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brutta situazione


ste88

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Buongiorno a tutti,

sono nuovo, mi sono appena iscritto. Vi voglio rendere partecipi della mia situazione attuale che tanto mi fa soffrire e che non so come risolvere. Se vi va potete darmi spunti di riflessioni.

Mi presento, Ho 27 anni e abito nella provincia di Milano. Sono precario ma faccio il lavoro per cui ho studiato una vita e per questo mi ritengo molto fortunato. Non ho avuto una vita semplice: durante il periodo della mia "giovinezza" (dai 18 anni) la mia famiglia ha affrontato seri problemi economici (che oramai purtroppo riguardano sempre più famiglie...facevamo fatica a mangiare ed eravamo pieni di debiti...ma ce l'abbiamo fatta e lo auguro a tutti)...questo ha portato a non crearmi una vita sociale, il che poteva farmi comodo perchè stavo cercando di accettare la mia omessesualità e nello stesso tempo ero determinato a studiare e laurearmi per poter diventare qualcuno promettendomi di non attraversare mai più problemi economici perchè insieme ad altre cose ti tolgono la dignità di vivere...

scusate la poca punteggiatura...comunque arrivando al dunque..mi ritrovo a 27 anni a non uscire di casa la sera da 10 anni circa, a non avere amici e rapporti sociali, essere gay non dichiarato, e avere paura di intraprendere relazioni sociali perchè temo il rifiuto e di non essere all'altezza e anche perchè non mi ricordo più come ci si diverte alla mia età...tutto questo mi fa male perchè sto sentendo di perdere gli anni migliori e sento che la mia è davvero una vita vuota ma soprattutto sento di avere tanto da dare...le lacrime scendono e i pensieri brutti si ripresentano spesso...pensando "che vivo a fare?"...è una brutta sensazione...avrei tanto altro da dire e spiegare ma so solo che sono arrivato al limite e che vorrei cambiare la mia situazione...so quello che voglio...vorrei avere qualche amico su cui fidarsi e uscire, andare a ballare, innamorarmi....credo ancora in questo mondo perchè così come pensavo di non uscire mai dal tunnel nero della difficoltà economica, ora però ne sono uscito...così anche se faccio fatica a pensare positivo penso che la vita possa darmi un altra chance..solo che non so come fare....mi ritrovo praticamente da solo...ho provato con chat...ma la maggior parte sono pervertiti e hanno la loro vita...sento che piano piano mi sto chiudendo in me stesso...ora sto pensando d andare a vivere da solo a milano in condivisione...ma trovare casa non è semplice...voi che dite? grazie e un bacio a tutti voi...

 

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Forza e coraggio, moltissimi hanno avuto e hanno tuttora una vita non facile e piena di incognite. Se la tua vita sembra "vuota" è perché vuoi pensarne ciò, prova a trovarti dei passatempi e tenerti stretti gli amici che hai al momento, esci, fai attività fisica e magari sì, allontanati da casa. Se soffri di una brutta depressione ti consiglio inoltre uno/a psicoterapeuta. Ma non credere che questi siano "gli anni migliori" che stai buttando, la vita non è finita ed è giusto che non finisca così :)

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boh, io sto facendo l'eremita ma non me ne lamento affatto... :P potrei dire che anche io sto perdendo gli "anni migliori" (ok forse li ho già persi sono a quota 32 anni :P)

 

alla fine vedo gli altri più come un problema, che altro... tu dici di temere di non sentirti all'altezza... io dico che il mondo è pieno di idioti che se non hai 28cm di cazzo manco ti guardano... intendo dire... oramai io ho smesso di starci male sul fatto di non avere i requisiti che la gente cerca... ora ho una visione da "business man" intendo dire... non è obbligatorio fare un accordo... le possibilità sono: o sì fa un accordo, oppure non si fa... e non si perde a non fare un accordo.

