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Morto il regista di "Una giornata particolare"


SanRoger

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E' morto oggi il registra cinematografico Ettore Scola, autore, soprattutto negli anni '70, di diversi film celebri come "C'eravamo tanto amati" e "Brutti, sporchi e cattivi". Nel 1977 Scola ha girato "Una giornata particolare", racconto intimo e toccante di un incontro tra due inquilini di un palazzo romano, un radiocronista licenziato perché omosessuale (Marcello Mastroianni) e una casalinga infelice (Sophia Loren) sposata con un fervente fascista, il 6 maggio 1938, giorno della storica visita di Hitler a Roma. La pellicola è stata premiata, tra l'altro, con il Golden Globe per il miglior film straniero e ha ricevuto due nomination all'Oscar. E' forse il primo film italiano a non rappresentare l'omosessuale come una macchietta (come faceva ad esempio Fellini in alcuni sui film deglia anni '60, tra cui "La dolce vita") e a trattare il tema in modo maturo e scevro dai pregiudizi e dai luoghi comuni di cui era sempre viziata la rappresentazione dell'omosessualità all'epoca.

Si tratta di un fim importante per la storia e la cultura gay italiana, oltre che per la sua bellezza. La scomparsa di Scola potrebbe essere una buona occasione per scoprirlo o riscoprirlo per quanti non lo avessero mai visto (probabile che venga anche trasmesso in TV in questi giorni).

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A me quel film fondamentalmente non è piaciuto perché fa vedere il gay che si scopa le donne e può farlo, idea sbagliatissima queer però erano anche gli anni '70.

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Che un gay possa fare sesso con una donna, con la quale si è creata una particolare affinità in un momento particolare per entrambi, non lo trovo nè strano nè sbagliato, e credo possa tranquillamente capitare nella realtà e non solo in un film. Quello che mi è piaciuto è che poi il personaggio di Mastroianni riafferma la sua identità omosessuale e dice chiaramente alla Loren che si è trattato di un episodio, che lui è gay e basta (non ricordo le parole esatte, ma il senso era quello), quindi non mi sentirei di parlare di idea queer nel film, almeno a me non ha passato affatto l'idea dell'omosessuale che possa diventare etero se lo vuole (e anche il finale in qualche modo lo riafferma).

 

Quello che poi è importante in questo film è anche il fatto di essere (credo) il primo e comunque uno dei pochi (qualcuno ne conosce altri?) in cui si parla della persecuzione degli omosessuali durante il fascismo.

Edited by SanRoger
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Che un gay possa fare sesso con una donna, con la quale si è creata una particolare affinità in un momento particolare per entrambi, non lo trovo nè strano nè sbagliato, e credo possa tranquillamente capitare nella realtà e non solo in un film

 

Se fa sesso con una donna non è gay, fine, infatti quello è un film coi suoi limiti concettuali nei confronti dell'omosessualità come c'erano nell'epoca stessa in cui fu realizzato. Può instaurarsi tutta l'affinità che vuoi con una donna, se sei gay non ci fai sesso, chiuso.

Edited by Rotwang
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Se fa sesso con una donna non è gay

 

Non sono affatto d'accordo! Nè riguardo al film nè tantomeno in generale. E non perché sostenga l'idea queer della fluidità sessuale. Non è un singolo rapporto sessuale con una donna che intacca un'identità gay o che fa di un uomo un bisessuale.

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Non sono affatto d'accordo! Nè riguardo al film nè tantomeno in generale. E non perché sostenga l'idea queer della fluidità sessuale. Non è un singolo rapporto sessuale con una donna che intacca un'identità gay o che fa di un uomo un bisessuale.

 

Sì invece, se l'uomo ha provato eccitazione, attrazione ecc. non può essere omosessuale, gli piacciono anche le donne, anche se magari va quasi solo con uomini.

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Vabbe' il tipo sara' stato un po bisex.....

 

Parlare dei gay negli anni 70 e dei gay durante il fascismo e' in ogni caso notevole specialmente da parte di un regista etero.

