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Referendum Possibili #8Sì


Chris

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Ho visto con rammarico che non c'è ancora una discussione a riguardo per cui la apro.

Civati e il movimento Possibile hanno proposto 8 referendum abrogativi su alcune riforme del governo Renzi.

I giornali (salvo qualcosina il Fatto e la Stampa) non ne hanno dato minimamente notizia, e anche in tv (salvo la sempre puntuale La7) il silenzio. 

Invece penso siano temi molto importanti, su cui una consultazione referendaria potrebbe riportare alle urne il 50%+1 degli aventi diritto, anche grazie alla concomitanza delle elezioni amministrative in molte città.

 

1° QUESITO: Eliminazione dei capilista bloccati e delle candidature plurime
2° QUESITO: Eliminazione della legge elettorale proporzionale con premio di maggioranza, capilista bloccati e candidature plurime
3° QUESITO: Riconversione ecologica dell’economia: eliminazione delle trivellazioni in mare
4° QUESITO: Riconversione ecologica dell’economia: eliminazione del carattere strategico delle trivellazioni
5° QUESITO: Riconversione ecologica dell’economia: dalle grandi alle piccole opere
6° QUESITO: Tutela del lavoratore: esclusione del demansionamento
7° QUESITO: Tutela del lavoratore dai licenziamenti illegittimi.
8° QUESITO: Tutela della docenza e dell’apprendimento: eliminazione del potere di chiamata del preside-manager.
 
Penso che specialmente il primo ed il settimo siano quantomai importanti, perché vanno a ledere i diritti di molti (corpo elettorale e lavoratori subordinati).
 
Nonostante tutto, la raccolta firme sta andando abbastanza bene secondo i promotori, che ad oggi dichiarano di aver superato le 400.000 firme. A livello nazionale è arrivato il sostegno di alcune associazioni ambientaliste (Italia Libera), i Verdi, i Radicali, mentre a livello locale molti consiglieri di Sel/Rifondazione/indipendenti si sono generosamente offerti come autenticatori. 
Tra i 5 stelle hanno firmato Pizzarotti e Di Battista, mentre Di Maio ha affermato di avere dubbi sulla costituzionalità di alcuni quesiti (?). Anche il costituzionalista Gustavo Zagrebelsky ha firmato per tutti e 8 i referendum, proprio ieri.
 
Si può firmare fino al 26 settembre, nel proprio comune di residenza oppure nelle centinaia di banchetti allestiti (specie nei weekend) in tutte le più grandi città di Italia.

Qui trovate un ulteriore approfondimento http://referendum.possibile.com/quesiti/ 
Le infografiche semplificative  http://referendum.possibile.com/scuola/ 
 
La mappa di tutti i banchetti/eventi http://referendum.possibile.com/mappa-eventi/
 
Cosa ne pensate? Quanti sapevano della raccolta firme? 
Se si raggiungesse il numero minimo di firme, andreste poi a votare?
 
P.S.: I due referendum sulle trivelle dovrebbero farsi in ogni caso, data la proposizione degli stessi quesiti da parte di almeno 5 consigli regionali (saranno 8 se tutti confermeranno formalmente l'intenzione: Sicilia, Sardegna, Basilicata, Marche, Abruzzo, Molise, Calabria e Puglia, ad oggi)
Edited by Chris
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Ma come fa ad essere vago e generico? Se segui il link trovi i quesiti referendari, con l'indicazione puntuale delle norme che vogliono abrogare...

 

Per ora mi limito a commentare che mi lascia perplesso il secondo quesito. Sappiamo già che un quesito formulato in questo modo è incostituzionale, perché non provare invece a superare il controllo della Corte costituzionale con un'abrogazione parziale?

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Sappiamo già che un quesito formulato in questo modo è incostituzionale

Perché? Ritornerebbe il Consultellum: proporzionale puro, sbarramento al 4 e 8. (anche io non sono convintissimo sul punto, il Mattarellum è molto meglio)

 

 

 

Sono favorevole all'Italicum

Anche ai capilista bloccati che si possono presentare in 10 diversi collegi? 

 

Sugli altri quesiti spiega perché non sei d'accordo anziché dire che sono vaghi. Il titolo è solo esemplificativo.

Te la faccio breve:
Si possono fare trivellazioni esplosive ad mentula canis senza autorizzazioni ambientali e sanitarie perché sono "opere strategiche fondamentali"?

