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Lo dovrei lasciare?


Timiga

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Salve a tutti,
mi sono assentato per un po' ma sono tornato perché vi vorrei parlare di un mio problema relazionale.
Non ho fatto CO con nessuno, anche se immagino lo sospettino tutti i miei amici per tantissimi motivi.

Fino all'anno scorso fa pensavo che si avvicinasse sempre di più il momento in cui sarei uscito allo scoperto: mi sentivo pronto ad affrontare tutto, almeno con il mio migliore amico che è talmente gay-friendly che ai tempi del liceo era andato al Pride con la sua ragazza.
Poi a Novembre decido di iscrivermi per la prima volta a Grindr. Dopo un'ora dall'iscrizione inizio a chattare con un ragazzo, la cosa si protrae per qualche giorno, usciamo e infine iniziamo a frequentarci assiduamente, dato che c'è molta compatibilità.
Ora è il mio ragazzo.
È davvero un bravo ragazzo, bellissimo e probabilmente giusto per me: ci tiene moltissimo a me, mi dà ottimi consigli, va incontro a tutte le mie esigenze e mi ama.
Non mi sento giudicato, mi sento a mio agio solitamente quando sono con lui. E poi - dettaglio stupido ma che ritengo sia importante in una relazione - c'è un'ottima compatibilità sessuale.
In molte cose mi sento compreso, capito... ho una confidenza con lui che non ho mai avuto con nessun amico, tuttavia forse non è abbastanza dato che sono qui a parlare con voi.
Mi ha detto per la prima volta a Febbraio di amarmi e me lo ripete spesso. Anch'io gli ho detto di amarlo subito dopo ma in realtà i miei sentimenti sono spesso molto confusi e ultimamente lo sono ancora di più tanto che glielo dico soltanto se me lo chiede mettendomi alle strette.

Vedo il rapporto un po' sbilanciato, lui è veramente innamorato di me mentre io... molto meno. E per questo mi sento una merda.

A volte sento di amarlo (ultimamente meno spesso), altre volte mi piace ma senza impazzire e altre ancora non sopporto alcune nostre differenze. Siamo diversi nel modo di vivere, io sono un po' più spericolato e siamo diversi a livello di apertura mentale, a livello di idee politiche su tematiche come immigrazione e politica estera, ma questo è marginale. 

Ciò che non amo non è solo qualche differenza ma soprattutto la sua saccenza. Ritengo sia un ragazzo intelligente ma che si sopravvaluti e lui ogni tanto si accorge che la penso così.
 

Lui ha fatto coming out con tutti, anche in famiglia e mi ha presentato i suoi amici. Sono stato il primo ragazzo ad avere questo onore.
Io invece, gli parlo sempre dei miei amici e dei cavoli loro ma lui non li ha mai conosciuti (glieli ho presentati brevemente solo una volta che sono andato con lui al cinema e li abbiamo incontrati lì per caso).
Mi ha sempre ribadito che gli importa di più il nostro rapporto del mio coming out, però talvolta si è domandato quando mai potrà conoscere i miei amici. Io non so rispondergli, dato che da quando sto con lui la forza di fare CO è incredibilmente diminuita.
Non mi sento pronto, non mi sento pronto soprattutto a presentarlo ai miei amici e a spiegare come l'ho conosciuto. Eppure nell'ultimo anno ho rafforzato molto il rapporto coi miei amici ed esco molto di più con loro.
Ma, a dire il vero, ad alcuni miei amici lui non piacerebbe. Forse è anche questo uno dei motivi per cui non voglio fare coming out e di conseguenza vuotare tutto il sacco.
Ogni tanto quindi penso di lasciarlo per il bene di entrambi ma al contempo capisco che mi mancherebbe, perché a volte ho davvero bisogno di vederlo, di abbracciarlo e del suo affetto.
Poi nel lasciarlo mi sentirei una merda dopo tutto ciò che ha fatto per me e anche dopo i vari regali che mi ha fatto (io non gliene ho mai fatto ma uno gliel'ho fatto online e il pacco mi arriverà tra poco più di una settimana dagli USA).

