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[film] Perfetti sconosciuti


davydenkovic90

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davydenkovic90

Nel corso di una cena, che riunisce un gruppo di amici, la padrona di casa Eva, ad un certo punto, si dice convinta che tante coppie si lascerebbero se ogni rispettivo partner controllasse il contenuto del cellulare dell'altro. Parte così una sorta di gioco per cui tutti dovranno mettere il proprio telefono sul tavolo e accettare di leggere sms/chat o ascoltare telefonate pubblicamente. Quello che all'inizio sembra un passatempo innocente diventerà man mano un gioco al massacro e si scoprirà che non sempre conosciamo le persone così bene come pensiamo.

 

(da Comingsoon)

 

 

 

ATTENZIONE: SPOILER IN ARRIVO.

 

 

 

Nel film non poteva mancare la storia di un omosessuale, che come spesso accade nella realtà, si sente costretto a nascondersi, a nascondere la sua sessualità e conseguentemente le sue vere storie amorose. Molto interessante il discorso e le spiegazioni che vengono date sulle conseguenze di un coming out nell'Italia contemporanea ancora piena di paure e pregiudizi.

 

(da Cinemagay.it)

 

Io l'ho visto ieri sera e tutto sommato l'ho trovato piacevole, anche se il primo tempo è una noia mortale e ho bestemmiato per essere stato portato al cinema per una cosa del genere.

Il gay è rappresentato come il "poveretto" che ha problemi sul lavoro perché gay, che non si dichiara per tutelarsi e preferisce assecondare la società omofoba conducendo due vite parallele per vivere serenamente le amicizie in un contesto "etero" e, nell'ombra, la sua storia d'amore con un uomo. Un po' vecchiotta come immagine, dal mio punto di vista. Ma forse nell'insieme già più avanzata di tante altre *belle* immagini che recentemente ci ha regalato il cinema italiano (mi viene in mente Verdone "Ma che colpa abbiamo noi?", ma ce ne sono anche altre). Cioè, è già tanto se non c'è la checca sfranta discotecara parrucchiera o scopereccia e psicotica che va per saune, ma un gay molto meno stereotipato: di mezza età, cicciottello, barbuto, professore di ginnastica, con una relazione seria.

Il "tema gay" nel finale del film si esaurisce così: il personaggio "positivo" (la brava ragazza cornuta e ingenua) gli dice "bravo, fai bene a non presentargli il tuo amore, tienitelo per te". (della serie: sono tutti burini romaneschi pezzi di merda e non vale la pena che tu glielo presenti). E il gay stesso, dopo l'invito del padrone di casa a "portare il suo ragazzo alla prossima cena", risponde che non lo porterà (cito a memoria) "non tanto per paura di essere ridicolizzato, ma per proteggerlo dal primo sguardo storto, e io le persone che amo le proteggo".

Se da un lato viene fatto chiaramente passare il messaggio che il gay è bene che si nasconda e che si protegga così dal "mondo esterno" (che resti nelle fogne, insomma) e che nella migliore delle ipotesi può essere compatito e "accettato come diverso", ma non accettato senza "se" e senza "ma" - e  questo chiaramente non mi piace molto - dall'altro forse è già un piccolo passettino in avanti dato che introduce il tema del "come rapportarsi con l'amico (presunto) gay", del problema di rispettarlo lasciando alle spalle i propri condizionamenti omofobi dati dall'ambiente in cui si è vissuti o cresciuti. 

Non è un film rivoluzionario, è il solito film che fotografa l'ipocrisia borghese e la riaggiorna al 2016. Però tutto sommato non l'ho trovato brutto come film e può avere anche chiavi di lettura positive, come dicevo prima. 

Edited by davydenkovic90
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A me non è dispiaciuto. Anzi: temevo che si trattasse di una commediola stupidina e invece è uscito fuori un bel lavoro, a tratti denso e doloroso.

In casi come questi, è ovvio che il giudizio sia alterato dalle esperienze personali, ma io sono rimasto molto toccato. In più punti, a dirla tutta.

