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La pornografia è male


Rotwang

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Infatti, era giusto per segnalar(te)lo.

 

Però è sicuramente un progetto interessante (se si ama il genere amatoriale :P).

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La credibilità dell'autore è, a mia detta, venuta a mancare nell'esatto momento in cui ha reso palese quanto le sue idee in merito siano vetuste e trainate da un innato ed inarginabile moralismo bacchettone. La pornografia potrebbe indubbiamente costituire un veicolo di perdizione, ma solo e soltanto nel momento in cui il fruitore sia portatore sano di una fragilità, di una labilità, di una lacuna tali per cui non sia in grado di scindere l'erotismo pornografico dalla realtà, sovrapponendone le visioni e sostituendole qualora l'idealizzazione pornografica abbia la meglio.

ti lovvo!!!

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SerialHenry

È un argomento che mi ha sempre interessato e sul quale ho letto un po’ di cose, recentemente “La fine del desiderio” di Michela Marzano.

 

Credo che la pornografia  sia quanto di più reazionario esista oggi e mi riesce difficile capire chi ancora ne parla come una liberazione dal puritanesimo, neanche fossimo negli anni '60.

 

Gli amplessi rappresentati hanno quasi sempre una carica aggressiva e violenta in cui la donna è sempre dalla parte che subisce. È sempre la donna quella che deve sopportare lo sforzo fisico: multiple penetrazioni, torsioni, posizioni da contorsionista, deformazioni del corpo (dilatazioni estreme ad esempio…Stereotipi di genere e razziali quanti ne vogliamo (vedi le varie attrici di colore nelle serie “bbbw” ad esempio)

 

Non dimentichiamo che si tratta di persone che firmano contratti in cui si "accettano" gli atti sessuali e le scene. E non mancano reportage su questo: attrici spinte dai manager o da minacce ad accettare condizioni di cui vorrebbero fare a meno, l'approfittarsi di persone dipendenti,  ecc… Si dovrebbe anche ripensare cosa si intende quindi con “consenso”.

 

Però è più importante farsi una sega senza pensare che chiedersi cosa accada dietro a quelle telecamere. E per una Sasha Grey, icona di empowering, esistono molte altre ragazze la cui storia è diversa.

 

Esiste una pornografia diversa: Erika Lust ad esempio lo ha dimostrato c. C’è poi tutto il movimento di pornografia sex-positive,sulla quale sarebbe bello che l’industria investisse.

 

Sono assolutamente d’accordo non su una censura moralista ma sul controllo dei professionisti del settore, dei contratti, dei casting e mi sento di dire anche di una consulenza psicologica, qualcosa di simile all’assistenza sociale, e assolutamente di una educazione sessuale che contempli la spiegazione di cosa significhi fruire di prodotti pornografici.

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Io trovo disgustosamente paternalistici tutti i discorsi

in cui si tratta la donna come una bambina

incapace di di prendersi la piena responsabilità

del suo ruolo nell'industria pornografica per maschi etero.

 

Almeno nella pornografia gay risparmiamo simili discorsi ai professionisti passivi

e ci suonerebbe ridicolo parlare di "parte che subisce", di "violenza", di "dilatazioni estreme"...

 

Inoltre la possibilità che uno stupro nel porno induca a compiere uno stupro reale

è pari a quella che la visione di Game of Thrones ci induca a fare un massacro ai matrimoni.

 

E tutto questo senza che - d'altra parte - ci sia qualcosa di "liberatorio" nel porno.

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SerialHenry

@Almadel: Nel pornografia etero i sessi sono due: perché l'onore dello sforzo e della sopportazione fisica è sempre solo su uno dei due?

 

Non si sta parlando delle donne come incapaci di intendere e volere. Per questo ho parlato della pornografia sex positive che è proprio il contrario.