Ma così non so per quanto potrò andare avanti. Considerato ciò che vi ho raccontato cosa mi consigliate di fare? Dovrei lasciarlo spezzandogli il cuore?

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Dalle tue parole non capisco il motivo per cui dovresti lasciarlo.

 

Stando insieme capita di pensare "adesso lo strozzo" ma non significa che non lo ami più.

Credo sia normale anche non aver voglia di vederlo qualche giorno ecc.

 

Non si capisce cosa vuoi.

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Un rapporto costantemente idilliaco, senza alti e bassi, senza attimi in cui si vorrebbe lanciarlo dalla finestra per poi bramarne la salvezza e il recupero sarebbe tediante, sfiancante, monotono...

Voglio dire, da come poni la situazione mi troverei in accordo con faby, sembra che ti rendano perplesso le normali altalene di un rapporto nel quale non ci si è fusi, com'è corretto che sia, con l'altra persona.

E' probabile, però, che tu rifletta su di lui, in quanto protagonista del problema, le insicurezze t'allontanano dal C.O: nel momento di massima sofferenza sarebbero comprensibili sia il desiderio di distanza che il correlato impulso di liberartene per trovar sollievo.

Il tuo ragazzo sarebbe l'elemento evidenziante il problema, sulle cui cause dovresti lavorare in prima battuta per provare ad arginare i tuoi disagi. 

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Consiglio da amico: lascialo. Non mi sembri innamorato... Fossi innamorato, lo presenteresti col sorriso a 360 denti a tutto il mondo. E invece...

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Vero qual è il problema che non è perfetto o che lui è più innamorato? In una coppia c è sempre quello che ci tiene di più. Ti capisco sul co quando si è fidanzati si raggiunge un rquilibro e si sente meno la necessità ma è un male lasciati stimolare positivamente.

 

 

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

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Qualsiasi cosa leggerai o ti verrà consigliata, la decisione sarai tu a doverla prendere e per un motivo da te scelto.

 

Un buon punto di partenza potrebbe essere riflettere se per te è più importante il tuo ragazzo o degli amici che non ti conoscono davvero.

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Ma, a dire il vero, ad alcuni miei amici lui non piacerebbe

 

Questa cosa che scrivi mi sembra particolarmente grave. Nel senso che il tuo interesse per questa persona sembra essere... sotto condizione che possa teoricamente piacere ai tuoi amici.

 

In realtà è tutto pesantemente influenzato dal fatto che non hai ancora fatto coming out.

 

E' estremamente grave che un ragazzo gay che vive una storia seria in un paese occidentale nel 2016 e sia circondato da amici gay friendly, non abbia ancora ritenuto di fare coming out e iniziare a vivere tranquillamente la propria vita omosessuale e omoaffettiva dal punto di vista socio-relazionale.

 

Io credo che il nucleo del problema sia in te, e probabilmente si trova in questo: provi invidia, o forse senso di competizione con il tuo ragazzo proprio per quanto riguarda la sua capacità di vivere apertamente l'omosessualità, capacità che tu non hai.

 

Ora, che uno non riesca a ricambiare una persona innamorata, può succedere.

 

Ma purtroppo qui c'è dell'altro, la situazione è contaminata dalla tua gravissima ed ormai intollerabile incapacità di vivere apertamente l'omosessualità, che giustamente ti fa sentire a disagio nei confronti del tuo ragazzo che invece ha già superato il problema.

 

Insomma quello che voglio dire è: un innamoramento forte può spingere anche i più retrivi omofobi repressi a fare coming out, quindi non si può escludere che tu effettivamente non provi tutto questo slancio che invece lui ha per te.

PERO', però se invece vuoi lasciarlo per evitare il coming out... beh questa è una eventualità, disgustosa e vigliacca, ma che non escluderei.

 

Devi lavorare su questo punto prima che l'invidia per la sua libertà ti corroda, o prima che la paura della competizione con lui ti faccia fuggire a rintanarti di nuovo nell'oscurità.


Anche perché è ovvio che un omosessuale out in una relazione può godersi tutti gli sviluppi sociali della stessa: mentre un non dichiarato è obbligato a perpetrare all'infinito il gioco del nascondino, scivolando sempre di più nella claustrofobia.

