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Esperimento Sociale


Maxy

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Buongiorno a tutti! :3

 

Oggi volevo provare a proporvi una sorta di esperimento qui sul forum, che puó dare interessanti risultti.

Tutti possono partecipare.

 

Premesse:

-Questo esperimento non riguarda strettamente tematiche gay, appunto per questo è posto nella sezione "Off-Topic". Puó essere tuttavia interessante per tutti.

-L'eseprimento di oggi si focalizza sui temi del giudizio e sul tema dei valori, che possono cambiare da persona a persona e da cultura a cultura.

-Tale esperimento mi è stato somministrato a scuola, e si è rivelato molto interessante per noi studenti della classe. Non so quanto questo "gioco" sia diffuso e se sia famoso. Spero comunque che non lo abbiate mai fatto così che sia una novità.

-Tutti possono partecipare. La cosa interessante sarà vedere tutte le varie e diverse risposte.

 

Istruzioni:

 

Per iniziare, leggi attentamente la seguente storia:

 

"Genoveffa era innamorata di Uberto, che viveva nella sua stessa città, dall'altra parte di un fiume che divideva il paese in due parti. Un giorno un'enorme inondazione distrugge tutti i ponti che collegavano le due parti del paese. Genoveffa, disperata perchè non più in grado di vedere Uberto, chiede dunque a Simbad, propietario di una barca, di portarla verso l'altra sponda del fiume. Simbad allora le risponde che farà cio che Genoveffa gli ha chiesto, solo se prima lei avesse fatto l'amore con lui.

Genoveffa a questo punto, non sapendo cosa fare, va da sua madre e le chiede cosa dovesse fare. La madre di Genoveffa peró le risponde che non vuole intromettersi nelle sue questioni private. Genoveffa a questo punto, disperata per l'amore per Uberto, accetta le condizioni di Simbad, e dopo aver fatto l'amore con lui, viene traghettata da Simbad verso l'altra sponda del fiume.

Arrivata finalmente dall'altra parte della città, Genoveffa va da Uberto e gli racconta tutto ció che è successo. Uberto dopo aver sentito tutto ció che era successo si arrabbia e caccia via Genoveffa a malo modo. Genoveffa scoppia in lacrime e a questo punto Giovanni, un altro abitante del paese, dopo aver visto tale scena, va da Uberto e lo prende a schiaffi, facendolo cadere a terra. Genoveffa, con un sorriso sulla sua faccia dopo aver visto Uberto a terra, se ne va via con Giovanni."

 

In questa storia compaiono 5 personaggi: Genoveffa, Uberto, Simbad, La madre di Genoveffa e Giovanni.

 

È ora per te tempo di giudicare: rispondi a questo thread con una lista di questi 5 personaggi e ordina la lsita mettendo in alto la persona che secondo te si è comportata meglio do tutti e mettendo invece in fondo alla lista la persona che secondo te si è comportata peggio.

 

Esempio:

1) Persona 1

2) Persona 2

3) Persona 3

4) Persona 4

5) Persona 5

 

La Persona 1 sarà quella che tu reputi la più giusta, mentre sotto ci saranno in ordine crescente le persone che si sono comportate peggio arrivando poi alla Persona 5 che sarà quella che si sarà comportata nella maniera peggiore.

 

Dopo tale lista, perfavore, spiega anche brevemente le motivazioni che ti hanno portato a fare tali scelte.

 

Nota:

-Consiglierei di rispondere al thread prima di leggere le altre risposte, cosicchè tu non venga influenzato dall'opinione degli altri prima di fornire la risposta.

-La storia e i personaggi sono inventati, perció giudicate liberamente.

Edited by Maxy
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Non mi piacciono le classifiche morali sui comportamenti degli altri. Fare questo implica il considerare i nostri valori morali superiori a quelli degli altri.

 

Ognuno nella storia agisce secondo i proprio valori morali e fare una classifica significa giudicare coi nostri.

 

Non trovo sia un buon gioco per la scuola.

