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Mi sento strano...


horror2210

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Allora, qualche giorno fa la mia migliore amica mi ha detto che ha provato a tagliarsi ( sì, ha dei problemi in famiglia, non lo fa perché 'va di moda' ). Io, scoprendolo, ci sono rimasto molto male, ma comunque parlando con me va un po' meglio, mi ha promesso che proverà a smettere; ogni volta che sta male, inoltre, mi invierà un messaggio.

Però, per far sì che lei provasse a smettere, ho dovuto dirle il mio segreto. Ho subito voluto chiarire, le ho detto: "Allora, non lo sono perchè tu vuoi che io lo sia ( é una pazza amante dei gay ), non lo sono perché alcuni dicono che io lo sia, e non dico di esserlo al 100%, perchè non lo si può capire a 13 anni, ma sono gay. E non voglio essere visto come 'l' amico gay', ma esattamente come mi vedevi prima."

Volevo chiarire subito bene le cose, e ci sono riuscito.

So che tutti arriveranno e diranno: "Ma sei troppo piccolo!" Era l' unica cosa che sapevo che l' avrebbe tirata su, e infatti ha funzionato. Gliel' ho detto di persona, perché sapevo che se l' avessi fatto tramite messaggi si sarebbe creato un po' di imbarazzo. È solo che, da quando gliel' ho detto, mi sento come se tutti lo sapessero. Lo so che non c'é nulla di male, non mi importa di cosa pensano le persone, però mi sento vulnerabile. Eppure é la persona a me più fidata, e so che non lo direbbe mai a nessuno. Non so... non capisco perché io mi senta così, ho le idee abbastanza chiare, però appena penso che gliel' ho detto mi sento confuso.

Lei non ha avuto problemi, anzi, e ne abbiamo anche un po' parlato, però non so :/

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Il "sei troppo piccolo" è opinabile, vista l'eleganza di forma che metti nello scrivere, rara da trovare addirittura in ragazzi ben più grandi di te . Io stesso ammetto di non badare all'uso dell'accento sulle "è-é" .

 

Ricapitolando : la tua è una confusione post coming out: quell'attimo di sbandamento che ci prende nel momento in cui, nel dirlo a un altro, lo stiamo ribadendo anche a noi stessi . Ogni volta è una barriera in meno verso l'autoconsapevolezza di sè . Tranquillizzati, dunque, poichè è fisiologico quello che stai vivendo e sicuramente potrà ricapitarti ad un nuovo CO :)

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La amica si e' tagliata per problemi famigliari. Suppongo che anche lei e' giovane e dovrebbe andare da un terapeta specializzato in giovani. Bisogna evitare che la cosa del tagliarsi si ripeta e si cronicizzi. il terapeuta forse non puo' risolvere i suoi problemi famigliari ma ugualmente aiuta.

 

Eventualmente anche chiedere consigli al telefono azzurro non sarebbe male o chiedere,dello psicologo,scolastico se c'e' da voi. Eventualmente al pediatra se va ancora dal pediatra o al suo medico di famiglia se va dal suo medico di famiglia.

Edited by marco7
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Come il buon Ghost suggerisce, anch'io mi trovo concorde nel pensare che si tratti di una reazione del tutto regolare a fronte di un'esposizione così intima nei confronti di qualcuno, malgrado sia una persona fidata e largamente ben disposta.

Passerà, vedrai, non c'è alcuna avvisaglia negativa all'orizzonte ! 

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Il "sei troppo piccolo" è opinabile, vista l'eleganza di forma che metti nello scrivere, rara da trovare addirittura in ragazzi ben più grandi di te . Io stesso ammetto di non badare all'uso dell'accento sulle "è-é"

Quoto, complimenti davvero per come scrivi.

 

Lascia perdere chi dice che sei piccolo. Scommetto che tutti i tuoi compagni parlano di ragazze.. Però nessuno dice loro "ma come fai a sapere che ti piacciono le ragazze? Naa sei troppo giovane".

 

Quindi solito consiglio: Definisciti come più ti senti, ma non dare troppo peso alle etichette.

