Jump to content

Germania, cresce il partito anti-immigrati AfD: "No a gender, aborto e quote rosa"


Rotwang

Recommended Posts

Alternative für Deutschlandossia Alternativa per la Germania, è un partito populista di destra, xenofobo e conservatore in ascesa. Angela Merkel non sembra scomporsi troppo, ma alcune sue promesse non mantenute continuano a far salire i consensi di questa formazione recente, che un tempo era nota solo per le sue posizioni euroscettiche e contro i rifugiati.

Emerge un partito che vuole lo stop immediato alle sanzioni economiche contro la Russia, che sono politicamente sbagliate e non hanno effetti, che sostiene il nucleare e vorrebbe abrogare la legge sulle energie rinnovabili. La politica ha stilizzato il cambiamento climatico come una catastrofe provocata dall'uomo. Quanto alla famiglia, AfD non si limita a dire no alle adozioni gay e ad opporsi all'aborto (la sua leader, Frauke Petry, chiese un referendum sull'aborto e auspicò che ogni famiglia tedesca avesse tre figli), ma si spinge oltre: la AfD si oppone rigorosamente alle politiche di "gender mainstreaming", ad esempio l'incentivazione delle quote rosa nei musei, nelle orchestre e nei teatri, l'equiparazione uomo-donna e la "propaganda" statale per le minoranze sessuali, intende perfino cancellare le cattedre universitarie sui gender studies.

Il partito della Petry inoltre vorrebbe rafforzare la cultura tedesca, cioè la Leitkultur (cultura guida), ad esempio obbligando a portare opere classiche germaniche nei teatri, nei musei e nelle orchestre per stimolare l'identificazione con la propria patria.

 

Ecco l'intervista di Repubblica con la Petry.

 

Angela Merkel è stata criticata fortemente, anche dal suo partito, perché non vuole stabilire un tetto agli arrivi dei profughi. Ma lei cosa propone?
"Su Angela Merkel e i governi che l'hanno preceduta grava la responsabilità di una politica migratoria catastrofica. Di questo passo, è una traiettoria che rischia di spazzare via l'Europa democratica e liberale degli ultimi decenni. Io penso che possiamo aiutare senza problemi i profughi veri, soprattutto coloro che provengono dalla Siria o i cristiani perseguitati dell'Iraq. Ma per frenare l'immigrazione clandestina, soprattutto i migranti economici, occorre mandare un segnale politico molto chiaro ai Paesi di origine: controlli alle frontiere, l'eliminazione di incentivi finanziari che possano attirarli qui e una riforma del diritto di asilo".

 

In Sassonia-Anhalt siete dati addirittura al 19%. Pensa che possiate diventare un giorno una "volkspartei", un partito di massa?

 "Ne sono convinta. Tra i nostri membri ci sono esponenti di tutti gli strati della società, operai, accademici, studenti, pensionati, disoccupati. Ma anche tra i nostri elettori il quadro è simile. L'Afd raccoglie consensi in tutta la società, non solo in singoli gruppi".

 

Qualcuno la definisce "la Marine Le Pen tedesca". Cosa ne pensa? Ci sono molte somiglianze tra il suo partito e il Front National o anche la Lega di Matteo Salvini?

"Qual è lo scopo di questa domanda? Noi coltiviamo rapporti con molti partiti, al livello europeo. Ma il nostro compito principale è occuparci dei problemi tedeschi". 

 

Siete ancora dell'idea che la Germania debba uscire dall'euro? 

"E' l'Europa intera che avrebbe bisogno di chiudere con l'esperienza dell'euro. Bisognerebbe tornare alle monete nazionali o a gruppi più piccoli che mantengano una valuta unica. Anche la Germania ne avrebbe bisogno. Ogni Paese ha bisogno della moneta che si adegua meglio alla sua economia. Siccome l'euro non può rispettare questa elementare regola economica, va abolito. Altrimenti i divari economici - e sociali - tra singoli Paesi non faranno che crescere".

 

Lei è finita recentemente nella bufera per aver detto che in casi di emergenza bisognerebbe poter sparare alle frontiere contro i migrati illegali.