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Hinzelmann

E' un po' paradossale avere amici etero che vanno ad un gay pride

non riuscire a farci CO e ridurre la propria omosessualità ad un

rapidissimo fidanzamento su grindr

 

In poche parole sono più gay i tuoi amici etero, di te che fai sesso

con questo ragazzo

 

Da quello che scrivi sembra che ti vergogni di lui

 

E' chiaro che questa vicenda è condizionata nel complesso dalla tua

irragionevole paura, ma è difficile capire dove collocarla, perchè è ovunque

 

La paura ti ha spinto a non fare CO, la paura ti ha spinto a fidanzarti

nel giro di un'ora, la paura che il tuo fidanzato possa non piacere ai tuoi

amici rafforza la paura già esistente a non fare CO etc

 

La tentazione di dirti che in realtà ti vergogni di te stesso, che sei oppresso

dai sensi di colpa per la tua omosessualità e che questo complesso di colpa

lo proietti su di lui, come su chiunque ti circonda, è ineludibile.

 

Certo lui deve piacere a te, non ai tuoi amici.

 

Soprattutto deve piacere a te e non deve essere il fidanzato ideale che potrebbe

incontrare i loro desideri ipotetici ( che tu ipotizzi loro avrebbero ) in modo da poter

rendere facile il CO a te, facendoti sentire meno in colpa per il fatto di essere gay

 

Per uscire da questo intrigo mentale e vederci con chiarezza devi fare CO, scappare

sarebbe il modo migliore per rimanere bloccato in una situazione che va risolta una volta

per tutte

 

Poi magari scoprirai che la paura ti ha ANCHE spinto ad un fidanzamento frettoloso, ma

non lo puoi sapere prima

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Io credo che il nucleo del problema sia in te, e probabilmente si trova in questo: provi invidia, o forse senso di competizione con il tuo ragazzo proprio per quanto riguarda la sua capacità di vivere apertamente l'omosessualità, capacità che tu non hai

concordo; e ci aggiungo un'altra opzione:

lui è il tuo primissimo ragazzo, giusto?

non sarà che sotto sotto non hai sta gran voglia di incatenarti in una storia seria e/o definitiva

perchè t'è rimasta un po' di curiosità di esplorare meglio sta strana fauna che abita il glitterato mondo gayo?

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in forza di cosa la forza di fare co ti è venuta meno? per via di lui e il suo modo di essere? o la paura di quello che potrebbero dire i tuoi amici? 

e poi lui è il primo ragazzo con cui stai? o l'ultimo dopo un periodo di individualità? in quest'ultimo caso il fatto che tu voglia lasciarlo è dipeso più da come immagini le cose anziché valutare concretamente quello che provi :aha:

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Lo vuoi lasciare perche' non sei pronto a dire agli amici che sei gay ? Mah.

 

Devi decidere se vivere da represso o da frocio.

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Efestione7

Dalle tue parole sembrate vivere una storia abbastanza normale, senza grandi strappi e per tante cose fra voi andate d'accordo. A parte questo particolare della saccenza, mi pare che il comportamento del tuo lui sia ok. Il tuo invece è disseminato di incertezza e confusione; ne parli quasi un po distaccato e gli amici nella tua testa assumono un ruolo quasi preminente rispetto alla relazione, ed è come se sentissi che lui non è abbastanza per te forse anche a causa di ciò.

Metti bene sul piatto della bilancia le cose che lui ha migliorato nella tua vita e cosa invece pensi che non ti abbia dato ma anche per me sta cosa del CO e del vivere con equilibrio il tuo orientamento hanno il loro peso.

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SerialHenry

Proverò a rispondere in ordine:

 

è impossibile misurare i sentimenti quindi è abbastanza normale che siano di diversa intensità tra una persona e l'altra (o vengano percepiti come tali). Non ci si innamora con le stesse tempistiche perché due persone non si scoprono allo stesso modo.

 

Alti e bassi di un rapporto: quando si crede che un rapporto per essere valido e meritevole debba essere perfetto si ha già sbagliato. La perfezione è già nella realtà delle cose come stanno. Quando qualcosa non va si può (si dovrebbe) parlarne. Non bisogna però credere che proprio perché qualcosa non va allora non sia la persona giusta.