Perché si tratta di un gioco al massacro, e in quanto tale dà la stura a tutta una serie di fantasmi che forse ognuno di noi si porta dentro più o meno consapevolmente.

Insomma, bello.

Dovrei rivederlo per dargli un giudizio più critico e meno partecipato, ma di primo acchito m'è piaciuto. E anche abbastanza.

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davydenkovic90

 

 

In casi come questi, è ovvio che il giudizio sia alterato dalle esperienze personali, ma io sono rimasto molto toccato. In più punti, a dirla tutta. Perché si tratta di un gioco al massacro, e in quanto tale dà la stura a tutta una serie di fantasmi che forse ognuno di noi si porta dentro più o meno consapevolmente. Insomma, bello.

Anche io sono rimasto toccato, però mi fa un po' rabbia il fatto di esserne stato toccato... 

C'è comunque del vittimismo di noi gay da una parte, che siamo prevenuti e talvolta troppo poco coraggiosi, dall'altro lato però c'è una società realmente omofoba e ipocrita a tutti i livelli con cui dobbiamo davvero lottare.

Ad ogni modo mi sembra carino il finale... perché il classico "tçpos" del cinema/letteratura omosessuale che fa vendere più copie è quello del gay che soffre e piange e poi alla fine muore. E' sempre stato più o meno così perché la gente voleva vedere questo.

Invece qui il tipo accosta in macchina su un ponte, se non sbaglio, scende e fa i suoi esercizi. Quindi il finale è positivo

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Anche io sono rimasto toccato, però mi fa un po' rabbia il fatto di esserne stato toccato... 

C'è comunque del vittimismo di noi gay [...]

Ora mi attirerò l'ira di Hinzelmann e di tutti gli altri, ma la questione omosessualità è (a mio avviso) largamente in secondo piano.

La cattiveria e la crudeltà forse inevtabile dei rapporti interpersonali sono il vero perno di questo film, omo- od eterosessuali che siano: ciò che si considera, quindi, è l'uomo nel suo valore assoluto e non in quanto compagno/marito/amante/disoccupato/chirurgo/frocio e così via.

Questo dettaglio è stato quello che mi ha per l'appunto stravolto: il fato che si racconti l'umanità e l'essere umano senza fermarsi a topos e stereotipi e ruoli fissi.

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un solo aggettivo: film claustrofobico

-e plot copiato spudoratamente da un film francese (che poi era una pièce teatreale) di un paio d'anni fa!-

Ho visto sia Le Prénom che il rifacimento italiano fatto l'anno scorso e, sebbene all'inizio di questo film ci abbia pensato anche io, alla fine sono stato smentito.

Semmai a un certo punto si avvicina più a Carnage di Polanski.

Comunque la scena da salotto borghese dove cadono le maschere è vecchio come Ibsen e Cechov, e a quanto pare è ancora attuale.

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davydenkovic90
Comunque la scena da salotto borghese dove cadono le maschere è vecchio come Ibsen e Cechov

Non so se avete fatto caso alle pietanze portate a tavola, ma io ci ho rivisto Petronio, la cena di Trimalcione del Satyricon. Ok, forse un po' troppo per un film starring la vedova Taricone. :D

Comunque che il film non fosse innovativo e rivoluzionario, lo avevamo già detto. E in effetti forse non è la gayezza il tema principale, quanto la volgare e romanesca ipocrisia borghese tipicamente italiana. E quella ci tocca tutti, chiaramente, gay o etero non importa, in molte circostanze.

Comunque io lo rivedrei e lo consiglierei, ripeto, a chi non l'ha visto.

Edited by davydenkovic90
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Io e i miei amici siamo usciti dalla sala soddisfatti (ce l'avevano stra consigliato) ma con la voglia di rivederlo,

soprattutto perché a un certo punto si accavallano e s'incrociano così tanti "segreti" che non siamo riusciti ad elaborarli abbastanza.

