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Perche' giocare ai videogiochi ?


gattosc71

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Pongo questa domanda idiota, perche' ormai sono tanti anni che non gioco piu e non riesco a capire le motivazioni moderne del gioco. Mi spiego meglio quando giocavo ai videogames tantissimi anni fa i giochi erano semplici con pochissima grafica , l azione era capibilissima e semplice richiedevano poca concentrazione e poco impegno cioe' erano dei passtempi semplici . Ora i video giochi sono complicatissimi ,velocissimi un sacco di confusione movimento non si capisce a volte il senso del gioco cioe' un giocatore ora come ora deve impegnarsi tantissimo ore e ore senza staccare gli.occhi dallo schermo . Poi sono troppo realisti sembra un film . Perche' non sono piu' dei semplici passatempi in quanto richiedono preparazione e allenamento e quindi perche' giocare a un gioco per settimane e settimane non ci si annoia ????

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Capricorno57

 

 

Ora i video giochi sono complicatissimi ,velocissimi un sacco di confusione movimento

stai invecchiando, darling.

Scherzi a parte, hai ragione secondo me (che vecchio lo sono già).

Ho smesso di giocare con la PS 8 anni fa credo.

Adoravo GranTurismo e il Nurburghring l'ho percorso per parecchie centinaia di giri (e ogni tanto me lo ripasso su youtube). 

Adoravo Spyro 1, 2 e 3 , tutti terminati elegantemente e diverse volte. 

Vent'anni fa giocavo parecchio con Gamegear e Sega, ma solo col mitico Sonic il riccio. 

Diciamo che nulla Ti vieta, gentile Gattosc71, di riprendere a divertirti coi vecchi giuochi. 

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ahahah....beh,se giocavi negli anni '50 ti potrei capire xD

Comunque alla base uno gioca perché è divertente,a volte anche costruttivo,o ti permette di evadere e ti proietta in un'altra "realtà"..ecc

 

Dipende a che cosa giochi.

(A dire il vero attualmente gioco solo a sudoku,quando vado in bagno.)

 

Però per dire Word of Warcraft è molto coinvolgente,forse anche troppo.

 

Ci sono poi anche quelli in cui devi giocare con altri giocatori on-line e quindi poi magari finisci a conoscergli e vi conoscete ecc...

 

Ciascun gioco ha un suo proprio perché.

 

PS:comunque scherzavo,gioco anche a Ingress xD

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La tua invettiva non ha senso. 

 

Analogamente potremmo lamentarci di come il medium cinematografico sia ormai dominato esclusivamente da pellicole di azione da encefalogramma piatto. Tutti sappiamo che non è così: semmai le produzioni più adrenaliniche sono le più pubblicizzate e popolari, quindi si ha l'impressione distorta che rappresentino l'unica offerta del medium.

 

L'offerta nell'ambito videoludico si è ampliata nel tempo, senza abbandonare generi o meccaniche di vecchio stampo, che vengono ancora sviluppati e perfezionati. Il problema non è insito nel medium che non ti offre quello che desideri, ma in te stesso che non hai la voglia di informarti e farti un idea del panorama contemporaneo.

Esistono titoli semplici e lineari, ne esistono di profondi e elaborati, esistono produzioni di stampo narrativo o altre che si basano su una semplice idea di game design, senza altre pretese. Esistono anche esperienze interattive alle quali l'abitino di videogioco va stretto.

 

Se mi dai delle indicazioni più precise posso citarti qualche titolo che potresti apprezzare.

 

Ma in conclusione, ripeto, il problema è tuo che sei ignorante e non hai idea di quanti volti possa avere il videogioco moderno.

Edited by wwspr
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Perche' giocare ai videogiochi ?

Gioco ai giochi da guerra perchè mi piace ammazzare gli altri giocatori (fps)

gioco ai giochi fantasy perchè mi piacciono le skill e buff (classi magiche e/o ninja) e ovviamente ammazzare gli altri giocatori (gdr, mmorpg)

gioco anche a minecraft perchè e banalmente stupendo, specialmente con le varie mod... che ti permettono di dar sfogo alla creatività. 

