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Coming out disastroso...


Ran

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Ciao,vi scrivo per raccontarvi un po' quello che mi è successo in questi giorni,giorni nei quali ho fatto coming out con i miei genitori...come alcuni di voi già sanno,sono un ragazzo salentino che studia all'università a Torino e quindi per le vacanze sono tornato in Salento con il mio ragazzo,ognuno nelle rispettive provincie(io Lecce,lui Brindisi) e fin qui tutto nella norma;qualche giorno fa poi sono iniziate a casa delle discussioni su argomenti riguardanti il mondo LGBT e viste le idiozie che i miei dicevano e che pretendevano essere giuste mi sono molto alterato in quanto mi sentivo profondamente offeso dai concetti omofobi che esprimevano,questa mia alterazione ha fatto sì che scatenasse in loro una serie di dubbi che hanno portato a tutta una serie di trucchetti e sotterfugi per tirarmi con le pinze qualche informazione...alla fine,una sera,messo alle strette da ore di domande con doppi fini per far sì che sbagliassi a rispondere facendogli sentir dire quel che volevano sentirsi dire,dopo giorni di pressione psicologica ecc ecc,son crollato e gli ho detto di essere gay e da lì in poi è successo un disastro...se ne sono usciti dicendo che se fossi rimasto a casa(in Salento) non sarei mai e poi mai diventato un porco traviato come ora,che devo andare da un bravo psicologo a farmi curare,che essendo virile non posso essere gay,che devo trovarmi una ragazza e fingermi etero e fare figli per avere chi baderà a me quando sarò vecchio oppure di farmi prete così nessuno saprà mai niente,che io sono un disonore per la famiglia davanti al paese(in realtà da me ci sono anche coppie gay che convivono da decenni e nessuno ha mai detto nulla),di non dirlo per nessun motivo a nessuno,che io gli faccio morire,che mia nonna morirà per questo (in realtà lei è gayfriendly a tal punto che la sua migliore amica era lesbica e nonostante l'epoca conviveva),che la Chiesa non lo accetta,che non è vero amore e che io non so cosa voglio e loro sì e tante altre assurdità del genere...ma l'apice dell'accettazione è stato due secondi dopo essermi dichiarato...mio padre è andato in bagno a vomitare per due volte per lo "schifo che faccio"...dopo aver finito di discutere alle 2 di notte mi son messo d'accordo col mio ragazzo per vederci l'indomani mattina a Lecce (che è a metà strada dai nostri rispettivi paesi ed è "territorio neutro") per avere un sostegno,ma già l'indomani mattina appena svegliato i miei hanno ripreso il discorso con le parole folli della sera precedente e così con una scusa me ne sono andato in stazione per prendere il treno locale per Lecce,così mi son visto col mio ragazzo per avere un sostegno da lui...al ritorno salgo sul treno e chi mi trovo sui binari?Mio padre! Era venuto a Lecce con la macchina per controllarmi e sapendo che per quell'ora sarei tornato era venuto in stazione per vedere se ero davvero con una mia amica o con qualcun altro (il mio ragazzo)...ormai siamo arrivati ai pedinamenti  e per non far figure son dovuto scendere dal treno e tornarmene in macchina,per il puro gusto di farsi obbedire e non solo, dopo avermi imposto di ritornare a vivere al Sud,cosa alla quale mi sono opposto,ha detto che meriterei che lui si trasferisse da me a Torino per controllarmi o che mi mandasse i suoi amici(lui è cresciuto in Piemonte,quindi ha molti amici lì) sempre per controllarmi e pedinarmi...ormai qui siamo alla follia pura...non so davvero cosa fare con loro...

Edited by Ran
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Denunciali!

 

A parte gli scherzi ma nemmeno poi tanto, dagli il tempo di smaltire la cosa, fortuna vuole che sei lontano e quindi avranno modo di metabolizzare.
Singolare della tua esperienza è il continuo di domande a volerti mettere in difficoltà, in genere una forte curisità è positiva mentre il far finta di nulla rende spesso le cose più difficili.
Comunque, ripeto cerca di essere comprensivo nello stesso tempo non permetterli di insultarti, prendi le distanze e fatti vedere sicuro e risoluto se poi dovessero essere degli psicotici medievali....a mali estremi...

