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Fertility Day: il Ministero della Salute incoraggia le donne ad avere figli. Lo sentivo poco fa al cinegiornale.


paperino

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La battuta nel titolo è "rubata" a @sisivabbe via @spinozait. D'altronde è difficile negare che l'iniziativa abbia un che di ventennio.

 
Può sembrare che l'argomento non tocchi noi omosessuali, ma resta lecito chiedersi se, quando nel piano nazionale della fertilità del Ministero della Salute si leggono passaggi come il seguente, non vi si possa anche vedere una delegittimazione, ben diffusa nella nostra cultura cattolica, di tutti quei rapporti sessuali non finalizzati alla generazione di prole:

E’ utile ricordare che la “sessualità” non è  un accessorio del nostro comportamento avulso ed enucleabile dalla funzione riproduttiva, a cui biologicamente è destinata. Anche quando non esiste un’esplicita volontà di procreare, la sessualità è una elevatissima forma di comunicazione umana che coinvolge l’interezza dell’essere. Spesso, inconsapevolmente, è tesa proprio alla trasmissione della vita.

 
Sarà poi corretto che lo stato presenti la genitorialità non come una scelta, ma come un obbligo sociale a cui adempiere quanto prima e quanto più possibile, senza considerare e intervenire, poi, su tutti quei problemi e fattori che davvero scoraggiano le giovani coppie dal fare figli?
 
Ma vediamo l'efficace messaggio del Fertility Day attraverso queste godibili cartoline diffuse in queste ore:
 
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E, per concludere, dopo la banana, ammiriamo lo spirito che guida questa campagna:
 
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Edited by paperino
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Per fortuna c'è chi risponde

 

Posta su Facebook una immagine della campagna fascista sulle nascite: "Mi auguro che il Governo ritiri la campagna e chieda scusa"

 

"Poter rientrare al lavoro dopo una maternità, impedire le discriminazioni alle donne che lavorano solo perché hanno o potrebbero avere figli, supportare qualsiasi forma di genitorialità - anche se non nasce dal concepimento di coppia, rispettare e sostenere le famiglie che non hanno figli. Nulla di tutto questo emerge nella campagna sul #fertilityday voluta dal Ministro Lorenzin che rappresenta un insulto a milioni di italiani. Mi auguro che il Governo ritiri la campagna e chieda scusa. Un Governo di centrosinistra sostiene la genitorialità con i servizi, un Ministro di destra fa campagne bigotte che sembrano copiate dalla propaganda del Ventennio

 

http://firenze.repubblica.it/cronaca/2016/09/01/news/toscana_il_governatore_rossi_contro_il_ferility_day_e_contro_il_ministro_fa_campagne_bigotte_-146998064/

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resta lecito chiedersi se, quando nel piano nazionale della fertilità del Ministero della Salute si leggono passaggi come il seguente, non vi si possa anche vedere una delegittimazione, ben diffusa nella nostra cultura cattolica, di tutti quei rapporti sessuali non finalizzati alla generazione di prole:

 

Be' da quello che scrive anche:

 

 

Anche quando non esiste un’esplicita volontà di procreare, la sessualità è una elevatissima forma di comunicazione umana che coinvolge l’interezza dell’essere.

 

sembrerebbe invece che la procreazione non sia considerata affatto strettamente connessa:

infatti sì definisce la sessualità "elevatissima forma di comunicazione umana" anche senza volontà di procreazione!

 

Forse hanno coordinato male le opinioni o almeno la loro espressione.....

 

Comunque si può scopare allegramente a destra ed a manca in nome della libertà di "comunicazione in una forma elevatissima" .;-)

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L'atto procreativo è parte di una sfera talmente intima che trovo inaccettabilmente arrogante violare con squallide vignette incentivanti, come se si trattasse di sponsorizzare un viaggio esotico o un nuovo set di elettrodomestici.

A prescindere dalle ragioni demografiche e/o sociali, gestire una famiglia è sempre più difficile, e ben vengano le coppie responsabili che si impegnano in tal senso nel momento in cui ottengono l'adeguata stabilità necessaria per una vita equilibrata.

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Fertility-Day-sito-770x385.jpg

Il #fertilityday intende informare i cittadini, soprattutto i più giovani, sui pericoli che mettono a rischio la fertilità sia maschile che femminile. Dalle ore 14.00 il sito www.fertilityday2016.it e gli articoli in esso contenuti non sono raggiungibili per un problema al server. Stiamo lavorando per ripristinare il link il prima possibile.

