Jump to content

Satira: Charlie Hebdo e Jenus


MalcomBraumGraves

Recommended Posts

MalcomBraumGraves

Non mi è mai interessata la satira, ma devo ammettere che ci ho messo tanto per capire e comprendere fino in fondo la prima vignetta di Charlie Hebdo e la vignetta di Pillole di Jenus.
Entrambi hanno fatto un "buon" lavoro di satira, buono tra virgolette perché, come si sa, la satira non è buona e gentile, ma entrambe le riviste hanno creato delle vignette con un messaggio che non è stato recepito da tutti come volevano, credo.

Per farla breve CH nella prima vignetta ha utilizzato un gioco di parole e di similitudine di fonetica delle parole, per denunciare il sistema di costruzione degli edifici italiani, sistema nel quale la criminalità organizzata è dentro fino all'osso, insieme allo Stato.
Capisco anche il fatto che non tutti gli edifici crollati siano stati creati dalla Mafia, e il secondo attacco di satira, dopo la Mafia, va proprio allo Stato, che non ha regolarizzato tutti gli edifici e/o non ha effettuato gli adeguati controlli.
In poche parole, dopo un'attenta analisi della vignetta di CH, ho capito che la vignetta non attaccava affatto le vittime del terremoto, ma puntava piuttosto a smuovere le loro coscienze e a farle ragionare.

Quella di Jenus è altrettanto "geniale" (aggettivo che va sempre preso tra le pinze): Loro hanno difeso il diritto di Satira e la rivista di CH, critica l'inefficienza dell'intelligence francese, utilizzando come esempio lo stesso attacco terroristico di cui la rivista fu vittima lo scorso anno.

 

post-10828-0-22665100-1472911291_thumb.jpg

post-10828-0-28759200-1472911333_thumb.jpg

Edited by MalcomBraumGraves
Link to comment
Share on other sites

Sì, va be', ad alcuni piacciono, ad altri no, ma il farne un caso internazionale con intervento d'ambasciatori e levata di scudi per difenderli o per offenderli mi pare sia un po' troppo:

lasciamo tanto affannarsi, cruento od incruento, ai fanatici religiosi musulmani e no.....

Link to comment
Share on other sites

NorwegianWood

Ho trovato la vignetta di Charlie Hebdo poco riuscita, nel senso di poco ispirata e non immediatamente comprensibile, il che per la satira, così come per lo humour nero, è una pecca da non sottovalutare. Da qui a dire che bisogna stracciarci le vesti, indignarsi e pretendere scuse ufficiali (noi italiani), prendere le distanze, ribadire la solidarietà ai terremotati e ritrattare (loro francesi) ce ne corre. Io, ad esempio, non mi sogno indignato né mi sogno di censurare Charlie Hebdo, che ha il diritto di essere sgradevole quanto vuole. Diverso sarebbe se stessimo parlando di una propaganda che istiga all'odio, come ho detto in chat; ma qui parliamo di satira o humour nero, appunto; ambasciatori e levate di scudi pro/contro sono del tutto fuori luogo, ha ragione Mario.

Link to comment
Share on other sites

Mi fanno schifo tutte e due, soprattutto la seconda -.-...La satira si fa in tante maniere diverse, ed esiste dell'etica anche nella satira, evidentemente a Charlie Hebdo non l'hanno ancora capito. E' troppo facile dire: la satira è satira! Mi paiono gli artisti che accendono e spengono la luce nei musei e dicono: E' arte!

Io mi sono offeso, e fossi in loro chiederei scusa. Il messaggio dietro la vignetta si poteva esplicare in mille maniere diverse, non facendo un'analogia fra le lasagne e l'ammasso di corpi sotto le macerie, questo è solo disgustoso! La vignetta di Jenus ha un suo senso, ma, se ho capito bene, è stata fatta sostanzialmente dopo quella di Charlie Hebdo, come fosse ripicca, il che non mi piace! La seconda offende, la prima no. La prima dice che i servizi segreti sono un colabrodo, la seconda non esplica il concetto "la mafia costruisce le vostre case", come la seconda di Charlie, non esplica niente, fa solo schifo, paragona le persone a dei piatti di pasta, trovo che qualsivoglia scusa non li possa salvare, fanno schifo.

