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Co sta pioggia e co sto vento, chi è che bussa al mio convento?


Demò

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Miei cari, pregiatissimi forumisti,

 

Sono molto stupito dal constatare che non è stato ancora stato aperto un topic per dare adeguato risalto ad una nobile figura che è stata recentemente oggetto delle attenzioni dei media.

Mi riferisco al buon Pietro Vittorelli, illustrissimo ex  abate del Monastero di Montecassino.

Mi occuperò dunque di portarvene a conoscenza, se non ne aveste ancora sentito parlare.

 

Piccola nota o farcitura, se preferite, a margine del racconto. Come forse ricorderete dai libri di scuola, l'Abbazia di Montecassino è il più antico monastero cattolico in assoluto, fondato nel 526 d.c. da San Benedetto, il fondatore del monachesimo occidentale, l'inventore dell'ora et labora, un personaggione! Da qui sono partiti i benedettini che hanno colonizzato l'Europa e ricopiato per secoli i testi antichi!

 

Degno successore è dunque il Vittorelli, ovvero lui:

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Vittorelli

 

pietro-vittorelli-abate-montecassino-733

 

Riporto articolo di quel santo sito di Dagospia: http://www.dagospia.com/rubrica-29/cronache/altro-che-pecorelle-smarrite-io-vado-cerca-cazzi-whatsapp-112874.htm

 

1. TUTTE LE PASSIONI DELL'ABATE: ''VADO IN CERCA DI CAZZI. TRE GIORNI DI PARADISO A BERLINO, POI AL CALDO. LA VITA È TIRANNA E PUTTANA…È PER QUESTO CHE FACCIO TUTTO QUELLO CHE MI PARE''

Alberto Dandolo per Dagospia

 

Ma quale ecstasy! Al mitologico abate Pietro Vittorelli, noto come Marco Venturi all’universo gayo de’ noantri, piaceva tutto lo scibile delle sostanze chimiche illegali. Le sue vere passioni? Il crack e il GHB (meglio nota come droga dello stupro). Quando invece era troppo eccitato e aveva voglia di rilassarsi il baldo “Pietro-Marco” non disdegnava anche qualche bella riga di chetamina (anestetico per cavalli).

 

Chi vi scrive sta in realtà svelando il “segreto di Pulcinella”: ci sono infatti migliaia di nostri connazionali gay (alcuni anche assai noti) che l’ex abate lo conoscono molto bene e che con lui hanno condiviso notti al limite del collasso.

 

Ed a un certo punto è finito per “collassare” proprio il corpicino di Pietruccio! Eh sì…lui andava dicendo in giro che aveva avuto l’ ictus (che gli aveva compromesso la mobilità della parte sinistra del corpo) a causa dello stress da lavoro. Lui diceva ai suoi amanti che era un noto primario e che si era sentito male proprio in ospedale!

Subito dopo il malanno il prelato andò a fare riabilitazione in una lussuosa clinica svizzera. Ma spesso e volentieri durante i fine settimana “fuggiva” a Milano dove, si dice, affittasse in nero e per brevi periodi una casa in zona Stazione Centrale ove organizzava festini a base di droga e sesso. Festini che duravano anche tre giorni e tre notti di fila.

 

Gli incontri venivano organizzati attraverso la chat gay grinder e se c’era bisogno anche del supporto di qualche escort il buon abate non si scoraggiava e li andava a cercare sui siti specializzati, tipo pianetaescort o planetromeo. In uno di questi  festini il baldo Pietro nonostante non potesse muovere a causa dell’ictus metà corpo, si dice fosse solito pagare un ragazzotto dai capelli biondi solo per farsi mantenere la bottiglia contenente ammoniaca e dalla quale si fumava il crack.

Ma la calvinista Svizzera all’ex abate non piacque tanto ( chissà perché) e si trasferì a Padova, dove aveva ovviamente più facile accesso a piaceri e sollazzi di ogni tipo.

