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Darci un taglio.


Akira23

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Questo topic lo inizio per sfogarmi e per aggiornarvi sulle mie ultime vicende, sempre che interessino a qualcuno. I commenti acidi e ironici potete anche tenerveli, grazie.

Preso da un atto di coraggio, qualche mese fa, dissi apertamente a mia madre che sarei andato a Salerno per frequentare un associazione gay. Non c'erano stati problemi con lei, aveva preso bene la notizia e mi aveva anche dato il permesso. Ottimo no? Ebbene il problema subentra quando a saperlo è mio padre. Ha fatto un casino, ha detto che non devo assolutamente andarci all'ArciGay, devo trovarvi degli amici etero nel mio paesino, non vuole che io abbia a che fare con gente del genere. Ha inoltre detto che ,nonostante io sia gay, devo seguire le sue orme (per chi non lo sapesse anche mio padre è gay, ma è un represso al massimo) e cioè devo sposare una donna, esattamente come ha fatto lui, ha detto "Che c'entra che sei gay, anche io lo sono e mi sono sposato con una donna, lo farai anche tu". Poi lui dice che la mia è solo una scemenza che ho inventato e lui è sicuro che io non sia gay. A me sinceramente di tutto quello che dice me ne strefrega altamente perchè per me mio padre vale quanto un soldo bucato, meno di zero. Non lo considero nemmeno mio padre, a livello affettivo non lo è. Fatto sta però che ,piano piano, è riuscito a fare un semi lavaggio del cervello a mia madre. Inizialmente mia mamma si era dimostrata aperta e tutto il resto, ma all'improvviso si è messa a gridarmi contro perchè non vuole che vada all'ArciGay perchè dice che la potrebbero mettermi a prostituirmi o potrebbero uccidermi. Quando poi si è saputo che a Salerno c'era una dell'ISIS non vi dico, mio padre "Il nemico è ovunque, vedi?". Addirittura insinua che l'ArciGay sia alleata con l'ISIS, ma si può? 

Mio padre vuole che io faccio la sua stessa fine, cioè diventare un represso di merda che si è sposato e che poi è stato mollato dalla moglie perchè era un marito di merda. Adesso ha 60 anni ed è single e passerà tutta la sua vecchiaia da solo. E' lui vuole che questo succeda anche a me, non vuole che io sia felice e che possa trovare l'amore, no, lui vuole farmi fare la sua stessa fine di merda.

Io ho lottato per cercare di convincere i miei a farmici andare all'Arci, ma niente. Dopo l'ennesimo litigio mia madre ha anche avuto il coraggio di chiedermi "Perchè sei sempre così arrabbiato e nervoso?". Dopo tutti questi litigi mi sono stufato e le ho detto chiaro e tondo "Basta, all'Arci non ci vado non preoccuparti, ci risentiamo quando mi sono suicidato". Non ne posso davvero più, la mia vita mi sta scorrendo addosso come se fosse un fiume. Io vengo travolto, ma non so nemmeno da cosa. E' sempre la stessa solfa "Vai a scuola, torna a casa, stai tutto il pomeriggio davanti al PC, litiga con gli altri" scendo raramente di casa. Ad esempio ricordo come se fosse ieri il giorno di Capodanno e invece sono già passati tre mesi... ma in questi tre mesi che è successo? Niente. Sono stato tutti i giorni al PC.

Anche ultimamente che nel mio paese c'era una grande festa popolare sono sceso pochissime volte. Ma che scendo a fare? Per vedere dei bei ragazzi con cui non potrò mai nemmeno parlare? Per vedere le coppiette felici mano nella mano? Per vedere gli altri fottuti sedicenni che ridono e scherzano con i loro amici?

Non ce la faccio più, vivere è diventato un peso, vorrei davvero tanto darci un taglio netto.

 

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Scusa ma è tutto talmente surreale, tua madre è manipolabile, devi sedertici assieme davanti ad un pc e mostrarle le attività dell'arcigay o magari un film a tematica lgbt o qualsiasi altra cosa atta a convincerla, tuo padre sembra uscito dagli anni 50, onestamente non credevo esistessero ancora frocie così

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Scusa ma è tutto talmente surreale, tua madre è manipolabile, devi sedertici assieme davanti ad un pc e mostrarle le attività dell'arcigay o magari un film a tematica lgbt o qualsiasi altra cosa atta a convincerla, tuo padre sembra uscito dagli anni 50, onestamente non credevo esistessero ancora frocie così

Non sai quanto mi piacerebbe dirti che tutta questa storia è falsa e che vi sto semplicemente trollando, ma posso assicurarvi che purtroppo tutto quello che ho raccontato è vero. Mia padre è un gay represso, uno che non è riuscito a trovare nessuno per lui, che non è riuscito ad accettarsi e che si è sposato con una donna per far tacere le persone che lo deridevano, che comunque hanno continuato a deriderlo. E' una persona che io reputo orribile, non a caso lo odio.

Per quanto riguarda mia madre sto cercando di convincerla con le maniere forti, aka le sto dicendo che se la mia vita continua così mi suiciderò.

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senti akira anche in un altra discussione hai scritto che hai idee suicide.

 

dovresti andare da un terapeuta. parlare con lui ti aiuterà e lui ti sosterrà nella tua vita da gay. devi convincere tua madre che ti serve uno psicologo. è un tuo diritto. non so come funziona in italia, se puoi andarci anche senza l'aiuto di tua mamma o meno ma dovresti andarci. dovresti andare da un terapeuta specializzato in ragazzi della tua età. non so se puoi andare da solo alle asle o come si chiamano i servizi medici italiani o devi avere l permesso dei genitori. forse dei forumisti italiani potrebbero indicarti come funziona, se tu non lo sai. altrimenti informati tu.

