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FILM THE WEEKEND - CENSURA CEI


Sampei

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Ciao a tutti, quasi sicuramente esisterà già un topic del genere, ad ogni modo invito chiunque voglia e possa ad andare al cinema a vedere The Weekend, film LGBT evidentemente ritenuto sufficientemente "pericoloso" da parte della CEI da spingerla a convincere TUTTE  le grandi catene di multisala italiani a NON proiettarlo.

 

Invito dunque chi abbia voglia e possibilità ad andare al cinema a vederlo. Le sale superstiti sono indicate qui di seguito, sono gli unici cinema dell'intera Penisola ad essere sfuggiti alla censura.

 

Bologna – Cinema Odeon  

Modena – Cinema Filmstudio 7B  

Parma – Cinema Edison  

Reggio Emilia – Cinema Jolly  

Genova – Cinema City  

Milano – SpazioCinema Apollo  

Trieste – Cinema Ariston 

Venezia – Cinema Giorgione Multisala 

Roma – Cinema Quattro Fontane 

Torino – Cinema Romano

 

Fonte:

https://www.lastampa.it/2016/03/10/spettacoli/la-cei-boccia-weekend-e-il-film-lgbt-esce-solo-in-cinema-cos-funziona-la-censura-dei-vescovi-G6PKcVYzpXmyGfn5JqWktJ/pagina.html

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Onestamente mi pare che la presa di posizione Cei precluda la proiezione solo nei cinema parrocchiali/di proprietà ecclesiastica, che pare costituiscano la gran parte dei piccoli cinema amatoriali.

Anche se spesso le strutture sono gestite da laici la decisione della commissione di critica cinematografica Cei a rigore dovrebbe spingere i parroci a vietare il film.

 

Questo sarebbe un problema perché il film già non aveva mercato nei cinema "commerciali" e la sua distribuzione naturale sarebbe dovuta arrivare attraverso quelli d'essai.

 

 

Credo che @freedog potrebbe meglio spiegarci la vicenda, la mia impressione é che weekend non sia stato ritenuto "vendibile" da tutte le sale e che ora la Teodora si stia, giustamente, perché il commercio é fatto così, facendo pubblicità alle spalle della Cei(che non é neanche direttamente responsabile essendo stati i loro critici di regime a decidere)

Edited by Demò
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Da quello che ho capito io anche le grandi catene di multisala (The Space, UCI, Movie Planet) si sono conformate al volere della CEI.

 

Prova "in negativo" ne è che in alcune di esse si è dato comunque spazio a film come Carol o The Danish Girl, che sono stati (possiamo anche discutere sul perché) evidentemente ritenuti politicamente molto meno fastidiosi.

 

Un argomento su tutti: in The Weekend l'omofobia si vede, c'è, è palpabile ed aleggia sulla vita dei protagonisti in maniera chiara e costante addentrandosi nella loro vita intima a sbalzi ricorrenti. E' invece irrealisticamente inesistente o comunque poeticamente ignorata in Carol, come già avevo notato in passato.  http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/32121-carol-una-piacevole-sopresa-e-un-dubbio/?hl=carol

Edited by Sampei
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Semplicemente quelle sono grandi produzioni molto pubblicizzate e distribuite da "pezzi grossi" mentre weekend é un film indipendente girato in 17 giorni con un budget di 120000 sterline nel 2011.

E a distribuirlo in Italia nel 2016 é la Teodora che temo sia un pesce piccolissimo.

 

Immagino sia stato giudicato improponibile al pubblico italico da parte delle altre aziende anche per i suoi contenuti, quindi la componente omofobica esiste, peró il fatto positivo é che ora l'argomento omosessualità tira, al punto che già é sorto un piccolo caso mediatico intorno al film, cosa che certamente contribuirà a farlo vedere.

Edited by Demò
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Saramandasama

Ne hanno parlato anche al Cinematografo di Marzullo. Che non si è smentito mnei suoi commenti imbarazzanti del tipo, rivolgendosi alla psicologa di turno: "L'omosessualità non è più un problema, vero?"