Edited by marco7
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Non è forse il "giudicare" peró una delle cose più importanti che un uomo, crescendo deve imparare a fare? Il giudicare cosa sia giusto e cosa sia invece sbagliato? La nostra vita è piena di scelte che siamo chiamati a fare, mille giudizi che dovremo prendere.

 

L'esperimento non si limita puramente al solo giudicare la condotta morale degli altri, ma serve per vedere come i vari valori e metodi di giudizio cambiano da persona a persona. Considerazioni interessanti si possono fare a fine esperimento, una volta ottenute un po' di risposte.

 

È vero, per giudicarli devi mostrare a tutti i tuoi valori con i quali tu vai a giudicare i diversi personaggi, ma è proprio quello il punto dell'esperimento: guardare come i valori cambiano da persona a persona.

 

Fra l'altro, per iniziare, fornisco io la mia risposta:

 

1) Mary

2) Uberto

3) Madre di Mary

4) Giovanni

5) Simbad

 

Provo simpatia per Genoveffa e mi sembra che fra tutti sia quella che si è comportata "meno peggio". Tutte le sue azioni sono state guidate dal suo forte amore per Uberto. Anche Uberto non si è comportato terribilmente, il gesto di scacciare Genoveffa è brutto, ma umanamente comprensibile. La madre di Genoveffa si è invece comportata male a parer mio, non ha aiutato sua figlia nel moemento del bisogno. Giovanni è uno di quello che si è comportato peggio: ha usato la violenza contro Uberto, intromettendosi fra l'altro in qualcosa che non lo riguardava. Il gesto di Simbad è invece il peggiore, dato che si è approfittato di Genoveffa.

Edited by Maxy
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Saramandasama

1)simbad

2)giovanni

3)madre

4)mary

5)uberto

 

Uno che vive in un luogo soggetto a disastri naturali deve essere più laidback. Non può sprecare una possibile storia perché vuole la verginella. Mary poco furba a dirgli della scopata con simbad, e la madre di mary, sciocca a non averle consigliato di non dire nulla ad uberto.

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Per me non ci sono comportamenti giusti e sbagliati nella vicenda. Sono semplicemente scelte personali.

 

I comportamenti sbagliati sono quelli contro la legge. Gli altri comportamenti sono scelte legittime.

 

Credo che la morale sia localizzata in una parte del cervello sotto la fronte e credo che c'e' nella letteratura medica una persona che in seguito a un incidente ebbe danni a questa parte che gestisce la sua morale e come conseguenza questa persona non aveva piu' la percezione della morale.

 

Metti che simbad abbia avuto un simile trauma al cervello che gli ha eliminato la morale dalla sua vita. In questo caso giudichi sempre malamente simbad ?

 

 

http://www.lastampa.it/2012/02/13/scienza/esiste-un-cervello-morale-lesioni-e-malattie-possono-influenzarlo-5Orzn3BAvMGcDR1ltWvt4L/pagina.html

 

http://www.italiasalute.it/10800/La-morale-è-regolata-dal-cervello-.html

Edited by marco7
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davydenkovic90
Non trovo sia un buon gioco per la scuola.

Sai, è la pessima scuola italiana, che vuoi farci.

 

 

Tornando al topic.

Non conoscevo il gioco ed è interessante come confronto.

 

1)Simbad

2)Uberto

3)Genoveffa

4)Madre

5)Giovanni

 

Simbad secondo me è il più onesto perché semplicemente propone un servizio Genoveffa in cambio di un altro servizio, lei accetta e fine della storia.

Uberto non si capisce se teneva o meno a Genoveffa, avrebbe potuto fare qualcosa lui per superare il fiume e invece non lo fa. Magari non era nemmeno così interessato a Genoveffa e giustamente caccia quella stalker fuori da casa sua!

Genoveffa è al terzo posto per esclusione, forse un po' arrivista e stalker.

