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[LETTURE] Versi e passaggi che catturano l'attenzione


Neom

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Ciao ragazzi, in questo thread mi piacerebbe raccogliere passaggi (o versi, nel caso di poesie) che per qualsiasi motivo abbiano catturato la nostra attenzione durante la lettura. 

L'idea mi è venuta pensando a ciò che da tempo faccio regolarmente con carta e penna, così ho voluto allargare i miei orizzonti creando un ''raccoglitore condiviso''. 

La scelta è dettata interamente da chi scrive in base ai propri interessi: possono essere romanzi, saggi, libri storici, attuali, classici, ecc: può essere il libro che avete sul comodino o quello che avete letto da piccoli.

Non è importante che le citazioni siano tratte da libri di ''alta lettura'', ciò che conta è che piacciano a chi scrive e che, per qualche motivo, voglia condividerle con tutti. sisi.gif
 

Non ho trovato nulla di simile nel forum, spero di non aver fatto un buco nell'acqua e che la cosa possa risultare gradita. :P

 

Inizio io:

 

 

 

Ti allacci la cintura. L'aereo sta atterrando. Volare è il contrario del viaggio: attraversi una discontinuità dello spazio, sparisci nel vuoto, accetti di non essere in nessun luogo per una durata che è anch'essa una specie di vuoto nel tempo; poi riappari, in un luogo e in un momento senza rapporto col dove e col quando in cui eri sparito. 

I. Calvino, Se una notte d'inverno un viaggiatore, 1979

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"Chiamo a testimoni la Luna, le stelle ed il cielo, come sempre obbedirò al mio cuore e non sarà la ragione a dirmi ciò che mi farà gioire".

Sergio Bambarén, "Il Guardiano del Faro".

 

Lessi il libro spinto dalla curiosità diverso tempo fa, quando mia mamma lo comprò per il mio cuginetto e questi lo rifiutò trucemente, e ricordo questa citazione perché la sottolineai con un evidenziatore rosso, generando le ire più acute di mia madre perché non ha mai sopportato - e come biasimarla! - che rovinassi libri.

Conservo questa frase nella mia testa perché stata una tra le motrici che mi hanno fatto maturare molto in questi ultimi anni, quando era la ragione, malsana, a trattenermi dal senso più naturale riposto nella parola "vivere".

Mi leggo stucchevole, però tant'è... :asd:

Edited by Laen
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“Most men will not swim before they are able to.” Is that not witty? Naturally, they won't swim! They are born for the solid earth, not for the water. And naturally they wont think. They are made for life, not for thought. Yes, and he who thinks, what’s more, he who makes thought his business, he may go far in it, but he has bartered the solid earth for the water all the same, and one day he will drown.”
 

(Herman Hesse, Der Steppenwolf)

 

Non ho il libro sottomano e non sono riuscito a trovare il passo in italiano, dunque lo riporto in inglese. Un libro che mi ha ispirato molte considerazioni e mi ha dato interessanti spunti di approfondimento, letto nell'estate tra terzo e quarto liceo sotto consiglio di un amico. In realtà ci sono numerosi passi che credo contengano verità ampie e spesso ignorate. Questo lo ritengo uno dei più significativi poichè sentivo (oa meno) una forte identità tra la mia condizione e quella descritta.

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