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Penso più per una questione di costi... far proiettare in tutte le sale di tutt'Italia un film così non so quanto sarebbe conveniente. 

Molto probabilmente non riempiranno neanche le sale in questi cinema "minori" figuriamoci in maxisale da 300 e passa posti come quelle della grandi catene. 

 

Sulla questione della CEI non penso sia questo un problema: UCI ha proiettato, anche prima degli oscar, Il caso spotlight che penso sia ben peggio che The Weekend. Almeno per l'immagine della chiesa. 

Edited by lollone
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Guardate che é uscito nel 2011 qui arriva solo adesso che ci sono le unioni civili

Infatti, è già tanto che lo proiettino in alcune sale.

Non dico che ci dovremmo accontentare ma, dopotutto, Roma non è stata costruita in un giorno.

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Sulla questione della CEI non penso sia questo un problema

Non è mica una mia supposizione che la CEI abbia posto il veto sul film, la CEI ha ufficialmente dichiarato che il film non doveva essere proiettato. Inoltre non dirmi che un lesbodrama intimista psicologico ambientato negli anni cinquanta come Carol sia in grado di attirare folle oceaniche.

 

@Xenon @Demò piantatela di fare i Don Abbondio di turno alzate il culetto e andate a vederlo al cinema HOP HOP

Edited by Sampei
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Ciao a tutti, quasi sicuramente esisterà già un topic del genere, ad ogni modo invito chiunque voglia e possa ad andare al cinema a vedere The Weekend, film LGBT evidentemente ritenuto sufficientemente "pericoloso" da parte della CEI da spingerla a convincere TUTTE  le grandi catene di multisala italiani a NON proiettarlo.

 

Sono molto stupito dall'assenza di sale a Padova, dove da vent'anni si fa il festival delle giornate di cinema omosex... 

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Non è mica una mia supposizione che la CEI abbia posto il veto sul film

 

il "non penso sia un problema" era riferito alle grandi catene. 

Loro guardano il profitto, molto probabilmente se nello stesso film ci fosse stato di Caprio lo avrebbero proiettato ben volentieri. 

 

Ne parlavo ieri sera con dei miei amici e a dire il vero nessuno di loro era interessato a vederlo... forse è questo il problema. 

Edited by lollone
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Ma infatti ... de che state a parlà?  è un film del 2011...viene proiettato in lingua originale coi sottotitoli... sarebbe stato distribuito in 10 sale anche se avesse parlato della storia di Giovanna d'Arco...

 

Non è film adatto al grande pubblico... e questo non perché tratta di "omosessualità e droga" ma perché è un film pieno di silenzi...lento...volto alla riflessione...da seguire in modo attivo e critico...incentrato sui dialoghi più che sulle azioni...  e la ggente (quella con due g) non lo va a vedere... perché se no alla fine del film i commenti sarebbero.. che film demmerda!!  ma di che parla!! non succede niente...ci sono sti due che parlano tutto il tempo!! è noioso!! ho buttato 7 euro e 50 nel cesso!! che palle...mi stavo addormentando!! che senso ha?? perché non c'erano macchine che esplodevano?? non capisco!!! 

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Le piccole produzioni non hanno accesso alle catene mainstream è sempre stato così e la Cei non c entra assolutamente nulla

 

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Ad ogni modo esco dal topic, ma non tanto, e sul film spotlight? Credo si intitoli così, il film scandalo sui preti pedofili? La Cei ha detto qualcosa?

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Quello che a me interesserebbe sapere piuttosto (anche io la penso come risposto sopra, parliamo di un'opera "indie", di nicchia) è la censura nel film. La versione proiettata in sala adesso è fedele all'originale?