 

Differenze politiche e intellettuali: non saprei, io non riuscirei, credo volerebbero i tavoli durante le discussioni tra noi.

 

Dovresti essere spudoratamente sincero con te stesso. Senti di voler proseguire la strada con lui? Fallo a cuore sereno. Stai insieme a lui solo per riconoscenza e necessità? Beh, se scoprissi che lui sta insieme a te solo per riconoscenza e necessità come ti sentiresti?

Edited by SerialHenry
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È probabilmente vero che io rifletto su di lui le mie insicurezze, ma non escludo quanto dice @@Ermes83... 
Non capisco bene se io sia innamorato di lui, perché è il mio primo ragazzo e non sono mai stato innamorato prima d'ora.
Può darsi che io idealizzi troppo un rapporto sentimentale, può darsi che faccia volutamente leva sulle nostre divisioni perché credo che la fine del rapporto possa diminuire i problemi e le paure del mio essere closeted.
Poi è anche vero che do un po' più importanza ai miei amici che a lui.
E all'opinione che i miei amici più cari avrebbero di lui.

E' estremamente grave che un ragazzo gay che vive una storia seria in un paese occidentale nel 2016 e sia circondato da amici gay friendly, non abbia ancora ritenuto di fare coming out e iniziare a vivere tranquillamente la propria vita omosessuale e omoaffettiva dal punto di vista socio-relazionale.

Lo so bene.
Mi vergogno anche per non aver ancora fatto coming out, mi vergogno al tal punto che penso che la domanda che mi metterebbe più in difficoltà sarebbe "perché non ce lo hai mai detto fino a ora?" - temo che il mio migliore amico (G.) ci rimarrebbe male sapendo che ho evitato di dirglielo per anni.

Al solo pensiero di questa domanda arrossisco e mi viene un pochetto d'ansia.
Tutte le volte che abbiamo parlato di unioni civili e omogenitorialità  G. era d'accordo con me, mi ha mostrato totale apertura mentale e io non ho mai sfruttato le occasioni per dirgli di me, sebbene ci siano state.

La stima che ha sempre mostrato nei miei confronti sicuramente riterrà che sia mal riposta, dato che sono un vigliacco.
Sicuramente dovrò parlargliene prima o poi e credo sarà il primo a doverlo sapere.

Gli altri miei amici ormai con me hanno rapporto molto più stretto rispetto a un anno fa e questo mi mette ancora più paura di dirglielo.
Poi sono per il 70% maschi e anche se sono tutti di sinistra e a parole non omofobi a volte fanno battute sull'omosessualità o usano la parola "frocio" come sinonimo di "coglione/stupido" (con me lo hanno fatto poche volte perché probabilmente sospettano). 
C'è poi quel tipico clima di gioco tra ragazzi che non so se rimarrebbe vivo se sapessero della mia favolosa gaiezza.
So che dovrei fregarmene e vuotare il sacco lo stesso però ho alcuni motivi per dubitare di loro.
Però ho tanti problemi universitari e familiari e affrontare un coming out attualmente potrebbe portarmi all'esaurimento nervoso.
Ho paura di uscire dalla mia "comfort zone": per ora sono tutto sommato tranquillo, reggo il mio attuale stress sebbene sia sopra la norma e nonostante nelle ultime settimane stiano incrementando sempre più questi pensieri sulla mia relazione.

P.S. Aggiungo poi che tanti anni fa, quando ero al liceo, lo dissi a due miei conoscenti ma non erano veri amici, infatti non ho loro notizie da anni anche perché uno è all'estero e l'altra è a Padova. Poi dissi che ero bisex, mentendo.

Io credo che il nucleo del problema sia in te, e probabilmente si trova in questo: provi invidia, o forse senso di competizione con il tuo ragazzo proprio per quanto riguarda la sua capacità di vivere apertamente l'omosessualità, capacità che tu non hai.