Si può trivellare prima di 12 miglia dalla costa?
Si può mantenere la Legge di Berlusconi sulla eliminazione di tutti i controlli preventivi per le grandi opere?

Sul lavoro mi paiono talmente chiari che non penso serva neanche spiegarli.

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il tuo filogovernismo è imbarazzante, sei una banderuola al vento 

 

Preferisci un sistema bicamerale proporzionale perfetto di coalizioni di tutti i partiti svuotato dal proprio programma riformista e ingovernabile? Ok, poi però non lamentatevi di un sistema politico instabile, cari rivoluzionari da tastiera. Io sostengo i punti civatiani, ma è il caso di creare un sistema elettorale migliore di questo, perfino Nilde Iotti urlava "BASTA CON QUESTO BICAMERALISMO PERFETTO", e mi piace l'idea del ballottaggio.

Edited by Rotwang
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Preferisci un sistema bicamerale proporzionale perfetto di coalizioni di tutti i partiti svuotato dal proprio programma riformista e ingovernabile? Ok, poi però non lamentatevi, rivoluzionari da tastiera.

 

Sai su quanti progetti di legge vota il parlamento ogni anno?

Sai quante di queste leggi sono riferibili alla volontà del governo?

Il parlamento è già governato, totalmente asservito al governo e di fatto serve solo a votare proposte di legge riferibili all'iniziativa governativa.

Se io fossi un rivoluzionario direi che non ho bisogno che un parlamento borghese si occupi di legiferare, che è meglio una leadership carismatica o un anarchismo utopico

Siccome invece sono un borghesotto vagamente liberale, penso che il problema in Italia sia la scarsa partecipazione dei cittadini alla gestione dello Stato, che si trova quindi in balia di una classe politica che non deve rendere conto a nessuno dei suoi comportamenti. E credo che la cosa più sensata sia rendere il parlamento e i suoi membri(nonchè altre istituzioni e vari istituti) responsabili di fronte all'elettorato.

 

Forse tu non te ne rendi conto, ma ragioni come il primo italianotto preso per strada che crede che "i problemi" si "risolvano" dando tutto il potere in mano ad un mussolini di turno, quando il vero problema del paese è che chi gestisce il potere non è mai chiamato a rendere conto di come lo gestisce e quindi fa quel cazzo che vuole.

Edited by Demò
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Perché? Ritornerebbe il Consultellum: proporzionale puro, sbarramento al 4 e 8. (anche io non sono convintissimo sul punto, il Mattarellum è molto meglio)

 

 

Condivido i dubbi di Loup-garoup.

Il quesito ha ad oggetto l'abrogazione dell'intera legge 52/2015 (c.d. "Italicum"), per cui ove il referendum avesse esito favorevole all'abrogazione creerebbe una lacuna in una legge costituzionalmente necessaria (la legge elettorale) che deve essere sempre operante e auto-applicabile per garantire in ogni momento la possibilità di rinnovo di un organo costituzionale (la Camera dei Deputati) che non può essere esposto alla possibilità di paralisi, neppure teorica. Da qui la consolidata giurisprudenza della Consulta che ritiene inammissibili quesiti referendari di questo tipo.

Per ovviare a questo inconveniente non si potrebbe neppure ipotizzare la reviviscenza della legge Calderoli come modificata a seguito della parziale declaratoria di incostituzionalità dello scorso anno in quanto l'istituto della reviviscenza è precluso al referendum abrogativo, come ha chiarito la Corte costituzionale con una recente sentenza redatta da Sabino Cassese (la n. 13/2012).

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Sai su quanti progetti di legge vota il parlamento ogni anno?

Sai quante di queste leggi sono riferibili alla volontà del governo?

Il parlamento è già governato, totalmente asservito al governo e di fatto serve solo a votare proposte di legge riferibili all'iniziativa governativa.

Se io fossi un rivoluzionario direi che non ho bisogno che un parlamento borghese si occupi di legiferare, che è meglio una leadership carismatica o un anarchismo utopico

Siccome invece sono un borghesotto vagamente liberale, penso che il problema in Italia sia la scarsa partecipazione dei cittadini alla gestione dello Stato, che si trova quindi in balia di una classe politica che non deve rendere conto a nessuno dei suoi comportamenti. E credo che la cosa più sensata sia rendere il parlamento e i suoi membri(nonchè altre istituzioni e vari istituti) responsabili di fronte all'elettorato.

