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Riforma delle adozioni del PD


Rotwang

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Marco parli di cose che non sai.

 

La Corte Costituzionale Italiana non è formata solo da persone nominate dal parlamento ma c'è una nomina da molteplici fonti proprio per garantire che non sia politicizzata, ad esempio 5 giudici sono nominati dalle supreme magistrature, che non c'entrano nulla con la politica, inoltre i 5 giudici costituzionali nominati dal parlamento devono ottenere una larga maggioranza dei 3/5 che va oltre la maggioranza di governo, proprio per garantire che ci sia un ampio consenso.

 

Il Csm (Consiglio Superiore della Magistratura) che guida la magistratura e ne garantisce l'indipendenza è nominato per 2/3 dai giudici stessi.

 

Il Presidente della repubblica con la prossima riforma costituzionale per essere eletto avrà bisogno di una maggioranza dei 3/5, proprio per garantire che venga eletto da una larga maggioranza, coinvolgendo anche le opposizioni, in questo modo viene garantita l'elezione di una figura super partes.

 

Questi sono organi di garanzia che rimangono e nessun potere viene loro tolto.

Edited by Sbuffo
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Non so se ci sono paesi con una maggiore tradizione democratica della svizzera e paesi in cui il popolo decide direttamente cosi' tanto come in svizzera in votazioni popolari.

 

In svizzera pero' non c'e' una corte costituzionale perche' alla fine si sa che le corti costituzionali sono pure politiche.

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Ma che c'entra la Svizzera? mica ho detto nulla della Svizzera, stavo parlando del perchè non si può parlare di dittatura solo per il fatto che superiamo il bicameralismo perfetto e di come rimangano intatti tutti gli organi di garanzia.

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E' molto pericoloso abolire il bicameralismo. le lungaggini della politica italiana non sono dovute al bicameralismo ma ai politici stessi. Quando c'era lo spread avete votato in pochissimo tempo una legge urgente e quando non si affoga nella melma si fa ostruzionismo e teatrino patetico.

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Avere due camere che fanno la stessa identica cosa per due volte è solo uno spreco di tempo inutile, non garantisce e non serve a nulla, fa solo perdere tempo e soldi.

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Credo che anche nel PD come in tutti i partiti (tranne SEL) la maggioranza degli elettori sia contraria alle adozioni per omosessuali, quindi non mi pare possa essere una mossa per ingraziarseli.

 

Io supponevo che in realtà questa legge servisse a dare le adozioni

a tutti in single e quindi anche ai gay

 

I gay sono una coppia di serie B perchè ovviamente c'è un Mammo

o una lesbica Papà, insomma fanno un po' senso...diciamocelo

 

Ma in quanto single...possono giocarsela - non dico alla pari, ma quasi

con un single etero

 

Ovviamente si tratterebbe di adottare i bambini più problematici che restano

in istituto, a seguito della revoca di potestà ai genitori e che nessuna coppia

vuole

 

Alfano - suppongo - si oppone ugualmente, nel senso che per i Cattolici

come è noto è meglio morire di fame in Africa, piuttosto che finire in casa di

un frocio

 

Mentre nel PD si vede nell'adozione ai single il modo per dimostrare al proprio

elettorato ed iscritti che - nonostante l'accordo con Alfano e la rinuncia alla stepchild

adoption - il PD resta una partito "riformista" e "moderno"

 

In realtà credo che di questa legge si perderà ogni traccia nel giro di due mesi

cioè non penso serva ad altro che ad impegnare i giornali per un po'

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Io supponevo che in realtà questa legge servisse a dare le adozioni

a tutti in single e quindi anche ai gay

 

I gay sono una coppia di serie B perchè ovviamente c'è un Mammo

o una lesbica Papà, insomma fanno un po' senso...diciamocelo

 

Ma in quanto single...possono giocarsela - non dico alla pari, ma quasi

con un single etero

 