"In quell'intervista, dopo ripetute insistenze, ho spiegato qual è attualmente la cornice legale in Germania. La questione era se si possono difendere le frontiere in generale o no. Alcuni politici continuano a ripetere che non si possono difendere. Io ho semplicemente chiarito che i confini possono essere difesi, eccome, e che, anzi, è obbligatorio difenderli, se la sovranità nazionale è minacciata. La riproduzione sbagliata e fuorviante delle mie parole - "voglio sparare ai profughi" - è diffamante. La verità è che i vecchi partiti ci temono e che i media pensano solo a fare audience. Per raggiungere questo scopo, ogni mezzo è giustificato".

 

Quanto è vicino il suo partito agli anti-musulmani di Pegida? Alcuni esponenti di primissimo piano dell'Afd sono andati alle loro manifestazioni contro la presunta "islamizzazione" dell'occidente. E tra i manifestanti ci sono anche neonazisti, non solo "cittadini preoccupati". 

"L'Afd esiste da molto più tempo. Le nostre battaglie sono per una democrazia più diretta, per regole più severe sulle politiche migratorie e sul diritto di asilo, ma in generale per un rispristino della legalità - quotidianamente calpestata dal governo Merkel - e per una migliore politica per le famiglie. Chiediamo anche di rafforzare la sicurezza interna smettendola di tagliare fondi alla polizia, di non esagerare con il mainstream gender, di fare politiche più intelligenti verso la Russia. Ma in ogni caos l'Afd è un partito intenzionato a rafforzare la democrazia a favore degli elettori".
 

Sì, ma cosa ne pensa di Pegida? 
"E' un movimento che porta in strada - a ragione - il malessere dei cittadini. Ma non c'è nessun legame con loro, né organizzativo, né dal punto di vista dei contenuti - tutto il resto è calunnia. Purtroppo non ci si occupa mai con il dovuto distacco di questo fenomeno".

 

Le loro piazze pullulano di estremisti di destra

"Se estremisti di destra partecipano alle loro manifestazjoni, tocca agli organizzatori risponderne. Io, però, non c'entro nulla. E anche la sua domanda è problematica. Non sarebbe molto più problematico per il senso della democrazia se manifestazioni pacifiche non potessero essere più organizzate per il dubbio che vi partecipino gruppi o persone indesiderati?"
 

Il suo vice, Alexander Gauland ha detto in un'intervista che sulla questione dei profughi "non dobbiamo farci ricattare dagli occhi dei bambini". Non è un po' brutale? Quei bambini scappano da guerre.
"La guerra è brutale perché si basa sul fanatismo religioso e su interessi geostrategici. Mostrare occhi di bambini può servire, purtroppo, a evitare qualsiasi riflessione su queste cause. Allo stesso modo un'immagine del genere scongiura una discussione aperta e critica sulle politiche migratorie. Abbiamo già vissuto, in passato, un dibattito sull'immigrazione viziato dal tentativo di usare immagini del genere per promuovere la "willkommenskultur", le politiche di benvenuto. Ma ogni decisione razionale ha bisogno che si usi il cuore, ma anche la testa. Altrimenti si rischia il ricatto. Peraltro, il 70% dei migranti sono giovani uomini".

 

L'Afd viene definito un partito "populista di destra"; e lei è accusata in particolare di aver imposto al suo movimento una decisa svolta a destra dopo l'uscita del fondatore, Bernd Lucke. Come giudica questa definizione e come risponde a queste accuse?

"L'Afd è un partito liberal-conservatore che nel 2013 ha riunito diverse persone preoccupate per la crisi dell'euro e per la crescente statalizzazione dell'Unione europea. Inoltre siamo critici con l'indebolimento della democrazia dovuto alla scarsa partecipazione dei cittadini alla vita pubblica. Al livello federale, i referendum non esistono, ad oggi. E al livello dei Land, il quorum è troppo alto".

 

Le vostre idee sull'economia, contrariamente a quelle di altri partiti di destra, sono liberiste. 