Edited by Iron84
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Mi spiace un sacco per la tua situazione...

A me non è mai successo di trovarmi in una situazione simile, ma nel caso farei che tenere un discorso chiaro e autorevole, senza insulti e troppa acredine, per spiegare tutta la situazione facendo in modo di impormi su di loro.

 

Qualcosa del tipo:

"Sono gay da quando ne ho memoria ed esigo da voi rispetto innanzitutto, o voi non ne avrete da me. L'omosessualità non è una malattia o una perversione ma una variante naturale della sessualità così come dice l'OMS e qualsiasi autorità scientifica [dai prove di ciò anche solo con una banale ricerca online, anche con dichiarazioni dell'ordine degli psicologi], quindi le vostre parole sono vuote illazioni.

Se volete che vada da uno psicologo va bene, ma voi verrete con me e sono certo che vi dirà che qui quello sbagliato e dalla parte del torto non sono io, ma voi.

Non vivrò una vita di finzione e dolore per compiacervi, vengo prima io di voi. Dovete accettarmi così come sono, non avete alternative, perché non posso cambiare e anche fosse possibile, ma non lo è, non avrei intenzione di farlo.

Smettetela di seguirmi e pedinarmi, sono maggiorenne e adulto e ho il diritto di vivere la mia vita in pace ed essere felice, cosa che voi non volete per me. Voi mi volete represso, in un matrimonio finto, triste e depresso. Non è quello che voglio io, mi spiace, e nel profondo so che non è quello che volete neanche voi."

 

Son le prime cose che mi sono venute in mente, qualche spunto puoi trovarlo.

Se sono religiosi poi puoi citare papa Francesco e il suo "Chi sono io per giudicare" o le ultime dichiarazioni sul fatto che la chiesa e tutti i cristiani debbano chiedere scusa ai gay. Se si oppongono dici che non possono considerarsi veri cristiani e cattolici se non seguono la parola del papa.

È dura ma cerca il supporto del tuo fidanzato, tanto prima o poi dovranno farsene una ragione.

Ah, di' tutto a tua nonna! Se è friendly come dici potrà rivelarsi un'ottima alleata con cui fare squadra, considerando anche che essendo nonna è in posizione di autorità rispetto ai tuoi genitori.

Stay strong!

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Sono posseduti dal demonio, ma ora il peggio è passato perché finalmente sei libero.

 

Adesso dovrai eseguire l'esorcismo.

 

Ci sono vari modi. Io ai tempi ho utilizzato una serie di accorgimenti che mi hanno aiutato molto, me li ero preparati un po' prima del coming out, un po' invece li ho dovuti imbastire improvvisando al momento per gestire i mille imprevisti della situazione.

 

Dal mio punto di vista quello che ti converrebbe è utilizzare estrema violenza verbale. Ogni qualvolta ti accusano/rinfacciano/provocano dovrai accuratamente rispedire al mittente l'ondata di delirio paranoide. Dopo averlo fatto, torna ad essere calmo e rassicurante e a quel punto suggerisci loro di andare da uno psicologo a parlare dei loro problemi personali che appaiono così gravi e fuori controllo.

 

I genitori istericamente omofobi tendono ad avere un approccio psicotico-paranoide (nel senso tecnico del termine) quindi è doveroso reagire con gli strumenti che la psicologia suggerisce quando ci si deve interfacciare con una persona affetta da disturbo paranoide, con una piccola differenza.

 

Qui abbiamo due genitori nel panico che iniziano ad abusare della posizione di genitore. Essi vanno PRIMA puniti, e DOPO rassicurati.

 

In sostanza, utilizza esattamente i loro stessi toni ribaltandoglieli addosso. E' importante che loro percepiscano il tuo disprezzo e il tuo biasimo, e importantissimo che tu riesca a farli sentire in colpa per la loro reazione delirante. E' anche molto efficace obiettare alle argomentazioni "illogicamente logiche" - che sicuramente utilizzeranno per provare ad attaccare la tesi del "è tutto ok" - andando con pazienza e con notevole rabbia a confutare puntualmente ogni dettaglio delle stesse argomentazioni deliranti.

