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Io 18 anni e lui 43


Gurzo

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18 e 43 anni è un abisso come differenza d'età e ne sono consapevole, però io sono consenziente e penso di amarlo.. ho avuto un colpo di fulmine fin dalla prima volta che l'ho visto.

Abbiamo in comune tantissime cose! l'amore per i libri e la storia sono le cose principali, ma ce ne sono tante altre che ora non sto qui ad elencare. Lui mi piace molto fisicamente e non è un vecchio, e caratterialmente penso di aver trovato quello che cercavo da molti anni, cioè qualcuno che condivida le stesse cose che mi piacciono, mi piace perché lui ha tanto da insegnarmi e io posso stare ore ad ascoltarlo senza mai annoiarmi o interromperlo.

Lui ha divorziato qualche anno fa da sua moglie e ha anche un figlio, mi dice sempre che io sono diverso dagli altri e che sembro più grande sia fisicamente che mentalmente (la cosa mi fa piacere in realtà!), semplicemente io con lui sono felice e mi sento bene.

 

Mi sento bene quando andiamo in ristorante, quando andiamo a Venezia per qualche giorno, mi sento bene anche stare a casa sua con lui. Poi c'è l'altro problema, forse quello più grande.. io sono nato da madre francese e papà belga e i miei genitori si sono divorziati da poco, mio papà è tornato in Belgio e ricordo che il giorno del mio coming out (un anno fa) mi hanno consigliato di non avere una relazione seria con un italiano, ed erano seri. Io gli ho detto di non preoccuparsi ma in realtà ho paura di deluderli con questa mia relazione.

 

Secondo voi devo dirglielo che mi sento con un uomo così grande?

Cosa posso farci? non ho scelto io di chi innamorarmi

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Se non ti senti pronto a parlarne con i tuoi è comprensibile. Se tu ci stai bene ben venga. La differenza di età è evidente. Tu ora sei innamoratissimo e lo capisco ma quello che mi sono sempre chiesta in generale è (non tanto per un 18enne, quanto per un 43) cosa può trovarci una persona, si spera matura, con un ragazzo così giovane? Può essere intrigante sessualmente ma intellettualmente una relazione con un ragazzo appena maggiorente cosa potrebbe mai dargli? A me pare in piena crisi di mezza età. Ora sarà abbagliato dalla tua bellezza e dalla tua giovinezza ma.. quanto questa situazione potrà durare? Non credi che a un certo punto si sentirà volenteroso di instaurare una relazione con una persona "alla pari o quasi dei suoi anni"? Questa cosa non ti spaventa? Io credo che se stessi con un uomo o donna così tanto più grande di me, questo tipo di domande me le farei. Pensi che possa essere una storia duratura? Io prima mi accerterei di questo o, per lo meno, ci rifletterei su a riguardo prima di far prendere un colpo ai miei.

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La differenza di età è veramente elevata ragazzo mio.

E' la tua prima storia?

Sei sicuro che ciò che provi sia ricambiato?

Rifletti bene su ciò che vuoi e ciò che vuole lui.

Di norma non durano storie del genere, ma c'è sempre l'eccezione.

Buona fortuna.

Edited by Xenon
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Se state assieme da poco, ti consiglio di aspettare almeno di capire se la vostra relazione ha qualche possibilità di andare in porto perché, passato l'inebriamento iniziale, potresti anche finire per constatare che si tratta solo di una bella avventura o di una storia destinata a consumarsi nel giro di poco tempo... e allora averlo detto ai tuoi sarà stato un sacrificio inutile.

Se invece siete in una relazione consolidata, beh, è un passo che presto o tardi dovrai fare! Quindi armati di tanto coraggio e trova il modo di affrontare il discorso.

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MalcomBraumGraves

Ciao @@Gurzo,

Capisco benissimo la tua situazione, successe anche a me l'anno scorso, io 18 e lui 31

 

prima di tutto ti direi di farti un po' di domande.

sei sicuro di essere davvero innamorato di lui?