Quando era nell’Urbe gli incontri avvenivano invece nella sua casa sulla Casilina, un trilocale un po’ vecchiotto e non ristrutturato. Ambiente spartano e minimal…anche se in frigo oltre a un ingente quantitativo di vodka non mancavano mai boccettini di popper di prima scelta.

 

Ma il cuore del nostro “eroe” vi confessiamo che ha anche battuto per un bel ragazzo alto, baffuto e prestante che lavora in una notissima azienda della capitale. Ebbene si!!! Pietruccio Vittorelli a un certo punto ha trovato pure il tempo di innamorarsi.

 

I due si vedevano clandestinamente e sporadicamente, perché il ragazzotto era fidanzato (con un uomo) da tanti anni e il loro rapporto naufragò durante una calda notte d’estate davanti a una bella striscia di coca. I due litigarono furentemente e Vittorelli cacciò il suo amato di casa in malo modo accusandolo di avergli rubato del denaro.

I due poi hanno in questi ultimi mesi ripreso a sentirsi. L’ultimo messaggio di un paio di settimane fa in cui l’ex abate scriveva che si sarebbe trasferito a Londra per motivi di studio per un paio di mesi.

 

In una conversazione privata tra i due di poco tempo fa Vittorelli scriveva: “Sono a Berlino a una festa da paura…è questo il Paradiso…poi me ne vado al caldo a cercà cazzi…la vita è tiranna e puttana…è per questo che faccio tutto quello che mi pare!”.

 

Ps: Chi è il noto stilista napoletano (ora un po’ decaduto) che vive a Roma che ha passato più di una estate in Costiera Amalfitana con l’abate? Ah saperlo…

 

 

 

2. TUTTE LE SPESE DELL' EX ABATE IN PROFUMERIA 1.100 EURO - CENE E HOTEL DI LUSSO, LA VITA DI MONSIGNOR VITTORELLI GRAZIE ALL' 8 PER MILLE

Fiorenza Sarzanini per il “Corriere della Sera”

 

Vivere nel lusso senza mai badare a spese. Pagare anche 600 euro per una cena, 1.100 euro in profumeria, 7.000 euro per un soggiorno in uno degli hotel più prestigiosi di Londra. Ma soprattutto poter passare da un aereo all' altro, da uno Stato all' altro, trasferirsi dall' Europa ai luoghi esotici del Brasile, con la consapevolezza di avere fondi illimitati a disposizione. Perché a sostenere i costi era la Santa Sede grazie alle provviste accumulate con la donazione dell' 8 per mille. E questo consentiva di poter esaudire qualsiasi desiderio, come la vacanza saldata il 3 agosto 2013 all' Hotel Fasano di Rio de Janeiro: 23.090 euro.

 

Era una vita da sogno quella dell' ex abate di Monte Cassino e vescovo della diocesi Pietro Vittorelli, finito sotto inchiesta per essersi appropriato di 500mila euro depositati sui conti intestati all' abbazia e aperti presso lo Ior. Perché con l' aiuto del fratello Massimo - ora indagato per riciclaggio - il prelato era riuscito ad occultare i soldi sui propri conti e negli ultimi anni li aveva utilizzati solo a fini personali.

 

E questo anche dopo essere stato scoperto e aver deciso di usufruire della «esclaustrazione» la «possibilità concessa a un religioso di vivere fuori dalla comunità per qualche tempo, deponendo l' abito religioso ma continuando a osservare i voti». Del resto erano state le banche a segnalare le operazioni sospette e il Nucleo Valutario della Guardia di Finanza guidato dal generale Giuseppe Bottillo ha ricostruito ogni «uscita».

 

Il 2013 è un anno certamente ricco di impegni. Dopo aver trascorso l' estate in sudamerica Vittorelli rientra in Italia ma continua a viaggiare. Il 14 ottobre è all' Hotel Principe di Savoia a Milano e paga 2.086 euro. A novembre va invece a Vicenza, si dedica allo shopping. Spende 1.490 euro presso la pellicceria di Bottega Veneta. Già l' anno precedente aveva voluto ritagliarsi vacanze da sogno. E così, per un soggiorno nel resort termale di San Casciano ai bagni, in Toscana, aveva speso 3.500 euro. A febbraio, per quattro giorni, era stato al Corinthia di Londra pagando un conto da oltre 5.000 euro. Ma evidentemente non basta, perché il giorno dopo è a St. Moritz.

