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Amicizia: per voi, maggior sintonia con il proprio sesso o viceversa?


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Il tema sarà stato trattato già parecchie volte, immagino. Non importa, ho anch'io il diritto di essere old. :sisi:

 

Ad ogni modo, volevo aprire questa discussione poiché - come vuole lo stereotipo - sembra che gli omosessuali trovino, nello stringere amicizia, più agevole farlo con donne (etero), mentre le omosessuali con uomini (etero). Lo stereotipo, mai falso in sé, certamente non può essere generalizzato e assunto come modello per tutti. Leggendo le discussioni qui sul Gay-Forum, come altrove, ho notato ad es. che è presente (per la componente femminile del forum, non direi, ma per il semplice fatto che il campione non è molto ampio e, quindi, rappresentativo). La mia esperienza diretta, solo con omosessuali che conosco di vista (sostanzialmente estranei), mi riconferma lo stereotipo*. Il fatto che esista un termine (''frociarole'', invero poco elegante e abbastanza omofobo) per indicare le ragazze etero che hanno vari legami amicali con diversi omosessuali maschi, conferma che il fenomeno non è poi così 'invisibile'.

 

[* Parlo degli omosessuali che so essere omosessuali ma che non conosco (e incontro in giro all'università). Per altri omosessuali (5) che ho frequentato per promiscuità sessuale mi è sembrato avessero molte amicizie con uomini (da ciò che mi hanno raccontato), più che con donne. Ma può essere solo un caso, visto il dato numericamente insignificante.]

 

Ma non voglio fare un discorso generale sulla cosa, sviscerarne con i voi le cause, i motivi e le conseguenze. Mi interessa comprendere un po' se faccio parte di una minoranza o meno: di coloro che - attraverso l'imprevedibile intercorso della vita vissuta - hanno stretto le loro migliori amicizie con gli appartenenti al proprio sesso, mentre non si sono mai trovati, o quasi, a intrattenere rapporti di pari intimità e confidenza con quelli del sesso opposto.

 

In effetti, guardandomi indietro nel quarto di secolo vissuto, sempre ho apprezzato frequentare amichevolmente per lo più bambini/ragazzi/uomini che non bambine/ragazze/donne. Unica eccezione (ma non riguarda strettamente l'amicizia), nella mia infanzia e adolescenza, è mia sorella, ma più per la differenza d'età (10 anni) di mio fratello maggiore, tant'è che ora - da adulti - il nostro rapporto è molto migliorato e consolidato. Parlando invece di legami extra-familiari*, i miei migliori amici e confidenti sono sempre stati maschi, ma più in generale sento maggiore affinità e lego con maggiore facilità con uomini che non con donne.

 

[* Specifico che con mia sorella o mio fratello non ho mai raggiunto comunque un'intimità tale da essere paragonata ai miei migliori rapporti di amicizia...]

 

Vorrei mettere in chiaro come comprenda benissimo che l'amicizia e la sintonia con una persona non è legata in nessun modo specifico al sesso, non fraintendetemi. Tant'è che sono aperto a stringere amicizie proficue anche con donne, non avendo problemi particolari a relazionarmi con il sesso opposto (di misogenia non ne ho più di quanto non ce ne sia di base nella nostra società, e in ogni caso ne sono consapevole). Solo che non è successo, il rapporto non è mai maturato a uno stadio tale da essere superare la 'conoscenza approfondita' e la contingenza specifica (es. il periodo scolastico). Sintonia d'interessi, modalità di approccio, convergenza caratteriale e intellettuale non sono mai giunti per me dal sesso femminile, non ne ho avuto il piacere. Si potrebbe avanzare qualche ipotesi (separazione dei sessi nelle istituzioni come la scuola, educazione di genere perpetuata dalla famiglia-società, esperienze personali mie, e forse alcune differenze di base dovuta alla biologia dei sessi), ma voglio qui solvolare su tutto ciò per gli stessi motivi già detti nel secondo paragrafo del post.

