Jump to content

Attentati in Francia e Germania - tra censure, menzogne e precauzioni?


Ilromantico

Recommended Posts

Questo è il risultato di immigrazioni spropositate e fuori controllo. Non mi riferisco agli ultimi anni, ma da molto prima. L'Europa occidentale è sempre stato un continente molto clemente e accogliente verso i "poveri immigrati" dei paesi africani e medio orientali e ciò che si sta verificando adesso è la dimostrazione che non c'è mai stato nessun lavoro e volontà di integrazione da parte dei sopra citati immigrati.

 

Potete cercare di difenderli quanto vi pare, trovare scuse, accusare i Paesi europei di non averli aiutarti sufficientemente ad integrarsi, chiamarli "pazzi" e "casi isolati" pur di non voler collegare le loro azioni ad un ideologia di estremismo religioso oppure potete chiamare ignorante la gente che auspica un blocco a questo fenomeno incontrollato di immigrazione.

 

Le generazioni di immigrati musulmani in Europa, vecchie o nuove che siano, non hanno mai avuto voglia di immergersi nella cultura del Paese ospitante mantenendo sempre i loro costumi e usanze e, di conseguenza, estremizzandole e tramandandole alla prole che, a loro volta, non ha mai sentito di appartenere al Paese europeo a cui, invece, dovrebbe tutto.

 

Sono sempre stato contro questa vergogna occidentale dell'immigrazione incontrollata sotto il nome dell'"accoglienza" a discapito dei propri cittadini.

Non si può e non si deve accettare gente a caso e senza i dovuti controlli altrimenti gli attentati terroristici islamici (sì, è questo ciò che sono: non sono né atti perpetrati da pazzi né da lupi solitari. Sono azioni bien pianificate e con un'ideologia di base che li accomuna tutti) continueranno e gli europei dovranno imparare a conviverci.

 

Questa è la nuova Europa occidentale: un continente che ha fatto tanto per garantire le libertà civili ai propri cittadini, ma non è stato in grado di capire quando e dove mettere dei paletti. Così facendo sta lentamente perdendo e distruggendo il suo status di continente libero e sicuro che si era guadagnato nel tempo e con tanto lavoro.

Link to comment
Share on other sites

  • Replies 417
  • Created
  • Last Reply

Top Posters In This Topic

  • Uncanny

    88

  • marco7

    72

  • Mario1944

    62

  • Hinzelmann

    44

Top Posters In This Topic

Posted Images

lecosechenondici

Questo è il risultato di immigrazioni spropositate e fuori controllo. Non mi riferisco agli ultimi anni, ma da molto prima. L'Europa occidentale è sempre stato un continente molto clemente e accogliente verso i "poveri immigrati" dei paesi africani e medio orientali e ciò che si sta verificando adesso è la dimostrazione che non c'è mai stato nessun lavoro e volontà di integrazione da parte dei sopra citati immigrati.

 

Potete cercare di difenderli quanto vi pare, trovare scuse, accusare i Paesi europei di non averli aiutarti sufficientemente ad integrarsi, chiamarli "pazzi" e "casi isolati" pur di non voler collegare le loro azioni ad un ideologia di estremismo religioso oppure potete chiamare ignorante la gente che auspica un blocco a questo fenomeno incontrollato di immigrazione.

 

Le generazioni di immigrati musulmani in Europa, vecchie o nuove che siano, non hanno mai avuto voglia di immergersi nella cultura del Paese ospitante mantenendo sempre i loro costumi e usanze e, di conseguenza, estremizzandole e tramandandole alla prole che, a loro volta, non ha mai sentito di appartenere al Paese europeo a cui, invece, dovrebbe tutto.

 

Sono sempre stato contro questa vergogna occidentale dell'immigrazione incontrollata sotto il nome dell'"accoglienza" a discapito dei propri cittadini.

Non si può e non si deve accettare gente a caso e senza i dovuti controlli altrimenti gli attentati terroristici islamici (sì, è questo ciò che sono: non sono né atti perpetrati da pazzi né da lupi solitari. Sono azioni bien pianificate e con un'ideologia di base che li accomuna tutti) continueranno e gli europei dovranno imparare a conviverci.

 

Questa è la nuova Europa occidentale: un continente che ha fatto tanto per garantire le libertà civili ai propri cittadini, ma non è stato in grado di capire quando e dove mettere dei paletti. Così facendo sta lentamente perdendo e distruggendo il suo status di continente libero e sicuro che si era guadagnato nel tempo e con tanto lavoro.

Gli attentati vengono proprio pianificati e attuati dagli immigrati... Si sa che l'isis viaggia sui barconi.

 

Sent from my OnePlus 3 using Tapatalk

Link to comment
Share on other sites

Ormai bisogna rassegnarsi al fatto di essere diventati uno di quei paesi mediorientali dove avvengono attentati. Ci stiamo pian piano "abituando", tanto è vero che nei tg ne parlano di meno come gli altri. Tutto merito dei buonisti e delle politiche di immigrazione scellerate e senza logica alcuna.

