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Le teorie Queer sono la vera ideologia gender


Rotwang

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Basandomi su generiche conoscenze approfondite sul web e sul sunto avuto delle tre principali teorie "Queer" illustrate nella mia università da Lorenzo Bernini, docente presso l'Università degli Studi di Verona, pongo una riflessione. L'ideologia del "gender" ovviamente non esiste, esiste la battaglia delle forze tradizionaliste e reazionarie contro il presunto complotto palesemente inventato di snaturare la sessualità e i sessi umani. Chiarito questo presupposto analizzando le tre diverse teorie (Freudo-marxismo, Costruttivismo ottimista e Teorie Queer antisociali) della "battaglia Queer" però emerge che ciò che difende e sostiene chi segue quest'ideologia e questa filosofia social-sessuale ha tutto in comune con la falsa ideologia gender.

 

  1. Il Freudo-marxismo di Mario Mieli analizza il potere come fonte di "educastrazione" conducendo alla nostra società capitalista borghese e quindi alla sessualità consona, l'eterosessualità Se si abbatte il potere inibitorio-repressivo, si libera il desiderio polimorfo perverso e si realizza la rivoluzione sessuale.
  2. Il Costruttivismo ottimista di Michel Foucault riassunto ritiene che il potere crea tutto, anche le minoranze e le differenze. Come se la sessualità umana non sia diversificata (aldilà delle convenzioni e delle discriminazioni culturali) di natura.
  3. Le Teorie Queer antisociali sono una risposta provocatoria alla seconda teoria che politicizza troppo la sessualità (Il retto è una tomba? Leo Bersani, 1987). Chi porta avanti tale teoria ritiene che la pulsione sessuale sia repressa perché consuma il soggetto, ci turba e ci toglie la sovranità sul mondo.

Aldilà delle varie posizioni, è chiaro che per i seguaci Queer non esista una scientificità della sessualità e che potremmo essere o diventare tutti bisex/pansex o qualcosa del genere, come se la sessualità non fosse innata e che gli etero siano tali solo e soltanto per convenzione sociale (questa critica potrebbe essere ribaltata contro gli stessi LGBT da parte delle forze reazionarie e omofobe, cosa che sta già avvenendo). Uno dei punti fondanti dei Queer è abbattere e non accettare l'eteronormatività come l'omonormatività, società di convenzioni e di normalità (e la normalità non può esistere per nessuno), coi suoi sessi e le sue sessualità sono solo da demolire perché l'uomo è sempre un divenire e non può identificarsi, non può etichettarsi, perché etichettarsi è da fascisti. L'identità sessuale non può esistere in sostanza, non si può accettare niente da una società borghese capitalistica perché reprime l'uomo che viene trasformato in etero. Superando gli orridi stereotipi di genere però per i Queer è sacrosanto che i sessi e le sessualità si scambino e si confondano davvero, anzi è un dovere che avvenga per realizzare la presunta rivoluzione sessuale di scardinamento di ogni barriera o confine. Per un Queer sarebbe blasfemo appoggiare una qualsiasi proposta di approvazione di matrimoni tra persone dello stesso sesso, perché lo stesso matrimonio è un'istituzione convenzionale, è istituzionale, è autoritario e incardina l'uomo in precetti e non lascia fluidi e liberi i propri sessi e la propria sessualità. Mi chiedo inoltre quale sia la posizione dei Queer sulla pedofilia, forse anch'essa è solo un diverso modo di amare, ed è giusto che ciò avvenga, perché bisogna sessualizzare tutto, abbassare l'età del consenso, rendere lecita la pedopornografia, fare del sesso la lotta sociale e rovesciare il Potere che prima discriminava gli LGBT e oggi vuole assorbirli nella società, riconoscendoli, quale orrore! L'ideologia Queer è la vera ideologia gender e nessuno l'ha ancora capito, mina i diritti gay e viene considerata alla stregua di orientamento sessuale, va distrutta insieme alla Chiesa cattolica.

Edited by Rotwang
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non ci siamo proprio...

l'ideologia gender è il fantoccio creato dai reazionari cattolici.

le teorie queer sono tante e non hanno nulla a che fare né con i programmi educativi che si vogliono proporre né con quello che dici tu (legalizzazione della pedofilia o annullamento de matrimonio).

a scuola si vuole proporre un ' assiome della scienza cioè l'esistenza del concetto di identità di genere che è stata provato dal team di psicologi e scienziati con i loro studi negli ultimi 20 anni. 

come vedi c'è davvero poco di filosofico in questi studi!!

