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Tra immaginare e fare...


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So di essere l'eccezione qui, ma chi un po' conosce la mia storia (di etero con tendenze omo) sa che ho provato a fare sesso con un uomo ma, nonostante la nudità maschile (se si tratta di un ragazzo attraente) mi ecciti, non mi è piaciuto. Non trovo utile e "funzionale" un pene, per non dire poi che non lo trovo attraente. Non mi piace fare seghe e pompe e baciare un uomo, a tratti mi dà pure nausea. Il sesso anale lo trovo poco attraente, ma sentendomi attivo forse è l'unica cosa che mi potrebbe interessare...ma a questo punto preferisco fare sesso con una donna.

La domanda è: a tutti i gay, bisex e etero con tendenze omo piace fare sesso gay? O, come nel mio caso, le tendenze sono destinate a esplicarsi solo nella fantasia masturbatoria?

Esiste obbligatoriamente un percorso che, dalla fantasia, fa apprezzare il sesso omo nella realtà? È omofobia la mia o semplicemente non sono portato e devo accettarmi così?

So che la domanda sembra sciocca ma mi piacerebbe sapere i vostri excursus, anche se di solito chi è gay o bisex lo sa praticamente da sempre e non sta come me alla soglia dei 30 a pensare se gli piacerà o no...

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Agli albori dei miei interessi sessuali, eccezion fatta per il primo approccio, anch'io sperimentavo un forte contrasto tra realtà e fantasia: era come se il piacere fosse confinato ad uno stadio mentale, illusorio, decadendo poi in una quasi totale mancanza di attrazione nel contesto concreto.

E' stato un passaggio, però, una fase che s'è risolta nel corso del tempo, vuoi perché non ci fosse un granché d'interesse coi ragazzi in questione, vuoi per insicurezza personale, vuoi tante cose... ma l'accumularsi di esperienze ha allineato le aspettative con la realtà.

Penso che in parte sia colpa dei porno online, che sovente rimandano ad un'immagine idealizzata ed eccessivamente "perfetta" di un rapporto sessuale. La realtà imperfetta, alla lunga, è molto più eccitante.

Edited by Laen
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Sei etero normale che ha normali impulsi verso il proprio sesso . Impulsi che non ti portano ad avere una vita sessuale con uomini . Se provando la sessualita fra uomini ti piaceva farlo allora eri bisex .

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E' possibile che ci sia dell'omofobia interiorizzata in te.

(se ne parla così spesso ultimamente che spero di non essere scaduto nello scontato)

 

Nel caso potresi rimorchiare delle culturiste.

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Guest Balthazar

Ho notato che mi piace strusciarmi ed essere accarezzato, non so perché ma il resto non mi piace...neanche se il sesso orale o la masturbazione sono io a riceverli. Non provo piacere e a tratti anche repulsione verso il maschio che me li fa. C'è da dire che con le donne mi è sempre piaciuto tutto, anche se preferisco il rapporto sessuale a seghe e pompe anche con le donne. Queste ultime le concepisco nei rapporti etero, come preliminari e non come sesso vero e proprio. Eppure alcuni amici etero vanno matti per seghe e pompe fatte da ragazze! A me piacciono molto ma le metto in secondo piano al coito.

Insomma in definitiva: a me un uomo piace contemplarlo, anche da vicino e con carezze, ma non mi piace spingermi oltre. A questo punto penso che ci sia una scala non solo rispetto all'attrazione che proviamo rispetto ad un genere o a un altro, ma anche rispetto a quanto ci piace il rapporto con un dato genere. L'orgasmo quindi nel mio caso può passare solo attraverso l'autoerotismo. Non credo si tratti di omofobia, sono talmente disinibito e matto per il sesso che, se mi piacesse, non me lo farei di certo mancare il sesso gay!

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Giusto per saperlo...

cosa penseresti di una donna che cercasse un uomo

solo per vederlo nudo e accarezzarlo?

 

Perché il problema - più che tuo - mi pare sia dei maschi

che potrebbero trovarsi a fare "sesso" con te.

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Postuli di essere disinibito, ma non lo sei affatto quindi ovviamente non sei

disinibito, sei solo un  narcisista. Il sesso quindi per te - sia etero che gay - è

solo una conferma alla tua immagine idealizzata.