 

É normale aver paura che si sappia in giro ma se sei sicuro di te stesso non hai nulla da temere. Guarda i lati positivi: Altri gays potrebbero avvicinarsi a te sapendo che sei della stessa sessualitá..

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Perdonami, ma penso che il punto sia un altro.

 

qualche giorno fa la mia migliore amica mi ha detto che ha provato a tagliarsi [...] lo si può capire a 13 anni, ma sono gay.

La tua migliore amica (che, in quanto tale, si suppone facilmente tua coetanea) non può avere pensieri suicidi a 13 anni: va bene il tuo CO e l'incertezza identitaria ma qui, ora, il problema grosso è lei.

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Perdonami, ma penso che il punto sia un altro.

 

La tua migliore amica (che, in quanto tale, si suppone facilmente tua coetanea) non può avere pensieri suicidi a 13 anni: va bene il tuo CO e l'incertezza identitaria ma qui, ora, il problema grosso è lei.

Me li ha fatti vedere, e non sono molti. Mi ha promesso di smettere, e nel caso ci ricaschi me ne parlerà. Putroppo é - sinceramente - una testa di cazzo, e non vuole parlare con nessuno, e se i suoi problemi sono famigliari, figuriamoci se i genitori la mandano dallo psicologo -_- ci ha anche parlato ma loro dicono che non sono cazzi suoi.

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il fatto è che se lei ha bisogno di uno psicologo dovrebbe andarci indipendentemente dalla volontà dei genitori.

 

se lei ha bisogno di una operazione al cuore i genitori non possono opporsi.

 

stesso discorso per lo psicologo secondo me. ci vorrebbe un consultorio per ragazzi della sua età o uno psicologo scolastico o qualcosa del genere.

 

dovresti chiedere a scuola o quelli che si occupano della salute mentale dei giovani nella tua regione o città.

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Me li ha fatti vedere, e non sono molti.

Può essere semplicemente un'autolesionista, caso in cui il suo corpo diventerebbe un campo di contrizione senza esiti letali, oppure potrebbe trattarsi di un'aspirante suicida, che è una cosa di gran lunga peggiore.

Segui i consigli di @Marco7: se hai la possibilità di parlare con qualcuno di lei, valuta se farlo. Prendi anche coscienza delle eventuali implicazioni, e che cioè lei potrebbe rifiutare ogni cura o potrebbe addirittura aggredirti, accusandoti di aver violato il suo segreto e di non riuscire a capirla.

Non sono scelte facili, non sono situazioni facili.

 

Scusami se parlo di questo e non del tuo CO.

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Può essere semplicemente un'autolesionista, caso in cui il suo corpo diventerebbe un campo di contrizione senza esiti letali, oppure potrebbe trattarsi di un'aspirante suicida, che è una cosa di gran lunga peggiore.

Segui i consigli di @Marco7: se hai la possibilità di parlare con qualcuno di lei, valuta se farlo. Prendi anche coscienza delle eventuali implicazioni, e che cioè lei potrebbe rifiutare ogni cura o potrebbe addirittura aggredirti, accusandoti di aver violato il suo segreto e di non riuscire a capirla.

Non sono scelte facili, non sono situazioni facili.

 

Scusami se parlo di questo e non del tuo CO.

Non me ne frega niente di parlare del mio CO, se c'é qualcosa di più importante.

É solo che quà non c' é nessuno, e non è una suicida. Non posso comunque sapere cosa c'é nella sua testa, ma sa la differenza fra tagliarsi e uccidersi. Gliel' ho spiegato: solo perchè i suoi genitori litigano, non deve arrivare a tanto. Certo, poi da lì arrivano altri problemi, come: sono grassa, stareste meglio senza di me, mi odia, etc... ma non arrivare a troncare la vita così giovane.