 

Mostra loro il loro stesso delirio.

 

Smetteranno, prima o poi.

 

Per quanto riguarda il brevissimo periodo: se dovesse essere insostenibile la rottura di coglioni che ti provocano, e avessi bisogni di prendere un po' di fiato, una soluzione di emergenza del tutto provvisoria è quella di minacciarli di andare a dire in giro nel paese di essere gay. Questa è una minaccia terrificante che li renderà molto docili e ti permetterà di guadagnare qualche giorno di respiro, sedando il loro delirio (per poco però! poi bisogna ritornare ai metodi di cui ti dicevo sopra).

 

Forza e coraggio! E' una rogna schifosa, ci sono passato, ma tutti hanno un cesso e tutti prima o poi debbono infilarsi i guanti e andare a scrostarlo.

Edited by Sampei
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sono posseduti dal demonio, ma tanto abiti a torino e sei fidanzato, ti sei tolto un peso

(so che è un dramma terribile ma davvero l'immagine di tuo padre che corre al cesso a vomitare mi fa morire dal ridere e vorrei ti provocasse lo stesso effetto)

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davydenkovic90

L'unico problema concreto sarebbe se davvero ti tagliassero i fondi per studiare, ma non penso arriverebbero a tanto.

Comunque almeno nel tuo caso sono stati onesti. Quando ho fatto coming out io in famglia lì per lì hanno tutti recitato la parte delle Barbare D'urso con tanti amici gay e non ne hanno fatto un dramma, salvo poi, col passare del tempo, tirarmi una frecciatina omofoba dietro l'altra, fino poi a diventare vere e proprie offese che lasciano trasparire tutto quello che c'era dietro. Mi hanno dato del plateale, del corrotto, dell'insoddisfatto della mia vita. E ho quasi sempre ingoiato tutto in modo molto diplomatico. Sono fatto così.

La classica storia patinata che ci propinano in continuazione, e cioè quella del coming out disastroso sulle prime e poi, a lungo termine, bello, liberatorio, che crea bellissimi legami fra genitori e figli... è una bella favola. In realtà ci sono situazioni dove più passa il tempo più le cose peggiorano, o rimangono tali e quali, come nel mio caso. Purtroppo i nostri genitori hanno condizionamenti ideologici talvolta molto ben radicati ed è difficile estirparli. 

Guarda ai lati positivi: hai un ragazzo che può aiutarti e sostenerti. La famiglia è quasi sempre una disgrazia... una volta ho sentito dire che "la famiglia è la radice di tutti i mali" e sono pienamente d'accordo. Nel tuo caso, almeno ti permettono di studiare. E' già qualcosa, no? Per questi altri problemi ti ci vorrà molta pazienza ed esercizio a non lasciarti condizionare dai loro atteggiamenti o giudizi.

Bacetti.

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Mi spiace per ciò che stai passando. Non pensare sia una cosa originale, il co fa esprimere in famiglia la peggiore creatività. Ma mi pare tu sia determinato e combattivo. La principale forza è come sai che non stai parlando loro di una tua scelta negoziabile. Non è un virus dal quale guarire. Ma credo pure io non sarà una battaglia che si concluderà a breve. Te lo auguro ma fai a prepararsi per una maratona. Se poi saranno illuminati da s. Barbara D'Urso ne prenderai atto. Manon contarci.

Hai dei punti che ti sostengono. Il tuo lui ed il fatto di essere fuori casa per gli studi. Vedi di non farti togliere il sostegno per stare a torino, significherebbe per te una fatica in più.

Un abbraccio.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

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Capricorno57

Non saprei cosa aggiungere agli interventi di @@Sampei, e @@davydenkovic90, se non esprimere tutta la mia solidarietà. 

Ora la gestione dei postumi dipende in buona parte anche da Te, dalla calma, dalla cortese fermezza. 

Viste le Tue predenti discussioni, mi sembra di capire che sei finalmente in buoni rapporti col tuo boy, e che a Torino lavori oltre che studiare, quindi sei abbastanza indipendente. 