 

riguardo la tua vita da gay o etero represso come vorrebbe tuo padre: non spetta ai tuoi genitori dirti che vita devi fare tu in futuro. purtroppo alla tua età dipendi ancora dai genitori in tante cose e dunque devi purtroppo fare dei compromessi per andare incontro un po' anche ai tuoi genitori.

 

penso che un terapeuta ti aiuterebbe anche nei rapporti coi tuoi genitori.

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senti akira anche in un altra discussione hai scritto che hai idee suicide.

 

dovresti andare da un terapeuta. parlare con lui ti aiuterà e lui ti sosterrà nella tua vita da gay. devi convincere tua madre che ti serve uno psicologo. è un tuo diritto. non so come funziona in italia, se puoi andarci anche senza l'aiuto di tua mamma o meno ma dovresti andarci. dovresti andare da un terapeuta specializzato in ragazzi della tua età. non so se puoi andare da solo alle asle o come si chiamano i servizi medici italiani o devi avere l permesso dei genitori. forse dei forumisti italiani potrebbero indicarti come funziona, se tu non lo sai. altrimenti informati tu.

 

riguardo la tua vita da gay o etero represso come vorrebbe tuo padre: non spetta ai tuoi genitori dirti che vita devi fare tu in futuro. purtroppo alla tua età dipendi ancora dai genitori in tante cose e dunque devi purtroppo fare dei compromessi per andare incontro un po' anche ai tuoi genitori.

 

penso che un terapeuta ti aiuterebbe anche nei rapporti coi tuoi genitori.

Ci sono già andata ad uno psicologo, non ho intenzione di ripetere l'esperienza.

La vita è mia e dovrei scegliere io cosa fare, ho cercato di ribellarmi ai miei genitori, ma loro non vogliono proprio saperne di cedere.

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Certo che la vita e' tua e la decidi tu.

 

Se ti sei trovato male con uno psicologo dovresti cambiarlo e trovarne uno con cui ti trovi bene. Non ti troverai male con tutti gli psicologi.

Edited by marco7
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Certo che la vita e' tua e la decidi tu.

 

Se ti sei trovato male con uno psicologo dovresti cambiarlo e trovarne uno con cui ti trovi bene. Non ti troverai male con tutti gli psicologi.

Non mi sono trovato male, solo non mi va di andarci di nuovo, tutto qui. 

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LocoEmotivo

Mio padre vuole che io faccio la sua stessa fine

Quello che vogliono tutti i genitori immaturi, che prima di essere genitori immaturi sono esseri umani immaturi.

La loro incapacità di immaginare un'esistenza diversa diversa una rabbia passivo-aggressiva verso tutti coloro che osano dove a loro è mancato il coraggio.

Se può consolarti, tra genitori e amici e forse anche amanti, di gente così ne è pieno il mondo.

 

Per quanto riguarda mia madre sto cercando di convincerla con le maniere forti, aka le sto dicendo che se la mia vita continua così mi suiciderò.

Fermo: queste non sono "maniere forti".

Tua madre sembra essere l'incastro debole, l'oggetto delle attenzioni malate di tuo padre e (mi spiace dirlo) anche delle tue.

Trovo molto più valida l'idea di Demò (che pure non mi convince in toto) che non la tua forma di cattiveria quasi gratuita.

Perché ciò che ottieni dicendole queste cose non è l'attenzione sulle tue problematiche ma l'infierire sulle sue ferite.

Ricorda che, come gli altri sono responsabili del nostro dolore, noi lo siamo del loro. E se tu distribuisci dolore così gratuitamente... be', potresti non essere migliore delle persone che disprezzi.

 

Quindi, prendi fiato ed elabora una diversa strategia: punta a raggiungere i tuoi obiettivi, e tieni sempre a mente che ripetere le stesse azioni di sempre ti fornirà lo stesso risultato di sempre.

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Hai presente quando @@NewMarc disse che i gay faranno la fine della rana bollita ? ecco quella frase a parer mio ha un gran significato.

Tuo padre non si è messo in sta situazione perché non aveva il diritto di sposarsi con una persona del proprio sesso, ma perché ha vissuto ed è cresciuto in un contesto, in un ambiente e in una socità che gli ha reso tutto un inferno, e la rana bollita, sono quei gay che pensano che ottenendo questi diritti tutto sia cambiato e/o che stia filando tutto per il meglio, quando in realtà la società sta cambiando troppo lentamente, perché è proprio la società che ha messo tuo padre in questa condizione, che gli ha reso la vita difficile e che gli ha complicato tutto.

C'è una cosa che non tutti i gay e che nemmeno tu riesci a capire, che non tutti quanti siamo uguali, e che molti rispetto ad altre persone davanti a loro hanno più ostacoli e problemi da affrontare, l'accettazione della propria omosessualità non è uguale per tutti, perché non è solo una questione della sessualità, ma di tutto ciò che ci circonda, altri fattori, altri problemi, tutto che si somma, non tutti abbiamo gli stessi amici, ne viviamo nello stesso posto, ne abbiamo gli stessi genitori ecc ecc, se tuo padre ha fatto questo percorso è perché non è riuscito ad affrontare gli ostacoli e problemi che aveva davanti a se, ostacoli e problemi che erano più grandi rispetto a quelli che altri hanno affrontato, altrimenti avrebbe preso una strada diversa.

Chissà quante persone hanno passato la sua stessa situazione, quanti la stanno vivendo e quanti la vivranno in futuro, appunto perché la società sta cambiando troppo lentamente, e i soli diritti non bastano, poi se ci si mettono anche i gay a far danno allora il problema è ancora più ampio.

 

Tu non devi affrontare tua madre, ma devi affrontare tuo padre, non fare l'enorme errore di ignorarlo, perché è lui il problema, è lui che ti soffoca, è lui che facendo questo condiziona anche tua madre.

Lo odi, per te non conta nulla, non lo consideri un padre, ma non è cosi, per te lui pesa tantissimo, conta veramente tanto, altrimenti non saresti in questa situazione.