Ovviamente si tratterebbe di adottare i bambini più problematici che restano

in istituto, a seguito della revoca di potestà ai genitori e che nessuna coppia

vuole

 

Alfano - suppongo - si oppone ugualmente, nel senso che per i Cattolici

come è noto è meglio morire di fame in Africa, piuttosto che finire in casa di

un frocio

 

Mentre nel PD si vede nell'adozione ai single il modo per dimostrare al proprio

elettorato ed iscritti che - nonostante l'accordo con Alfano e la rinuncia alla stepchild

adoption - il PD resta una partito "riformista" e "moderno"

 

In realtà credo che di questa legge si perderà ogni traccia nel giro di due mesi

cioè non penso serva ad altro che ad impegnare i giornali per un po'

Sicuro andrà come dici tu ma, almeno negli intenti, si spera faccia esporre il M5stronzi sulle tematiche dei diritti civili. Saranno o no per i gay oppure si opporranno perché non è stato rispettato il comma 2 dell art.53 del regolamento di stocazzo?

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A me personalmente interessa poco il discorso: dimostriamo che il M5S

si tira indietro anche su questo....

 

Capisco che sia importante per Renzi

 

Se Renzi dimostra che su certe cose il M5S è inaffidabile, "spinge" un certo

elettorato di sinistra che potrebbe votare M5S, perchè ha il mal di pancia su

una serie di misure economiche non molto gradite, a votare PD

 

E' importante per lui, ma a me non me ne viene niente. Osservo che Renzi

è furbo e spregiudicato il ché in politica non guasta, ma finisce lì

 

Dal mio punto di vista se ci dividono in "filogrillini" e "filopiddini", gli etero hanno

già vinto...perchè sviano il nostro interesse dall'obiettivo principale che dovrebbe

essere quello di ottenere i diritti e l'emancipazione per gli omosessuali, ad interessi

compensativi

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I problemi non credo siano solo nel M5s.

Lepri oggi ha scritto una bella lettera ad Avvenire in cui dice sostanzialmente che nella riforma delle adozioni si deve mantenere il criterio della coppia eterosessuale sposata. Per noi froci continua a proporre l'orrendo mostro giuridico dell'affido rinforzato ( http://www.gaypost.it/stefano-lepri-adozioni-gay-pd/ )

Due-tre giorni peraltro fa la Di Giorgi ha tuonato contro possibili derive laiciste del Pd anche in riferimento alla questione delle adozioni e Patrizia Toia ha chiesto a Michela Marzano - che ha detto che abbandonerà il PD per l'assenza della stepchild nel ddl sulle unioni civili - di dimettersi dalla carica di parlamentare e non solo dal gruppo del PD (Strano, quando Zan, Migliore e gli altri transfughi di SEL sono passati al PD la Toia non mi pare abbia fatto la stessa richiesta, come al solito due pesi e due misure) 

E' facile ragazzi miei prendersela con il M5s (sia chiaro, per me i pentastellati devono morire gonfi tutti e le uscite di Grillo e di quei due imbecilli di Di Maio e Dibba sono vergognose), ma dentro il pd c'è un pezzo tutt'altro che irrilevante che ci reputa inadatti a crescere figli. Fino a quando non verrà sciolto questo nodo politico (e penso anche se ci fosse una mozione congressuale a favore poco cambierebbe visto che la stepchild era prevista nel programma delle primarie di Renzi) io credo che sia il caso di non farsi illusioni, né in questa né nella prossima legislatura. La verità è che questa gente andrebbe cacciata a calci nel culo fuori dal PD oppure non andrebbe ricandidata. Purtroppo nulla di tutto ciò accadrà.

L'unica nostra speranza è che Renzi, qualora un giorno ritenesse utile ai fini elettorali un'apertura delle adozioni ai gay e alle lesbiche, li facesse fuori di sua sponte, ma non credo sia attualmente nell'ordine delle cose.
 

Edited by Orfeo87
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  • 1 month later...

