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Stonewall di R. Emmerich


Krad77

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E' uscito il trailer



Da quel che so, è il primo film a tema gay di Roland Emmerich, regista famosissimo di cose come Indipendence day, 2012, Il patriota, Stargate, The day after tomorrow. Emmerich è omosessuale dichiarato e fidanzato con un musicista di 30 anni più giovane (http://img.spokeo.com/public/900-600/roland_emmerich_2010_04_16.jpg)

Su un gruppo facebook di lingua inglese ho letto qualche critica per avere usato un protagonista maschio cisgender gay, mentre al centro delle proteste ci furono principalmente travestiti.
Per quel che mi riguarda, dal trailer mi sembra più che altro un remake di Stonewall di Nigel Finch (http://www.imdb.com/title/tt0114550/?ref_=fn_al_tt_2); però non può essere un remake, visto che quel film era tratto da un romanzo di Martin Duberman, mentre questo nuovo sarebbe una sceneggiatura originale di Jon Robin Baitz. Pertanto la mia impressione è quella di un plagio ^^ spero di essere smentito dai fatti anche perché sarebbe un'occasione persa fare un film uguale a quello uscito vent'anni fa, e non sarebbe certo bello vedere cause legali mettere l'uno contro l'altro i pochi gay dichiarati che lavorano ad Hollywood.
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mmhh.. che a Hollywood ci siano *pochi* gay dichiarati mi sembra opinabile..

ok, gli attori magari non saranno tantissimi (non per bakkettonismo & perbenismo, ma per non perdere una fetta di pubblico importante quale quella delle teen agers), però tra produttori, sceneggiatori, tecnici & crew varie ce ne stanno a vagonate!

per tacer dei cinecritici...

insomma, è uno degli ambienti colla più alta percentuale di outed che esista!!!

----

Quanto a sto film: vedremo.

La paura mia è che sia l'ennesima trombonata retorica di Emmerich, visto quanto ama l'enfasi pseudo-eroica (oltre agli efettacci digitali negli action) da supereroe senza macchia & senza paura.

-e sì, se no fosse chairo, non mi fa impazzire come regista-

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Il caso Emmerich è degno di interesse

 

E' da sempre un gay dichiarato e impegnato, soprattutto nella raccolta

fondi pro-democratici "friendly", eppure predilige un sotto-genere che è

la fantascienza apocalittica o disaster movie che non gode di buona fama tra i gay

 

Il motivo è in gran parte spiegato in un articolo di Susan Somtag il cui titolo esatto

non ricordo e non posso recuperare in questo momento perchè sono in vacanza, il succo

del suo giudizio comunque è che questi film perpetuano stereotipi e identità, riflettono visioni

morali semplificate e una visione tecnologicamente giustificata della violenza ( al contrario

dell'horror dove la violenza "spaventa" in modo consapevole )

 

Quindi in pratica Emmerich ha girato da gay dichiarato solo film che in teoria

non dovrebbero piacere in modo specifico ad un pubblico gay ed ai gay appassionati

di fantascienza ( che prediligono la versione liberal alla star trek o con tracce di critica

sociale implicita etc ) e che i gay tendono a considerare una versione "reazionaria" del

genere sci-fy

 

Una sorta di cinematografia "contro-queer"

 

A parte un episodio di stupro in Moon44 e un ruolo minore di Fierenstein in

Indipendence day non mi ricordo niente di gay nei suoi film

 

Sarà interessante vedere cosa Emmerich combina confrontandosi con un tema gay

anche se certo i rischi che sia un film mediocre ci sono tutti

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Per quel che mi riguarda, dal trailer mi sembra più che altro un remake di Stonewall di Nigel Finch

per la verità ho pensato la stessa cosa

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Stonewall di Finch è assolutamente inarrivabile - quel mix perfetto tra il leggero e l'assolutamente devastante. Un delicato mix che in genere gli americani sanno fare molto raramente.

