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La vostra parola del giorno


cuddlemaniac

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Vi capita mai di fissarvi con una parola che sentite in giro? Che so io, chabbychic, eteronormativo, salapuzio, assertivo, ergo, magenta, quella parola che diventa subito un ossessione.

Questo post dalla dubbia utilità nasce proprio per dichiarare la parola di cui siamo affezionati un certo periodo o uno specifico giorno.

Qualè la vostra parola del giorno?

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davydenkovic90

Ne ho tante. Sono cresciuto in una famiglia di avvocati, che usano tutti parole molto ridondanti e auliche anche nel quotidiano. 

Tempo fa facendo un discorso molto banale riguardo a un punto di un dato problema che non riuscivo a risolvere, dissi "mi sono impelagato"...

Mi hanno preso in giro per molto tempo.

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Di solito non mi fisso con qualche parola ma con gli avverbi. Non riesco a fare un discorso se non metto tremila avverbi. Ad esempio da più mesi io e "praticamente" siamo diventati inseparabili. Quando ripeto ad alta voce per un esame, mio fratello conta in un solo discorso almeno sedici "praticamente" ed il bello è che non me ne accorgo nemmeno. Bruttissimo .-.

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Azz altrochè! Solo che io anzichè usarle spesso mi si piantano in testa e mi ronzano per un bel po, tipo: edulcorante, propinare, mato grosso, gozzovigliare, pantagruelico ecc

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Porca vacca l'altro giorno mi sono intrippatissimo con codesta parola:

 

DEPAUPERARE

 

MA CHI CAZZO LA USA ANCORA???

Il governo ahahah
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Difficilmente mi fisso con una parola anche perché metti caso che mi viene in mente "tabarro" in che discorsi potrei infilarla?

Però mi capita di emozionarmi se sento una parola insolita che non sentivo usare da parecchio, specie se è una parola che mi piace.

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io ho un gusto malato per le parole che difficilmente possono finire in un discorso:

 

- Catoblepa

- Eparchia

- Comitale (aggettivo bellissimo, che ho la dubbia fortuna di poter invece usare spesso)

- Ordalia

- Infrancesare

 - Garrire

...

 

bho, la lista è infinita

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NorwegianWood

Mi capita di fissarmi su una parola, ma non di usarla spesso nell'arco della giornata. Più che altro mi soffermo sul suo suono, sul significato, sull'etimologia, sulla sua storia, sui passaggi semantici, su frasi e contesti in cui l'ho letta o sentita... dopodiché parte il loop semiotico.

Tra l'altro sono iscritto al sito unaparolaalgiorno - ho anche comprato il libro edito dai due autori. Se vi piacciono termini inusuali, ricercati o anche semplicissimi ma dalla storia tra il tortuoso, il bislacco e l'incredibile, ve lo consiglio!

 

Tra le mie parole preferite ci sono soffolcere, acrobatico, mitopoiesi, berserk, ancestrale, favella, idilliaco, androgino, leggiadro, orripilante, sciarada, ucronia, babele, cincischiare, macabro, uroborico, eclettico, darshan, raccapriccio, tetragono, trickster, sfinge, lunatico, coacervo, distillare, apocalisse, eretico, fatidico, pandemonio, rocambolesco, bizzarro, arcipelago, galassia, granguignolesco, chimera, cordiale, sortilegio, utopia, fatiscente, ermetico, orda, alambicco, alchimia, cimitero, umbratile, malmostoso, eclatante, arcano, ctonio, paradosso, quintessenza, aporia, lapalissiano, ineffabile, apodittico, tregenda, dedalo, panacea, bizantino, grottesco, carisma, distopia, archetipo, pantagruelico, squisito, intrigante, armonia, sublime, ecatombe, trasecolare, sibillino, abominio, serendipità, nemesi, oblio, ieratico, rutilante, diafano, adamantino.

 

Non le adopero spesso; anzi! Tendo a tirarle fuori dal cappello nelle occasioni speciali, come ospiti che giungono al momento giusto e poi se ne vanno silenziose e indisturbate, dopo essersi insinuate nel cuore e nella mente di chi parla e di chi ascolta. 

 

 

 Tempo fa facendo un discorso molto banale riguardo a un punto di un dato problema che non riuscivo a risolvere, dissi "mi sono impelagato"...

Mi hanno preso in giro per molto tempo.

Accipigna! Pensavo che impelagato, termine buffo e icastico al contempo, fosse addirittura colloquiale. :p Dà proprio l'idea del trovarsi in mare aperto, alla mercé delle onde, e cercare di raggiungere la prima terraferma disponibile a forza di bracciate. (Forse Dante ci ha riso un po' meno quando scrisse «E come quei che con lena affannata, / uscito fuor del pelago a la riva, / si volge a l'acqua perigliosa e guata, / così l'animo mio, ch'ancor fuggiva, / si volse a retro a rimirar lo passo / che non lasciò già mai persona viva.»)

 

Azz altrochè! Solo che io anzichè usarle spesso mi si piantano in testa e mi ronzano per un bel po, tipo: edulcorante, propinare, mato grosso, gozzovigliare, pantagruelico ecc

Ma che belle parole evocative!

 

Cristo pantocratore.

Per chi ignora che è una raffigurazione tipica di Gesù, che a sua volta deriva dagli epiteti ellenistici di divinità varie, deve suonare come una potente e formidabile bestemmia, molto eterodossa.

 

 

Difficilmente mi fisso con una parola anche perché metti caso che mi viene in mente "tabarro" in che discorsi potrei infilarla?
Però mi capita di emozionarmi se sento una parola insolita che non sentivo usare da parecchio, specie se è una parola che mi piace.

E se provassi con "Per coprirmi le spalle in una situazione come questa non basterebbe un mantello, ci vorrebbe un tabarro"?

Comunque, anche a me capita di emozionarmi per lo stesso motivo e, se la persona che l'ha pronunciata se ne accorge, sono quattro gli occhi che si illuminano.

 

io ho un gusto malato per le parole che difficilmente possono finire in un discorso:

 

- Catoblepa

- Eparchia

- Comitale (aggettivo bellissimo, che ho la dubbia fortuna di poter invece usare spesso)

- Ordalia

- Infrancesare

 - Garrire

...

 

bho, la lista è infinita

Parole difficili, ne convengo, ma prima o poi capita il discorso in cui infilarle a proposito, soprattutto catoblepa, ordalia e garrire. Ti auguro di imbatterti presto nell'occasione propizia.

Edited by NorwegianWood
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