 

Un esempio su cui si può riflettere è il celeberrimo episodio in cui Sasha Grey in una delle sue prime pellicole, mentre filmavano una scena, chiese a Rocco Siffredi di tirarle un pugno sulla pancia. C'è qualcosa di male? Assolutamente no, per lei. Ma pensare che milioni di uomini intorno al mondo si seghino vedendo una donna presa a pungi sulla pancia suona decisamente diverso.

Edited by SerialHenry
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Un esempio su cui si può riflettere è il celeberrimo episodio in cui Sasha Grey in una delle sue prime pellicole, mentre filmavano una scena, chiese a Rocco Siffredi di tirarle un pugno sulla pancia. C'è qualcosa di male? Assolutamente no, per lei. Ma pensare che milioni di uomini intorno al mondo si seghino vedendo una donna presa a pungi sulla pancia suona decisamente diverso.

 

Grazie di avermi capito.

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Nel pornografia etero i sessi sono due: perché l'onore dello sforzo e della sopportazione fisica è sempre solo su uno dei due?

 

Non me ne intenderò abbastanza di pornografia etero, ma cosa vuol dire?

Nella pornografia gay la maggior parte dello sforzo fisico è dell'attivo, quindi?

 

 

 

Non si sta parlando delle donne come incapaci di intendere e volere. Per questo ho parlato della pornografia sex positive che è proprio il contrario.

 

Il post-porno è pornografia che non ha i maschi etero come target, ma altre donne.

 

 

 

Un esempio su cui si può riflettere è il celeberrimo episodio in cui Sasha Grey in una delle sue prime pellicole, mentre filmavano una scena, chiese a Rocco Siffredi di tirarle un pugno sulla pancia. C'è qualcosa di male? Assolutamente no, per lei. Ma pensare che milioni di uomini intorno al mondo si seghino vedendo una donna presa a pungi sulla pancia suona decisamente diverso.

 

Si chiama sadomasochismo e - ti sembrerà strano - ma non c'è nulla di male.

Non c'è nulla di male quando le donne prendono a calci le palle di performer maschi e consenzienti

e non c'è nulla di male quando performer donne e consenzienti si fanno prendere a pugni in pancia.

 

Il fatto che tu ti preoccupi unicamente della sorte delle performer donne

è proprio dovuto alla tentazioni paternalistica di considerare le femmine

non pienamente in grado di fornire il loro consenso.

Se il pugno se lo fosse preso Siffredi l'episodio non sarebbe stato "celeberrimo"

ma sarebbe stata una banale performance BDSM,

"scandalosa" quanto un incontro di wrestling professionistico.

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Il Fatto Quotidiano

 

I giovani cercano online troppo sesso anale. Il serio avvertimento a cui va posto rimedio arriva in via ufficiale dal governo britannico. A (ri)scoprire la preoccupazione di una della bestie nere in materia di sessualità dei cittadini britannica è stato il sito web dell’Independent che ha scovato una circolare del dipartimento di Cultura, Media e Sport del governo intitolata Sicurezza dell’infanzia onlineverifica dell’età nel consumo di pornografia, sostanzialmente uno dei primi passi per limitare ulteriormente l’accesso alla pornografia on-line nel Regno Unito. Il documento inizia con un’introduzione in cui si specificano le linee di massima dell’operato governativo sull’arrembante pornografia free online: “Il governo ha la responsabilità di proteggere i cittadini da ciò che può arrecargli danno, in particolare le persone più giovani e quindi più vulnerabili. Con la nostra quotidianità sempre “connessa” il modo in cui viviamo la nostra vita e i nostri ruoli di responsabilità come genitori, insegnanti ed individui è sostanzialmente cambiato”. Successivamente viene esposto il principale obiettivo dell’iniziativa di riflessione dell’esecutivo: “Dobbiamo proteggere i bambini da immagini angoscianti o non realistici del sesso. Chiaramente queste immagini rischiano di danneggiare la loro capacità di sviluppare relazioni personali sane basate sul rispetto e sul consenso dell’altro”.