@lecosechenondici

Forse non ti è ben chiaro il problema di ghettizzazione, omertà e protezionismo di certi arabi di seconda e terza generazione. Sui rifugiati e simili c'è un giro di mafia e passaggio di passaporti che non t'immagini.

Link to comment
Share on other sites

Ormai bisogna rassegnarsi al fatto di essere diventati uno di quei paesi mediorientali dove avvengono attentati. Ci stiamo pian piano "abituando", tanto è vero che nei tg ne parlano di meno come gli altri. Tutto merito dei buonisti e delle politiche di immigrazione scellerate e senza logica alcuna.

@lecosechenondici

Forse non ti è ben chiaro il problema di ghettizzazione, omertà e protezionismo di certi arabi di seconda e terza generazione. Sui rifugiati e simili c'è un giro di mafia e passaggio di passaporti che non t'immagini.

Seconda e terza generazione. E chi c'era vent'anni fa? La destra.

Link to comment
Share on other sites

lecosechenondici

Ormai bisogna rassegnarsi al fatto di essere diventati uno di quei paesi mediorientali dove avvengono attentati. Ci stiamo pian piano "abituando", tanto è vero che nei tg ne parlano di meno come gli altri. Tutto merito dei buonisti e delle politiche di immigrazione scellerate e senza logica alcuna.

@lecosechenondici

Forse non ti è ben chiaro il problema di ghettizzazione, omertà e protezionismo di certi arabi di seconda e terza generazione. Sui rifugiati e simili c'è un giro di mafia e passaggio di passaporti che non t'immagini.

Mi è ben chiaro che molti musulmani di seconda o terza generazione vengono manipolati dalle forze dell'isis per farsi esplodere. Dare la colpa a chi esplode mi sembra un po' una cavolata però, forse la colpa è di chi li manipola. Gridare agli "immigrati" è populismo.

Ed evitiamo di parlare di Islamizzazione o di occidente mediorientale, l'Islam conta molti meno fedeli degli abitanti europei, anche se arrivassero tutti in massa in Europa la nostra cultura non sarebbe in pericolo.

Poi che l'immigrazione di questi anni sia un problema non lo mette in dubbio nessuno, ma dare colpe a caso e mettere blocchi a caso è populismo. Forse bisognerebbe (e bisognava) agire sulla politica estera, sistemare quelle leggi di merda fatte anche dai leghisti "basta profughi!" e gestire meglio la cosa.

Chiudere le porte a gente che scappa (sì, c'è aumento della criminalità, non tutti scappano dalle guerre, ok, ma qualcuno sì) è violazione dei diritti umani.

Forse bisognerebbe pensare un pochino in grande piuttosto che guardare al nostro verde orticello.

 

Edit: dimenticavo. Con gli orribili attentati dell'ISIS muoiono tante persone in Europa, nei paesi in cui loro combattono direttamente ne muoiono molte di più. Però possiamo fare finta che ciò non avvenga, tenere tutti i civili lì e farli ammazzare, almeno l'Europa è salva (perchè non trovano qualcun'altro da fare esplodere, magari un militante che può permettersi un aereo).

 

Sent from my OnePlus 3 using Tapatalk

Edited by lecosechenondici
Link to comment
Share on other sites

Questo è il risultato di immigrazioni spropositate e fuori controllo. Non mi riferisco agli ultimi anni, ma da molto prima. L'Europa occidentale è sempre stato un continente molto clemente e accogliente verso i "poveri immigrati" dei paesi africani e medio orientali e ciò che si sta verificando adesso è la dimostrazione che non c'è mai stato nessun lavoro e volontà di integrazione da parte dei sopra citati immigrati.

 

Prima del 1960 i paesi africani e arabi erano tutte colonie europee (francesi e inglesi), non sono arrivati li per politiche di clemenza e accoglienza ma perchè cittadini a tutti gli effetti di Francia e Regno Unito. Gli arrivati post-1960 nell'area anglo-francese sono pochissimi, ben altro discorso per quanto riguarda Germania, Svizzera, ecc... dove l'immigrazione è iniziata negli anni '70-'80 ma spesso erano chiamati dai paesi stessi bisognosi di forza lavoro a basso costo (specie nelle miniere).

Link to comment
Share on other sites

Prima del 1960 i paesi africani e arabi erano tutte colonie europee (francesi e inglesi), non sono arrivati li per politiche di clemenza e accoglienza ma perchè cittadini a tutti gli effetti di Francia e Regno Unito. Gli arrivati post-1960 nell'area anglo-francese sono pochissimi, ben altro discorso per quanto riguarda Germania, Svizzera, ecc... dove l'immigrazione è iniziata negli anni '70-'80 ma spesso erano chiamati dai paesi stessi bisognosi di forza lavoro a basso costo (specie nelle miniere).

 

E quindi?

