelle già esistenti (legge vigente!) in materia fiscale o successoria....

3. la politica è una cosa seria, caro  @Uncanny, ma la giurisprudenza ancor di più!  la magistratura è vincolata alla legge, la Consulta alla costituzione e nei suoi passati interventi ha fatto ben capire che non sarà lei a introdurre il matrimonio egualitario; l'Italia non è gli USA.  Né è corretto, giuridicamente parlando, dire che almeno un diritto acquisito con una sentenza della Consulta è al riparo da un referendum abrogazionista: ma chi te lo ha detto??? 

4. la politica è una cosa seria; e proprio la mancanza di attenzione ad essa, l'alterarne la realtà per mettere in pace la nostra coscienza talvolta (non nel tuo caso ovvio!) , ha come precipua conseguenza l'arretratezza dei diritti civili in questo paese

5. proprio perché la politica è una cosa seria...  che palleeeee  @Sbuffo con  'sti predicozzi da militante piddino!  :D 

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Io trovo più che altro una sconfitta culturale del movimento lgbt l'aver completamente delegato alla Magistratura e alla Corte Costituzionale la conquista dei diritti civili. D'altra parte la battaglia sulla legge Cirinnà ha ampiamente dimostrato che non siamo in grado né di incidere né di fare, gramscianamente parlando, "egemonia".

Edited by Orfeo87
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@Orfeo87, rallegrati che non siamo i soli.

Il movimento GLBT italiano è al livello di quello tedesco,austriaco, inglese e statunitense:

delegheremo a magistratura e corte costituzionale. O a partiti conservatori.

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State contenti che renzi vi ha fatto le unioni civili. Nella prossima legislatura dovrete difenderle in piazza per evitare che le smantellino al posto di pensare al matrimonio.

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5 hours ago, Almadel said:

@Orfeo87, rallegrati che non siamo i soli.

Il movimento GLBT italiano è al livello di quello tedesco,austriaco, inglese e statunitense:

delegheremo a magistratura e corte costituzionale. O a partiti conservatori.

                                        :sarcastic:

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Non credo ci sia la minima possibilità che ciò accada. Non è che abbiano approvato le unioni civili per puro eroismo lgbt, ma perché ricevevano pressioni dalla UE e l'Italia era fanalino di coda. Non vedo perché la destra italiana dovrebbe minimamente preoccuparsi, tra l'altro a molti gay italiani piace convincersi della favoletta che le unioni civili siano praticamente il matrimonio, ma dal punto di vista giuridico è una mera porcata discriminante. Ovviamente le unioni civili hanno avuto il non ben poco merito di aver smosso molte coscienze, fatto acquisire finalmente certi diritti ai gay e sono state pure percepite da molti etero e gay come sinonimo di matrimonio, ma la cosa si ferma lì purtroppo.

Per tutte queste ragioni, non vedo perché la destra dovrebbe disturbarsi ad abrogare una legge che mette nero su bianco la differenza tra etero e gay. Vedo più probabile che aggiungano qualche clausola discriminante come il divieto espresso di adozioni per i gay, anche se non so quanto sia legale poter modificare una legge di questo tipo. In ogni caso, se vince la destra vi aspettano tempi bui, come è successo in Spagna chè tutto bloccato da un po' di anni per colpa della destra. Ci sono stati solo avanzamenti culturali e di leggi anti-omofobia a livello locale, ma per il resto vige un immobilismo imbarazzante. Fortunatamente alla prossima legislatura le cose dovrebbero cambiare con Podemos (finti gay-friendly fascisti di sinistra) in calo e con il PP senza maggioranza.

@castello

Non sai che nello Utah si dicono affermazioni sulla base di idee astratte?xD

Onestamente già su internet basta farsi un'idea che l'attivismo americano sia enorme, ma oltre a questo, quanto visto a San Francisco conferma la mia ipotesi visto che era un attivismo enorme, allucinante e ben organizzato, forse persino di più degli spagnoli(anche se quest'ultimi sono abbastanza passionari xD).

Edited by Ilromantico
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7 hours ago, castello said:

 la magistratura è vincolata alla legge, la Consulta alla costituzione e nei suoi passati interventi ha fatto ben capire che non sarà lei a introdurre il matrimonio egualitario; l'Italia non è gli USA.  Né è corretto, giuridicamente parlando, dire che almeno un diritto acquisito con una sentenza della Consulta è al riparo da un referendum abrogazionista: ma chi te lo ha detto??? 

La magistratura può dare un'interpretazione evolutiva della legge. 

Al momento la Corte Costituzionale ha affermato che deve essere il parlamento a decidere, ma non è affatto escluso che in futuro possa cambiare idea, in un contesto sociale più evoluto. 

D'altronde nel 2012 la Cassazione ha stabilito che la differenza di sesso non è più un presupposto fondamentale per il matrimonio e nel febbraio 2017 la stessa Cassazione ha ammesso la trascrizione in Italia di un matrimonio fra due donne celebrato in Francia. 

http://www.diritto24.ilsole24ore.com/guidaAlDiritto/civile/civile/primiPiani/2012/03/la-differenza-di-sesso-non-e-piu-un-presupposto-indispensabile-per-il-matrimonio.php

http://www.ilpost.it/2017/02/02/cassazione-matrimoni-gay/amp/

La via giurisprudenziale è stata seguita in molti paesi, non solo negli USA. In Canada la magistratura aveva già aperto al matrimonio in 8 stati confederati su 10 prima della legge federale approvata dal parlamento, in Messico si sta procedendo di nuovo stato per stato, in Colombia e Brasile è stata la magistratura a legalizzare il matrimonio egualitario, lo stesso dicasi per l'Austria e Taiwan dove la magistratura ha dato due anni al parlamento per legiferare altrimenti il matrimonio egualitario entrerà comunque in vigore. 