Non provo invidia, non provo alcun senso di competizione con lui direttamente.
Lui è out ma comunque non mi ha mostrato i grandi benefici del suo status perché ormai ha solo tre o quattro amici che vede una o due volte al mese. Esce quasi solo con me.
I suoi compagni di nuoto poi non sanno nulla di lui dato che li vede poche volte all'anno fuori dagli allenamenti e ritiene che dirglielo possa causar loro problemi e sguardi imbarazzati negli spogliatoi.
Per certi aspetti, pur essendo out, sembra più timoroso di me: non vuole baciarmi in pubblico a meno che non ci sia nessuno in giro mentre io non ho alcun problema a baciarlo in pubblico, basta che sappia che non conosco nessuna delle persone vicine. 

@@Hinzelmann, è possibile che la paura mi abbia spinto a un fidanzamento frettoloso però le mie passate frequentazioni andarono molto diversamente: ero timido, mi chiudevo in me stesso e dopo qualche uscita ovviamente non si concretizzava mai nulla; il mio primo bacio l'ho dato l'anno scorso e soffrivo di forte ansia da prestazione per i primi baci e i primi appuntamenti.
Inoltre soffrivo molto del raffronto con i ragazzi che frequentavo. Ne ho frequentato solo altri due prima di lui ed erano entrambi dichiarati con tutti, tranne in famiglia.
Il raffronto mi abbatteva.

Con lui non è successo che la mia condizione mi pesasse, tranne che all'inizio quando non lo conoscevo bene.
Ed è riuscito a conquistarmi, mentre io ero inizialmente timido e chiuso in me stesso.
 

non sarà che sotto sotto non hai sta gran voglia di incatenarti in una storia seria e/o definitiva perchè t'è rimasta un po' di curiosità di esplorare meglio sta strana fauna che abita il glitterato mondo gayo?

 
Forse. Talora credo sia il ragazzo migliore possibile per me, altre volte noto tanti suoi difetti che mi infastidiscono e immagino che ci potrebbero essere ragazzi molto più adatti a me.


 

Quello che vota a sinistra è lui, vero?

Lui è renziano e su molte politiche sembra quasi di destra, io sono molto più a sinistra di lui (alle scorse elezioni votai SEL, anche se comunque con grandi perplessità che poi sono state confermate).
Quindi non hai indovinato ;)
 

Dovresti essere spudoratamente sincero con te stesso. Senti di voler proseguire la strada con lui? Fallo a cuore sereno. Stai insieme a lui solo per riconoscenza e necessità? Beh, se scoprissi che lui sta insieme a te solo per riconoscenza e necessità come ti sentiresti?

 

Sto con lui perché spesso ci sto bene, ma anche per necessità. In un rapporto credo che ci sia sempre un po' di egoismo e di necessità personale.

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Quindi non hai indovinato ;)

 

Te l'ho chiesto solo per un particolare

ovvero per il tuo timore che ai tuoi amici lui non piacerebbe

e mi sono immaginato una comitiva di leghisti e un gay dichiarato :)

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davydenkovic90

Mi sono anche io fatto certe domande in tanti momenti della mia *breve* vita e con vari ragazzi...

La conclusione a cui sono giunto è molto semplice ed è la seguente: se ti fa piacere passare il tempo con lui, rimani con lui. Altrimenti lascialo e cercane un altro.

Se quando pensi "oggi voglio fare una passeggiata in centro" la prima persona che ti viene istintivo chiamare affinché venga con te è lui, allora non starti a fare pensieri. Chiama lui e godetevi la passeggiata.

Questo è un ragionamento molto più semplice e molto più concreto delle varie tribolazioni che fai sull'amore e sui sentimenti, andando a raccogliere problemi esterni (coming out, ansie e paure pregresse)  facendone un minestrone per intasarti la vita, arrivare a scaricarlo e sfuggire dalle responsabilità e dai problemi.

Io conosco un ragazzo, molto insicuro, che fa sempre lo stesso ragionamento quando conosce qualcuno, e cioè: "Lui è molto più preso di me" oppure "Io sono molto più preso di lui". Non c'è stata volta nella quale lui non abbia detto una di queste due frasi parlando di un ragazzo che frequenta. In pratica non c'è mai stato nessuno che fosse preso tanto quanto lui.

