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ciao a tutti.


oleander

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Ciao a tutti,

sono christian ho 23anni e sono di Roma.

Non mi definirei del tutto gay in quanto nella mia vita ho avuto rapporti e relazioni anche con ragazze, nè vedo la bisessualità come una strada per arrivare a dichiararsi gay,

più che altro la vita mi mette del suo nel rendere tutto un po' più complicato, soprattutto scelte o sensazioni o pensieri o piaceri e impulsi che fanno riferimento ad argomenti che -qui in italia, si fa ancora un po' fatica a razionalizzare o ad accettare del tutto.

Non tutta la mia famiglia ma tutti i miei amici più stretti sanno chi sono o di chi sono stato innamorato, tuttavia quest'ultimi tentennano quando mi vedono avvicinarmi a un ragazzo o sono imbarazzati di fronte all'argomento o alcuni evitano a prescindere di parlare con me di sesso o sessualità o altre piccole ma molteplici sfumature sociali che volendo o meno un po' mi alienano. Nulla di grave! Anche se questa cosa mi lascia sempre un po' di dispiacere perché mi fa sentire incompreso dalle persone che ho come amiche da una vita, o -per via del mio bi-amore, mi fa sentire incompreso/diverso anche nei confronti di chi già si sente diverso dagli altri, perché gay.

 

Etichette, etichette ovunque!

Sembra strano o difficile -per quant'è in realtà facile, il concetto che siamo l i b e r i

di amare chiunque, vigliacco o codardo o egoista sarebbe l'escludere l'amore con la A maiuscola, l'amore semplice senza tante paranoie che ci sono oggi. Al cuore non si comanda, è vero! Perché doverlo fare anche col proprio?

Tendenze genetiche o mentali a parte,

siamo persone, esseri umani, animali, abbiamo un cuore! Non siamo prodotti chimici mandati in commercio dai media agli inizi degli anni 2000.

Credo che gran parte della sofferenza legata al coming out dipenda proprio da questo, ma

non ci si deve v e r g o g n a r e, mai! E soprattutto non si deve usare la scusa della desolazione o della frustrazione di aver finto o di essere stato muto per troppo tempo sul fatto di essere omosessuale, per giustificare i riversi di una frustrazione che portano ad atteggiamenti sbagliati.

Dico questo perché da quello che ho passato io, dalle persone gay che ho conosciuto, ho visto spesso un atteggiamento di sfogo di un qualcosa che si è dovuto tenere nascosto per forza,

e cadono dell'infedeltà una, due, mille volte ancora e ancora senza mai trovare pace,

soffrendo però di nuovo; e spesso son stato giudicato o mi è stato chiesto cosa volessi dalla vita, a quale sponda appartengo ma è una domanda alla quale non posso dare risposta:

a me è piaciuto in entrambi i casi, mi sono innamorato e ho sofferto e ho riso e pianto e scherzato e vissuto in egual modo! Non posso rispondere perché mi piace pensare che la vita possa rispondere per me,

tutto quello che posso fare io è continuare ad avere la mente e il cuore aperti -anche se questo comporta ad avere più pensieri o più dolore.

Che sia uomo, donna, hobbit, alieno... so che un giorno ci sarà qualcuno anche per me, come per tutti!

 

Al di là di questo papiro:

amo leggere e mi piace l'aria aperta; passare più tempo possibile con gli amici o con le persone a me affini, mi piace tenermi in forma anche se per problemi economici e di lavoro ho dovuto rallentare -drasticamente, i miei allenamenti, ma cerco comunque di seguire un tranquillo regime alimentare.

Ma in generale seguo poco lo sport.

Ascolto tutta la musica,

posso entrare in fissa anche con gruppi che non conosce nessuno ma che ho scoperto per caso in rete solo perché i loro testi hanno parole forti o che mi rispecchiano,

tuttavia evito di ascoltare musica troppo commerciale; scrivere è la mia condizione di vita, se non scrivo per più tempo non riesco a tenere a bada alcuni umori: romanzi, poesie private, mezzestorie che lascio lì,

scrivo non per il gusto di scrivere ma per una questione genetica ereditata che fa delle mie vene, le vene di un mezzo artista.

'Mezzo' perché non posso permettermi di vivere vendendo solamente romanzacci, come in amore anche sul lavoro non do peso a come o cosa o con chi,

mi adatto -e questo mi ha sempre dato modo di vedere un po' sin dove posso arrivare o cosa realmente mi piace fare.