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Ho ricevuto un avvertimento dalla moderazione in riferimento alla frase:

 

il problema è tuo che sei ignorante e non hai idea di quanti volti possa avere il videogioco moderno.

 

L'appellativo ignorante a me non sembra offensivo, tanto più che giustifico scrupolosamente le motivazioni che mi spingono a usarlo in riferimento al topic starter.

Sarà la sottolineatura ad aver urtato la sensibilità del moderatore? Troppa violenza tipografica. Capisco.

Edited by wwspr
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KrarayanDasH999

Ah, non è vero che i giochi di una volta avevano pochissima grafica. Tant'è vero che le varie case lanciavano nuove console con l'intento di superare quella attuale proprio nella grafica.

 

È pure vero che ci sono giochi abbastanza complicati oggi, ma comunque non è detto che un videogiocatore non si diverta a giocarli.

È sempre un passatempo!

Quando poi riesci a superare quel particolare livello, risolvere quel particolare enigma...la soddisfazione è unica! :D

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Si potrebbe dire che vi e' la componente ludica , la destrezza , pero vedendo il prima e l oggi dei videogiochi le basi sono.le stesse ma cambia il coinvolgimento del giocatore quindi o sbaglio !!!?

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Ho ricevuto un avvertimento dalla moderazione in riferimento alla frase:

 

 

L'appellativo ignorante a me non sembra offensivo, tanto più che giustifico scrupolosamente le motivazioni che mi spingono a usarlo in riferimento al topic starter.

Sarà la sottolineatura ad aver urtato la sensibilità del moderatore? Troppa violenza tipografica. Capisco.

Siamo molto sensibili, non dimenticarlo

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Gli adventure di prima richiedevano più destrezza, ho provato a rigiocare ai vecchi giochi che mi piacevano da piccolo, (es. Toki, Wonder boy, Ghost and goblins) ma mi accoppano sempre!

Basta che ti toccano e crepi! Poi devi ricordare le giuste mosse da fare, i punti giusti dove saltare, i punti dove colpire ecc.

Verso gli anni 2000 il 3D cambiò il modo di giocare, secondo me in meglio, "sentivi" intorno a te l'ambiente.

Ricordo i primi Thief (The dark project e The metal age) erano bellissimi, diversi dal solito, erano i primi "stealth" poi c'erano gli sparatutto alla Doom, Soldier of fortune, davvero belli per rilassarsi e sfogarsi perché non richiedevano chissà quale concentrazione, basta sparare a ogni cosa che si muove!

Gli strategici alla Age of the empire al contrario, richiedono più tempo e cervello, direi che ci sono diversi tipi di giochi per diverse personalità e tipo di giocatore!

Poi la grafica si è evoluta, da Crysis in poi se il gioco non è fotorealistico non si vende più! (piccola parentesi, la pesantezza della grafica è anche un modo per vendere più componenti elettronici)

Ultimamente, come ad es. il nuovo Thief, sono troppo cinematografici, con scene preregistrate, percorso guidato, azioni programmate.

Ma molti altri sono più free e personali nello svolgere le missioni.

Prova GTA IV e V, gli ultimi Elder Scrolls (Skyrim e Oblivion ) scoprirai un mondo nuovo  :)

Edited by Fantom
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i giochi di una volta erano semplici perchè non avevamo la potenza di calcolo sufficiente solo a far girare nulla di più.

con l'aumentare della potenza dei computer, possiamo scrivere e animare cose molto più complesse. il medium si è evoluto, insomma, e ora può essere usato per raccontare storie avvincenti come un film, o anche di più, visto che il coinvolgimento è maggiore, dato che siamo noi a controllare il protagonista.