 

Non ho avuto modo di frequentare stabilmente persone omosessuali, non interessandomi all'attivismo LGTB né agli ambienti di ritrovo quali discoteche, circoli, ecc. Mi sento talune volte con qualcuno conosciuto in chat per sesso occasionale, ma non sono rapporti amicali (da ambo le parti, immagino), quindi quando parlo di amici sono tutti uomini (ormai) etero (da quello che so). Con gran parte di essi sono dichiarato, e non ho mai avuto nessun problema di accettazione da parte loro per quello che sono, anzi - in alcuni casi - il rapporto ha potuto arricchirsi, anche perché ho finalmente potuto parlare (prima mi era precluso farlo sinceramente) con loro di sessualità, sesso e questioni gravitanti attorno (come i diritti civili per le persone LGTB). Quasi una liberazione per me, nonostante non possano darmi tutte le risposte che vorrei ai confronti in tema sesso (per ovvi motivi). Tuttavia, anche pensando a possibili nuove amicizie, me le immagino sempre maschili... non so, succede a qualcuno altro di voi?

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Ricordo che all'asilo e alle elementari la mia migliore amica era ,appunto, una bambina che veniva in classe con me ed eravamo molto legati, mi invitava spesso a casa sua dove spesso c'erano altre nostre compagne di classe. Iniziate le elementari però ho conosciuto anche un bambino con il quale ho frequentato anche le medie, lo definivo il mio migliore amico e anche lui facevo lo stesso, eravamo due nerd! lol 

Alle medie poi sono stato un po' ignorato dal genere femminile in generale visto che i maschi e le femmine parlavano quasi sempre solo per provarci oppure perchè erano amici d'infanzia. Giusto un paio di ragazze mi parlavano spesso e mi usavano come confidenziale e mi chiedevano anche consigli sull'amore! lol

Con una di queste due ragazza ho anche creato un specie di comitiva abbastanza numerosa ed uscivamo tutti insieme.

Poi alle superiori diciamo che sono stato ignorato un po' da tutti.

Comunque in definitiva io non mi faccio problemi a parlare con ragazzi o ragazze, più che altro mi sento un po' a disagio con loro perchè sono molto diversi da me (bevono, fumano, si drogano, parlano di figa (i maschi, ovvio lol), sono abbastanza maleducati e ecc.). Più che altro io mi trovo molto bene con i nerd, che siano maschi o femmine non importa.

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Ecco, questo fattore del 'disagio' nell'approcciarmi con i maschi non lo sento, anche se mi manca un tipico asso nella manica (cioè, l'argomento 'calcio', che non seguo e di cui non sono esperto). D'altra parte, ho maggiori riserve nell'approcciarmi con il 'gentilsesso' (permettetemi di usare questo termine pur con la consapevolezza sia sessista), più che altro perché mi pare di dover dosare molto più i comportamenti e le parole, mentre mi sento maggiormente libero e sciolto con i maschi. I gruppetti di ragazze assieme, poi, mi sono sempre sembrate inapprocciabili.

 

In effetti, le mie 'amicizie' femminili preferite sono sempre state quelle in cui la controparte donna si comportava in modo non conforme allo stereotipo femminile della nostra società.

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giovanni3857

Io mi trovo più a mio agio a conoscere ragazzi con i quali instauro un rapporto di amicizia più facilmente rispetto alle ragazze ...ogni volta che conosco una ragazza é un problema sia parlargli che contattarla...dopo due minuti con i ragazzi invece il rapporto é già ben saldo ....il fatto di essere bisex mi facilita sia con gli etero che con i gay nell'affrontare determinate tematiche...con le ragazze inizio a balbettare dopo un ciao invece

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Io mi trovo più a mio agio a conoscere ragazzi con i quali instauro un rapporto di amicizia più facilmente rispetto alle ragazze ...ogni volta che conosco una ragazza é un problema sia parlargli che contattarla...dopo due minuti con i ragazzi invece il rapporto é già ben saldo ....il fatto di essere bisex mi facilita sia con gli etero che con i gay nell'affrontare determinate tematiche...con le ragazze inizio a balbettare dopo un ciao invece

 

Esatto. Anche se non sono bisex. :asd:

 

Non so se sbaglio io nell'approccio, o è la controparte a partire prevenuta.

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giovanni3857

Esatto. Anche se non sono bisex. :asd:

 

Non so se sbaglio io nell'approccio, o è la controparte a partire prevenuta.