Tuo padre aveva due scelte davanti a se, affrontare una miriade di ostacoli e problemi cercando di risolverli e quindi arrivando anche all'accettazione della propria omosessualità, oppure reprimere e sperare che tutto andasse per il meglio, ha scelto la strada che secondo lui era la meno peggio, e a quanto pare quella scelta è stata sbagliata.

Lui però continua a pensare che quella sia stata la scelta con meno problemi, e comunque ormai è troppo tardi per tornare indietro, e lui vuole che tu stesso segua ciò che lui ritiene sia la strada meno peggio, perché lui ci crede veramente che questa sia la meno peggio, lui ti vuole bene e lo sta dimostrando proprio in questo modo, il problema è che questo modo ovviamente è sbagliato.

Questo devi farglielo capire a tuo padre, non di certo a tua madre o a uno psicologo, è lui che devi affrontare.

Edited by Oscuro
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Capricorno57

 

 

dissi apertamente a mia madre che sarei andato a Salerno per frequentare un associazione gay

... e poi non ci andasti, non fu una bella mossa metterti nei casini preventivamente, non lo è mai, salvo che sia parte di una strategia bel calcolata a tavolino.

 

Non c'è nulla da discutere con genitori così (e con i genitori in genere, secondo me), c'è solo da ignorarli e far finta di assecondarli, al fine di ottenere tutti i possibili benefici, ammesso e non concesso che ti diano degli obiettivi da conseguire o delle regole da seguire.

Fatti fare gli occhiali nuovi, caso mai, e regalare una bicicletta usata che almeno ti schiodi dal quel cavolo di pc: è un tuo diritto.

Fatti una corsetta nel quartiere tutti i giorni.

Studia con profitto, e quando avrai raggiunto la maggior età e una certa indipendenza anche economica potrai andare dove ti pare.

Non credere che per i tuoi coetanei sia tutto rose e fiori, etero o gay che siano: la maggior parte di essi semplicemente non sta a martellarsi il cervello, vive alla giornata e fa buon viso alla cattiva sorte se non trova subito la ragazzina, o l'amichetto.

SVEGLIA, GIU' DALLE BRANDE

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LocoEmotivo

Lo odi, per te non conta nulla, non lo consideri un padre, ma non è cosi, per te lui pesa tantissimo, conta veramente tanto, altrimenti non saresti in questa situazione.

Thumbs up.

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all'ArciGay dice che la potrebbero mettermi a prostituirmi o potrebbero uccidermi.

no vabbè, questo delirio manco si commenta per quanto è folle


 

 

Trovo molto più valida l'idea di Demò (che pure non mi convince in toto) che non la tua forma di cattiveria quasi gratuita. Perché ciò che ottieni dicendole queste cose non è l'attenzione sulle tue problematiche ma l'infierire sulle sue ferite. Ricorda che, come gli altri sono responsabili del nostro dolore, noi lo siamo del loro. E se tu distribuisci dolore così gratuitamente... be', potresti non essere migliore delle persone che disprezzi.

renditi conto che x colpa tua mi tocca perfino dar ragione a brontoLoco...

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Capricorno57

 

 

questo delirio manco si commenta per quanto è folle

ma appunto, però non è che un sedicenne può illudersi di cambiare "i grandi" , nemmeno Olimpo ci riesce se è solo x quello, manco io a 32 anni riuscìi a far accettare i fatti miei quando mi dichiarai in famiglia...

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davydenkovic90

Dal titolo pensavo fosse un topic sulla circoncisione...

Siamo stati tutti come te, tranquillizzati... io alla tua età ero esattamente come te e avevo gli stessi pensieri, con la differenza che non mi accettavo e non mi ero dichiarato a nessuno, ovviamente.

Ipercompensavo con lo studio (e non è stata una cattiva idea, ho sfruttato l'occasione per imparare quelle due o tre cose in più dai libri nel tempo che i miei coetanei utilizzavano per vestirsi da tamarri e andare in giro o in discoteca...)

facevo uno sport che mi piaceva molto (tennis), e negli ultimi tre anni di liceo prendevo lezioni di disegno da un pittore tedesco anziano e lezioni di inglese da una signora australiana. 

Probabilmente ho ritardato fin troppo la scoperta della mia sessualità... tu invece ci sei arrivato prima.

Dovresti capire che le balle che ti raccontano i tuoi sulle associazioni gay non ha alcun senso e lo fanno solo per scoraggiarti a intraprendere quella strada. Segui i tuoi desideri e quello che ti fa star bene

Edited by davydenkovic90
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Quello che vogliono tutti i genitori immaturi, che prima di essere genitori immaturi sono esseri umani immaturi.

La loro incapacità di immaginare un'esistenza diversa diversa una rabbia passivo-aggressiva verso tutti coloro che osano dove a loro è mancato il coraggio.

Se può consolarti, tra genitori e amici e forse anche amanti, di gente così ne è pieno il mondo.

 

Fermo: queste non sono "maniere forti".

Tua madre sembra essere l'incastro debole, l'oggetto delle attenzioni malate di tuo padre e (mi spiace dirlo) anche delle tue.

Trovo molto più valida l'idea di Demò (che pure non mi convince in toto) che non la tua forma di cattiveria quasi gratuita.

Perché ciò che ottieni dicendole queste cose non è l'attenzione sulle tue problematiche ma l'infierire sulle sue ferite.

Ricorda che, come gli altri sono responsabili del nostro dolore, noi lo siamo del loro. E se tu distribuisci dolore così gratuitamente... be', potresti non essere migliore delle persone che disprezzi.

 

Quindi, prendi fiato ed elabora una diversa strategia: punta a raggiungere i tuoi obiettivi, e tieni sempre a mente che ripetere le stesse azioni di sempre ti fornirà lo stesso risultato di sempre.