 

P.S. Non mi piacciono quelli che dicono che non sono più "Charlie". Je suis Charlie perchè è inaccettabile che la gente venga uccisa perchè esprime la propria opinione. Io però sono libero di dire che il loro lavoro fa schifo.

Edited by Leon94
Link to comment
Share on other sites

Satira satira satira, tutti la magnificano basta che non venga da destra altrimenti è brutta e cattiva e soprattutto non è satira, quindi non ha diritto ad esistere...se invece viene da sinistra è per definizione geniale anche se non ha nessuna connessione con la realtà...

 

Un'altra cosa che va alla grande è prendersela con lo Stato, perchè lo Stato è il capro espiatorio ideale a cui attribuire qualsiasi colpa....per esempio, se le scuole e gli altri edifici pubblici sono stati costruiti anni ed anni fa e non di rado sono edifici ottocenteschi ricavati da ex proprietà religiose secolarizzate, oppure edifici anni '70 costruiti a risparmio da amministratori e dirigenti locali di bassa lega quando questo Paese, in piena espansione, era un Far West, che dovrebbe fare uno Stato con due miliardi di debito? Fare un terzo miliardo di debito, abbattere e ricostruire tutto?

 

Ma la cosa più interessante è considerare che anche questo sforzo sarebbe inutile se, come è accaduto stavolta e pure all'Aquila, il terremoto capita alle 3 del mattino quando la gente dorme nelle proprie case, che c'entra lo Stato con l'edilizia privata? Si possono chiedere norme antisismiche più stringenti, ma mica può venire lo Stato a restaurarvi casa, vi tocca prendere il portafoglio e ricostruirla daccapo voi (sempre che non ve l'abbatta il terremoto, in tal caso potete rifarla con i risarcimenti e gli incentivi).

 

Poi non parliamo di tutta la retorica sulle realtà dimenticate, scommetto che Amatrice faceva parte di una comunità montana, la festa dell'amatriciana probabilmente se la saranno pagati con i contributi previsti in finanziaria, i centri storici di luoghi simili andrebbero tenuti come resort estivi, ma le comunità trasferite in luoghi normali e dovremmo evitare di spendere per tenerli in vita senza motivo.

Link to comment
Share on other sites

Fin quando nei disegni vi erano Dio o Maometto tutti dicevano "è solo un disegno", adesso, invece, che al posto di Maometto ci siamo noi italiani la cosa brucia parecchio, eh?! 

Questa è satira ed è caratterizzata dal fatto che non guarda in faccia nessuno.

Credo che lo scopo di questa vignetta non sia quello di far ridere, ma riflettere, perché non è possibile che, ancora oggi, vi siano così tanti morti a causa di un sisma.

Come mai in Cina, tempestata di terremoti, molti edifici non cadono di fronte ai più forti movimenti del suolo terrestre, mentre qui in Italia, anch'essa zona ad alto rischio sismico, le case cadono dopo la minima scossa?!

Link to comment
Share on other sites

 

 

La satira si fa in tante maniere diverse

 

La satira si può fare in maniere diverse, ma in fondo la sostanza è che "castigat ridendo mores" come disse Orazio e poiché il confine tra il ridere e l'irridere dipende più dall'inclinazione dell'irriso a giudicare sé stesso esente da vizi se non addirittura custode della verità assoluta, che dalla crudeltà dell'irrisore, alla fine, se uno vuole offendersi, s'offende qualunque sia la maniera diversa, anche se lievemente sorridente.....

Comunque l'antico dramma satiresco sbaffeggiava anche gli dei e la commedia antica non si asteneva dall'irridere, nonché i politici di turno, anche il popolo beota.

 

 

 

  esiste dell'etica anche nella satira,

 

A parte che l'etica della satira dovrebbe essere..... satirica!, altrimenti sarebbe un'etica imposta alla satira, i principi etici sono tanto numerosi e vari, che puoi stare certo che la stessa satira potrà essere lodata o biasimata per mille eticità diverse:

sì è ben visto con le vignette satiriche su Maometto e su Cristo.

Link to comment
Share on other sites

C'era una famiglia ad Accumoli, abitava ai piedi del campanile. 

Esso li svegliava tutte le mattine con la cacofonia delle sue incivili campane. 

Le mattutine bestemmie parevano ben controbilanciate da una giaculatoria riparatrice. 