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A parte il fatto che Nigel Finch era inglese, la casa

di produzione del film, in effetti americana, ha prodotto

e distribuito quasi solo film a tema o queer

 

Non è quindi qualcosa di inquadrabile nella produzione

hollywoodiana commerciale, nel senso classico del termine

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parole_alate

articolo di Susan Sontag

 

 

Se sei tornato riesci a dirci il titolo? ho provato a fare una ricerca ma con questi elementi è come cavare un ragno dal buco.

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Se sei tornato riesci a dirci il titolo?

 

No, non sono tornato XD

 

Cioè sono in Italia, ma fuori e non dispongo dei miei archivi Lol

 

Comunque dovrebbe essere quello linkato da Krad77 ( può essere

abbia scritto più di un articolo sull'argomento, ma saranno simili quindi

penso sia ok )

 

Tanto per intenderci credo che Sotto Assedio-White House Down abbia

veramente tutti gli elementi per corrispondere a quel tipo di critica ( con

il terrorismo e la fobia post 11/9 che sostituiscono la guerra fredda )

 

Ad ogni modo rispetto alle accuse di whitewashing va pur detto che -se

fosse un plagio- sarebbero da riferire pure al film di Finch. Semmai si potrebbe

dire che poteva essere l'occasione per narrare la storia da un'ottica più interna

alla minoranza, invece che rieditare di fatto un film già visto, ulteriormente "pettinato"

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  • 1 month later...

Perché non dovrebbe uscire? XD

Ricordiamoci che "Dietro i candelabri" è uscito in tutta europa, italia compresa, ma non nei cinema usa

 

All'uscita americana comunque mancano pochi giorni, 25 settembre, dopo probabilmente cominceremo a sapere qualcosa di più anche qui.

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Perché non dovrebbe uscire? XD

ahahah non volevo insinuare niente di negativo :D Semplicemente visto che negli usa esce tra poco e qui non hanno neanche detto indicativamente se uscirà in autunno o inverno o il prossimo anno... niente... mi sono fatto due domande ;P
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  • 3 months later...
Quindi in pratica Emmerich ha girato da gay dichiarato solo film che in teoria

non dovrebbero piacere in modo specifico ad un pubblico gay ed ai gay appassionati

di fantascienza ( che prediligono la versione liberal alla star trek o con tracce di critica

sociale implicita etc ) e che i gay tendono a considerare una versione "reazionaria" del

genere sci-fy

A me Stargate piace moltissimo, forse anche perché ha una colonna sonora bella da mozzare il fiato. E Independece Day è una di quelle sbruffonate cinematografiche da rivedere in un sacco di situazioni conviviali, in ispecie cameratesche (molto meglio due risate di quei filmoni strappalacrime, dai!).

E sono comunque un gran sostenitore del Lunga vita e prosperità :D

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Bullfighter4

E' stata persa una grande occasione di rappresentare una storia vera. Quelli che hanno veramente spinto la rivoluzione lgbt che e' sfociata negli scontri di Stonewall erano principalmente transgender e gente di colore ( o comunque non bianche). certo c'erano anche molti bianchi ( e ci mancherebbe), ma il film e' stato molto " sbiancato".

il protagonista principale del film non sembra neanche frocio. Un bianco quasi insospettabie che, parole del regista, era un modo per fare diventare il film accettabile per gente etero bianca ( cioe' la maggiorparte degli americani).

Una vera merda ( anche se devo ammettere che non sono andato a vederlo dato che i soldi per ste porcherie non li butto). Amici che hanno voluto vedere per credere, sono usciti scontenti. 

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premesso che ancora non l'ho visto nemmeno io (eh, a volte capita!), sta critica sullo "sbiancamento" dei fatti l'ho sentita da molti altri, e mi pare che anche Emerich -un po' a denti stretti- nell'intervista che ho linkato la ammetta.

 

Beh, quando uscirà il film vedremo & diremo (la nostra)!

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  • 3 months later...

visto che il film uscirà -finalmente- tra un mese anche da noi, riesumo sto vecchio post.

aggiungendoci anche una bella sinossi con l'analisi dei motivi per i quali in america è stato un flop

buona lettura

http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/04/06/stonewall-la-rivolta-che-fece-nascere-il-movimento-di-liberazione-gay-ma-il-film-non-piace-alla-comunita-lgbt-usa/2613777/

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  • 7 months later...