Che tu non possa stare meglio con nessun altro tranne che con lui?

 

So come ci si sente, si è travolti dal fascino dell'uomo più grande di te, è normale, ma l'unica cosa che ti posso dire è di fare attenzione.

sarebbe da ipocriti da parte mia dirti di non provarci, e sono convinto che ognuno debba vivere le proprie esperienze, però tieni conto che ci sono tanti fattori a cui adesso dai poca importanza o addirittura nulla, che però alla lunga potrebbero farsi sentire sempre di più e potrebbero impedirti di vivere al meglio la relazione.

 

L'anno scorso stavo provando a frequentarmi con quest'uomo.

Piano piano ci siamo conosciuti, dopo qualche incontro casuale e dopo una mia certa spinta abbiamo provato a frequentarci (lui inizialmente era contrario proprio per questi motivi, ma io per l'appunto non vedevo il problema al tempo, e continuai a provare).

Stavo davvero bene con lui, però ogni volta avevo dei pensieri.

Le idee mi si schiarirono d'estate quando, per motivi di salute, fui costretto ad stare in ospedale un mese.

Lì ebbi il tempo di riflettere un po'.

Alla fine capii che quello che volevo non era avere una storia con lui.

Capivo di essere a disagio perché lui aveva 14 anni più di me, e io per quanto ne posso dimostrare di più, intellettualmente o fisicamente, rimanevo un ragazzo di 18 anni.

Mi resi conto che quello che cercavo in realtà non era una storia con una persona più grande, ma quella con un ragazzo come me, che come me abbia i suoi dubbi e le sue preoccupazioni da adolescente, una persona con cui condividere esperienze nuove, non uno a cui dover andare dietro.

Mi resi conto che le mie libertà in confronto alle sue erano molto limitate.

Lui era più libero, aveva i suoi impegni e io avevo la mia libertà e le mie restrizioni, e molto spesso non combaciavano, e alla fine entrambi ne soffrivamo.

 

Alla fine dell'estate, dopo averci riflettuto più volte ed essere arrivato alla conclusione sopra descritta, ci parlai e gli spiegai tutto, le mie preoccupazioni e le mie paure.

Dopo un primo momento di incomprensione alla fine capimmo tutti e due che quella storia non poteva andare avanti e decidemmo di terminarla.

Tutt'ora siamo rimasti in ottimi rapporti.

Non posso dire di essermi pentito, perché in quei mesi sono stato bene, ed aver vissuto quest'esperienza mi è servito tanto per capire chi sono io e cosa voglio.

 

Alla fine il succo del discorso è: pensaci bene.

Se dopo averci riflettuto con la più totale tranquillità e razionalità, sei davvero sicuro che lui sia la persona giusta per te, allora hai tutti i diritti e le ragioni per provarci!

Però sappi, per esperienza personale, che gli ostacoli a questa relazione saranno tanti, inclusa la reazione che potrebbero avere i tuoi genitori o i tuoi amici.

 

Spero di esser stato chiaro, non vorrei averti messo a disagio ora con il mio commento, ma vorrei davvero consigliarti di esserne certamente sicuro prima di poter dire di voler fare un passo avanti! ;)

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Ciao Gurzo,

avrai letto le risposte precedenti e constatato che c'è un certo scetticismo sulla possibilità di successo di una relazione del genere, ma non devi prenderla male. E' spesso utile affidarsi all'esperienza e saggezza degli altri, del resto è così che il genere umano ha sempre progredito. Ti posso solo invitare a leggere il più apertamente possibile le opinioni che ti vengono date, cerca di assimilarle e poi sarai tu a decidere. Ti do anche la mia.