 

Ama gli alberghi sfarzosi il prelato, ma anche i capi costosi. E così il 17 aprile 2012 compra vestiti da Ferragamo a Milano per 415 euro e poco dopo entra da Prada dove acquista capi per 1.390 euro. Anche il cibo deve essere una delle sue passioni.

 

L' elenco dei conti dei ristoranti fa impressione: 3 aprile 2014, ristorante Piccolo lago di Verbania, 614 euro; 25 aprile 2014, Sushi Samba di Londra, 690 euro; 23 luglio 2014, ristorante Antico Arco di Roma, 421 euro; 4 febbraio 2013, ristorante San Lorenzo di Roma 800 euro; 27 maggio 2013, ristorante Mirabelle di Roma, 1.279 euro. Il 28 ottobre 2014 entra da Gucci a Roma e spende 1.090 euro, il 6 febbraio dell' anno precedente in una salumeria della capitale era riuscito a comprare cibo per 800 euro.

 

Gli investigatori del Valutario stanno adesso controllando le spese degli ultimi cinque anni per scoprire se altri - oltre al fratello - possano aver aiutato l' ex vescovo ad occultare altri soldi. Anche tenendo conto che centinaia di euro sono stati spesi per collegarsi a siti internet specializzati in incontri. Del resto il fatto che in vacanza non andasse da solo è accertato dall' identità degli intestatari dei biglietti aerei addebitati sui conti correnti aperti presso svariati istituti di credito.

 

L' indagine avviata dalla procura di Roma, che ha già chiesto e ottenuto un sequestro di beni per 500.000 euro, dovrà invece stabilire eventuali altre complicità. Per scoprire se qualcuno tra i superiori dell' ex vescovo si fosse accorto degli ammanchi, ma abbia «coperto» le ruberie andate avanti per diversi anni. Su questo si è attivata anche la Santa Sede nell' ambito degli accertamenti sull' utilizzo dei conti dello Ior.

 

 

3. OSTRICHE E CHAMPAGNE . L’EX ABATE SPENDEVA 34MILA EURO

 

L' ex abate di Montecassino minaccia adesso di raccontare la sua verità in un libro-bomba, intanto però il Vaticano lo scarica. Con gli oltre 500mila euro prelevati dai conti della cittadella benedettina, «Sua eccellenza» Pietro Vittorelli si concedeva uno stile di vita tutt' altro che monacale. Viaggi e alberghi extralusso (Brasile, Portogallo, Gran Bretagna), cene a base di ostriche e champagne a Roma e Londra con conti da 700 euro a sera, 2mila euro di shopping alla boutique di Ralph Lauren, pernottamenti da 2mila euro al Principe di Savoia di Milano. Spese pazze per 34 mila euro al mese pagati con carta di credito.

Soldi dell' otto per mille la cui sottrazione dalle casse dell' abbazia è ricostruita nel decreto di sequestro preventivo del tribunale di Roma.

 

Conti correnti svuotati Le somme sottratte dall' ex abate sarebbero state riciclate in varie tranche, dopo essere transitate su conti correnti gestiti dal fratello Massimo, intermediario finanziario, prima di tornare nella disponibilità dell' ex abate, che aveva accesso illimitato ai conti di Montecassino.

Il cardinale Velasio De Paolis, alla guida della Prefettura per gli affari economici, si è occupato in Vaticano dei dossier più scottanti negli anni in cui, secondo l' accusa, la cassa dell' abbazia diventava (a partire dal 2008) il bancomat di «Sua eccellenza» Vittorelli. «Gli istituti religiosi hanno autonomia finanziaria e possono amministrare i propri beni, purché ciò avvenga nella liceità- spiega il porporato-. È una tradizione millenaria del monachesimo: risale a San Benedetto. E ne sono gelosi».