Un referendum abrogativo su decisioni prese dai più alti gradi della magistratura sarebbe sicuramente considerato inammissibile dalla magistratura stessa. La magistratura tra l'altro non crea leggi dal nulla che possono essere abrogate, al massimo modifica quelle già esistenti. 

5 hours ago, Almadel said:

Il movimento GLBT italiano è al livello di quello tedesco,austriaco, inglese e statunitense:

delegheremo a magistratura e corte costituzionale. O a partiti conservatori.

Avere appoggio trasversale fra i partiti è il livello massimo che il movimento lgbt può raggiungere. I diritti lgbt sono patrimonio di tutti e non più terreno di scontro politico. È quello che è accaduto in tutti paesi più friendly, ad esempio i paesi scandinavi o i Paesi Bassi. Non vedo come possa essere paragonato alla delega alla magistratura. 

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L'elemento più incoraggiante secondo me è il mutato contesto, che deriva dal fatto che con Papa Francesco l'avversione della CC si è ammorbidita. Molti cattolici intransigenti, sono visti con sospetto dalle gerarchie cattoliche, perchè di fatto si oppongono anche a Papa Francesco.

Berlusconi se deve scegliere fra liberalismo e clericalismo, è al 100% clericale...ma deve ricevere una telefonata da un Cardinale

Tutti i punti più controversi della legge Cirinnà sono già caduti per effetto della mediazione Boschi-Alfano e quella telefonata non ci dovrebbe essere

Se da un lato l'opposizione cattolica pare ammorbidita, dall'altro si è esacerbata l'opposizione politica a tutto ciò che viene visto come "politically Correct" cioè è in corso una offensiva laica antiliberale, più generale ma anche generica ( nel senso che non si focalizza specificatamente contro di noi )

Non conterei molto sugli anticorpi dei nostri partiti, certamente su adozioni, politiche familiari di sostegno alle nascite, educazione scolastica, GPA possono passare dei divieti espliciti ed espressi, anche per legare le mani ai giudici

Ciò che è accaduto è che avendo rinunciato ad ogni rivendicazione politica collettiva, è rimasta la domanda giudiziale individuale come unico strumento rivendicativo, su questo si è creata una efficace rete di supporto legale, costruita dai Radicali...ma la vera delega in bianco è stata data al PD

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Io avevo inteso un vago senso ironico nelle parole di  @Almadel....

Per favore, lasciamo stare papa Francesco; conta la dottrina di Santa Romana Chiesa, non il chiacchiericcio del papa con i giornalisti. Eppoi  il 99% del clero la pensa diversamente da Francy

@Uncanny: la magistratura in Italia  non ha i poteri dei paesi anglosassoni; da noi è il parlamento che norma con le leggi .  La Consulta magari avrà anche i prossimi giudici di nomina leghista o destra o cattolici alla mattarella...    E la norma modificata - cancellata in parte o integrata- è poi cmq sempre sottoponibile al referendum popolare. La Cassazione poi, con le sue sentenze, ha efficacia solo nel caso deciso; e tra l'altro oltre a poter cambiare orientamento, quella sentenza (che poi non ha recepito manco il matrimonio straniero!) era di una sezione della corte. 

Se vogliamo dirla tutta, secondo me, con questa legge (Cirinnà) , limitativa e discriminatoria come dice @Ilromantico, ormai ci siamo preclusi ogni passo avanti: ora sarà difficile sostenere di essere discriminati e certamente questa legge, caro @Uncanny, ha accolto quel minimo richiesto dalle sentenze della Consulta e della Suprema Corte per cui queste non avranno più alcuna spinta propulsiva....  Mentre, essendo la politica una cosa seria!, sarà facile svuotare  nella prassi una leggina (la Corinnà) pensata male e partorita ancora peggio...

Ps: questo momento storico, questo parlamento era l'occasione per far passare il matrimonio omosessuale: sarebbe bastato che un bel gruppetto di deputati grillini, piddini e di sel avessero presentato un progetto di legge; se veniva messo ai voti, una maggioranza per farlo passare c'era.  Ma poi il mov 5 stelle alle successive elezioni avrebbe perso consensi.... il PD andava allo scontro con alfano e cadeva il governo.... SEL avrebbe dovuto far recepire al suo elettorato più ansianotto  che  "gay è bello"....  La politica è ... una cosa troppo seria per farla fare ai politici italiani!  :D 

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Se parliamo di clericalismo, dobbiamo necessariamente prendere in considerazione ciò che potrebbe pensare o fare il Clero

Certo è una congettura, una ipotesi, ma per "abbattere" la legge sulle unioni civili dobbiamo immaginare un cardinale che parla in nome e per conto del Papa, che telefona al capo di governo ed un capo del governo che risponde ed esegue quanto richiesto ( esattamente ciò che successe all'epoca del caso Englaro )

Non è che sto dicendo ad un gay di 15 anni, di frequentare l'oratorio con fiducia perchè grazie a Papa Francesco il suo percorso di accettazione sarà tutto in discesa fra le braccia di santa madre chiesa...sto dicendo che questa telefonata sulle Unioni Civili non ci sarà ( lo ipotizzo e lo spero )

Essendo consapevole del fatto che se la telefonata ci fosse, non mi sentirei al 100% garantito dalla risposta di Berlusconi, che semmai difenderebbe il punto di vista che preme al suo elettorato ( immigrazione, espulsioni etc )

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