 

Così tra considerazioni sull’“impatto del porno sullo sviluppo del cervello dei ragazzi” e la citazione di una ricerca statunitense che correla l’aumento della violenza contro le donne con l’aumento della visione di filmati pornografici, nel documento si cita l’aspetto più sensibile e peculiare che ricade sul mondo adolescenziale britannico con la proliferazione di porno free online: l’aumento delle pratiche di sesso anale. Secondo una ricerca del British Medical Journal del 2014, citata tra le fonti, sui ragazzi tra i 14 e i 18 anni, infatti, c’è stato un aumento della pratica del sesso anale in giovane età. Gioco facile per la commissione governativa parlare di “sesso indesiderato per i più giovani impegnati in un rapporto anale come mai prima d’ora, nonostante la ricerche e i sondaggi sul tema suggeriscano che spesso questa pratica non è vista come una piacevole attività per le giovani donne“. “Nella loro vita i giovani si aspettano esperienze sessuali a specchio rispetto a ciò che vedono nella pornografia, che spesso presenta ambigue raffigurazioni di consenso, stereotipi femminili sottomessi e scenari irrealistici”, continua il documento.

Edited by Rotwang
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SerialHenry

Infatti sto dicendo  proprio che nella pornografia mainstream non accade che Siffredi si prenda un pugno.

 

Intendevo dire che l'aspetto doloroso del rapporto è sempre dell'attrice donna. Non ho mi visto James Deen contorto da una sua partner o strangolato da Christy Mack...

 

Inoltre non ho mai visto filmati pornografici omosessuali in cui uno dei due attori scoppiasse a piangere, evento invece di cui si possono trovare testimonianze nella pornografia etero, in scene o interviste (famosa quella di Belladonna).

 

Che uno, uomo o donna, sia consenziente nessuno le mette in dubbio. Quello su cui volevo far riflettere è però che il pubblico segante non si chiede se quella donna sia pienamente "consenziente" o lo da per scontato dato che ella si trova di fronte alle telecamere. Oltretutto in un rapporto commerciale "consenziente" naviga in una zona grigia...

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Nei rapporto sadomaso non è raro che un partner scoppi a piangere ma questi sono pianti liberatori che non vanno confusi come pianti da disperazione o violenza o cmq non sono i pianti l oggetto del porno. Nella pornografia normale si fa di tutto ma viene sempre messo in primo piano il piacere. In qualsiasi simulazione è chiaro l essere consenziente e il provare piacere da determinate pratiche. Poi tutta sta menata sul ruolo della donna, è vero la donna nel rapporto sessuale etero è la passiva di quelli gay, può esistere il Power bottom ma in linea di massima il ruolo del ricettivo nel sesso è quello del sottomesso e questo è nell immaginario comune dalla notte dei tempi. Possiamo interrogarci sul perché ma di certo non è colpa del porno

 

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Il porno per Rotwang (ATTENZIONE IMMAGINI ESPLICITE VM18)

 

 

 seggio-comunali.jpg

 

Edited by Sampei
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davydenkovic90

Be', ora, finché si dice che il porno ha risvolti di aggressività e ci si interroga su questo, ok, ma arrivare a dire che il porno omosex generi omofobia interiorizzata mi sembra un po' troppo fantasioso.

L'aggressività può essere una forma come un' altra di trasgressione, non necessariamente desiderabile da mettere in pratica per chi guarda. Spesso il porno è una semplice rappresentazione di fantasie che, per definizione, rimangono fantasie e non vengono mai messe in pratica.

Poi, 

“Nella loro vita i giovani si aspettano esperienze sessuali a specchio rispetto a ciò che vedono nella pornografia, che spesso presenta ambigue raffigurazioni di consenso, stereotipi femminili sottomessi e scenari irrealistici”

Grazie tante, questo vale per qualsiasi finzione: una ragazza che guarda sex and the city dovrebbe aspettarsi un mondo di borse griffate e uomini ricchi che ti cadono ai piedi? Se uno non è abbastanza intelligente da capire la differenza tra la realtà e la finzione, be', è al livello di prima elementare.

