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Prime esperienze (AAA Cercasi aiuto)


Katabasis

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Apro una discussione per ricevere consiglio dalle più brillanti menti dello spazio virtuale riguardo due annose questioni che mi stanno tormentando. Premetto che sicuramente avrò saltato qualcosa.
Sfondo: dopo 19 anni relegati nel Sud Italia, cambio al secondo anno Università, trasferendomi in quella di Milano, (che da quanto intuisco è l'eden dei gay) ma vivendo ai confini della piccola cittadina.

 

Atto 1

Il solito clichè orrible sperimentato N tendente all'infinito volte da qualsiasi gay che non ha avuto rapporti o visto neanche lontanamente un omosessuale per tutta la sua adolescenza (tranne il commesso del negozio di vestiti). Giunto in Università mi faccio subito forza nel trovare un gruppo di persone simpatiche con cui stabilire un rapporto d'amicizia, intenzionato ad evitare come la peste ogni forma di reminescenza liceale di infatuazioni verso ragazzi Etero. Boom, neanche a dirlo, un giorno il mio occhio curioso capita su ragazzo davvero bello. Penso che stando all'Università, riuscirò con buona grazia delle forze divine a non incontrarlo mai più nella mia vita. Durante la giornata mi ritrovo a squadrarlo da dietro piuttosto bene. Il giorno dopo neanche a dirlo lo ritrovo insieme ad un suo amico seduto insieme con il mio gruppo di neoamici. Iniziamo a parlare e subito ci intendiamo meravigliosamente, del tipo che vorrei fosse bruttissimo in modo da potergli essere amico senza provare attrazione verso lui. I giorni passano e alle pausa ci ritroviamo a parlare spesso degli argomenti più disparati (è davvero intelligente). La cosa peggiore è che io potevo fare uno sforzo nel contenermi cercando di darmi a testate nel muro, ma poi lui un giorno per scherzare io dico che ho freddo e lui si avvicina da seduto a me come per riscaldarmi con il suo corpo. Poi lo stesso giorno mentre parlavamo mi tocca per tranquillizzarmi di una cosa che aveva detto sulla gamba. Lo so che questi atteggiamenti sono una puttanata assurda, non vogliono dire niente, valgono meno di un pelo di topo ecc... Però nella mia povera mente sono bastati a farmi sorgere l'amletico dubbio "Sarà Gay?" Inoltre sembra sempre riservarmi uno spazio diciamo per parlare io e lui, nel senso che tende a focalizzare la sua attenzione su me anche in un discorso in cui stanno magari parlando più persone.Ha fatto anche alcuni commenti apertamente a favore dei matrimoni gay e contro la situazione in Russia sulla "persecuzione" degli omosessuali ( anche se in verità ha fatto pure 2-3 battutine omofobe e da tipico maschio-alfa-aprifighe ).

Detto ciò, sono straconvinto che sia etero 100%, è troppo un figo esagerato, è intelligente e pure sensibile.
Io gli sto lanciando continuamente segnali più o meno espliciti, in una vana e flebile speranza che lui abbia orecchie per intendere, l'ho invitato anche per una cena a casa mia domani insieme ad alcuni miei amici, gli altri mi hanno dato tutti buca, ma lui ha detto che era contento lo stesso di venire anche se solo. E sono iper-teso e mi sento al contempo un coglione di proporzioni bibliche.
 

Atto 2

Come da premessa non ho mai frequentato altro gay all'infuori di me, mai chat, mai locali, nemmeno il concerto di Madonna o simili. Uscito dall'opprimente ambiente in cui vivevo e ognuno sapeva i cazzi dell'altro (non nel senso piacevole però) mi sono deciso a imboccare la via verso l'amore (illuso) però non so come iniziare ecco. So che ci sono chat, app d'incontri ecc... ma li vedo come dei luoghi per predatori selvaggi di sesso (non fraintendetemi, non mi dispiacerebbe una liberatoria scopata, però essendo una persona attenta ai sentimenti vorrei almeno prima trovare un gruppo di amici, magari un ragazzo carino e poi dopo concedermi indiscriminatamente). La sola idea di andare anche in un locale senza conoscere nessuno mi mette a disagio fortemente, avevo pensato addirittura di trovarmi qualche amica disposta a venire con me, ma non ho ancora stabilito un rapporto abbastanza di fiducia con loro per fare CO (che non ho fatto ancora con nessuno ndr.)

 

Atto 3

Mi ritrovo in questo impasse esistenziale, dove fare il primo passo? Aspettare con il ragazzo stracarino che sarà etero e mi lascerà deluso? Lanciarmi nei riti orgiastici a braccia ( e anche qualcos'altro ) aperte? Fare CO distribuendo volantini? Sono abbastanza frustrato e mi sento in ritardo rispetto a chi già da qualche anno vive bene e a pieno anche la sua sessualità (beati coloro che hanno fatto CO a 15 anni insomma).
 

