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I turbamenti dell'allievo Charamsa


Demò

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©marco7, che ha postato un articolo ansa in shout

 

 

krzysztof-olaf-charamsa.jpg

 

 

Krzysztof Olaf Charamsa (Gdynia, 5 agosto 1972) è un teologo e presbitero polacco, segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale, presso la Congregazione per la Dottrina della Fede (Vaticano). https://it.wikipedia.org/wiki/Krzysztof_Olaf_Charamsa

 

Il 3 ottobre rilascia al Corriere della Sera questa intervista : http://www.corriere.it/cronache/15_ottobre_02/confessione-monsignore-sono-gay-ho-compagno-13a47834-6950-11e5-a7ad-17c7443382c3.shtml?refresh_ce-cp

  

La confessione del monsignore: 
«Sono gay e ho un compagno»

«Voglio che la Chiesa e la mia comunità sappiano chi sono: un sacerdote omosessuale, felice e orgoglioso della propria identità. Sono pronto a pagarne le conseguenze, ma è il momento che la Chiesa apra gli occhi di fronte ai gay credenti e capisca che la soluzione che propone loro, l’astinenza totale dalla vita d’amore, è disumana». Monsignor Krzysztof Charamsa, 43 anni, polacco da 17 anni residente a Roma, lo dice con un sorriso serio e pacato. Non è un sacerdote qualunque: ufficiale della Congregazione per la Dottrina della Fede dal 2003, è segretario aggiunto della Commissione Teologica Internazionale vaticana e insegna teologia alla Pontificia Università Gregoriana e al Pontificio Ateneo Regina Apostolorum a Roma. Mai prima d’ora un religioso con un ruolo attivo in Vaticano aveva fatto una dichiarazione del genere. Oggi monsignor Charamsa sarà a Roma alla prima assemblea internazionale dei cattolici lgbt organizzata dal Global Network of Rainbow Catholics alla vigilia del Sinodo sulla famiglia, per sostenere il dialogo sui gay cattolici.

Perché ha deciso di fare coming out? 

«Arriva un giorno che qualcosa si rompe dentro di te, non ne puoi più. Da solo mi sarei perso nell’incubo della mia omosessualità negata, ma Dio non ci lascia mai soli. E credo che mi abbia portato a fare ora questa scelta esistenziale così forte - forte per le sue conseguenze, ma dovrebbe essere la più semplice per ogni omosessuale, la premessa per vivere coerentemente - perché siamo già in ritardo e non è possibile aspettare altri cinquant’anni. Dunque dico alla Chiesa chi sono. Lo faccio per me, per la mia comunità, per la Chiesa. È anche mio dovere nei confronti della comunità delle minoranze sessuali». 
Cosa pensa di ottenere? 
«Mi pare che nella Chiesa non conosciamo l’omosessualità perché non conosciamo gli omosessuali. Li abbiamo da tutte le parti, ma non li abbiamo mai guardati negli occhi, perché di rado essi dicono chi sono. Vorrei con la mia storia scuotere un po’ la coscienza di questa mia Chiesa. Al Santo Padre rivelerò personalmente la mia identità con una lettera. E comunicherò chi sono alle università romane dove insegno: con mio grande dolore è probabile che non potrò più lavorare nella scuola cattolica».

 

 

 

A questa intervista segue l'ovvia presa di posizione Vaticana, per bocca del sempiterno gesuita Padre Federico Lombardi:

 

 

"Monsignor Charamsa non potrà continuare a svolgere i compiti precedenti presso la Congregazione per la dottrina della fede e le università pontificie, mentre gli altri aspetti della sua situazione sono di competenza del suo Ordinario diocesano", ha detto padre Federico Lombardi. "La scelta di operare una manifestazione così clamorosa alla vigilia del sinodo - ha aggiunto Lombardi - appare molto grave e non responsabile, poiché mira a sottoporre l'assemblea sinodale a una indebita pressione mediatica".