In base alle mie esperienze le ragazze sono molto prevenute, l'amicizia uomo-donna é molto difficile e complicata e dipende molto se si hanno interessi comuni o no ...Io dopo 2 minuti non so più che dire con una ragazza...con i ragazzi é tutto più semplice qualche interesse si trova sempre
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Non ci vedo nulla di strano; anch'io per dire ho sempre avuto molte più amicizie maschili (anzi, direi quasi esclusivamente). Gli stereotipi poi hanno vita breve, per farti un esempio io ho molti amici etero che non seguono né praticano il calcio, mentre io, gay, ne sono appassionato e mi piace giocarci. Il mondo è vario! Ho notato anch'io che diversi ragazzi omosessuali hanno molte più amiche che amici, comunque; credo che questo dipenda a volte dai maggiori interessi in comune, e anche da altri due motivi: per i non dichiarati, dal poter parlare più liberamente di fatti riguardanti "sesso e dintorni" (infatti al riguardo le ragazze sono in genere più aperte), e poi dal poter confrontare le proprie impressioni sui ragazzi. Infine, c'è il fatto che tra un gay e una etero non c'è il rischio che un avvicinamento sia in realtà dovuto al desiderio di stringere qualcos'altro, cosa che invece può accadere tra gay.

Edited by enternos
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Penso sia diverso per ognuno di noi...

 

Io ho sempre voluto avere sia amici maschi che femmine.. ed ho sempre trovato diverso il percorso da fare per entrare in confidenza con un ragazzo piuttosto che una ragazza. 

 

Il mio obiettivo quando decido di diventare amico di qualcuno è: farlo ridere.. sempre.. più spesso che posso! 

 

E parlo di ridere di gusto, sinceramente.. non la risatina da isterici a cui spesso siamo costretti nelle situazioni sociali. 

 

Far ridere un maschio è in genere più difficile..e ci riesci solo dopo che hai conquistato una certa dose di sincera stima... far ridere le femmine è leggermente più facile e mi ha sempre dato grandi soddisfazioni in termini di autostima :)

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ma dici a me? 

assolutamente no, mio dolce e sexy beppe_patatoso_89 ( nel caso ti avrei taggato sciocchino :wub: ) mi riferisco all'autore del topc, bho troppo serio eppure è della puglia terra di sole e gaia twinkaggine :aha: sarà pure il tempo di merda di sti giorni ma divento inquieto quando leggo ste cose.

Tornando a te Beppe_89 lo si capisce chiaramente che punti sulla battuta, il che è  tutto charme e carisma che ti circonda :aha:

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Ad ogni modo, volevo aprire questa discussione poiché - come vuole lo stereotipo - sembra che gli omosessuali trovino, nello stringere amicizia, più agevole farlo con donne (etero), mentre le omosessuali con uomini (etero).

 

Direi piuttosto che sono le donne etero a trovarsi meglio coi maschi gay.

Quella delle amicizie tra lesbiche e maschi etero invece te la sei inventata :)

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L'amicizia è universale, il sesso conta molto poco, se però molti uomini etero non sono amici stretti di certi gay/bisex è perché pesa un pregiudizio sociale ancora esistente, ma credo sarà abbandonato nel giro di poco tempo. Detto questo ho più amiche etero che amici etero.

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In base alle mie esperienze le ragazze sono molto prevenute, l'amicizia uomo-donna é molto difficile e complicata e dipende molto se si hanno interessi comuni o no ...Io dopo 2 minuti non so più che dire con una ragazza...con i ragazzi é tutto più semplice qualche interesse si trova sempre

 

Non ci vedo nulla di strano; anch'io per dire ho sempre avuto molte più amicizie maschili (anzi, direi quasi esclusivamente). Gli stereotipi poi hanno vita breve, per farti un esempio io ho molti amici etero che non seguono né praticano il calcio, mentre io, gay, ne sono appassionato e mi piace giocarci. Il mondo è vario! Ho notato anch'io che diversi ragazzi omosessuali hanno molte più amiche che amici, comunque; credo che questo dipenda a volte dai maggiori interessi in comune, e anche da altri due motivi: per i non dichiarati, dal poter parlare più liberamente di fatti riguardanti "sesso e dintorni" (infatti al riguardo le ragazze sono in genere più aperte), e poi dal poter confrontare le proprie impressioni sui ragazzi.