 

 

Spero che la portata del mio dramma (che in realtà è stupido ed è il dramma di tutti, I know) sia stata delineata con sufficiente esattezza e che sappiate darmi consigli.
 

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Cosa ti da la certezza che il "ragazzo stracarino" sia etero?

Fossi in te approfondirei il rapporto e vedrei in che cosa sboccia.

Mal che vada hai una buona amicizia (da come lo descrivi sembra sia molto aperto)

e avrai fatto il tuo primo CO (cosa non da poco).

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I suoi atteggiamenti vogliono dire poco, sicuramente. Nel senso che può essere gay, non esserlo, essere indeciso o qualunque altra cosa.

 

Domanda numero uno: lui sa che sei gay? Se no, sicuramente diglielo. Magari è nella tua stessa situazione di dubbio e sta cercando di studiarti.

Se glielo dici e reagisce negativamente, meglio perderlo che trovarlo.

Se glielo dici e reagisce positivamente, ma non cambia il suo atteggiamento nei tuoi confronti, dubito ci sia qualcosa da fare.

Se glielo dici, reagisce positivamente e ti salta addosso, indossa il tuo preservativo da battaglia e dacci dentro figliuolo :D

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Vivi in una città nuova, lontana centinaia di chilometri da casa, approfittane. Vivi apertamente e liberamente la tua sessualità. Dichiarati con le nuove persone che conosci, questo ti permetterà di vivere meglio, di non trovarti in situazioni come quella appena descritta con il bonazzo e di fare anche nuove amicizie gay.

Sottoscrivo in pieno anche il consiglio di freedog, informati se esiste un'associazione gay nella tua università.

In bocca al lupo.

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Hai tipo descritto la mia vita (a parte il fatto del coming out). Comunque----> ho 19 anni, studio a Milano, cerco qualcuno con cui andare in un qualsiasi locale perchè mi imbarazza andare da solo.

 

Se ti va, io ci sono!

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Il tuo dramma non è stupido, non so se è di tutti, probabilmente è di molti, di certo è il mio (anche se non lo definirei dramma) :)

Ci sono infatti diversi aspetti comuni tra la mia situazione e il tuo racconto, tra cui: la momentanea (nel senso che non so quanto durerà) ritrosia verso app, chat etc; l'innamoramento impossibile verso un amico di università; il desiderio di sbloccare la situazione e fare nuove esperienze; il fatto di essere studente universitario a Milano.

Di diverso c'è: l'aver fatto coming out con diversi amici, l'aver frequentato (e frequentare) persone e associazioni gay, anche nell'ambito dell'università.

Come consiglio, ti direi di cominciare proprio da queste ultime, cioè dalle associazioni gay universitarie, almeno nel mio caso posso dire di aver trovato un ambiente accogliente e formato comunque da atri studenti.

Comunque, nel caso volessi confrontarti e magari avere qualcuno con cui frequentare qualche locale, puoi contattarmi ;)

Ciao 

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Io, sinceramente, ci proverei. Anche a costo di fare un buco nell'acqua, ma è occasione troppo ghiotta per trasformarla in rimpianto, qualunque sia l'esito.

Aldilà di questo, mi chiederei cosa ti fa così vulnerabile. A me, leggendoti, viene da pensare proprie (e forse solo!) a questa parola. Perché?!

Non mi pare tu sia uno sfigato, anzi... Però mi sembri uno che non sa sopportare una delusione, una sofferenza, insomma... mi sembri uno in difficoltà, incapace di riassestarsi dopo aver subito una qualche piccola scossa. Cosa ti porti dentro, ragazzo? E' solo quello che ci hai detto? 

E' il periodo di cambio con l'università, è il fatto che sei gay? E' altro? Se si, leggiti dentro, e qualunque sarà la risposta sappi che puoi stare meglio di come stai adesso, e hai tutte le carte in regola per giocarti la vita in altro modo... più serenamente, più "figamente" o, se preferisci, meno ai margini.... 

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Vi ringrazio sinceramente per ogni consiglio che mi avete dato.

Per inciso, ciò che mi fa convincere sia etero è il fatto che sia molto credente (per carità, non voglio generalizzare, ma ritengo che la percentuale di omosessuali cristiani cattolici sia piccola). Comunque oggi è venuto a cena da me (praticamente se ne è andato da 10 minuti), devo dire che siamo stati molto bene ed è stato bravissimo in cucina ad aiutarmi ed abbiamo parlato di tutto. The problem is che il mio cervello continua a dirmi "It's a trap" e il gayradar a sballare come una bussola al polo Nord, nel senso che sento una armonia, ma più come ottimi amici.
Io vorrei dirglielo che sono gay, perchè non credo reagirebbe malissimo. Però al contempo penso che se aspetto la nostra amicizia diverrà più salda e sarà meno probabile perderlo come amico e al contempo potrei sondare meglio il terreno.