 

_____________________________________________

 

 

Non è un caso che Fertily Day è una parafrasi di Family Day e la Lorenzin è la stessa supporter della CEI che promosse le azioni contro la legge 40, sottoscrivendo robine tipo la criminalizzazione dell'inseminazione eterologa. 

 

Queste campagne non promuovono la fertilità, ma criminalizzano gli stili di vita "contro natura". Sono campagne di terrorismo mediatico a favore di uno Stato Etico, tutte mosse da un fine che giustifica i mezzi. Allora ecco le foto dei morti per tumore al polmone sui pacchetti di sigarette e a breve le immagini degli obesi (forse nudi) ritratti sui barattoli della Nutella ... i bambini che dai cartelloni pubblicitari ci ricordano che li abbiamo uccisi noi superando i limiti di velocità e quindi donne che agitano sul grugno di altre donne una clessidra per ricordare loro l'orologio biologico che fa tic tac o una banana per indicare come sia facile fottere i maschi per incastrarli in una gravidanza non voluta ---> Terrorismo ---> questo è il termine giusto per queste propagande perché spaventano volontariamente in modo abietto per scoraggiare scelte non conformi al bene collettivo. 

 

Singapore è il modello che questi "illuminati" intendono seguire, una città Stato che criminalizza in nome del liberismo massificante ogni comportamento individualista non conforme al profitto della collettività. Una società apparentemente perfetta dove il male è stato debellato attraverso un giustizialismo che colpisce anche chi sputa per terra. La mattina ti svegli e ricevi via SMS le direttive quotidiane del vivere in grazia di DIo ... e chi per lui opera per la tua gioia in terra.

 

La campagna verte su dei cardini chiaramente reazionari atti a denigrare il lavoro delle donne, come se potessimo fare a meno di una Samanta Cristoforetti o Fabiola Gianotti (direttrice del CERN di Ginevra) o di tante altre lavoratrici silenziose così dette "multitasking" che con i due soldi di stipendio ci finanziano carriera e famiglia. Le donne devono sgravare con dolore e i padri che portino i soldi in casa come le sacre scritture insegnano, punto e basta ... 

 

Il sesso è comunicazione dei sensi e fonte di armonia tra gli individui e in tutto questo non c'è alcuna relazione con la procreazione, questa è la battaglia contro cui si batte questa propaganda ... il coito anale è il demone che atterrisce questi timorati di Dio e guardateli bene in faccia, perché è la stessa gente che combatte ogni altra opzione procreativa per negarla a tutti gli amori "sbagliati".

 

Spero solo che la Lorenzin possa sgravare tra i giusti dolori riservati dal buon Dio alle impure figlie di Eva ... 

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messaggio di cattivissimo gusto.

il problema secondo me non è sicuramente che le persone non sanno queste cose ,ma è che in italia ci sono troppe differenze tra gente ricca e quella media ,poi quella dove lavora uno solo in famiglia.

quelli che ideano ste cose dovrebbero almeno cominciare a evitare gli sprechi di denaro ,cosa possibile dato che c'è chi ci riesce e sviluppare un pò di empatia

Edited by fabriz
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AndrejMolov89

Una campagna di informazione ci poteva stare, non è il male in sé. Ma i messaggi veicolati sono da ventennio: o il governo assume scimmie per fare il lavoro di pubblicità, oppure, volevano usare un iniziativa utile come cavallo di troia per dire troiate di sifatta portata, delle due l'una.

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L'atto procreativo è parte di una sfera talmente intima che trovo inaccettabilmente arrogante violare con squallide vignette incentivanti,

 

Pensa che in Cina considerano l'atto procreativo talmente intimo, che dal 1979 hanno vietato con sanzione penale di procreare più che  un figlio per coppia, portato a due solo quest'anno:

Paese che vai, opinioni che trovi su ciò che è intimo ed inviolabile.....

Edited by Mario1944
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Una campagna di informazione ci poteva stare, non è il male in sé.

Infatti. Devo dire che sono molto combattuto, perché sto leggendo il documento della campagna già linkato ed è interessante (pur con qualche scivolone qua e là); il sito del fertility day, per quanto gli articoli siano molto sintetici e poco approfonditi e il giochino piuttosto stucchevole, è informativo e ha evidente scopo di sensibilizzazione.