La madre è un'ignava, menefreghista e quindi merita il quarto posto. Ma avrei messo Genoveffa e la madre a parimerito.

Il peggiore è Giovanni che usa la violenza fisica.

Più che una classifica, poi, io distinguerei fra il gruppo di persone che, secondo la mia visione, non hanno fatto nulla di male, da quelle che invece hanno fatto qualcosa di male...

Simbad e Uberto secondo me non hanno fatto niente di male

Genovefffa la madre e Giovanni invece sì.

Edited by davydenkovic90
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Non è forse il "giudicare" peró una delle cose più importanti che un uomo, crescendo deve imparare a fare?

 

Questa è la frase più psicopatica e più profondamente diseducativa che io abbia letto da parecchio tempo a questa parte.

 

Anche io trovo che un gioco del genere sia profondamente inappropriato e capzioso per un ambiente scolastico perché è chiarissimo dove vuole andare a parare.

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Questa è la frase più psicopatica e più profondamente diseducativa che io abbia letto da parecchio tempo a questa parte.

Non è forse vero peró?

Ogni giorno siamo chiamati a giudicare e fare scelte, giusto? Non è forse quindi importante imparare a giudicare(che non vuole dire solo grossolanamente "puntare il dito") cosa noi reputiamo giusto o no e quali persone reputiamo giuste (e quindi esempi da seguire) e quelle che invece sono secondo noi ingiuste, e quindi, non dei modelli?

 

Non riesco a capire perchè dovresti definire la frase psicopatica. Ripeto, imparare a giudicare non significa diventre rompicoglioni che giudicano tutti e tutto e che devono sempre rendere pubblica la propria opinione, perchè sembra che tu ti riferissi a questo.

 

In aggiunta, l'esperimento non è a mio parere diseducativo o inapproppriato in un contesto scolastico. Ha l'unico scopo di dimostare come il senso dei valori cambi da persona a persona e che non esistono valori certi e fissi.

Altro scopo dell'esperimento è quello di far capire agli studenti come, in questo caso, un buon giudizio non possa essere dato, per la mancanza di informazioni.

 

Lo scopo non è certamente quello di far diventre gli studenti dei saputelli che pongono la propria opinione sopra tutto e che si mettono a giudicare tutto e tutti.

Edited by Maxy
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Ogni giorno siamo chiamati a giudicare e fare scelte

 

Ma cosa vai dicendo? Perché equipari due piani diversissimi dell'agire umano?

 

Fare scelte e giudicare sono due operazioni mentali diversissime. E anche il giudicare è una scelta.

Semmai bisognerebbe essere spinti ad imparare a non giudicare.

 

Il credere di "essere chiamati ogni giorno a giudicare" è una maliziosa posizione nichilista che proprio non so chi ha avuto la sfacciataggine di inculcarti.

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sioccome sono le 3 e 1/2, fa caldo e sono un filo scoglionato, faccio la mia classifica (anche se sono d'accordo sull'impostazione bakkettona & finto moralista della cosa)

  1. giovanni
  2. madre di genoveffa
  3. genoveffa
  4. uberto
  5. simbad

motivazioni: antò, fa caldo!!!

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Il credere di "essere chiamati ogni giorno a giudicare" è una maliziosa posizione nichilista che proprio non so chi ha avuto la sfacciataggine di inculcarti

di solito son discorsi che vengon fuori da ambienti preteschi

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Ma cosa vai dicendo? Perché equipari due piani diversissimi dell'agire umano?

 

Fare scelte e giudicare sono due operazioni mentali diversissime. E anche il giudicare è una scelta.

Semmai bisognerebbe essere spinti ad imparare a non giudicare.

 

Il credere di "essere chiamati ogni giorno a giudicare" è una maliziosa posizione nichilista che proprio non so chi ha avuto la sfacciataggine di inculcarti.

 

"Mmm oggi dovrei andare in palestra oppure salto stavolta?"