 

Riguardo a ciò che dice giovanni: è quello che penso, o almeno può valere da una certa età in poi. Un approccio diretto (che dimostri cioè interesse di qualche tipo) di uomo verso una donna può essere visto come un tentativo di abbordaggio. Cosa differente se l'amiciza sorge da una conoscenza di vicinanza obbligata (es. la scuola).

 

Riguardo enternos: non ho mai avuto bisogno di commentare fisicamente chi vedo e mi garba o parlare di persone che vorrei 'farmi'. Ho avuto bisogno di parlare di sesso e quant'altro, questo sì, e - per quanto mi riguarda - non avrei potuto che fare ciò con i miei amici maschi (per una questione di intimità mia, come detto, non altro). Il cercare amicizie femminili appositamente per questo è qualcosa di inimmaginabili per me.

 

 

Infine, c'è il fatto che tra un gay e una etero non c'è il rischio che un avvicinamento sia in realtà dovuto al desiderio di stringere qualcos'altro, cosa che invece può accadere tra gay.

 

Mi chiedevo, mentre scrivevo il post iniziale, se l'approccio quotidiano con gli uomini, per nuovi possibili amicizie, si potrebbe complicare in caso io fossi completamente dichiarato. Questo perché i miei coming out con gli amici sono avvenuti quando già c'era una complicità profonda, un legame duraturo (vecchio anche di un decennio e più), e conseguentemente mi conoscevano già ampiamente.

 

Sarebbe una situazione nuova su cui non mancherò, quando succederà, di riflettere.

 

Penso sia diverso per ognuno di noi...

 

Io ho sempre voluto avere sia amici maschi che femmine.. ed ho sempre trovato diverso il percorso da fare per entrare in confidenza con un ragazzo piuttosto che una ragazza. 

 

Il mio obiettivo quando decido di diventare amico di qualcuno è: farlo ridere.. sempre.. più spesso che posso! 

 

E parlo di ridere di gusto, sinceramente.. non la risatina da isterici a cui spesso siamo costretti nelle situazioni sociali. 

 

Far ridere un maschio è in genere più difficile..e ci riesci solo dopo che hai conquistato una certa dose di sincera stima... far ridere le femmine è leggermente più facile e mi ha sempre dato grandi soddisfazioni in termini di autostima :)

 

Non ho notato differenze in tal senso (sul ridere), penso dipenda tantissimo dal carattere, ma concordo sul fattore stima.

 

la rigidità con cui parli di ciò mi ha messo malumore :sisi:

 

E' solo frutto della mia limitata esperienza personale e della mia limitata riflessione in merito, non voglio ergere tutto ciò a modello universale e assoluto.

Inoltre, devi leggere tutto ciò nell'ottica prevalentemente introversa che mi caratterizza.

 

Direi piuttosto che sono le donne etero a trovarsi meglio coi maschi gay.

Quella delle amicizie tra lesbiche e maschi etero invece te la sei inventata :)

 

Che è effettivamente un punto di vista a cui non avevo pensato.

 

Quella delle amicizie tra lesbiche e maschi etero non me la sono inventata, ahah, è solo parziale: basandomi su ciò che ho letto qui e in altri forum, c'è una parte di lesbiche che trova più interessante stringere amicizie con amici uomini (etero o gay), e un'altra parte solo con altre lesbiche, e poi il resto delle sfumature possibile ovviamente. Qui però mi interessava solo la prima categoria (da contrapporre all'altro stereotipo gay-e-amiche donne).

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Quella delle amicizie tra lesbiche e maschi etero invece te la sei inventata :)
credo che in alcuni film sia visibile ciò tipo in shameless :aha:  che poi sia inventata o meno l'importante è che intrattenga lo spettatore  
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non ho mai avuto bisogno di commentare fisicamente chi vedo e mi garba o parlare di persone che vorrei 'farmi'

Neanch'io, ma io parlavo in generale.

 

 

Il cercare amicizie femminili appositamente per questo è qualcosa di inimmaginabili per me

Si, ma non è che uno cerca le amicizie appositamente e razionalmente per un certo motivo, per come la vedo io. Le frequentazioni nascono se si ha qualcosa da dirsi, e poi possono sfociare in amicizie. 