 

Lo chiedo perché non ho mai sofferto, in generale, l'idea di ciucciarmi dei cut arbitrari ad opera di chissà chi, cosa che mi impedisce di vedermi e valutare autonomamente (grazie, ce la posso fare) il lavoro come l'autore l'ha partorito. Piuttosto me lo guardo ben più volentieri in inglese

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la Cei non c entra assolutamente nulla

 

A COSTO DI RIPETERMI, pur di combattere il vostro nauseante giustificazionismo lo faccio volentieri, la CEI ha esplicitamente comunicato che il film non avrebbe dovuto essere proiettato in Italia.

 

https://it.cinema.yahoo.com/post/140681773211/teodora-film-contro-la-cei-per-la-bocciatura-del

 

http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=8489

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A COSTO DI RIPETERMI, pur di combattere il vostro nauseante giustificazionismo lo faccio volentieri, la CEI ha esplicitamente comunicato che il film non avrebbe dovuto essere proiettato in Italia.

 

https://it.cinema.yahoo.com/post/140681773211/teodora-film-contro-la-cei-per-la-bocciatura-del

 

http://www.chiesacattolica.it/pls/cci_new_v3/v3_s2ew_consultazione.mostra_pagina?id_pagina=8489

Il punto non è che loro lo dicono il punto è che magari qualcuno li ascolti. Sampei sapessi quanti ma quanti ma quanti ma quanti ma quanti ma quanti film strameritetebbero di essere visti e non hanno l adeguata distribuzione.

 

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è che magari qualcuno li ascolti

 

Se su un paese di sessanta milioni di abitanti solo dieci sale lo mandan su, direi che li ascoltano eccome : (

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Eh sì...eppure io qualche anno fa ho potuto vedere senza problemi Lo sconosciuto del lago, che manco era un bel film...

c'entrerà la concomitanza colla Cirinnà, e allora è come dice Sampei, oppure Teodora ha altre difficoltà di distribuzione che non colgo.

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Io ho visto il film e penso che se lo avessero distribuito nelle grandi catene la gente se ne sarebbe andata dopo venti minuti e sarebbero state vuote. 

 

Anche Spotlight ha avuto forti condanne da parte di molti vescovi (parlo di USA) eppure lo hanno distribuito, così come in Italia. 

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@@schopy, L'inconnu du lac aveva quel pregio che permette ai film lgbt di passare indenni alla censura CEI: la visione distruttiva-autodistruttiva di fondo del concetto di omosessualità, il taglio "documentaristico" con cui l'autore fa la sua escursione APOLITICA nel mondo omosessuale, e come ne è entrato all'inizio del film, così ne esce alla fine dello stesso lasciando tutto e tutti... indenni. E' in fondo il medesimo meccanismo di Carol e di tanti altri film italiani intimisti che si limitano a sviscerare quel quanto basta di personale che sia utile alla narrazione di un fatto, senza scomodare nulla che vada al di fuori del set.

 

In The Weekend c'è qualcosa di gravissimo ed eversivo: la rivendicazione esplicita di pubblicità della manifestazione di affetto fra due uomini così come della dignità narrativa ma anche sociale del sesso fra due uomini.

 

I protagonisti non solo ne parlano, ma parlano anche di quanto il non poterla realizzare o il doverlo fare solo di nascosto abbia inciso e inciderà sempre sulla loro vita privata.

 

E' disastroso e rivoluzionario che si rischi di far passare troppo liberamente un messaggio del genere per un sistema socio-culturale come quello italo-ecclesiastico che fa della negazione della pubblica dignità dell'omosessualità il fulcro basilare ed indiscutibile di qualsiasi tentativo di affrontare l'argomento ufficialmente ed officiosamente.

 

The Weekend insinua nello spettatore lo spaventoso, sottile, strisciante dubbio che il finale avrebbe potuto essere differente se le cose non stessero come stanno dal punto di vista politico e sociale.

 

E questo evidentemente è stato giudicato intollerabile dal Santo Comitato.

Edited by Sampei
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In un modo o nell'altro lo vedrò, sono curioso...