 

 

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2015/10/03/la-confessione-del-monsignore-krzysztof-charamsa-io-felice-e-con-un-compagno_7db7c084-a206-4377-8c93-f2c3604a65f9.html

 

http://www.adnkronos.com/fatti/cronaca/2015/10/03/vaticano-mons-charamsa-non-potra-piu-svolgere-suoi-compiti-alla-congregazione_RpWiwDMkXOdMmc8MJ8EsYL.html

 

http://www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Monsignore-Sono-Gay-e-ho-un-compagno-Vaticano-Dovra-lasciare-tutti-gli-incarichi-4390e706-69e8-4b2a-9fbc-c5b52f65d8d8.html

 

 

 

Cosa pensate della simpatica vicenda, forse l'insigne teologo spera di trovare lavoro come icona gay per i tanti gay cattolici sempre in attesa di un riconoscimento che appare-di qui ai prossimi 15 anni- alquanto improbabile?

Edited by Demò
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Diciamo che l'astinenza per un sacerdote cattolico dovrebbe prescindere dalle inclinazioni sessuali.

In questo caso la scelta omosessuale potrebbe al più rappresentare un'aggravante...

Ci sono tanti preti spretati per il solo fatto di aver rinunciato al celibato.

Quale diversa reazione avrebbe dovuto avere l'ortodossia?

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la chiesa lo caccerà dai suoi incarichi ma avrebbe pure cacciato un prete etero che ha una relazione pubblica con una donna. non viene dunque discriminato in quanto gay ma in quanto prete che ha una relazione sentimentale con un'altra persona.

 

servirà a cosa il suo gesto ? a far cambiare la chiesa sui gay ? non credo personalmente. se la chiesa cambia sui gay è per altri motivi. la società laica ora accetta i gay e la chiesa se vuole stare al passo coi tempi deve pure farlo per questo e non per il CO di un prete del vaticano.

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servirà a cosa il suo gesto ?

 

intanto ha già pronto un libro da pubblicare

 

ne stanno fiorendo tanti di libri scritti da cattolici sul tema, è pur sempre un mercato

 

magari non avrà più l'auto aziendale, ma un reddito almeno si 

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c'è poi da chiedersi perché il gesto eclatante alla vigilia del sinodo ?

 

se l'avesse fatto tre mesi fa cosa cambiava per il sinodo ?

 

a me sembra una mossa per far frastuono nel sinodo.

Edited by marco7
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Perchè alla vigilia del Sinodo fa notizia.

 

Fermatevi un attimo a considerare, fuori dalla vicenda, a quanti altri monsignori hanno relazioni stabili omo od etero e "tengono famiglia" per davvero, mentre i gregge dei fedeli pecoroni si lascia andare alle stronzate della dottrina

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Diciamo che l'astinenza per un sacerdote cattolico dovrebbe prescindere dalle inclinazioni sessuali.

 

Appunto:

non si vede perché dovrebbe essere lecito ad un sacerdote omosessuale quello che è illecito ad uno eterosessuale.....

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Fermatevi un attimo a considerare, fuori dalla vicenda, a quanti altri monsignori hanno relazioni stabili omo od etero e "tengono famiglia" per davvero, mentre i gregge dei fedeli pecoroni si lascia andare alle stronzate della dottrina

 

 

sono loro che sono entrati volontariamente nella chiesa e sapevano le regole che vigono dentro la chiesa. è inutile che poi vengano a frignare perché hanno disubbidito alle loro regole e non possono vivere la loro relazione apertamente.

 

a me sinceramente non me ne frega granchè del destino di questi preti che vivono di nascosto le loro relazioni nella chiesa o che la devono lasciare perché vogliono vivere alla luce del sole le loro relazioni.

 

trovo importante invece che la chiesa si apra per gay e lesbiche cattolici e non membri del clero perchè i cattolici faranno sempre in futuro alcuni figli froci e questi vivranno male se la chiesa non si apre a loro.