probabilmente imparare a investire in borsa mi ha aiutato ad avere questa mentalità. in passato circa 9 anni fa feci un pessimo investimento (i soldi poi son tornati tutti, ma gli interessi sono stati infimi), il fatto è che volevo restare con la banca di famiglia... ma i prodotti di investimento che proponeva erano pochi e non mi soddisfacevano... allora ho provato altre 7 banche e ora mi trovo comodo con 2 banche (1 per investimenti, 1 per spese e bollette varie)

la stessa cosa vale anche per i gay... in passato sopportavo di tutto perché pensavo... già ci sono "gli etero ad andarci contro, figurati poi se ci mettiamo contro di noi stessi"... e ho ingoiato parecchi rospi, ma adesso sinceramente non mi va più... il mio pensiero ora è come tirare avanti un domani... e pian piano ci sto arrivando... mi resterebbe solo un problema da risolvere o 2 :P

 

divertimento ? e chi lo dice che andare per locali a ingozzarsi di alcol sia divertimento ? o per lo meno, che lo sia per tutti ? meglio vivere momenti tristi e divertenti... o momenti tristemente divertenti ? (riprendendo la canzone di caparezza)

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sono andato dallo piscologo senza risultati, nel senso che dopo due incontri non sapeva cosa dirmi..mi diceva solo di provare a fare volonatriato per dare e ricevere amore...ma fare tutte queste cose le puoi fare solo se sei sereno e se hai dei centri vicini dove farlo e comunque non risolveva la mia situazione...io devo entrare con miei "simili"...cmq grazie per l'incoraggiamento...cmq io in questo momento non ho amici...quindi non posso tenermi stretto nessuno perchè non ho nessuno...parto da sotto zero e non è tutta colpa mia....tengo a precisare che non sono uno sfigato e che m conosce tipo colleghi (dell'età dei miei genitori) mi vogliono tutti bene...

 


ognunoi e fatto a modo proprio..io ho solo voglia di vivere belle relazioni di amicizia e magari amore....credo non ci sia niente di piu bello..che poi tu vada a cena in disco o sul divano a casa di amici...la solitudine io la conosco ed è la cosa più brutta fidatevi....chi ci sta bene buon per lui...io no....

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Se abiti nella provincia di Milano potresti iniziare a frequentare i giri

gay di Milano, le associazioni, i locali etc

 

L'idea di andare a vivere in città in condivisione mi pare una buona idea

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tu dici di voler stare tra i tuoi simili... quando io ero giovane vedevo i gay come i miei simili... ora li vedo esattamente come vedo i bianchi, o gli italiani... si abbiamo qualcosa che ci accomuna, ma non è poi così importante... 

ti faccio un esempio: se un italiano mi fa un lavoro per 1000 euro, e uno straniero mi fa un lavoro stessa qualità per 500 euro io scelgo lo straniero, non è che il fatto di essere italiano gli permette di spennarmi vivo... (almeno non più :P)

 

adesso i bianchi, i destrimani e i gay li vedo esattamente identici, come vedo i neri, mancini ed etero... non mi faccio più alcuno "scrupolo"

 

quando avevo 20anni vedevo i gay in modo speciale, come se appartenessimo tutti a qualcosa di più grande della nostra singola esistenza, ed un 40enne mi diceva che non dovevo dare troppo peso alla sessualità... una sua amica gli aveva ricordato che a suo tempo anche lui aveva dato peso a qualcosa, e solo perché al momento era una novità, e vedeva il mondo bianco/nero... ora sono passati 10 anni... e non vedo più il mondo in quel modo.

 

per me i gay sono solo persone... ogni tanto incontro qualche persona, ma non ci faccio caso se sia gay oppure no... l'ultima persona che ho incontrato dal vivo è un etero, lui mi ha dato alcuni consigli sulla riparazione di un monitor per computer, ed io gli ho dato alcuni consigli su un navigatore gratuito e funzionante offline per android... come vedi del fatto che sia gay oppure no, non me ne frega più nulla...

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TUTTI SU STO FORUM DICONO CHE CERCANO SOLO SEX IN CHAT

Ergo ci sono almeno un trilione di gay che cercano relazione sulle chat.

 

Certo se dopo due ore ti elimini..