 

Forse tu non te ne rendi conto, ma ragioni come il primo italianotto preso per strada che crede che "i problemi" si "risolvano" dando tutto il potere in mano ad un mussolini di turno, quando il vero problema del paese è che chi gestisce il potere non è mai chiamato a rendere conto di come lo gestisce e quindi fa quel cazzo che vuole.

 

Ma tu sai quante leggi sono state sospese e modificate al ribasso per colpa della lentezza burocratica causata dal bicameralismo perfetto? No, perché sei un rivoluzionario da tastiera. Se pensi che sia l'italianotto preso per strada non mi conosci proprio, sono solo pragmatico e realista, a volte le utopie lasciamole nei libri, puntiamo all'educazione civica e al progressismo, se pensiamo che la Costituzione non sia malleabile coi tempi che corrono rischiamo di pensarla come chi nega i diritti gay perché anticostituzionali. Continuate a gridare al complotto e alla dittatura, mentre i cattofascisti vincono.

Edited by Rotwang
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rivoluzionario da tastiera.

 

significa essere rivoluzionari da tastiera pretendere che i governi debbano confrontarsi con parlamentari eletti dai cittadini?

E poi cosa c'entra il bicameralismo perfetto, qui si parla di legge elettorale, i quesiti referendari non fanno cenno alla riforma costituzionale

Il senato dovrebbero abolirlo, almeno risparmieremmo denaro pubblico

 

 

 

 

sono solo pragmatico e realista

 

se vuoi essere realista e pragmatico, ricordati che questo è un piccolo paese e che chi si trova al governo si trova a gestire un potere enorme sulla vita dei cittadini, oltre che sulla loro possibilità di informarsi sulla cosa pubblica, visto l'asservimento dei media.

Essere pragmatici e realisti significa avere un atteggiamento critico nei confronti del potere, per cercare di comprendere come viene gestito.

 

I governi non hanno bisogno del tuo appoggio per governare, semmai hanno bisogno di un'opinione pubblica informata con la quale confrontarsi

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l'istituto della reviviscenza è precluso al referendum abrogativo, come ha chiarito la Corte costituzionale con una recente sentenza redatta da Sabino Cassese (la n. 13/2012).

Il ragionamento è molto interessante ed ineccepibile dal punto di vista logico.

Lo stesso intento dei referendari è ottenere una minima modifica migliorativa dell'italicum e l'abrogazione totale non sarebbe altro che un espediente per cercare di ottenere una nuova legge elettorale (ripeto: il problema per me fondamentale dell'italicum sono le candidature bloccate e plurime dei capolista, oltre all'eccessivo premio di maggioranza monocamerale, insieme ad altri tecnicismi su circoscrizioni e ripartizione seggi). 

 

L'Italicum entrerà in vigore nel luglio 2016; fino a quella data è in vigore la precedente legge (riguardante Camera e Senato): non si tratterebbe di una reviviscenza, ma di una continuazione della stessa legge in vigore il giorno dell'eventuale referendum (tarda primavera).

In ogni caso resto curioso di capire la posizione della Corte sul quesito :)

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Sono contrario al secondo quesito sull'abolizione dell'Italiacum.

Senza L'italicum e con l'applicazione del Consultellum avremmo il caos più totale, un proporzionale puro che frammenterebbe il parlamento in tanti piccoli partiti, questo renderebbe estremamente complicato per non dire impossibile formare una maggioranza, o costringerebbe a coalizioni forzate tra partiti ideologicamente distanti, con ammucchiate di partiti che non hanno nulla in comune.

Così facendo avremmo governi fragili, instabili, con programmi in cui ci sarà tutto ed il contrario di tutto e sotto il continuo ricatto di partiti più piccoli.

Senza dimenticare che con questa situazione non ci sarà la possibilità per l'elettore di sapere prima la coalizione, il programma e il futuro premier (visto che saranno stabiliti dopo i risultati elettorali dalla contrattazione tra partiti).

 

Sul quesito che interviene su preferenze e candidature plurime invece se ne può anche disuctere, tenendo sempre presente che le preferenze hanno i loro pro i loro contro, perchè con le preferenze il clientelismo e il voto di scambio ci vanno a braccetto.

 

La legge obiettivo mi pare il governo abbia già dichiarato di essere favorevole ad un suo superamento, e nei fatti è sempre meno utilizzata.