 

la chiesa attuale inoltre vorrebbe escludere dal diventare prete i gay e questo non lo trovo giusto personalmente. basta che restino casti come pure gli etero dovrebbero essere e che problema c'è se un prete è gay e casto ? purtroppo la chiesa è molto ignorante in fatto di sessualità e fino a poco fa bertone (ex numero due del vaticano) confondeva i gay coi pedofili e questo fa pensare su come siano istruiti in curia in materia di sessualità.

Edited by marco7
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confondeva i gay coi pedofili e questo fa pensare su come siano istruiti in curia in materia di sessualità.

 

non li confondeva, lo faceva apposta

 

i nazisti ai tedeschi che si lamentavano della crisi economica dicevano: "è colpa degli ebrei"

 

i prelati cattolici ai cattolici scandalizzati dalla pedofilia ecclesiastica dicono: "è colpa dei gay"

 

così si assolve la chiesa dalla responsabilità di avere in corpo delinquenti della specie più odiata e si fanno ricadere le colpe sugli ebrei della situazione, cioè i gay.

 

E' per questo che papa Natzinger  ha interdetto gli omosessuali, cioè gli effemminati che non riescono a nascondersi, dal diventare gay.

 

Cacciati i froci, risolto il problema, insomma

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La domanda che il mio limite mentale circa l'ambiente ecclesiastico è come, tra tutto, un omosessuale possa volontariamente spendere la propria vita in un contesto totalmente ostile e limitante per la propria esistenza.

Ci vuole fegato, o coglionaggine.

Quanto al senso del suo gesto, è irrilevante. Sarà, secondo me, accantonato.

Le menti aperte ci saranno, come mosche bianche in un ambiente vetusto e non credo che un singolo CO possa smuovere le masse: un conto, però, sarebbe se a catena fiorissero come acne giovanile su una candida pelle tutti i vari gays ecclesiastici. :-))

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non li confondeva, lo faceva apposta

 

se lo faceva apposta faceva peccato e non era onesto.

 

io credo che francesco sia di un'altra stazza. lui dice le cose come stanno senza confondere le acque. se non gli va una cosa lo dice chiaramente senza dirne un'altra.

 

non per nulla ci fu la polemica tra francesco e bertone sul maxiattico di bertone in vaticano di fronte alle tre stanzette di francesco.

Edited by marco7
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ho sentito ora alla radio che quel prete che ha fatto CO studiò teologia a lugano. anni fa conobbi un gay che aveva vissuto per un po' di tempo in un convento e che conosceva moltissimi gay della facoltà di teologia cattolica di lugano.

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mi sembra piuttosto fuoriluogo. la chiesa cattolica è un'istituzione privata con regole private.

 

non è importante se tali regole siano condivisibili o meno, perché a differenza del governo non è tenuta ad adattarsi ai tempi che corrono, e soprattutto unirsi ad essa è fatto assolutamente opzionale. è come se io da vegetariano andassi a lavorare in una macelleria e poi cominciassi a fare polemica sulla sofferenza degli animali: giustamente mi butterebbero fuori. 

 

forse dovrebbe cercarsi una chiesa più consona invece di ricercare i riflettori. sono altre le battaglie della comunità gay. 

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Silverselfer

Trovo la tempistica del suo CO decisamente sospetta o come dice Padre Lombardi "irresponsabile". Paradossalmente, in questo momento, la sua dichiarazione sortirà l'effetto opposto ai nobili intenti dichiarati. Temo che i detrattori di Papa Francesco stiano brindando.