 

 

 

se l'approccio quotidiano con gli uomini, per nuovi possibili amicizie, si potrebbe complicare in caso io fossi completamente dichiarato

Per la mia esperienza, credo questa ipotesi sia da escludere. Le persone sensibili e con un cervello, cioè quelle di cui presumibilmente si cerca l'amicizia, non è che ti evitano perché temono che ti ci butti sopra. Non siamo animali! xD 

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Sebbene molti ti diranno che è un luogo comune ma è esattamente così i gay vanno poi d accordo con le donne etero

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

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Neanch'io, ma io parlavo in generale.

 

 

Si, ma non è che uno cerca le amicizie appositamente e razionalmente per un certo motivo, per come la vedo io. Le frequentazioni nascono se si ha qualcosa da dirsi, e poi possono sfociare in amicizie. 

 

 

 

Per la mia esperienza, credo questa ipotesi sia da escludere. Le persone sensibili e con un cervello, cioè quelle di cui presumibilmente si cerca l'amicizia, non è che ti evitano perché temono che ti ci butti sopra. Non siamo animali! xD 

 

Sì, scusami, avevo calato il tutto nel mio contesto quotidiano.

 

Su questo sfondi una porta aperta con me. Vale anche per le relazioni passionali. Comunque mi sono espresso male e il termine 'amicizie' è fuori luogo: intendenvo dire 'cercare un approccio con il sesso opposto' per parlare di ragazzi, sesso e connesso.

 

In effetti, ora che me lo fai notare, non sarebbe un problema: l'avere un forte connotazione omofoba e sostenere certe idee, impedisce che una persona possa starmi simpatica. :)

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giovanni3857

Sì, scusami, avevo calato il tutto nel mio contesto quotidiano.

 

Su questo sfondi una porta aperta con me. Vale anche per le relazioni passionali. Comunque mi sono espresso male e il termine 'amicizie' è fuori luogo: intendenvo dire 'cercare un approccio con il sesso opposto' per parlare di ragazzi, sesso e connesso.

 

In effetti, ora che me lo fai notare, non sarebbe un problema: l'avere un forte connotazione omofoba e sostenere certe idee, impedisce che una persona possa starmi simpatica. :)

Le ragazze su temi come ragazzi e quello che avviene a letto si comportano molto diversamente. Mi spiego una ragazza etero é più probabile che parla di queste cose con la migliore amica che con il migliore amico gay o bisex...tutt'oggi non sono riuscito ancora a giustificare tale comportamento però è così
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Beh, suppongo agiscano anche per le donne le stesse dinamiche di cui avevo brevemente accennato più su:

 

 

Sintonia d'interessi, modalità di approccio, convergenza caratteriale e intellettuale non sono mai giunti per me dal sesso femminile, non ne ho avuto il piacere. Si potrebbe avanzare qualche ipotesi (separazione dei sessi nelle istituzioni come la scuola, educazione di genere perpetuata dalla famiglia-società, esperienze personali mie, e forse alcune differenze di base dovuta alla biologia dei sessi) [...]

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giovanni3857

Beh, suppongo agiscano anche per le donne le stesse dinamiche di cui avevo brevemente accennato più su:

Ti racconto cosa mi e' successo un paio di anni fa .Un mio amico che ho sempre visto solo e soltanto come amico al quale confidai la mia bisessualità un giorno si fa fidanzato,conosco la ragazza abbastanza carina e simpatica a prima vista ero abbastanza contento per lui. Un po di tempo dopo é successo un casino...la ragazza ha scoperto che ero bisessuale e ha voluto che il mio amico troncasse i rapporti perché aveva paura che glielo rubassi
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Che cosa orribile, non ci sarei stato se fossi stato nei panni del tuo amico.

 

Comunque, non so se possa essere una cosa comune del 'gentilsesso', ma non penso sia probante per quanto si diceva, dipende un po' dalla storia personale di quella persona (al di là del sesso) e un po' a causa della concezione di 'amore passionale' e 'coppia' nella nostra società (di cui ho parlato oggi, ad es., con Akira nel topic ''Frocial: diario di viaggio'', e questo sarebbe un episodio che ben rappresenterebbe le conseguenze nefaste di quel concetto legato a personalità possessive e/o con poca stima di sé).