Mai detto di essere migliore di chi disprezzo ,anzi, io mi considero la persona più orribile su tutta la faccia della Terra e ,forse suonerà strano, ma la persona che più disprezzo su questa Terra sono proprio io. Mi trovo irritante, stupido, cattivo, orribile... ma questa è un'altra storia.

Voglio dire che comunque anche mia mamma sta passando un brutto periodo e litighiamo spesso, ce ne diciamo di tutti i colori a vicenda. Entrambi ,quando siamo arrabbiati, arriviamo a dire cose veramente pesanti.

So che minacciarla non è la scelta giusta ma cosa dovrei fare? Ultimamente mi ha chiesto se poteva venire anche lei con me all'Arci, almeno il primo giorno, le ho detto sì ma quando si parla di mettersi d'accordo per andarci seriamente cambia sempre discorso o rimane sempre vaga... boh, non so.

 

Hai presente quando @@NewMarc disse che i gay faranno la fine della rana bollita ? ecco quella frase a parer mio ha un gran significato.

Tuo padre non si è messo in sta situazione perché non aveva il diritto di sposarsi con una persona del proprio sesso, ma perché ha vissuto ed è cresciuto in un contesto, in un ambiente e in una socità che gli ha reso tutto un inferno, e la rana bollita, sono quei gay che pensano che ottenendo questi diritti tutto sia cambiato e/o che stia filando tutto per il meglio, quando in realtà la società sta cambiando troppo lentamente, perché è proprio la società che ha messo tuo padre in questa condizione, che gli ha reso la vita difficile e che gli ha complicato tutto.

C'è una cosa che non tutti i gay e che nemmeno tu riesci a capire, che non tutti quanti siamo uguali, e che molti rispetto ad altre persone davanti a loro hanno più ostacoli e problemi da affrontare, l'accettazione della propria omosessualità non è uguale per tutti, perché non è solo una questione della sessualità, ma di tutto ciò che ci circonda, altri fattori, altri problemi, tutto che si somma, non tutti abbiamo gli stessi amici, ne viviamo nello stesso posto, ne abbiamo gli stessi genitori ecc ecc, se tuo padre ha fatto questo percorso è perché non è riuscito ad affrontare gli ostacoli e problemi che aveva davanti a se, ostacoli e problemi che erano più grandi rispetto a quelli che altri hanno affrontato, altrimenti avrebbe preso una strada diversa.

Chissà quante persone hanno passato la sua stessa situazione, quanti la stanno vivendo e quanti la vivranno in futuro, appunto perché la società sta cambiando troppo lentamente, e i soli diritti non bastano, poi se ci si mettono anche i gay a far danno allora il problema è ancora più ampio.

 

Tu non devi affrontare tua madre, ma devi affrontare tuo padre, non fare l'enorme errore di ignorarlo, perché è lui il problema, è lui che ti soffoca, è lui che facendo questo condiziona anche tua madre.

Lo odi, per te non conta nulla, non lo consideri un padre, ma non è cosi, per te lui pesa tantissimo, conta veramente tanto, altrimenti non saresti in questa situazione.

Tuo padre aveva due scelte davanti a se, affrontare una miriade di ostacoli e problemi cercando di risolverli e quindi arrivando anche all'accettazione della propria omosessualità, oppure reprimere e sperare che tutto andasse per il meglio, ha scelto la strada che secondo lui era la meno peggio, e a quanto pare quella scelta è stata sbagliata.

Lui però continua a pensare che quella sia stata la scelta con meno problemi, e comunque ormai è troppo tardi per tornare indietro, e lui vuole che tu stesso segua ciò che lui ritiene sia la strada meno peggio, perché lui ci crede veramente che questa sia la meno peggio, lui ti vuole bene e lo sta dimostrando proprio in questo modo, il problema è che questo modo ovviamente è sbagliato.

Questo devi farglielo capire a tuo padre, non di certo a tua madre o a uno psicologo, è lui che devi affrontare.

Non so, non penso che mio padre mi voglia bene, altrimenti vorrebbe vedermi felice. Io non voglio affrontarlo, mi ha fatto troppe cattive azioni, è una persona che ormai non fa più parte della mia vita ma che comunque continua a rompermi le palle. Secondo me lo fa per cattiveria, proprio perchè vuole che io soffra come abbia sofferto lui. Non penso di poter convincere o cambiare, è peggio di un mulo, irremovibile. Era il classico padre padrone, motivo per cui mia madre lo ha lasciato, pensa che se fossi per lui sarebbe ancora sposato con mia madre.

 

... e poi non ci andasti, non fu una bella mossa metterti nei casini preventivamente, non lo è mai, salvo che sia parte di una strategia bel calcolata a tavolino.

 

Non c'è nulla da discutere con genitori così (e con i genitori in genere, secondo me), c'è solo da ignorarli e far finta di assecondarli, al fine di ottenere tutti i possibili benefici, ammesso e non concesso che ti diano degli obiettivi da conseguire o delle regole da seguire.

Fatti fare gli occhiali nuovi, caso mai, e regalare una bicicletta usata che almeno ti schiodi dal quel cavolo di pc: è un tuo diritto.

Fatti una corsetta nel quartiere tutti i giorni.

Studia con profitto, e quando avrai raggiunto la maggior età e una certa indipendenza anche economica potrai andare dove ti pare.

Non credere che per i tuoi coetanei sia tutto rose e fiori, etero o gay che siano: la maggior parte di essi semplicemente non sta a martellarsi il cervello, vive alla giornata e fa buon viso alla cattiva sorte se non trova subito la ragazzina, o l'amichetto.

SVEGLIA, GIU' DALLE BRANDE

Beh, io ho detto a mio madre che sarei andato a Salerno, avevo già fatto CO. Lei mi chiese cosa ci andavo a fare a Salerno, mi chiese se dovevo incontrare qualcuno e cose così, io per tranquillizzarla le dissi che sarei andato ad un'associazione. Speravo di tranquillizzarla, all'inizio  funzionò pure, ma poi papà si è messo in mezzo e l'ha fatta allarmare.