 

Io ho paura tantissimo che i miei amici lo dicano ai loro amici e la voce si sparga in tutta l'Università, che giunga ai miei vecchi amici e ai miei genitori in un disastroso effetto domino di cui non sarei padrone. Non che possa succedere la catastrofe, però sarebbe una cosa difficilmente gestibile.

Ti ringrazio Fe92 per le belle parole, ed è vero, c'è altro, non credo sopporterei lo scherno della gente di nuovo. Negli anni del liceo i miei amici mi volevano bene, ma per gli altri e anche per loro (a volte) ero comunque il "frocio", nonostante cercassi di non darlo a vedere minimamente. Il problema è che ti sputavano quella parola addosso come fosse un insulto, io invece ne ero fiero perchè qualificava le mie tendenze affettive e sessuali, non la mia moralità o le mie qualità di persona, però come fare a trovare uno spazio quando si è "accerchiati"?

Ora mi sento invece di nuovo in carica e non discriminato, quindi vorrei cercare di non commettere sbagli facendo le cose di fretta/troppo lentamente.

Per quanto riguarda l'associazione per i diritti LGBT in università mi sono informato e ho visto che c'è, il problema è che da quanto ho capito è abbastanza lontana dall'edificio delle lezioni ordinarie. Il che è anche un vantaggio, mi permetterebbe di andarci senza essere notato. Credo proprio che andrò a farmici un giro.

Edited by Katabasis
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ritengo che la percentuale di omosessuali cristiani cattolici sia piccola.

:laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:  :laugh:

ah, beata ingenuità!!!

come si vede che NON sai minimamente di cosa stai parlando....

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 la percentuale di omosessuali cristiani cattolici sia piccola).

 

Ahahahahahah no aiuto  :haha:  :haha:  è una barzelletta vero?  :haha:  è proprio li che ci sono tanti gay, magari repressi o non dichiarati ma comunque ci sono, eccome se c'è ne sono...   :banana:

Edited by Andrea95
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Io vorrei dirglielo che sono gay, perchè non credo reagirebbe malissimo. Però al contempo penso che se aspetto la nostra amicizia diverrà più salda e sarà meno probabile perderlo come amico e al contempo potrei sondare meglio il terreno. Io ho paura tantissimo che i miei amici lo dicano ai loro amici e la voce si sparga in tutta l'Università, che giunga ai miei vecchi amici e ai miei genitori in un disastroso effetto domino di cui non sarei padrone. Non che possa succedere la catastrofe, però sarebbe una cosa difficilmente gestibile.

 

Ti capisco perfettamente: il mondo è molto piccolo e oggi, a causa dei social media come facebook, instagram eccetera, è diventato praticamente impossibile far rimanere l'omosessualità nell'ambito del privato. Da una parte è meglio, perché la gente che lo viene a sapere e sparisce dalla nostra vita tanto prima o poi l'avrebbe fatto, dall'altra non ci troviamo a Barcellona, Milano e hinterland sono in realtà una merda omofobica e la notizia magari si preferirebbe che non arrivasse a bocche piene di merda.

 

Figurati che sono venuto a sapere che, non si sa come, in città da me un amico di mio padre saprebbe che sono gay per certo, e mio padre no. Fai te. Io me ne sbatto i coglioni, però l'idea che qualcuno sia certo di chi sono senza neanche chiedermelo non mi fa impazzire.

 

Ciò detto, non so che università frequenti, ma fare CO con qualche amico/a stretto/a col/la quale "ti senti a casa nel mondo" ti farebbe soltanto bene. Questo ragazzo mi sembra molto intelligente, secondo me merita di saperlo ecco. Se non riesci a voce, fallo su Whatsapp, l'ho fatto spesso. Alla fine sempre un CO è. Se le cose cambiano in peggio dopo il CO significa che non vale la pena stare con lui e che simpatizzava con qualcosa che non esiste, ergo bitch better get outta my life.

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Vi ringrazio sinceramente per ogni consiglio che mi avete dato.

Per inciso, ciò che mi fa convincere sia etero è il fatto che sia molto credente (per carità, non voglio generalizzare, ma ritengo che la percentuale di omosessuali cristiani cattolici sia piccola). Comunque oggi è venuto a cena da me (praticamente se ne è andato da 10 minuti), devo dire che siamo stati molto bene ed è stato bravissimo in cucina ad aiutarmi ed abbiamo parlato di tutto. The problem is che il mio cervello continua a dirmi "It's a trap" e il gayradar a sballare come una bussola al polo Nord, nel senso che sento una armonia, ma più come ottimi amici.