L' altro ieri sera, ad esempio, non stava molto bene, perché ha provato a parlare con i suoi e nonostante questo la ignorano. La sera è il momento più brutto, perché - se sono a casa sua - me ne vado via io, e arrivano i suoi genitori. Però, bisticciando più o meno 2 ore ( -_- ) sono riuscito ad evitare che si tagliasse ulteriormente, e non l' ha fatto. Non me n' ero manco accorto, a scuola aveva sempre lo stesso comportamento... poi, quando le ho detto che mi sono rattristato quando l' ho scoperto ( mi pare naturale ) ha detto che le dispiace di avermi fatto sentire male, e quando le ho detto che sono gay si é scusata per non essersene accorta ( beh, se per ora lo voglio nascondere sarà meglio così ).

È un continuo: "mi dispiace", "sono inutile, anzi, senza di me stareste meglio".

Ed io continuo con: "non ti devi dispiacere", "non vero". Alla fine non sta male nei momenti in cui é con me, è quando resta sola che é peggio... adesso che lo so però messaggiamo molto di più, ma le devo chiedere di farmi vedere i tagli.. li ho già visti in foto tre giorni fa, ma tramite chat non posso capire se lo sta facendo quando dico di non farlo.

Edited by horror2210
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Da quel che dici per me potrebbe essere depressa.

 

Io credo che i tagli siano uno sfogo o una distrazione per non pensare alla situazione famigliare o ad altri problemi. Magari ora non e' che e' gravissimo se si taglia ma se continua a farlo la situazione puo' diventare cronica e finisce che continua a tagliarsi per anni.

 

Per me i tagli sono un sintomo di un disagio e se smette di tagliarsi senza analizzare il disagio avra' altri sfoghi negativi su di lei del tipo piu' depressa o altre cose magari negative che fara' per distrarsi. Per questo sarebbe importante che lei sia seguita da un terapeuta per ragazzi della sua eta'.

 

Anche la depressione se ce l'ha andrebbe curata.

 

Ai suoi genitori importa qualcosa della figlia ?

 

Se litigano fra loro in presenza della figlia e' gia' un brutto segno secondo me e significa che non sanno mettere da parte le loro beghe almeno in presenza della figlia per non creare troppo disagio alla figlia. Purtroppo sono situazioni frequenti e se i genitori si comportano cosi' non bisogna farsi troppe illusioni su di essi.

 

Per il tuo disagio per il fatto che hai fatto coming out con la tua amica secondo me e' perche' non sei abituato e dopo un po di tempo ti passera'.

Edited by marco7
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Da quel che dici per me potrebbe essere depressa.

 

Io credo che i tagli siano uno sfogo o una distrazione per non pensare alla situazione famigliare o ad altri problemi. Magari ora non e' che e' gravissimo se si taglia ma se continua a farlo la situazione puo' diventare cronica e finisce che continua a tagliarsi per anni.

 

Per me i tagli sono un sintomo di un disagio e se smette di tagliarsi senza analizzare il disagio avra' altri sfoghi negativi su di lei del tipo piu' depressa o altre cose magari negative che fara' per distrarsi. Per questo sarebbe importante che lei sia seguita da un terapeuta per ragazzi della sua eta'.

 

Anche la depressione se ce l'ha andrebbe curata.

 

Ai suoi genitori importa qualcosa della figlia ?

 

Se litigano fra loro in presenza della figlia e' gia' un brutto segno secondo me e significa che non sanno mettere da parte le loro beghe almeno in presenza della figlia per non creare troppo disagio alla figlia. Purtroppo sono situazioni frequenti e se i genitori si comportano cosi' non bisogna farsi troppe illusioni su di essi.

 

Per il tuo disagio per il fatto che hai fatto coming out con la tua amica secondo me e' perche' non sei abituato e dopo un po di tempo ti passera'.

Allora, non é depressa, perché comunque me ne sarei accorto, e prima gliel' ho chiesto e mi ha detto che sta dando tempo ai tagli di cicatrizzarsi, e che non lo farà più. Di certo i brutti momenti non sono passati, ma non vuol dire che continuando a tagliarsi si sarebbe sfogata come dici tu. Sinceramente, penso sia un problema in più. E come ho già detto, non abbiamo nessuno vicino ( i nostri professori sono delle merde ) e non esiste lo psicologo della scuola. Io non sono suo padre, e non può presentarsi dalla psicologa e dire: "Facciamo una seduta."