Buona parte delle reazioni che hai subìto da parte dei genitors le provai anch'io a suo tempo, poi le cose si stabilizzarono grazie anche ai consigli di una amica influente di mia madre, e di una zia.  

Sei figlio unico? 

 

p.s.  aggiungo che in fondo non è stato un male l'essere stato visto da papà col tuo ragazzo...

Edited by Capricorno57
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L'unico problema concreto sarebbe se davvero ti tagliassero i fondi per studiare, ma non penso arriverebbero a tanto

non possono farlo;

e se ci provassero, vai di denuncia & pubblico scandalo!!

 

E' una rogna schifosa, ci sono passato, ma tutti hanno un cesso e tutti prima o poi debbono infilarsi i guanti e andare a scrostarlo.

vogliamo parlare della poeticità di codesta metafora?

---

Cmq, se vuoi valide dritte su cosa fare ora, io farei una telefonatina o manderei una mail all'Agedo (sempre sia lodata!) della tua zona

Edited by freedog
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Accidenti roba tosta. Mi spiace per questa spropositata reazione dei tuoi, ma son d'accordo con quanto dice Sampei, non essere vittima del loro modo cattolico di farti sentire in colpa in qualche modo ma anzi fai lo stesso con loro.

Hai un ragazzo su cui contare e se ho capito bene hai pure un lavoro, questi sono punti di forza fondamentali per passare questa tempesta. Non cedere ai loro ricatti e fai notare quanto sono infantili a seguirti e pedinarti.

Davvero in certi casi si comportano come bambini cretini a cui hai tolto il gioco dalle mani, incredibili.

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Grazie a tutti del sostegno!

Denunciali!

Ma quasi quasi xD...

 

 

Qualcosa del tipo:
"Sono gay da quando ne ho memoria ed esigo da voi rispetto innanzitutto, o voi non ne avrete da me. L'omosessualità non è una malattia o una perversione ma una variante naturale della sessualità così come dice l'OMS e qualsiasi autorità scientifica [dai prove di ciò anche solo con una banale ricerca online, anche con dichiarazioni dell'ordine degli psicologi], quindi le vostre parole sono vuote illazioni.
Se volete che vada da uno psicologo va bene, ma voi verrete con me e sono certo che vi dirà che qui quello sbagliato e dalla parte del torto non sono io, ma voi.
Non vivrò una vita di finzione e dolore per compiacervi, vengo prima io di voi. Dovete accettarmi così come sono, non avete alternative, perché non posso cambiare e anche fosse possibile, ma non lo è, non avrei intenzione di farlo.
Smettetela di seguirmi e pedinarmi, sono maggiorenne e adulto e ho il diritto di vivere la mia vita in pace ed essere felice, cosa che voi non volete per me. Voi mi volete represso, in un matrimonio finto, triste e depresso. Non è quello che voglio io, mi spiace, e nel profondo so che non è quello che volete neanche voi."

Son le prime cose che mi sono venute in mente, qualche spunto puoi trovarlo.

 

Tutte cose che gli ho già detto,ma delle quali non ne vogliono sapere nulla...

 

 

Smetteranno, prima o poi.

 

Per quanto riguarda il brevissimo periodo: se dovesse essere insostenibile la rottura di coglioni che ti provocano, e avessi bisogni di prendere un po' di fiato, una soluzione di emergenza del tutto provvisoria è quella di minacciarli di andare a dire in giro nel paese di essere gay. Questa è una minaccia terrificante che li renderà molto docili e ti permetterà di guadagnare qualche giorno di respiro, sedando il loro delirio (per poco però! poi bisogna ritornare ai metodi di cui ti dicevo sopra).

 

Gli ho minacciati di ritornarmene in Piemonte e di non farmi più vedere giù e così sono stati zitti per ben due minuti scarsi...non capiscono...

 

 

L'unico problema concreto sarebbe se davvero ti tagliassero i fondi per studiare, ma non penso arriverebbero a tanto.

 

 

Vedi di non farti togliere il sostegno per stare a torino, significherebbe per te una fatica in più.
 