 

Mi fa sorridere quando Charamsa dice "non possiamo aspettare altri 50 anni", uno come lui sa benissimo che le riforme per il Vaticano comportano sempre implicazioni teologiche, le quali vanno risolte non solo con ben determinati percorsi istituzionali, ma anche con discussioni di lana caprina. L'azione di questo Papa è molto politica e sta dando una notevole spinta alla sua controparte teologica/conservatrice, i 50 anni contestati sarebbero auspicabili considerando che prima di arrivarci vedremo la chiesa operare dei cambiamenti "epocali". Ad esempio, prima di legittimare un unione matrimoniale tra sacerdoti dello stesso sesso, mi pare ovvio che andrebbe risolta la questione dei preti ammogliati e ce ne sono già, perché i pastori di altre confessioni (anglicani) che si convertono al cattolicesimo romano continuano ad officiare il loro ministero con la moglie accanto ...

 

>>Bologna, 29/09/2015 – 00:00 (informazione.it – comunicati stampa – varie) Ha avuto inizio Martedì 29 Settembre 2015 la campagna di sensibilizzazione sulla riforma della Chiesa e sulla riammissione dei sacerdoti sposati nelle parrocchie alla stregua dei sacerdoti anglicani ed episcopaliani accolti come sacerdoti cattolici latini con mogli e figli<<

 

Ora penso che sia tutto compromesso, spero di no, ma certo che pretendere che la chiesa si riformi repentinamente è semplicemente "ingenuo".

 

Sulla "buona fede" del CO di Charamsa ... non lo so ... uno che a soli 42 anni vanta una carriera così brillante, immagino che sappia bene giocare le sue carte. Sono convinto che prima di compiere questo passo, abbia calcolato ogni rischio e posto debito rimedio. Rimane da capire quale sia il suo intento ...

 

Vediamo come si comporterà ... certo non si ritirerà tra i monti svizzeri a coronare il suo sogno di coppia ... è comunque una persona capace e se combatterà la causa lgbt, è sicuramente un elemento valido ... in grado di tener testa a qualsiasi Giovanardi che imbraccia il vessillo della fede per fini omofobi.

 

Insomma, cerchiamo di essere positivi ... e in ogni modo, solo quindici anni fa una cosa del genere non era neanche immaginabile, quindi dei passi in avanti sono comunque stati fatti.

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forse era gay e ammogliato e stavolta per quanto prestante abile e polacco non lo potevano fare papa. Uno ha anche diritto a farsi i conti in tasca.

 

 

 

anni fa conobbi un gay che aveva vissuto per un po' di tempo in un convento e che conosceva moltissimi gay della facoltà di teologia cattolica di lugano.

 

sei uscito con charamsa?

Edited by Demò
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Nella mia ingenuità, sentendo della notizia sono rimasto lì per lì un po' interdetto, senza sapere bene cosa pensarne.

Di certo si tratta di una mossa azzardata, di cui però il prelato si rende perfettamente conto e dimostra, nelle sue rilasciate interviste, di avere una lucida chiarezza sulle conseguenze di questo suo gesto. Gesto che mi risulta, tuttavia, più che comprensibile, perché tutti noi sentiamo il peso di dover nascondere quello che siamo, chi prima e chi dopo...

Io credo che lui non abbia "sbagliato la propria professione" o che "abbia le idee confuse" come ho letto in giro per il web, ma che abbia fin da principio seguito il proprio cuore, la volontà di aiutare il prossimo secondo i principi che riteneva giusti della fede cattolica. Ma sicuramente non ha potuto ignorare troppo a lungo la propria natura e il proprio essere, soprattutto se vive in un ambiente che glielo ricorda in continuazione. E, come un qualunque essere umano, ha raggiunto il suo limite di sopportazione.

Alla fin fine, c'è alla base un puro obiettivo egoistico, quello di migliorare la propria vita o comunque di poter vivere secondo la proproa natura, e giustificare con il fatto di voler dare una smossa alla Chiesa è molto utopistico, forse piú una giustificazione che si era dato a sé stesso. Sta di fatto che molti potrebbero trarne ispirazione, e qui concordo con il buon Lean:

 

[...] un conto, però, sarebbe se a catena fiorissero come acne giovanile su una candida pelle tutti i vari gays ecclesiastici. :-))

Di certo questo potrebbe provocare delle vere e proprie fratture nella Chiesa, e non so cosa potrebbe nascerne... Probabilmente, l'unico modo perché la cristianità permetta unioni omosessuali sarebbe un altra corrente protestante.