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Più che altro io direi che prima di buttare nel cesso l'intera cultura gay

degli ultimi 35 anni, in cambio di una presunta verità scientifica sulla

omosessualità ( che si smentisce in 5 minuti, non esistendo ) io ci penserei

un pochino di più

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I Queer (non so se Bernini in particolare) lo dicono esplicitamente:

"I nostri nemici sono gli unici che ci hanno davvero capito".

Sono infatti piuttosto indispettiti che noi gay mainstream

diciamo ai giornali che "l'ideologia gender non esiste".

quando persino la Butler ha cominciato a chiamarla così nelle ultime interviste.

 

Il gay mainstream (come ci chiamano i Queer) si sta accorgendo solo ora

che la "ideologia gender" esiste davvero e che è la posizione filosofica ufficiale sul tema.

Giovanni Dall'Orto, che - oltre a me in questo forum - è stato l'unico a dire pubblicamente

"Il queer è una cagata pazzesca" raccontava (con Bernini presente)

di aver dovuto ridurre l'attacco polemico contro Foucault e il Queer nel suo ultimo libro

perché l'editore non voleva inimicarsi i molti accademici che fanno studi di genere.

 

I gay mainstream credono invece - come dice Lady Gaga - di "essere nati così".

E poiché non tutti bazzicano le facoltà di filosofia,

e poiché tutti coloro che hanno una formazione scientifica

concordano con le parole della Germanotta,

hanno detto "L'ideologia del gender non esiste" in totale buonafede.

 

La scollatura è principalmente tra queste due culture:

la cultura umanistica che è totalmente costruttivista

(compresi i Cattolici, che infatti temono che l'educazione possa far diventare gay)

e la cultura scientifica che è al 99% schierata su una posizione innatista (per lo più epigenetica).

 

Come reagiscono i Queer quando lo fai loro notare?

Accusando la Scienza di essere al servizio del potere,

se non emanazione diretta del patriarcato.

La loro citazione preferita di Foucault dice che l'omosessualità non esisteva

prima che la scienza medica non le trovasse questo nome,

e ti accusano di "neurosessismo" o di voler "medicalizzare" di essere un "positivista"

e - alla peggio - di essere al soldo delle multinazionali :)

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Queste persone vengono citate in continuazione

in tutte le sedi in cui si fanno gender studies.

 

La Butler e Preciado sono viv* e veget*: 

preferisci che parliamo di loro?

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Anche io cito Almadel, ma che significa?

 

Che Giovanardi faccia di tutta l'erba un fascio è ovvio

 

Ma ti dirà - giustamente - che anche la decisione dell'OMS

di depatologizzare l'omosessualità è politica

 

A questo punto Rotwang ci dirà che Giovanardi è queer

e quindi è omofobo per questo

 

Siamo nel Regno dell'assurdo...preferirei ne scriveste in privato

francamente

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e ti accusano di "neurosessismo" o di voler "medicalizzare" di essere un "positivista" e - alla peggio - di essere al soldo delle multinazionali :)

 

Io avevo sentito che, fondamentalmente, dire che l'omosessualità è innata significa "patologizzarla", "costruirci attorno un discorso patologizzante" (corso di gender  e queer studies offerto dall'università di Barcellona).

 

Francamente non so se sia completamente innata, ma una cosa la so: non la scegli come scegli che maglione ti metterai oggi.

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Eh lo so.

Invece dire che è una scelta o la conseguenza di un'educazione libertaria

- per motivi noti solo ai queer - è un atteggiamento sicuramente migliore

come se tutti gli omofobi non pensassero esattamente questo.