 

Non sono molto d'accordo con questo allarmismo dell'articolo... e comunque sono spinto a difendere il porno, comunque esso sia, perché lo trovo un ottimo mezzo per sdrammatizzare e sdoganare la libertà sessuale, contrapposta ai tabù che la cultura cattolica propone senza ritegno ai ragazzi e, ancor peggio, all'educazione sessuale asettica che viene data nelle scuole, quando viene data. (Questo in Italia ovviamente)

Edited by davydenkovic90
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Hinzelmann

Capisco che il governo conservatore inglese sia poco motivato

a considerare gli effetti di certi messaggi sui giovani gay inglesi

 

Tuttavia far passare l'idea che la pratica anale sia intrinsecamente

pericolosa violenta e legata ad immaginari "angoscianti" non mi

pare positiva.

 

Per un giovane etero potrà essere un aggiunta di pepe all'idea di

una pratica trasgressiva ( anche se dilaga nei campus americani il

problema delle ragadi anali etc...) per un giovane gay è la coltivazione

di un tabù sessuale sessuofobico

 

Può essere invece che i giovani debbano essere educati a distinguere

la realtà dalla finzione, perchè vengono bombardati da messaggi ambigui

in cui i due piani sono confusi ( reality show, virtuale, fare spettacolo, esibirsi

etc )

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la pornografia è un problema quando non là si distingue dalla realtà... Infatti a me capita tutti i giorni di andare in un ufficio/sala/salotto/camera da letto/stazione di servizio/gabinetto/parco e di trovarmi uno alto 1.90 con fisico perfetto e gnocco che mi guarda, si toglie i pantaloni, senza mutande e col culo già lubrificato...

le case pornografiche se ne guardano bene dal costringere qualcuno, non hanno convenienza visto che fare l'attore porno è il sogno di molti... Ovvio che se invece si vanno a cercare cose di altro tipo amatoriali e di dubbia provenienza non si possa dire la stessa cosa...

Come tutto ciò che esce da studi cinematografici anche il porno è 99.9% finzione, lo 0.1% di reale è giusto quando un uomo eiacula, lì si fa fatica a fingere... Hanno fatto programmi con i dietro alle quinte dei set porno e mentre durante le riprese sembra che tutti siano all'apice del piacere come smettono di riprendere sembra l'ufficio della motorizzazione, anche nel bdsm tutto è studiato, per fare audience devi far vedere pratiche che non sono comuni e che magari nella fantasia possono piacere ma realmente non si praticherebbero...

Il discorso amatoriale con l'avvento di fibra ottica e linee più veloci ha avuto un'escalation assurda: ricordo che con le prime linee adsl si guardavano foto e rari video a qualità oscena poi pian piano i video sono diventati hd e con durate maggiori e le webcam non si contano...

Per concludere e farla finita prima di accusare la pornografia accuserei chi non educa fin dall'adolescenza...

Edited by _mat2k8_
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Linkiesta

 

Un fatto, per iniziare. 20 giugno 2013sul blog di Pornhub appare per la prima volta un post che correla le statistiche delle visite sul sito porno con le finali dell'NBA. Al di là dei risultati della comparazione, che non sono interessanti, è la pubblicazione stessa il dato decisivo: per la prima volta, con un linguaggio accattivante, un sito porno associa uno dei più importanti consumi culturali statunitensi — l'NBA — con la frequentazione delle sue pagine. Il risultato è abbastanza chiaro: man mano che le finali entrano nel vivo, la popolazione di utenti attivi su Pornhub scende. Inferenza: l'NBA la guardano tutti. Per correlazione, anche Pornhub lo guardano tutti.

 

Non che ci sia nulla di scandaloso. È vero, su PornHub ci vanno tutti. La maglia rotta della catena è che il sottotitolo dell'atto di Pornhub non è: “lo fanno tutti, possiamo anche dirlo”. È leggermente diverso, è “Pornhub è in concorrenza con l'NBA. Guardare un porno è in concorrenza al guardare l'NBA”. E questo è un problema.