"L'Afd attira persone che vogliono uno Stato snello e che vogliono godersi le proprie libertà individuali nei limiti consentiti dallo Stato di diritto. Siamo liberal-borghesi. Tra di noi ci sono anche moltissimi ex elettori dell'ala conservatrice della Cdu che sono convinti che lo Stato non sia più in grado di tutelare i loro valori. Ma ci sono anche sostenitori di uno Stato più sociale. Il nostro Stato prima scoraggia i cittadini in molti ambiti, poi cerca di limitare i danni attraverso aiuti pubblici. Meglio uno Stato che garantisca la cornice giusta (attraverso una buona politica economia e fiscale) e che sia una buona base di partenza per la giustizia sociale nel Paese".

 

A giudicare dalle dichiarazioni di alcuni esponenti del suo partito, tra i suoi seguaci si nasconde un'anima ben più radicale. 

"Che l'Afd venga definita radicale è qualcosa di abbastanza tipico per un partito giovane. Tipicamente riuniamo chi urla e chi parla a bassa voce, chi esprime le proprie opinioni in maniera più sfumata e chi no. E' molto caratteristico per una forza politica nata da poco. Si pensi ai Verdi degli anni 80, anche loro hanno attraversato scissioni e nuovi inizi. Tra l'altro, non hanno ancora deciso in che direzione vogliono andare veramente".

Edited by Rotwang
Link to comment
Share on other sites

La Stampa

 

Frauke Petry è raggiante, anche se non dismette neppure quel suo latente orgoglio ferito: il tono risentito di chi ritiene di essere incompreso nel suo paese. E la Germania, di fronte al successo della sua destra populista e anti-immigrati, l’Alternative fur Deutschland scippata agli economisti antieuro che l’avevano fondata, è sotto choc. 

 

Afd entra in tutti e tre i parlamenti regionali dove si è votato, supera in ben due casi i socialdemocratici e sfonda nell’Est con un 24% in Sassonia-Anhalt. Il sul trionfo è una chiara batosta per Angela Merkel e Sigmar Gabriel, che hanno aperto le porte del Paese ai profughi, accogliendone oltre un milione nel 2015 e rifiutando il reclamato `tetto-limite´. «Una cesura nella politica tedesca, il centro democratico viene sfidato», è il commento a caldo del vicecacelliere socialdemocratico, nella serata del “super-Sunday” tedesco, in cui si è andati alle urne in Baden-Wuettemberg, Renania-Palatinato e Sassonia-Anhalt. E Bild on line titola: «Il giorno dell’orrore per la cancelliera Merkel». «Un giorno amaro - si commenta in casa dei cristiano-democratici - in cui si deve prendere atto di una dichiarazione di guerra, e molto seriamente, da parte di Afd». 

 

«È fatta - ha esultato in uno sfogo liberatorio il vincitore di Alternativa nel Land di Stoccarda, Joerg Meuthen -. Ci hanno fatto passare per degli idioti. Non hanno ascoltato i nostri argomenti. Ci hanno dato degli estremisti di destra, il che non siamo, e non diventeremo. Ci hanno dato dei razzisti e degli xenofobi, cosa che neppure siamo». 

Il socialdemocratico Gabriel è stato salvato dal disastro totale dalla candidata renana: la presidente uscente Malu Dreyer, che si è affermata con netto scarto sull’astro nascente della Cdu, Julia Kloechner, quella che aveva attaccato la linea generosa della sua stessa leader sui richiedenti asilo facendo da sponda alla Csu. 

Va constatato che, al di là dell’esito indiscutibile della destra che raccoglie voti di protesta provenienti da tutti i partiti, gli altri portano a casa un risultato complesso da decifrare: chi vince in un Land, perde poi clamorosamente nell’altro. 

 

È il caso dei socialdemocratici, letteralmente umiliati a Stoccarda e Magdeburgo. Ma anche i Verdi, che riportano un risultato storico in Baden-Wuerttemberg, dove il presidente uscente Winfried Kretschmann li rende primo partito in una regione per la prima volta, superando la Cdu, subiscono una pesante sconfitta, invece, in Renania. 