 

In questo caso un individuo fa una scelta, la scelta è fra il "andare in palestra" e il "non andare in palestra", per portare a termine la scelta dovrai necessariamente giudicare quale sia la cosa più giusta da fare in quel momento, a seconda della situazione e del contesto.

 

E' questo il ragionamento che seguo quando dico che ogni giorno siamo chiamati a giudicare.

 

E non dobbiamo solo giudicare delle azioni che possiamo fare come no. Siamo chiamati anche a giudicare le persone che ci circondano, poiché dobbiamo scegliere (e quindi come spiegato prima, giudicare) quali persone vogliamo imitare nella nostra vita e quali invece non vogliamo imitare.

Edited by Maxy
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Capricorno57

 

 

Fare scelte e giudicare

davvero, anch'io faccio fatica a separare le due cose.

Mi spieghi meglio il Tuo punto di vista, a favore di un sedicenne opener ed un sessantenne capricornuto ..

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di solito son discorsi che vengon fuori da ambienti preteschi

 

Il ''non giudicare'' è un insegnamento cristiano, che preso di per sé potrebbe essere un giudizio morale (''non giudicare gli altri!'' lo si tuona a qualcuno, giudicandolo, paradossalmente). Eppure, la piena comprensione di questa frase deriva da ciò che Gesù dice poco dopo averla enunciata, ''Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non t’accorgi della trave che è nel tuo?'', ossia il ''puntare il dito'' per nascondere/sviare i propri errori (magari più grandi di quelli addidati al prossimo) e sentirsi fintamente superiore agli altri.

 

Tralasciando questa nota di riflessione, non totalmente fuori luogo si vedrà, partecipo anch'io all'esperimento.

 

Non voglio però fare una classifica. O meglio, istintivamente saremmo portati a simpatizzare di prima istanza con Genoveffa - almeno nella misura in cui abbiamo in poco conto la fedeltà sessuale... D'altra parte, ogni personaggio ha chiari e scuri: Genoveffa che fa tutto ciò per amore, ma poi prova compiacimento quando vede Uberto a terra; Simbad ricatta Genoveffa, ma in effetti mantiene anche la parola; Giovanni interviene per aiutare Genoveffa, ma lo fa utilizzando la violenza fisica; la madre di G. non ostacola fa figlia, ma nemmeno l'aiuta; e Uberto che, sentendosi tradito, si dimostra sentimentalmente coinvolto, eppure non riesce a perdonare Genoveffa...

 

La storiella aiuta certo nel comprendere come i giudizi di valore siano soggettivi (o culturalmente determinati, d'altra parte), ma potrebbe far riflettere pure sul fatto che, nella realtà, le persone non agiscono mai in modo totalmente positivo o negativo.

 

Il che ci riconduce a ciò che diceva, più su, il figlio un po' hippie di un falegname (o di un rabbino, per altri).

Edited by Layer
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In questo caso un individuo fa una scelta, la scelta è fra il "andare in palestra" e il "non andare in palestra", per portare a termine la scelta dovrai necessariamente giudicare quale sia la cosa più giusta da fare in quel momento, a seconda della situazione e del contesto.

C'è un maliziosissimo oceano di differenza fra lo scegliere se IO PERSONALMENTE ho lo sbatti di andare in palestra e il "giudicare" se una donna CHE NON SONO IO, DIVERSA DA ME, ha fatto bene, male, benino o malino a fare sesso con un uomo come condizione al fine di incontrare un altro uomo che la rifiuta.

 

Sono due operazioni profondamente differenti, la prima implica il percepire una sensazione interiore mescolandola ad una serie di pro e contro razionali, la seconda implica l'applicazione (molto probabilmente nemmeno autonoma ma eteronoma) di un metro comportamentale astratto ad un comportamento ALTRUI.

 

Un maliziosissimo oceano di differenza. Spero ne converrai.

 

Posso sapere chi vi ha sottoposto il quiz?