E' passato un anno e qualche mese da quando ho aperto il topic e oggi ho visto il film
Mi è sembrato un po' scopiazzare lo Stonewall di N. Finch, una percentuale di diritti la dovrebbero almeno pagare... non c'è dubbio che il vecchio film fosse migliore. Forse solo la fotografia è meglio qui.

Però a parte tutto, Jeremy Irvine è da sturbo, super sbav!

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Lo avevo visto quando è uscito.

 

Per uno analfabeta di cultura storica omosessuale è un film molto piacevole e trasmette una bella  energia.

Molte scene sono coinvolgenti e l'intreccio di per sé funziona decisamente bene. Se mi fermassi qui non potrei negare che mi è piaciuto davvero molto.

 

Però chi ricorda come sono andati realmente i fatti, o anche solo per chi si rinfresca la memoria su cosa siano stati i moti di Stonewall, è un affronto.

 

Insomma il ruolo dei personaggi è stravolto! Tutto alla cazzo!

 

La vicenda di una trans di colore che dà inizio alla rivolta nel cuore della repressione perbenista nella New York degli anni Sessanta viene totalmente sfasciata, svuotata, rivoltata come un calzino e candeggiata in chiave episcopale-presbiteriana sbattendo come protagonista il fanciullino bianchissimo biondissimo sensodicolpissimo palestratissimo bambolottissimo del Mid-West che inizia la sua avventura nella grande metropoli piena di strani froci accoglienti maliziosi e bipolari.

 

Ma vaffanculo!

 

Se vuoi fare la solita storia della discesa agli inferi del buon borghese etero che si scopre gay va benissimo, fallo, ma non capisco perché tu debba inquinare il fatto storico andando a pasticciare con le vicende offrendo angolazioni totalmente pretestuose.

 

Insomma viene il sospetto che il film abbia di fatto usato i Moti di Stonewall più come un pretesto per rendere lo schema della "iniziazione gay" originale, forse nel timore di sembrar banali agli occhi dell'America post matrimonio egualitario, piuttosto che ai fini di un'effettiva e sincera rievocazione della vicenda.

Edited by Sampei
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Però ha ragione Hinz quando dice che se occorre fare una critica di white washing, va fatta anche al film di Finch
Ma nel vecchio film c'era una premessa che poi è risultata fondamentale: ci sono centinaia di storie che si raccontano sullo Stonewall, e questa è solo una di esse.
La storia che raccontano non è vera ma verosimile, abbiamo letto troppe testimonianze di ragazzi che dai paesi della bible belt o della sterminata campagna europea sono arrivati nelle grandi città per vivere la propria omosessualità, per non sapere che era proprio così in quegli anni. E le travestite africane e ispaniche non si può dire che siano ignorate, in nessuno dei due film. Il protagonista bianco cisgender serve a fare identificare un pubblico per maggioranza bianco cisgender? Sì. Ma non è che sia inverosimile.
A Emmerich manca l'astuzia di mettere quella premessa di cui parlavo, preferendo le scritte drammatiche, e questo è il risultato.
Devo anche aggiungere che a Emmerich manca pure la capacità di alleggerire un po' la storia, che invece veniva così bene a Finch con quegli intermezzi musicali solleticanti (https://www.youtube.com/watch?v=LzKo2Ec6bX0)

Edited by Krad77
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Il protagonista bianco cisgender serve a fare identificare un pubblico per maggioranza bianco cisgender?

 

Siamo sicuri che venga fatto per il pubblico

e non per lo sceneggiatore e il regista?

 

Perché io se dovessi fare un film su Stonewall

magari parlerei della storia di un italo-americano

ma per risultare più credibile nella narrazione

e non certo per strizzare l'occhio al pubblico.

 

Anche perché - se vogliamo - un regista bianco che parla di Neri

sarebbe stato criticato dai SJW nello stesso modo, per motivi diversi

("appropriazione culturale" probabilmente).

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Però ha ragione Hinz quando dice che se occorre fare una critica di white washing, va fatta anche al film di Finch Ma nel vecchio film c'era una premessa che poi è risultata fondamentale: ci sono centinaia di storie che si raccontano sullo Stonewall, e questa è solo una di esse.