Una notte il campanile crollò schiacciando tutta la famiglia, mamma papà e due bimbi. 

dio esiste...

http://www.lastampa.it/2016/08/25/italia/cronache/accumoli-la-famiglia-distrutta-dal-campanile-appena-restaurato-nRhIqCrYjhbpu01jYFRuyI/pagina.html

Link to comment
Share on other sites

 

 

Un'altra cosa che va alla grande è prendersela con lo Stato, perchè lo Stato è il capro espiatorio ideale a cui attribuire qualsiasi colpa....per esempio, se le scuole e gli altri edifici pubblici sono stati costruiti anni ed anni fa e non di rado sono edifici ottocenteschi ricavati da ex proprietà religiose secolarizzate, oppure edifici anni '70 costruiti a risparmio da amministratori e dirigenti locali di bassa lega quando questo Paese, in piena espansione, era un Far West, che dovrebbe fare uno Stato con due miliardi di debito? Fare un terzo miliardo di debito, abbattere e ricostruire tutto?

 

Sì, okay ma gli edifici storici normalmente sono di proprietà pubblica, quindi la proprietà pubblica (dall'amministrazione comunale a quella statale) deve metterli quantomeno a norma. In posti come Amatrice, poi, credo ci fosse il benestare della sovrintendenza così come (in teoria) c'è nel mio paese dove addirittura c'è il vincolo paesaggistico.

Quindi se il terremoto mi butta giù un palazzo o una scuola non a norma (tra cui la famosa scuola con le zanzariere e la sabbia nei muri dichiarata "antisismica") io me la prendo con la P.A. eccome, Demò! Se poi si scopre che i 700 mila euro per una scuola antisismica son finiti chissà dove, io me la prendo sì!

Ma non mi incavolo con CH (che anche citando la mafia non ha torto, visto che nel caso della scuola gli imbrogli ci son stati eccome...).

Quindi sono anche d'accordo con Mario quando dice che tutti sti ambasciatori contro si possono evitare...

Link to comment
Share on other sites

Fin quando nei disegni vi erano Dio o Maometto tutti dicevano "è solo un disegno", adesso, invece, che al posto di Maometto ci siamo noi italiani la cosa brucia parecchio, eh?! 

Questa è satira ed è caratterizzata dal fatto che non guarda in faccia nessuno.

Credo che lo scopo di questa vignetta non sia quello di far ridere, ma riflettere, perché non è possibile che, ancora oggi, vi siano così tanti morti a causa di un sisma.

Come mai in Cina, tempestata di terremoti, molti edifici non cadono di fronte ai più forti movimenti del suolo terrestre, mentre qui in Italia, anch'essa zona ad alto rischio sismico, le case cadono dopo la minima scossa?!

 

Questa è una cosa che stanno dicendo in molti ma mi pare un po' una cavolata, scusami! Nessuno ha mai detto jesuisCharlie pensando che quelle vignette fossero corrette, il jesuisCharlie era per la libertà di parola, non è detto che quella parola debba piacere o che non debba offendere. Se un islamico si è offeso posso capirlo, non posso capire perchè due cretini hanno ucciso una decina di persone per una vignetta. Il jesuisCharlie era per quello non per altro. Non è mai andato bene a nessuno che si prendesse così in giro Dio o Maometto -.-, così come non è andato bene a nessuno quando hanno usato la morte del piccolo siriano in una delle loro patetiche vignette. Ma in quelle vignette (tranne quella del bambino, potevano risparmiarsela) c'era dietro un messaggio, in quella sull'Italia NO. Se vai a leggere chi le vignette le legge costantemente, i francesi, leggerai: é disgustoso, questa vignetta non la capisco! Non sono io cretino che non capisco il loro messaggio, sono loro che non sanno fare il loro lavoro. Cosa centra con il "sistema italiano" con una lasagna umana? Si poteva dire in altre maniere, offendendo chi di dovere e non 60000000 di persone, io la vedo così.

 

La satira si può fare in maniere diverse, ma in fondo la sostanza è che "castigat ridendo mores" come disse Orazio e poiché il confine tra il ridere e l'irridere dipende più dall'inclinazione dell'irriso a giudicare sé stesso esente da vizi se non addirittura custode della verità assoluta, che dalla crudeltà dell'irrisore, alla fine, se uno vuole offendersi, s'offende qualunque sia la maniera diversa, anche se lievemente sorridente.....