 

Questo vale in una certa misura anche per la tua vita sessuale etero, che appare

più completa, ma in realtà è piena di falle affettive ed emotive. Dubito tu abbia mai

raggiunto una vera intimità con una donna, però nel rapporto sessuale etero puoi

interpretare un ruolo maschile di controllo e potere, che distogli dalla sua funzione

erotizzante ed eleggi a barriera nei confronti delle emozioni a te sgradite

 

Se tu riuscissi a fare sesso gay, forse potresti anche riuscire ad innamorarti veramente

di una donna per la prima volta nella tua vita, perchè l'omosessualità è interpretata come

negazione del tuo falso io narcisista ( e quindi, ovvio, sei omofobo )

 

L'ideale però sarebbe andare in terapia

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Se tu riuscissi a fare sesso gay, forse potresti anche riuscire ad innamorarti veramente di una donna per la prima volta nella tua vita, perchè l'omosessualità è interpretata come negazione del tuo falso io narcisista ( e quindi, ovvio, sei omofobo ) L'ideale però sarebbe andare in terapia
Sono molto d'accordo.

 

 

 

So di essere l'eccezione qui

Mah, in realtà è piuttosto frequente in quelli che non si accettano e si scoprono in tarda età.

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Guest Balthazar

Non credo di poter spiegare - ogni spiegazione sarebbe antitetica all'oggetto del discorso - l'intensità con la quale mi sono innamorato delle ultime due ragazze e l'intimità perfetta che è esistita, in special modo con l'ultima mia ex, per molti anni. Mi limito semplicemente a dire, ma questo ovviamente dovete prenderlo come assunto se volete continuare il dibattito, che in ogni rapporto io mi sono sempre donato a discapito di me stesso, riponendo nella partner tutta la felicità di cui avevo bisogno, naturalmente e non forzatamente, perché era vero amore. Di quelli che bruciano di passione. Di quelli che sembrano esclusivi. Quindi quello che è stato ovviamente non è una conferma alla mia immagine idealizzata, non è un bisogno narcisistico o una barriera di emozioni sgradite. E' semplicemente sentimento puro.

 

L'omosessualità - leggo ha Hinzelmann - sarebbe per me una negazione del mio (falso) io narcisista. Non sono d'accordo, per il semplice fatto che gli psicologi/psicoterapeuti che ho contattato negli ultimi tempi, analizzata la mia storia, mi hanno sì parlato di narcisismo, ma in modo esattamente opposto: la mia omosessualità è conseguenza diretta del mio narcisismo ferito in età adolescenziale da branchi di ragazzi più grandi che mi additavano, ingiustificatamente, come gay e probabilmente anche la conseguenza di uno scarso rapporto con mio padre che sto recuperando solo adesso di mia spontanea volontà. 

 

Secondo me i tortuosi e quasi baroccheggianti ragionamenti possono sviare l'attenzione dalla realtà concreta di un ragazzo che prova il sesso con un genere da cui è attratto ma scopre che effettivamente non fa per lui. Questo rientra perfettamente nello spettro delle infinite sfumature della umana sessualità. Come ho parlato con ragazzi che si riconoscono come gay ma hanno pulsioni etero che non si sentono portati ad accondiscendere, così esisto io e probabilmente esistono moltissimi altri (alcuni studi sorprendenti rivelarono che il 70% dei maschi ha provato o tuttora prova, delle pulsioni, dei desideri, delle fantasie o almeno curiosità verso il proprio sesso). Il mondo sarebbe dunque - se ad ogni pulsione omo corrispondesse una conclamata omosessualità - popolato da bisessuali e forse sarebbe curioso calcolare, statisticamente, quanti esseri umani non sarebbero mai nati in questo caso.

Edited by Balthazar
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Il mondo sarebbe dunque - se ad ogni pulsione omo corrispondesse una conclamata omosessualità - popolato da bisessuali e forse sarebbe curioso calcolare, statisticamente, quanti esseri umani non sarebbero mai nati in questo caso.
Ottimo, e allora fai onore alle statistiche, bombati qualche fanciulla mettila incinta e smettila di scrivere su un forum di omosessuali così ti passano i grilli per la testa.

 

Se tu vuoi essere quello che ritieni di dover essere, siilo. E accetta di pagarne le conseguenze però.

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Guest Balthazar

Chi non ha la fortuna - per non essere ipocrita - di nascere con un orientamento sessuale esclusivo verso un genere e vuole costruire un rapporto basato sull'amore, deve necessariamente affrontare le conseguenze della scelta di un solo genere (a meno che non sia poligamo). Quindi la perentorietà con la quale mi si ricorda che il mio percorso di vita non sarà scevro di insidie mi pare ridondante.