L'Europa ha sbagliato allora e sta sbagliando adesso. In passato ha importato e adesso sta accogliendo senza freni e senza dovuti controlli migliaia di "immigrati" che, diciamo la verità, non hanno nessun diritto di essere accolti.

E diciamo un'altra verità: se la gente, così disperata da scappare dal proprio luogo natìo, volesse solamente una vita migliore, si fermerebbe e richiederebbe asilo nel primo Paese sicuro che tocca. Può essere la Serbia, la Bulgaria e così via. Ma cosa fanno? Cercano l'utopia occidentale, cercano la Francia, la Svezia, la Germania e il Regno Unito. Perchè? Perchè sanno bene che hanno delle politiche così morbide che non rifiuterebbero le loro richieste di rifugiati.

 

In Svezia sono ormai sommersi. é il Paese europeo che più ha fallito e che più ha sbagliato. Basta vedere Malmö: interi quartieri arabi in cui non si può nemmeno passeggiare tranquillamente se non sei arabo.

E vogliamo parlare della stazione centrale di Stoccolma?

E se vogliamo un esempio simile possiamo semplicemente pensare alla stazione centrale di Milano: gente che si lava alle fontanelle, che urina in ogni angolo con conseguente PUZZA di urina in tutta la stazione (e stiamo parlando delle zone all'aria aperta, persino!) ecc ecc.

 

Mi rendo conto che può sembrare un problema non collegato all'argomento terrorismo, ma, a dire il vero, è tutto unito dalla stessa inefficienza europea di mettere un punto a questo flusso migratorio incontrollato.

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Sono stato un po'in Svezia e ho avuto modo di vedere e conoscere un po' tutte le parti. Il rifugiato che ha avuto la fortuna di trovare posto a Stoccolma non si lamenta. Hanno diritto a una casa, un assegno mensile, una scuola di lingua e riduzione per tutti i servizi. Questo per 4, 5 anni. Dopodiché dovranno mantenersi da soli. Ecco il trattamento che ricevono i rifugiati lì, che hanno avuto la fortuna di essere smistati su Stoccolma è veramente invidiabile. Detto ciò, chi non ha avuto la fortuna di capitare a Stoccolma vorrebbe solo suicidarsi. Perché vivere in un villaggio svedese circondato da renne, neve e alci dopo un po' è dura. Tanto è vero che molti non capitati nella capitale, se hanno familiari in Germania, chiedono il ricongiungimento lì.

La stazione di Stoccolma è tenuta molto bene. Altro che sporca.

Un cosa che ho notato è che i rifugiati e anche i mediorientali che vivono lì da molto e hanno volontà di integrarsi, di solito si convertono al cristianesimo o diventano atei. Gli svedesi sono decisamente freddinni e un po' snob, ma simpatici e disponibili. Un po' di calore mediorientale non può che giovargli.

Il problema dei quartiere periferici, difficile da gestire esiste. E lì si creano le no go zones, purtroppo. Ma mi verrebbe da dire che sia più una questione climatica e di mancato mancato adattamento. Perché i corsi di lingua sono a disposizione degli stranieri che volessero frequentarli, e il lavoro non manca di certo.

Quello che manca nelle zone a rischio sono controlli più serrati e frequenti. E forse qualche intrattenimento in più. Una bella casa chiusa potrebbe essere la soluzione. Peccato che la prostituzione sia illegale in Svezia.

 

La Germania avrebbe fatto meglio a militarizzare i mercatini di Natale. Avesse seguito l'esempio di Parigi avrebbe evitato questa strage. Perché fare finta che questi cani sciolti non esistano non è che li fa scomparire...

Link to comment
Share on other sites

lecosechenondici

 

 

migliaia di "immigrati" che, diciamo la verità, non hanno nessun diritto di essere accolti.

A te chi ti dà il diritto di stare qui? Un certificato di nascita? Se scoppiasse una guerra in Italia non vorresti scappare oppure staresti a morire tra le bombe perchè non hai diritto di andare da qualche altra parte? Le generalizzazioni sono dannose in tutti i campi, evitiamo di farle.

Se proprio bisogna dare colpe diamole a chi queste situazioni le ha create e non sa gestirle, non colpevolizziamo vittime e non facciamo ancora più danni chiudendo ogni frontiera.

Se poi chiudessimo ogni frontiera e non ci fosse alcun "profugo" in Europa non ci sarebbero attentati? Nel mondo attuale, un militante non troverebbe un modo di uccidere gente? Eviterei di fare collegamenti azzardati tra immigrazione disperata e attentati perchè ha poco senso.

Poi se si parla di integrazione la grande colpa è nostra. È inutile lamentarsi di scarsa integrazione se il trattamento verso il diverso è questo. E se non integri l'immigrato questo per forza di cose farà gruppo con altri immigrati rancorosi, è nella natura dell'uomo costruire gruppi sociali, lo facciamo noi e lo fanno loro. Forse quelli che si lamentano degli immigrati che "arrubbano" e non si integrano dovrebbero smetterla di essere xenofobi, trattarli da pari ed educare i figli che il bimbo musulmano è come loro, non pretendere classi differenziate.