 

Una differenza di età può essere superata in molti casi, ma 25 anni sono davvero tanti. Ogni anno di differenza vuol dire un anno in più di persone conosciute, luoghi visitati, stagioni superate, libri letti, film visti, ricordi, cicatrici. C'è tanto in un anno di vita, ma un paio d'anni ci pongono comunque a breve distanza gli uni dagli altri, siamo nello stesso corso di pensieri, problemi, perplessità, un po' in anticipo o un po' nel futuro. Un divario di cinque anni si sente alla tua età, ma si può trovare un equilibrio e crescendo diventa una differenza quasi irrilevante. Essere separati da dieci anni vuol dire appartenere a due generazioni diverse, non è insuperabile, specialmente se il giovane è molto maturo e ha già mosso qualche passo nel mondo esterno, ma è decisamente complesso, aumentano gli ostacoli e diminuiscono i punti di contatto. Venticinque anni sono due mondi diversi.  

Quando due persone stanno insieme e ci sono tanti anni che le separano, la relazione è inevitabilmente sbilanciata a favore del più grande. Ha vissuto più a lungo, ne sa di più di te, è già stato là dove tu stai ancora esplorando. La meraviglia di ciò che non conosci è un già visto, pensieri che possono sembrarti segreti vengono letti come un libro aperto, e la sensazione di potersi affidare a qualcuno non può essere corrisposta. Non dico che lui abbia intenzione di approfittare di questo, non lo conosco, ma indipendentemente dalla sua volontà ti influenzerà; ti priverà della possibilità di essere innocente e di perdere la tua innocenza passo dopo passo con le tue gambe; farà fare dei salti alla tua mente verso mete che senza il viaggio non significheranno nulla per la tua crescita; lui potrà rivivere la freschezza della giovinezza mentre tu non saprai cosa significa. Rischi di annullarti in lui e perdere quella fantastica persona che sei al di fuori di questo rapporto.

La responsabilità in questo caso è tutta di chi è più grande, ma non sempre sanno fare la scelta giusta, un po' egoisticamente. 

 

Ma tu hai chiesto qualcos'altro. Io sono sempre per la sincerità, ma in questo caso preferisco dirti di aspettare. Pensaci bene. L'amore è una bella cosa ma spesso ha tante di quelle maschere; ci facciamo abbagliare e non riusciamo a riconoscerlo nella sua vera natura di stima, ammirazione o affetto. Penso che dei genitori si preoccuperebbero molto a ricevere una notizia del genere, forse è il caso di valutare bene la situazione ed evitare a tutti una brutta esperienza se si può.

So che per te sarà difficile da capire, ma potrebbe anche essere una di quelle esperienze che acquistano valore perché hanno un inizio e una fine. Che terminano quando era giusto che accadesse così da rendere la separazione tristemente necessaria, ma dolcemente consacrata, un ricordo indelebile, un tassello per sempre parte della nostra vita.

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mio papà è tornato in Belgio e ricordo che il giorno del mio coming out (un anno fa) mi hanno consigliato di non avere una relazione seria con un italiano, ed erano seri. Io gli ho detto di non preoccuparsi ma in realtà ho paura di deluderli con questa mia relazione.

 

In verità i tuoi genitori sono un po' razzisti.

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In verità i tuoi genitori sono un po' razzisti.

esatto, concordo con Almadel, comunque noi non possiamo dir nulla, sei te a decidere, credi di amarlo? Già con questa frase ti potresti rispondere da solo.

Baci e... Non perdere troppo tempo a decidere, farai del male a lui e a te stesso.

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1) la differenza d'età può, a volte, essere un fetish a sé stante, c'è da tenerlo in conto

 

2) il consiglio di non provare ad avere relazioni serie con gli italiani non lo capisco, gli hai chiesto perché erano stati così razzisti?

Edited by Sampei
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quello che mi sono sempre chiesta in generale è (non tanto per un 18enne, quanto per un 43) cosa può trovarci una persona, si spera matura, con un ragazzo così giovane?