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Preferirei ne scriveste in privato per l'ovvia ragione

che saltano fuori discorsi del tipo Mario Mieli faceva

propaganda alla pedofilia etc

 

Discorsi che hanno un senso se fatti da omofobi in

chiave apertamente polemica e mi tocca rileggere

in un forum gay, scritti da gay come Rotwang

 

Giovanni dall'Orto almeno, si focalizza solo sulla

teoria queer, pur finendo per accusarla di tutto e

del suo contrario ( essere Amerikana e antipluralista

ed essere contemporaneamente contro le identità etc )

talchè è ovvio che si cerchi di ridimensionare la portata

polemica del suo discorso, che appare notevolmente

sopra le righe ( non certo per i motivi che lui adduce cioè

il potere accademico queer, che fa ridere )

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Il motivo per cui Dall'Orto ce l'ha con la teoria queer

è che ha scritto un libro di storia dell'omosessualità

e nell'ambiente accademico si nega sia esistita l'omosessualità

prima della nascita della parola sul finire del XIX secolo.

 

Il fatto che in Italia i gender studies siano poco diffusi

non significa che non sia cosiderata eretica ogni posizione innatista.

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Alla fine di questi discorsi che si fanno in un bar non restera' nulla in futuro se non qualche documentazione storica o qualche nostalgico che li propaganda.

 

Quel che ci sara' in futuro sul tema e' quel che la scienza dira' sul tema e nulla di piu'.

 

Esattamente come il fatto che la terra gira attorno al sole. Oggi nessuno lo mette in dubbio e non e' un tema di discussione da bar o da salotto.

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l motivo per cui Dall'Orto ce l'ha con la teoria queer è che ha scritto un libro di storia dell'omosessualità e nell'ambiente accademico si nega sia esistita l'omosessualità prima della nascita della parola sul finire del XIX secolo.

 

Queste sono stupidaggini assolute

 

Giovanni Dall'Orto è uno storico, è appassionato

e bravo sia nella ricerca che nella selezione delle

fonti etc

 

Si limitasse a questo - cioè a contestare attraverso

fonti storiche - la veridicità di idee attribuibili o meno

a questo o quel filosofo, nessuno avrebbe niente a che

ridire

 

Ovviamente l'omosessualità sta all'incrocio di vari saperi

lo storico, il giuridico, il filosofico, il politico e così via e

quindi per sua natura nessun sapere può pretendere né

di egemonizzarla, né di escludere altri sguardi, diversi etc

 

Ma il punto è che Dall'Orto è un militante ed un polemista

e come tale lui muove un attacco politico di chiaro segno

ideologico, peraltro muovendosi in un campo - quello della

filosofia - in cui è meno bravo che in quello di sua pertinenza

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E' inutile che giriamo intorno alla questione.

 

L'omosessualità NON sta nell'incrocio di nulla.

 

L'omosessualità è un fenomeno naturale come il mancinismo

Dire che l'omosessualità sta in quell'incrocio

è come dire che il mancinismo sta nella storia della sua persecuzione

tanto quanto nelle ricerche sulla lateralizzazione nello sviluppo embrionale.

 

No, i giudizi religiosi, filosofici, storici, giuridici e politici

vengono concettualmente molto dopo rispetto al fenomeno "omosessualità".

 

Per i Queer invece vengono prima e plasmano l'identità omosessuale a uso e consumo del Potere.

 

Si può dire che è una vaccata?

Secondo me, sì.

Possiamo dirlo.

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Ovviamente chiunque può dire qualunque cosa

( per me )

 

Che l'omosessualità debba essere considerata

esclusivamente un fenomeno naturale è sicuramente

l'ideologia non scritta di questo forum, è certamente

un lisciare il pelo al sentire comune del gay italiano

medio ( e forse non solo )

 

Che sia la risposta ai nostri problemi lo escludo, nel

senso che non mi pare che a questo "sentire comune"

corrisponda un'azione politica efficace, un senso dell'orgoglio

più marcato un forte impegno etc pur essendo di base l'idea

assolutamente preminente

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Guarda io provo una naturale simpatia per i gay

che invece di dire alla madre "Sono gay, ma non piangere: non è colpa tua!"

le dicono invece: "Scopo con chi cazzo mi pare, brutta puttana borghese!

E lo faccio per ribellarmi alla vostra oppressione patriarcale!"

 

E sinceramente non penso neppure che i Queer siano lesivi della causa gay,

anche se sono apertamente ostili al matrimonio egualitario e alle leggi contro l'omofobia;

perché appunto esistono solo tra la facoltà di Sociologia e quella di Storia dell'Arte.

 

E preferisco enormemente le feste queer ad Atlantide

(che hanno purtroppo sgomberato in questi giorni)

rispetto ad andare a passare il sabato sera al Cassero.