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Me l'ha subito girato su whatsapp un mio amico oggi, secondo lui (e anche secondo me) con questa nel Vaticano scoppia una vera e propria bomba, è finito il tempo della censura, ma è un segreto di Pulcinella, l'omosessualità nel Vaticano è risaputa da secoli.

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Ovviamente il senso dell'operazione è quello dell'impatto pubblico. Diciamo che ha dato all'opinione pubblica. Lui infatti non ha rinnegato nulla; né la sua appartenenza alla Chiesa (sono le gerarchie ecclesiastiche che hanno dovuto reagire e che lo cacceranno) né tantomeno la sua fede. Lui è un uomo che ha sentito una vocazione, che lo ha reso comunque felice e in più vive la sua storia d'amore con un uomo. Si sente a posto, non glie ne frega nulla delle stupide regole sul celibato, né delle assurde prescrizioni dottrinali; e alla fine chi gli può dire nulla?  Secondo me il risultato è che lui viene cacciato per colpa di una serie di regole stupide e lontane da qualsiasi valore che abbia a che vedere con le felicità dell'uomo. Lui vuole dare testimonianza vivente di ciò...questa la mia interpretazione positiva.

Quella negativa è che vuole fare incassi con il libro che uscirà e sfruttando quindi l'eco mediatico...

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sei uscito con charamsa?

 

 

no, era uno che incontrai a zurigo una volta 20 (?) anni fa e io ero ticinese e non conoscevo altri ticinesi gay a parte due che stavano a zurigo. lui invece ne conosceva tantissimi e non capivo come potesse conoscerli. insistevo per sapere da dove li conosceva e non voleva dirmelo. alla fine me l'ha detto: si trattava della facoltà di teologia di lugano dove studiano per diventare prete....

 

un'altra volta incontrai un tipo gay che studiava in svizzera tedesca per diventare prete e mi disse che un suo amico prete aveva avuto una "bellissima storia d'amore" con un altro prete in vaticano e anche lui voleva diventare prete e avere un ragazzo.

 

un amico mi disse di conoscere uno che aveva amici frati che andavano in sauna.

 

un altro gay mi raccontò che aveva un amico prete cattolico e che una volta questo suo prete amico venne a casa sua con un altro amico prete. diede loro la stanza degli ospiti. poi durante una telefonata aveva bisogno della sua agenda che stava nella stanza degli ospiti ed entrò velocemente per prenderla e trovò i due preti che stavano trombando. ci rimase schoccato perché credeva che la loro fosse solo una amicizia platonica tra amici e invece si erano fatti invitare a casa sua per avere un posto dove trombare.

 

un'altra volta in un viaggio in camper un pizzaiolo mi raccontò che un suo cliente taxista una volta che era ubriaco gli disse di aver portato dei prostituti in taxi in vaticano.

Edited by marco7
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Lui infatti non ha rinnegato nulla; né la sua appartenenza alla Chiesa (sono le gerarchie ecclesiastiche che hanno dovuto reagire e che lo cacceranno) né tantomeno la sua fede.

 

Sì, ma la cacciata (se ci sarà) sarà dalle istituzioni ecclesiastiche, non dalla Chiesa come comunità:

in somma sarà dimesso, non scomunicato, almeno non in forza della sua dichiarazione di stato peccaminoso.

 

 

 

 

 

Si sente a posto, non glie ne frega nulla delle stupide regole sul celibato, né delle assurde prescrizioni dottrinali; e alla fine chi gli può dire nulla?

 

Le regole siano pur stupide ma, se egli crede nella Chiesa come istituzione divina, non è logico che voglia esserne parte, me che ne ripudi le regole.