 

È vero, il destino di ogni atto di trasgressione è la sua normalizzazione. Ce lo ha insegnato il Romanzesco, morbosa passione ottocentesca delle donne borghesi e motore immobile dell'istanza di autodeterminazione femminile; ce lo ha insegnato il punk, che da atto di ribellione anarchica antisistema degli anni Settanta si è lentamente ammosciato e ripiegato su se stesso per rantolare i suoi ultimi spasimi a inizio millennio, ormai completamente svuotato e normalizzato. E, ora che è venuto il momento del porno, come già avremmo dovuto per il romanzo e per il punk, bisogna dirlo che è un gran peccato.

 

È un gran peccato perché il porno era stato, nella prima metà del Novecento, la trasgressione e la perversione assoluta di un mondo che relegava la sessualità ai bordelli; perché, più avanti, il porno si fece arma politica radicale, di ribellione, di sfida all'establishment. Ma ora è finita. Game over. Anche il porno è diventato pop, e diventando pop di è fatto ridicolo. Questo, come si dice, è un salto dello squalo. Altro che salto della quaglia.

 

Qualche esempio. Che cos'è, se non l'espressione da reality del ridicolo pirandelliano, il vedere un Rocco Siffredi che all'isola dei famosi si ustiona per eccesso di nudità ed è costretto a coprirsi? O ancora, gli attivisti di Fuck for Forest, che si definiscono “erotic, non-profit ecological organization” e pubblicano foto di amplessi tra le frasche per salvare le foreste; la diffusione dello sweet porn dedicato a un pubblico femminile, in una sorta di ribaltamento carpiato ribaltato dell'istanza ugualitaria del miglior femminismo; il lancio di Sex Factor, ovvero la riproposizione in chiave porno di X Factor, la distruzione del piedistallo su cui abbiamo sempre immaginato i porno divi e che definiva, per distanza, il mondo del porno come un olimpo al contrario, un inferno carnascialesco.

Edited by Rotwang
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Gli articoli postati fin qui, ad ogni modo, non mi paiono confermare la tesi per cui ''la pornografia è male''. Mettono in luce, invece, quanto vi sia bisogno di un'adeguata educazione sessuale, che comprenda anche la pornografia (dalla fruizione al signficato delle immagini-circostanze presenti in essa).

 

L'articolo di Linkiesta conferma, poi, come la pornografia non procuri - nel suo normale uso - una dipendenza ''fisica'' sulla gran parte degli individui che ne fa uso: come il sesso o la masturbazione, quando si ha altre incombenze o attività (più piacevoli o meno, dipende), diviene qualcosa di trascurabile, al pari di altro.

Edited by Layer
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Anche le tesi di Trueman sono soltanto opinioni e non dati scientifici.

 

Bisognerebbe vedere se in Paesi in cui vi è molta pornografia violenta come la Germania o l'Olanda

la donna è più o meno rispettata dell'Iran o dell'Arabia Saudita , dove la pornografia è vietata...

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C'è chi lo pensa anche dei gay.

Sei quindi in "ottima" compagnia.

 

Ma il porno è un orientamento sessuale? Lo scat, la pedopornografia, la zoofilia e lo snuff ti sembrano pratiche accettabili? Chi gira e produce film del genere è una mente malata, come chi li guarda.

Edited by Rotwang
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Ma cosa stai dicendo? Parli esattamente come un omofobo.

Sei familiare col concetto di "sesso tra adulti consenzienti"?

Se non lo sei dovresti sforzarti di capirlo perché è alla BASE

di qualsiasi discorso sulla sessualità umana.

 

Prendi un foglio di carta e dividilo in due colonne.

"Sono coinvolti adulti consenzienti? Sì"

"Sono coinvolti adulti consenzienti? No"

E sforzati di capire che differenza ci sia tra la pedofilia e lo scat

o tra la zoofilia e l'omosessualità o tra lo stupro e il sadomaso.