Già tolti perchè vogliono che torni a vivere in Salento,per fortuna ho altre entrate con le quali vivere,anche se sono davvero esigue...

 

 

 

Viste le Tue predenti discussioni, mi sembra di capire che sei finalmente in buoni rapporti col tuo boy, e che a Torino lavori oltre che studiare, quindi sei abbastanza indipendente. 

Buona parte delle reazioni che hai subìto da parte dei genitors le provai anch'io a suo tempo, poi le cose si stabilizzarono grazie anche ai consigli di una amica influente di mia madre, e di una zia.  

Sei figlio unico? 

 

Se ti riferisci al ragazzo di cui avevo parlato qui sul forum verso febbraio non è lui,ora sto con un bravo ragazzo che mi rispetta...il lavoro che facevo non lo faccio più,dato che l'azienda ha chiuso e tutti e 20 siamo finiti per strada,ora ho altre entrate,ma sono davvero esigue e faccio molta fatica a pagare l'università ed arrivare a fine mese...comunque non sono figlio unico,ho un fratello molto più piccolo di me che quest'anno finirà le medie

 

 

non possono farlo;

e se ci provassero, vai di denuncia & pubblico scandalo!!

 

Cmq, se vuoi valide dritte su cosa fare ora, io farei una telefonatina o manderei una mail all'Agedo (sempre sia lodata!) della tua zona

Lo hanno già fatto e per quanto riguarda Agedo credo che mi ammazzerebbero se scrivessi loro...

 

 

Non cedere ai loro ricatti e fai notare quanto sono infantili a seguirti e pedinarti.

Davvero in certi casi si comportano come bambini cretini a cui hai tolto il gioco dalle mani, incredibili.

 

Oggi ho riprovato a spiegarglielo e apriti cielo,sono diventato una bestia contro natura che non ha il diritto di vivere la propria vita come desidera,ma come vogliono loro...assurdi...

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Sono proprio impazziti.

A 'sto punto resisti fin quando tornerai a Torino e non farti più vedere.

Prova poi a cercare qualche lavoretto per aumentare le entrate ma ci avrai sicuramente pensato.

Ma non hai valutato di dire tutto a tua nonna? Hai detto che è friendly, quindi sarebbe tua alleata, no?

Poi puoi anche portare concretamente tutti, tu e i tuoi genitori, da uno psicologo, se li convinci.

Sentendo le parole di una persona competente e autorevole sull'omosessualità magari si daranno una calmata.

Non mi viene in mente altro.

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Sono proprio impazziti.

A 'sto punto resisti fin quando tornerai a Torino e non farti più vedere.

Prova poi a cercare qualche lavoretto per aumentare le entrate ma ci avrai sicuramente pensato.

Ma non hai valutato di dire tutto a tua nonna? Hai detto che è friendly, quindi sarebbe tua alleata, no?

Poi puoi anche portare concretamente tutti, tu e i tuoi genitori, da uno psicologo, se li convinci.

Sentendo le parole di una persona competente e autorevole sull'omosessualità magari si daranno una calmata.

Non mi viene in mente altro.

 

Purtroppo dovrò tornarci ad ottobre per un intervento di tonsillectomia per il quale son già in lista d'attesa, comunque se lo dico a mia nonna i miei si comporteranno ancora peggio,quindi meglio fermarsi qui...ho provato a dirgli di andare insieme da qualcuno (anche perchè han perduto il lume della ragione),ma non ne vogliono sapere,quindi niente,finite ste vacanze scenderò solo per l'operazione di rimozione delle tonsille e se non cambiano non mi vedranno per molto tempo...

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per quanto riguarda Agedo credo che mi ammazzerebbero se scrivessi loro

non ci siamo capiti: contattali e sfogati con loro:

sono un filo più esperti di noi sul settore e possono darti qualche dritta pratica su quel che devi fare TU.

 

Di mio ti direi di ripartire di corsa per Torino e sfancularli nei secoli dei secoli;

ma magari chi è genitore ed ha un punto di vista diverso da quel che posso avere io, può aiutarti a considerare altri aspetti che a me (o a noi qui) sfuggono e farti prendere una decisione più saggia!