Stando alle ultime proiezioni, in Baden-Wuerttemberg vincono dunque i Verdi di Kretschmann con il 30,7%, e sorpassano la Cdu di Guido Wolf al 27,3%. Seguono Afd al 14,5%, Spd al 12,7%, i Liberali all’8,1%, mentre è fuori dal parlamento la Linke (Sinistra) col 3,2%. In Renania, si afferma l’Spd di Malu Dreyer con il 36%; batte la Cdu della Kloechner al 32%. Afd conquista il 12,6%. Seguono i Liberali al 6,1%, i Verdi al 5%, e la Linke è fuori con il 2,7%. In Sassonia-Anhalt la Cdu di Reiner Haselhoff vince con il 30%. Afd segna un impressionante 24,2% con André Poggenburg, spiazzando la Linke, tradizionalmente forte nell’est e ora al 15,9%, e l’SPD che crolla al 10,6%. A rischio la soglia di ingresso per i liberali dati al 4,9%. 

 

In questo scenario non saranno affatto facili neppure le coalizioni per governare: anche perché nessuno vuole allearsi con Alternativa. In Baden-Wurttemberg non è ripetibile la coalizione rosso-verde, e si può immaginare un esperimento fra ecologisti e Cdu, con la novità che i primi guiderebbero l’alleanza. In Renania si può immaginare una Grosse Koalition, anche se la Dreyer ha parlato di «ultima ratio». Cdu e Spd si dovranno mettere assieme anche in Sassonia-Anhalt, e avranno bisogno anche di un’altra sponda. 

Edited by Rotwang
Link to comment
Share on other sites

Ilromantico

Sono le conseguenze di non usare il buon senso e tirare la corda. Un'immigrazione così numerosa e ingestibile non può essere assorbita. Alla fine a farne le spese è lo stesso progresso e benessere delle nazioni ospitanti, non solo per gli immigrati, ma soprattutto per l'emergere fisiologico di partiti estremisti. Si potrà pure continuare col buonismo e l'intelletualismo spicciolo, ma i partiti estremisti non emergono dal nulla e derivano da un problema mal gestito da partiti buonisti e codardi.

Link to comment
Share on other sites

  • 1 month later...

L'Espresso

 

Il mostro nascerà a Stoccarda tra il prossimo 30 aprile e il primo maggio. Giorni in cui i 20mila iscritti di “Alternative für Deutschland“ voteranno per il nuovo programma del partito d'estrema destra. Insieme alla proposta di indire un referendum per abrogare l'odiato euro, e tornare all'amato Marco, è soprattutto la più ossessiva, furiosa islamofobia la carta su cui il partito ultranazionalista si gioca il futuro.

 

I dati statistici sono i seguenti: nel Paese della Merkel vivono oggi 4,3 milioni di musulmani, 2,5 milioni dei quali turchi; circa il 5 per cento cioè degli 81 milioni di tedeschi.

 

Eppure, a sentire Frauke Petry, presidente di AfD, questi milioni di persone non è che contino o valgano un granché: “L'islam non appartiene alla Germania”, ripete la 40enne. E la sua avversione per la comunità islamica tedesca non si ferma qui. “La concezione della politica che viene predicata nelle mosche in Germania”, continua infatti Petry, “non corrisponde a quella della nostra Costituzione”. Per questo, oltre al divieto assoluto di indossare burqa e niqab per le strade, negli uffici pubblici e scuole tedesche, il nuovo programma di AfD esige che in futuro si vietino anche i minareti in Germania. E che i muezzin non si azzardino più a richiamare i loro fedeli alla preghiera.

 

Nessuno in realtà sa precisamente quante moschee esistano oggi in Germania (alcune stime parlano di 2.800): nel nuovo programma di AfD si stabilisce in ogni caso che agli Stati islamici sarà proibito finanziarne e costruirne altre, “per non diffondere ed espanderne ancora il loro potere in Germania“.

 

È con questa cupa, deleteria immagine di una Germania già in preda al più violento fondamentalismo islamico, invasa da tetri salafiti e retta dalla Sharia che AfD sta andando a caccia di voti, fomentando nei tedeschi le paure ed avversioni più irrazionali contro la comunità islamica.