 

Accettare la propria bisessualità o comunque le proprie tendenze omo (o etero nel caso si sia prevalentemente gay) non comporta l'annullamento di queste insidie. A mio avviso può semplicemente farle vivere serenamente perché fisiologiche.

 

Ma il mio vero problema non è l'accettazione, quanto piuttosto la sofferenza di non poter tradurre nella realtà delle pulsioni naturali. Quindi l'accettazione non è verso il mio particolare orientamento, ma verso l'insostenibilità di un rapporto omo.

 

Questa ultima frase farà gridare allo scandalo chi sostiene che mi sto parando il culo in maniera omofobica per difendere la mia immagine pubblica di etero, creandomi uno schema mentale in cui il sesso gay per me è impossibile aprioristicamente.

 

Posso assicurare, tuttavia, che così non è. A meno che un demiurgo omofobico si sia impossessato di me, ma a quel punto solo un messia il cui compleanno cade tra pochi giorni potrebbe fare qualcosa, ammesso che esista (e ho i miei dubbi).

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Ma il mio vero problema non è l'accettazione, quanto piuttosto la sofferenza di non poter tradurre nella realtà delle pulsioni naturali. Quindi l'accettazione non è verso il mio particolare orientamento, ma verso l'insostenibilità di un rapporto omo. Questa ultima frase farà gridare allo scandalo chi sostiene che mi sto parando il culo in maniera omofobica per difendere la mia immagine pubblica di etero, creandomi uno schema mentale in cui il sesso gay per me è impossibile aprioristicamente.

 

La controprova è facilissima da fare:

dichiarati bisessuale in famiglia, con gli amici e con le ragazze che frequenti.

Se - privato della tua immagine pubblica da etero - la pensi ancora così

allora hai ragione: non era l'omofobia interiorizzata* a bloccarti sessualmente.

(*Nello specifico probabilmente la tua volontà inconscia di dimostrare che i bulli avevano torto nel chiamarti "gay")

 

In alternativa puoi definirti socialmente etero e trovarti una ragazza

con cui condividere la tua passione per il porno gay od occasionale sesso a tre.

Se riuscirai a non innamorarti di nessun maschio (a cui dedicare solo seghe)

la cosa potrebbe rivelarsi anche una soluzione piuttosto longeva.

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Ma il mio vero problema non è l'accettazione, quanto piuttosto la sofferenza di non poter tradurre nella realtà delle pulsioni naturali. Quindi l'accettazione non è verso il mio particolare orientamento, ma verso l'insostenibilità di un rapporto omo

 

In pratica stai dicendo che il tuo problema è che riesci solo ad accettare il fatto di non poter accettare il fatto che se ti accettassi, ti accetteresti. E infatti è vero.

Edited by Sampei
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Ma il corpo maschile ti piace, giusto?

È quella la base dell'attrazione sessuale verso lo stesso sesso o verso l'altro sesso.

 

Quando qualche anno fa ho capito di essere gay, ero inzialmente attratto dai maschi e dal loro corpo e basta. Non guardavo molto il pene, ma poco dopo mi piaceva l'idea della masturbazione reciproca e le mie fantasie arrivavano lì e al "frottage" ovvero lo "strusciamento", il contatto.

Poi ho iniziato a manifestare interesse verso il sesso orale; il sesso anale non mi interessava affatto: iniziavo a consumare pornografia e saltavo tutte le parti dei rapporti anali.

Ora invece, pur non avendoli ancora sperimentati, mi interessano.

 

Probabilmente ciò che mi fermava all'inizio era una mancata presa di coscienza del mio orientamento accompagnata da una certa omofobia interiorizzata.

 

E mi trovo assolutamente d'accordo con Almadel e anche con gli altri che ti hanno scritto, anche se non con ogni singola frase.

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Guest Balthazar

La controprova è facilissima da fare:
dichiarati bisessuale in famiglia, con gli amici e con le ragazze che frequenti.
Se - privato della tua immagine pubblica da etero - la pensi ancora così
allora hai ragione: non era l'omofobia interiorizzata* a bloccarti sessualmente.
(*Nello specifico probabilmente la tua volontà inconscia di dimostrare che i bulli avevano torto nel chiamarti "gay")

In alternativa puoi definirti socialmente etero e trovarti una ragazza
con cui condividere la tua passione per il porno gay od occasionale sesso a tre.
Se riuscirai a non innamorarti di nessun maschio (a cui dedicare solo seghe)
la cosa potrebbe rivelarsi anche una soluzione piuttosto longeva.