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Capricorno57

Sia a me, sia al mio moroso, successe che i rispettivi genitors, ovviamente in tempi e luoghi diversi, si rivolsero a uno psicologo. 

Ricordo molto bene il tranquillo colloquio che sostenni presso una nota professionista della mia cittadina, scelta da loro. 

Fatto sta che i dottori, in entrambi i casi, realizzarono che i bisognosi di assistenza erano i genitori; i miei, o meglio mia madre, si rifiutò di sottoporsi a colloquio, mentre i suoi accettarono alcune sedute e in qualche modo in séguito si tranquillizzarono un po'. 

Ricordo anche che la sorella del moroso volle conoscermi, per riferire in casa che tipo ero, ovviamente accettai di buon grado l'incontro. Ventitre anni fa... prima della ritirata dei ghiacciai.. 

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Ventitre anni fa... prima della ritirata dei ghiacciai..

quando gli pterodattili svolazavano ancora liberi e felici...

eh, bei tempi caprino mio!!

 

ma che ne ponno sapè sti piskelli..

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non ci siamo capiti: contattali e sfogati con loro:

sono un filo più esperti di noi sul settore e possono darti qualche dritta pratica su quel che devi fare TU.

Sì dai,vedo di cercare dove sono in zona =)

 

 

 

Sia a me, sia al mio moroso, successe che i rispettivi genitors, ovviamente in tempi e luoghi diversi, si rivolsero a uno psicologo. 

Ricordo molto bene il tranquillo colloquio che sostenni presso una nota professionista della mia cittadina, scelta da loro. 

Fatto sta che i dottori, in entrambi i casi, realizzarono che i bisognosi di assistenza erano i genitori; i miei, o meglio mia madre, si rifiutò di sottoporsi a colloquio, mentre i suoi accettarono alcune sedute e in qualche modo in séguito si tranquillizzarono un po'. 

Ricordo anche che la sorella del moroso volle conoscermi, per riferire in casa che tipo ero, ovviamente accettai di buon grado l'incontro. Ventitre anni fa... prima della ritirata dei ghiacciai.. 

 

Quasi quasi gliela propongo come cosa

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Capricorno57

 

 

Quasi quasi gliela propongo

fai, fai.. mal che vada per i danni collaterali risponderà l'assicurazione del Forum...

 

 

 

ma che ne ponno sapè sti piskelli..
 

sanno, sanno.. diversi pischelli del Forum ne sanno già, sanno muoversi, sanno scrivere, studiano bene, hanno idee.

Prendi Ran, lavora e studia a mille leghe da casa sua..

6 mesi fa era in crisi per un ragazzo, ora ne ha trovato un altro, lui.. e adesso è scoppiata sta grana, tanto x movimentare un'estate troppo calda e calma..

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Ma che ci stai a fare ancora a casa dei tuoi scusa? Meglio andarsene e lasciare una lettera dove spieghi un po' di cose, falli elaborare un po' da soli

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Quindi i gay per loro sarebbero animali immorali...va bè messa così ci vedo poca possibilità di recupero nel breve periodo. I pianti di mamma e le settimane di mutismo di mio padre sono stati una manna dal cielo in confronto. Ran tieni duro, ti è capitata una brutta situazione ma mi pare di capire che hai la testa sulle spalle e sai camminare per la tua strada. Un sincero augurio che tu possa star tranquillo nella tua vita, con o senza di loro.

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Ma che ci stai a fare ancora a casa dei tuoi scusa? Meglio andarsene e lasciare una lettera dove spieghi un po' di cose, falli elaborare un po' da soli

Purtroppo chiudere del tutto non è così facile,dietro ci sono degli equilibri delicati,ma a lungo andare finirò per non scendere più giù da loro...la situazione non accenna a migliorare,questa sera ci sono state altre discussioni infatti...

 

Un sincero augurio che tu possa star tranquillo nella tua vita, con o senza di loro.