 

Sono insomma davvero debitore

alla carica antagonista del Movimento Queer,

ma non sono affatto costruttivista.

Essere "antagonista" ed essere "essenzialista" (innatista)

per me non sono in contraddizione.

(Come per il nostro indimenticato Soledamore

non erano inconciliabili il Cattolicesimo col Costruttivismo :))

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A me pare che tu abbia postato un intervento di Mancuso

che è apertamente contro le adozioni gay ed i libretti "gender"

dell'UNAR quindi prima di tirare in ballo Mieli Foucault etc

Io mi guarderei intorno e valuterei il calibro delle persone

che dicono certe cose, siano esse o meno "queer" o "costruttiviste"

o "innatiste"

 

Anche perchè tutto si può dire di Mieli o Foucault, tranne che

si siano limitati a bazzicare gli ambienti universitari...il primo

assolutamente no, il secondo ha condotto battaglie politiche

sui manicomi le riforme del sistema carcerario, lo sdoganamento

del BSDM e della sessualità fetish etc ( avercene...ora )

 

Detto questo è vero che non c'è contraddizione fra innatismo e antagonismo

resta il fatto che i gay italiani sono innatisti, ma non sono affatto antagonisti

e non frequentano affatto le feste queer ad Atlantide

 

Beninteso impasticciano anche gli studenti queer dei centri sociali, i quali

hanno orecchiato qualcosa sui suddetti filosofi...e si dicono "antagonisti"

senza realmente esserlo, ma è una polemica del tutto autoreferenziale

ristretta a quattro gatti di militanti

 

A mio avviso questa polemica è l'ennesima riedizione dell'eterna polemica

ideologica interna che non giova assolutamente a nessuno

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Detto questo è vero che non c'è contraddizione fra innatismo e antagonismo

resta il fatto che i gay italiani sono innatisti, ma non sono affatto antagonisti

e non frequentano affatto le feste queer ad Atlantide

Veramente bell'Hinz permettimi di dirti che molti LGBT italiani sono ancora influenzati dall'ideologia Queer e non sono affatto innatisti, anzi. Basti vedere l'ignoranza albergare in certi ambienti di lotta o film e altre fonti che descrivono ancora l'omosessualità come una fase, solo un modo di essere, qualcosa di speciale che è intercambiabile qualora un ""gay"" voglia andare con una donna (può andarci tanto nessuno è gay davvero no?). Io sono antagonista a voi, all'eteronormatività e a tutte le altre forze del Male che vogliono distruggere l'identità umana normale (nella sua diversità) di diritto degli LGBT. Siamo tutti innatisti per giunta? Se non lo fossimo che senso avrebbero i movimenti per i diritti gay? Edited by Rotwang
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Saramandasama

Parlando di " Born this why" : dire che l' omosessualità non sia genetica non significa che non ci si nasca.

Ad es. l' alluce valgo per molto tempo si è creduto che fosse di origine ereditaria/ genetica, oggi invece si tende a considerare la sua genesi multifattoriale. Che sia genetica o che sia multifattoriale, resta il fatto che chi ha l' alluce valgo, lo ha dalla nascita.

Anche se non si può dimostrare l'innatismo dell' omosessualità, nemmeno si può dire che non ci si nasca omosessuali.

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voglia andare con una donna

 

Questa è la tua ossessione XD

 

Ma tu pensi veramente che i registi che mettono nei loro

film scene bisex o personaggi gay che si innamorano di

donne lo facciano perchè "queer"?

 

Lo fanno semplicemente perchè conviene farlo, per portare

il pubblico etero a vedere il film stop

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Questa è la tua ossessione XD

 

Ma tu pensi veramente che i registi che mettono nei loro

film scene bisex o personaggi gay che si innamorano di

donne lo facciano perchè "queer"?

 

No, queer è il ragionamento condiviso che ci sta dietro, non è che siano queer o approvino tale teoria :3

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Quindi secondo te Giovanardi è Queer e più precisamente

Egli esiste in quanto "prodotto" della cultura gay

 

Meno male che Foucault fece chiudere i manicomi XD

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Quindi secondo te Giovanardi è Queer e più precisamente

Egli esiste in quanto "prodotto" della cultura gay

 

No, queste scempiaggini me le stai mettendo in bocca tu, per me Giovanardi non è queer, è solo un coglione :) la cultura gay è tale e la sua storia va preservata, ma siamo nel XXI secolo e certe teorie possono essere sbagliate ed essere accantonate vedi la Queer (come le teorie freudiane sulla bisessualità), non sono una bibbia. Di fatto si può parlare di fondamentalismo queer, basta leggere le tue risposte e quelle di altri per comprendere come siate seguaci di un fascismo che fa della non etichetta sessuale uno stile di vita e una nuova etichetta. Abiura il queerismo e salvati.

