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Cinquantenne perplesso - La fine dell'avventura (?)


DonAlfonso

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Così siamo arrivati (spero) alla fine dell'avventura.

 

Sabato mattina l'ho incontrato a Napoli per dirgli di persona che io, almeno, sono fuori da questa storia.
Se lui sta male, come mi ha detto per telefono, sono fatti suoi. Ha fatto delle scelte e ogni scelta comporta conseguenze.

Mi è parso di capire che pensava che io l'avessi incontrato con l'intenzione di ricucire il rapporto e che un mese e passa di silenzio da parte mia fosse solo una ripicca. Probabilmente ha fatto la sua apertura per poi, di fronte alla mia capitolazione, dettare le sue condizioni.

Gli ho detto chiaro e tondo che non sussistono più le condizioni di un anno fa. Allora si iscrisse all'università (grazie a me) con tanti buoni propositi (e devo dire che le qualità le ha) ma alla prima difficoltà (un esame andato a puttane) mica ne volle discutere! Si rifugiò dai suoi amici. I suoi amici!!!

 

Così cominciò a perdere tempo con un andirivieni da casa mia a casa sua dove ci stava il fine settimana solo per mangiare e dormire; il resto con loro, i suoi compagni di merende, a non fare un cavolo di niente!

Non mi tocca più che adesso stia male, che le sue giornate sono vuote, che si scopa mezzo mondo (sic!), che ha finito soldi perché si è preso la patente (ma che ne deve fare?), che aspetta che lo chiamino per un lavoro...

Aspetta che lo chiamino! Ma dove cavolo vive questo individuo?

Gli ho suggerito (malignamente) che può sempre provare a ricontattare i suoi ex(?) clienti anche se non mi pare che siano le puttane a contattarli ma che avvenga il contrario...

Con aria di stizza ha detto che tenevo alle spalle qualcuno che mi consigliava, cosa che io glielo ho confermato senza entrare nei particolari. Ha avuto un moto di stizza e detto una cosa che mi ha lasciato basito. Sorridendo beffardo ha detto che i miei consiglieri non potevano non essere persone del tipo dei suoi ex clienti che lui si girava e voltava come gli pareva.

E' bastato questo a farmi alzare e salutare.

 

Ha voluto accompagnarmi fino al treno farfugliando che si aspettava che gli facessi delle domande (ma che domande?) e che gli avrebbe fatto piacere venire a salutare una nostra comune amica proprietaria di un locale a Salerno.

Ho fatto finta di non sentire. Al momento del saluto si è sporto per baciare sulle guance ma io l'ho allontanato.

E speriamo che non si inventi qualche altra sceneggiata.

Ringrazio voi tutti per i consigli che mi avete dato.

Sono stati un punto importante per prendere questa decisione e lasciarmi tutto indietro.

La vita continua.

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Eheheh, e così il dolce, efebico, scapestrato Antinoo finalmente rivelò il demoniaco animo da faina assetata di sangue che coltivava in grembo. Chi mai avrà osato distogliere la vittima dal suo ipnotico potere?  Quasi me lo immagino, col suo sguardo beffardo, lui che "ne sa della vita", ora allibito e umiliato per aver perso mordente sul suo colto e gentile protettore. 

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Questi mocciosetti hanno molto da imparare.
Finché hanno il coltello dalla parte del manico si sentono invincibili ma non appena si incomincia a giocare forte non sanno che pesci prendere e allora mostrano i loro limiti.

Quella cacciata su i suoi ex clienti me la sono legata al dito. Come dire: sono loro ad avere bisogno e io detto le regole.

Questa volta... il bianco muove e vince! Con la mossa del cavallo che non si aspettava.

Come tattico ha delle qualità ma non ha le qualità di stratega perché, come tutti i giovani della sua età, non sa aspettare.

Pensava che stessi facendo sfoggi letterari quando gli dicevo che sarebbe andata a finire come la storia del mandarino e della cortigiana...

Un mandarino era innamorato di una cortigiana. «Sarò vostra, disse lei, quando avrete trascorso cento notti ad aspettarmi seduto su uno sgabello, nel mio giardino, sotto la mia finestra». Ma, la novantanovesima notte, il mandarino si alzò, prese il suo sgabello sotto il braccio e se ne andò.
 


Meanwhile... in Dr. Frankstein's castle...

 

Si. La vita continua e le attenzioni del barista del bar sotto dove lavoro cominciano ad intrigarmi ... C'est la vie!

Edited by DonAlfonso
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quella del Mandarin-orange-in-peel2.jpg e della cortigiana io proprio non l'ho capita... chi ha ragione ? io non avrei aspettato nemmeno un giorno e me ne sarei andato subito a trovare uno su grindr che non fa troppo la preziosa... altro che 96 notti ma manco una.

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Quella del mandarino gliela avevo detta per fargli capire che se avesse ancora tirato la corda...

 

Come ho detto nel mio primo post lo trovai su un social ma quella è stata la prima e l'ultima volta: non è posto per me.

 

E' stata un'esperienza che mi basta e mi avanza.

 

Preferisco conoscere persone dal vivo come ho sempre fatto.

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Mi raccomando, impara da questa esperienza. In qualche modo ti ci sei infilato dentro fino al collo. Per cui, una mezza tirata d'orecchie, va fatta anche a te. Meno male che, alla fine, hai ripreso il contatto con la realtà. Così ti sei salvato.

Chiudi questo capitolo. Aprine uno più bello. Te lo meriti.

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Il pargolo ha lanciato un ballon d'essais per vedere se avesse ancora potere su di te. Da qui - credo -  la sceneggiata strappalacrime mattutina.

 

Ma da quello che leggo nel tuo post hai tenuto duro e gli è andata male. E ben gli sta.

 

Ti consiglio di non abbassare la guardia perché se, salutandoti, ha detto che avrebbe avuto piacere di venire a trovare (che caro!) quella vostra amica in comune qualcosa ha in mente. Deve solo vedere come fare.

 

Nel romanzo di Peyrefitte "Le amicizie particolare" compare a metà racconto un monaco, tal padre de Trennes, che cerca di intrufolarsi tra le passioni nascoste dei collegiali ed è lui stesso a dire - dopo aver conosciuto la logica in cui quei collegiali si muovono - che conoscendo quei ragazzi ha compreso il significato di quel paradosso greco secondo il quale la neve è nera (adattato da Anassagora, se non sbaglio, che lo diceva in un altro contesto).

 

Per questo, ti ripeto, non abbassare la guardia e torna a vivere la tua vita.

 

Bon courage!

Edited by pierpagu
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