Inoltre ci sarebbe da distinguere le regole disciplinari, come appunto quella sul celibato, che possono essere derogate ed infatti non valgono per i sacerdoti di rito orientale, da quelle dottrinali che hanno una valenza sostanziale richiamando l'essenza dei comandamenti divini nell'interpretazione cattolica.

Tutto considerato, sarebbe più logico ed anche più chiaro se ripudiasse la sua fede cattolica.....

 

 

 

 

Secondo me il risultato è che lui viene cacciato per colpa di una serie di regole stupide e lontane da qualsiasi valore che abbia a che vedere con le felicità dell'uomo

 

Ma la fede cattolica, come tutte le fedi religiose, si preccupa appunto della felicità dell'uomo..... nella vita futura!

Quindi, se uno è di fede cattolica, non può logicamente pensare che la sua felicità sia consegubilie altrimenti che nel rispetto di quelle regole dottrinali.

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Sì, ma la cacciata (se ci sarà) sarà dalle istituzioni ecclesiastiche, non dalla Chiesa come comunità:

in somma sarà dimesso, non scomunicato, almeno non in forza della sua dichiarazione di stato peccaminoso.

 

 

 

 

 

 

Le regole siano pur stupide ma, se egli crede nella Chiesa come istituzione divina, non è logico che voglia esserne parte, me che ne ripudi le regole.

Inoltre ci sarebbe da distinguere le regole disciplinari, come appunto quella sul celibato, che possono essere derogate ed infatti non valgono per i sacerdoti di rito orientale, da quelle dottrinali che hanno una valenza sostanziale richiamando l'essenza dei comandamenti divini nell'interpretazione cattolica.

Tutto considerato, sarebbe più logico ed anche più chiaro se ripudiasse la sua fede cattolica.....

 

 

 

 

 

Ma la fede cattolica, come tutte le fedi religiose, si preccupa appunto della felicità dell'uomo..... nella vita futura!

Quindi, se uno è di fede cattolica, non può logicamente pensare che la sua felicità sia consegubilie altrimenti che nel rispetto di quelle regole dottrinali.

Ma guarda...questo è un argomento talmente controverso. Nel senso che di base ciò che dici ha senso; poi però a stretto rigore, va detto anche che per  essere di fede cattolica la cosa imprescindibile sono i Dogmi. E certamente l'odio per i gay non è un dogma. Inoltre le regole si rifanno ad una interpretazione delle scritture. Voglio dire...San Paolo scrive pure che le donne non possono parlare in pubblico. E nel Levitico ci sta scritto pure che tutta una serie di animali non possono essere mangiati. Ma non mi pare che la dottrina della Chiesa faccia riferimento ad animali o altre scemenze. 

 

Il punto è che l'appartenenza alla Chiesa è un po' come appartenere ad una famiglia. In una famigli pure ci sono delle regole, e qualcuno ste regole le ga stabilite. L'appartenenza ad una famiglia non si sceglie, così come non è che uno sceglie di avere fede. Le scelte sono quelle conseguenti. Se nella mia famigli ci sono delle regole idiote, il fatto che io lo pensi non mi pone automaticamente al di fuori di essa. E né il fatto che io provi a rompere con quel sistema violando le regole suddette. Posso in alternativa scegliere di andarmene di casa e quindi, in questo modo, pormi al di fuori della famiglia di cui facevo parte. 

 

Ecco, uno può essere di fede cattolica e pensare che quelle regole dottrinali siano sceme. E non considerare come tali. Non esiste il bollino di cattolico, a meno che non subentri la scomunica, ma anche in quel caso, (poiché la fede ha essenzialmente a che vedere con la coscienza) questo cambia solo un aspetto di appartenenza ufficiale. Se charamsa (o come si chiama) si sente cattolico, non è che gli si può fare causa. Sarà contraddittorio agli occhi dei più ma alla fine chissenefrega.

 

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tante tante cosucce varie...

allora:

la chiesa lo caccerà dai suoi incarichi ma avrebbe pure cacciato un prete etero che ha una relazione pubblica con una donna. non viene dunque discriminato in quanto gay ma in quanto prete che ha una relazione sentimentale con un'altra persona.

sì, ciao...

beata ingenuità...

sai quanti figli naturali di preti ci sono in giro per Roma, ma da sempre?