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@@Almadel, è abbastanza assodato, direi, che la pornografia possa fare da deterrente, e possa influire anche sul desiderio sessuale. Benché le sensazioni, ovviamente, non siano le stesse del sesso reale, il sesso ''virtuale'' e la mastubazione da soli spengono, momentaneamente, la necessità di trovare un partner (anche temporaneo) con cui raggiungere il piacere e soddisfare il desiderio.

 

Non ricordo dove lessi ciò, ma si era notato come i pedofili, guardando materiale pedopornografico, tendevano ad essere meno ''attivi'' nel procacciarsi i loro ''oggetti'' di interesse. Questo per dire solo che anche altre pratiche, moralmente più accetabili, probabilmente troveranno sfogo in questi mezzi.

 

@@Rotwang, beh, c'è violenza e violenza. Le sculacciate saranno pratiche violente, ma di certo - se i contraenti sono consezienti - non mi pare siano penalmente perseguibili.

 

C'è da fare un distinguo: il piano legale - che vieta talune pratiche secondo alcuni principi che possono prescindere da considerazioni medico-psichiatriche - e il piano medico - che considera patologiche alcune pratiche, ''perversioni'' (su basi, tra l'altro, per lo più statistiche), ma non dice alcun che sulla loro moralità, né tantomeno sulla loro legalità (che spetta decidere al diritto e al legislatore).

 

Alcune pratiche - come il frottage, la zoofilia, il vouyerismo, ecc. - sono perversioni, ma molto più diffuse di quanto non si pensi. A me piace il frottage, ad es., a te piacerà altro. Per essere considerati ''pervertiti'' dal pdv medico-psichiatrico, però, è necessario che l'individuo provi piacere conseguendo solo una delle sue ''perversioni'', non raggiungendo la soddisfazione con nessun altra pratica. E' in quest'ottica che la pratica viene considerata ''anormale'', patologica. Certo che anche gli psichiatri notano come sia difficile tracciare una linea netta tra normalità e anormalità.

 

Sul piano legale si consegue il principio di ''consenzietà'', ovviamente con taluni limiti - mutilazioni, tortura e quant'altro, anche se tra consenzienti (che qui spesso sono casi patologici), non sono ritenuti ammissibili.

Sul piano morale - che in parte, ma non sempre, può concidere con quello legale - si possono esprimere altri giudizi, tenendo conto che questi sono influenzati da idee personali, politiche, religiose e che afferiscono al contesto culturale specifico in cui nasce e vive l'individuo.

Edited by Layer
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@@Almadel, è abbastanza assodato, direi, che la pornografia possa fare da deterrente, e possa influire anche sul desiderio sessuale. Benché le sensazioni, ovviamente, non siano le stesse del sesso reale, il sesso ''virtuale'' e la mastubazione da soli spegne, momentaneamente, la necessità di trovare un partner (anche temporaneo) con cui raggiungere il piacere e soddisfare il desiderio.

 

Non ricordo dove lessi ciò, ma si era notato come i pedofili, guardando materiale pedopornografico, tendevano ad essere meno ''attivi'' nel procacciarsi i loro ''oggetti'' di interesse. Questo per dire solo che anche altre pratiche, moralmente più accetabili, probabilmente troveranno sfogo in questi mezzi.

 

Secondo questo ragionamento ha senso incentivare la pornografia perversa

- che tiene lontano gli individui da comportamenti antisociali -

e invece bisognerebbe proibire la pornografia normale

così da aumentare le interazioni sociali tra soggetti reali

:)

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Secondo questo ragionamento ha senso incentivare la pornografia perversa

- che tiene lontano gli individui da comportamenti antisociali -

e invece bisognerebbe proibire la pornografia normale

così da aumentare le interazioni sociali tra soggetti reali

:)

 

Sì, sarebbe una delle conclusioni, a cui avevo pensato, ma non volevo farti giungere. :P

 

Diciamo che per motivi di ordine etico, ciò non sarebbe pienamente applicabile. E converrai con me che non è nemmeno auspicabile tutto ciò, anche perché si cercano terapie che possano condurre a far vivere al soggetto una sessualità ''sana'', senza scendere ai compromessi che quel ragionamento suggerisce.