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/12/grandi-opere-nel-def-25-restano-strategiche-in-soffitta-legge-obiettivo/1581928/

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/28/grandi-opere-cosi-graziano-delrio-smonta-la-struttura-ereditata-da-incalza/1816119/

 

Per quanto riguarda la riforma del lavoro e quella della scuola sono leggi fresche appena approvate e non so se sia il caso di tornare già ora a modificarle senza prima dare il tempo di vedere se funzionano e se portano frutti.

Ad esempio sul lavoro i dati dei primi 7 mesi del 2015 sul lavoro sembrano essere buoni visto che l'Inps dichiara che le nuove assunzioni al netto delle cessazioni sono state 706.000 mentre l'anno scorso nello stesso periodo erano 470.000, la quota di lavoratori stabili è passata dal 32,8% dell'anno scorso al 40,2% di quest'anno.

http://www.inps.it/docallegati/UfficioStampa/comunicatistampa/Lists/ComunicatiStampa/cs150910.pdf

 

Sulle trivellazioni c'è sempre il problema che se non le facciamo noi poi le farà qualche paese confinante tipo la Croazia, quindi alla fine ci troveremmo "cornuti e mazziati" come si dice.

http://www.huffingtonpost.it/2014/06/10/giacimenti-adriatico-guerra-delle-trivelle-tra-italia-e-croazia_n_5479650.html

Edited by Sbuffo
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da profano, non mi esprimo in materia legulea.

mi limito ad osservare che ormai -purtroppo- i referenda abrogativi hanno da una quindicina d'anni eccellenti possibilità di NON raggiungere il 50% + 1 dei votanti necessari per non renderli invalidi (ah, e ricordatevi che nella pecentuale del quorum vanno conteggiati anche i residenti all'estero, ai quali de ste questioni credo freghi una beneamata cippa..).

 

insomma, magari le firme le prenderanno pure, ma sarà difficilissimo che alla fine riescano a vincerli!

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Sono contrario al secondo quesito sull'abolizione dell'Italiacum.

Ripeto, l'abolizione dell'Italicum sarebbe il viatico per una diversa legge elettorale, magari un po' più maggioritaria. Ovvio che il Consultellum non è molto sostenibile, anche se non è così diverso dalla legge spagnola o greca o tedesca (con le varianti dei diversi meccanismi di correzione).  

Ok, le preferenze portano a clientelismi, ma il capolista bloccato vogliamo dirci che è messo lì perché è bello e bravo? anche lui evidentemente porta il suo pacchetto di voti, o fa lo specchietto per le allodole (cfr berlusconi capolista in ogni circoscrizione, per dire).

 

 

 

il governo abbia già dichiarato di essere favorevole ad un suo superamento

Un po' come le unioni civili, a breve faranno, tanto accelera sempre renzi.

 

 

 

i dati dei primi 7 mesi del 2015 sul lavoro sembrano essere buoni

1) non puoi fare una correlazione fra una legge appena entrata in vigore e la situazione occupazionale generale, che dipende molto anche da fattori macroeconomici ingestibili da un governo

2) è fisiologico e inevitabile che chiunque poteva ha trasformato il contratto determinato in indeterminato, grazie allo sgravio fiscale per 3 anni. Vorrei vedere quanti licenziamenti "per motivi economici" ci saranno nel 2018 (ma ovviamente ci saranno prima le elezioni, per cui chi s'è visto s'è visto) 

 

 

 

Sulle trivellazioni c'è sempre il problema che se non le facciamo noi poi le farà qualche paese confinante tipo la Croazia

Quindi facciamo a gara per chi devasta per primo l'adriatico? E' lo stesso ragionamento della pesca intensiva nel mediterraneo, del nucleare dei paesi confinanti...in generale a me preme che puntassimo un po' di più su rinnovabili e turismo, mentre sembra che qui interessi solo cemento e petrolio.

 

 

 

i referenda abrogativi hanno da una quindicina d'anni eccellenti possibilità di NON raggiungere il 50% + 1 dei votanti necessari

L'ultimo referendum ha raggiunto il quorum. Questa volta ci potrebbero essere in concomitanza le amministrative di grandi città (Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma?). 

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L'Italicum entrerà in vigore nel luglio 2016; fino a quella data è in vigore la precedente legge (riguardante Camera e Senato): non si tratterebbe di una reviviscenza, ma di una continuazione della stessa legge in vigore il giorno dell'eventuale referendum (tarda primavera).

 

Questo è un elemento di novità rispetto al referendum proposto da Di Pietro e non escludo che possa essere valorizzato per superare i limiti evidenziati dalla Corte nel 2012.