Mi piacciono le serie tv... no, sono un malato di serie tv. Mi sono trasferito da poco e sto soffrendo la mancanza di una connessione a casa che mi permette di sfogare tutta la mia perversione che mi fa terminare stagioni e stagioni in una notte soltanto. Ma spero di recuperare quanto prima.

Seguo correnti religiose pagane/sciamane: sono un eclettico.

Collezionò pietre, accendo incensi ogni volta che posso. Medito spesso, e seguo piccoli percorsi personali da dodici anni,

una cosa che mi ha davvero aiutato soprattutto nei miei momenti di sconforto e solitudine per via dei miei amori o delle mie relazioni sociali, tuttora ricavo da queste cose grandi e serene e semplici emozioni che mi aiutano a stare bene anche quando va tutto male,

anche se con tutti i problemi che ci sono e che ho, è veramente difficile mantenere un equilibrato sorriso di spensieratezza,

tuttavia cerco di non farmelo mai mancare.

In ultimo, sono piombato su questo forum per avere confronti, relazionarsi un po' con chi magari in certe situazioni ci è passato prima di me,

per vedere se alla fine sono giusti o meno giusti i miei pensieri o i miei approcci;

e per fare qualche sana amicizia in più -che quella non guasta mai (:

 

abbraccio a tutti,

a presto!

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Ciao, benvenuto.

 

tutti i miei amici più stretti sanno chi sono o di chi sono stato innamorato, tuttavia quest'ultimi tentennano quando mi vedono avvicinarmi a un ragazzo o sono imbarazzati di fronte all'argomento o alcuni evitano a prescindere di parlare con me di sesso o sessualità o altre piccole ma molteplici sfumature sociali che volendo o meno un po' mi alienano. Nulla di grave! Anche se questa cosa mi lascia sempre un po' di dispiacere perché mi fa sentire incompreso dalle persone che ho come amiche da una vita, o -per via del mio bi-amore, mi fa sentire incompreso/diverso anche nei confronti di chi già si sente diverso dagli altri, perché gay.

 

Se i rapporti tra te e i tuoi amici sono buoni, parla di questa mancanza nella vostra relazione. Penso sia importante confrontarsi anche su questi temi, pur avendo orientamenti diversi (ma, dopotutto, il senso del confronto è anche quello discutere avendo posizioni non incociliabili, ma certo diverse). E poi aiuterebbe ad espandere la propria esperienza sul tema.

 

siamo persone, esseri umani, animali, abbiamo un cuore! Non siamo prodotti chimici mandati in commercio dai media agli inizi degli anni 2000.

 

Beh, siamo anche prodotti chimici dell'evoluzione. Ciò non sminuisce nulla delle nostre relazioni sociali. Avere la consapevolezza di ciò, potrebbero tuttavia farci prendere meno sul serio tante situazioni che provocano - imho futilmente - così tanti drammi esistenziali (e casi umani :asd:).

 

 

non ci si deve v e r g o g n a r e, mai! E soprattutto non si deve usare la scusa della desolazione o della frustrazione di aver finto o di essere stato muto per troppo tempo sul fatto di essere omosessuale, per giustificare i riversi di una frustrazione che portano ad atteggiamenti sbagliati.
Dico questo perché da quello che ho passato io, dalle persone gay che ho conosciuto, ho visto spesso un atteggiamento di sfogo di un qualcosa che si è dovuto tenere nascosto per forza,

 

E' comune, nella misura in cui l'orientamento sessuale non è vissuto con naturalezza e pubblicamente. Il coming out di sempre più persone può aiutarne l'accettazione sociale e individuale dei ''nuovi arrivati''.

 

 

soffrendo però di nuovo; e spesso son stato giudicato o mi è stato chiesto cosa volessi dalla vita, a quale sponda appartengo ma è una domanda alla quale non posso dare risposta:
a me è piaciuto in entrambi i casi, mi sono innamorato e ho sofferto e ho riso e pianto e scherzato e vissuto in egual modo! Non posso rispondere perché mi piace pensare che la vita possa rispondere per me,

 

Dì che la bisessualità è un orientamento sessuale come l'eterosessualità e l'omosessualità. E' accettato dalla comunità scientifica internazionale. Io mi manterrei sull'intettuale a simili domande. :)

 

 

Colleziono pietre,

 

Bello bello. Quante nei e di che tipo? :P

 

Un saluto.