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Hinzelmann

Ma un desiderio inaccettabile può essere "tradire" un partner con cui non si può far sesso

ed in questo caso le preferenze sessuali non c'entrano niente, oppure il manager si fa un

porno perchè indaffarato e moralmente contrario alla prostituzione o solo stanco etc

 

Troppo comodo ravvisare "desideri sessuali immorali" in categorie di persone distinte e

separate da noi stessi ( certo ci sono, ma è solo una parte dei desideri discutibili )

 

Al contempo non è affatto detto che si usi la pornografia solo per reprimere desideri discutibili

possono esserci mille casi diversi,dal desiderio di portatori di handicap, a quello di adolescenti

o vecchi insicuri a quello di asessuali o persone inibite per i complessi più vari eiaculazione precoce

etc ( questi non possono definirsi perversi anche se alla fine userebbero la pornografia esattamente

come i primi )

 

Infine la pornografia potrebbe suscitare desideri anche in una coppia che la usi come stimolo

condiviso ed in questo caso chi si opponesse si prenderebbe del bigotto, da tutti. O può essere

usata in una sauna gay per creare un certo clima favorevole alla consumazione sessuale e non

certo sostitutivo di essa ( magari è sesso per il sesso, ma chi siamo noi per decidere che occorra

necessariamente un sentimento? )

 

Non si può definire un "abuso" se prima non si codifica un "uso" ( ma l'unica codificazione esistente

sarebbe la maggior età del fruitore e credo sia una limitazione totalmente evasa...)

 

Non so neanche se sia auspicabile una educazione sessuale che si ingerisca in affari così intimi

e privati, la questione mi pare "delicata"

 

Al contempo ciò eviterebbe un abuso consumistico dei desideri sessuali, in una società

dove tutti i desideri sono soggetti alla pressione per una rapida e ripetuta consumazione?

Cioè esistono anche fattori di ordine generale che possono influire sui nostri desideri, anche

sessuali

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Prendi un foglio di carta e dividilo in due colonne.

"Sono coinvolti adulti consenzienti? Sì"

"Sono coinvolti adulti consenzienti? No"

E sforzati di capire che differenza ci sia tra la pedofilia e lo scat

o tra la zoofilia e l'omosessualità o tra lo stupro e il sadomaso.

 

Fatto, due adulti gay, etero o bisex che si cagano addosso, violentano bambini o si masturbano su materiale pedoporno o si scopano i cani non sono accettabili, anche se consenzienti.

Edited by Rotwang
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La pornografia permette di superare in totale comfort tutte quelle ansie, quei blocchi legati al sesso dovuti ad es. alla socializzazione o ai complessi che uno ha riguardo il proprio aspetto. E' un superamento temporaneo e forse nemmeno benefico (aggira i problemi, non li risolve), ma c'è e basta per una sessione masturbatoria. Almadel parlava comunque della pornografia violenta e degli episodi di stupro in paesi dove la pornografia è legale o, di contro, illegale. Mancano i dati, sarebbe interessate vedere se confermano i ragionamenti fatti in proposito...

 

Hinzelmann, mi fa molto piacere vederti considerare la cosa da più punti di vista e tener a mente più elementi per analizzarla. :)

 

Rotwang, non c'è alcun modo per avere l'adesione consenziente di bambini o animali. Quindi, nemmeno si pone il problema a livello etico-legale. Il primo caso da te citato, invece, non mi pare possa essere messo sullo stesso piano degli altri enumerati...

 

EDIT: Corretto, per ora, quello che ho visto. Niente, quando scrivo mi mangio parole e consonanti qua e là, scusatemi.

Edited by Layer
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