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nascondersi o far valere la propria libertà?


drogatello

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Di solito va a finire che quello dichiarato molla il velato perché non ne può più di vivere nel terrore artificiale della paranoia, ed a quel punto il velato se non ha blocchi psicologici, ha lo sprone per fare coming out ed iniziare a vivere normalmente, se invece ha dei complessi troppo gravi di non accettazione si chiude ancora di più.

Ma almeno tu torni a vivere.

 

Queste sono le due strade che ho visto concretizzarsi di solito fra i miei amici e conoscenti, mentre di esperienze dirette non ne ho perché non ho mai frequentato un velato graziaddio.

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I miei quattro fidanzati più importanti (incluso l'attuale)

si sono dichiarati mentre stavano con me.

Non ho però mai fatto alcun genere di pressione,

ma solo uno di questi viveva nella stessa città dei genitori.

 

Abbi pazienza altri due mesi :)

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@freedog voglio che si dichiari ma essendo universitario non posso pretendere che vada dai suoi a dirglielo con la paura che lo caccino almeno finché non sarò in affitto io cosi da dargli una sicurezza. Io vorrei solo condividere in andito su facebook senza paranoie, fare unanfoto di gruppo o se siamo appartati non dovermi sentire come una prostituta

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A pensarla così sembra banale il problema, ma io penso alle cene con la mia famiglia, ai viaggi insieme, alle uscite con amici, alle festività, di tutto ciò non potremo lasciare traccia.

 

Cosa ti fa pensare che, se lui si dichiarasse, la sua famiglia lo accetterebbe e vi accetterebbe come coppia, con cene, frequentazione, annessi, e connessi? 

Del resto se lui ha paura di fare co con la sua famiglia, evidentemente, qualche dubbio sulla loro apertura mentale ce l'ha.

Io ho fatto coming out coi miei a 15 anni, però sapevo che erano persone moderne e aperte di mente, e che quindi sarebbe andato tutto bene... ma non mi sento di condannare chi ha famiglie di merda, magari fasciste, grette, ed intolleranti, e quindi decide di non fare co con loro.

 

Per facebook. esistono le liste apposta... createvi varie liste di amici (es. parenti, colleghi, amici, ecc.) e quando posti ogni foto puoi decidere a quale lista renderla visibile...è tanto facile.

Edited by ben81
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Beh non tutto dipende dalla ricezione del CO

 

Convivere, viaggiare insieme etc sono cose positive

che si verificano anche se il CO è mal recepito

 

Altre cose necessitano certamente di una ricezione positiva

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Ecco perché non mi metterei mai con un non dichiarato.

 

Puó dire che sei un suo amico e tutto a posto, a meno che sei più sfranta di malgioglio e si capisca subito..

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Cosa ti fa pensare che, se lui si dichiarasse, la sua famiglia lo accetterebbe e vi accetterebbe come coppia, con cene, frequentazione, annessi, e connessi? 

Del resto se lui ha paura di fare co con la sua famiglia, evidentemente, qualche dubbio sulla loro apertura mentale ce l'ha.

Io ho fatto coming out coi miei a 15 anni, però sapevo che erano persone moderne e aperte di mente, e che quindi sarebbe andato tutto bene... ma non mi sento di condannare chi ha famiglie di merda, magari fasciste, grette, ed intolleranti, e quindi decide di non fare co con loro.

 

Per facebook. esistono le liste apposta... createvi varie liste di amici (es. parenti, colleghi, amici, ecc.) e quando posti ogni foto puoi decidere a quale lista renderla visibile...è tanto facile.

 

L'unica cosa che ha specificato è che non ci sono particolari problemi con la famiglia in relazione al co anche se alla fine il co si fa o non si fa a prescindere dalle reazioni, sono solo scuse è un percorso con se stessi.

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L'unica cosa che ha specificato è che non ci sono particolari problemi con la famiglia in relazione al co anche se alla fine il co si fa o non si fa a prescindere dalle reazioni, sono solo scuse è un percorso con se stessi.

 

 

Ma anche no...i risvolti pratici sono il parametro principale da valutare.

