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L'ospite inquietante. Il nichilismo e i giovani


Rotwang

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Per me uno che uccide in nome di Dio non è peggiore di uno che uccide per vedere cosa si prova e per vedere quant'è figo, entrambi hanno valori morali ed etici biechi e quasi assenti, cioè che non onorano la vita umana, ma rispettivamente una vita ultraterrena divina e un'esistenza superficiale del nulla. Tu Almadel lo chiami Progresso, io lo chiamo Cacca. L'umanità non è mai stata migliore, è solo giunta l'ora di costruirne una davvero migliore delle precedenti ^_^ Dio è morto, ma anche Nietzsche.

Edited by Rotwang
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Per me uno che uccide in nome di Dio non è peggiore di uno che uccide per vedere cosa si prova e per vedere quant'è figo, entrambi hanno valori morali ed etici biechi e quasi assenti, cioè che non onorano la vita umana, ma rispettivamente una vita ultraterrena divina e un'esistenza superficiale del nulla. Tu Almadel lo chiami Progresso, io lo chiamo Cacca. L'umanità non è mai stata migliore, è solo giunta l'ora di costruirne una davvero migliore delle precedenti ^_^ Dio è morto, ma anche Nietzsche.

A me sta storia di Varani non mi convince proprio secondo me il movente c è, forse di natura passionale o sessuale mi sa che è meglio dire " uccido per vedere che succede" piuttosto di dire " uccido perché sono un frocio fuori di testa "

 

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A me sta storia di Varani non mi convince proprio secondo me il movente c è, forse di natura passionale o sessuale mi sa che è meglio dire " uccido per vedere che succede" piuttosto di dire " uccido perché sono un frocio fuori di testa "

 

Gli etero che uccidono sono assassini o etero assassini? I due tizi oltretutto non erano mica tanto gay, organizzavano festini ambigui e forse conoscevano anche qualche LGBT, forse erano bisex (strano), ma gay proprio no.

Edited by Rotwang
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Ah! Bisex!!! Dunque era un complotto di Rotty per scatenare il tritacarne mediatico contro i bisessuali.

 

Praticamente il colpaccio giornalistico perfetto.

 

Sei il nuovo Maurizio Belpietro.

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AndrejMolov89

Mah, non è che nella storia non siano mai capitate cose del genere. Però, come potrei dedurre che questi due imbecilli siano rappresentativi della generazione in cui viviamo? Oggettivamente sono due individui irrilevanti, che erano strafatti come cammelli. L'unico vero problema della nostra generazione è il troppo realismo, cioè, gli intelligenti non riescono a discostarsi dalla complessità del mondo e ne sono schiacciati impotenti, questo rende leggermente apatici, come se fossimo degli eroi tragici che sanno che schiatteranno nei peggiori dei modi. Quelli più stupidi sono idealisti della domenica, incapaci di capire la profondità del loro atto e scivolano allegramente nella superficie del mondo convinti che i loro orizzonti siano i migliori: in fondo a che serve pensare, se posso far finta di non  affondare? 

Cioè, prendere due persone drogate come cammelli, e dire non solo che sono il sintomo ed epigono della decadenza della società occidentale odierna è ridicolo. Significa voler credere che la società sta degenerando velocemente lasciando un putrido cadavere dietro, e che si è gli unici ad avere il dono della vista in un mondo di ciechi. Questi atteggiamenti mi danno ai nervi, disgustosi atteggiamenti da chi si crede più intelligente, quando è mediocre tanto gli altri. Per questo quando approccio testi del genere, così come tutto il romanticismo, mi viene il vomito. Poi va be', ho apprezzato la lettura di Garimberti quando ero adolescente, ed ero abbastanza desideroso di emendare la mia mediocrità con la speranza di avere il dono della vista, poi sono andato a sbattere contro l'inferriata del mio terrazzo e sono caduto e ho iniziato a fare nuoto sincronizzato nella merda.

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  • 6 months later...
AndrejMolov89

Qui si va alle basi: casi puntuali, non sono rappresentativi. Sono una tendenza onnicomprensiva della società? Sì o no? Come fai a dimostrare la tua tesi, se le tue premesse sono banalmente ragionamenti induttivi basati su 3-4 casistiche? E' questo il punto, il nichilismo viene visto come un concetto negativo, ma non è necessario che ci siano dei valori assoluti o dei principi per determinare la decenza di una persona. 

