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Eterosessuali "prede"?


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IlSuonatoreJones

Non saprei come esprimermi al riguardo.

Potrei tirare fuori la tesi "omofobia interiorizzata", anche se ormai si sente per talmente tante questioni che è diventata super banale.

In generale, non penso che un ragazzo etero dovrebbe sentirsi a disagio nel ricevere avances da un gay: al massimo, dovrebbe esserne lusingato. 

E comunque non frequentare ragazzi gay per un motivo simile è davvero patetico e penoso.

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Non saprei come esprimermi al riguardo.

Potrei tirare fuori la tesi "omofobia interiorizzata", anche se ormai si sente per talmente tante questioni che è diventata super banale.

In generale, non penso che un ragazzo etero dovrebbe sentirsi a disagio nel ricevere avances da un gay: al massimo, dovrebbe esserne lusingato. 

E comunque non frequentare ragazzi gay per un motivo simile è davvero patetico e penoso.

 

Forse sopportano male la oggettificazione a cui sottopongono loro le donne?

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davydenkovic90

è uno dei tanti atteggiamenti omofobi, dettato sempre dall'ignoranza. Direi anche abbastanza scusabile, e in ogni caso da ignorare. A me non darebbe fastidio se un etero avesse "paura" di me. Affari suoi.

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Suppongo che sia un atteggiamento motivato dalla paura di subire lo stesso trattamento che queste persone vorrebbero riservare alle donne. In persone con un buon rapporto con l'altro sesso non mi è mai capitato di osservare questo timore.

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Io avevo il timore che dopo aver fatto co con i miei amici,

loro potessero fraintendere qualunque gesto scherzoso

di sfondo sessuale che facevo usualmente.

Stranamente non successe con nessuno, anzi con alcuni ho legato maggiormente.

Credo sia un pregiudizio, in fondo.

 

ps:(Non ho tenuto conto gli omofobi)

Edited by Xenon
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IlSuonatoreJones

Forse sopportano male la oggettificazione a cui sottopongono loro le donne?

Mah, possibile.

In generale si tratta di una concezione distorta dell'omosessualità. Per questo tipo di etero l'omosessuale è invertito e invertitore, una minaccia alla propria virilità, e in quanto tale da tenere lontano.

Quindi a prevalere non penso sia tanto il timore di essere visti come oggetti (al pari di come questi individui guardano alle donne), quanto quello che la propria immagine sia degradata in seguito anche solo a un rapporto amichevole con un gay. Poi, usare questo come pretesto per non socializzare con gli omosessuali è in sé e per sé dannoso per la propria immagine, e quindi si tira fuori la scusa del "no ma guarda che quello mi inverte".

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In generale, non penso che un ragazzo etero dovrebbe sentirsi a disagio nel ricevere avances da un gay: al massimo, dovrebbe esserne lusingato. 

bel @jonas questo intendi:

 

frase-celebre-di-claudio-amendola-31885.

 

penso che di base ci sia la paura di essere "contagiato" o di scoprirsi bisex o gay... o un mero pregiudizio che alimenta una paranoia.

di riflesso molti gay "ardono" o "desiderano" follemente un etero (da convertire o stuzzicare) 

paura & masochismo 

 

:aha:

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Alcuni uomini eterosessuali hanno paura di rapportarsi con i ragazzi gay perché hanno paura di essere considerati come loro prede:

 

Sì, ma per lo più sono quelli tanto brutti fisicamente o moralmente, che non sarebbero mai desiderati da una persona omoerotica.   ;-)

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Grossomodo ignoranza, tendenzialmente non voluta.

Se istruiti a riguardo e perseverante, allora omofobi spesso perché almeno in parte con pulsioni omosessuali represse.

Edited by Fe92
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IlSuonatoreJones

bel @jonas questo intendi:

 

frase-celebre-di-claudio-amendola-31885.

 

penso che di base ci sia la paura di essere "contagiato" o di scoprirsi bisex o gay... o un mero pregiudizio che alimenta una paranoia.

di riflesso molti gay "ardono" o "desiderano" follemente un etero (da convertire o stuzzicare) 

paura & masochismo 

 

:aha:

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHA in tutta onestà, no, non avevo pensato all'opinione di Amendola.

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qualche giorno fa, alcuni compagni di corso scoprono, in maniera alquanto casuale, che un compagno terzo risulta essere, con margine di dubbio minimo, omosessuale. La scoperta ha fatto sesnsazione, e l'opinione del gruppo si è divisa fra un fronte negazionista misto (non può essere frocio, si vede), un fronte "insinuantista" femminile (io l'ho sempre sospettato, si vede), e un fronte isolazionista maschile (a me non me ne può fregare di meno, non posso interessarmene).

Le posizioni più rigide sono proprio quelle degli "isolazionisti", perché il "me ne frego" è stato sempre corredato da un "basta che sta al suo posto", sul tema dell'adagio: può guardare tutti i culi che vuole tranne il mio.