Quoto, mi pare molto sensato! Forse però un po' difficile è trovare una donna simile...

 



Ma il corpo maschile ti piace, giusto?
È quella la base dell'attrazione sessuale verso lo stesso sesso o verso l'altro sesso.

 

Quando qualche anno fa ho capito di essere gay, ero inzialmente attratto dai maschi e dal loro corpo e basta. Non guardavo molto il pene, ma poco dopo mi piaceva l'idea della masturbazione reciproca e le mie fantasie arrivavano lì e al "frottage" ovvero lo "strusciamento", il contatto.
Poi ho iniziato a manifestare interesse verso il sesso orale; il sesso anale non mi interessava affatto: iniziavo a consumare pornografia e saltavo tutte le parti dei rapporti anali.
Ora invece, pur non avendoli ancora sperimentati, mi interessano.

 

Probabilmente ciò che mi fermava all'inizio era una mancata presa di coscienza del mio orientamento accompagnata da una certa omofobia interiorizzata.

 

E mi trovo assolutamente d'accordo con Almadel e anche con gli altri che ti hanno scritto, anche se non con ogni singola frase.


Sì, i maschi mi piacciono. Lo ammetto senza nessun problema. L'unico problema è il "come" mi piacciono...come dici tu potrebbe darsi che gradualmente io riesca ad apprezzare il sesso gay e magari anche ad innamorarmi. Oppure, io penso che esista la possibilità, in alcuni le pulsioni sono destinate a rimanere tali per sempre e non per questioni omofobiche.

 



In pratica stai dicendo che il tuo problema è che riesci solo ad accettare il fatto di non poter accettare il fatto che se ti accettassi, ti accetteresti. E infatti è vero.

No, è esattamente come ho scritto io! Mi piace godere pensando ai maschi nudi ma non mi piace il sesso con loro.

 



Il sesso ideale esiste solo nella nostra mente.

Il problema è che non immagino mai (a meno di forzarmi) sesso con uomini...ma solo con donne.

 



Giusto per saperlo...
cosa penseresti di una donna che cercasse un uomo
solo per vederlo nudo e accarezzarlo?

Perché il problema - più che tuo - mi pare sia dei maschi
che potrebbero trovarsi a fare "sesso" con te.

Probabilmente è lesbica...
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Forse però un po' difficile è trovare una donna simile...

 

No, è molto più difficile trovare una donna

a cui piaccia il sesso a tre con un'altra donna

(in realtà è più difficile trovare la terza).

 

Bisogna però mettersi nell'ordine di idee

di avere questo come obiettivo;

sarebbe comunque un passo avanti.

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Guest Balthazar

Beh si sarebbe l'ideale, solo che non so quanto sarebbe giusto nei confronti della fidanzata. Sono sempre esclusivo e fedele quando si tratta di amare una donna.

 

Comunque ci tengo a dire che non mi fa completamente schifo stare in intimità con un uomo, è solo che non si confà al mio essere, mi stufo subito quando sono con un uomo, perché non lo trovo "funzionale" ai miei bisogni (ad esempio la vagina e il culo non sono paragonabili). Quindi perdo subito la forte eccitazione iniziale. Insomma ho semplicemente dei feticci che accendono il mio arrapamento.

 

Vi basti pensare che il primo ragazzo col quale sono stato si è messo a ridere quando ha visto il mio disgusto nel fargli il pompino XD mentre lui, nonostante fosse un etero curioso e alla prima esperienza come me, ha spompinato assai volentieri! Penso che sapesse già di volerlo fin dall'inizio.

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La cosa che stupisce della narrazione che fai di te

è che è il contrario di quello che raccontano gli "etero curiosi".

Ti sarai probabilmente già accorto che i "curiosi"

sono essenzialmente curiosi solo del lato sessuale

e non certo delle coccole o dell'intimità

e a respingerli è il corpo maschile e non certo il pene

dal momento che vanno pazzi per le transessuali.

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IlSuonatoreJones

Comunque ci tengo a dire che non mi fa completamente schifo stare in intimità con un uomo, è solo che non si confà al mio essere, mi stufo subito quando sono con un uomo, perché non lo trovo "funzionale" ai miei bisogni (ad esempio la vagina e il culo non sono paragonabili). Quindi perdo subito la forte eccitazione iniziale. Insomma ho semplicemente dei feticci che accendono il mio arrapamento.