 

L'intento di "informare correttamente la popolazione sui temi della fertilità, della salute riproduttiva, e sui fattori che possono metterla a rischio" sembra certamente lodevole, ma poi la campagna pubblicitaria si concentra, anziché sull'informare, a spingere le coppie a fare figli allegramente e il prima possibile, con un linguaggio e uno stile peraltro discutibili.

 

Ma le nascite sono crollate e si fanno figli più tardi è perché i giovani non hanno voglia o perché hanno problemi di fertilità? Penso ai problemi di precarietà occupazionale ed economica delle giovani coppie, ai problemi dati dal lavorare mentre si cresce un figlio (es. asilo nido), anche al pessimismo per il futuro. Se lo scopo è aumentare la natalità forse si dovrebbe guardare prima ad altro.

 

In ogni caso voglio concedere alla ministra il beneficio del dubbio: dopo tante lotte contro l'"utero in affito" da parte de "la donna fattrice, la donna-mucca che non può più cambiare idea. Trattata come una cosa, un oggetto", di certo il messaggio di questa campagna non voleva essere quello di una donna come un'incubatrice che deve fare figli il prima possibile.

 

Sempre se lo scopo è quello di aumentare la natalità è anche lecito chiedersi che ruolo potrebbero avere in questo le coppie omosessuali, visto che, sempre secondo la ministra: "Tutta la letteratura psichiatrica, da Freud in poi, riconosce la necessità per un bambino di avere una figura materna e paterna".

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Ma proprio comunicativamente parlando sta campagna mi pare una chiavica. Fertilità da giovani: "il modo migliore di essere creativi". Ma che c'entra? Ma che vordì? Ormai 'ste parole tipo "creatività", "resilienza" e "cambiamento" sono diventate delle supercazzole da inserire ovunque. Per non parlare della banana moscia e "la sessualità è una nobilissima forma di comunicazione": sì, ok, magari se ci sforziamo possiamo pensarla anche così, ma non mi sembra un grande incitamento a fare figli.

Poi l'insistere sull'orologio biologico: non sanno che fra i grandi disastri della vita sentimentale delle donne etero c'è proprio quest'improvvisa voglia di bebè che si risveglia tipo a trent'anni e che le porta a incollarsi il primo disastrato che capita loro con gravi danni in seguito? Ma loro non vogliono mettere ansia, no: la donnina con la clessidra in mano e l'aria da maestrina rimanda proprio l'immagine del "prenditi il tuo tempo".

Che poi è vero eh: si è fertili da giovani, è la scoperta dell'acqua calda. Io più che la clessidra metterei la ricevuta di una seduta in un centro di inseminazione artificiale.

Edited by Fred
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Sento e leggo molte persone affermare che, tolti i modi rozzi con cui è stata trattata, la sostanza della campagna è buona, non solo per lo sforzo informativo sulla fertilità e il benessere dell'apparato sessuale/riproduttivo, ma anche perchè effettivamente siamo in fase di non-crescita demografica.

 

A me invece, sempre tolti i modi rozzi, non sembra nemmeno un ottimo messaggio di base. È vero che l'Italia è in non-crescita, come sicuramente altri paesi industrializzati, ma siamo ampiamente controbilanciati dalla crescita netta della popolazione mondiale.

 

In questo senso, prima che in ottica egualitarista/femminista, mi chiedo quanto sia utile una campagna a fare figli.

E in questo senso trovo la campagna del Fertility Day "da ventennio": sembra che ci sia bisogno di figli italiani.

 

Mi sento anche stupida, ma non mi è chiaro esattamente perché è un male la crescita zero.

Si accettano spiegazioni pazienti.

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Pensa che in Cina considerano l'atto procreativo talmente intimo, che dal 1979 hanno vietato con sanzione penale di procreare più che  un figlio per coppia, portato a due solo quest'anno:

Paese che vai, opinioni che trovi su ciò che è intimo ed inviolabile.....

 

L'esempio cinese non è da meno, anche se la situazione sociale cinese verteva in condizioni leggermente differenti, ostacolanti e preoccupanti.

 

Il problema è che a me pare ridicolo il perno della campagna, come se si avvertisse la necessità di informare la donna su come, quando e perché procreare, tralasciando l'incombenza delle singole esigenze, dei singoli contesti che giocano il ruolo chiave nella dilazione dell'età media del parto.