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Da quanto sentito, la sensazione di alienazione è qualcosa di abbastanza comune nei non etero, proprio perchè in minoranza e spesso acuita dalla scarsa capacità empatica (per difetto di esperienza) nei nostri amici etero appunto. Per questo si consiglia spesso di stringere buone amicizie con qualche nostro "simile" che meglio può capire qualche nostro punto di vista.

Comunque benvenuto, mi pare che nonostante le normali difficoltà, ti sia ricavato il tuo spazio, modo di vivere e una certa sicurezza che ti saranno assai utili. Buon forum a te christian.

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Ciao, benvenuto.

 

 

Se i rapporti tra te e i tuoi amici sono buoni, parla di questa mancanza nella vostra relazione. Penso sia importante confrontarsi anche su questi temi, pur avendo orientamenti diversi (ma, dopotutto, il senso del confronto è anche quello discutere avendo posizioni non incociliabili, ma certo diverse). E poi aiuterebbe ad espandere la propria esperienza sul tema.

 

 

Beh, siamo anche prodotti chimici dell'evoluzione. Ciò non sminuisce nulla delle nostre relazioni sociali. Avere la consapevolezza di ciò, potrebbero tuttavia farci prendere meno sul serio tante situazioni che provocano - imho futilmente - così tanti drammi esistenziali (e casi umani :asd:).

 

 

E' comune, nella misura in cui l'orientamento sessuale non è vissuto con naturalezza e pubblicamente. Il coming out di sempre più persone può aiutarne l'accettazione sociale e individuale dei ''nuovi arrivati''.

 

 

Dì che la bisessualità è un orientamento sessuale come l'eterosessualità e l'omosessualità. E' accettato dalla comunità scientifica internazionale. Io mi manterrei sull'intettuale a simili domande. :)

 

 

Bello bello. Quante nei e di che tipo? :P

 

Un saluto.

 

Sono contento dei rapporti che ho con i miei amici (soprattutto con quelli più stretti), perché proprio ultimamente sono successi dei fatti che volendo o meno ci hanno fatto discutere -anche un po' litigare,

ma ci hanno fatto anche ragionare l'un l'altro e in modo personale tanto che alla fine si è arrivati a un confronto, un'accettazione. Anche se credo che il presentar loro quello che potrebbe essere il mio ragazzo ufficiali risulti in modo inevitabile 'strano',

di quella stranezza che non so descrivere ma che sicuramente molti di voi possono capire.

Non ho affrontato questi tempi da molto tempo, spesso le mie esperienze omosessuali le ho nascoste o le ho un po' impolverate nel raccontare perché comunque conosco chi ho accanto e so che certe esperienze o dettagli è meglio evitare.

Una cosa che faccio io di principio, comunque, non mi sono mai vantato nemmeno delle mie prestazioni che ho avuto con le ragazze;

non mi piace risultare o essere volgare,

condividere o confidare esperienze sì, ma sino a un certo punto poi non so... per istinto mio -di pudore o vergogna, diventano questioni personali.

 

 

L'omosessualità esiste da sempre, da ancora prima del medioevo, dagli animali, dai dinosauri. E' qualcosa che sì, probabilmente devi essere predisposto geneticamente ma nulla di così strano o malato o chimicamente iniettato nel pensiero. I media, la società, le idee politiche... insomma sappiamo tutti come l'essere gay è stato visto da chi era al potere... e ribadisco che credo fortemente che queste forze abbiano contribuito da sempre a questi sviluppi di pensiero sbagliati, che ci fanno sentire inadatti e ci fanno soffrire depistandoci inevitabilmente: andando a saltare un po' qua e là senza far caso con chi lo si sta facendo...

 

non sto giudicando, ma vorrei ci fosse più consapevolezza di sé. Non ho vissuto gli anni passati ma ho chiesto ai miei genitori come vhanno vissuto loro le relazioni

etero e gay, e ad ascoltare le loro idee o le loro esperienze... sembra un altro mondo

-del quale di riflesso ne porto nostalgia.

 

Non riesco a mantenermi sull'intellettuale, questo è forse uno dei miei -tanti, talloni d'Achille. Non devo picchiettare nessun dito su nessun argomento scientifico che spieghi il mio essere.

Sono una persona, un uomo, una mente, un cuore e prima di tutto questo sono un'anima. La persona con la quale ci sarà quell'amore semplice -senza tante paranoie o tradimenti, sarà la persona con la quale starò e condividerò la mia vita, dovesse questo portarmi anche al giudizio o pregiudizio delle persone che potranno dire: alla fine si è rivelato gay.