Non ti nascondo che rimango scettico per due ordini di motivi.

Lla legge 52/2015 ha innovato l'ordinamento ponendo da subito un termine finale (30.06.2016) all'applicazione di ciò che rimane della vecchia legge Calderoli, talché a decorrere dal 1 luglio 2016 il c.d. Consultellum non troverà più applicazione e rimarrà solo la 52/2015: in questa prospettiva, per garantire la continuità degli organi costituzionali bisognerebbe far rivivere la legge Calderoli che la legge 52/2015 aveva invece abrogato, tornando così al nodo "reviviscenza".

Inoltre, non vi è alcuna garanzia che il referendum si celebri entro il primo luglio 2016 in quanto in caso di scioglimento anticipato delle Camere i referendum abrogativi sono posticipati ope legis all'anno successivo, con tutto quel che ne consegue.

 

 

In ogni caso resto curioso di capire la posizione della Corte sul quesito :)

 

Pure io, curiosissimo :)

 

Non ribatto alle critiche che hai mosso all'Italicum perché le condivido, anzi aggiungo che è proprio lo smaccato determinismo della nuova legge elettorale che mi trova nettamente contrariato, la volontà cioè di far comunque espellere una maggioranza assembleare dalle elezioni, ad ogni costo, con buona pace della rappresentatività del Parlamento.

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L'ultimo referendum ha raggiunto il quorum. Questa volta ci potrebbero essere in concomitanza le amministrative di grandi città (Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma?). 

-non credo che a maggio si voti a Roma: in pieno giubileo terranno a bagnomaria Marino per un annetto abbondante; e cmq il pd di qui è terrorizzato che vincano i grillini-

 

potrei sbagliarmi, ma mi pare di ricordare che cmq sta benedetta riforma, una volta finita la tiritera della doppia lettura congiunta con scappellamento a destra come fosse antani, debba passare un referendum confermativo (-> SENZA quorum) per diventare esecutiva.

E quello sì che POTREBBE esserci nel 2016

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Ripeto, l'abolizione dell'Italicum sarebbe il viatico per una diversa legge elettorale, magari un po' più maggioritaria. Ovvio che il Consultellum non è molto sostenibile, anche se non è così diverso dalla legge spagnola o greca o tedesca (con le varianti dei diversi meccanismi di correzione).  

 

beh no dai, le leggi elettorali spagnola e greca sono ben diverse: i collegi elettorali spagnoli sono molto piccoli, per cui solo forze politiche ben radicate possono ambire al riparto dei seggi; la legge elettorale greca invece assegna comunque un numero fisso di seggi parlamentari aggiuntivi alla forza politica che ottiene più voti. La legge tedesca prevede una soglia di sbarramento del 5% per l'accesso al Bundestag, mentre nella Calderoli post C.Cost. 1/2014 è al 2/3% se ricordo bene

 

 

Ok, le preferenze portano a clientelismi, ma il capolista bloccato vogliamo dirci che è messo lì perché è bello e bravo? anche lui evidentemente porta il suo pacchetto di voti, o fa lo specchietto per le allodole (cfr berlusconi capolista in ogni circoscrizione, per dire).

 

per non parlare delle candidature plurime dei capilista: ciò consentirà alle segreterie dei partiti di determinare le proclamazioni semplicemente pilotando le rinunce dei capilista

 

 

L'ultimo referendum ha raggiunto il quorum. Questa volta ci potrebbero essere in concomitanza le amministrative di grandi città (Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma?). 

 

Il problema è che di solito i governi fanno di tutto per far saltare il quorum e dubito che in questo caso abbinerebbero referendum e amministrative.

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Ripeto, l'abolizione dell'Italicum sarebbe il viatico per una diversa legge elettorale, magari un po' più maggioritaria. Ovvio che il Consultellum non è molto sostenibile, anche se non è così diverso dalla legge spagnola o greca o tedesca (con le varianti dei diversi meccanismi di correzione).  

Ok, le preferenze portano a clientelismi, ma il capolista bloccato vogliamo dirci che è messo lì perché è bello e bravo? anche lui evidentemente porta il suo pacchetto di voti, o fa lo specchietto per le allodole (cfr berlusconi capolista in ogni circoscrizione, per dire).