Sto cominciando ad interrogarmi sugli orientamenti genuini, di quelli che han detto una cosa simile :sisi:, potrebbero starci sorprese.

 

p.s. io ho agito da pusillanime, e non mi sono scoperto, sono rimasto al margine dei negazionisti, senza prendere posizioni.

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Non è così semplice compartimentare le reazioni per emozioni

nettamente distinte

 

Ad esempio una persona che non sa che sono gay, può dire

francamente che gli fa schifo, o lo infastidisce l'idea di un gay

che ci prova ; se sa che sono gay per non essere sgradevole

preferisce usare il termine "paura" o "mi sentirei a disagio"

 

"basta che stiano al loro posto" è certamente una formula di

sintesi che si può coniugare con varie emozioni diverse

 

La reazione della persona singolarmente presa, è sempre

meno ostile della persona in gruppo, perchè ovviamente il

gruppo etero esercita una pressione sui vari componenti

 

Non solo sul gay che si nasconde, ma anche sugli etero

che devono dar prova di eterosessualità agli altri

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qualche giorno fa, alcuni compagni di corso scoprono, in maniera alquanto casuale, che un compagno terzo risulta essere, con margine di dubbio minimo, omosessuale. La scoperta ha fatto sesnsazione, e l'opinione del gruppo si è divisa fra un fronte negazionista misto (non può essere frocio, si vede), un fronte "insinuantista" femminile (io l'ho sempre sospettato, si vede), e un fronte isolazionista maschile (a me non me ne può fregare di meno, non posso interessarmene).

Le posizioni più rigide sono proprio quelle degli "isolazionisti", perché il "me ne frego" è stato sempre corredato da un "basta che sta al suo posto", sul tema dell'adagio: può guardare tutti i culi che vuole tranne il mio.

Sto cominciando ad interrogarmi sugli orientamenti genuini, di quelli che han detto una cosa simile :sisi:, potrebbero starci sorprese.

 

p.s. io ho agito da pusillanime, e non mi sono scoperto, sono rimasto al margine dei negazionisti, senza prendere posizioni.

 

Ecco, mi riferivo a questo tipo di atteggiamento

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che poi, in margine alla discussione, c'è stato un copioso fiorire di cliché.

Quello che dice "mio cugino è frocio, ma è normale".

Quella che dice: "io sono piena di amici gay"

Chi dice: "poveraccio"

Chi dice: "non bisogna discriminare"

 

insomma, questo genere di cose.

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Io cerco di essere molto delicato con i miei amici etero:

niente cotte, niente palpeggiamenti "involontari", niente battutine.

Non tutti i miei amici gay fanno questo sforzo...

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Ora ho capito.

La stessa domanda può essere fatta ai finocchi : Voi vi sentite predeh se vi trovate in mezzo alla gnocca ? :hm:

Sono troppo sfranta per essere considerato preda appetibile

 

Forse sopportano male la oggettificazione a cui sottopongono loro le donne?

Io avrei un'altra domanda inversa: le utenti lesbiche di questo forum si sentono mai considerate come "prede" da uomini eterosessuali?

 

E poi: voi ritenete che sia giusto o sbagliato da parte di una persona omosessuale considerare come tali persone eterosessuali?

Personalmente, finché questi maschi da catena alimentare non si fanno avanti io per guardare guardo, ma non tocco e non interagisco. 

 

E poi insomma, un fregno è un fregno. Finché ci si cura di non far sentire a disagio l'oggetto del proprio interesse, non c'è nulla di male a tirargli un'occhiatina. Se poi sti qua stanno a disagio al pensiero di poter essere oggetto d'interesse, temo che purtroppo sia inevitabile. Anche se c'è da dire che, se le ragioni del disagio hanno radici omofobe, allora possono anche andare a quel paese.

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Sì a me è successo con un ragazzo che era in gruppo con me in un corso di progettazione all'uni... era romano ed era appena arrivato per fare la magistrale... aveva capito che ero gay e gli si leggeva proprio il disagio in fronte... che poi metteva pure a disagio me questa cosa perché mi dispiaceva...cioè mica ti mangio! stai sereno! Quindi boh mi sforzavo di fare comunque il simpatico per fargli capire che non mi doveva temere... ci ho messo tempo ma poi a fine semestre qualche sorriso riuscivo pure a strapparglielo! 

 

Penso che il disagio che hanno alcuni etero sia più legato al fatto che hanno la testa piena di fesserie e pregiudizi sui gay e dal fatto che molti non hanno mai avuto a che fare con gay dichiarati... quindi boh... penso che stia a noi fare capire loro che si possono comportare esattamente come si comporterebbero con un amico etero...e che veniamo dallo stesso loro pianeta! Va detto che comunque sono veramente pochi i ragazzi ancora così chiusi mentalmente. 