 

Il clima di sfiducia a lungo termine depone a sfavore di ciò che questa campagna vorrebbe promuovere, ma che pare invece svilire l'informazione comune sul mero atto procreativo e quanto sia essenziale per il rinnovamento socio-culturale.

 

Ganga, machedavero?

Edited by Laen
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L'esempio cinese non è da meno, anche se la situazione sociale cinese verteva in condizioni leggermente differenti, ostacolanti e preoccupanti.

 

Il giudizio su ciò che era ostacolante e preoccupante, viste le obbiettive ampiezze territoriali cinesi, è variabile.

Ma in fondo, considerata l'ideologia di base sbandierata, non meravigliava una tale direzionalità governativa, praticata del resto anche in altri campi come quello della produzione o addirittura dell'abbigliamento uniforme, campi peraltro oggi lasciati alla libertà dei cittadini/sudditi.

 

Certo che da un governo di un Paese occidentale, tanto più da un governo di un Paese come l'Italia, allegramente "anarchico" nelle faccende private e non solo in quelle....., l'esortazione alla procreazione suona un po' troppo come fastidiosa intromissione nella vita privata dei cittadini.

D'altronde è anche vero che il numero di cittadini o almeno di popolazione residente non è irrilevante, non tanto politicamente, quanto economicamente ed infatti anche in altri Paesi europei a scarsa crescita demografica c'è la preoccupazione d'una popolazione sempre più anziana e decrescente o non crescente, preoccupazione causata essenzialmente dalla necessità dell'equilibrio delle prestazioni previdenziali erogate rispetto ai contributi incassati e che si sostanzia nella domanda: chi lavorerà per pagare le pensioni di vecchiaia promesse dal sistema?

Ci sarebbero gli immigrati, ma non pare che per le differenze culturali siano ben accetti, se non temporaneamente in attesa che le loro patrie siano in condizioni di riaccoglierli, e comunque per ora non sono in numero tale da compensare invecchiamento e stasi demografica.


 

 

non mi è chiaro esattamente perché è un male la crescita zero.

 

Vedi sopra.

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@Mario1944

 

La tua analisi socio-demografica è impeccabile, ma non è mai stato questo l'aspetto da me contestato.

 

Io contesto la direzionalità della campagna, che tende a considerare marginalmente il fatto che le strategie per incentivare le nascite non vadano ricercate nel sottolineare quanto la fertilità vada sfruttata finché attiva e scevra dalle patologie tanto accuratamente descritte, quanto più nella conversione del clima attuale verso una maggior fiducia.

 

La precarietà, la sempre più ardua ricerca della stabilità economica sono passaggi chiave, e rappresentano a mio avviso la vera causa determinante.

Molti miei conoscenti, sposati, dilazionano la gravidanza perché precari, e quindi privati delle fondamenta su cui costruire una famiglia.

 

Coniugare il ruolo genitoriale con un sistema economico sempre più soffocante e competitivo non è facile, e non si incentiva con questa ridicola campagna.

 

Si è invasa la sfera privata dando quasi per scontato che bisognasse informare i cittadini sul fatto che la fertilità maschile sia molto più vulnerabile di quanto sembri, condensando il passaggio determinante del "Non è ancora il momento" - che avrebbe potuto, se opportunamente sviscerato, nobilizzare le 137 pagine del documento - in due misere paginette trafelate.

Edited by Laen
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Il governo cambia la campagna.

 

http://www.ansa.it/saluteebenessere/notizie/rubriche/salute/2016/09/01/ferility-day-lorenzin-rivedremo-due-cartoline_ef25f33a-bf13-4352-847b-db786e0d7643.html

 

Quel che non capisco e' come faccia la campagna a costare solo 28'000 euro.

Edited by marco7
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davydenkovic90
trovo inaccettabilmente arrogante violare con squallide vignette incentivanti, come se si trattasse di sponsorizzare un viaggio esotico o un nuovo set di elettrodomestici.

Hai mai visto gli slogan di Comunione e Liberazione?

 

 Comunque non c'è molto da dire sulla campagna: è l'ennesimo rigurgito clericale di un governo profondamente fascista, berlusconiano e di destra, formato da arrivisti mediocri intellettualmente, capaci solo nell'ambito delle strategie per mantenere il più possibile la poltroncina di cui si sono impossessati.

 

In Italia quello di cui si dovrebbe occupare urgentemente il ministro della salute è dare informazioni precise sulle malattie veneree e, più in generale, su tutto ciò che riguarda l'educazione alla sessualità umana.