 

Ma a me l'Italicum va benissimo non voglio cancellarlo, io penso che abbia molti aspetti positivi, perchè garantisce stabilità, garantisce governabilità, ti permette di sapere prima chi sarà il candidato premier con la certezza che sarà quello senza mercanteggiamenti successivi, responsabilizza i partiti perchè se uno vince poi non ha scusanti perchè ha la maggioranza per 5 anni e non ha coalizioni e micropartiti che pongono ricatti.

Non vedo per quale motivo bisognerebbe abrogarlo interamente.

 

Come ho detto gli unici aspetti che penso si possano rivedere sono sicuramente le candidature plurime e poi le preferenze, su cui però ho le mie riserve perchè favoriscono molto di più clientelismo e voto di scambio rispetto ai capilista bloccati, inoltre i capolista bloccati aiutano ad avere una maggioranza coesa e fedele al programma proposto agli elettori, però certamente anche le preferenze hanno i loro pro.

 

Un po' come le unioni civili, a breve faranno, tanto accelera sempre renzi.

 

Come ogni riforma richiede i suoi tempi, come riportano negli articoli che ho linkato prima di fatto si già operando per mandare in soffitta la normativa.

Il referendum ha lo svantaggio che non è un bisturi ma una mannaia e personalmente preferisco sempre che sia il parlamento a legiferare con una norma specifica, mi pare che la sede per farlo sia la riforma sugli appalti attualmente in discussione se non sbaglio.

 

1) non puoi fare una correlazione fra una legge appena entrata in vigore e la situazione occupazionale generale, che dipende molto anche da fattori macroeconomici ingestibili da un governo

2) è fisiologico e inevitabile che chiunque poteva ha trasformato il contratto determinato in indeterminato, grazie allo sgravio fiscale per 3 anni. Vorrei vedere quanti licenziamenti "per motivi economici" ci saranno nel 2018 (ma ovviamente ci saranno prima le elezioni, per cui chi s'è visto s'è visto) 

 
Certamente ci sono anche fattori macroeconomici ma guarda caso però il cambiamento di tendenza c'è stato proprio ora dopo l'approvazione della nuova normativa sul lavoro.
Poi di certo irrigidire il mercato del lavoro non aiuterà a far aumentare le assunzioni, anzi produce un'effetto opposto, infatti un po' in tutti i paesi si sta virando verso sistemi più flessibile verso il modello della flexsecurity(cioè andare verso più flessibilità e più sicurezza in caso di perdita di lavoro).
 

Quindi facciamo a gara per chi devasta per primo l'adriatico? E' lo stesso ragionamento della pesca intensiva nel mediterraneo, del nucleare dei paesi confinanti...in generale a me preme che puntassimo un po' di più su rinnovabili e turismo, mentre sembra che qui interessi solo cemento e petrolio.

 

Non necessariamente vuol dire devastare, le cose si possono fare cercando il minor impatto ambientale possibile, la gara semmai può essere a chi lo fa cercando di devastare di meno il territorio.

Se le trivellazioni le fa la Croazia ottieni lo stesso evantuale danno ed in più non hai nemmeno i benefici, non si può non tener conto di questo dato di realtà.

Edited by Sbuffo
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Quanti sapevano della raccolta firme? 

 

io sì, passo davanti al banchetto allestito a Trento quasi tutti i giorni

 

 

Se si raggiungesse il numero minimo di firme, andreste poi a votare?
 

Sicuramente andrei a votare.

Certamente voterei sì al primo e al secondo quesito, sul quinto non saprei, probabilmente no a tutti gli altri.

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Lla legge 52/2015 ha innovato l'ordinamento ponendo da subito un termine finale (30.06.2016) all'applicazione di ciò che rimane della vecchia legge Calderoli, talché a decorrere dal 1 luglio 2016 il c.d. Consultellum non troverà più applicazione e rimarrà solo la 52/2015: in questa prospettiva, per garantire la continuità degli organi costituzionali bisognerebbe far rivivere la legge Calderoli che la legge 52/2015 aveva invece abrogato, tornando così al nodo "reviviscenza".

Penso, in tutta sincerità, che la Corte non farà passare il secondo quesito, perché la legge sull'italicum è già in vigore ma vede la sua efficacia rimandata a una data in futuro. Resta il fatto "concreto" per il quale ci sarebbe una potenziale "non-reviviscenza" di fatto della normativa elettorale se questa venisse modificata prima, restando al contempo "coperta" da una legge applicabile immediatamente. Vedremo come bilancerà i due elementi, formale e sostanziale.

 

 

 

Non necessariamente vuol dire devastare, le cose si possono fare cercando il minor impatto ambientale possibile, la gara semmai può essere a chi lo fa cercando di devastare di meno il territorio.