Comunque l'antico dramma satiresco sbaffeggiava anche gli dei e la commedia antica non si asteneva dall'irridere, nonché i politici di turno, anche il popolo beota.

 

 

 

 

A parte che l'etica della satira dovrebbe essere..... satirica!, altrimenti sarebbe un'etica imposta alla satira, i principi etici sono tanto numerosi e vari, che puoi stare certo che la stessa satira potrà essere lodata o biasimata per mille eticità diverse:

sì è ben visto con le vignette satiriche su Maometto e su Cristo.

 

Aridaje! Tutto si può dire, basta dirlo decentemente, alcune loro vignette sono satiriche, dirette, dissacranti, ma non offensive in quella maniera! La satira non è offensiva, è dissacrante, la loro vignetta non è satira, è umorismo nero becero. Tutte le frasi quali la satira in fondo è... non le trovo scusanti valide. Poi ognuno la vede come vuole! Io sarò sanguigno, ma mi hanno dato ai nervi.

Link to comment
Share on other sites

Va anche detto però che viviamo in una società in cui

il ministero della sanità fa campagne informative che alludono

alla sterilità maschile con bucce di banane ed al pericolo del fumo

con fotografie di tumori e di pazienti intubati

 

Provocazione e dissacrazione sono diventate tecniche di comunicazione

pubblicitaria e poi di informazione ufficiale, questo mette in crisi chi era

abituato ad averne una sorta di monopolio e lo spinge al rilancio

 

Se poi qualcuno avesse veramente voluto dare un messaggio per far riflettere

beh il discorso che i terremoti non uccidono, ma uccidono le opere dell'uomo se

non erro è un discorso fatto dal Vescovo all'omelia funebre etc

Link to comment
Share on other sites

Mah... Una vignetta potrò trovarla bella o brutta, intelligente o stupida, ben riuscita o no, acuta o sciocca, superflua se voglio, ecc., ma non vedo perché mai dovrei incazzarmi od offendermi. Dopo quello che è successo, con tutti i problemi da affrontare, le persone da aiutare e le riflessioni da fare, davvero scegliamo di dedicare il nostro tempo a una vignetta pubblicata in ultima pagina da un giornale lontano che da sempre racconta gli avvenimenti in questo modo?

Link to comment
Share on other sites

Ma si perché bisogna trovare una polemica al giorno, così in, bo' 20-30 milioni di italiani su facebook possiamo usare le stesse parole e gli stessi slogan per il gusto di partecipare, anzi direi che il giochino é così pervasivo e la pressione che esercita tale, che persino le persone piú discrete se ne escono con un tentativo di post.

Ad ogni buon conto sta bene che gli italiani abbiano castigato in massa l'ennesimo esempio del benevolo razzismo paternalista dei francesi, capisco la colpevolizzazione delle vittime, é una cosa molto comune e serve per convicersi di essere al sicuro, peró mi sembra che sia passata l'idea che il nostro paese possa essere insultato liberamente...nel 2011 in una salumeria spagnola nel paesetto dell'Escorial il commesso appena ha capito che eravamo italiani é scoppiato a ridere dicendo: "Italiani! Berlusconi, bunga bunga!". Ma che cazz vuoi? Io forse rido per l'indipendenza della Catalogna?

Link to comment
Share on other sites

 

 

@ Caricorno. Se la questione è che efficacia abbia la provvidenza divina, non è che sia necessario il campanile della chiesa che cade sulla casa.....

 

Ovviamente volevo scrivere:

@Capricorno.

Parce calamo....

 

 

 

Aridaje! Tutto si può dire, basta dirlo decentemente

 

I confini della decenza, che esigi non siano oltrepassati, variano non solo da cutlura a cultura, da secolo a secolo, ma perfino da popolo a popolo, se non addirittura da gruppo sociale a gruppo sociale.

 

 

 

 

alcune loro vignette sono satiriche, dirette, dissacranti, ma non offensive in quella maniera! La satira non è offensiva, è dissacrante,

 

Abbi pazienza Leon, ma se una satira è dissacrante, cioè toglie la sacralità ad una cosa o ad una persona che è giudicata sacra da alcuni, inevitabilmente per tutti costoro, i quali giudicano sacra quella cosa o quella persona, la satira sarà offensiva, anzi, gravemente offensiva!