 

Lo scandalo scoppiato a Montecassino è «dello stesso genere di quelli che negli ultimi anni hanno coinvolto i Camilliani, Don Verzé, l' Idi e i frati minori». E cioè «istituti con autonomia amministrativa nei quali non ha funzionato il controllo interno». La Santa Sede, infatti, deve autorizzare «operazioni straordinarie come l' alienazione di immobili o terreni», non dunque i numerosi «prelievi effettuati dal superiore sui conti dell' istituto religioso».

Niente controllo interno Insomma, «gli altri monaci, il capitolo, l' economo non hanno vigilato sull' operato dell' abate come era loro dovere fare». Secondo l' ordinamento, la gestione «non corretta» doveva essere denunciata dai confratelli, quindi «la responsabilità non ricade sulla Santa Sede».

 

Quanto accaduto a Montecassino «nasce anche dal fatto che i religiosi considerano la vigilanza sulle finanze una perdita di tempo e dicono di non averne le competenze tecniche». Un «omesso controllo» confermato dal tribunale che attribuisce la «sottrazione di risorse economiche dell' ente» proprio alla «attribuzione di illimitati poteri alla persona dell' abate».

Ciò, osserva De Paolis, costituisce una grave violazione delle norme ecclesiastiche. Economo e superiore dell' istituto, infatti, sono «figure distinte» proprio per impedire quanto i magistrati di Roma definiscono ora «l' elemento psicologico del reato».

 

 

 

Cosa ne pensate? A me ricorda questa vecchia filastrocca:

 

Edited by Demò
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davydenkovic90

Da un lato mi metto nel suoi panni: ventisettenne, appena laureato in medicina, gay, una famiglia alle spalle probabilmente di stampo cattolico borghese, una vita passata a giocare coi santini come la Monaca di Monza... Non dev'essere stato semplice scegliere cosa "essere" da lì in poi, in quel contesto. Penso che la maggior parte della gerarchia ecclesiastica sia composta da omosessuali e che specialmente le generazioni precedenti alla nostra vivessero nell'ipocrisia più totale. Ipocrisia che fortunatamente oggi esiste sempre meno.

Non mi stupisce neanche il discorso soldi-droga-escort. Questo lo fanno anche i normali funzionari pubblici, figurarsi un represso chiuso in convento con potere economico.

Poi, faceva shopping da Ferragamo, Prada e Gucci. Sicuramente in convento di nascosto guardava anche Sex and the city. E' matematico.

Edited by davydenkovic90
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sì, a meno che non siano gli italianissimi soldi della donazioni per l'africa, i bambini e la caritas.

 

Dagli ultimi libri-scandalo sul vaticano si scopre che la chiesa in beneficenza da ben poco, anche se vorrebbe far credere il contrario.

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non mi scandalizza: queste cose sono sempre accadute nella chiesa

in passato le abbazie venivano date ai cardinali; in particolare i cardinal nepoti (i nipoti dei papi regnanti) divenivano abati commendatari di decine di abbazie e ne incameravano integralmente le rendite senza alcun obbligo di residenza, vita natural durante

con quei soldi hanno costruito palazzi e ville, hanno accumulato patrimoni artistici e immobiliari enormi, hanno garantito ai propri discendenti secoli e secoli di oziosa prosperità

e alcuni di loro facevano vita burrascosa, tra omosessualità, depravazioni varie, a volte perfino omicidi (ovviamente impuniti)

al confronto questo abatino fa tenerezza, esprimendo la tristezza dei tempi moderni che sono incapaci di praticare il vizio in modo davvero serio e sistematico

il moralismo appartiene ai luterani, la chiesa non lo ha mai praticato

Edited by conrad65
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ma solo io trovo ORRENDO il pezzo di Dagospia??

no, perchè a leggerlo sembra che in sti "sordidi ambienti omosessuali" non si faccia altro che cercà cazzi, popper, crack & coca.

 

Ora, non dico de esse sto salutista immacolato, ma non mi ci ritrovo per niente in quel quadruccio...