 

Sent from my OnePlus 3 using Tapatalk

Link to comment
Share on other sites

A te chi ti dà il diritto di stare qui? Un certificato di nascita? Se scoppiasse una guerra in Italia non vorresti scappare oppure staresti a morire tra le bombe perchè non hai diritto di andare da qualche altra parte? Le generalizzazioni sono dannose in tutti i campi, evitiamo di farle.

Se proprio bisogna dare colpe diamole a chi queste situazioni le ha create e non sa gestirle, non colpevolizziamo vittime e non facciamo ancora più danni chiudendo ogni frontiera.

Se poi chiudessimo ogni frontiera e non ci fosse alcun "profugo" in Europa non ci sarebbero attentati? Nel mondo attuale, un militante non troverebbe un modo di uccidere gente? Eviterei di fare collegamenti azzardati tra immigrazione disperata e attentati perchè ha poco senso.

Poi se si parla di integrazione la grande colpa è nostra. È inutile lamentarsi di scarsa integrazione se il trattamento verso il diverso è questo. E se non integri l'immigrato questo per forza di cose farà gruppo con altri immigrati rancorosi, è nella natura dell'uomo costruire gruppi sociali, lo facciamo noi e lo fanno loro. Forse quelli che si lamentano degli immigrati che "arrubbano" e non si integrano dovrebbero smetterla di essere xenofobi, trattarli da pari ed educare i figli che il bimbo musulmano è come loro, non pretendere classi differenziate.

 

Sent from my OnePlus 3 using Tapatalk

 

Mi aspettavo almeno una risposta del genere.

Il mio diritto di vivere qui, sì, me lo dà proprio la mia cittadinanza. E, nel caso volessi andare a vivere in un Paese non EU, dovrei avere un lavoro ed essere assunto legalmente per poter avere, di conseguenza, il diritto di abitare nel nuovo luogo.

 

Parli di guerre e di colpe occidentali, ma tanti immigrati che hanno chiesto asilo non provengono da luoghi di guerra. I siriani che hanno chiesto asilo in Europa sono solamente una MINIMA parte del totale.

Ripeto, no, non è assolutamente un compito europeo quello di accogliere migliaia di uomini e giovani ragazzi che letteralmente arrivano a vagonate sulle coste/territorio europeo.

 

E ancora un'altra cosa: la colpa non è nostra, non è dell'Europa e non è di nessun altro al di fuori dei migranti stessi se non riescono e non vogliono integrarsi. Il Paese ospitante fa di tutto per garantire delle minime condizioni di agio per i nuovi arrivati, ma il maggior sforzo dovrebbero farlo proprio loro. Imparare la lingua (ci sono corsi di lingua gratuiti), assimilare i costumi e rispettare i modi di fare.

Se un europeo dovesse trovare lavoro in Asia, non aspettarti che siano gli asiatici e tirarti fuori dalla tua casa per "farti integrare". Bisogna rimboccarsi le maniche e integrarsi il più possibile.

 

Rimango sgomento da commenti del genere, superficiali, che incolpano sempre i modi di fare del posto ospitante e non i modi di fare (e soprattutto di NON fare) dei migranti.

é inaccettabile che sia un intero Paese a dover dare tutto il possibile per smuovere qualcosa in questi individui che ci mettono davvero molto poco impegno.

Ti ripeto che se dovessi andare in Paese con una cultura diversa dalla mia (e mi è capitato di farlo, quindi non parlo senza cognizione di causa) sarei io il primo a voler cercare di integrarmi in qualche modo. Non mi aspetterei nulla dalla nazione ospitante e, sicuramente, non proverei nessun rancore verso i propri cittadini per colpa di una mia mancanza.

 

La xenofobia e sciocchezze varie non hanno nulla a che fare con l'argomento. L'integrazione è di chi la vuole davvero. Non condanno tutta la categoria degli immigrati, ma condanno coloro che si aspettano il piatto pronto per pranzo e cena mentre continuano a vivere come se si trovassero nel proprio Paese d'origine.

Link to comment
Share on other sites

Sono stato un po'in Svezia e ho avuto modo di vedere e conoscere un po' tutte le parti. Il rifugiato che ha avuto la fortuna di trovare posto a Stoccolma non si lamenta. Hanno diritto a una casa, un assegno mensile, una scuola di lingua e riduzione per tutti i servizi. Questo per 4, 5 anni. Dopodiché dovranno mantenersi da soli. Ecco il trattamento che ricevono i rifugiati lì, che hanno avuto la fortuna di essere smistati su Stoccolma è veramente invidiabile. Detto ciò, chi non ha avuto la fortuna di capitare a Stoccolma vorrebbe solo suicidarsi. Perché vivere in un villaggio svedese circondato da renne, neve e alci dopo un po' è dura. Tanto è vero che molti non capitati nella capitale, se hanno familiari in Germania, chiedono il ricongiungimento lì.