Conosco personalemente un ragazzo che viveva ancora coi genitori, e fece con loro co nonostante sapesse di vivere in una famiglia di beceri intolleranti: la loro reazione fu farlo dormire in garage. Fu fatto rientrare solo perchè i vicini sparlavano e li criticavano per una cattiveria del genere.

 

Quindi il mio consiglio è, soprattutto se siete ancora dipendenti economicamente dalle vostre famiglie, di fare coming out solo se sapete di avere genitori intelligenti e rispettosi... altrimenti temporeggiate, e fatelo solo quando sarete indipendenti, così da poterli mandare per sempre affanculo in caso di reazioni inconsulte.

Edited by ben81
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Ben concordo in pieno con il tuo discorso e li facevo anche io solo che parlando con chi ha fatto il CO le dinamiche razionali hanno sempre giocato un ruolo relativo.

A chi aveva genitori palesemente omofobi e faceva CO, alla domanda del perchè l'avesse fatto nonostante lo s tato di dipendenza la risposta era sempre la stessa: "Perchè non ce la facevo più a mentire".

Poi ci sono io che non vivo una famiglia omofoba eppure nonostante la mia età e nonostante viva serenamente la mia omosessualità ho ancora questi problemi e ho difficoltà a dare una spiegazione razionale.

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Poi ci sono io che non vivo una famiglia omofoba eppure nonostante la mia età e nonostante viva serenamente la mia omosessualità ho ancora questi problemi e ho difficoltà a dare una spiegazione razionale.

Io sono messo come te, più o meno. La giustificazione che mi do è: rifiuto l'imposizione sociale per cui devo aprire il mio animo e rivelare la parte più intima di me a giustificazione dei miei comportamenti e del mio agire sociale.

A un etero non verrà mai imposto il coming out. A un gay sì. Per me questa è la differenza peggiore.

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Qualunque sia la scusa che vi raccontate per non fare CO

la cosa più importante è fare come Iron84 e non come w1nter:

ammettere che la cosa è una vostra paura irrazionale

e non costruirci sopra una bizzarra giustificazione razionale.

(La mia era: "Non sono fatti dei miei con chi vado a letto!"

Eppure avevo presentato loro entrambe le mie ragazze...)

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E' un gesto che vi permette di lottare per la vostra libertà. Fino ad allora sarete schiavi di una piccola formalità.

Dovete farlo solo ed esclusivamente per voi stessi. Prima o poi lo pretenderete, vi arrabbierete e ce la farete.

 

E' il sottile varco che vi separa dal "sono una persona per bene" al "sto facendo la cosa giusta".

Un varco che, prima o poi scoprirete, è in realtà un abisso oceanico.

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Dovete farlo solo ed esclusivamente per voi stessi

 

Appunto. Ma in famiglia, le situazioni sono tali da rendere sottilissima la differenza tra un CO consapevole e un Outing forzato dalle circostanze.

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Ma in famiglia, le situazioni sono tali da rendere sottilissima la differenza tra un CO consapevole e un Outing forzato dalle circostanze.

 

Ne dubito fortemente, a meno che tu non sia braccato dall' FBI che ti spia ovunque e ti mette sotto torchio con torture ed interrogatori.

 

Sei assolutamente padrone di te stesso e della relazione che hai col mondo. Nel momento in cui fai coming out eserciti semplicemente il tuo potere su questa relazione fra te e il mondo esterno.

 

Le circostanze sono quello che sono, puoi divenire padrone anche del tuo rapporto con le circostanze, ma solo se fai coming out. Finché non lo fai ne sei, molto semplicemente, preda.

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Mi permetto di dire la mia.

Il CO è una questione sottilissima e delicata, uno spartiacque che non determina solo due diverse situazione sociali ma due differenti momenti della persona: si tratta di un punto di non ritorno, di qualcosa che non è fisiologico come quella prima polluzione notturna per cui avete dovuto buttare il pigiama ma che è più sottilmente psicologico, quasi esistenziale. Proprio in virtù di ciò, penso che il confronto tra persone pre- e post-CO sia quasi insensato, perché si trovano in due momenti temporali completamente differenti, e per questo parleranno la stessa lingua senza capirsi e interpreteranno le stesse cose in maniera diametralmente opposta.