Che ne sanno dei miei dolori, di quello che ho passato o sto passando o di quello che mi potrà accadere. Che ne sanno davvero! E beate loro che già sanno come va a finire la loro vita! Un applauso di cuore,

non scherzo. A volte vorrei avere la loro sicurezza,

altre volte invece vedo come se a forza di avere la mente rigida gli risulta difficile sciogliere i loro problemi di cuori etero.

Che, che sanno com'è sentirsi tra due fuochi, e questi due fuochi sono di sesso opposto

e che ne sanno delle mie notti passate a chiedermi qual è la scelta giusta, con quale delle due persone posso essere più felice o quale delle due posso rendere più felice,

e la risposta a quelle domande non è mai stata "Vai verso il sesso che più ti eccita",

non è così che -fino a ora, ha funzionato per me. Non mi butterò mai sull'intellettuale, non ne sono capace! Sono un mezzo artista! Vado di cuore e d'istinto.

Provo davvero tanto tanto dolore quando qualcuno non comprende,

tuttavia è un problema che non m'appartiene e non è che devo fare io le ricerche sulle ricerche scientifiche al posto loro.

 

Mi piacciono molto i quarzi e le tormaline, ho una rosa del deserto della quale sono molto geloso x) ma la pietra che amo più di tutte è l'ametista.

 

 

 

Da quanto sentito, la sensazione di alienazione è qualcosa di abbastanza comune nei non etero, proprio perchè in minoranza e spesso acuita dalla scarsa capacità empatica (per difetto di esperienza) nei nostri amici etero appunto. Per questo si consiglia spesso di stringere buone amicizie con qualche nostro "simile" che meglio può capire qualche nostro punto di vista.

Comunque benvenuto, mi pare che nonostante le normali difficoltà, ti sia ricavato il tuo spazio, modo di vivere e una certa sicurezza che ti saranno assai utili. Buon forum a te christian.

I fatti che mi hanno messo in discussione con i miei amici è stato proprio il mio avvicinamento con un amico ritrovato da poco,

ritrovato gay.

Lui ha sofferto moltissimo di questo suo essere e l'ha tenuto segreto per anni e anni e si è costretto da solo a stare con ragazze.

La cosa ha scombussolato tutti -anche me, ma nulla di grave. Ma lui è uno di quei ragazzi che deve scindere le cose tanto che, quando tutti credevano ci stessimo frequentando perché il nostro ritrovarsi (e ritrovarsi cambiati) ci ha legato tantissimo, s'è spaventato

è scappato -per modo di dire:

chiuso nuovamente in se stesso.

Perché no, non è possibile che si può vivere una relazione omosessuale mentre tutti gli amici lo sanno e stanno tranquilli.

(Parole sue, giuro).

E questa cosa è una cosa della quale -sempre per un riflesso personale, mi ha fatto soffrire.

Perché bisogna credere allora che tenere divise le cose sia meglio? Perché continuare ad avere due vite?

E a queste domande si è alterato e non mi ha risposto e tuttora mi evita come fossi quello strano,

quello che ancora non ha capito cosa vuole dalla vita perché bisessuale.

Etichette, etichette ovunque! Dannata società.

La frase "amicizie con i nostri simili" me l'ha detta anche lui, e sono mezzo d'accordo... tuttavia sembra che mi risulti complicata -almeno con lui, quest'amicizia

e se te lo stai chiedendo sì... mi dà molto dispiacere.

Poi lui, è uno di quei ragazzi che secondo me deve ancora estinguere del tutto il bisogno e la necessità che ha accumulato in anni di vita non sua,

una sera lo vedo con un ragazzo, la sera dopo si sente con un altro, la successiva dice di amare quello della prima notte, la successiva ancora torna da un terzo dicendo che in realtà ha sempre amato lui... e così via.

Ed è un atteggiamento che -sempre senza giudicare, a me non piace personalmente, che non farei mai né mi piace vedere sia fatto o subìto

-sia da un uomo che da una donna.