I miei coetanei sembrano più felici, avranno anche loro i loro problemi, però io li vedo così felici... con amici, felicemente fidanzati, io invece sono solo completamente o almeno così mi sento.

 

no vabbè, questo delirio manco si commenta per quanto è folle

 

 

renditi conto che x colpa tua mi tocca perfino dar ragione a brontoLoco...

Visto che quando dicevo i miei genitori erano strambi avevo ragione? E' assurdo quello che sono arrivati ad insinuare, persino io nel mio pessimismo cronico non ero mai arrivato a pensare una cosa simile.

 

arrendersi non è un opzione valida da contemplare, akira-chan :aha:

Ma è così difficile non contemplarla...

 

Dal titolo pensavo fosse un topic sulla circoncisione...

Siamo stati tutti come te, tranquillizzati... io alla tua età ero esattamente come te e avevo gli stessi pensieri, con la differenza che non mi accettavo e non mi ero dichiarato a nessuno, ovviamente.

Ipercompensavo con lo studio (e non è stata una cattiva idea, ho sfruttato l'occasione per imparare quelle due o tre cose in più dai libri nel tempo che i miei coetanei utilizzavano per vestirsi da tamarri e andare in giro o in discoteca...)

facevo uno sport che mi piaceva molto (tennis), e negli ultimi tre anni di liceo prendevo lezioni di disegno da un pittore tedesco anziano e lezioni di inglese da una signora australiana. 

Probabilmente ho ritardato fin troppo la scoperta della mia sessualità... tu invece ci sei arrivato prima.

Dovresti capire che le balle che ti raccontano i tuoi sulle associazioni gay non ha alcun senso e lo fanno solo per scoraggiarti a intraprendere quella strada. Segui i tuoi desideri e quello che ti fa star bene

Il titolo in realtà ha un doppio senso "Dare un taglio alla mia vita, dare un taglio al mio braccio".

Io invece mi sono completamente svuotato. Non ho voglia di fare nulla, o sto al PC oppure gioco oppure sto tutto il giorno a letto, odio la scuola (anche e sopratutto per i miei odiatissimi compagni di classe, tranne la mia amica sono tutti odiosi), i miei pochi hobby mi portano comunque a stare da solo... insomma, non sto combinando nulla di buono nella mia vita, niente di niente. Ho cercato di iniziare tanti progetti, ma li ho abbandonati tutti... volevo creare un videogioco ma ci ho rinunciato, subito dopo ho deciso di dedicarmi al mio canale youtube che in teoria è ancora attivo ma non penso che avrà successo, poi adesso ho iniziato a pensare a questa storia che mi piacerebbe trasformare in anime ma non credo che ne uscirà fuori qualcosa di buono. Sono un poco di buono, non servo a nulla, il Mondo continuerebbe a girare benissimo anche senza di me perchè sono un'esistenza inutile, che non vale nulla.

Io i miei desideri li seguirei pure, purtroppo però per ora sono ancora dipendente dai miei... l'anno prossimo avrò diciotto anni, ma non so se riuscirò a resistere un altro anno.

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Capricorno57

 

 

non so se riuscirò a resistere un altro anno

 

devi, dico devi, imparare a far buon viso a cattiva sorte, Tu come tanti, Tu come tutti, a turno.

La "perfezione", la pace, grosso modo arrivano da grandi, mica nell'età dello sviluppo, caro mio.

Direi anche che farsi il sangue marcio per combattere i mulini a vento non serve a nulla. 

Una ragionata resistenza passiva, un caricare la molla per il futuro, senza drammi senza odio e con il filo di amarezza che accompagna la vita di qualunque essere pensante: questo Ti auguro, boy.  

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Questo topic lo inizio per sfogarmi e per aggiornarvi sulle mie ultime vicende, sempre che interessino a qualcuno. I commenti acidi e ironici potete anche tenerveli, grazie.

Preso da un atto di coraggio, qualche mese fa, dissi apertamente a mia madre che sarei andato a Salerno per frequentare un associazione gay. Non c'erano stati problemi con lei, aveva preso bene la notizia e mi aveva anche dato il permesso. Ottimo no? Ebbene il problema subentra quando a saperlo è mio padre. Ha fatto un casino, ha detto che non devo assolutamente andarci all'ArciGay, devo trovarvi degli amici etero nel mio paesino, non vuole che io abbia a che fare con gente del genere. Ha inoltre detto che ,nonostante io sia gay, devo seguire le sue orme (per chi non lo sapesse anche mio padre è gay, ma è un represso al massimo) e cioè devo sposare una donna, esattamente come ha fatto lui, ha detto "Che c'entra che sei gay, anche io lo sono e mi sono sposato con una donna, lo farai anche tu". Poi lui dice che la mia è solo una scemenza che ho inventato e lui è sicuro che io non sia gay. A me sinceramente di tutto quello che dice me ne strefrega altamente perchè per me mio padre vale quanto un soldo bucato, meno di zero. Non lo considero nemmeno mio padre, a livello affettivo non lo è. Fatto sta però che ,piano piano, è riuscito a fare un semi lavaggio del cervello a mia madre. Inizialmente mia mamma si era dimostrata aperta e tutto il resto, ma all'improvviso si è messa a gridarmi contro perchè non vuole che vada all'ArciGay perchè dice che la potrebbero mettermi a prostituirmi o potrebbero uccidermi. Quando poi si è saputo che a Salerno c'era una dell'ISIS non vi dico, mio padre "Il nemico è ovunque, vedi?". Addirittura insinua che l'ArciGay sia alleata con l'ISIS, ma si può? 