 

“L'islam è un'ideologia politica”, sentenzia ad esempio Beatrix von Storch, vicepresidente di AfD. E il suo vero obiettivo, sostiene Alexander Gauland, uno dei fondatori del partito, “è da sempre la conquista dello Stato”.

Frasi e pregiudizi a dir poco scioccanti, che a Aiman Mazyek, a capo del Consiglio centrale dei musulmani in Germania, ricordano (giustamente) il peggiore passato tedesco. “Dopo la Germania di Hitler”, ha detto Mazyek, “è la prima volta che un partito tedesco discredita un'intera comunità religiosa”. Da Bruxelles anche il socialdemocratico Martin Schulz, il presidente del Parlamento europeo, ha definito AfD “una vergogna per la Germania”. E “ripugnanti” quei veleni anti-Islam sparsi a piene mani nel programma del partito d'estrema destra.

 

È con questa radicale deriva anti-islamica che Frauke Petry si prepara a dar nuovo filo da torcere alla cancelliera Merkel. Già i tre test elettorali del 13 marzo scorso sono stati una bruciante sconfitta per la CDU della Kanzlerin e il suo corso delle “porte aperte” ai migranti. Nel Baden-Württemberg, il Land di Stoccarda AfD ha riscosso il 15 per cento dei voti (e la CDU il 27, il 12 per cento in meno del 2011). In Renania-Palatinato la AfD ha raccolto il 13 per cento ( e la CDU ne ha persi per strada il 3,4). E all'Est, in Sassonia-Anhalt, il partito della Petry è volato persino al 24 per cento (sgominando una SPD crollata al 10). “Il nostro successo”, così ha spiegato Petry in un'intervista a “l'Espresso”, “dipende dal fallimento della politica migratoria della Merkel”.

 

Dopo un milione di immigrati accolti lo scorso anno in Germania, l'accordo voluto dalla Merkel con la Turchia sui profughi sbarcati in Grecia è stato il primo passo per (tentare di) frenare, con l'arrivo di altri rifugiati in Germania, l'incredibile avanzata di “Alternative für Deutschland”. L'altro è la nuova legge sull'immigrazione che il governo di Berlino si prepara a varare il prossimo 24 maggio. Un pacchetto che prevede regole ben più vincolanti per i migranti: ad esempio, l'obbligo di apprendere il tedesco ed altre cosiddette “misure di integrazione”; ma anche la possibilità per gli immigrati di svolgere, in barba al minimo salariale, job 'da un euro', nonché tagli ai sussidi per chi non rispetti le nuove misure.

 

Intanto i maggiori istituti economici, nel loro rapporto primaverile, hanno diagnosticato all'economia tedesca “una crescita stabile”: una crescita nel 2016 dell'1,6 per cento del Pil, sostenuta dal boom sul mercato del lavoro, la disoccupazione ai minimi storici e consumi più forti. Ma anche i nuovi trattati internazionali, le leggi più restrittive sull'immigrazione ed i trend economici positivi non aiutano, a quanto pare, la Merkel: se a marzo la cancelliera raccoglieva ancora il 56 per cento delle simpatie, a metà aprile appena il 45 per cento dei tedeschi si diceva soddisfatto della Kanzlerin (è il suo valore più basso dall'inizio della legislatura). “L'aura della Merkel”, commenta la Frankfurter Allgemeine, “inizia ad appannarsi”.

 

Il motivo dell'ammaccatura non si deve solo alla reazione, troppo prona, della Merkel alle denunce spiccate in Germania dal 'sultano di Ankara', un Erdogan offeso prima dalla canzonette, poi infuriato dai versetti satirici declamati in tv dal comico Jan Böhmermann (il 65 per cento dei tedeschi non ha gradito che la Kanzlerin abbia autorizzato il procedimento penale a carico del comico).