 

Quando io ho scritto questo non avevo visto il film in realtà

devo dire che però ci avevo abbastanza azzeccato: è molto

simile al film di Finch, ma più patinato

 

Gli attori più carini, la fotografia più curata, fose anche

qualche contestualizzazione storica ( la mafia etc ) più

estrinsecata, rispetto all'originale

 

Certo questa contestualizzazione toglie il tono favolistico

toglie leggerezza, toglie il carattere di narrazione orale

e ci aggiunge la pretesa di essere "Storia" ( vera, con la

maiuscola )

 

La favolosità che diventa favola, dell'originale

 

La storia che raccontano non è vera ma verosimile, abbiamo letto troppe testimonianze di ragazzi che dai paesi della bible belt o della sterminata campagna europea sono arrivati nelle grandi città per vivere la propria omosessualità, per non sapere che era proprio così in quegli anni.

 

Era così, ma erano dei giovani alla Peter Berlin meno "per benino"

e più carichi di una soggettività che non era solo politica etc

 

Il film merita di essere criticato - secondo me, beninteso - non perchè

c'è un bianco, ma perchè c'è un bianco che è un bell'oggettino sessuale

lo hanno "candeggiato"

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Il film merita di essere criticato - secondo me, beninteso - non perché c'è un bianco, ma perché c'è un bianco che è un bell'oggettino sessuale lo hanno "candeggiato"
Sì però, inoltre, quel wasp compie proprio il gesto simbolico di far scattare la rivolta che nella realtà non è stato compiuto da un wasp. Secndo me non è tanto criticabile lui sia il protagonista del film, quanto piuttosto che risulti a lui attribuito il compimento dell'Atto Supremo al climax scenico. Se nella specifica scena in cui scoppia la baraonda il bambolo fosse rimasto spettatore o comunque solo aiutante della stessa, penso che non ci sarebbe stato nulla da obiettare al film che è comunque molto bello.

 

Cioè secondo me è un po' riduttivo dire che il regista voleva solo dare uno spaccato del momento sotto il punto di vista di un fanciullotto delle Bible-Belt appena inurbato: la rilettura dell'evento è abbastanza incisiva (e l'intenzione di farla è comunque consacrata dagli elementi esterni al film, cioè il titolo, il contorno documentale ecc.) e la descentio ad inferos del tutto individuale viene fatta interagire un po' troppo con quello che avrebbe dovuto essere solo uno sfondo storico.

 

E' una pecca che posso capire infastidisca i puristi, e mi spiace anche che ci sia stata, perché di per sé il film è davvero esaltante.

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Premessa : il film è stato stroncato

 

Cioè non è proprio piaciuto a nessuno, il ché è stato

talmente universale da risultare anche eccessivo

 

Le associazioni LGBT lo hanno criticato per il white washing

cioè hanno fatto la critica "politica"

 

I critici cinematografici lo hanno soprannominato Indipendence Gay

e con questo diciamo hanno attaccato il Regista ( che diciamo non

gode in generale di buona stampa...)

 

A mio avviso c'è qualcosa di vero in entrambe le critiche ma anche della

esagerazione. E' vero che il film di Finch in maniera furba apriva e chiudeva

con il racconto delle Trans, cioè creava questa "cornice" e poi si concedeva

una serie di infedeltà nella storia, in modo che potesse essere fruibile ( era

anche il 1995 etc ) Mentre Emmerich fa una cornice storica sul movimento LGBT

etc. con il ché appare una sorta di ufficializzazione della storia raccontata

 

Però la traccia della narrazione orale trans, della favolosità etc c'era, mentre

Emmerich non solo la omette, ma non la sostituisce con una caratterizzazione

del ragazzotto ( che pure poteva fare )

 

Va detto che Franco Grillini ritenne negli anni '90 di stroncare Indipendence Day

come "Baracconata Anti gay" con un comunicato ufficiale di Arcigay quindi Emmerich, in

quanto regista gay non ha mai goduto di una buona fama tra i militanti

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