Mio padre vuole che io faccio la sua stessa fine, cioè diventare un represso di merda che si è sposato e che poi è stato mollato dalla moglie perchè era un marito di merda. Adesso ha 60 anni ed è single e passerà tutta la sua vecchiaia da solo. E' lui vuole che questo succeda anche a me, non vuole che io sia felice e che possa trovare l'amore, no, lui vuole farmi fare la sua stessa fine di merda.

Io ho lottato per cercare di convincere i miei a farmici andare all'Arci, ma niente. Dopo l'ennesimo litigio mia madre ha anche avuto il coraggio di chiedermi "Perchè sei sempre così arrabbiato e nervoso?". Dopo tutti questi litigi mi sono stufato e le ho detto chiaro e tondo "Basta, all'Arci non ci vado non preoccuparti, ci risentiamo quando mi sono suicidato". Non ne posso davvero più, la mia vita mi sta scorrendo addosso come se fosse un fiume. Io vengo travolto, ma non so nemmeno da cosa. E' sempre la stessa solfa "Vai a scuola, torna a casa, stai tutto il pomeriggio davanti al PC, litiga con gli altri" scendo raramente di casa. Ad esempio ricordo come se fosse ieri il giorno di Capodanno e invece sono già passati tre mesi... ma in questi tre mesi che è successo? Niente. Sono stato tutti i giorni al PC.

Anche ultimamente che nel mio paese c'era una grande festa popolare sono sceso pochissime volte. Ma che scendo a fare? Per vedere dei bei ragazzi con cui non potrò mai nemmeno parlare? Per vedere le coppiette felici mano nella mano? Per vedere gli altri fottuti sedicenni che ridono e scherzano con i loro amici?

Non ce la faccio più, vivere è diventato un peso, vorrei davvero tanto darci un taglio netto.

 

Penso sia bene far capire ai tuoi (soprattutto a tua madre da quel che ho capito) che all'Arcigay non fanno le cretinate che pensano, ma ben altro. Rendere loro note le attività dell'associazione potrà, se non convincerli, farli capire che non c'è nulla di male nel frequentarla. Detto questo è tutta una scusa, perchè il problema non è l'Arcigay di per sé, ma la situazione in generale.

Penso che tu debba andare avanti come un treno, devi essere libero di vivere la tua vita, come vuoi tu. Lasciare i tuoi genitori completamente da parte, però, non ti aiuterà, ti creerebbe soltanto problemi. Penso quindi sia meglio parlare coi tuoi, specialmente con tua madre, e convincerli se non ad accettare definitivamente la situazione, a permetterti di andare per il momento all'Arcigay.

 

P.S. Invece di dire loro: Sono gay, e basta! (li farebbe soltanto diventare acidi), dì loro che vuoi conoscere persone che magari hanno le tue stesse perplessità, le tue stesse paure (i problemi tipici che abbiamo, in genere, in un mondo sostanzialmente omofobo). Insomma non rendere la situazione definitiva ai loro occhi (è una sporca bugia ma fa ingoiare la pillola coi dovuti tempi).

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devi, dico devi, imparare a far buon viso a cattiva sorte, Tu come tanti, Tu come tutti, a turno.

La "perfezione", la pace, grosso modo arrivano da grandi, mica nell'età dello sviluppo, caro mio.

Direi anche che farsi il sangue marcio per combattere i mulini a vento non serve a nulla. 

Una ragionata resistenza passiva, un caricare la molla per il futuro, senza drammi senza odio e con il filo di amarezza che accompagna la vita di qualunque essere pensante: questo Ti auguro, boy.  

Ma come, questi non dovrebbe essere gli anni migliori? Se questi sono i migliori mi  chiedo come saranno gli altri... sono sempre più convinto che quello che dicono i grandi, cioè che l'adolescenza è il periodo migliore, sia una cazzata.

 

Penso sia bene far capire ai tuoi (soprattutto a tua madre da quel che ho capito) che all'Arcigay non fanno le cretinate che pensano, ma ben altro. Rendere loro note le attività dell'associazione potrà, se non convincerli, farli capire che non c'è nulla di male nel frequentarla. Detto questo è tutta una scusa, perchè il problema non è l'Arcigay di per sé, ma la situazione in generale.

Penso che tu debba andare avanti come un treno, devi essere libero di vivere la tua vita, come vuoi tu. Lasciare i tuoi genitori completamente da parte, però, non ti aiuterà, ti creerebbe soltanto problemi. Penso quindi sia meglio parlare coi tuoi, specialmente con tua madre, e convincerli se non ad accettare definitivamente la situazione, a permetterti di andare per il momento all'Arcigay.

 

P.S. Invece di dire loro: Sono gay, e basta! (li farebbe soltanto diventare acidi), dì loro che vuoi conoscere persone che magari hanno le tue stesse perplessità, le tue stesse paure (i problemi tipici che abbiamo, in genere, in un mondo sostanzialmente omofobo). Insomma non rendere la situazione definitiva ai loro occhi (è una sporca bugia ma fa ingoiare la pillola coi dovuti tempi).

No, mia madre in realtà è quella che si è dimostrata più aperta e comprensiva, aveva solo paura che all'Arci ci potessero essere persone cattive... ne abbiamo parlato oggi e ha detto che vuole accompagnarmi all'Arci per conoscere chi ci sta dentro, ma solo per stare anche un minimo più tranquilla. Il vero problema è mio padre, che fra l'altro è colui che mi ha rovinato l'infanzia. Nonostante non viva più con me continua a rompere le scatole... purtroppo devo avere il suo consenso perchè non solo potrebbe chiamare un avvocato e raccontare qualche balla per far andare nei guai mia mamma (sono separati, ne sarebbe capace) ma anche perchè comunque la città in cui si trova l'Arci è si vicina, ma devo comunque prendere il treno. Per il treno ci  vuole il biglietto e spendere ogni volta tre euro a settimana ,o anche di più visto che fanno altre attività non solo il Giovedì, non mi va perchè la mia paghetta è proprio misera (cinque euro a settimana). Mio padre è l'unico che ha la macchina quindi potrebbe accompagnarmi e farmi risparmiare il biglietto, ma non penso che mi dia la disponibilità. Mia madre vuole comprarsi una macchina, le ho chiesto se potrà accompagnarmi spesso all'Arci quando ce l'avrà, mi ha detto sì ma... prima deve vendere dei mobili. Insomma, una situazione di merda!