Io vorrei dirglielo che sono gay, perchè non credo reagirebbe malissimo. Però al contempo penso che se aspetto la nostra amicizia diverrà più salda e sarà meno probabile perderlo come amico e al contempo potrei sondare meglio il terreno.

 

Io ho paura tantissimo che i miei amici lo dicano ai loro amici e la voce si sparga in tutta l'Università, che giunga ai miei vecchi amici e ai miei genitori in un disastroso effetto domino di cui non sarei padrone. Non che possa succedere la catastrofe, però sarebbe una cosa difficilmente gestibile.

 

Ti ringrazio Fe92 per le belle parole, ed è vero, c'è altro, non credo sopporterei lo scherno della gente di nuovo. Negli anni del liceo i miei amici mi volevano bene, ma per gli altri e anche per loro (a volte) ero comunque il "frocio", nonostante cercassi di non darlo a vedere minimamente. Il problema è che ti sputavano quella parola addosso come fosse un insulto, io invece ne ero fiero perchè qualificava le mie tendenze affettive e sessuali, non la mia moralità o le mie qualità di persona, però come fare a trovare uno spazio quando si è "accerchiati"?

Ora mi sento invece di nuovo in carica e non discriminato, quindi vorrei cercare di non commettere sbagli facendo le cose di fretta/troppo lentamente.

 

Per quanto riguarda l'associazione per i diritti LGBT in università mi sono informato e ho visto che c'è, il problema è che da quanto ho capito è abbastanza lontana dall'edificio delle lezioni ordinarie. Il che è anche un vantaggio, mi permetterebbe di andarci senza essere notato. Credo proprio che andrò a farmici un giro.

 

Ti chiamano frocio? Indossa il tuo perizoma leopardato e sbattigli in faccia la tua frociaggine! Finché sei tu a temerla, potranno usarla come arma contro di te, ma se la userai come mantello li spiazzerai.

Riguardo al tizio... mettiti una cosa in testa. Se reagisce male al fatto che sei gay, è meglio perderlo che trovarlo. Sul serio.

 

A me sembra, non ti conosco ma mi permetto di dirtelo, che tu sia il primo ad aver paura della tua sessualità. Non farlo. Essere gay è un problema solo se TU lo ritieni un problema. Altrimenti diventa una tua caratteristica, come le tue preferenze di condimento del riso o il tuo colore preferito.

Diglielo per caso, fai commenti su un tizio che passa, vedi come reagisce. Io mi son reso conto di essere bisessuale così e buona parte dei CO li ho fatti commentando culi di ragazzi: la prima volta diventavo viola, poi ho cominciato a ridacchiare delle facce della gente che mi sentiva :D

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Katabasis, immaginavo ci fosse dell'altro sotto e ti comprendo, per come posso.

 

La paura c'è e ha anche senso, ma dico io.. perché farsi vincere da essa?

 

Non ti si dice di dirlo al mondo, ma magari di dirlo a lui. In fondo mal che vada è friendly, no? :) :)

 

Giocati questa confidenza e vedi cosa succede, almeno solo questo. Ogni lasciata é persa e quantomeno s'ha da puntare a qualche compromesso.

 

P.s. Da cosa avevano capito che eri "il frocio"?

Edited by Fe92
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@freedog e Andrea95: davvero? Grazie per la diritta :D

 

Vi ringrazio per i consigli e le esperienze condivise. In questi giorni ho sondato il terreno su alcuni temi per vedere la sua "apertura" e ha commentato che sarebbe ora che in Italia si approvassero i matrimoni omosessuali e che era disposto a riflettere sul tema dell'adozione da parte di coppie dello stesso sesso. Voglio aspettare il momento giusto ma sono abbastanza convinto nel dirglielo, anche perchè ogni giorno scopriamo nuovi interessi in comune ed è un piacere parlare con lui di qualsiasi argomento (sarebbe meglio avere anche un'ultima cosa in comune, ma vabbè). Credo che poi lui in fondo qualcosa sospetti, ogni tanto che faccio battutine a tematica omosessuale lui mi dice "Ancora con sti uomini?", infondo scemo non è.

 

Fe92, non so da cosa lo avessero capito, erano più i soliti pregiudizi radicati abbastanza nel Sud (almeno dove vivevo io), non ti piace il calcio = gay, non vuoi picchiare ogni persona = gay, comprendi l'importanza dei sentimenti = gay.

 

Marvin, grazie per l'incoraggiamento. Comunque non credo sarebbe saggio fare CO con lui così, anche perchè dovrei passare il tempo a tessere le lodi del suo culo e sarebbe una situazione abbastanza strana ahahah.

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