Edited by Sampei
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davydenkovic90
Ma cosa vai dicendo? Perché equipari due piani diversissimi dell'agire umano?   Fare scelte e giudicare sono due operazioni mentali diversissime. E anche il giudicare è una scelta. Semmai bisognerebbe essere spinti ad imparare a non giudicare.   Il credere di "essere chiamati ogni giorno a giudicare" è una maliziosa posizione nichilista che proprio non so chi ha avuto la sfacciataggine di inculcarti.

Sì ma qui non credo si voglia insegnare che è necessario giudicare le azioni altrui, quanto piuttosto che ogni persona ha un proprio sistema di valori e che può nascere un confronto tra modi di pensare diversi.

E questa non è una riflessione per niente da buttar via in un paese come il nostro che spesso tende senza neanche rendersene conto ad assolutizzare valori cattolici del tutto inadatti ai tempi e alle circostanze o alla realtà scientifica delle cose.

Giusto per tornare in tema, nella nostra società si fanno parallelismi fra gay e drogati, oppure gay e assassini, gay e fascisti e, più in generale, spesso non si è ancora capita la differenza fra "reato" e "peccato".

Per esempio, la donna che concede favori sessuali in cambio di soldi, per me è una persona come le altre degna di rispetto e di esercitare il proprio lavoro in totale libertà. Per lo stato italiano è una poveretta che si è persa nel buio della notte e ha bisogno di essere ricondotta a determinati schemi morali...

E magari gente che ne fa di tutti i colori, che passa col rosso al semaforo, che evade il fisco, che siccome conosce tizio e caio, si fa dare il posto in ospedale o cose del genere, socialmente è accettata dalla maggior parte delle persone e non ha nessun tipo di problema.

In Italia non c'è una cultura del "ognuno è libero di esprimersi e di agire come meglio crede secondo coscienza e nel rispetto delle leggi". C'è piuttosto una cultura del "Tu fatti gli affari tuoi che io mi faccio gli affari miei", nel pubblico tutti perfetti e perbenisti e poi nel privato sono tutti pronti a fare le peggiori cose. La coscienza è un concetto che non esiste. La stessa religione cattolica ci incentiva a non averne una ma a sacrificarla in favore di una coscienza collettiva, cosicché ognuno può fare quello che gli pare, rendendo poi conto e facendosi perdonare eventualmente dall'autorità religiosa. Ecco perché in italia gente pluridivorziata pensa di poter dar lezioni, dal pulpito della propria ignoranza, su quello che è la "famiglia", ad esempio. E senza per forza parlare di omosessualità, a questo proposito, pensiamo anche ad altre figure socialmente discriminate... una, molto grave a mio parere, è quella della ragazza madre. (che pure c'è nella storia xD ). Fino a non molti decenni fa erano figure totalmente emarginate dalla società. Fortunatamente oggi non è più così, ma mi fa orrore l'idea che una donna venisse emarginata dalla società, in molti contesti, al pari di un'assassina o di chissà che mostro mitologico, solamente perchè era rimasta incinta fuori dal matrimonio, magari per ignoranza sui metodi contraccettivi e forse addirittura per colpa del bigottismo della società stessa.

Edited by davydenkovic90
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Posso sapere chi vi ha sottoposto il quiz?

 

Il quiz ci è stato sottoposto da un gruppo di volontari presentatosi alla nostra scuola, che stavano per l'appunto presentando un'esperienza di viaggio interculturale. 

 

Contestualizzando forse riuscirò a a dare l'idea di quale fosse il reale scopo del quiz.

 

Questi volontari stavano presentando un progetto scolastico estivo, dove gli studenti sarebbero potuti andare all'estero per 1 mese in estate, in un paese straniero.

 

Il quiz serviva dunque a far capire come i valori (come la giustizia) differiscano da persona a persona ma ,sopratutto, anche da nazione a nazione. Quindi il test è stato fatto per mostrare agli studenti come all'interno di diverse culture, i valori e i metodi di giudizio cambino. Quindi un gesto che in Italia potremmo ritenere giusto o persino banale, in un altro stato può essere considerato sbagliato e immorale. Il test non era malizioso e non era in alcun modo puntato a spingere gli studenti a essere molto critici nei comportamenti di altre persone.