Link to comment
Share on other sites

la vignetta non mi piace, ma per fortuna esiste un giornale che l'ha pubblicata....

non mi piace perché è qualunquista, non graffia davvero... dire che la mafia ha costruito le nostre case è autoassolutorio

le nostre case le abbiamo costruite noi

dove erano ben costruite le abbiamo disfatte con metodo lento ma implacabile, mettendo in atto innumerevoli abusi edilizi piccoli e grandi, facendo finta di renderle forti (tetti in cemento armato su struttura a muri portanti) ma in realtà rendendole fragili e trasformandole in trappole micidiali

i governi hanno poi messo la ciliegina sulla torta, sanando tali abusi per legge

viste le premesse... sarebbe davvero il caso di appaltare la ricostruzione alla mafia... 

Link to comment
Share on other sites

Le vignette di CH sui musulmani erano offensive e ora queste sugli italiani sono pure offensive.

 

Inutile dire liberta' di espressione e cose varie. Quelli vogliono solo la liberta' di offendere.

 

Le loro vignette mostrano inoltre che sono ignoranti in quanto non sanno molto dei mussulmani e non sanno che la maggioranza delle case crollate non sono state costruite dalla mafia ma sono case vecchie fatte di sassi e un po' di cemento debole che le teneva assieme.

Link to comment
Share on other sites

La vignetta è di cattivo gusto perché ripropone i classici cliché per raccontare una catastrofe umana. Per me è indecente, ma non la censurerei mai, capisco però che non è oggettivamente satira. Direi che sono scaduti piu che altro nell'insulto gratuito.

Non credo sarebbero capaci di fare satira simile sugli attentati in Francia quindi il rispetto dev'esserci per tutti ed è innamissibile che sugli italiani si sentano in diritto di insultarli.

 

Come gia ribadito inoltre, la vignetta risulta estremamente stupida per l'utilizzo di cliché nazionali. Capisco che è humor facile, ma il mondo ormai è talmente tanto globalizzato che questo humor cliché sa di humor antiquato e patetico.

Link to comment
Share on other sites

lecosechenondici

 

 

Per me è indecente, ma non la censurerei mai

Non si tratte di censura, quanto di avere il buonsenso di non pubblicarla da parte loro. E anche quello di non difenderli da parte nostra.

 

 

Sent from my OnePlus 3 using Tapatalk

Link to comment
Share on other sites

frugando tra la varia spazzatura internettiana, come fanno gli zingari coi cassonetti, ho trovato due interventi ben scritti, un pro e uno contro

 

quello "contro" di Filippo Facci
 
Link to comment
Share on other sites

Abbi pazienza Leon, ma se una satira è dissacrante, cioè toglie la sacralità ad una cosa o ad una persona che è giudicata sacra da alcuni, inevitabilmente per tutti costoro, i quali giudicano sacra quella cosa o quella persona, la satira sarà offensiva, anzi, gravemente offensiva!

 

Ne ho viste tante di vignette di Charlie Hebdo è il "tasso di offesa" variava dall'una all'altra, la cosa che mi da ai nervi è l'utilizzo della genta morta nella vignetta...ripeto, persone sotto le macerie, paragonate alle lasagne! Un bambino a faccia in giù nel mare col Clown dei fast food in bella vista se ricordo bene! Senz'altro è offensiva sempre, ma non è detto che lo sia così tanto. Non a caso i commenti riguardo le vignette sono state estremamente contrarie da tutti i pulpiti, francesi, tedeschi, statunitensi, inglesi, dagli altri vignettisti francesi e italiani. Per me trovare un senso a quella vignetta significa volerli difendere a tutti i costi, ma sono indifendibili.

Link to comment
Share on other sites

 

 

Per me trovare un senso a quella vignetta significa volerli difendere a tutti i costi, ma sono indifendibili.

 

Il senso può essere trovato, ma ciò non implica che le si debba difendere.

In ogni caso, trovarci o no un senso, difenderle od offenderle, sono tutte opinioni lecite.

D'altronde la satira ed in genere la comicità hanno sempre offeso tanto più, quanto meno sono state di buon gusto, nel senso di cortesi, gentili, misurate, rispettose, vereconde, pudiche.

Se si vogliono tutte queste virtù, è più ragionevole censurare la satira e la commedia e, se del caso, anche la tragedia, l'elegia, l'epigramma, la lirica eccetera.....

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...