Edited by marco7
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Oh no anche lui :(

 

"Una Giornata Particolare" mi era piaciuto molto e mi aveva impressionato, ce lo avevano fatto vedere in quarta superiore.

Edited by Sampei
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Una giornata particolare è uno dei miei film preferiti.

In pratica due emarginati dal Fascismo, la donna che deve stare in casa e l'omosessuale inutile per la Patria, si incontrano e si danno un po' di calore umano.

Ho visto poco fa che lo fanno stasera su RAI 2.

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vabbè, io sono l'ultimo che può parlare di Scola per millanta motivi, non ultimo il fatto di conoscerlo (sapevo da lunedì mattina che stava morendo, per dire; mi consola pensare che ha sofferto *poco tempo* ed è stato lucido praticamente fino a sabato; ed il fatto che tutt'oggi non sono stato sul forum non è casuale..).

 

Per fermarci a Una giornata particolare, mi sa che vi sfugge quel che "l'intellettuale organico" (dio, quanto odiava sta definizione!!) voleva dirci con quel film:

lui racconta quella giornata del massimo fulgore della gloria e della fanfaronaggine fascia, quando a Hitler venne mostrata una Roma di cartapesta in tutto il suo splendore & sfarzo,

da una parte coll'enfasi trombona della radiocronaca dell'Eiar in sottofondo costante,

dall'altra colla storia minima di due sfigati che sono ai margini di tutta quella trombonaggine, e che ne dimostrano il vuoto di fondo che la contraddistingue, come dimostrerà da lì a pochi anni il disastro bellico a cui la suddetta trombonaggine ci portò.

Che l'annunciatore Eiar, emarginato dal suo incarico perchè sospettato di essere un sodomita, venga quasi stuprato da donna Sophia (qui in una forma meravigliosa) è un accidente del film, NON il punto centrale!!

---

PS: forse non tutti sanno che: una delle comparse del film, nel ruolo della figlia di Sophia Loren, è una Alessandra Mussolini ragazzina!!

paradossale, no?

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È un film molto bello,incentrato su due differenti solitudini che si sfioravano e per un attimo sembravano compensarsi.Più che Mastroianni ho adorato Sophia Loren..film bellissimo e da vedere assolutamente.

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bel film ma Scola di capolavori ne ha girati tantissimi

ricordo C'eravamo tanto amati, Brutti sporchi e cattivi, La terrazza, I mostri e I nuovi mostri, Il sorpasso, La marcia su Roma, Un americano a Roma, Lo scapolo... e ne ho scordati molti altri, tra cui uno atipico che a me piacque molto e su cui ho aperto un topic a parte

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/26790-film-la-pi%C3%B9-bella-serata-della-mia-vita/

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Che l'annunciatore Eiar, emarginato dal suo incarico perchè sospettato di essere un sodomita, venga quasi stuprato da donna Sophia (qui in una forma meravigliosa) è un accidente del film, NON il punto centrale!!

 

Non vorrei aver lasciato intendere che "Una giornata particolare" sia un film a tematica gay, tantomeno nel senso che intendiamo oggi. D'accordissimo con quello che dici (geniale il contrasto tra il sottofondo costante della radiocronaca e la storia intima dei due protagonisti), anche se "un accidente" mi sembra un po' riduttivo. Il fatto che il personaggio di Mastroianni sia gay a me (magari solo perché sono gay io eh) non pare così secondario nel film. In ogni caso, visto che siamo su un forum gay ho voluto porre l'accento sul fatto che il film sia uno dei pochissimi italiani dell'epoca che tratta l'omosessualità non in modo macchiettistico, anche se non è il tema principale.

Come che sia, resta l'invito a vederlo per chi non lo conoscesse.

 

 

 

forse non tutti sanno che: una delle comparse del film, nel ruolo della figlia di Sophia Loren, è una Alessandra Mussolini ragazzina!!

 

Sì sì, l'avevo letto!!
 