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boh, io sto facendo l'eremita ma non me ne lamento affatto... :P potrei dire che anche io sto perdendo gli "anni migliori" (ok forse li ho già persi sono a quota 32 anni :P)

 

 

Tu non hai i requisiti? XD allora stai peggio di quello che credevo :P

 

 

 

Buongiorno a tutti,

mi ritrovo a 27 anni a non uscire di casa la sera da 10 anni circa, a non avere amici e rapporti sociali, essere gay non dichiarato, e avere paura di intraprendere relazioni sociali perchè temo il rifiuto e di non essere all'altezza e anche perchè non mi ricordo più come ci si diverte alla mia età...tutto questo mi fa male perchè sto sentendo di perdere gli anni migliori e sento che la mia è davvero una vita vuota ma soprattutto sento di avere tanto da dare...le lacrime scendono e i pensieri brutti si ripresentano spesso...pensando "che vivo a fare?"...è una brutta sensazione...avrei tanto altro da dire e spiegare ma so solo che sono arrivato al limite e che vorrei cambiare la mia situazione...so quello che voglio...vorrei avere qualche amico su cui fidarsi e uscire, andare a ballare, innamorarmi....credo ancora in questo mondo perchè così come pensavo di non uscire mai dal tunnel nero della difficoltà economica, ora però ne sono uscito...così anche se faccio fatica a pensare positivo penso che la vita possa darmi un altra chance..solo che non so come fare....mi ritrovo praticamente da solo...ho provato con chat...ma la maggior parte sono pervertiti e hanno la loro vita...sento che piano piano mi sto chiudendo in me stesso...ora sto pensando d andare a vivere da solo a milano in condivisione...ma trovare casa non è semplice...voi che dite? grazie e un bacio a tutti voi...

 

Io non penso che tu sia depresso  o meglio la tua è una depressione positiva, non assecondarla, pensa al tempo che stai perdendo e alle occasioni che non tornano, vedrai che questo ti darà la forza per superare le tue paure.

La depressione spesso è qualcosa di molto sano se affrontata nel modo giusto, se fossi veramente depresso non avresti nemmeno voglia di uscire, di conoscere, di vivere, invece tu questa voglia ce l'hai ed è questo che rende il tuo malessere sano.

 

Sei sano e devi darti una mossa, magari fatti aiutare da un terapista sarebbero soldi ben spesi e ti assicuro che in poco tempo potresti arrivare ad avere traguardi insperati.

 

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Cerca di realizzare che la tua è una percezione distorta causata dalla giovinezza "bruciata" perché sei stato costretto a maturare troppo in fretta, perdendo tappe importante.

Agli occhi degli altri, però, questa caratteristica è impercettibile. 

Tu hai paura di non essere all'altezza, quasi come se il mondo dovesse mangiarti vivo... 

E' solo quello che percepisci tu, ma non è la realtà. Questo potrebbe/dovrebbe aiutarti ad acquisire un filo di coraggio, ma non è facile, ci vuole molta concentrazione.

Col passare del tempo, l'autostima incrementerà: se hai tempo, iscriviti a qualche corso sportivo, o associazionismo gay, qualsiasi cosa in grado di ampliare (o generare, nel tuo caso) un giro di nuove conoscenze.

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ciao, ringrazio davvero tutti...

ho contattato anche l'arcigay di milano e nello scambio di email sono stati molto gentili ma mi hanno detto che per l'età che ho son un po border line per nuovo conoscenze e tenendo conto che non abito proprio a Milano ma in provincia  ho lasciato perdere a mio malgrado..delle serie mi sento di averle provate tutte...so che lo scoglio maggiore sono io che dovrei aver coraggio ma credetemi sentirsi da soli e affrontare la vita in questo momento mi è difficile anche perchè vivendo coi miei certe cose non le posso fare....qualsiasi movimento è come se lo dovessi giudicare o dovrei dire una bugia e non mi va anche perchè loro non sanno che sono gay....non so come la prenderebbero...

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Il problema fondamentale, mi sembra, è che i tuoi desideri di vita sociale sono stati frustrati dagli enormi sacrifici in giovane età e drogati da alte aspettative. Prendiamo un esempio concreto. Vorresti trasferirti dalla provincia alla città di Milano, così da dare una sferzata alla vita sociale. Credi che questo basti? Magari ti trasferisci, trovi coinquilini antipatici e incivili, e va a finire che rimani chiuso in casa ancora più di prima. Non voglio atterrarti e buttarti nello sconforto, ma metterti in guardia dal nutrire alte e immediate aspettative di successo.