Edited by freedog
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Chi ha potere e/o soldi in abbondanza è di certo portato a soddisfare in maniera più esponenziale vizi e voglie, non c'è moralità che tenga. Pertanto se non si diventa almeno preticelli di riguardo, rockstar di passaggio, consiglieri provinciali, primari di un ospedale da 30 posti letto o pittori da 5000 followers non potrete permettervi i gozzovigli che tanto andate perseguendo.

L'ipocrisia fa parte dell'animo umano, l'età e l'esperienza non mi fanno più sorprendere a queste notizie.

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Beh mica tutti i gay possono spendere&spandere come faceva lui

Anche perchè in genere spendiamo i soldi nostri...che son cifre ben

più modeste

 

Io avevo provato a dire - in altro topic - che esiste un problema di

mancati controlli in onlus e associazioni private o strutture private

convenzionate con il pubblico ed è il tema  che sarebbe importante

discutere a livello politico, dopo 25 anni di retorica sul principio di

sussidiarietà etc.

 

Non riguarda magari gli enti monastici, che è più un problema interno

alla chiesa...anche se certo l'8xmille sono sempre soldi nostri

 

Che la chiesa italiana sia più corrotta della società italiana, discende dal

fatto che l'occasione fa l'uomo ladro ( gay o etero che sia ) hanno soldi, non

hanno controlli, percepiscono gli enti come "loro" proprietà etc

 

Il non detto è che questo circolo di spesa facile arricchisce anche tantissimi

cattolici o italiani che si dicono tali per avere forniture-appalti consulenze, società

liberi professionisti etc

 

Quindi dà consenso e potere alla Chiesa cattolica

 

Quanto al fatto che fosse un "chems" insomma io ho sempre avuto un atteggiamento

critico con coloro che per disinibirsi e oltrepassare certi limiti, finiscono per abusare

troppo di sostanze con ricadute evidenti sulla salute

 

Si dice vada di moda, ma è sempre andato di moda...forse ora va di moda la modalità

3 giorni di sesso di fila, per il tipo di sostanza associata etc

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ma solo io trovo ORRENDO il pezzo di Dagospia??

no, perchè a leggerlo sembra che in sti "sordidi ambienti omosessuali" non si faccia altro che cercà cazzi, popper, crack & coca.

 

Ora, non dico de esse sto salutista immacolato, ma non mi ci ritrovo per niente in quel quadruccio...

 

Gli ambienti omosessuali sono sempre sordidi se fatti di nascosto, di fretta e possibilmente con droga e prostituzione. Monte caprino non mi sembra certo un'esperienza di classe. Vale lo stesso per le sveltine eterosessuali consumate con le straniere a pagamento. Del resto questa non è gente che cerchi stabilità e auto determinazione.

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Gli ambienti omosessuali sono sempre sordidi se fatti di nascosto, di fretta e possibilmente con droga e prostituzione. Monte caprino non mi sembra certo un'esperienza di classe. Vale lo stesso per le sveltine eterosessuali consumate con le straniere a pagamento. Del resto questa non è gente che cerchi stabilità e auto determinazione.

mai detto che Monte (che non rinnegherò MAI di aver bazzicato) fosse sto posto di gran classe; nè che lo fossero i vecchi cinema porno.

 

Quello che non mi sta bene è l'equazione "froci = ambiente sordido" che fa Dagospia

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ma il dettaglio è che st'equazione io la trovo inaccettabile, chiunque la faccia.

 

anzi, quando sono altri gay ad avecce ste uscite da vecchi moralisti bakkettoni, tendenzialmente m'inalbero ancora peggio..

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a me non sembra inaccettabile ritenere squallida l'ipocrisia di un prete che se ne frega del suo lavoro e consapevolmente utilizza la propria posizione privilegiata per farsi gli affari propri facendo man bassa di qualsiasi cosa immorale e illegale possa capitargli sotto mano, alla stessa identica maniera di come ritengo squallida l'ipocrisia di un padre di famiglia che sventola le bandiere del family day e poi appena non lo vede nessuno paga le schiave nigeriane. 