 

Non so se avete fatto caso alle pietanze portate a tavola, ma io ci ho rivisto Petronio, la cena di Trimalcione del Satyricon. Ok, forse un po' troppo per un film starring la vedova Taricone. :D

La mia mancanza di una formazione classica si fa notare xD

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Invece qui il tipo accosta in macchina su un ponte, se non sbaglio, scende e fa i suoi esercizi. Quindi il finale è positivo

Si..

Considerato il finale ''stravolgente'', mentre il film volgeva al termine, immaginavo un epilogo diverso per il personaggio di Battiston. Mi sarebbe piaciuto un incontro sul ponte, con anche un bacio, tra Beppe ed il famigerato Lucio.

 

Sarebbe stato un finale ad alto tasso glicemico.....

 

PS

- Mi sono piaciuti alcuni passaggi del personaggio di Mastrandrea, quelli in difesa dell'amico.

 

- Edoardo Leo è sempre un gran bel figo

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Il finale "positivo"? Ma siete sicuri?

Quel restare divisi dalla realtà, in uno status quo ante che non può più soddisfare l'osservatore, vi sembra positivo?

Battiston che scende e fa gli esercizi, secondo me, è invece il punto più tragico di tutto il finale.

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davydenkovic90
Battiston che scende e fa gli esercizi, secondo me, è invece il punto più tragico di tutto il finale.

Be' secondo me invece è già positivo come finale perché nella letteratura e filmografia omosessuale, non so se hai notato, solitamente il gay soffre e 99 su 100 alla fine della storia muore.

Il fatto che accosti vicino a un ponte fa pensare a un finale tragico che poi, in realtà, non c'è.

L'unica cosa tragica è l'ipocrisia che resta, anche nei confronti dell'omosessualità

Edited by davydenkovic90
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  • 2 weeks later...

Pensavo fosse la solita commedia italiana stupida, invece mi sono ricreduto. Mi è piaciuta sia l'idea di base sia il finale! Non conosco la versione francese, quindi non posso fare paragoni, però quella italiana vale la pena guardarla, secondo me. 

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  • 3 weeks later...

Blogo

 

Candidato a 9 David di Donatello e campione d'incassi con 15.973.854 euro, pari a 2.485.476 spettatori paganti, Perfetti Sconosciuti di Paolo Genovese ha rilanciato in grande stile la commedia all'italiana di qualità, riuscendo nell'impresa tutt'altro che semplice di conquistare non solo il pubblico ma anche la critica nazionale.

 

Un trionfo che lo vedrà tra pochi giorni in Concorso al Tribeca Film Festival, evento mai successo per una commedia tricolore, con richieste di remake arrivate da mezzo mondo. Perché per una volta sono stati gli altri, dinanzi all'idea ben sceneggiata da Genovese, a riprodurci. Rifacimenti sono infatti in arrivo dal Qatar, dalla Francia, dalla Germania, dalla Svezia, dalla Turchia, dall'America e dalla Spagna, che con Telecinco sarà la prima a rifare il film a tempo di record.

 

Tutto ciò con la versione originale venduta ovunque, Giappone compreso, per un Genovese che, via Il Messaggero, si è ovviamente detto soddisfatto e sbalordito per il successo ottenuto:

 

'Vorrei permettermi un po' di sano orgoglio patriottico: di solito siamo noi a importare i film stranieri per rifarli a modo nostro, ma questa volta si è invertita la tendenza. Devo aver centrato un tema molto sentito, centinaia di spettatori mi scrivono per dirmi che si sono identificati nei personaggi e divertiti, commossi, turbati. Il film sta promuovendo una sorta di auto-analisi collettiva'. 'Mi hanno offerto lavoro un po' tutti i produttori italiani ma non ho ancora deciso cosa farò nell'immediato futuro. Per il momento mi godo il successo del mio ultimo film con una soddisfazione ulteriore: stiamo assistendo al riscatto della commedia, un genere tradizionalmente snobbato dai festival e dai grandi premi internazionali. E pensare che proprio due nostri Oscar, Meditterraneo e La vita è Bella, erano delle commedie'.