 

Grazie,di questo passo credo proprio che purtroppo sarà senza =(

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Grazie,di questo passo credo proprio che purtroppo sarà senza =(

 

Mai dire mai, ricorda che il tempo è la miglior cura. Puoi conquistare i tuoi spazi nuovi in attesa che anche loro capiscano come poter rientrare nella tua vita. E speriamo sia così ;)

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Mai dire mai, ricorda che il tempo è la miglior cura. Puoi conquistare i tuoi spazi nuovi in attesa che anche loro capiscano come poter rientrare nella tua vita. E speriamo sia così ;)

Speriamo =)

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  • 2 weeks later...

novità dal fronte meridionale..?

 

Ma guarda,la situazione non accenna a migliorare...Mia madre con l'arrivo di alcuni problemi ha iniziato a dare di matto e si rifiuta di andare da uno psicologo a farsi dare una mano...dopo 10 giorni di pesanti discussioni il cui fulcro è stato: "siccome sei virile non puoi essere così contro natura e poi in primo superiore hai fatto sesso con una ragazza", "brucerai all'inferno", "fingiti etero" ecc ecc e le mie urla, ho iniziato a stare male di stomaco a causa dello stress eccessivo (tieni presente che giù ero sceso anche per curarmi,quindi mi trovo già di mio in una situazione di debolezza fisica) e a fare un giorno a casa e quasi un giorno intero fuori col mio ragazzo (che abita a mezz'ora dal mio paese) e i miei hanno capito che forse era ora di smetterla e di farmi vivere un pochino più sereno... quindi adesso stanno facendo finta di niente,mio padre ha smesso di praticare il Cattolicesimo perchè Dio gli ha puniti in un modo così "atroce" e senza motivo e appena poco poco in tv si sente parlare di gay o di unioni civili cambiano subito per non farmi sentire che anche da gay si può vivere felicemente...l'unica nota positiva in tutta questa follia è che hanno smesso di prendere in giro noi omosessuali e sopratutto i nostri vicini che sono una coppia di 60enni gay sposatisi in America tempo fa e che vivono insieme da oltre 30 anni...

Edited by Ran
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Capricorno57

beh dai, sei alle prime luci dell'alba. I primi segni di una ossessione che sta venendo pian piano meno. 

Mi auguro che il fratellino non risenta della temporanea situazione e, riguardo a Te, vedi fino a che punto Ti conviene e ti fa bene urlare. Anche se è uno sfogo, per entrambe le parti, uno sfogo che lascia vuoti di spirito ma pieni di astio .. passai 15 anni a urli tra me e mia mamma per tutti i motivi possibili e immaginabili, per fortuna CO lo feci quando ero già fuori casa. 

Fortuna che c'è lui. Spero che le avversità vi uniscano ancor di più. 

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beh dai, sei alle prime luci dell'alba. I primi segni di una ossessione che sta venendo pian piano meno. 

Mi auguro che il fratellino non risenta della temporanea situazione e, riguardo a Te, vedi fino a che punto Ti conviene e ti fa bene urlare. Anche se è uno sfogo, per entrambe le parti, uno sfogo che lascia vuoti di spirito ma pieni di astio .. passai 15 anni a urli tra me e mia mamma per tutti i motivi possibili e immaginabili, per fortuna CO lo feci quando ero già fuori casa. 

Fortuna che c'è lui. Spero che le avversità vi uniscano ancor di più. 

 

Mio fratello per ora non ne sta risentendo per fortuna...speriamo comunque che col tempo la situazione migliori...

Per quanto riguarda il mio ragazzo,sì questa situazione ci sta da un lato unendo,ma dall'altro lo sta spaventando ancor di più sul fatto che dovrà in futuro fare coming out con i suoi genitori adottivi,che hanno una mentalità un po' come quella dei miei genitori...

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MI spiace che  burrasca  be  fai  come  ho fatto io ;   finisci i  tuoi  studi ti trovi un lavoro  magari in estero  dove  per  i  più giovani ci  sono maggiori  possibilità che  in Italia e  li lasci  al  loro destino  io  ho rotto  tutti i rapporti  fallo anche   te  ti hanno solo  offeso e dato  risposte  deliranti e omofobe  .

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