 

ricordati che dagospia non ha fatto un articolo sulla vita di un gay single out e libero di essere libertino, ma di una persona il cui atteggiamento è così contrario a ciò che predica, e per il quale merita di venire sputtanato.

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dagospia non ha fatto un articolo sulla vita di un gay single out e libero di essere libertino, ma di una persona il cui atteggiamento è così contrario a ciò che predica, e per il quale merita di venire sputtanato.

sicuro?

a me sembra che da quel quadruccio venga fuori che TUTTO il "sordido ambiente omosex" venga dipinto così...

 

e se permetti, non mi ci ritrovo.

Pur facendone -orgogliosamente- parte da ormai 25 anni

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vado x punti

1.: ci sono infatti migliaia di nostri connazionali gay (alcuni anche assai noti) che l’ex abate lo conoscono molto bene e che con lui hanno condiviso notti al limite del collasso.

 

2. diceva ai suoi amanti che era un noto primario e che si era sentito male proprio in ospedale!

Subito dopo il malanno il prelato andò a fare riabilitazione in una lussuosa clinica svizzera. Ma spesso e volentieri durante i fine settimana “fuggiva” a Milano dove, si dice, affittasse in nero e per brevi periodi una casa in zona Stazione Centrale ove organizzava festini a base di droga e sesso. Festini che duravano anche tre giorni e tre notti di fila.

 

3. Gli incontri venivano organizzati attraverso la chat gay grinder e se c’era bisogno anche del supporto di qualche escort il buon abate non si scoraggiava e li andava a cercare sui siti specializzati, tipo pianetaescort o planetromeo. In uno di questi  festini il baldo Pietro nonostante non potesse muovere a causa dell’ictus metà corpo, si dice fosse solito pagare un ragazzotto dai capelli biondi solo per farsi mantenere la bottiglia contenente ammoniaca e dalla quale si fumava il crack.

 

4. la calvinista Svizzera all’ex abate non piacque tanto ( chissà perché) e si trasferì a Padova, dove aveva ovviamente più facile accesso a piaceri e sollazzi di ogni tipo.

 

5. Quando era nell’Urbe gli incontri avvenivano invece nella sua casa sulla Casilina, un trilocale un po’ vecchiotto e non ristrutturato. Ambiente spartano e minimal…anche se in frigo oltre a un ingente quantitativo di vodka non mancavano mai boccettini di popper di prima scelta.

può bastare?

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Non capisco questo abbondare di dettagli che di fatto non aggiungono niente alla storia, se non una pura curiosità morbosa per i fatti altrui (o forse una velata invidia?). Che il prelato tenesse popper in frigo poco mi interessa.

 

Il punto focale è che questo individuo si intascava soldi non suoi - e quindi dovrà pagare per questo.

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Non capisco questo abbondare di dettagli che di fatto non aggiungono niente alla storia, se non una pura curiosità morbosa per i fatti altrui (o forse una velata invidia?). Che il prelato tenesse popper in frigo poco mi interessa..

:hail:  :hail:  :hail:  :hail:  :hail:  :hail:  :hail:

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Fatto sta che oltre ai baldi giuovincelli lui si inculava pure i soldi di vaticano e otto per mille, bertone è stato più saggio e c'ha fatto un attico almeno...

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prima di tutto un prete la vita sessuale non può averla, e tantomeno può usare droghe o partecipare a festini, quindi ben venga chiunque sputtani la sua ipocrisia. 

 

in secondo luogo, non leggo niente in quei passaggi che non sia riferito specificatamente a lui. non c'è scritto da nessuna parte che lui facesse quelle cose "come è normale che facciano tutti i gay" anzi ogni frase inizia con "il signore in questione ha fatto/organizzato" etc.

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non leggo niente in quei passaggi che non sia riferito specificatamente a lui. non c'è scritto da nessuna parte che lui facesse quelle cose "come è normale che facciano tutti i gay" anzi ogni frase inizia con "il signore in questione ha fatto/organizzato" etc.

mah... cito: "ci sono infatti migliaia di nostri connazionali gay (alcuni anche assai noti) che l’ex abate lo conoscono molto bene e che con lui hanno condiviso notti al limite del collasso".