La stazione di Stoccolma è tenuta molto bene. Altro che sporca.

Un cosa che ho notato è che i rifugiati e anche i mediorientali che vivono lì da molto e hanno volontà di integrarsi, di solito si convertono al cristianesimo o diventano atei. Gli svedesi sono decisamente freddinni e un po' snob, ma simpatici e disponibili. Un po' di calore mediorientale non può che giovargli.

Il problema dei quartiere periferici, difficile da gestire esiste. E lì si creano le no go zones, purtroppo. Ma mi verrebbe da dire che sia più una questione climatica e di mancato mancato adattamento. Perché i corsi di lingua sono a disposizione degli stranieri che volessero frequentarli, e il lavoro non manca di certo.

Quello che manca nelle zone a rischio sono controlli più serrati e frequenti. E forse qualche intrattenimento in più. Una bella casa chiusa potrebbe essere la soluzione. Peccato che la prostituzione sia illegale in Svezia.

 

La Germania avrebbe fatto meglio a militarizzare i mercatini di Natale. Avesse seguito l'esempio di Parigi avrebbe evitato questa strage. Perché fare finta che questi cani sciolti non esistano non è che li fa scomparire...

 

Dipende per quanto tempo e cosa hai visto della Svezia.

Io la stazione di Stoccolma l'ho trovata e l'ho sempre vista con gente che dormiva sulle panchine, che lavava i propri indumenti in pubblico e utilizzava gli scorrimano delle scale per appendere i propri abiti per farli asciugare al sole.

 

Non è vero che oltre a Stoccolma il resto delle città siano piccoli villaggi con renne e neve (a meno che non si vada al Nord). Ce ne sono tante che ospitano molto rifugiati proprio come la capitale: dalla già citata Malmö a Göteborg, Uppsala, Lund, Helsingborg ecc.

 

Molti svedesi con cui ho parlato, una in particolare (un'insegnate di svedese che è sempre stata a contatto con diverse culture e etnie), mi hanno raccontato con malinconia i tempi in cui la Svezia era uno dei posti più sicuri al mondo. Solamente pochi anni fa. E di come l'immigrazione incontrollata abbia rovinato il modo a cui erano abituati a vivere. Solamente una decina di anni fa, mi raccontava questa donna, molta gente non aveva l'abitudine di chiudere a chiave la propria abitazione e lasciavano sempre una chiave di riserva fuori dalla porta. La cosa, ovviamente, non si fa più.

Mi è stato raccontato di come molti immigrati arabi approfittano delle loro leggi a favore dell'integrazione con vari sussidi e di come molte donne arrivano in Svezia con l'intento di partorire e ricevere ulteriori bonus maternità che lo Stato mette a disposizione.

 

La Svezia non è solo questo, c'è anche integrazione, ma sostenere che bisogna prendere spunto dal modo che loro hanno utilizzato per far fronte a questo fenomeno migratorio, è sbagliato e dannoso per chi vive in Svezie e per chi vuole vivere da persona che contribuisce attivamente alla società.

 

Per non parlare di un argomento che, credo, sia caro a tutti noi: il rispetto degli individui LGBT. La Svezia si trova a sostenere i diritti LGBT e, allo stesso tempo, a sostenere i musulmani che, per colpa della loro religione, condannano duramente l'omosessualità. Difendono i loro pensieri omofobi come "libertà di espressione" e "libertà religiosa".

Un esempio molto ridicolo del loro modo di non prendere posizione è stato qualche anno fa durante il gay pride di Stoccolma. Ci fu un lungo e patetico dibattito se far passare il corteo o meno dal quartiere musulmano. Non volevano offendere in musulmani e turbarli mostrando loro tutti quei gay.

Vi sembra qualcosa di normale? Rinunciare ai propri ideali di libertà e uguaglianza per far spazio a idee medioevali? Vogliamo tornare indietro? Tutti il lavoro per arrivare ad essere considerati nazioni civili, buttato via? Per non offendere persone che hanno una mentalità retrograda dobbiamo cambiare noi?

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Ho parlato/ avuto a che fare sia con rifugiati che con svedesi. Di diversa estrazione socioculturale.

Per carità al di fuori di Stoccolma, bei posti, ma non per viverci. Già un po' fuori Stoccolma, almeno nelle new town costruite per i rifugiati, non c'è nulla, ma veramente nulla.

Il fatto che se ne vorrebbero scappare da villaggi che non siano la capitale mi è stato detto da diversi rifugiati. Gli svedesi con cui ho parlato mi sembravano abbastanza indifferenti al fenomeno. E anzi a dire il vero loro stessi vorrebbero andarsene dalla Svezia, ma non per il problema migratorio. Perché la Svezia è cara e non tutto funziona bene come si potrebbe credere. A partire dalla sanità.