"non si confà al mio essere", "non è funzionale ai miei bisogni" sono davvero espressioni chiave, che racchiudono in sé il problema.

Tu ti trovi bloccato dai tuoi stessi preconcetti: uscito da quelle che sono mere fantasie e confrontandoti con la realtà, provi repulsione e disgusto nei momenti di intimità con un altro uomo. In altri termini, non puoi vivere serenamente rapporti intimi con un uomo perché psicologicamente non accetti di averne.

Omofobia interiorizzata. Raccomando anche io la terapia.  

 

Ottimo, e allora fai onore alle statistiche, bombati qualche fanciulla mettila incinta e smettila di scrivere su un forum di omosessuali così ti passano i grilli per la testa.

 

Se tu vuoi essere quello che ritieni di dover essere, siilo. E accetta di pagarne le conseguenze però.

 

Chapeau.

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Guest Balthazar

La cosa che stupisce della narrazione che fai di te
è che è il contrario di quello che raccontano gli "etero curiosi".
Ti sarai probabilmente già accorto che i "curiosi"
sono essenzialmente curiosi solo del lato sessuale
e non certo delle coccole o dell'intimità
e a respingerli è il corpo maschile e non certo il pene
dal momento che vanno pazzi per le transessuali.

Se è per questo il ragazzo che si dichiarava etero-curioso che è venuto con me (il primo), ha avuto con me un normale rapporto "da letto", con baci, abbracci, carezze e poi tutto quanto c'è di sessuale. Per me non ha avuto alcuna connotazione romantica, era solo un modo per vivere l'attrazione verso il mio stesso sesso, coi risultati che già conosci.

In ogni caso quale sarebbe per te la conclusione? Che sono un (mezzo) frocio represso? Alla faccia...e allora i veri repressi che sono?!

 



"non si confà al mio essere", "non è funzionale ai miei bisogni" sono davvero espressioni chiave, che racchiudono in sé il problema.
Tu ti trovi bloccato dai tuoi stessi preconcetti: uscito da quelle che sono mere fantasie e confrontandoti con la realtà, provi repulsione e disgusto nei momenti di intimità con un altro uomo. In altri termini, non puoi vivere serenamente rapporti intimi con un uomo perché psicologicamente non accetti di averne.
Omofobia interiorizzata. Raccomando anche io la terapia.

Ok per la terapia, ci sto pensando. Ma non credo che la solita equazione:

pulsioni omo + disgusto per i maschi = omofobia

tenga conto delle infinite sfumature della sessualità umana.

Ora i casi possibili sono due:

- O c'è qualcosa nel mio IO più profondo che mi blocca senza che io ne sia cosciente (ne dubito);

- O non sono omofobico e ho solo, sic et sempliciter, delle normali pulsioni che non mi portano al rapporto sessuale coi maschi.


Non penso ci siano altre spiegazioni, dato che ho descritto dettagliatamente la mia situazione e in me non ci sono tracce di omofobia volontaria.
Anzi, puoi stare certo che se mi piacesse fare pippe e bocchini lo farei tutti i giorni (anche perché con le donne è periodo di magra!) XD Edited by R.POST
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Per chi non è un professionista le buone analisi si basano sulle esperienze.

 

Non avendo mai sentito di nessuno in questa situazione

posso solo consigliarti quello che farei io se fossi in te.

 

Io avrei aggiornato la tua precedente discussione invece di aprirne un'altra,

visto che qui non hai riportato degli elementi presenti nella prima;

come ad esempio il fatto che hai voluto sperimentare il sesso omo

dopo la tua "prima cotta per l'amico etero".

 

Vista così infatti non si capisce dove possa altrimenti essere la tua frustrazione:

sembra quasi che vuoi che ti rassicuriamo sulla tua eterosessualità,

pretesa che al massimo potrà irritare qualche utente.

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Guest Balthazar

No, in realtà voglio che discutiate della mia auto-diagnosi: etero con tendenze omo.

Dirmi che dovrei andare in terapia per sbloccare una parte di me (e non credo che ci sia qualcosa da sbloccare) non mi sembra utile al momento.

Riguardo la cotta non aveva nulla di romantico...ero fissato con particolari del suo fisico, ma non lo amavo.