A parte che mica è detto che i miei -quasi- coetanei siano persone sagge & mature (e non solo per la crisi degli anta e/o la sindrome di peter pan),

-anzi, purtroppo siamo una generazione di ragazzini MAI cresciuti & immaturi cronici, inutile negarlo!-,

qualche idea su cosa ci possa trovare nel 18enne ce l'ho;

ma mi dicono sia VM18... :drag:  :drag:  :drag:

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IlSuonatoreJones

Ma scusa, cioè, ritieni davvero un problema più grande della sua età il fatto che i tuoi genitori non vogliano per te un compagno italiano?  

A ogni modo, sono davvero tantissimi anni di differenza.

Penso che nessuno qui possa assicurarti che funzionerà o meno.

Personalmente posso semplicemente consigliarti di andarci davvero coi piedi di piombo, se cerchi una rapporto serio, e manifesto al contempo anche il dubbio che tu possa averlo con un papà divoraziato.

Al contrario, se cerchi un'intesa che esula da una relazione stabile (ma non mi sembra il tuo caso, considerando che parli addirittura d'amore), buttati e trova quello che di buono quest'uomo può offrirti. 

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se non stai sacrificando niente di importante (in termini di studi e lavoro) mi sembra una bella storia che potrà insegnarti molto per il futuro (italiani a pate...) e per le tue prossime relazioni. 

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Personalmente considero eccessiva una differenza di età oltre i 5 anni figurarsi qui.

 

Confesso di essere sempre perplesso quando sento di ragazzi molto giovani attratti dai maturi anche se in effetti è abbastanza diffuso,  io alla tua età guardavo solo i coetanei, non mi sarebbe mai passsato per la testa di desiderare un trentenne, figurarsi un quarantenne; sono sempre stato convinto che ognuno sta bene con gente all'incirca della sua età.

 

Il fatto che sia divorziato con un figlio mi piace ancora meno.

 

Confesso di essere abbastanza perplesso su questa tua storia ma, se sei convinto è giusto che tu faccia la tua esperienza.

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1) la differenza d'età può, a volte, essere un fetish a sé stante, c'è da tenerlo in conto

 

2) il consiglio di non provare ad avere relazioni serie con gli italiani non lo capisco, gli hai chiesto perché erano stati così razzisti?


QUi conconrdo la differenza d' età' motevole d' accordo ma che centra se il compagno e italiano ?

 

 

Ma che stima avete dei diciottenni?
Non sono mica tutti dei ritardati.


Ma e quello che penso io ; molti 18 enni sono molto più maturi dei 25 enni succede ci sono casi e casi .

 

 

se non stai sacrificando niente di importante (in termini di studi e lavoro) mi sembra una bella storia che potrà insegnarti molto per il futuro (italiani a pate...) e per le tue prossime relazioni.


Io ho 40 anni e non sono di certo ritardato ; il mio compagno,ne tiene 28 anni e allora ?

 

solo invidia e basta .

 

 

Il tuo lui ha 2 anni meno di quelli che avevo io (45) quando conobbi il mio attuale (ed unico) ragazzo, anch'egli 18 enne allora.....


ecco appunto concordo ; si vuole una relazione con compagno giovane state bene assieme ? e allora perchè arrovellarsi .
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Allora ragazzi proverò a rispondere a tutte le domande che voi mi avete fatto.

Il figlio del mio ragazzo, anzi uomo, ha 4 anni.

Io e lui in realtà stiamo ufficialmente insieme da pochi mesi, e anch'io fino a un anno fa condannavo queste relazioni ma vi assicuro che se siete voi a viverle in prima persona dovete ricredervi.

Non è la mia prima relazione, ho avuto una relazione a 17 anni durata pochissimo.. lui aveva la mia stessa età e pensava solo a farsi di cocaina e altre droghe, io mi sentivo sempre in imbarazzo e a disagio con lui.

 

Penso di essere disposto ad andare anche contro i miei genitori per lui, io voglio bene ai miei genitori ma non so stare senza di lui, non ci riesco e quando lo vedo mi tremano sempre le mani e mi sento il cuore che batte fortissimo

Non mi sta affatto manipolando, c'è un fortissimo legame e rispetto reciproco fra noi! anche perché se mi stesse manipolando o prendendo in giro sono uno che se ne accorge subito.