Io Stoccolma l'ho trovata sicura, e a dire la verità anche le new town dove vivono i rifugiati. ( sì, i gay che ci vivono sono velati, ma non meno che in qualsiasi città italiana)

 

Detto questo, un problema di sicurezza in alcune zone periferiche esiste. Ma non sai quanto se ne vergognino i rifugiati che hanno volonta di integrarsi. E che essere ricollocati in zone belle e non nel nulla fa la differenza.

Poi anche nelle altre cittadine le ricollocazioni avvengono in periferia, di luoghi già in sé morti.

Se Parigi è la Francia, Stoccolma è la Svezia. Una periferia di Uppsala o Malmö o Göteborg è da eutanasizzarsi.

E allora si che le belle svedesone diventano un bersaglio per chi non riesce ad integrarsi.

Per me la legalizzazione della prostituzione risolverebbe parecchi problemi in questo senso.

 

 

 

E poi la Svezia attua queste politica di porte aperte perché ha bisogno di lavoratori. Altroché. E a chi ha volontà di integrarsi riesce veramente a dare una seconda possibilità.

Per tutto il mese di dicembre la stazione è stata pulitissima. Nessuna scena degradante. Qualche manifestazione di qualche profugo. Ma nessun problema di igiene o ordine pubblico. Le coop che si occupano dei rifugiati sono serie in Svezia.

Poi alcune ondate numerose hanno ingolfato un po' la stazione, ma è stato provvisorio.

Link to comment
Share on other sites

Ho parlato/ avuto a che fare sia con rifugiati che con svedesi. Di diversa estrazione socioculturale.

Per carità al di fuori di Stoccolma, bei posti, ma non per viverci. Già un po' fuori Stoccolma, almeno nelle new town costruite per i rifugiati, non c'è nulla, ma veramente nulla.

Il fatto che se ne vorrebbero scappare da villaggi che non siano la capitale mi è stato detto da diversi rifugiati. Gli svedesi con cui ho parlato mi sembravano abbastanza indifferenti al fenomeno. E anzi a dire il vero loro stessi vorrebbero andarsene dalla Svezia, ma non per il problema migratorio. Perché la Svezia è cara e non tutto funziona bene come si potrebbe credere. A partire dalla sanità.

Io Stoccolma l'ho trovata sicura, e a dire la verità anche le new town dove vivono i rifugiati. ( sì, i gay che ci vivono sono velati, ma non meno che in qualsiasi città italiana)

 

Detto questo, un problema di sicurezza in alcune zone periferiche esiste. Ma non sai quanto se ne vergognino i rifugiati che hanno volonta di integrarsi. E che essere ricollocati in zone belle e non nel nulla fa la differenza.

Poi anche nelle altre cittadine le ricollocazioni avvengono in periferia, di luoghi già in sé morti.

Se Parigi è la Francia, Stoccolma è la Svezia. Una periferia di Uppsala o Malmö o Göteborg è da eutanasizzarsi.

E allora si che le belle svedesone diventano un bersaglio per chi non riesce ad integrarsi.

Per me la legalizzazione della prostituzione risolverebbe parecchi problemi in questo senso.

 

 

 

E poi la Svezia attua queste politica di porte aperte perché ha bisogno di lavoratori. Altroché. E a chi ha volontà di integrarsi riesce veramente a dare una seconda possibilità.

Per tutto il mese di dicembre la stazione è stata pulitissima. Nessuna scena degradante. Qualche manifestazione di qualche profugo. Ma nessun problema di igiene o ordine pubblico. Le coop che si occupano dei rifugiati sono serie in Svezia.

Poi alcune ondate numerose hanno ingolfato un po' la stazione, ma è stato provvisorio.

 

Abbiamo avuto esperienze molto diverse, allora.

 

Ho anche avuto a che fare e parlato con un ragazzo che ha lavorato nei centri di identificazione a Stoccolma (e che ora è un giornalista) e mi ha raccontato delle tante menzogne che i richiedenti asilo propinano (ad esempio dichiararsi minorenni quando erano chiaramente molto, ma molto, più grandi) e cosa facevano le autorità? NULLA. Stavano al gioco dei migranti perchè altrimenti sarebbero stati considerati razzisti. Ci rendiamo conto?

Per non parlare di tutti quei migranti che arrivavano dall'Italia in Svezia senza mai essere stati identificati (e qui si vede l'impreparazione dell'Italia, ma non solo).

 

Poi se i migranti che, vi ricordo, scappano da situazioni non proprio idilliache debbano anche scegliere dove stare, se stare nella capitale, se un paese più piccolo non va bene, allora siamo arrivati all'assurdo più totale. Io sarei felicissimo di scappare dalla mia condizione di povertà, fame o magari anche morte e starmene in un paesino svedese tranquillo e pacifico.

 

Trovo l'atteggiamento di questi ragazzi migranti offensivo, ingrato e pretenzioso verso un Paese che li ospita. Io questo non lo accetto e sosterrò sempre questa mia idea perchè essere accoglienti non vuole dire dover sottostare ad ogni capriccio (piccolo o grande che sia) e, soprattutto, non significa dover accettare tutto per paura di offendere un cultura che di progressivo non ha nulla.