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@Conrad, ma "Il sorpasso" non è di Dino Risi?

sì, ma la sceneggiatura è di Scola, che lì conobbe Gassmann

diventarono amicissimi, tanto che il Gran Trombone lo impose alla produzione (Dino De Laurentiis, se non ricordo male) come regista per Il Mattatore

 

bel film ma Scola di capolavori ne ha girati tantissimi

ricordo C'eravamo tanto amati, Brutti sporchi e cattivi, La terrazza, I mostri e I nuovi mostri, Il sorpasso, La marcia su Roma, Un americano a Roma, Lo scapolo... e ne ho scordati molti altri, tra cui uno atipico che a me piacque molto e su cui ho aperto un topic a parte

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/26790-film-la-pi%C3%B9-bella-serata-della-mia-vita/

il mio preferito tra i suoi?

mmhh.. a pari merito, La terrazza (critica al vetriolo del generone romano cazzaro & cazzone)

e La famiglia (una Sandrelli come in quel film mai più vista!!).

Poi vabbè, adoro C'eravamo tanto amati, Brutti, sporchi e cattivi, Concorrenza sleale, Che ora è -per me sottovalutato- e ovviamente Una giornata particolare

 

Non vorrei aver lasciato intendere che "Una giornata particolare" sia un film a tematica gay, tantomeno nel senso che intendiamo oggi. D'accordissimo con quello che dici (geniale il contrasto tra il sottofondo costante della radiocronaca e la storia intima dei due protagonisti), anche se "un accidente" mi sembra un po' riduttivo.

Ok, forse mi sono espresso male: quando definisco "accidentale" che il fatto che Mastroianni (tra l'altro IL latin lover per antonomasia) interpreta un omosex, intendo che non dobbiamo focalizzarci solo sul QUEL punto per capire il film.

tutto lì

----

PS: forse non tutti sanno che - parte 2^:

negli ultimi 10-15 anni lavorava meno non perchè stesse male di salute,

ma perchè era sotto contratto con Medusa,

e l'idea di far fare soldi al Berlusca (che anni fa lo citò per dimostrare quanto fosse liberale, visto che produceva i film di un "intellettuale organico al PCI") coi suoi film gli faceva girare le palle a velocità elicottero!

Edited by freedog
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Che ora è -per me sottovalutato-

Forse è l'unico che ho visto.

Meraviglioso. Dilaniante. Dà un senso fortissimo di solitudine... quasi ontologica, se vuoi.

Bello, bello, bello.

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Che ora è -per me sottovalutato-

 

confermo, davvero bello, me lo ero scordato: visto al cinema tra l'altro, girato in una Civitavecchia onirica

 

@SanRoger su Il sorpasso hai ragione, regia di Risi e sceneggiatura di Scola (come giustamente spiega @freedog)

 

un piccolo off-topic: un giorno dovremmo parlare anche dei grandi sceneggiatori italiani, perché molti registi senza grandi sceneggiature alle spalle oggi sarebbero molto meno ricordati... ad esempio Fellini che ebbe sceneggiatori del calibro di Ennio Flaiano e di Tonino Guerra

 

tornando a Scola, è stato un grandissimo regista e si vede anche dal modo con cui riesce a far lavorare grandissimi attori... nei suoi film hanno lavorato i più grandi attori italiani e nessuno di loro appare come una primadonna, nonostante fossero tutti dei mattatori... sono tutti amalgamati alla perfezione, calati nel ruolo come se non avessero fatto altro nella vita... leggere che in un film come C'eravamo tanto amati hanno lavorato gomito a gomito Manfredi, Gassmann, Satta Flores, Sandrelli, Fabrizi, Giovanna Ralli... ma non hanno semplicemente recitato, sono stati personaggi veri, palpabili nella loro complessità

ad esempio Fabrizi ha lavorato con grandissimi registi come Rossellini, però quando ha girato questo film era ormai rassegnato a ruoli da pastasciuttaro romano... eppure qui ritrova una nuova grandezza, una seconda giovinezza in un ruolo complesso e indimenticabile

per non parlare di Troisi: era un ottimo comico, con Scola è diventato un grande attore

immagino che un regista simile sia stato amatissimo dai suoi attori

 

EDIT

ho appena letto la dichiarazione della Sandrelli che dice tutto:

"Mi ha trasmesso la meraviglia della collaborazione nel nostro lavoro, della condivisione, del sostegno, il privilegio, la magia di fare le cose insieme e che cose abbiamo fatto insieme, che film!"