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Dirmi che dovrei andare in terapia per sbloccare una parte di me (e non credo che ci sia qualcosa da sbloccare) non mi sembra utile al momento.
E' lapalissiano: se sei bloccato, lo sei completamente, e di certo non prenderai nessuna iniziativa per sbloccarti. Il blocco ti blocca anche in ogni tentativo concreto di sbloccarti. La tua sfortuna è che essendo piuttosto narcisello non prenderai mai iniziative su consiglio o su spunto di altre persone, perché non concepiresti mai di agire sulla base di conclusioni cui non sei giunto da solo ma che ti sono state anche solo in via ipotetica suggerite da altri.

 

Non ti resta che aspettare che lo sblocco arrivi dall'esterno, con un evento sufficientemente traumatico, oppure, in assenza anche di quello, che ti arrivi dall'interno per forza dell'esasperazione. Si tratta ovviamente di mere eventualità che potrebbero anche non avvenire mai lasciando così la tua vita identica a come è adesso.

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Guest Balthazar

E' lapalissiano: se sei bloccato, lo sei completamente, e di certo non prenderai nessuna iniziativa per sbloccarti. Il blocco ti blocca anche in ogni tentativo concreto di sbloccarti. La tua sfortuna è che essendo piuttosto narcisello non prenderai mai iniziative su consiglio o su spunto di altre persone, perché non concepiresti mai di agire sulla base di conclusioni cui non sei giunto da solo ma che ti sono state anche solo in via ipotetica suggerite da altri.

 

Non ti resta che aspettare che lo sblocco arrivi dall'esterno, con un evento sufficientemente traumatico, oppure, in assenza anche di quello, che ti arrivi dall'interno per forza dell'esasperazione. Si tratta ovviamente di mere eventualità che potrebbero anche non avvenire mai lasciando così la tua vita identica a come è adesso.

 

 

Stavolta mi hai davvero illuminato: è vero, sono orgoglioso e non accetto di agire sulla base di conclusioni altrui.

 

Se è vero però che l'orientamento sessuale è determinato da numerosi fattori, biologici e psicologici, non credi che ognuno abbia i suoi "strumenti" e che non si possa far altro che accettarlo?

 

Mi spiego: se un ragazzo si sente gay ed effettivamente sta bene con gli uomini, gli piace il sesso con essi, ma ha delle tendenze etero che non sente di dover tradurre nella realtà, magari ha provato ma non riesce ad andare con una donna perché all'atto pratico con gli piace, lo definiresti un bisex bloccato?

 

Io penso invece che la natura lo abbia dotato di alcuni strumenti e che bisogna accettare quelli che ha senza credere che possa magicamente acquisirne di altri.

 

Altro esempio: posso essere attratto dalle locuste fritte, ma mangiandole mi accorgo che mi fanno schifo, concludo di essere bloccato psicologicamente? No, concludo che ognuno ha i suoi gusti.

 

A me non piace il sapore di alcuni pesci: devo sbloccarmi psicologicamente? Non penso...

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Magari al cenone di capodanno incontri Gianmaurizio, cugino di ottavo grado della vicina di casa della zia Crinilde, che è talmente affascinante figo e perturbante da farti smettere di blaterare questo coacervo di sciocchezze.

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Guest Balthazar

E se fossi tu a incontrare una GianmauriziA dalla zia Crinilde e tutte le tue certezze si ribaltassero?!

 

Vedremo. In ogni caso se succederà sarete avvertiti! Ma spero di trovare una donna talmente figa e perturbante da farmi togliere ogni pippa mentale a sto punto.

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Mi spiego: se un ragazzo si sente gay ed effettivamente sta bene con gli uomini, gli piace il sesso con essi, ma ha delle tendenze etero che non sente di dover tradurre nella realtà, magari ha provato ma non riesce ad andare con una donna perché all'atto pratico con gli piace, lo definiresti un bisex bloccato?

 

Io, sì

 

Ovviamente è raro capiti perchè non esiste l'eterofobia, potrebbero

esistere delle motivazioni eccezionali, un abuso sessuale subito da

una madre incestuosa, una madre castrante manipolatrice e violenta

in senso psicologico

 

Tutte ragioni che stra-consiglierebbero una terapia

 

Se è mera omofobia, molti ce la fanno senza terapia, ma nel grande numero

esistono persone più fragili come te che da sole non se la cavano

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Guest Balthazar

Cari ragazzi,

 

probabilmente non ci crederete, vi sembrerà una svolta repentina, ma non vedevo l'ora di scriverlo. Ho avuto una svolta. Avevate proprio ragione: ho detto, scritto e pensato una mole di cazzate immani in questi ultimi 2 anni. E alcune di queste cazzate le avete lette in questo forum in questi mesi.