 

Al di là di questo, mi dà coraggio il fatto che tu creda che mi stia ritagliando il mio spazio, che stia raccogliendo una forza sicuramente utile

e per questo ti ringrazio (:

 

ciao a te! :)

 

 

Grazie a tutti per i consigli e per il benvenuto! (:

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I fatti che mi hanno messo in discussione con i miei amici è stato proprio il mio avvicinamento con un amico ritrovato da poco, ritrovato gay. Lui ha sofferto moltissimo di questo suo essere e l'ha tenuto segreto per anni e anni e si è costretto da solo a stare con ragazze. La cosa ha scombussolato tutti -anche me, ma nulla di grave. Ma lui è uno di quei ragazzi che deve scindere le cose tanto che, quando tutti credevano ci stessimo frequentando perché il nostro ritrovarsi (e ritrovarsi cambiati) ci ha legato tantissimo, s'è spaventato è scappato -per modo di dire: chiuso nuovamente in se stesso. Perché no, non è possibile che si può vivere una relazione omosessuale mentre tutti gli amici lo sanno e stanno tranquilli. (Parole sue, giuro). E questa cosa è una cosa della quale -sempre per un riflesso personale, mi ha fatto soffrire. Perché bisogna credere allora che tenere divise le cose sia meglio? Perché continuare ad avere due vite? E a queste domande si è alterato e non mi ha risposto e tuttora mi evita come fossi quello strano, quello che ancora non ha capito cosa vuole dalla vita perché bisessuale. Etichette, etichette ovunque! Dannata società. La frase "amicizie con i nostri simili" me l'ha detta anche lui, e sono mezzo d'accordo... tuttavia sembra che mi risulti complicata -almeno con lui, quest'amicizia e se te lo stai chiedendo sì... mi dà molto dispiacere. Poi lui, è uno di quei ragazzi che secondo me deve ancora estinguere del tutto il bisogno e la necessità che ha accumulato in anni di vita non sua, una sera lo vedo con un ragazzo, la sera dopo si sente con un altro, la successiva dice di amare quello della prima notte, la successiva ancora torna da un terzo dicendo che in realtà ha sempre amato lui... e così via. Ed è un atteggiamento che -sempre senza giudicare, a me non piace personalmente, che non farei mai né mi piace vedere sia fatto o subìto -sia da un uomo che da una donna. Al di là di questo, mi dà coraggio il fatto che tu creda che mi stia ritagliando il mio spazio, che stia raccogliendo una forza sicuramente utile e per questo ti ringrazio (:

 

Lo capisco benissimo il tuo amico, io son stato pure peggio negandomi ogni possibilità di contatto "con simili" per anni. C'è chi rimane molto più segnato nel capirsi, chi nell'infanzia assorbe troppo i veleni omofobici di questa società che ti procurano una paura e vergogna oltremodo potenti ma prima si interviene e più si ha speranza di ridurre questi disastri mentali. Per fortuna in questi anni molti di più la vivono come te. Non è semplice aiutare un amico come il tuo perchè senza il suo volere e/o una minima convinzione positiva di quel che si è diventa tosta per un terzo, che vien percepito quasi come un pericolo nella sua testa ma almeno lui se la gode anche se di nascosto :) Alla fine per chi si sente a disagio è più semplice cercare di crearsi due vite piuttosto che lavorare sull'accettazione del se, per alcuni la strada è breve per altri molto più tortuosa. Se ti riesce fagli comunque capire che con te può star tranquillo, non attaccarlo troppo sul suo modo di viverla o come detto ti eviterà per paura.

 

Figurati, è bello veder scrivere persone che non vivono quella situazione angosciante ma hanno la fortuna di liberarsi subito o quasi dagli ammorbamenti della società.

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giovanni3857

Ciao a tutti,

sono christian ho 23anni e sono di Roma.

Non mi definirei del tutto gay in quanto nella mia vita ho avuto rapporti e relazioni anche con ragazze, nè vedo la bisessualità come una strada per arrivare a dichiararsi gay,

più che altro la vita mi mette del suo nel rendere tutto un po' più complicato, soprattutto scelte o sensazioni o pensieri o piaceri e impulsi che fanno riferimento ad argomenti che -qui in italia, si fa ancora un po' fatica a razionalizzare o ad accettare del tutto.

Non tutta la mia famiglia ma tutti i miei amici più stretti sanno chi sono o di chi sono stato innamorato, tuttavia quest'ultimi tentennano quando mi vedono avvicinarmi a un ragazzo o sono imbarazzati di fronte all'argomento o alcuni evitano a prescindere di parlare con me di sesso o sessualità o altre piccole ma molteplici sfumature sociali che volendo o meno un po' mi alienano. Nulla di grave! Anche se questa cosa mi lascia sempre un po' di dispiacere perché mi fa sentire incompreso dalle persone che ho come amiche da una vita, o -per via del mio bi-amore, mi fa sentire incompreso/diverso anche nei confronti di chi già si sente diverso dagli altri, perché gay.

 

Etichette, etichette ovunque!