Ora, la mia opinione su questo curioso fatto qual è? E' che lui non è capace di vivere serenamente una relazione perché pieno di problemi, ansie, paure, (del tutto legittime, date dall'età, dai condizionamenti, dal contesto ecc.) e cerca di scaricare la responsabilità su una cosa, tutto sommato, di poco conto. E spesso si perde talmente tanto nel cercare di capire chi è più preso di chi, che non si rende conto che in realtà è cotto e stracotto, e magari pure l'altro è stracotto di lui ma "per il bene di entrambi, dobbiamo chiudere...". 

Ed è un ragazzo che soffre anche molto, perché credo che tutto questo marasma che lui fa una volta che si trova insieme a un ragazzo, sfugga un po' al suo controllo. E infatti si domanda sempre cosa c'è che non va in lui, dice sempre che non sa vivere, ecc...

Tu stai dicendo che non sei innamorato di lui tanto quanto lui lo è di te. Be', alla faccia. Stai qui a scrivere post chilometrici sulla tua relazione con questo ragazzo. Se non vuoi chiamarlo amore perché ti mette ansia fai pure, comunque è evidente che c'è un grandissimo interesse da parte tua.

Io sono arrivato, nelle mie ansie cervellotiche, al ragionamento che ti ho fatto all'inizio. Se ti fa piacere stare con lui, stai con lui. Basta. Non pensare ad altro se non all'uscita con lui, alla scopata, al bacio, all'abbraccio, a quello che puoi fare di bello con lui.

I tuoi problemi li affronterai col passare del tempo e eventualmente facendoti aiutare da lui o dagli amici o da altre persone. Il coming out per molti può essere un momento sofferto e complicato da gestire, anche se prima o poi va fatto, non se ne esce.

Se poi un giorno ti accorgerai che non ti va più di stare insieme a lui, penserai a lasciarlo. Adesso goditelo e stai zitto.

Baci.

Edited by davydenkovic90
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è anche vero che do un po' più importanza ai miei amici che a lui. E all'opinione che i miei amici più cari avrebbero di lui.

tipico discorso molto piskello.

 

niente di male, per carità.

ma forse non sei -ancora- del tutto maturo per poter portare avanti una storia *importante*

(non dico definitiva: può darsi non lo sia manco la mia, che continua da quasi 10 anni, per cui..).

 

Hai mai parlato col tuo boy di questa tua lista di priorità?

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Il raffronto mi abbatteva
pensaci su davvero riguardo questa cosa, ti sarà di grande ostacolo nella vita e prima la risolvi meglio è. Se qualcuno dei tuoi amici non la prende bene sarà una occasione preziosissima che permetterà di ripulire le tue amicizie e frequentazioni dagli omofobi che indirettamente ti reprimono, e farai posto a gente che ti è amica a prescindere dall'orientamento sessuale.

 

Già la gestione di un rapporto di coppia è complicata e presenta mille risvolti, se bisogna anche aggiungerci la segretezza e la paura del giudizio degli altri, diventa davvero stressante. Una volta oltrepassato questo problema ti sarà tutto più limpido e potrai guardare con molta più chiarezza ai sentimenti che hai per lui.

 

Insomma hai solo da guadagnarci.

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@@Almadel, Il contrario; infatti: un fan sfegatato di Renzi e del PD dai miei amici più cari non verrebbe tanto amato, anche perché se ci discutessero, col suo fare saccente inizierebbero subito ad odiarlo ahah

@@Sampei, Hai assolutamente ragione, è molto stressante anche perché sto cercando di non mentire nemmeno a nessuno di loro.
Grazie davvero comunque. Prima o poi, appena mi sento più sereno e pronto, ne parlerò anche perché non posso tacere ancora per tanto tempo

@@davydenkovic90, Mi hai tolto un po' d'ansia perché forse hai detto alcune cose che volevo sentire. 

 

Hai mai parlato col tuo boy di questa tua lista di priorità?
No, ma lui stesso in alcune occasioni se ne è accorto. Ma forse dovrei proprio parlargliene.
A me spesso sembra strano che lui non si lamenti dei miei limiti.
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