 

A questo punto vi mostro lo stesso esperimento proposto in un forum europeo di lingua inglese, dove i risultati sono stati diversi. Lì molte persone hanno per esempio posto Simbad all'ultimo posto. (https://www.panda-community.com/threads/social-experiment.8535/).

 

Questo risponde anche alla domanda di @Almadel. Ho confuso i nomi perchè nella versione inglese "Genoveffa" è chiamata "Mary".

Edited by Maxy
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La cosa cosa mi puzza tanto di imbonitore della PNL.

 

Praticamente la psicologia da supermercato, una semplificazione al limite del vivere umano in base alla quale tutto lo scibile è riducibile a due o tre concettini di logica che anche un bambino dislessico può riuscire ad afferrare e assemblare stile Lego per poter fare le sue cosine per bene.

 

E' roba da licei statunitensi del mid-west post 11 settembre, stile Donnie Darko per intenderci.

Edited by Sampei
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La cosa cosa mi puzza tanto di imbonitore della PNL.

 

Praticamente la psicologia da supermercato, una semplificazione al limite del vivere umano in base alla quale tutto lo scibile è riducibile a due o tre concettini di logica che anche un bambino dislessico può riuscire ad afferrare e assemblare stile Lego per poter fare le sue cosine per bene.

 

E' roba da licei statunitensi del mid-west post 11 settembre, stile Donnie Darko per intenderci.

 

L'esperimento ha voluto mostrare e insegnare 3 concetti precisi:

 

-"Se una persona X commette un determinato fatto, tale persona può essere giudicata in maniera anche molto diversa da persona a persona, ma ancora di più, da nazione a nazione e da cultura a cultura"

 

e che quindi 

 

-"La percezione dei valori cambia, possibilmente anche molto, da persona a persona, e ancor di più, da stato a stato e da cultura a cultura"

 

i volontari ci hanno poi fatto ragionare sul fatto che

 

-"Un giudizio preciso e oggettivo non può essere portato a termine se si ha la mancanza di determinate informazioni di una storia (come in questo caso dove non si sanno molte cose riguardo ai personaggi)."

 

Preciso che i volontari hanno espressamente guidato l'esperimento solo ed unicamente su questi punti.

 

Io sono personalmente d'accordo con tutti questi concetti, dunque ritengo che l'esperimento fosse appropriato (o almeno sicuramente non inappropriato). Si può semmai criticare l'esperimento affermando che i concetti insegnati siano banali, anche se io non li darei per scontati, ma non mi sembra in alcun modo fuorviante e fuori luogo in ambiente scolastico. 

 

Questa sensazione di maliziosità nell'esperimento è probabilmente dovuta a una mia mancanza: probabilmente l'esperimento andrebbe guidato e seguito meglio, cosa che è però impossibile da fare online. Fatto dal vivo penso dia una migliore idea di ciò che l'esperimento stesso vuole insegnare.

Edited by Maxy
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Mah, io non vedo nulla della PNL, qui più che altro c'è un progetto educativo su base socio-etnologica (mette in luce sia le differenze culturali tra le società umane sia l'etnocentrismo dei giudizi). Spero che la riflessione abbia tenuto conto dei limiti del relativismo culturale e delle possibili alternative (etnocentrismo critico di De Martino).

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SerialHenry

Interessante esperimento!

Direi:

 

Genoveffa

Giovanni

La madre di Genoveffa

Uberto

Simbad

 

Diciamo che per stilare la classifica ho pensato a come hanno agito i personaggi e come hanno risposto alle offese. Per questo ho messo al primo posto Genoveffa, perché ha fatto tutto per amore di Uberto, e al secondo Giovanni, perché ha vendicato Genoveffa. In fondo ho messo Simbad perché ho considerato il suo il comportamento più meschino di tutti.