Sembra strano o difficile -per quant'è in realtà facile, il concetto che siamo l i b e r i

di amare chiunque, vigliacco o codardo o egoista sarebbe l'escludere l'amore con la A maiuscola, l'amore semplice senza tante paranoie che ci sono oggi. Al cuore non si comanda, è vero! Perché doverlo fare anche col proprio?

Tendenze genetiche o mentali a parte,

siamo persone, esseri umani, animali, abbiamo un cuore! Non siamo prodotti chimici mandati in commercio dai media agli inizi degli anni 2000.

Credo che gran parte della sofferenza legata al coming out dipenda proprio da questo, ma

non ci si deve v e r g o g n a r e, mai! E soprattutto non si deve usare la scusa della desolazione o della frustrazione di aver finto o di essere stato muto per troppo tempo sul fatto di essere omosessuale, per giustificare i riversi di una frustrazione che portano ad atteggiamenti sbagliati.

Dico questo perché da quello che ho passato io, dalle persone gay che ho conosciuto, ho visto spesso un atteggiamento di sfogo di un qualcosa che si è dovuto tenere nascosto per forza,

e cadono dell'infedeltà una, due, mille volte ancora e ancora senza mai trovare pace,

soffrendo però di nuovo; e spesso son stato giudicato o mi è stato chiesto cosa volessi dalla vita, a quale sponda appartengo ma è una domanda alla quale non posso dare risposta:

a me è piaciuto in entrambi i casi, mi sono innamorato e ho sofferto e ho riso e pianto e scherzato e vissuto in egual modo! Non posso rispondere perché mi piace pensare che la vita possa rispondere per me,

tutto quello che posso fare io è continuare ad avere la mente e il cuore aperti -anche se questo comporta ad avere più pensieri o più dolore.

Che sia uomo, donna, hobbit, alieno... so che un giorno ci sarà qualcuno anche per me, come per tutti!

 

Al di là di questo papiro:

amo leggere e mi piace l'aria aperta; passare più tempo possibile con gli amici o con le persone a me affini, mi piace tenermi in forma anche se per problemi economici e di lavoro ho dovuto rallentare -drasticamente, i miei allenamenti, ma cerco comunque di seguire un tranquillo regime alimentare.

Ma in generale seguo poco lo sport.

Ascolto tutta la musica,

posso entrare in fissa anche con gruppi che non conosce nessuno ma che ho scoperto per caso in rete solo perché i loro testi hanno parole forti o che mi rispecchiano,

tuttavia evito di ascoltare musica troppo commerciale; scrivere è la mia condizione di vita, se non scrivo per più tempo non riesco a tenere a bada alcuni umori: romanzi, poesie private, mezzestorie che lascio lì,

scrivo non per il gusto di scrivere ma per una questione genetica ereditata che fa delle mie vene, le vene di un mezzo artista.

'Mezzo' perché non posso permettermi di vivere vendendo solamente romanzacci, come in amore anche sul lavoro non do peso a come o cosa o con chi,

mi adatto -e questo mi ha sempre dato modo di vedere un po' sin dove posso arrivare o cosa realmente mi piace fare.

Mi piacciono le serie tv... no, sono un malato di serie tv. Mi sono trasferito da poco e sto soffrendo la mancanza di una connessione a casa che mi permette di sfogare tutta la mia perversione che mi fa terminare stagioni e stagioni in una notte soltanto. Ma spero di recuperare quanto prima.

Seguo correnti religiose pagane/sciamane: sono un eclettico.

Collezionò pietre, accendo incensi ogni volta che posso. Medito spesso, e seguo piccoli percorsi personali da dodici anni,

una cosa che mi ha davvero aiutato soprattutto nei miei momenti di sconforto e solitudine per via dei miei amori o delle mie relazioni sociali, tuttora ricavo da queste cose grandi e serene e semplici emozioni che mi aiutano a stare bene anche quando va tutto male,

anche se con tutti i problemi che ci sono e che ho, è veramente difficile mantenere un equilibrato sorriso di spensieratezza,

tuttavia cerco di non farmelo mai mancare.

In ultimo, sono piombato su questo forum per avere confronti, relazionarsi un po' con chi magari in certe situazioni ci è passato prima di me,

per vedere se alla fine sono giusti o meno giusti i miei pensieri o i miei approcci;

e per fare qualche sana amicizia in più -che quella non guasta mai (:

 

abbraccio a tutti,

a presto!

Ciao e benvenuto...come serie ti consiglio house of cards se già non la segui
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