 

Io voglio un'Europa di cui essere fiero e non un'Europa allo sbando che non sa come comportarsi e non sa far rispettare il proprio modo di vita e i propri ideali. Chi condivide gli stessi ideali europei, allora è più che benvenuto e sarà accolto a braccia aperte.

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Ma loro non stanno in paesini svedesi tranquilli, stanno nelle periferie di paesini tranquilli in new town costruite da 0. Diciamo nelle periferie di periferie di zone già morte di loro. Per ammissione degli stessi svedesi. Oltre che alla tv, contemplare la neve se c'è, e spararsi seghe, non gli resta che impiccarsi.

Il tuo amico giornalista che lavorava nei centri di accoglienza non ti ha detto nulla di nuovo. Visto che queste storie, risapute, girano da anni su youtube.

Io ho conosciuto diversi rifugiati siriani e mediorientali. Quindi ho avuto esperienza diretta. E mi pare ovvio che scelgano un paese dove possono usufruire pienamente del sostegno che gli concede il loro status di rifugiato politico.

 

 

Non sto dicendo che delle periferie difficili non esistano o che il problema dell'aumento dell'incidenza degli stupri non ci sia. Ma a me, nonostante la presenza di militari massiccia, è parso molto più sicura la Svezia, dove di polizia o sicurezza ne ho vista ben poca, che Parigi.

Li ospita perché ne ha bisogno, nessuno regala niente... Altrimenti le frontiere sarebbe belle che chiuse.

Dovrebbe solo gestire meglio le criticità che inevitabilmente si vanno a creare. Il problema è Svedese, come in Germania è della Merkel.

Non puoi non militarizzare un mercato di Natale, quando sai che sarà sicuramente un obiettivo sensibile..

Link to comment
Share on other sites

Per quanto riguarda l'episodio da me citato non si tratta di arretramento culturale o di degrado causato dagli immigrati ma dalla mancanza di controlli e sicurezza. Molti dei fuori di testa erano appunto italiani e sono stato piuttosto fortunato a trovare qualche uomo di mezza età dall'aspetto rassicurante con cui passare il tempo in attesa dei treni. 

 

Inviato dal mio Huawei P9 Lite utilizzando Tapatalk

Mai pazzi quanto un padre che uccide la figlia perché vuole abbracciare le usanze del Paese che la ospita.

Link to comment
Share on other sites

Perché noi italiani siamo purtroppo un popolo di moderati e non ci interessa che gli altri diventino etero se sono gay ma l'importante è che non lo sia nostro figlio o nostra figlia :) Per quello per tanti anni ha vinto Berlusconi e la Destra passa sempre perché ci interessa la famigliola e il nostro orticello. Ricordo con orrore la lista di Saviano di tanti anni fa delle " 10 cose per cui vale vivere " su Repubblica ...

Visti i veri Paesi omofobi, ben vengano i moderati.

Link to comment
Share on other sites

Io sogno un paese di italiani animati da uno spirito rivoluzionario positivo e non uno di moderati che si accontenta solamente di una bella pizza il sabato sera e del sorriso dei propri cari per essere felice. Ma siamo un po' Off Topic forse ....

La tua è inutile retorica. Perché stiamo parlando di individui che sottomettono le donne e picchiano gli omosessuali. Stanno arrivando, molti sono già qui e lo Stato non fa nulla per integrarli.

Link to comment
Share on other sites

@pix

Ma non fare il cattivone, non capisci i problemi dei poveri immigrati! Più buonismo per tutti, così tra 10anni le esplosioni saranno settimanali, la donna tornerà a essere sottomessa e i gay lapidati in piazza pubblica. I discorsi sono nobili e da totali ingenuotti, ma qui non si discute sull'umanità del dover accogliere una popolazione, ma del fatto che la piccola percentuale marcia di quella popolazione può essere fin troppo nociva per i paesi ospitanti.

In ogni caso sempre discorsi di aria fritta, nessuno si lamenta mai di orientali, americani, ecc. Per non parlare del fatto che NIENTE è dovuto. Tanti scandali buonisti se non si accoglie metà popolazione quando noi stessi da cittadini europei per andare in Asia, America dobbiamo avere tutti i documenti per viaggiare ed è quasi impossibile emigrare illegalmente. Se le regole buoniste e di 'siamo in unico mondo' valgono, che valgano davvero per tutti.

Link to comment
Share on other sites

Forse bisognerebbe pensare un pochino in grande piuttosto che guardare al nostro verde orticello.

 

Edit: dimenticavo. Con gli orribili attentati dell'ISIS muoiono tante persone in Europa, nei paesi in cui loro combattono direttamente ne muoiono molte di più. Però possiamo fare finta che ciò non avvenga, tenere tutti i civili lì e farli ammazzare, almeno l'Europa è salva (perchè non trovano qualcun'altro da fare esplodere, magari un militante che può permettersi un aereo).

Ecco perché non ho mai creduto nell'equazione "ragazzino = coglione".