Nondimeno ti consiglio vivamente di farlo, perché è un'esperienza di crescita incredibile e perché, nel bene e nel male, la convivenza con sconosciuti aiuta parecchio. Quel che devi fare però è cercare di mutare il tuo atteggiamento mentale, le tue aspettative, cercare di vivere la cosa con più pazienza e pacatezza. Attacca poi il problema su più fronti, prova più alternative possibili, non limitarti su una soltanto (una chat sarà senz'altro una scorciatoia, ma rimane una fessura dalla quale scorgere quel mondo che agogni partecipare).

 

Parlaci un po' invece del tuo lavoro. Di questi tempi a 27 anni aver trovato il lavoro (precario, ma tant'è) per il quale hai tanto studiato non è poco. Eppure dalle tue parole non mi sembra che questa cosa ti dia forza e senso di soddisfazione.

Infatti, nel tuo primo post parli più del tuo senso di insoddisazione personale che dei tuoi passati problemi familiari ed economici. Hai detto di aver studiato e faticato per realizzarti e affermarti, e ora a bloccarti nelle relazioni sociali è proprio il timore di non essere all'altezza. Su questo punto devi insistere e lavorare parecchio. Perché hai paura di non essere all'altezza? A chi pensi di dover dimostrare qualcosa, e perché?

 

Eliminando qualcosa di più personale (come il problema familiare), la tua storia non è poi così diversa dalle tante che si raccontano in questo forum. Tardi ventenni precari o disoccupati, (auto)intrappolati in famiglie che si vorrebbe lasciare ma non si vorrebbe deludere, con difficoltà a raggiungere un ambito standard di relazioni sociali, in cerca dell'amore ma soprattutto di un amico che ci sostenga. Tutti presenti, più o meno.

Non sei tu a essere inadeguato, è solo che.. così va per ora la vita.

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grazie w1nter

hai ragione quando dici di poter incontrare coinquilini antipatici e con cui probabilmente non avere niente a che fare, ci ho pensato ed è proprio questo che comunque in parte mi frena...diciamo che sono in un momento dove faccio fatica a buttarmi se cosi vogliamo dirlo...ho paura di fallire e per il carattere che ho e come se non mi permettessi di poter sbagliare e fare passi falsi,,,questo è dovuto all'educazione di mio padre che tutt'ora ha la capacità di farmi sentire sempre inadeguato e farmi un po soffrire...maledetto al mio carattere che per fare qualcosa ho bisogno sempre dell'approvazione altrui....ma nel col tempo io mi voglio autospronare e fare il saltino...ma è come se avessi bisogno di una piccola mano tesa...sono onesto...ho comunque fiducia nel futuro perchè ripeto a livello lavorativo non pensavo di arrivare dove sono ora....5 anni fa era un sogno....per cui credo che lottando ce la si può fare....ho sempre cercato di affrontare le cose anche se a mio modo..credo che questa sia la mia battaglia piu grossa....mi piacerebbe fare coming out con la mia famiglia e cominciare a essere me stesso....ma non riesco...credo di riuscirci quando abiterò per conto mio...voglio andarmene dal paesello perchè è un mortorio ci sono menti bigotte, milano è la città che ho nel cuore ...dove riesco a respirare a pieni polmoni...mi piacerebbe davvero trasferirmi là anche se ho paura a cavarmela da solo soprattutto econimicamente...ma credo che a 27 anni qualche passo lo devo fare...i miei sono d'accordo...

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Se il CO non ti aiuta, per certi versi, non farlo. Già basta il fatto che a 27 anni hai voglia di lasciare il nido e cercare la tua strada. Non hai nulla da spiegare o giustificare alla tua famiglia. Milano può essere l'avventura che, tra sforzi e fatiche, può darti quel senso di realizzazione che cerchi, se vissuta nel modo giusto. 

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grazie...ci proverò...combatterò a costo di stare male ogni giorno, di piangere tutte le volte che vedo la gente serena e felice, di mandare giù tutte le volte quel groppone che rappresenta paura di fallire e non farcela e vita sprecata...intanto grazie a tutti, spero un giorno di trovare la mia strada e la mia serenità ma la auguro anche a tutti quanti...