Il CO può essere un grande elemento di rottura, se si è abbastanza maturi per rompere; può essere uno strumento di affermazione di sé, se si è pronti ad affermarsi; può essere una sorta di riscatto personale, specie quando si proviene da una famiglia autoritaria ed omofoba da cui si sente il bisogno di sottrarsi; può essere infinite altre cose, come la non necessità. Il suggerimento che io rivolgo a tutti coloro che ancora non l'hanno fatto è di conservare quest'idea in un angolo della loro mente e tirarla fuori ogni tanto per verificare se quello sia il caso di trasformarla in realtà: allo stesso tempo, però, non cedete alla pressione sociale del "Devi fare CO".

Fatelo se, e quando, lo sentirete vostro. E a quel punto comincerete a fare gli stessi ragionamenti che vi hanno rivolto coloro che il CO l'avevano già fatto. :D

 

Conosco personalemente un ragazzo che viveva ancora coi genitori, e fece con loro co nonostante sapesse di vivere in una famiglia di beceri intolleranti: la loro reazione fu farlo dormire in garage.

E lui ci è andato davvero?

Allora è colpa sua.

 

io [...] vivo serenamente la mia omosessualità

Traduzione: lo do a destra e a manca senza problemi?  :haha:

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Io trovo incomprensibile il fatto che persone che abbiano fatto il CO non capiscano quelle che non l'hanno ancora fatto o che comunque che possano ritenere che un loro intervento possa indurre l'altro a farlo.....ma che presunzione!

Per il resto io non lo do a destra e a manca!!!!

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Io trovo incomprensibile il fatto che persone che abbiano fatto il CO non capiscano quelle che non l'hanno ancora fatto

E' per questo che ho parlato di spartiacque: una volta che lo fai, non ti ricordi più i motivi per cui non volevi farlo. Il punto è che hanno ragione sia i pre-CO che i post-: si trovano solo in due punti differenti dell'evoluzione personale. Come quando a due anni imparavi ad usare il vasino: oggi non lo faresti mai, ma all'epoca era cosa buona e giusta.

Credo che il fraintendimento e la contrapposizione nasca proprio da qui.

 

PS: però, di' la verità, ti piacerebbe darlo a destra e a manca, eh?  :haha:  :haha:  :haha:

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Per il resto io non lo do a destra e a manca!!!!
Non solo tu lo dai a destra e a manca, ma ora abbiamo appurato che non fai CO per continuare la tua vita di estrema dissolutezza sul filo del rasoio. Ne emerge un quadro turpe e peccaminoso che lascia sconvolti e atterriti tutti gli avventori del forum. Almodovar sta pensando di fare un film sulle tue rocambolesche e sordide avventuracce nei torbidi dedali borgiani e luciferini di Gomorra. Saviano ha già aperto un'inchiesta giornalistica in proposito. Giovanardi invece ha chiesto il tuo numero di cell. :keeporder::maninlove: 
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E va bene sono una sgualdrina mi avete scoperto! Mi chiamano "il vampiro della Ferrovia" ed esco solo di notte

vampiro??

ma quelli succhiano sangue, tu invece.....

ghghghghghghgh

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Ehm... stiamo scadendo... :D

anche se lo facesse in per sul serio, sarebbe cosa buona et assai salubre...

(con le dovute precauzioni s'intende; cmq, parlando di una personcina con la testa sulle spalle come ironuccio, sta precisazione è assolutamente superflua!)

Edited by freedog
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E lui ci è andato davvero? Allora è colpa sua.
 

 

 

Aveva 19 anni, andava ancora alle superiori, ed era a carico dei genitori... come detto risolse la situazione dicendo in giro che i genitori lo facevano dormire in garage, e proprio per evitare critiche in tal senso i genitori lo fecero rientrare in casa. 

Episodi simili comunque avvalorano il mio consiglio, ovvero di fare co in famiglia, se si vive con loro e non si lavora ancora, solo se si sa di avere una famiglia intelligente. Se vivete in una famiglia becera, per vostra autotutela, vi conviene dirglielo solo dopo esservi resi indipendenti.

Che poi è semplice logica, eh...

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