Ottimo, quindi vietiamo di farle prima di 12 miglia dalla costa e ripristiniamo tutti i controlli di impatto ambientale prima di farle. Non dico che non si debba trivellare in assoluto, ma essendo una attività fortemente invasiva, di cercar di valutare il minor impatto sull'ambiente (perché ne risentirebbe in primis il turismo, oltre che l'ecosistema)

 

 

 

flexsecurity

Benissimo, però mi metti un reddito minimo garantito per quelli che vengono licenziati/disoccupati.

 

Piccolissima considerazione su art 18 statuto dei lavoratori. Il reintegro è una soluzione estrema e pochissimo applicata. Se un datore di lavoro ti licenzia ingiustamente e sei ancora capace di cercarti un lavoro, alla causa vincente sceglierai ovviamente di andartene da un ambiente a te ostile o comunque poco sereno prendendo l'indennizzo.

Il reintegro però serve qualora il licenziamento illegittimo arrivasse a chi non ha più la capacità di mettersi nel mondo del lavoro, o a chi per altri motivi non può rinunciare a quel lavoro. Lasciare questo caposaldo di libertà solo per i licenziamenti (palesemente) discriminatori è ingiusto e limitativo (e ogni datore di lavoro cercherà di camuffare in tutti gli altri modi i licenziamenti di questo tipo).

 

Sull'Italicum penso tu abbia in parte ragione, solo che il sacrificio della rappresentatività sull'altare della governabilità, tutto qui.

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Personalmente sono favorevole al reddito minimo e mi pare lo sia anche la maggioranza, solo bisogna vedere tecnicamente come farlo e come fare in modo che sia compatibile con le finanze pubbliche.

Però la strada da seguire dev'essere quella non l'art.18 che irrigidisce il mercato del lavoro ed oggi è sempre più anacronistico.

 

Il presidente dell'Inps Boeri ad esempio suggeriva di iniziare ad introdurlo per chi ha più di 55 anni, visto che è la fascia di persone che ne avrebbe maggiormente bisogno.

http://www.huffingtonpost.it/2015/08/04/reddito-minimo-piano-inps-over-35_n_7931404.html

 

Lo stesso Jobs Act cmq va nella direzione di dare maggiore sicurezza in caso di perdita del lavoro, perchè ad esempio il Jobs Act allunga l'Aspi (ora Naspi) a 24 mesi massimi, introduce l'Asdi fino a 6 mesi ed introduce un assegno di ricollocamento riconosciuto ad ogni disoccupato che potrà spendere presso un'agenzia per il lavoro la quale potrà incassare il voucher solo dopo aver trovato lavoro al disoccupato.

 

Quindi oggi un lavoratore che perde il lavoro cmq ha:

-il Tfr.

-l'indennizzo per il licenziamento da 4 a 24 mensilità.

-la Naspi fino a 24 mesi.

-l'eventuale Asdi di altri 6 mesi.

-l'assegno di ricollocamento.

 

Non si trova proprio senza nessun supporto economico.

Edited by Sbuffo
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se vuoi essere realista e pragmatico, ricordati che questo è un piccolo paese e che chi si trova al governo si trova a gestire un potere enorme sulla vita dei cittadini, oltre che sulla loro possibilità di informarsi sulla cosa pubblica, visto l'asservimento dei media.

Essere pragmatici e realisti significa avere un atteggiamento critico nei confronti del potere, per cercare di comprendere come viene gestito.

 

I governi non hanno bisogno del tuo appoggio per governare, semmai hanno bisogno di un'opinione pubblica informata con la quale confrontarsi

 

Meglio un potere governabile o ingovernabile? Io mica sono servile, ho solo detto che tra questo sistema in vigore da più di sessant'anni e uno con una grossa maggioranza, senza più coalizioni, ballottaggio e maggiore centralità del presidente del Consiglio gradisco questo. La Prima Repubblica non vi ha insegnato nulla per caso? Le elezioni del 2013 neanche? PD e PdL senza maggioranza, senza possibilità di alleanze con coalizioni perché le avevano esaurite ed ennesimo governo d'emergenza (Letta). Davvero volete solo farvi paladini di un sistema politico bloccato? I Padri Costituenti non volevano che la carta nazionale fosse una bibbia immobilista, voi difendete l'immobilismo solo perché le riforme costituzionali sono targate Renzi, altrimenti un altro sarebbe stato l'eroe del paese. Ridicoli e penosi e lo dico da anti-renziano. Vi ricordo inoltre che l'anno prossimo su queste riforme si terrà un referendum. Per decenni si è parlato della necessità di riformare un sistema vuoto ed immobile senza fare niente per colpa del clientelismo e della volontà di lasciare tutto com'era. Il fronte del NO in 'sto paese è una pagliacciata senza né capo né coda.

