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GayHelpLine: 15.000 richieste in 8 mesi


lux

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Chiamano più uomini che donne e la fascia d´età principale è tra i 19 e i 25 anni. Il problema è sempre il coming out..."

 

"...il diciassettenne che subiva abusi dallo zio: i genitori lo hanno cacciato di casa, perché lo zio è sposato e il ragazzo ora vive da un amico del parente e continua a subire abusi. La ventiduenne innamorata della sua compagna di casa: il fratello l´ha scoperta e la ricatta, facendosi consegnare 300 euro al mese per non rivelare tutto ai genitori. Un rumeno che vive la propria omosessualità in segreto, perché la sua comunità secondo lui non accetterebbe e, se lo scoprissero, potrebbe ritrovarsi costretto a prostituirsi...

Questi sono alcuni esempi delle migliaia di storie ascoltate dai volontari di HelpGayLine, associazione che si prefigge di fornire ascolto e supporto psicologico a chiunque ne necessiti, in modo totalmente gratuito (http://www.gayhelpline.it/);

 

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Per gli omosessuali in difficoltà, in poco tempo l´800 713713 è diventato un riferimento. «Alla Gay Help line lavorano - spiega Marrazzo - 51 operatori telefonici, di cui 11 donne e 40 uomini, 7 tutor, consulenti legali, psicologi e sanitari, 4 operatori per l´accoglienza individuale e 6 per l´accoglienza di gruppo».

 

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Storie di disperazione: «Tra i minori che ci contattano - prosegue Marrazzo - tanti raccontano gli abusi che subiscono». C´è il 18enne che ha rivelato all´insegnante di ginnastica di essere gay: da quel giorno il docente abusa di lui. O i tanti ragazzi cacciati di casa perché gay o lesbiche o le malattie che lasciano senza speranze, l´Aids prima tra tutte. O chi ha preferito porre fine alla propria vita perché i commilitoni della caserma lo avevano scoperto: il suo compagno - anche lui militare - forse cambierà lavoro. «I fondi per la Gay Help line - spiega Marrazzo - sono arrivati da Comune e Provincia, ma i soldi per il 2007 non sono ancora stati stanziati. Speriamo che Veltroni e Gasbarra si ricordino presto di noi. Vorremo a breve fare proporre anche una pubblicità progresso e chiedere a Lino Banfi, dopo la sua recente fiction sui rapporti tra un padre e la figlia omosessuale, di essere il nostro testimonial»

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