 

Anche le continue zizzanie e i disaccordi con il coriaceo Horst Seehofer, premier bavarese e presidente della CSU, sui temi sempre più scottanti dei profughi, della salvaguardia di confini, rotte balcaniche o della sicurezza interna non piacciono ai tedeschi, ed hanno ormai fatto precipitare l'Unione di CDU e CSU al 34 per cento dei consensi, il livello più basso registrato in Germania dal 2012 ad oggi. Peggio sta solo la SPD del vicecancelliere Sigmar Gabriel, sprofondata - per la prima volta nella storia della Repubblica Federale - al di sotto del 20 per cento. Sarà solo un voto di protesta quello per AfD, e il suo programma blanda Anti-politica e demagogia pura?

 

Di sicuro c'è solo che, sinora, né gli strateghi della Merkel né quelli della SPD hanno capito bene come smontarne il fenomeno e recuperare gli elettori saltati, negli ultimi mesi, nelle fila di AfD. Il nuovo partito d'estrema destra 'made in Germany', anti-Euro ed anti-Islam che nei sondaggi viaggia comodamente oltre il 10 per cento. E che sta mettendo sempre più in crisi la cancelliera Merkel e la sua 'Grosse Koalition' al governo di Berlino.

Edited by Rotwang
Link to comment
Share on other sites

La cosa simpatica è che questi vogliono combattere gli stessi che hanno le loro idee...

In teoria dovresti eliminare i fondamentalismi rendendo legali e protette dalla legge del tuo paese proprio le cose che questi aborrono ma in questo caso vuoi imporre le stesse cose che, salvo tende e tendoni da far indossare alle donne, vorrebbero imporre gli immigrati estremisti...

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

In questo articolo molte cose attribuite alla Frauke sono state dette non da lei, ma da altri esponenti, non si sa ancora di che ruolo del partito.

Lei non è una incompetente qualunque. È una post-doc e ha fatto ricerche nel campo della genetica. Oltre ad essere una secchiona. Infatti ha vinto importanti borse di studio tedesche. È per questo che è difficile smontare il fenomeno. Non stiamo parlando di una lì messa a caso. Ha il suo perché. E la Merkel forse si è spinta un po' troppo oltre aprendo le porte a un flusso così cospicuo di richiedenti asilo.

Link to comment
Share on other sites

Non si capisce in realtà perché la Frauke se la prenda con la Merkel

sulla questione dei richiedenti asilo, visto che dice di essere favorevole ad accogliere i profughi

(e di voler fermare i migranti economici, non si sa se solo quelli Musulmani o tutti)

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Non tutti i richiedenti asilo. E questo nemmeno la Merkel. Altrimenti non avrebbe fatto accordi con Erdogan. Certamente la Merkel ad ora non sa i numeri che entreranno. È questa la sua debolezza.

Link to comment
Share on other sites

Per me in germania sia sta verificando coi profughi un fenomeno simile a quello che c'era stat verso i tedeschi che lasciavano la germania comunista 26 anni fa: finche' erano pochi erano accolti bene dai tedeschi ricchi, poi quando erano milioni a scappare la solidarieta' venne a mancare. Ora la frauke sta raccogliendo elettoralmente questa insofdisfazione popolare.

Link to comment
Share on other sites

Ragionevolmente è il frutto di una convergenza di diversi

settori di elettorato, i Conservatori che votavano CDU o

Partito Liberale ( la cui crisi credo sia irrimediabile )  e i

Conservatori che votavano l'Estrema Destra, senza essere

neonazisti di stretta osservanza

 

Finché si trattava di maltrattare Greci Portoghesi Spagnoli ed

Italiani, è stato facile per la Merkel trattenere questo elettorato

conservatore, pur nel quadro di un rigore finanziario-economico

che anche in Germania ha sollevato forme di scetticismo.

 

Perchè protestare contro Euro ed Europa, se la si può dominare?

Ed in effetti l'elettorato tedesco ha preferito la Merkel e AfD ha raccolto

molto meno di quanto non sia successo in altri paesi ai partiti euroscettici

 

Ma una volta che hai liberato il fantasma della demonizzazione dei

Meridionali, sai o dovresti sapere...che esisterà sempre un paese

più meridionale di quello già demonizzato

 

La Merkel è vittima del meccanismo che gli ha assicurato la Vittoria

non ha una giustificazione economica, un alibi che gli consenta di essere

"arrogante" ma "neutrale" e quindi "moderata"

 

Lo dovrebbe fare per ragioni politiche e solo politiche

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Nessuno si aspettava il contrario. Per contro una società governata dalla sinistra che renda una nazione insicura e menta sulle denuncie per stupro( vedi Svezia), non mi sembra altrettanto auspicabile.