Edited by Rotwang
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fronte del NO in 'sto paese è una pagliacciata senza né capo né coda

Trovo offensivo dire che tutti quelli che non sono d'accordo sono dei pagliacci, senza andare nel merito delle cose.

Allo stesso modo non sono contrario ad ogni cosa che fa Renzi, ma su alcune scelte ho seri dubbi. Come dicevo, l'Italicum è forse meglio del consultellum, ma il premio di maggioranza è troppo generoso e i capilista bloccati non mi convincono.

La riforma costituzionale fa bene ad abolire il bicameralismo perfetto, ma preferisco un senato elettivo con funzioni specifiche di coordinamento (senza fiducia) oppure nessun Senato, rispetto questi consiglieri regionali o sindaci che fanno 2 mansioni in pratica. Buone cose su referendum e iniziativa popolare.

La riforma della p.a. è interessante nei principi, bisogna vedere come quando e quanto sarà attuata nei decreti.

La buona scuola qualche soldo in più lo mette, ma il metodo dell'accentramento di potere nelle mani del preside senza un controbilanciamento nei controlli lo trovo pericoloso.

E via dicendo. Se butti tutto in vacca finisce a urli, e lì vincono i 5S ovviamente 

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Per me l'Italicum è una legge incostituzionale

 

Dal mio punto di vista quindi si tratterebbe di difendere

quel poco che resta della democrazia in Italia poichè già

attualmente siamo governati da un Parlamento illegittimo

eletto con una legge incostituzionale e - se votiamo con

l'Italicum - rischiamo altri 5 anni di governo illegittimo

 

E' incostituzionale per mille ragioni, ma in breve per la

pretesa di prefigurare il risultato elettorale ad ogni costo

 

La riforma del Senato può piacere o meno, ma in termini

di difesa della democrazia non costituisce a mio avviso la

violazione più grave ed una sua parziale correzione con dei

listini non riuscirebbe certo a compensare l'incostituzionalità

della legge elettorale della Camera

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Per me l'Italicum è una legge incostituzionale

 

Dal mio punto di vista quindi si tratterebbe di difendere

quel poco che resta della democrazia in Italia

 

Difendete l'immobilismo e una democrazia bloccata, nient'altro, non si poteva fare altrimenti se non approvare una nuova legge elettorale con efficace premio maggioritario al posto del Porcellum osceno, che a quanto pare vi piace.

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Difendete l'immobilismo e una democrazia bloccata

 

Non mi sembra una pretesa eccessiva chiedere alla

nostra classe politica di riuscire a scrivere una legge

elettorale che almeno non sia incostituzionale

 

Che sia come la legge francese, o come la legge inglese

o come la legge tedesca...insomma qualcosa di decente

ed accettabile

 

Basterebbe copiarne una, invece che partorire aborti

mostruosi

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Personalmente non trovo sia negativo nè incostituzionale il fatto che questa legge elettorale garantisca sempre un vincitore, non vedo semmai nulla di positivo nell'opposto e cioè prevedere casi in cui ci sia il caos, casi in cui ci sia un parlamento parcellizzato e in cui si è costretti a fare ammucchiate o mettere assieme forze ideologicamente diverse per formare un governo oppure ancora un parlamento dove i piccoli partiti hanno potere di ricatto e di veto.

Avere un vincitore garantisce stabilità, governabilità e chiarezza al sistema.

 

Di sicuro non c'erano motivi di manifesta incostituzionalità perchè il presidente Mattarella l'ha subito firmata senza aver nulla da eccepire, tendendo anche conto che Mattarella è stato un giudice costituzionale e tenendo conto che la nuova legge elettorale arriva dopo una sentenza della Corte a cui lo stesso Mattarella ha preso parte.

 

Ogni partito si presenterà alle elezioni e gli elettori sapranno prima quali saranno i candidati alla presidenza del consiglio e i loro programmi e se un partito otterrà la maggioranza alle elezioni avrà la maggioranza per formare il governo e attuare quel programma.

Edited by Sbuffo
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