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giovanni3857

Già si faceva dei problemi che non esistevano...il mio amico però ha ceduto e ha rotto la nostra amicizia

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davydenkovic90

Secondo me i gay sono un po' come i miliardari che girano con la Ferrari a Porto Cervo, cioè, non sono loro a cercare le donne ma sono le donne a cercare loro. Questo nella mia modesta esperienza. Mi è capitato diverse volte di essere cercato da frociarole di professione o donne in generale, più che di cercarle. E mi va pure bene, non è che mi faccia schifo, l'amicizia è amicizia ed è davvero molto arcaico farne un problema di "maschietti o femminucce". In più ho frequentato un liceo (classico) prevalentemente femminile, per cui ho imparato, crescendo, a relazionarmi molto bene con le ragazze. Non ho il classico gruppo di "amici del paese" o "del quartiere" perché sono cresciuto in una strada nei pressi di una stazione ferroviaria dove battono prostitute e spacciatori, quindi al massimo da bambino invitavo un paio di amici a casa, ma non c'erano gruppi di vicini di casa o cose antropologicamente equivalenti. Ho sempre avuto un buon feeling con le ragazze della scuola o le tipe strane che mi piovevano dal cielo, e una certa tendenza a lasciar accadere le cose e far nascere e crescere le relazioni molto spontaneamente. E per tutte queste ragioni ho decisamente più amicizie con ragazze.

Coi maschi la situazione è stata più critica, anche se non tragica. Ho praticato uno sport per anni (tennis) che mi ha dato la possibilità di conoscere vari ragazzi, ma sempre molto superficialmente. Spesso c'erano anche grandi differenze tra me e quell'ambiente, per cui si andava molto d'accordo sul campo e strettamente sul tennis ma non c'era interesse alcuno da parte mia a frequentarli al di fuori. Inoltre è uno sport individuale e abbastanza competitivo per cui sì, grande amicizia e rispetto, però c'erano anche rivalità, freddezze e varie altre situazioni non proprio ideali che non mi hanno mai consentito fino in fondo di avere amici stabili con cui uscire, ad esempio.

Poi coi ragazzi etero in genere ho sempre avuto una certa difficoltà perché, con una buona dose di pregiudizio, li trovo poco stimolanti e interessati a cose che non m'interessano: figa, macchine, calcio. Ho avuto un gruppo di amici metallari in anni recenti, con cui mi trovo piuttosto bene, rispondono già molto di più alla mia indole nerd-gay-alternativa. Ma io non sono metallaro e più che amicizie sono conoscenze. Usciamo insieme qualche volta, niente di più.

Con i ragazzi gay invece ho sempre fatto un'enorme fatica a creare amicizie perchè subito dopo le presentazioni e le prime uscite, e quindi ancor prima di creare un'amicizia, ci finivo a letto e poi diventava una cosa torbida e non c'era più verso di tirarne fuori un rapporto libero da condizionamenti. 

Probabilmente dovrei impegnarmi di più nel coltivare le amicizie e non lasciarle troppo al caso. Ci vuole una certa maturità anche in questo.

Edited by davydenkovic90
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davydenkovic90
@davydenkovic90, ti vengono a cercare anche nel caso tu non sia dichiarato pubblicamente? :P

Se parli di complete estranee che non possono sapere chi sono io e non sanno che sono gay, credo di trasmettere comunque loro qualcosa di "diverso" che evidentemente le incuriosisce.

Vuoi il modo di fare poco convenzionale o molto informale, sicuramente diverso dalla maggior parte dei maschi etero, non saprei.

I maschi (etero ovviamente) sono nettamente più diffidenti e trovano pochi appigli con me, dato che qualsiasi discorso sugli argomenti che in genere interessano a loro mi rimbalza addosso come se niente fosse.