 

ritornando alla domanda... perchè giocare?
perchè leggere un libro? guardare un film? si viene rapiti dalla vicenda narrata, ci si immedesima nei personaggi, e, in un certo senso, combattiamo con loro... per me il motivo è sempre stato questo. In un videogioco posso salvare il mondo :)

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LocoEmotivo

Non ho capito il senso del thread: è una discussione sulla passione per il videogaming o una riflessione sul "si stava meglio quando si stava peggio" propugnata da @gattosc71?

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PukkaNaraku

Non so a che videogame giocavi quando ero piccino, ma da che ricordi (sono dell'86 ed ho esplorato molto bene il mio decennio e qualcosa indietro, per poi passare agli anni 90 e seguito) è l'esatto contrario. Prima videogiocare era molto più impegnativo e difficile, ma nel contempo soddisfacente (ok, la soddisfazione è estremamente soggettiva). Con il passare degli anni è diventato sempre più noob-friendly, ma vabbè, qualche sfida tostarella continua ad emergere. Il punto cruciale è che il media si è evoluto (o involuto, come si preferisce), è fondamentalmente cambiato, si è ampliato, abbracciando più arti a 360° (ed il primo che dice che il videogame non è arte me lo mangio con tutte le scarpe XD). Alla base, però, è rimasto lo stesso: perché ci si gioca? Per divertirci. Lo si faceva per questo motivo 30 anni fa, lo si fa per per questo motivo anche oggi, that's all! ^_^

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Il senso e'.una riflessione del tipo sega mentale la seguente : sono ormai 40 anni che esistono i videogiochi , i videogiochi si differenziano dai giochi in scatola sul come si differenziano e' semplice , sul video si puo' ricreare cio che l carta non puo' dare . I videogiochi che giocavo io erano di abilita' e destrezza come lo sono anche ora in parte . Pero negli anni ormai i vari generi e tipi di gioco sono stati fatti in tutti i modi teoricamente e' una cosa un filone che dovrebbe essere in via di estinzione . Ora mi chiedevo quale e' il perche' si gioca ancora ai videogiochi e la risposta non sta sempre secondo me, tanto nel piacere di giocare . Ma nel fatto che l esperienza e il coinvolgimento sono aumentati nel tempo

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LocoEmotivo

Ovvio.

A partire dai primissimi giochi testuali passando per Pong o Tetris o Duke Nukem 3d, il successo del videogioco è stato quello di coinvolgerti in maniera sempre più totalizzante. Stessa cosa che è successa nel cinema, nella letteratura e in tutti i tipi di espressione umana.

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Per me il videogioco è pura arte alla pari della pittura, letteratura e del cinema. Come ci sono capolavori nelle categorie appena citate così ce ne sono anche per i videogiochi. Ti faccio l'esempio con il gioco che più mi ha preso e toccato quest'anno: Life is Strange. Credo sia il miglior gioco del 2015 e uno dei migliori degli ultimi anni. 

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PukkaNaraku

Per me il videogioco è pura arte alla pari della pittura, letteratura e del cinema.

Quest'uomo merita una statua! *_*

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Ciao,

 

il titolo del tuo thread è fuorviante: da quel che leggo, si direbbe che tu non sia completamente disinteressato al gaming - ma sia, piuttosto, distaccato da quello attuale.

A tal riguardo potresti fare un salto in questa discussione, che guarda caso ho aperto proprio io!  °^°

http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic/29878-retrogaming-ed-avventure-grafiche-dei-bei-tempi-andati/

Le ragioni che portano i videogamer del presente a trovare affascinanti i nuovi titoli (e a considerare delle "patacche" quelli che magari hanno entusiasmato te, da ragazzino :D ) possono essere varie e più o meno scontate - ma presumo che rifletterci non sia granché costruttivo.

Meglio giocare, a questo punto!

Non è comunque così vero che in passato non esistessero giochi in cui fosse necessario "perder tempo, prepararsi, allenarsi". Vi sono alcune avventure grafiche RPG che richiedono il raggiungimento di un determinato valore delle statistiche perché si possa sbloccare un evento e render possibile la progressione della storia, ad esempio.