Edited by Salamandro
Link to comment
Share on other sites

Ilromantico

Tra i 2 litiganti... il terzo ossia la comunità gay fa proprio una figura da imbecille! Né ci conviene l'ascesa di partiti di estrema destra né questa misericordia no-sense della sinistra. I primi a farne le spese sono proprio i gay. Per dirvi che l'allarmismo ha fondo di verità, proprio stamane una signora attempata si stupiva del numero impressionante di aggressioni gay avvenute nella capitale (già 60 in un anno!). E vi garantisco che non è nemmeno una frociarola( gliene potrebbe fregare di meno dei gay a livello egoistico) eppure esclama:"non capisco, nella capitale sono anni che non succedono aggressioni al collettivo gay...saranno mica i sudamericani la ragione di questo aumentodi aggressioni?". Ora, io ho sempre intepretato la storia delle aggressioni come una realtà dei fatti che in realtà viene a galla perché i gay cominciano a denunciare e a farsi vedere anche i luoghi e situazioni "pericolose". Ciò nonostante, credo pure che l'immigrazione di neandertal non faccia altro che peggiorare il panorama.

Ecco perché alla fine certe esternazioni di "volemmose tutti bene" sono tra lo scellerato e il comico...

Link to comment
Share on other sites

. Per dirvi che l'allarmismo ha fondo di verità, proprio stamane una signora attempata si stupiva del numero impressionante di aggressioni gay avvenute nella capitale (già 60 in un anno!). E vi garantisco che non è nemmeno una frociarola( gliene potrebbe fregare di meno dei gay a livello egoistico) eppure esclama:"non capisco, nella capitale sono anni che non succedono aggressioni al collettivo gay...saranno mica i sudamericani la ragione di questo aumentodi aggressioni?"...

Capitale di?

Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Non capisco come si possa accusare la Svezia di nascondere

qualcosa sui reati sessuali, quando dal 2005 hanno una legge tale

per cui ogni singolo episodio di molestia viene contabilizzato come

stupro, talché è diventato in automatico il paese con il più alto tasso

di stupri nel mondo

 

Quel che magari il legislatore non poteva prevedere è che una legge

"iper-femminista" pensata per imporre la cd gender equality, diventasse

uno strumento di propaganda razzista

 

D'altronde non è esattamente una novità, già durante la Seconda Guerra

Mondiale la difesa delle "nostre donne" dagli stupri etnici, faceva parte del

bagaglio propagandistico delle destre ( che però tacevano sulle mogli comprate

in Etiopia dai soldati italiani e sui loro stupri ai danni delle donne del Nemico etc )

 

Almeno - devo riconoscere che all'epoca trattandosi di invasioni militari, vi era

la giustificazione materiale derivante dal fatto che si trattava di eserciti di maschi -

mentre oggi qualcuno dovrebbe interessarsi almeno ad un livello teorico della difesa

delle "loro" donne, il 53% dei profughi, se veramente fossero circondate di stupratori

seriali

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Ci sono moltissimi articoli sui coverup. Non smentiti. Se poi si vuole negare che la polizia stessa consigli di non uscire la sera in moltissime zone. Vuol dire non conoscere la situazione. Tra l'altro anche a Colonia è uscito fuori che la polizia abbia insabbiato.

Oltre alle testimonianze di ragazze che si sentono insicure. E del resto gli oltre 50 no go zones, come si giustificherebbero? Roba che nemmeno a scampia o nelle lande sperdute calabresi controllate dalla ndrangheta.

Edited by Salamandro
Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Sui fatti di Colonia ne ha parlato tutto il mondo

semmai quel che è strano è che non risultino

donne profughe stuprate

 

La logica è che quindi si tratterebbe di "stupri etnici"

selettivi, come quelli di un esercito invasore, salvo il fatto

che sono profughi e certamente non un esercito vittorioso

che marcia in Germania come nel 1945 i Russi, o in Italia

i Francesi coloniali

 

Sarebbe interessante sapere quante donne e bambini profughi

che sono oltre la metà del totale, sono state stuprate, essendo

circondate di maschi libidinosi.