 

Oggi pomeriggio sono stato in palestra e come al solito mi sono ritrovato a vedere i miei amici nudi. Di solito facevo sempre finta di nulla, ma oggi l'attrazione verso uno di essi è stata così forte e permanente da farmi sentire a disagio e in imbarazzo con la parte di me stesso che mi bloccava. E' stato terribile. Ma mi ha aiutato a superare il limite che la mia mente non era riuscita prima d'ora a superare: quello dell'omofobia.

 

E' come se ad un tratto tutte le domande ossessive su: mi piace o no? Sono bisex o no? Ecc. siano cessate all'improvviso. Ho capito che, bisex o no, etero con tendenze omo o no, la mia omosessualità è parte di me e non c'è NIENTE di male, niente contro cui combattere, perché combatterei solo me stesso.

 

Probabilmente è solo un gradino di un cammino ancora lungo, ma penso che questa passata stasera sia una delle sere più belle che io abbia passato da 2 anni a questa parte. Forse la più serena. Una delle poche (se non unica) sera in cui non mi sono continuamente logorato, alla minima attrazione verso un ragazzo, nel tentativo di negarla con forza, di spararle contro tutta la mia omofobia, per dimostrare di saper amare le donne come gli altri miei amici. Sono riuscito quindi a trascorrere una serata bellissima coi miei amici come non succedeva da 2 anni, senza incazzarmi per ogni minima cosa come ho sempre fatto negli ultimi tempi.

 

Mi sento una leggerezza, una consapevolezza, magari anche solo primordiale e ancora in via di fioritura, che mai avevo raggiunto negli ultimi 2 anni e che avevo solo prima di 2 anni fa.

 

Avevate proprio ragione: dovevo scontrarmi contro un muro. Un muro che non avevo messo da solo, ma che la mente aveva posto da sé, perché si è trovata a fronteggiare qualcosa di spropositato arrivato all'improvviso a quasi 30 anni di età. Un cambiamento inaspettato. Solo che non mi rendevo conto del limite inconscio che avevo.

 

In tutto questo tempo la mia mente ha dato praticamente solo ascolto all'ossessione: sono bisex o no? Quando invece è una mega cazzata, non c'è niente di cui interrogarmi, ma c'era solo da accettarmi. Anzi, la mia ansia all'ennesima potenza non faceva che ingigantire un'attrazione magari anche sciocca e blanda a volte e mi faceva venire un magone immenso quando incontravo ragazzi che già in passato avevano suscitato in me qualcosa a livello fisico. Cazzate immense, moli di cazzate.

 

Il fatto che ho apprezzato e apprezzo le donne non cozza assolutamente con la mia omosessualità, perché quest'ultima non mi mette in alcun modo al di sotto degli altri maschi. Eppure continuamente, in tutto questo tempo, mi sono sentito meno maschio, ho addirittura invidiato gli etero puri, come se fossero una razza superiore. Che deficiente, che povero scemo sono stato. Ma i discorsi provenivano dall'inconscio ed erano solo un grido profondo di chi era smarrito, ora me ne rendo conto. 

 

Avevi ragione, @Sampei, a dire che non c'è niente di più bello che essere rispetto a dover essere. Perché se non mi è piaciuto il sesso gay non vuol dire che non mi piacciano i ragazzi, non vuol dire assolutamente nulla. Magari mi piacciono in maniera differente da altri, magari chissà, adesso scoprirò che è una parte di me che l'ansia ha ingigantito, non lo so per il momento, ma la vera PACE con sé stessi è solo la consapevolezza di quanto la vita è bella se si riesce a superare il limite che da soli ci si impone. 

 

Sono stato incazzato col mondo per troppo tempo, anche a causa della fine della storia con la mia ex ragazza, ed è ora che il sorriso mi rispunti sulle labbra e che sia generoso verso me stesso e gli altri.

 

Devo anche a voi gratitudine per l'aiuto che mi avete dato, adesso posso continuare il cammino tenendo per mano me stesso.

 

Grazie tante! Aspetto vostri pensieri e vi auguro buonanotte ;-)

Edited by Balthazar
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