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Meglio il nichilismo sessuale contemporaneo del fanatismo religioso? http://www.gay.it/attualita/news/serial-killer-ragazzi-svenuti no.

 

Posso escludere, nello specifico, l'eventualità di lasciarmi drogare ad un appuntamento così da mantenermi sobrio e sviare il serial killer? Eddai rotw... :D

Edited by schopy
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  • 2 weeks later...

io mi definisco un nichilista, ma senza alcun entusiasmo, si tratta solo della posizione filosofica che assumo nei confronti del genere umano e che non intendo propagandare 

 

se il nichilismo fosse propagandato non sarebbe più nichilismo ma anarchia

 

ho assunto una posizione nichilista nel momento in cui ho compreso che qualsiasi fede o ideologia può degenerare in fanatismo 

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  • 1 month later...

Vedo questa discussione solo ora, peccato.

Io amo ed odio Galimberti. Ho letto il saggio sul nichilismo ed altri suoi scritti ed ho avuto occasione di assistere ad alcuni suoi interventi, l’ultimo pochi mesi fa al Festival della Filosofia di Modena. Purtroppo non sono mai riuscito a fargli nessuna domanda.

Spero di aiutarvi a capire cosa dice Galimberti non perché ne sappia tanto ma perché ormai lo so quasi a memoria (perché ormai Galimberti si ripete sempre parola per parola). Riassumo per chi ha dei dubbi:

Le generazioni più giovani non vedono un futuro davanti a sé, nonostante gli sforzi, nonostante lo studio, quindi “nichilismo” come “insicurezza”. Cioè il futuro non offre niente, niente di stimolante. Questo retroagisce sulle condotte delle persone demotivandole (perché devo studiare? perché devo lavorare se non mi aspetta niente?). Manca lo scopo. Eppure io devo vivere ora e dove lo trovo il mio scopo?

L’altra idea del nichilismo è quella più “totale”, cioè che non c’è più possibilità di fondare i valori in modo che funzionino. È  caduta la categoria del senso, del perché, con cui l’uomo occidentale giudaico-cristiano da sempre ha letto il mondo. Dio è morto nel senso che non “fa più mondo”; non pensiamo se Dio esiste o no, ma riflettiamo su fatto che che il mondo ha assunto una configurazione perché si crede in Dio. Ad esempio se togli al Medioevo la parola Dio con capisci più nulla. Se togli la parola Dio alla nostra epoca la capisci lo stesso; se invece leviamo le parole “denaro” o “tecnica” non capiamo più il mondo in cui viviamo oggi.

Galimberti riporta l’esempio del tempo: il tempo greco è ciclico, si ripete sempre, è quello della natura e delle stagioni: non c’è nessuno senso, è una eterna ripetizione. Invece la tradizione giudaico cristiana, quella in cui abbiamo vissuto, intende il tempo come “rettilineo”, che va avanti perché c’è un progetto e alla cui fine c’è il senso ultimo. Un progresso. E il tempo che assume un senso diventa storia, cioè una attesa di qualcosa. Tutte le configurazioni dell’Occidente sono forme laicizzate di questo grande paradigma che è una dimensione ottimistica : passato/male, presente/redenzione, futuro/salvezza. Questa categoria vale anche per la scienza (ignoranza/ricerca/progresso), per Marx (ingiustizia/rivoluzione/giustizia sulla terra), Freud (trauma/analisi/guarigione) ecc… Tutto l’Occidente è cristiano.
(Questo è pure il motivo per cui Galimberti non crede alla categoria “ateo” o “laico”; per lui non c’è “ateo” o “cristiano” ma semmai “greco” e “cristiano” ma è un’altra storia)

Dio è morto e il senso implode: non c’è nulla da attendere. Non c’è più progresso per l’uomo (crescita di qualità) ma solo sviluppo (crescita in quantità). Tutti i valori si svalutano.
Oggi possiamo uccidere senza avere davanti il nemico. La differenza è che non ci interessa più chi è l’uomo. Prima c’era un teoria che almeno nelle idee si fondava e che era radicata nella psiche (Esempio: “Ama il prossimo tuo come te stesso”).
 
Ho riassunto molto ma il sugo direi che è questo.

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  • 2 months later...

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