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Ho un amico che fa il volontario in giro per le scuole tramite il servizio civile, quindi posso intuire il tipo di tentativo educativo che si cerca di dare, anche se lo trovo molto cervellotico come test .

 

Proviamoci, comunque !

 

1) madre di Genoveffa (non si è immischiata nelle turbolenze ormonali e private della figlia, dato che non si tratta di vita o di morte)

2) Simbad (laido come pochi, ma chiaro nell'intento ed onesto nel mantenere il promesso)

3) Umberto (d'altronde è lei che ama lui, il testo non dice il contrario . Si incazza perchè tutto sommato lei avrebbe potuto aspettare un po' invece di fare l'isterica)

4) Giovanni (cosa ti immischi in fatti altrui? Umberto l'ha cacciata via, non l'ha menata)

6) Genoveffa (mi verrebbe proprio da dirle "cazzo ridi?" quando vede Umberto a terra. Talmente innamorata da andare col primo vendicatore che passa ) .

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1) Madre

2) Uberto

3) Sinbad

4) Genoveffa

5) Giovanni

 

Questo esercizio mi ha fatto capire

quanto la vostra morale sia distorta :)

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Ho già fatto una cosa simile... non ricordo dove e quando ma ricordo che quasi tutti mi dettero contro... evidentemente la mia idea di valori è diversa da quella dei più... 

 

Dunque:

 

1 - Madre di Genoveffa (chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni)

2 - Giovanni (ha solo reagito ad una apparente ingiustizia)

3 - Uberto (ha reagito d'istinto al tradimento, chissà se poi magari si sarebbe pentito)

4 - Simbad (far pagare in natura una prestazione così importante può essere considerato accettabile)

5 - Genoveffa (immatura perché chiede consiglio alla madre e non sa prendersi la responsabilità, indecisa, opportunista e falsa e cinica perché ride quando vede malmenato il suo amato e va via subito con un altro.. quindi anche troia)

 

:D

Edited by Beppe_89
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Io sono personalmente d'accordo con tutti questi concetti, dunque ritengo che l'esperimento fosse appropriato (o almeno sicuramente non inappropriato). Si può semmai criticare l'esperimento affermando che i concetti insegnati siano banali, anche se io non li darei per scontati, ma non mi sembra in alcun modo fuorviante e fuori luogo in ambiente scolastico.

 

Invece io ritengo di per se stesso aberrante il solo fatto di sottoporre ad esame un comportamento umano altrui ad altri in attesa della sua valutazione morale, inquadrando il tutto in una assolutamente insensata ed arbitraria equiparazione fra l'atto di scegliere e l'atto di giudicare.

 

Perché non solo dà per scontato che uno schema eteronomo regga il controllo sociale sul comportamento altrui, ma lo convalida in maniera acritica.

 

Credo sia un errore di una gravità sconcertante soprattutto se effettuato da persone che intendono integrare psicologie comportamentali differenti, e naturalmente il fatto che i destinatari siano ragazzini (immagino) delle superiori non può che peggiorare dieci volte il mio giudizio.

 

Nel senso che se uno vuole propugnare un determinato sistema di analisi comportamentista, per quanto ciò sia spregevole, almeno ha un senso razionale.

 

Se non c'è nemmeno questo secondo fine, allora chi ha preparato il test e lo somministra, è un imbecille di fresca rarità.

 

I concetti che si insegnano non sono banali, sono immondizia veicolata da camion dell'immondizia.

Non si insegnano così le mentalità e i costrutti sociali di altre civiltà, è un approccio praticamente anti-antropologico.

Edited by Sampei
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SerialHenry
Questo esercizio mi ha fatto capire quanto la vostra morale sia distorta :)

 

really?

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Edited by SerialHenry
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Serve a rendere consapevoli della relatività dei giudizi di valore, non ad altro. Il passo logico sarebbe poi discutere su come si raggiungano valori condivisi e criticamente costruiti in una società e tra società diverse.

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