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maledetto al mio carattere che per fare qualcosa ho bisogno sempre dell'approvazione altrui....ma nel col tempo io mi voglio autospronare e fare il saltino...ma è come se avessi bisogno di una piccola mano tesa......

a naso, più che di una mano tesa hai MOLTO bisogno di qualcuno che ti dia un bello spintone in acqua per vedere se sai nuotare.

 

E cmq se non ti tuffi, non potrai mai saperlo..

Nessuno pretende che tu divenga un novello Cagnotto gayo fin da subito; almeno all'inizio, dovrai accontentarti di saper stare a galla!

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Commento spassionatamente fuori topic:

 

 

 

Nessuno pretende che tu divenga un novello Cagnotto gayo fin da subito

 

Respect per la Tania nazionale, sempre. Detto questo.... perché non Tom Daley? O.O

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Una strana malinconia

Eppure nel leggerti mi pare che tu riesca a presentarti con una tale semplicità che,

lo dico davvero,

ti trovo già simpatico e mi piacerebbe conoscerti.

Purtroppo viviamo lontano ma qualora tu passassi dalle parti della Romagna...

avresti già un "potenziale" amico.

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ed io gli ho dato alcuni consigli su un navigatore gratuito e funzionante offline per android...

 

quale sarebbe per favore ? 

Edited by marco7
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hai ragione quando dici di poter incontrare coinquilini antipatici e con cui probabilmente non avere niente a che fare, ci ho pensato ed è proprio questo che comunque in parte mi frena

 

Se non ti trovi bene con i coinquilini cambi casa... e comunque io vivo in house sharing da parecchi anni (ma all'estero) e questi fantomatici coinquilini teste di cazzo non mi sono mai capitati, anzi... 

Mi sembri in gamba, secondo me ti devi fare meno seghe mentali e buttarti, ce la farai, e mal che vada torni in famiglia.

 

E poi, non per forza di cose tutti gli amici che ti farai devono essere gay no?

 

Quindi non focalizzarti solo su arcigay o le chat, ci sono siti internet (meetup per esempio?), gruppi facebook, o forum (mi sembra Impossibile che nessuno qui nel forum viva a Milano), se hai interessi puoi unirti a qualche associazione (musica, arte,fotografia), sports di squadra, palestre, vedrai che qualcuno con cui vai d'accordo lo trovi... vedrai che ti circonderai di persone open minded che ti accetteranno per come sei, e vedrai che poi sara' anche piu facile conoscere altri ragazzi gay (amici di amici che ti introdurranno ai loro amici etc) 

 

Milano e' abbastanza gay friendly, di opportunita' ce ne sono.

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@@ste88,  innanzitutto benvenuto. 

-gli anni migliori sono quelli in cui ti senti bene, non per forza quelli della gioventù; i miei anni migliori, ad esempio, sono iniziati all'età di 32 anni.

-la solitudine va vista come "intimità con sè stessi". 

Hai un buon lavoro, un passato difficile, i colleghi ti stimano, il futuro non può che sorriderTi, ma devi buttarti...

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Respect per la Tania nazionale, sempre. Detto questo.... perché non Tom Daley? O.O

hai perfettamente ragione!!!

è solo che in quel momento non mi è venuto in mente nè lui nè il mitico Greg Louganis

(se non sapete chi sia -stato-, o giuovini finikkietti, sappiate che trattasi di LUI https://it.wikipedia.org/wiki/Greg_Louganis )

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grazie ancora a tutti! credo si che andare via di casa e trasferirmi a Milano in condivisione possa essere la scelta migliore...una volta li posso frequentare palestra o altre cose...fino a quel momento devo tenere duro e non cadere nello sconforto...grazie ancora...

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.io devo entrare con miei "simili"...cmq io in questo momento non ho amici...quindi non posso tenermi stretto nessuno perchè non ho nessuno...parto da sotto zero e non è tutta colpa mia...