 

Poi ho tanti altri progetti e viaggi per l'inverno da fare insieme a lui, non mi annoio mai e finalmente sono riuscito a cambiare in meglio la mia vita

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il giorno del mio coming out (un anno fa) mi hanno consigliato di non avere una relazione seria con un italiano, ed erano seri. Io gli ho detto di non preoccuparsi ma in realtà ho paura di deluderli con questa mia relazione.

 

Secondo voi devo dirglielo che mi sento con un uomo così grande?

Cosa posso farci? non ho scelto io di chi innamorarmi

Dunque.

I tuoi ti hanno "consigliato", quindi mi pare di capire che non ti hanno "imposto" tassativamente e coercitivamente di non avere relazioni con italiani.

In secondo luogo, non so se abbiano parlato di "età" del tuo probabile ragazzo, quindi sarebbe lecito pensare che il dato sia per loro irrilevante; probabilmente il loro unico intento è, come tutti i genitori fanno (o credono di fare), consigliarti per il bene.

 

Con ciò premesso, e Alla luce di quanto hai scritto, per rispondere alla tua domanda, a mio sindacabilissimo giudizio, hai due opzioni.

Opz.1): continuare a stare col tuo uomo tenendo i tuoi all'oscuro di ciò, poi dirglielo quando sarai sicuro che la relazione è consolidata e che stai davvero bene con lui;

Opz.2): metterli al corrente, presentarlo a loro se te lo chiedono, e vedere come va. Loro potrebbero apprezzarlo come persona, oppure tu potresti essere pronto ad andare contro di loro.

 

(Magari cerca anche di "tastare il terreno", chiedendo loro cosa ne pensano dei figli che vanno contro i genitori, giusto per capire se ti chiuderebbero le porte in faccia se tu decidessi di ritornare per qualunque motivo... Se mai dovessi andare contro di loro, cosa che ti auguro di non dover fare ;) )

 

Pillola blu o pillola rossa. Quale vuoi scegliere?

Edited by Notty
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Ovviamente il mio approccio è un po' diverso ad un ipotetico partner come questo
chiederei conto di questo matrimonio e di questa paternità ( se ha 43 anni
ed il bambino 4, lo ha fatto a 39 anni...e solo 4 anni fa )

 

Vedo che molti tirano in ballo la differenza di esperienze e di conoscenza che si presume
il 43nne dovrebbe avere, ma io gli chiederei conto della sua vita -etero?- per i primi 40 anni
e se effettivamente si è scoperto gay a 40, come la cosa ha funzionato...concretamente.

 

 Mi chiederei anche se il fatto che sia padre implichi che passerà tutti i WE e le vacanze per i

prossimi 14 anni con suo figlio e se una situazione del genere, in prospettiva, sia per me tollerabile:

un discorso è avere 43 anni, altro averne 43 con un figlio di 4. Ancora una volta mi chiederei come la

cosa dovrebbe funzionare....concretamente o uno rinuncia a tutti i WE e le vacanze, o il problema diventa

informare la ex moglie di questa relazione e fargliela digerire ( altro che genitori....)

Il problema - in tutta onestà - è questa tendenza all'astrattezza, a proiettare pregiudizi, positivi o negativi, su

situazioni che invece, dal mio punto di vista presentano problematicità vere, completamente diverse
Astrattezza di tanti che sono intervenuti, ma che diventa clamorosa nell'opener nel momento in cui accetta

tranquillamente un consiglio del tipo non frequentare Italiani senza neanche chiedere ai genitori per quale motivo,

visto che in Italia ci vive.

 

Detto tutto ciò, forse i tuoi genitori meritano che tu faccia l'esatto contrario di ciò che loro desiderano e

forse, ti fa anche bene sfidarli frontalmente per liberarti dai loro condizionamenti una volta per tutte, cioè

questa storia e questa persona potrebbero servirti proprio a questo e poi vada come vada.