Nella mia sezione elettorale c'erano delle scrutatrici e segretarie un po' omofobe, ma una mamma benestante che ha ottenuto una bimba in affido ha detto una verità: le adozioni in Italia sono difficilissime per burocrazia e forse il business delle case famiglia, inoltre una famiglia emiliana può adottare solo bambini che risiedono in Emilia, non può ottenere se non dopo molti tentennamenti il cognome delle famiglie che li hanno cresciuti e non possono andare all'estero previo consenso delle autorità, assurdo!

Edited by Rotwang
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  • 9 months later...
  • 2 weeks later...

“Non vi è motivo di precludere l’adozione stessa alle coppie di conviventi, eterosessuali oppure omosessuali, così come alle parti di un’unione civile”. È questa la conclusione dell’“Indagine conoscitiva sullo stato di attuazione delle disposizioni legislative in materia di adozioni ed affido”, la cui relazione finale è stata presentata in commissione Giustizia alla Camera dalla presidente Donatella Ferranti.

Dopo mesi di discussione e di audizioni di diversi soggetti, tra cui magistrati, docenti universitari, giuristi, associazioni, la Commissione ha concluso l’indagine che dovrebbe aprire la strada alla riforma della legge 184/83 che disciplina, appunto le adozioni.

 

A farla da padrone, in ogni passaggio della relazione conclusiva è “il superiore interesse del minore quale soggetto portatore di diritti fondamentali garantiti dall’articolo 2 della Costituzione”.

Sulla questione, delicatissima, dei requisiti per potere adottare e, quindi dell’estensione anche alle coppie omosessuali, la presidente Ferrari ha sottolineato “una convergenza pressoché unanime da parte dei docenti universitari, dei magistrati, degli avvocati e dei rappresentanti di associazioni, ad eccezione della Comunità Papa Giovanni XXIII, del Centro studi Livatino e dei Comitati Sì alla famiglia“.

 

Molte le osservazioni fatte riguardo al fatto che, da quando la legge fu promulgata nel 1983 ad oggi, la società sia molto cambiata insieme al panorama delle famiglie. “La centralità dell’adozione legittimante nell’attuale sistema è legata, al criterio dell’«imitatio naturae» – si legge nella relazione -, che rimanda, peraltro, ad un’idea di infanzia abbandonata non più corrispondente al mutato assetto della realtà sociale e ad una pluralità di modelli di famiglia che, in ragione dell’articolo 2 della Costituzione, hanno tutte una comune rilevanza“.

 

Raccogliendo l’appello lanciato dal primo presidente della Corte di Cassazione Giovanni Canzio durante l’ultima inaugurazione dell’anno giudiziario, poi, il testo ricorda che “la questione relativa ai requisiti soggettivi per l’accesso all’adozione non può non essere oggetto di intervento da parte del legislatore, che non può delegare integralmente tale compito alla giurisprudenza”.

 

Anche per questo è “opportuno avviare, in sede legislativa, un’attenta riflessione in ordine ai requisiti soggettivi richiesti dalla vigente normativa in tema di adozione, anche al fine di scongiurare il rischio di eventuali disparità di trattamento dipendenti dall’interpretazione estensiva dell’articolo 44, comma 1, lettera d) della legge n. 184 del 1983, a seconda del giudice territorialmente competente”. Il riferimento, neanche troppo velato, è alle “adozioni in casi particolari”, le famose stepchild adoption per le coppie omosessuali, le cui sentenze si basano proprio sull’articolo 44, comma 1, lettera d) della legge sulle adozioni, interpretato non sempre uniformemente dai tribunali a cui le coppie si sono rivolte per vedere riconosciuti i diritti dei propri figli.  Ma c’è di più.