Edited by Rotwang
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A me pare che tu abbia postato un intervento di Mancuso che è apertamente contro le adozioni gay ed i libretti "gender" dell'UNAR quindi prima di tirare in ballo Mieli Foucault etc Io mi guarderei intorno e valuterei il calibro delle persone che dicono certe cose, siano esse o meno "queer" o "costruttiviste" o "innatiste"

 

Che è questo benaltrismo?

Se è per questo mi lamento anche delle zanzare

nonostante creda che l'occupazione israeliana sia molto più grave.

 

La discussione era sull'aspetto costruttivista delle teorie queer,

aspetto che mi sento libero di criticare:

ma sulla torre non avrei dubbi su chi buttare tra Bernini e Mancuso.

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la cultura umanistica che è totalmente costruttivista (compresi i Cattolici, che infatti temono che l'educazione possa far diventare gay)

 

su questo sono d'accordo: la posizione cattolica è che i gay sono tali perché "educati" come tali

e dunque la posizione cattolica è sostanzialmente assimilabile alla posizione queer, o se vogliamo in termini analitici l'una appare la proiezione dell'altra

è la stessa foto, una è il positivo l'altra il negativo

per questo l'attacco cattolico prende come obiettivo la cosiddetta "ideologia gender" che, e su questo sono in parte d'accordo con Rotwang anche se non metterei le due cose in stretto rapporto biunivoco, è un possibile esito di "teoria queer"

in sostanza la teoria queer mi sembra qualcosa di più grande della cosiddetta "ideologia gender", ma quest'ultima ha le sue premesse nella teoria queer

dico questo con intento puramente speculativo e senza prendere posizione per alcune delle teorie o ideologie in questione, che mi lasciano molto freddo (mi sembrano tutte iper-intellettualizzazioni)

Edited by conrad65
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Dite che i cattolici adinolfiani verranno a fare uno screenshot al topic?

 

Rotwang sull'Avvenire ti citeranno come ideologo Gender o omosessuale non gay e antiomosessualista(a seconda di come gli gira)

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Se non fosse che i cattolici sono costretti a sostenere che l'omosessualità è una scelta, perché vogliono sperare di far cambiare questa scelta ai loro fedeli... mentre la queer theory sostiene sostanzialmente che la società preme per reprimere i naturali comportamenti non omosessuali... ecco è questo il punto fondamentale che divide la qt da Giovanardi.

 

Ma se almeno la qt ha un'utilità a livello soprattutto accademico di aver puntato il dito contro le pressioni di una società eteronormativa, portando gli studiosi ad analizzare tutta una serie di fattori non solo nella nostra società ma anche in altre.

 

P.s. No la comunità scientifica non è affatto unanime su una posizione innatista, direi piuttosto su una genesi multifattoriale. Esattamente come per altre centinaia di "fenomeni naturali" di cui non stiamo qui a parlare.

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Che è questo benaltrismo?

 

Il mio non è affatto un benaltrismo ma una analisi della situazione della comunità LGBT

italiana, in cui predominano posizioni innatiste, ma non pare che manchino i problemi e

latitano posizioni antagoniste ( questa polemica è quindi un falso problema o un capro

espiatorio per militanti non in grado di incidere sulla realtà sociale, di una comunità gay

che stenta a decollare )

 

Poi ovviamente si può dissentire dalla mia analisi, ma è una analisi chiara

 

La chiesa cattolica è ovviamente omofoba da ben prima che esistessero le qt

 

Esiste un momento storico in cui la CC sposta la sua attenzione dal corpo e dai peccati della carne ( sodomia

lussuria il vecchio modo di concepire l'omofobia come atto peccaminoso ) allo spirito ed ai

desideri sessuali e omosessuali

 