Lei non vuole neanche, e se i suoi genitori la sgridano per cose futili davanti a me, figuriamoci quando non ci sono. Per ora sembra che lei non proverà più a tagliarsi, e sinceramente le ho detto che se i suoi bisticciano sono cavoli loro; so che sono pesanti e che la sgridano molto, ma io non posso fare davvero nulla al riguardo. Cercherò di starle vicino il più possibile, sempre, finchè non sarà passato il momento. Giuro che ogni giorno le invio almeno un messaggio ( poi ci vediamo la mattina a scuola ) in cui le chiedo come sta. E va bene, può essere un modo per sfogarsi, ma neanche tanto bello. Deve smettere, e se succederà qualcos' altro risolveremo. Se davvero cadrà in depressione, parlerò io stesso con i suoi genitori ( si fidano molto di me, però capite che non posso dirgli di non bisticciare, saranno cazzi loro ).

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Certo che tagliarsi non e' un modo bello per sfogarsi ma per tanta gente purtropp lo e' e lei non dovrebbe abituarsi a usare questo metodo per sfogarsi altrimenti diventera' un'abitudine molto difficile da togliere.

 

Secondo me dovresti dirle chiaramente che quando i suoi genitori la sgridano davanti a te chi fa la figura brutta non e' lei che la fa ma sono i suoi genitori, a meno che non la sgridano per cose gravi che lei fa.

Edited by marco7
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Marco, faby ha ottimamente anticipato il mio pensiero quindi torniamo in tema ;-)

Va bene :D sì in effetti non so perché siamo andati sul tema della mia amica; comunque mi regolerò un po' io, e non fa cose gravi.

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Complimenti per come scrivi, alla tua età è una piacevole sorpresa.

 

Come ti hanno detto, quella che provi è una sensazione a volte comune, per la prima volta ti sei mostrato senza menzogna e armature, se ci pensi è normale provare un senso di smarrimento da mancanza di difese. Ma passa, tranquillo, intanto usa questo primo passo compiuto per aumentare la coscienza di te stesso e dei passi che vuoi seguire.

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  • 6 months later...

sei piccolo come età cronologica ma fai dei ragionamenti che lasciano senza parole per il livello di maturità. e anche per il livello di consapevolezza. a 13 anni si può essere già perfettamente consapevoli del proprio orientamento sessuale. e tu, da come scrivi, lo sei. devi solo, a mio parere, imparare ad esserne orgoglioso. sei dotato di una sensibilità e di un altruismo che in pochi possiedono. coltiva questi tuoi tesori e falli crescere. ora però devi distinguere le due cose.

1 il tuo percorso di accettazione della tua identità di genere. su questo punto ho letto dei bellissimi suggerimenti da parte di chi ti ha scritto prima di me.

2 il problema della tua amica. per questo, nonostante la tua buona volontà e il tuo supporto, ad oggi non sei ancora pronto per caricarti sulle spalle un problema di tale portata. l'autolesionismo, le difficoltà familiari, la fragilità emotiva della tua amica... di sicuro tra qualche anno sarai un'ottima spalla per lei. ma adesso lei ha bisogno del supporto dei suoi genitori. litigassero quanto gli pare ma, di fronte alle difficoltà della figlia, dovrebbero fare una tregua. dovrebbero rivolgersi loro a persone specializzate per questo tipo di problemi. possono rivolgersi al medico di famiglia, agli insegnanti della scuola. già loro potranno dargli un indirizzo a cui rivolgersi. in queste situazioni, visto che si tratta di un minore, viene richiesta la partecipazione di tutta la famiglia. anche di un genitore alla volta se non riescono a stare nella stessa stanza senza litigare. la famiglia deve imparare a comunicare e ad affrontare i propri dissapori. o almeno ci deve provare.

sembra una cosa 'enorme', ma non ti preoccupare. c'è gente che fa questo di mestiere. è pronta ad affrontare ed a gestire ogni tipo di difficoltà familiare.

in bocca al lupo per tutto e facci sapere come va  

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