 

Perfetti Sconosciuti passerà al Tribeca Film Festival il prossimo 14 aprile. Che per Genovese sia la porta d'ingresso per gli Oscar del 2017?

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Film bellissimo per la prima volta una sceneggiatura diversa dal solito. Molto molto bello

 

Inviato dal mio SM-G903F utilizzando Tapatalk

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-e plot copiato spudoratamente da un film francese (che poi era una pièce teatreale) di un paio d'anni fa!-

 

Se ti riferisci a Cena tra amici, l'ho pensato anche io :laugh:

 

E non mi era neanche dispiaciuto, motivo per cui quando ho visto il trailer di questo mi ero ripromesso di andarlo a vedere (... e nel mentre, come al solito, son passati quasi due mesi)

Edited by Shell
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precisamente

 

No, il film copiato (tra l'altro hanno trame Perfetti sconosciuti e questo diametralmente diverse) da Cena tra amici è quello con Valeria Golino Il nome del figlio, quindi le tue solite critiche sciocche a film belli e di successo anche stavolta non reggono (pensa ad un tuo ritiro).

Edited by Rotwang
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le tue solite critiche sciocche a film belli e di successo anche stavolta non reggono (pensa ad un tuo ritiro).

uhm..

siamo di buon umore stasera, vedo..

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  • 3 weeks later...
Silverselfer

La sola cosa positiva che riesco a cogliere da questo film è che ho speso solo tre euro per andare a guardarlo.

 

Per tutto il tempo mi sono rivoltato sulla poltrona del cinema come Capitan Gaio nell'Esorcista, cui viene sventolato sul muso il crocifisso.

 

Un'esperienza che definirei "estraniante" ... chiuso in quella saletta gremita di gente che rideva a battute o situazioni (non saprei dirlo) che a me parevano solo grottesche. Il finale ti toglie l'unica soddisfazione che darebbe il trionfo della sincerità sull'ipocrisia, invece s'innalza quest'ultima a filosofia di vita.

 

L'espediente narrativo del gioco con il cellulare arriva troppo tardi e secondo me viene usato troppo poco e in conflitto con l'eclissi di luna che, invece, trionfa segnando una trama ad orologeria --> trascorsa l'eclissi (della ragione) la realtà restituisce la serenità del risveglio da un brutto sogno.

 

Salvo solo lo scambio d'identità dell'etero frustrato col gay velato ... ma anche qui, il suggerimento etico che si evince è inaccettabile quanto la dichiarazione finto buonista ---> Io proteggo le persone cui voglio bene --> ma non si capisce chi protegge da chi, visto che continuerà ad andare a giocare a calcetto con il tassinaro impollinatore omofobo e mentendo al compagno che nasconde come fosse un'imbarazzante micosi dell'alluce.

 

Al contrario di quanto ho letto qui, io mi sarei ispirato di più alla commedia newyorchese con dialoghi brillanti e molta, moltissima autoironia. Avrei tagliato l'eclissi di luna e introdotto il gioco delle identità nascoste nei cellulari in una situazione più dinamica, del tipo trascorrere una giornata col telefonino dell'altro e lasciare la cena come epilogo ... bah, gli hanno persino dato un David per la sceneggiatura (!)

 

E' riuscita la dark lady che un ruolo sempre difficile da azzeccare. Merito anche della Smutniak che ci mette molto del suo ... è il solo colpo di scena che sorprende e pensare che quel finale la salva dal giudizio morale degli altri, mi restituisce un po' di buon umore --> Li continuerà a fottere tutti per il resto della loro esistenza AHAHAHA (contegno please .... contegno).

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io mi sarei ispirato di più alla commedia newyorchese con dialoghi brillanti e molta, moltissima autoironia. Avrei tagliato l'eclissi di luna e introdotto il gioco delle identità nascoste nei cellulari in una situazione più dinamica, del tipo trascorrere una giornata col telefonino dell'altro e lasciare la cena come epilogo

interessante osservazione

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