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Ma come, questi non dovrebbe essere gli anni migliori?

enorme cazzata

 

 

mia madre in realtà è quella che si è dimostrata più aperta e comprensiva, aveva solo paura che all'Arci ci potessero essere persone cattive... ne abbiamo parlato oggi e ha detto che vuole accompagnarmi all'Arci per conoscere chi ci sta dentro, ma solo per stare anche un minimo più tranquilla.

più che all'arci, credo le farebbe bene intanto confrontarsi un attimo con qualcuno dell'agedo (sempre sia lodata!!)

stavo controllando se tante volte ce ne fosse qualcuna dalle parti tua,

ma almeno da questa lista http://www.agedonazionale.org/wp-content/uploads/2016/02/sedi-territoriali-pdf.pdf noto che stranamente non hanno referenti nè sedi in campania.

 

vabbè, potreste sempre (lei, o te, o tutti e due insieme -e forse sarebbe più consigliabile sta soluzione-) intanto mandare una mail o farvi una chiacchierata telefonica con qualcuno di loro, anche solo x chiedere consiglio a chi cmq sti passaggi *delicati* li ha già affrontati

Edited by freedog
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Guarda che puoi tranquillamente sposarti una donna e poi andati a far fare i pompini nella pinetina di Paestum.

 

A parte gli scherzi penso che la tua famiglia non ti capirá mai perché se ti accettasse in toto i tuoi genitori dovrebbero ammettere di aver buttato le loro rispettive vite nel cesso.

 

Poverini non ti fanno pena? Tu gli stai dicendo che potresti essere felice pur essendo gay ma ti rendi conto che uno come tuo padre ci ha rinunciato? Se tu ci riesci metteresti a nudo questa realtà e li costringeresti alla depressione e al suicidio. Pena pena pena

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

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Capricorno57

 

 

enorme cazzata

Akira però ha ragione: anche dalle mie parti è un modo di dire abbastanza comune, che da piccoli è meglio che a una certa età... 

Forse perchè tanti hanno il mal di schiena? si sentono travolti dalla vita vera?  

Balle, comunque.

La vita vera è avere l'indipendenza, che si raggiunge a una certa età di solito, e neanche sempre. 

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LocoEmotivo

Ma come, questi non dovrebbe essere gli anni migliori?

Dovrebbero, sì.

In realtà ti si spalanca (forse per la prima volta) il mondo nella sua intera, vasta complessità - ma tu (in quanto adolescente, non in quanto Akira) sei poco più che un bambino e, quindi, non sai gestirlo.

Stai combattendo contro domande che oggi sono ben più grandi di te, e solo domani riuscirai a trovare le risposte che cerchi.

"Gli anni migliori"... Puah! Per soffrire come una bestia, altro che.

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enorme cazzata

 

 

più che all'arci, credo le farebbe bene intanto confrontarsi un attimo con qualcuno dell'agedo (sempre sia lodata!!)

stavo controllando se tante volte ce ne fosse qualcuna dalle parti tua,

ma almeno da questa lista http://www.agedonazionale.org/wp-content/uploads/2016/02/sedi-territoriali-pdf.pdf noto che stranamente non hanno referenti nè sedi in campania.

 

vabbè, potreste sempre (lei, o te, o tutti e due insieme -e forse sarebbe più consigliabile sta soluzione-) intanto mandare una mail o farvi una chiacchierata telefonica con qualcuno di loro, anche solo x chiedere consiglio a chi cmq sti passaggi *delicati* li ha già affrontati

Ma infatti lo penso che io che sia una grande cazzata, è solo un detto che ripetono spesso dalle mie parti o in giro su internet.

Comunque io sto chattando spesso con l'Arci per informarmi bene su come funzionassero le cose la da loro e sono stati anche molto disponibili.

 

Guarda che puoi tranquillamente sposarti una donna e poi andati a far fare i pompini nella pinetina di Paestum.

 

A parte gli scherzi penso che la tua famiglia non ti capirá mai perché se ti accettasse in toto i tuoi genitori dovrebbero ammettere di aver buttato le loro rispettive vite nel cesso.

 

Poverini non ti fanno pena? Tu gli stai dicendo che potresti essere felice pur essendo gay ma ti rendi conto che uno come tuo padre ci ha rinunciato? Se tu ci riesci metteresti a nudo questa realtà e li costringeresti alla depressione e al suicidio. Pena pena pena

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

Beh, posso dirti che ora come ora per mio padre non provo nemmeno più odio o rabbia, semplicemente non provo nulla. Non mi fa pena, non lo odio, non lo amo... niente di niente. Per mia madre invece... boh, i sentimenti che provo per lei cambiano di continuo.

 

Akira però ha ragione: anche dalle mie parti è un modo di dire abbastanza comune, che da piccoli è meglio che a una certa età... 

Forse perchè tanti hanno il mal di schiena? si sentono travolti dalla vita vera?  

Balle, comunque.

La vita vera è avere l'indipendenza, che si raggiunge a una certa età di solito, e neanche sempre. 

No, ma infatti anche io penso sia una scemenza quella che dicono, secondo me gli anni migliori sono quelli che vive in pace con te stesso.

 

Dovrebbero, sì.

In realtà ti si spalanca (forse per la prima volta) il mondo nella sua intera, vasta complessità - ma tu (in quanto adolescente, non in quanto Akira) sei poco più che un bambino e, quindi, non sai gestirlo.