Per fare un esempio, qualche tempo fa mi è capitato di partecipare al compleanno a casa di una mia amica che aveva invitato solo ed esclusivamente coppie etero, per me tutti estranei e fra loro invece si conoscevano già... gli unici outsider eravamo io e il fratello della festeggiata (gay tra l'altro). Di tutta questa gente ho fatto amicizia con tutte le ragazze, con una addirittura siamo finiti a parlare di pokèmon... mentre dei ragazzi solamente uno era interessato a parlare dei miei stessi argomenti e ci ho avuto un dialogo, l'ho aggiunto su facebook e quant'altro. E io ero ubriaco fin dall'inizio della festa, quindi non ero tanto io a non riuscire nell'approccio con questi ragazzi, probabilmente erano proprio loro a vedermi come strano e a tenermi, in buona fede e istintivamente, a distanza. E comuunque parlavano di discoteche tamarre della Versilia, di cellulari, di auto. io proprio non avevo chance di partecipare a una conversazione. e neanche il fratello della festeggiata.

Credo che le donne siano più incuriosite dai gay e siano interessate a entrarci in contatto, a volte anche per motivi molto futili e bassi... non è certo tutto rose e fiori il rapporto tra gay e donne etero... Mentre gli uomini (etero) sono più spaventati, spesso inconsciamente, chi più chi meno, ovvio. Ma si tengono tendenzialmente più a distanza, per vari motivi. Non è universalmente vero e dipende molto dai contesti e dal livello del contesto in cui ci si trova... 

Edited by davydenkovic90
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Amicizie solide e intime le ho solo con ragazze. Con i ragazzi mantengo rapporti di freddezza perché non mi voglio lasciare andare a slanci romantici (so che non sarei ricambiato).

 

Certo conta anche il fatto che non mi apro molto di mio.

A livello superficiale sì, ma i miei segreti li rivelo solo ad una persona speciale (o due).

Quindi anche con le ragazze ci vado cauto. Tra l'altro a volte mi faccio prendere dalla paura, paura di poterle illudere e paura che scambino le mie attenzioni per altro.

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Posso comprenderti, Olimpo, immagino tu sia piuttosto introverso.
 

Se parli di complete estranee che non possono sapere chi sono io e non sanno che sono gay, credo di trasmettere comunque loro qualcosa di "diverso" che evidentemente le incuriosisce.

 

[...]

Credo che le donne siano più incuriosite dai gay e siano interessate a entrarci in contatto, a volte anche per motivi molto futili e bassi... non è certo tutto rose e fiori il rapporto tra gay e donne etero... Mentre gli uomini (etero) sono più spaventati, spesso inconsciamente, chi più chi meno, ovvio. Ma si tengono tendenzialmente più a distanza, per vari motivi. Non è universalmente vero e dipende molto dai contesti e dal livello del contesto in cui ci si trova...

 

Sì, intendevo questo. E sinceramente, non è mai successo. Quando dico che tutti questi discorsi sono fortemente influenzati dalla propria esperienza quotidiana, parlo proprio di questo d'altronde.

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Ho intrattenuto ed intrattengo rapporti amicali con qualsiasi genere di persona si possa prendere in esame, rapporti generatisi e sviluppatisi nel corso del tempo grazie ad affinità caratteriali emerse nelle più disparate circostanze.

Le mie amicizie femminili, le volgarmente definite frociarole, nacquero durante il quinquennio superiore insieme a tre compagne di classe con cui ebbi in comune moltissime passioni. Non mi trovai un granché bene con la componente maschile della mandria, motivo per cui non ci fu occasione di sviluppare rapporti duraturi in tal circostanza.

Nel corso degli anni successivi, invece, ho conosciuto un gran numero di persone e, tra costoro, son nate diverse ed importanti amicizie con ragazzi, sia eterosessuali che omosessuali.

Non mi son mai soffermato sul sesso delle amicizie in questione, né tanto meno ho mai elucubrato sul motivo per il quale il sesso potrebbe costituire una discriminante d'affinità. 

Ho sempre ritenuto che l'amicizia nascesse a seconda di scremanti dettate dal caso, dal carattere soggettivo dell'individuo preso in esame - variabilità enormi, di impossibile analisi e catalogazione - e dalle circostanze all'interno delle quali il rapporto amicale s'è generato e sviluppato - luoghi d'aggregazione, squadre sportive, hobby intrapresi, etc. -.

Edited by Laen
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