Ho letto in giro alcuni commenti di gente che diceva che le sale dei cinema dove lo hanno proiettato erano piene a tutti gli orari... Abbiamo dei cinema multisala con oltre 10 sale, vuoi che la più piccola e infognata non potesse sopportare una settimana di un film meno mainstream? In cinema dove magari proiettano film di anni fa in lingua originale (iniziativa lodevole sia chiaro, per dire che comunque sono sale piccole che non danno tutto questo guadagno al cinema)...

Va bene che la casa che lo ha distribuito è piccola e tutto quello che volete ma è strano che altri film di nicchia siano stati proiettati in tutta Italia mentre questo che non è stato passato dalla cei abbia avuto questo trattamento...

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In The Weekend c'è qualcosa di gravissimo ed eversivo: la rivendicazione esplicita di pubblicità della manifestazione di affetto fra due uomini così come della dignità narrativa ma anche sociale del sesso fra due uomini.

 

I protagonisti non solo ne parlano, ma parlano anche di quanto il non poterla realizzare o il doverlo fare solo di nascosto abbia inciso e inciderà sempre sulla loro vita privata.

 

E' disastroso e rivoluzionario che si rischi di far passare troppo liberamente un messaggio del genere per un sistema socio-culturale come quello italo-ecclesiastico che fa della negazione della pubblica dignità dell'omosessualità il fulcro basilare ed indiscutibile di qualsiasi tentativo di affrontare l'argomento ufficialmente ed officiosamente.

 

The Weekend insinua nello spettatore lo spaventoso, sottile, strisciante dubbio che il finale avrebbe potuto essere differente se le cose non stessero come stanno dal punto di vista politico e sociale.

 

E questo evidentemente è stato giudicato intollerabile dal Santo Comitato.

 

... mlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlmlml...

 

Let's schizz

Edited by Shell
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In un modo o nell'altro lo vedrò, sono curioso...

Ho letto in giro alcuni commenti di gente che diceva che le sale dei cinema dove lo hanno proiettato erano piene a tutti gli orari...

A Milano c'è un solo cinema che lo proietta... i gay milanesi (e dintorni) si dovranno stringere, le sale saranno molto hot.

Edited by Xenon
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Sulla questione della CEI non penso sia questo un problema: UCI ha proiettato, anche prima degli oscar, Il caso spotlight che penso sia ben peggio che The Weekend. Almeno per l'immagine della chiesa. 

 

peccato che il caso spotlight non è stato valutato "scabroso/inutilizzabile" ma "Complesso/problematico/dibattiti * "

 

* costruito con cura, ben diretto e interpretato con vigore, il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria, ben tenendo presente l'opportunità di fornire allo spettatore alcuni elementi di conoscenza per seguire meglio i fatti e i vari modi di approccio alla cronaca. Quello della pedofilia è argomento troppo delicato per essere affidato a tesi o antitesi affrettate o superficiali.

 

http://www.siti.chiesacattolica.it/pls/siti/datafilm_cnvf.dati_film?c_doc=7453&origine=0

 

 

Le piccole produzioni non hanno accesso alle catene mainstream è sempre stato così e la Cei non c entra assolutamente nulla

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

 

 

Quello che dici è quasi vero, quasi, questi film si affidano al circuito d'essai, mandato in sala anche dai cinema multiplex come UCI anche se in copie ridotte (es. Pride) ma questo circuito in italia è condizionata dalle cnvf della cei

Edited by AAL
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Quello che dici è quasi vero, quasi, questi film si affidano al circuito d'essai, mandato in sala anche dai cinema multiplex come UCI anche se in copie ridotte (es. Pride) ma questo circuito in italia è condizionata dalle cnvf della cei

 

Ecco, Pride. Pride l'hanno proiettato a suo tempo anche al cinema del becerissimo centro commerciale udinese, cinema multisala dove proiettano tutti i film dei minions per capirci

Io piacevolmente stupito di ciò me l'ero andato a vedere (data unica, 1 forse 2 proiezioni)

 

La sala era vuota, ma vuota nel senso che c'eravamo io, amico e basta

Edited by Shell
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