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Ovviamente il mio approccio è un po' diverso ad un ipotetico partner come questo

chiederei conto di questo matrimonio e di questa paternità ( se ha 43 anni

ed il bambino 4, lo ha fatto a 39 anni...e solo 4 anni fa )

 

Vedo che molti tirano in ballo la differenza di esperienze e di conoscenza che si presume

il 43nne dovrebbe avere, ma io gli chiederei conto della sua vita -etero?- per i primi 40 anni

e se effettivamente si è scoperto gay a 40, come la cosa ha funzionato...concretamente.

 

 Mi chiederei anche se il fatto che sia padre implichi che passerà tutti i WE e le vacanze per i

prossimi 14 anni con suo figlio e se una situazione del genere, in prospettiva, sia per me tollerabile:

un discorso è avere 43 anni, altro averne 43 con un figlio di 4. Ancora una volta mi chiederei come la

cosa dovrebbe funzionare....concretamente o uno rinuncia a tutti i WE e le vacanze, o il problema diventa

informare la ex moglie di questa relazione e fargliela digerire ( altro che genitori....)

 

Il problema - in tutta onestà - è questa tendenza all'astrattezza, a proiettare pregiudizi, positivi o negativi, su

situazioni che invece, dal mio punto di vista presentano problematicità vere, completamente diverse

Astrattezza di tanti che sono intervenuti, ma che diventa clamorosa nell'opener nel momento in cui accetta

tranquillamente un consiglio del tipo non frequentare Italiani senza neanche chiedere ai genitori per quale motivo,

visto che in Italia ci vive..

straquoto ogni sillaba

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Anche io cerco un amore simile. Da sempre sono attratto da uomini che possono essere mio padre,ma giovanili e moderni,curati. Vorrei vivere un amore con un uomo più grande di me in cui sentirmi protetto e amato alla follia,ed io amarlo infinitamente ed essere il suo principe. Beato te che l'hai trovato. Com'è nato il vostro amore,il primo passo l'ha fatto lui o tu? E,dal momento che lui stava insieme ad una donna ed ha un figlio,si è reso conto grazie a te di essere gay o già lo sapeva ma faceva la vita da etero? Tu con lui ci trascorri soltanto del tempo o siete andati oltre (baci,sesso...)? Infine,cosa ti ha colpito di lui,e a lui di te cosa piace? Aspetto le tue risposte..comunque viviti questa relazione senza preoccuparti,l'amore non va spiegato. Poi,se andrà male non avrai rimpianti. Ogni esperienza è un buon motivo per crescere e migliorarsi. I tuoi genitori,se ti vogliono bene,capiranno..

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Io ne ho 44 di anni , sono vecchio ???? o voi ragazzi diciottenni siete vecchi ??? Inutile negarselo un diciottenne oggi gay ha la stessa mia esperienza questo e' un fatto . Il perche' e' semplice io a diciotto anni non potevo fare le stesse esperienze di vita di un 18 oggi . Questo gap di eta che tutti sottolineano per me e' inventato perche' ripeto oggi essere gay e avere le possibilita' di vivere e' una cosa che un diciottenne fa in due anni io invece come molti miei coetanei ci abbiamo messo venti anni . E ripeto solo perche' la societa' e' cambiata radicalmente . Non penso che tu guardi ancora i cartoni animati e giochi con le macchinine sai le mie stesse cosr sul sesso sulla vita di coppia gay . Solo che io ho dovuto acquisire in venti anni a te ne sono bastati due anni ...

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Io ho 40 anni e non sono di certo ritardato ; il mio compagno,ne tiene 28 anni e allora ?

 

solo invidia e basta .