 

Ti consiglio di partire appositamente da una situazione nella quale sei senza amici "per forza di cose". Dunque l'idea di trasferirti in un nuovo posto è perfetta. Il tuo ruolo sociale non sarà più quello del "sono scampato a tanti anni di difficoltà e sofferenza e adesso eccomi qua", che per quanto vero e dignitosissimo, a quanto pare sembra bloccarti comunque, ma un più leggero "ciao sono appena arrivato in città e non conosco nessuno". Parti da zero, ma partire da zero non è una cosa negativa, è una situazione normale che capita a molte persone e anzi a volte è proprio necessaria per reimpostare la propria vita secondo nuove direzioni.

 

Questo è un piccolo escamotage per facilitarti le cose, ma con lo psicologo dovresti approfondire come mai hai questo blocco così forte nella socializzazione anche adesso che oramai il peggio è passato e hai ripreso in mano la parte basilare della tua vita: infatti potresti anche ripartire da zero presentandoti come un ragazzo che è scampato a mille avversità e ora può dedicarsi alle amicizie e alle cose più leggere... ma sembra che tu nasconda un senso di vergogna che ti frena. Non c'è nulla di cui vergognarsi, anzi; ed è proprio di questo che devi parlare con lo psicologo.

 

Ora che sei stato in grado di soddisfare i bisogni basilari (mantenimento) vuoi naturalmente passare ai bisogni secondari (socialità) e vedrai che non è difficile ma serve che tu impari a sviluppare la tua personalità secondo le tue passioni (non avendo potuto farlo prima) facendo esperimenti e provando novità di ogni genere se non ti è ancora chiaro quali potrebbero essere i tuoi interessi.

 

Ma va da sé che questo percorso ti sarà mille volte più semplice una volta che avrai correttamente e serenamente metabolizzato il passato il cui ricordo ti fa evidentemente soffrire ancora oggi.

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Sampei hai perfettamente fatto centro...il mio non è tanto un senso di vergogna ma centra il fatto che io non riesca a essere me stesso perchè non ho ancora fatto coming out....e questo è un altro grosso discorso...sicuramente sono un pò bloccato perchè ripeto sono anni che non ho una vera vita sociale, avevo un migliore amico ma da anni è sfuggente....praticamente non c'è mai stato...spero solo di farcela un giorno...rimango poitivo...anche se ci vorrà tempo...ogni giorno cerco di fare un passettino...

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Appunto, l'obiettivo di trasferirti deve esserci e stare in prima fila...ma a te serve goderti e vivere anche il "qui ed ora":  cercando di sbloccarti...

 

Caro omonimo se con l'arcigay non ha funzionato (anche se penso che un volta negli eventi di benvenuto che organizzano potresti andare o anche solo passarci davanti per fare un piccolo passettino alla volta), prova qualcos'altro...Ci sono i raduni del forum oppure ancora queste fantomatiche chat: per 1000 che cercano sex/non sono affidabili ci sarà anche chi può essere nella tua situazione o cerca la stessa cosa quindi anche se ti/ci viene voglia costante di mollare, non va fatto!

 

La speranza è l'ultima a morire :|\

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Ti chiedi che ci stai a fare al mondo... Se ci stanno piante, pesci, pantere e grilli(ni), ci puoi stare anche tu! :) Per esempio ci stai a scrivere interventi come quello sopra. Non è un fatto negativo. Secondo me non ha nessun senso desiderare di essere al mondo per qualcosa di specifico. Dobbiamo vivere necessariamente per provare tutto, per viaggiare ovunque, per stringere duemilacinquecento amicizie ed essere benvoluti da tutti? La mia risposta è no. L'importante è stare bene con sé stessi e godere dei piccoli piaceri o dispiaceri che si hanno.

Il mio suggerimento: comincia a considerare quanto sei stato fortunato: hai studiato quello che ti piace e lavori nel settore. Inoltre vivi nell'era di Internet, trovare persone con cui si condividono esperienze e modi di vita è molto più facile rispetto a vent'anni fa. E poi forse hai conosciuto delle persone nell'ambiente di lavoro. Insomma, sei giovane e tutto quello che di bello non ti è ancora successo, è perché ancora ti deve succedere.
Pensa a queste cose, oggi. Non pensare solo al lavoro e alla routine, per quanto possano piacerti. Dedica del tempo a te stesso, magari leggi qualcosa di bello. Vai a dormire in un letto confortevole e poi alzati con il sorriso.Tutto il resto seguirà.

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