 

Per quanto riguarda il sentirsi "prede" dalla mia esperienza alla maggior parte fa piacere capire di piacere... 

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Io cerco di essere molto delicato con i miei amici etero:

niente cotte, niente palpeggiamenti "involontari", niente battutine.

Non tutti i miei amici gay fanno questo sforzo...

mi son sempre comportato così e non ho mai avuto chissà quali problemi con gli etero.

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Solitamente chi ha atteggiamenti di "paura" è perché è rimasto fermo con la testa a 12 anni ovvero tutti gli uomini gay del mondo vogliono il suo sedere... Ovvio che se fai notare che tutte le donne che guarda hanno la stessa paura di essere approcciate da lui oppure che essendo un cesso nessun uomo sano di mente ci proverebbe questi si sentono a disagio...

Io sono arrivato alla conclusione che alcuni, quelli che agiscono per "non conoscenza", hanno paura che si possano creare situazioni di imbarazzo che poi non si riescono a gestire quindi piuttosto che trovarcisi in mezzo preferiscono esordire con "basta che stiano lontani da me" e fare la figura della preda... Altri invece più retrogradi o omofobi dicono che il loro culo non va guardato e che gli stiano tutti lontano...

Io ho selezionato gli amici etero: quelli che sono perfettamente consapevoli di essere etero al 100% e siamo tutti uguali al mondo quindi posso scherzare con frasi pesanti e posso anche toccare o farmi toccare (tipo pacca sul culo, non mano in mezzo alle gambe insomma) che al massimo si ride o mi viene fatto notare che quello è il massimo concesso quindi niente strane idee, quelli che sono tranquillissimi ma più di una battuta soft è meglio evitare perché sono riservati sotto tutti gli aspetti e quelli che sebbene siano amici non si deve andare sotto l'aspetto sessuale/affettivo...

Mi è successo di essere io preda, alcune ragazze mi hanno ronzato intorno o hanno chiesto di conoscermi ma una volta spiegato che non ce n'era finiva lì... Basta poco...

Edited by _mat2k8_
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Io cerco di essere molto delicato con i miei amici etero:

niente cotte, niente palpeggiamenti "involontari", niente battutine.

Non tutti i miei amici gay fanno questo sforzo...

 

E' un comportamento sostanzialmente corretto; in passato m'è capitato di "flirtare" solo con ragazzi etero che, per primi, tendevano a creare situazioni ambigue (tipo, chessò, volevano assolutamente dormire con me...).

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Avete mai pensato che alcuni (molti) eterosessuali hanno paura a rapportarsi con ragazzi gay non per paura di esser considerati loro prede ma, piuttosto perchè hanno (ancora) paura che gli amici omofobi delle compagnie (e ce ne sono tanti, soprattutto nei paesi), o loro stessi, possano credere che essendo gay-friendly siano a loro volta potenziali gay (sebbene ben nascosti o inconsapevoli)?

 

Sentito con le mie orecchie da etero in palestra che non sapevano di me... "Quello chiacchiera con i gay, secondo me quello è frocio pure lui anche se vuole fare l'etero!" ... Mai sentito dire? Forse perchè vivete lontani dai veri ambienti etero chiusi, omofobi e fondamentalisti-ortodossi.

 

Forse frequentate dicoteche, caffè gay-friendly o università di città dove il gay è visto come il moderno, come l'allegro amico con cui ci si diverte perchè è "pazzo" o "pazza", che dir si voglia, e dove l'etero si aggrega volentieri perchè fa moda e fico... Provate ad entrare in una birreria di periferia o di paese e scheccare in maniera palese e vedrete quanti di voi avranno paura di esser considerati loro prede e quanti vorranno scappare di corsa prima di esser presi a bastonate in testa o oggetto di battute pesanti.

 

Forse in città i ragazzi etero sono già aperti di mente ed accettano volentieri gli amici gay nella compagnia...

Come dice Amendola a volte avere un amico gay fa fico perchè il gay non ha peli sulla lingua e buon gusto e se gli piaci vuol dire che te sei un fico ma... Nei paesi... E' tutto un'alto mondo!

 

Lì la domanda corretta non è "hanno paura di esser considerati prede?" MA "sono forse tornato nel medioevo?"

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Penso che alexvanpelt abbia esposto un punto di vista interessante.

 

Penso che questo possa essere anche il motivo per il quale è veramente rarissimo che tra un gruppo di amici maschi etero che esce tra maschi ci sia un omosessuale dichiarato.

 

I gruppi di soli maschi solitamente infatti ricalcano un po' le dinamiche provinciali descritte, anche se magari il 90% di essi non hanno alcun problema nell'interagire e chiacchierare con un gay.

L'orientamento sessuale è visto un po' come un elemento distintivo importante che toglie tutti gli altri elementi che potrebbero esserci in comune nell'amicizia.

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