Che questo cambiamento sia percepito come peggiorativo, lo confermano tutti gli sforzi di

quei forumisti che ciclicamente cercano di dire che la dottrina cattolica omofoba, sarebbe quella

"vecchia" che persegue solo gli atti sessuali

 

Attualmente non ci sono dubbi che questa sia la posizione della CC perchè è scritto nel Catechismo

ma ovviamente il Catechismo raccoglie un processo storico di trasformazione, la cui origine è difficile

poter datare perchè non è immediatamente o direttamente enunciato  in una fonte ( che io conosca almeno )

 

Si ritiene quindi che questo cambiamento sia avvenuto a seguito della Controriforma, che con la confessione

ed il tribunale delle coscienze sposta il focus dai peccati del corpo al peccatore come soggetto di desideri

peccaminosi e del cambiamento indotto da illuminismo e romanticismo, nella mentalità moderna

 

La CC non dice affatto che i gay siano tali perchè "educati" semplicemente si limita ad escludere che possano

rientrare nel progetto divino, nel momento in cui la chiesa delinea l'esistenza di un soggetto omosessuale che

è intrinsecamente disordinato, deve dire che non è creato da Dio1

 

Mentre la posizione dei gay italiani è quella di sostenere che l'omosessualità appartenga al regno della natura

e quindi sia "morale" nel senso oggettivo del termine, cioè come è morale per un cattolico  il fatto che un leone

sbrani una gazzella ( da qui una serie di sforzi "penosi" per dimostrare l'utilità darwinistica del comportamento

omosessuale o la corrispondenza ad una logica morale propria del regno animale, che ovviamente i cattolici non

condannano....il problema ovviamente è che il leone per un cattolico non ha l'anima )

 

Questo dimostra che i gay italiani non possono non dirsi cattolici, anche se atei, anche se arrabbiati con la CC

 

Il punto è che questa posizione del gay italiano medio è un adattamento all'omofobia, un venirci a patti per

tacitare la coscienza, è quindi lo specchio di un complesso di inferiorità e non è affatto una posizione che

possa riflettere una emancipazione ed una uguaglianza, semmai esprime il senso di rassegnazione alla

condizione omosessuale come caratteristica di minorazione

 

Solo una ristretta elite di gay, giuristi ed avvocati, educati alla cultura giuridico-formale dell'uguaglianza

non a caso lottano ed ottengono dei risultati nelle aule di tribunale...vorremo pur dire che esiste una ragione

per la quale se qualcosa si muove, si muove proprio e solo lì?

 

Oramai il fenomeno è clamoroso...

 

L'idea che esista un "fondamentalismo queer" fra i gay, è talmente ridicola che non ha bisogno di essere

smentita, se cercare di dire che Mieli non è un pedomane fa di me un fondamentalista, o cercare di dire

che è un bene che i gender studies entrino anche nelle università italiane fa di me un fondamentalista, o

che non bisogna buttare a mare tutta la cultura gay degli ultimi 35 anni etc me lo piglio su e porto a casa volentieri

 

Ma pretendere di dare la colpa alla fantomatica QT per il fatto che il movimento gay è assolutamente incapace

di reggere botta alla propaganda cattolica sul Gender, elaborando uno straccio di risposta articolata non lo accetto

@Krad77 in tre capoversi ha dato un abbozzo di risposta, basta? Non basta? Capisco lo sconcerto, quando uno vede

la prima volta sparata sui giornali la "teoria gender"....ma questo accadeva 2 anni fa! Tutti in prima battuta siamo stati

spiazzati, ma la comunità LGBT non doveva fermarsi alla prima reazione di sconcerto, avrebbe dovuto iniziare ad elaborare

una risposta ( che non può venirci da fuori, perchè altrove hanno già le adozioni gay e l'omogenitorialità e quindi se ne

sbattono di ciò che dice la CC...poi certo se uno come Mancuso dà ragione alla CC il problema non esiste )

 

1Dopodiché la CC articola due disposizioni, per coloro che sono "pervicacemente" omosessuali bisogna

rassegnarsi ad una vita di castità, l'omosessualità è una "croce" da portare. Per coloro che non sono

pervicacemente omosessuali ma hanno una tendenza omosessuale può esistere una "cura", che la

comunità psichiatrica per ragioni politiche ha rimosso dopo la rivoluzione sessuale ( data del divorzio

fra omofobia religiosa e omofobia scientifica )

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