 

Insomma si tratta solo di ragionare

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Per gli islamici le puttane sono le tedesche o le svedesi, non le loro mogli inburkate. Che in Svezia siano stupri fatti dal 99% da islamici, sono dati appurati.

 

E comunque anche pochi giorni fa in Austria una ragazza è stata stuprata e uccisa da un migrante. Che la cosa stia sfuggendo di mano a me pare evidente!

 

Poi non sono tutti profughi ma anche migranti economici. A Colonia in maggioranza erano marocchini e algerini. Ma comunque anche richiedenti asilo siriani.

 

Anche in Austria una stazione è diventata una no go zone. La polizia ha raccomandato alle donne di non andare da sole. Se non è regressione questa. E in Svezia ce ne sono quasi 60. Volete negare anche questi nuovi fenomeni?

 

Anche in Norvegia le ragazze hanno paura di uscire da sole e si stanno colorando i capelli con tinte scure.

Edited by Salamandro
Link to comment
Share on other sites

Il popolo tedesco ha il pregio di essere molto compatto e solidale, a differenza di quello italiano.

 

Speriamo che lo sia per una giusta ''causa'' sta volta..

contro il nazismo e non per il nazismo.

Link to comment
Share on other sites

Hinzelmann

Beh speriamo, la disinformazione e l'isteria

collettiva oramai dilagano

 

Ed il razzismo la Merkel lo ha ampiamente sdoganato

( contro noi popoli del Sud Europa )

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Certo parlare di isteria collettiva a fronte delle centinaia di casi di molestie e stupri. A Colonia poi ne sono stati appurati di sole violenze sessuali 600...

http://m.focus.de/politik/deutschland/silvesternacht-von-koeln-nrw-innenminister-jaeger-veroeffentlicht-ermittlungsergebnisse_id_5409062.html

Non calcolando altri reati.

 

Più che isteria collettiva, parlerei di sindrome di stoccolma. Oh poi la parzialità è di casa da noi. Gli Italiani se la cantano e se la girano come vogliono. Ma i dati statistici e i servizi giornalistici parlano chiaro. Anche se con ritardo..

Edited by Salamandro
Link to comment
Share on other sites

Gli immigrati freschi vanno istruiti su quel che si puo' e quel che non si puo' fare in europa. A casa loro vigevano altre regole.

Link to comment
Share on other sites

Con gran soddisfazione del romantico e di salamandro oggi londra sdogana ufficialmente i mussulmani praticanti in europa con l'elezione di un sindaco mussulmano praticante.

Link to comment
Share on other sites

Saramandasama

Mussulmano per modo di dire visto che ha diverse fatwa per il suo appoggio al matrimonio gay. Khan è più secolarizzato di molti gay cristiani e cattolici italiani anche di questo forum, se pensiamo che fino a qualche anno fa anche qui c'era chi si diceva contro. O forse anche oggi?

Comunque londra è un non luogo. Rappresenta tutti e nessuno. Luogo ottimo per un gay a patto chevsia ricco.

Per esperienza personale posso dire che londra prima dell'11 settembre era piena ,ma piena di burkha, uomini in abiti tradizionali indiani, mediorentali. Aveva il suo fascino. Dagli attentati del 2005 ha cambiato faccia e la comunità pakistana e quelle mediorentali e come se si fossero rintanate. Negli ultimi anni ho visto più burkha a Monaco di Baviera che a Londra.

Poi Londra ha una buona polizia. Ed è una città che educa. Non ho mai sentito di no go zones da quelle parti. Ciò non toglie che molti quartieri sono più che pericolosi.

Link to comment
Share on other sites

Piu' che una buona polizia londra ha tante telecamere......

 

Londra con parigi e' simbolo di citta' europea. Non per nulla molti attentati europei sono avvnuti in quelle citta'.

Edited by marco7
Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...