Allo stato attuale, si passa da quella fin troppo asettica dell'ora di scienze alle medie (quando c'è, perché si sa, l'ora di I.R.C. è più importante), a quella del catechismo dove il sesso va fatto esattamente come monti un mobile dell'Ikea: senza precauzioni, dopo il matrimonio e con un'unica persona nella vita, mettendo il pene dentro la vagina, godendo il meno possibile e col solo scopo di dare alla Terra altri automi da benedizione e confessione, sessuofobici, ignoranti, machisti e quant'altro.

Edited by davydenkovic90
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se devono cambiare la campagna, propongo di sostituire a questa stucchevole immagine

 

fertilityday1.jpg

 

la più tradizionale immagine della morte con la clessidra (qui nella tomba di papa Alessandro VII a San Pietro del Bernini)

 

monumento-ad-alessandro.jpg

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Io contesto la direzionalità della campagna, che tende a considerare marginalmente il fatto che le strategie per incentivare le nascite non vadano ricercate nel sottolineare quanto la fertilità vada sfruttata finché attiva e scevra dalle patologie tanto accuratamente descritte, quanto più nella conversione del clima attuale verso una maggior fiducia.

 

Senza dubbio la fiducia o la sfiducia nel futuro possono avere un'efficacia notevole rispettivamente nello stimolare o nel fugare l'intenzione procreativa.

Tuttavia ho il sospetto che la vera ragione che toglie o riduce l'intenzione procreativa od almeno multiprocreativa (intendendo con ciò procreare più d'un figlio) sia in realtà la volontà di conservare il benessere psichico, fisico e, perché no?, economico acquisito o ragionevolmente acquisibile nelle nostre società occidentali.

Ineffetti avere un figlio ha un'implicazione d'impegno psichico, fisico (soprattutto per la donna, ma non solo) ed economico non indifferente e più figli ovviamente accrescono tale impegno in maniera esponenziale:

non è facile essere genitori oggi rispetto ai miei tempi, perché anche solo le aspettative sociali e legali che si concentrano su di loro sono enormemente cresciute, tant'è vero che anche persone che non avrebbero problemi economici nell'avere più figli, raramente ne hanno più di due.

Si tende, peraltro giustamente, alla qualità invece che alla quantità, mentre un tempo, anche a causa dell'alta mortalità infantile, si puntava soprattutto sulla quantità per continuare la discendenza.

 

Se questo è vero, hai un bel fare campagne per la fertilità od operazioni per consolidare la fiducia nel futuro:

i nascituri saranno sempre pochi ed a stento sorpasseranno i morti e forse neppure li sorpasseranno, se continuerà la tendenza alla crescita dell'età media.....


 

 

Quel che non capisco e' come faccia la campagna a costare solo 28'000 euro.

 

Questo è il costo della campagna, poi devi aggiungere quello della città.... ;-)

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Sento e leggo molte persone affermare che, tolti i modi rozzi con cui è stata trattata, la sostanza della campagna è buona, non solo per lo sforzo informativo sulla fertilità e il benessere dell'apparato sessuale/riproduttivo, ma anche perchè effettivamente siamo in fase di non-crescita demografica.

Come già spiegato da Mario1944, quando il tasso di natalità scende sotto la fatidica soglia del 2,1 (i figli "rimpiazzano" i due genitori quando muoiono) ci sono timori per la sostenibilità del sistema del welfare e, in particolare, delle pensioni: il numero dei pensionati aumenta, quello dei lavoratori diminuisce; questo potrebbe a sua volta danneggiare l'economia generale. Sono d'accordo che alcune aree del mondo sono sovrappopolate e che questo crea dei problemi di sostenibilità, ma è un argomento lungo per un'altra occasione. :)

 

Devo ammettere, invece, che per quanto riguarda il fertility day ho cambiato idea. Lo scopo originario di "informare i cittadini, soprattutto i più giovani, sui pericoli che mettono a rischio la fertilità" è importante e meritevole, sia perché c'è stato un grande aumento di coppie che vogliono avere figli ma non ci riescono per problemi di fertilità, sia per l'aumento di MST tra i giovani, spesso legato a una scarsa educazione sessuale ricevuta. Sosterrò l'iniziativa in questi termini.