Edited by conrad65
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privateuniverse

bel film ma Scola di capolavori ne ha girati tantissimi

ricordo C'eravamo tanto amati, Brutti sporchi e cattivi, La terrazza, I mostri e I nuovi mostri, Il sorpasso, La marcia su Roma, Un americano a Roma, Lo scapolo... e ne ho scordati molti altri, tra cui uno atipico che a me piacque molto e su cui ho aperto un topic a parte

 

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/26790-film-la-pi%C3%B9-bella-serata-della-mia-vita/

 

Anche "I mostri" è di Scola nel senso che egli collaborò alla sceneggiatura.

 

"La più bella serata della mia vita"? Un bel film, tratto dal racconto di Duerrenmatt "La panne".

 

"Una giornata particolare" è un capolavoro, un film amaro e malinconico, ma anche pieno di speranza. Bellissimo anche dal punto di vista cinematografico, per l'ambientazione, la scenografia, la fotografia, le interpretazioni. Il personaggio interpretato da Mastroianni è forse il più bel personaggio omosessuale della storia del cinema.

 

Concordo, poi, con @SanRoger: non è un film "a tematica gay", eppure è anche un film in cui l'omosessualità del coprotagonista è un elemento essenziale, caratterizzante.

 

Anche sotto quest'aspetto il film realizza un equilibrio mirabile, paragonabile al breve incontro fra i due protagonisti, uniti quasi soltanto dalla loro marginalità, eppure tra i quali si genera una straordinaria, impossibile intimità.

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Ok, forse mi sono espresso male: quando definisco "accidentale" che il fatto che Mastroianni (tra l'altro IL latin lover per antonomasia) interpreta un omosex, intendo che non dobbiamo focalizzarci solo sul QUEL punto per capire il film. tutto lì

 

Io credo che siamo d'accordo se tu sostieni che è "accidentale"

il rapporto sessuale fra Mastroianni e la Loren ( solo Rotwang può

vedere nella relazione che si crea fra queste due solitudini e questi

due diversi, in una giornata...un problema di "orientamento sessuale" )

nel senso che è "strumentale" alla storia

 

Se assumiamo l'omosessualità in termini banali, rischiamo di banalizzare

il film, ma è un problema nostro...non dell'omosessualità in sé, che invece

si coniuga benissimo con l'altra condizione di oppressione rappresentata

nel film attraverso il personaggio della Loren, cioè l'oppressione femminile

 

Secondo me l'unicità del film sta proprio nell'essere riuscito a rappresentare

insieme questi due aspetti, certo attraverso la trombonaggine di un regime

machista, che opprimeva sia gli omosessuali che le donne,  ma anche nella

storia intima di questi due personaggi, che si incontrano, si scontrano, non si

comprendono e poi si consolano, si capiscono e si danno forza e solidarietà

reciproca.

 

L'incontro anche sessuale fra i due, è strumentale a questa rappresentazione

al contempo e per lo stesso motivo il film tematizza l'omosessualità, ma anche

la condizione femminile

 

PS in realtà Nunzio Filogamo ebbe problemi con la DC, più che con il fascismo

che sfruttò l'effeminatezza e l'affettazione della sua parlata per prendere per il

sellino i Francesi...mentre fu allontanato dalla RAI con la TV, perchè " non telegenico"

che significa "troppo frocio" oltre che nel parlato ( erre moscia etc ) anche nelle

movenze.

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Io credo che siamo d'accordo se tu sostieni che è "accidentale"

il rapporto sessuale fra Mastroianni e la Loren ( solo Rotwang può

vedere nella relazione che si crea fra queste due solitudini e questi

due diversi, in una giornata...un problema di "orientamento sessuale" )

nel senso che è "strumentale" alla storia.

mmhh.. sì, possiamo anche dirla così

-mi sa che sti giorni non ce la faccio proprio a farmi capì.. oh, scusate, è che non sono state giornate leggerine..-

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