Bravo, piccoletto.

Link to comment
Share on other sites

Perchè ogni volta che si parla di questi argomenti bisogna fare il paragone italiani VS immigrati musulmani?

Solamente perchè molti italiani ancora non sanno comportarsi civilmente (sempre per gli standard di un paese occidentale, comunque) non vuole dire che, allora, gli immigrati siano giustificati a comportarsi peggio. Non vedo nessun nesso logico.

 

Anzi, ancora peggio! Se già gli italiani non sono un granché come popolazione, figuriamoci come degenererà la situazione con immigrati che sembrano provenire direttamente dal medioevo con usi e costumi ancora più arretrati e socialmente pericolosi.

 

Nessuno dice che gli italiani siano vittime innocenti, cittadini europei perfetti o cose del genere e non capisco perchè si debba sempre fare un paragone del genere: ci sono cittadini schifosi quindi va bene che abbiamo anche immigrati schifosi. Invece di migliorarci, si peggiora e questo non aiuta nessuno.

Link to comment
Share on other sites

@pix

Ma non fare il cattivone, non capisci i problemi dei poveri immigrati! Più buonismo per tutti, così tra 10anni le esplosioni saranno settimanali, la donna tornerà a essere sottomessa e i gay lapidati in piazza pubblica. I discorsi sono nobili e da totali ingenuotti, ma qui non si discute sull'umanità del dover accogliere una popolazione, ma del fatto che la piccola percentuale marcia di quella popolazione può essere fin troppo nociva per i paesi ospitanti.

In ogni caso sempre discorsi di aria fritta, nessuno si lamenta mai di orientali, americani, ecc. Per non parlare del fatto che NIENTE è dovuto. Tanti scandali buonisti se non si accoglie metà popolazione quando noi stessi da cittadini europei per andare in Asia, America dobbiamo avere tutti i documenti per viaggiare ed è quasi impossibile emigrare illegalmente. Se le regole buoniste e di 'siamo in unico mondo' valgono, che valgano davvero per tutti.

Più che buonismo io la chiamo ignoranza. Perché solo un ignorante può affermare che i musulmani siano persone civilizzate. Chi invece tra i musulmani ci ha vissuto, ha studiato la loro religione, ha avuto modo di parlarci non può non ammettere che a livello di civiltà sono ad un gradino più in basso di noi occidentali! A me dà fastidio l'ottusagine degli ignoranti a non voler guardare oltre la propria ristretta prospettiva. Ma le cose stanno cambiando e la realtà sta venendo a galla.

Link to comment
Share on other sites

A me preoccupano gli imbecilli, guarda un po'. E ad onor del vero, ne vedo tanti.

 

Sottoscrivo. L'ignoranza sta dilagando. Ormai siamo circondati. 

 

@@Pix, parli tanto dei musulmani.. ma non dici la stessa cosa dei cattolici napoletani, veneti, siciliani, toscani? 

Non ti rendi conto che stai parlando dell'aria fritta? 

Link to comment
Share on other sites

Il terrorismo islamico è frutto delle ambiguità del Corano e della crisi teologica e dottrinale interna all'islam.

Negare ciò significa negare la radice del problema.

Andando avanti a dire che l'islam è religione di pace che non c'entra nulla con ciò, a fare girotondi dell'amicizia e scritte con gessetti colorati non si risolverà un bel niente.

C'è un islam politico anti-occidentale legato anche ai Fratelli Musulmani e che fa riferimento al salafismo e il wahabismo che si inserisce pienamente nel solco dell'islam e anzi rappresenta la visione forse più pura e genuina del Corano.

Da esso e il fascino che esercita sulla popolazione immigrata scaturisce il fenomeno della radicalizzazione e del terrorismo.

Ogni musulmano è di per sé una potenziale mina vagante.

Impareremo a convivere col terrorismo.

Edited by Uncanny
Link to comment
Share on other sites

 

 

Ogni musulmano è di per sé una potenziale mina vagante.

 

Noi abbiamo due nemici in Europa:

quelli che dicono che ogni Occidentale è una potenziale minaccia per l'Islam

e quelli che dicono che ogni Musulmano è una potenziale mina vagante.

 

Come ha detto la Merkel al termine del suo intervento:

"Troveremo la forza per vivere come desideriamo in Germania, liberi, insieme e aperti"

 

C'è un'Europa - che unisce Destra e Sinistra -

che ama questa libertà, questo stare insieme e questa apertura.

E poi ci sono i nemici di questa Europa,

quelli che giudicano le persone non in base a quello che fanno

ma in base alla loro appartenenza a un gruppo etnico o religioso.

Link to comment
Share on other sites

Per dirla con i paragoni che almadel usa spesso si potrebbe dire che dire che "ogni mussulmano e' una potenziale mina vagante" equivale a dire che "ogni etero e' un potenziale omofobo".

 

Personalmente ritengo entrambe le affermazioni false.

Edited by marco7
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.


×
×
  • Create New...