E grazie.. tu 40 e lui 28 non parliamo di uno di 43 e uno di 18.. non è la differenze di età la questione ma l'infinita differenza mentale della coppia.. cioè andrea75 tu per caso ti ricordi di quando avevi 18 anni? sarà che avendone io 25, i 18 li ho relativamente da poco passati.. beh non puoi pretendere pienissima coscenza di se da uno appena maggiorenne. Siamo maturi dai, al di là dell'attrazione fisica c'è ben altro. E un uomo "maturo" penso ci possa arrivare, stare con un ragazzetto è solo una relazione destinata a ben poco. Sembra più una roba tra maestro e alunno dai. Posso capire il ragazzo che sia attratto dal " maestro" ma mi viene difficile il contrario. Cosa ci può essere di più profondo? al di là del sesso fra i due? E se ci trovasse davvero qualcosa di sostanzioso vuol dire, secondo me, che è una persona probabilmente più immatura di quanto lui voglia credere.
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non è la differenze di età la questione ma l'infinita differenza mentale della coppia.

 

Infatti il problema è la differenza mentale!

Un imbecille giovane o vecchio non s'accoppierà mai con una persona intelligente giovane o vecchia e questa non s'accoppierà mai con un imbecille giovane o vecchio che sia.

 

Certo che, se per te i giovani sono per definizione imbecilli ed i vecchi per definizione intelligenti o viceversa, allora è inevitabile che un giovane non possa mai accoppiarsi con un vecchio ed un vecchio con un giovane.....

 

 

 

 

Posso capire il ragazzo che sia attratto dal " maestro" ma mi viene difficile il contrario

 

Strano, di solito capiscono (o meglio credono di capire.....) tutti il perché il maestro sia attratto dal ragazzo.

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Infatti il problema è la differenza mentale!

Un imbecille giovane o vecchio non s'accoppierà mai con una persona intelligente giovane o vecchia e questa non s'accoppierà mai con un imbecille giovane o vecchio che sia.

 

Certo che, se per te i giovani sono per definizione imbecilli ed i vecchi per definizione intelligenti o viceversa, allora è inevitabile che un giovane non possa mai accoppiarsi con un vecchio ed un vecchio con un giovane.....

 

 

 

Strano, di solito capiscono (o meglio credono di capire.....) tutti il perché il maestro sia attratto dal ragazzo.

Allora è tutta una questione di testa.

L'uomo di 40 anni ha la sua esperienza e maturità per decidere bene delle sua vita. Facesse quello che vuole ma, non mi spiego cosa ci possa trovare in un giovane ragazzo che si è appena affacciato sul mondo reale.

Può essere il ragazzo più bello, intelligente e brillante del mondo ma sono fermamente convinta che, sono le esperienze a far crescere. Un ragazzo è completamente inesperto sulla realtà che lo circonda (o comuque esperto di quello che fin'ora è riuscito a scoprire lui) ma non sarà mai abbastanza grande per affrontare i bisogni di un 40 enne, immerso nel mondo del lavoro, con problemi ben più grandi di lui. Prima o poi il 40 enne si renderà conto che quello di cui ha realmente bisogno è una persona che riesca a comprenderlo e supportarlo. Un 18 enne è nel pieno della sua vita individuale. Sta mettendo le sue basi per costruirsi un futuro. Proverà ammirazione nel vedere il suo amante maestro così bello e pieno di esperienze di vita. Non si annoierebbe mai ad ascoltarlo, al Contrario invece il 40 enne che si sentirà dire, quando torna stanco a casa la sera:" sai amore oggi il compito di latino mi è andato uno schifo, la prof mi odia " a un certo punto si chiederà :" ma che sto facendo"?

 

Ma dai a chi volete darla a bere!

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se non stai sacrificando niente di importante (in termini di studi e lavoro) mi sembra una bella storia che potrà insegnarti molto per il futuro (italiani a pate...) e per le tue prossime relazioni.

Io ho 40 anni e non sono di certo ritardato ; il mio compagno,ne tiene 28 anni e allora ?

 

solo invidia e basta .

 

non ho capito. invidia di che? mi sembra di esser stato piuttosto razionale nel consigliargli.

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