 

La riforma del 2012 svincolava già il rapporto di filiazione da quello coniugale. Cioè stabiliva che non è necessario che i genitori siano sposati perché i figli siano riconosciuti come tali. Alla luce di questo e delle altre considerazioni fatte, la commissione Giustizia osserva che questo principio dovrebbe essere applicato anche alle adozioni. “D’altro canto – recita ancora la relazione – un argomento di riflessione può essere tratto anche dalla recente approvazione della legge n. 76 del 2016, che ha approntato una specifica disciplina delle convivenze, cristallizzando diritti e doveri dei conviventi, il cui legame è fondato sulla stabilità. Ne consegue che il principale requisito da valutare ai fini dell’adozione dovrebbe essere l’idoneità affettiva della famiglia che si renda disponibile ad accogliere il minore adottando”. Non dovrebbe essere considerato come determinante che chi chiede di accedere all’adozione sia sposato, ma la stabilità del legame tra le parti, siano esse etero o omosessuali.

 

E infatti poco più avanti nella relazione arriva la chiara apertura all’adozione per le coppie omosessuali. L’adozione, infatti, osserva la Commissione è “un istituto connotato da una forte componente solidaristica, funzionale ad assicurare al minore, conformemente ai principi di cui all’articolo 2 della Costituzione, un’adeguata educazione ed assistenza, morale e materiale”. E in base a questo, prosegue il testo, “è stato evidenziato, da parte di autorevoli esponenti della dottrina, della giurisprudenza e dell’avvocatura, che non vi è motivo di precludere l’adozione stessa alle coppie di conviventi, eterosessuali oppure omosessuali, così come alle parti di un’unione civile”.

 

Non è l’orientamento sessuale o lo status di chi chiede di potere adottare a dover fare da discrimine, quanto, invece, che sia garantito “il superiore interesse del minore e, correlativamente, l’esistenza di una idonea relazione affettiva tra l’adottante e l’adottato, dovendo tali presupposti essere accertati dal giudice, caso per caso, senza alcun automatismo”. Una ulteriore tutela è individuata in una durata minima dell’unione o della convivenza tra gli adottanti per indicare una certa stabilità nel rapporto.

Apertura anche alle adozioni per i single per le quali la Commissione ricorda che “la Corte Costituzionale ha chiaramente affermato che nei principi costituzionali non è ravvisabile alcun elemento ostativo ad eventuali innovazioni legislative che vadano in questa direzione”.

 

In conclusione, poi, la Commissione ribadisce un importante principio: non c’è relazione tra la responsabilità genitoriale e il legame biologico. “Anche in ambito familiare, si può, infatti, configurare una responsabilità da «contatto sociale», riferendosi chiaramente tale ultimo concetto a nuove figure di famiglia, contraddistinte da relazioni affettive qualificate, dalle quali discendono diritti e doveri di collaborazione, cura, protezione e vigilanza nei confronti del minore“.

 

http://www.gaypost.it/adozioni-gay-apertura-commissione-giustizia-camera

Edited by Rotwang
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  • 1 year later...

Arcigay

“La decisione assunta dalla sindaca di Torino Chiara Appendino di procedere alla trascrizione degli atti di nascita di tutti i bambini figli di coppie omogenitoriali che ne fanno richiesta, è un segnale forte e importante, che si unisce a quello di altri sindaci coraggiosi e al quale rivolgiamo il nostro plauso”: lo dichiara Gabriele Piazzoni, segretario nazionale di Arcigay. Che prosegue: “Ora però è necessario che questo riconoscimento sia portato in Parlamento, dove il M5S, di cui Appendino è illustre e stimata rappresentante, può contare su numeri importanti. La questione non può rimanere circoscritta nella discrezionalità dei Comuni, rendendo l’Italia un territorio a macchia di leopardo proprio su un tema delicatissimo come i diritti dei minori. La legislazione che regola il diritto di famiglia va cambiata, e adeguata alla reale situazione dell’Italia di oggi con le sue molteplici forme famigliari. Fino a quando questo problema non sarà affrontato e risolto, continueranno ad esserci bambini di serie A e di serie B, e queste è un’intollerabile ingiustizia”, conclude Piazzoni.

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