-nb: intendo figli riconosciuti, con tanto di cognome del padre eccetera-

se può servirti come statistica, io ne conosco 6-7 (un paio pure gay, tra l'altro)

 

Diciamo che l'astinenza per un sacerdote cattolico dovrebbe prescindere dalle inclinazioni sessuali.

In questo caso la scelta omosessuale potrebbe al più rappresentare un'aggravante...

Ci sono tanti preti spretati per il solo fatto di aver rinunciato al celibato.

Quale diversa reazione avrebbe dovuto avere l'ortodossia?

tesoro, anche tu però mi confondi il celibato (obbligatorio -con eccezioni- per i preti) con la castità,

che dovrebbe essere obbligatoria solo negli ordini religiosi, e manco in tutti tra l'altro.

Quando parliamo di sta gentaglia, ricordiamoci sempre che non si tratta di sinonimi, ma di due concetti MOLTO distinti & distanti tra loro!!

 

E' una operazione di marketing

 

Di uno sufficientemente abile da fare anche carriera

fino al Vaticano

 

Non mi piace

Starò diventando un filo cinico invecchiando,

ma se può essere utile alla causa finokkia -cosa che cmq non penso sarà-

ben venga pure uno così spregiudicato

 

Me l'ha subito girato su whatsapp un mio amico oggi, secondo lui (e anche secondo me) con questa nel Vaticano scoppia una vera e propria bomba, è finito il tempo della censura, ma è un segreto di Pulcinella, l'omosessualità nel Vaticano è risaputa da secoli.

tranquillo: insabbieranno tutto entro 3 secondi.

anzi, hanno già iniziato a farlo

 

no, era uno che incontrai a zurigo una volta 20 (?) anni fa e io ero ticinese e non conoscevo altri ticinesi gay a parte due che stavano a zurigo. lui invece ne conosceva tantissimi e non capivo come potesse conoscerli. insistevo per sapere da dove li conosceva e non voleva dirmelo. alla fine me l'ha detto: si trattava della facoltà di teologia di lugano dove studiano per diventare prete....

 

un'altra volta incontrai un tipo gay che studiava in svizzera tedesca per diventare prete e mi disse che un suo amico prete aveva avuto una "bellissima storia d'amore" con un altro prete in vaticano e anche lui voleva diventare prete e avere un ragazzo.

 

un amico mi disse di conoscere uno che aveva amici frati che andavano in sauna.

 

un altro gay mi raccontò che aveva un amico prete cattolico e che una volta questo suo prete amico venne a casa sua con un altro amico prete. diede loro la stanza degli ospiti. poi durante una telefonata aveva bisogno della sua agenda che stava nella stanza degli ospiti ed entrò velocemente per prenderla e trovò i due preti che stavano trombando. ci rimase schoccato perché credeva che la loro fosse solo una amicizia platonica tra amici e invece si erano fatti invitare a casa sua per avere un posto dove trombare.

 

un'altra volta in un viaggio in camper un pizzaiolo mi raccontò che un suo cliente taxista una volta che era ubriaco gli disse di aver portato dei prostituti in taxi in vaticano.

ripeto: situazioni come questa che racconti a Roma sono la TOTALE normalità!!

per dirti, sapevi che la più grande sauna gay in città è in un palazzo di proprietà del vaticano?

http://www.giornalettismo.com/archives/822853/e-la-chiesa-compro-un-palazzo-con-la-sauna-gay-piu-grande-ditalia/

-mi risulta che la proprietà sia sempre loro, pure se 2 anni e mezzo fa sta cosa fece abbastanza rumore-

 

e ti era altresì noto che ai piani di sopra del suddetto palazzo ci vivono 2 o 3 cardinaloni-oni-oni, ma di quelli mega potenti?