Stai combattendo contro domande che oggi sono ben più grandi di te, e solo domani riuscirai a trovare le risposte che cerchi.

"Gli anni migliori"... Puah! Per soffrire come una bestia, altro che.

Di solito chi dice che l'adolescenza è il periodo migliore aggiunge che "tanto voi adolescenti siete spensierati, non avete problemi" che è invece una stronzata perchè non è vero, penso valga un po' per tutti. Ognuno nel suo piccolo hai i suoi problemi, nessuno vive completamente spensierato, mai. Non mi permetterei mai di sminuire gli ovvi problemi degli adulti, ma mi da alquanto fastidio quando trattano con superficialità le problematiche degli adolescenti, anche perchè spesso parlano senza conoscere a fondo le situazioni. 

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No, mia madre in realtà è quella che si è dimostrata più aperta e comprensiva, aveva solo paura che all'Arci ci potessero essere persone cattive... ne abbiamo parlato oggi e ha detto che vuole accompagnarmi all'Arci per conoscere chi ci sta dentro, ma solo per stare anche un minimo più tranquilla. Il vero problema è mio padre, che fra l'altro è colui che mi ha rovinato l'infanzia. Nonostante non viva più con me continua a rompere le scatole... purtroppo devo avere il suo consenso perchè non solo potrebbe chiamare un avvocato e raccontare qualche balla per far andare nei guai mia mamma (sono separati, ne sarebbe capace) ma anche perchè comunque la città in cui si trova l'Arci è si vicina, ma devo comunque prendere il treno. Per il treno ci  vuole il biglietto e spendere ogni volta tre euro a settimana ,o anche di più visto che fanno altre attività non solo il Giovedì, non mi va perchè la mia paghetta è proprio misera (cinque euro a settimana). Mio padre è l'unico che ha la macchina quindi potrebbe accompagnarmi e farmi risparmiare il biglietto, ma non penso che mi dia la disponibilità. Mia madre vuole comprarsi una macchina, le ho chiesto se potrà accompagnarmi spesso all'Arci quando ce l'avrà, mi ha detto sì ma... prima deve vendere dei mobili. Insomma, una situazione di merda!

 

Va bene, spero che la situazione migliori, e migliorerà, non preoccuparti :D. Magari per ora potresti provare ad andare solo ogni tanto, poi se riuscirai ad avere la macchina ci andrai più spesso, buonafortuna :):)

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guarda concordo in pieno con chi ti consigliava un terapeuta... aiuta e tanto.... magari non hai trovato uno che ti "ispirasse fiducia" ...oggettivamente se hai pensato al suicidio DEVI farlo prima che sia troppo tardi...i tuoi genitori faticano a capire?...benvenuto nel club! sono pochi quelli che capiscono... molti fingono di non sapere, altri si allontanano...altri ancora reagiscono in modo violento... purtroppo ti aspetta un lungo e difficile percorso e devi avere i nervi saldi...specialmente in questa fase ...per il resto sull'arci non so dirti nulla perchè non l ho mai frequentata... un abbraccio e fatti forza!!

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Va bene, spero che la situazione migliori, e migliorerà, non preoccuparti :D. Magari per ora potresti provare ad andare solo ogni tanto, poi se riuscirai ad avere la macchina ci andrai più spesso, buonafortuna :):)

Grazie!

Purtroppo però i miei problemi non sono solo i miei genitori, il problema sono anche io. Nel senso che per varie cose ho una sfiducia completa nell'amore e nell'amicizia ,sono molto influenzato anche dalle brutte esperienze di mia mamma, tendo a dare fiducia raramente e poi la prendo o vado in allarme anche per il gesto più piccolo. Uff, molto complessato...

 

guarda concordo in pieno con chi ti consigliava un terapeuta... aiuta e tanto.... magari non hai trovato uno che ti "ispirasse fiducia" ...oggettivamente se hai pensato al suicidio DEVI farlo prima che sia troppo tardi...i tuoi genitori faticano a capire?...benvenuto nel club! sono pochi quelli che capiscono... molti fingono di non sapere, altri si allontanano...altri ancora reagiscono in modo violento... purtroppo ti aspetta un lungo e difficile percorso e devi avere i nervi saldi...specialmente in questa fase ...per il resto sull'arci non so dirti nulla perchè non l ho mai frequentata... un abbraccio e fatti forza!!

Non penso che andrà da qualcuno per parlare, ci sono già stato per tre anni e non mi va di tornarci.

Grazie per il sostegno!

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Grazie!

Purtroppo però i miei problemi non sono solo i miei genitori, il problema sono anche io. Nel senso che per varie cose ho una sfiducia completa nell'amore e nell'amicizia ,sono molto influenzato anche dalle brutte esperienze di mia mamma, tendo a dare fiducia raramente e poi la prendo o vado in allarme anche per il gesto più piccolo. Uff, molto complessato...

 

Sono simile a te in questo, non preoccuparti, ti capisco xd. Posso dirti che migliora col tempo, a patto che tu faccia dei piccoli sforzi, imparerai che la gente fa i suoi errori e bisogna prenderla con leggerezza quando "sgarra", hai una vita davanti caro, non temere :D

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Sono simile a te in questo, non preoccuparti, ti capisco xd. Posso dirti che migliora col tempo, a patto che tu faccia dei piccoli sforzi, imparerai che la gente fa i suoi errori e bisogna prenderla con leggerezza quando "sgarra", hai una vita davanti caro, non temere :D

Quali sforzi dovrei fare?

Comunque io non so nemmeno se sono in grado di innamorarmi...

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  • 2 weeks later...

il miglior commento di sempre a mio avviso è questo di @

 

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toccante, vero e palpabile... Akira-chan prendi spunto e ripigliate   :aha:

Edited by Zafkiel
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