 

Chiaramente lo scopo non deve essere invitare gli italiani ad avere più figli e le cartoline diffuse in questi giorni erano pessime nei contenuti e nello stile, nonché pesanti per chi ha problemi; hanno fatto passare il contenuto medico in secondo piano e sprecato soldi che si sarebbero potuti usare in modo certamente più utile e costruttivo. Ora le hanno ritirate e hanno promesso una nuova campagna con un messaggio diverso. Speriamo bene e vedremo se questo scivolone è stato uno sbaglio provocato solo dalla superficialità.

 

Resto convinto, tuttavia, che per il problema più generale della natalità le strade da seguire sarebbero altre.

Edited by paperino
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Francamente ho trovato piú grave che in tutto il testo comparisse una volta la parola "eterosessualità" in tema hiv e mai quella "omosessualità" salvo un breve accenno al fatto che "recentemente il desiderio di avere figli sembra spingersi oltre i limiti naturali" cosa che...be' é vera.

In fin dei conti l'iniziativa é stata goffa ma non malvagia, immagino che la lorenzin non abbia manco letto il testo, figurarsi renzi.

Al di la della stucchevolezza che le caratterizza, le polemiche social in questo caso sembrano avere il positivo effetto di castigare la tipica sciatteria delle iniziative pubbliche di questo paese e la scarsa capacità governativa di renderle interessanti e comprensibili.

 

Come detto, non é una stronzata la questione della denatalità, a guardare le previsioni per i prossimi 30 anni é addirittura un'emergenza. Il richiamo al "tempus fugit" potrebbe ricordarci che aspettare di essere sistemati lavorativamente(ma anche di aver voglia di pulire neonati e di non uscire con gli amici) fa si che ci si ritrovi oltre gli anta a rendersi conto che a forza di rimandare ci si é costruiti un futuro senza figli senza sceglierlo.

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Se vuoi far aumentare la natalita' bel demo' devi solo dare incentivi economici per chi ha figli, per gli asili e tutte ste cose.

 

Le donne lo sanno che sono fertili al massimo fino ai 40 anni. Non c'e' bisogno di dirglielo.

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Con i soldi si compra tutto, anche la volontà di procreare, dicono....

Ho qualche dubbio che sia vero ma, se anche è vero, rimane un problema non trascurabile:

chi paga?

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Che sarebbe onere del debito pubblico è pacifico, ma il debito pubblico non è che possa aumentare ad arbitrio:

già ora è ingente.

Infatti è meno onerosa la campagna, anche se dubito che sia altrettanto efficace d'una distribuzione di pecunia sonante alle coppie per procreare ;-)

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Le donne lo sanno che sono fertili al massimo fino ai 40 anni. Non c'e' bisogno di dirglielo.

Eppure circa una coppia su cinque non riesce ad avere figli, pur provandoci; il doppio di vent'anni fa. E solo nel 40% dei casi il problema è esclusivamente della donna. Per non parlare dell'aumento di infezioni da MST tra i giovani, che danneggiano la fertilità a lungo termine.

 

Non fermiamoci alle cartoline e agli slogan letti in questi giorni, che anch'io condanno: l'età della donna non è che una piccola parte dell'ampio discorso della tutela della fertilità e l'educazione sessuale, soprattutto dei giovani, è un'ottima cosa. Non buttiamo via il bambino con l'acqua sporca!

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In paesi nord del nord si e' visto che la natalita' aumenta se lo stato aiuta con asili e altri incentivi economici chi fa figli. E lo stesso sono sicuro succederebbe in italia.

 

Il problema della sterilita' della coppia esiste ma non incide cosi' tanto secondo me sulla bassa natalita'. Naturalmente una buona informazione a tutti su sessualita', malattie sessualmente trasmissibili e fertilita' fa sempre bene ma il problema maggiore e' finanziario. I figli costano e spesso li possono fare solo chi guadagna bene (escludendo chi li fa non in modo pianificato per un incidente imprevisto).

Edited by marco7
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Quella del declino della natalità comunque è una questione che riguarda l'intero globo terracqueo in modo più o meno marcato.

E la positività dell'aumento della popolazione non è un dogma, anzi, esistono correnti di pensiero che vi si oppongono come ad esempio quella dell'antinatalismo.

In Italia siamo 60 milioni, mica pochi, non vedo perché il numero di abitanti debba ancora crescere.

Anzi, fossimo 20 milioni di meno secondo me vivremmo tutti meglio.

I problemi del welfare (che comunque in Italia è praticamente inesistente) e delle pensioni possono essere risolti in altro modo.

Edited by Uncanny
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