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@freedog

 

Questi figli di preti romani sono cresciuti con mamma e papa' che abitavano assieme o il papa' non abitava con mamma e figlio ?

 

Mi sembra che questa sia la differenza fondamentale. Se vogliono abitare assieme devono lasciare l'incarico di prete.

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Nel senso che di base ciò che dici ha senso; poi però a stretto rigore, va detto anche che per essere di fede cattolica la cosa imprescindibile sono i Dogmi.

 

Il papa è definito infallibile in materia di fede e morale ("de fide vel moribus" secondo il testo della Pastor Aeternus) quindi non ci sono solo i dogmi di fede ma anche la dottrina morale.

 

 

 

 

E certamente l'odio per i gay non è un dogma.

 

Comunque non si tratta di "odio per i gay", ma semmai di condanna della sessualità omoclita.

 

 

 

 

Inoltre le regole si rifanno ad una interpretazione delle scritture. Voglio dire...San Paolo scrive pure che le donne non possono parlare in pubblico. E nel Levitico ci sta scritto pure che tutta una serie di animali non possono essere mangiati. Ma non mi pare che la dottrina della Chiesa faccia riferimento ad animali o altre scemenze.

 

Infatti la Chiesa cattolica, al contrario delle Chiese riformate, non si fonda solo sulle scritture sacre, ma anche sulla loro interpretazione da parte dei Padri della Chiesa, dei Concili e dei papi:

quindi la lettera vetero e neotestamentaria può e dev' essere interpretata, naturalmente secondo la tradizione della Chiesa cattolica stessa in quanto "mater et magistra" per disposizione divina.

 

 

 

 

non è che uno sceglie di avere fede.

 

Se lo dici tu.....

 

 

 

 

Se nella mia famigli ci sono delle regole idiote, il fatto che io lo pensi non mi pone automaticamente al di fuori di essa.

 

Dipende da quello che dice il capofamiglia e se tu sei o no minorenne:

certo oggi il ricorso ai giudici per contenere abusi veri o presunti del capofamiglia è normale, ma un tempo (ancora ai miei tempi....) non era certo così:

quindi, se vuoi mantenere il paragone con la famiglia, devi riferirti alla famiglia dei secoli passati, non a quella del secolo presente in Italia o in generale in Occidente.

La Chiesa cattolica è una famiglia come quella romana antica in cui il paterfamilias aveva ius vitae et necis (diritto di vita e di morte) su tutti i componenti liberi e servi.

 

 

 

 

Posso in alternativa scegliere di andarmene di casa e quindi, in questo modo, pormi al di fuori della famiglia di cui facevo parte.

 

Infatti:

nessuno ti costringe a rimanere nella Chiesa cattolica ma, se lo rimani per convinzione intima, è logico che tu ne segua la dottrina in materia di fede e morale, altrimenti che senso avrebbe la tua appartenenza?

 

 

 

 

Ecco, uno può essere di fede cattolica e pensare che quelle regole dottrinali siano sceme.

 

Quindi si potrebbe avere fede in dottrine che si sanno "sceme"?:

al massimo può valere il "credo quia absurdum", cioè la remissione della ragione all'imperscrutabilità dei fini della legge divina qual è professata dalla fede.

Ma certo la "scemenza", per inettitudine a comprendere, è del fedele, non del dio che ha stabilito la sua legge!

 

 

 

 

Non esiste il bollino di cattolico, a meno che non subentri la scomunica

 

Quindi il bollino..... esiste!  (e non è una novità che esista.....)

 

 

 

 

Se charamsa (o come si chiama) si sente cattolico, non è che gli si può fare causa. Sarà contraddittorio agli occhi dei più ma alla fine chissenefrega.

 

Noi ce ne possiamo fregare ed anch'egli se non è più interessato a rimanere in comunione con la Chiesa cattolica, ma qualcun altro dalle parti della Città Leonina dubito se ne freghi.

Edited by Mario1944
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