 

poi, vedila pure come credi, ci mancherebbe altro.

io non sono d'accordo, tutto qui

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ma credo che possiamo dircelo in faccia che esistono migliaia di connazionali che condividono il suo stile di vita fatto di sesso online e droga facile. poi se tu come omosessuale senti che sottolinearlo sia una stoccata alla comunità tutta, stai sereno, che questo prete non rappresenta nessuno se non sé stesso. 

 

io sto dicendo è che se tutto quello che c'è scritto è reale, quella che conduce questo prete è effettivamente una vita squallida, e non perché fa i festini di per sé, ma perché fa i festini volontariamente assumendo un atteggiamento ipocrita rispetto al ruolo di dover rappresentare un ideale di celibato e virtù.

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"Con sta pioggia e co' sto vento, chi è che bussa al mio convento?"

 

"Guardia di finanza."

 

...a parte, mi viene da pensare: fortuna che io l'otto per mille non l'ho mai versato :) piuttosto il cinque per mille all'Università di Bologna o ad un ente di mia conoscenza...

 

Sul Vittorelli: è uno dei tanti che hanno beccato. E a cui non faranno nulla, ovviamente... Intanto i soldi se li è goduti per bene. Fosse per me, gli toglierei tutti i voti e lo manderei a fare il merdaiolo da qualche altra parte, sempre dopo, ovviamente, avergli fatto restituire il maltolto. A lui come agli altri merdaioli (vedi politici vari, sindaci, amministratori di condominio, etc.) che fanno i froci col culo degli altri.

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fortuna che io l'otto per mille non l'ho mai versato

 

lo hai versato anche tu, involontariamente: l'8 per mille di coloro che non danno alcuna indicazione viene ripartito secondo le percentuali di coloro che hanno espresso una preferenza

 

I contribuenti non sono tenuti ad esercitare obbligatoriamente l'opzione per la destinazione dell'otto per mille. Tuttavia, anche l'otto per mille del gettito fiscale di chi non effettua una scelta o di chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi viene ripartito tra i soggetti beneficiari, in proporzione alle scelte espresse (mediamente il 42,73% dei contribuenti hanno espresso una scelta tra il 1990 e il 2007) e salvo rinuncia unilaterale dei medesimi.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_per_mille

 

dato che la Chiesa Cattolica ha comunque la maggioranza assoluta di coloro che esprimono una preferenza, prende analoga percentuale del totale del 8 per mille IRPEF... anche del tuo

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lo hai versato anche tu, involontariamente: l'8 per mille di coloro che non danno alcuna indicazione viene ripartito secondo le percentuali di coloro che hanno espresso una preferenza

 

I contribuenti non sono tenuti ad esercitare obbligatoriamente l'opzione per la destinazione dell'otto per mille. Tuttavia, anche l'otto per mille del gettito fiscale di chi non effettua una scelta o di chi è esonerato dalla dichiarazione dei redditi viene ripartito tra i soggetti beneficiari, in proporzione alle scelte espresse (mediamente il 42,73% dei contribuenti hanno espresso una scelta tra il 1990 e il 2007) e salvo rinuncia unilaterale dei medesimi.

 

https://it.wikipedia.org/wiki/Otto_per_mille

 

dato che la Chiesa Cattolica ha comunque la maggioranza assoluta di coloro che esprimono una preferenza, prende analoga percentuale del totale del 8 per mille IRPEF... anche del tuo

 

Ecco, tiè. Grazie Conrad65 per avermi rovinato quel che resta della mia giornata. XD Vabbé...

 

A maggior ragione comunque.

Edited by Notty
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@@Notty per come è fatto il meccanismo, conviene che esprimi sempre una preferenza alla destinazione dell'8 per mille, fosse anche per le Assemblee di non-so-chi ;)

almeno alteri un minimo le percentuali di ripartizione secondo i tuoi desideri

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