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  • 2 weeks later...

con l'avvento dell'online i videogiochi hanno una classifica, è la competizione a spingere le persona a giocare, più sei alto il classifica, più sei bravo (come dici tu i videogiochi ora hanno uno skillcap decisamente più alto di quelli retrò) e più hai il cazzo lungo :) almeno secondo me è cosi, infatti odio i giochi singleplayer.

Poi però ci sono i giochi single player che hanno avuto un grande successo come dark souls, in quei casi è la storia che ti coinvolge e ti sembra di essere all'interno del gioco stesso.

Edited by Andrea99
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Io gioco perché ci sono dei titoli davvero interessanti. Vorrei tanto, ad esempio, giocare a GTA V perché ti permette di immergerti in un mondo vasto e realistico in cui puoi fare ciò che vuoi; mi piace anche The Sims, perché puoi far finta di comandare davvero le vite di strambe persone; Spore invece ti permette di guidare una razza dai suoi albori fino alla conquista della galassia! Insomma, sono giochi sfiziosi, accattivanti e che stuzzicano la fantasia del giocatore.

Per quanto concerne la difficoltà dei moderni videogiochi, io non sono d'accordo: i titoli di venti anni fa era sì più scarni nella grafica e nei contenuti ma erano davvero molto più difficili, arrivando ad essere anche sfiancanti! Parlo di Super Mario Bros, quel cavolo di gioco che non aveva salvataggi ed i cui comandi erano così poco calibrati che un salto equivaleva a sfrecciare nella stratosfera come se Mario avesse un missile piantato... beh lì. :laugh:

Per non parlare di The Sims: nel primo era facilissimo che i sims morissero per fame, incendio o chissà che altro! Ricordo che le famiglie mi duravano davvero poco e che il salvataggio era d'obbligo. Ricordo che era difficile far flirtare due sims, farli sposare (ed infatti spesso l'altro sim abbandonava il mio sull'altare), crescere i neonati senza che gli assistenti sociali li portassero via (quante volte ho cercato di rinchiudere in quattro mura quella tipa del Governo...), senza parlare del fatto che se un bambino non andava bene a scuola veniva spedito alla scuola militare (e praticamente non tornava più :resent: ). Bisognava poi fare molta attenzione nel coltivare il rapporto dei due coniugi, altrimenti si sarebbero lasciati. Insomma, il gioco era così difficile che una volta trascorsi 100 giorni si visualizzava un messaggio di congratulazioni! Adesso invece è tutto diverso: i sims si sposano subito, fanno figli a tutto spiano ed è molto difficile che gli assistenti sociali portino via i loro bambini. Gli incendi sono rarissimi, i sims risultano essere quasi immortali e se proprio non si rimane solo con un bambino, non si perde mai. Che poi, anche in quel caso, esiste la torta di compleanno che ti permette subito di far avanzare d'età il sim. Insomma, nulla a che vedere con il primo capitolo della saga! E così come The Sims, anche tutti gli altri giochi si comportano allo stesso modo.

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Io gioco perché ci sono dei titoli davvero interessanti.

Io ero a Black Mesa, quando successe tutto quel casino.

Quella mattina arrivai alla sezione Materiali Anomali un po' in ritardo, infilai la tuta HEV e mi diressi alla camera di collaudo: quando fui lì, assistetti ad una cascata di risonanza. Da quel momento, finché non sbarcai su Xen, non ebbi un attimo di respiro: Half-life fu uno sparatutto meraviglioso (uno di quelli che oggi si chiamano FPS), con una storia tanto incasinata che dovevi fare attenzione a tutto quello che le persone dicevano intorno a te, fino al discorso finale del G-Man. Fu sorprendente, entusiasmante - e tostissimo: rimasi non so quanto tempo incastrato davanti a quella specie di drago tricefalo maledetto che non moriva nemmeno se gli scagliavi addosso l'intero arsenale. L'immersione in quel gioco era totale, complice anche il fatto che non era strutturato nei classici livelli a compartimenti stagni: in linea teorica, se avessi ripercorso al contrario i tuoi passi saresti potuto tornare proprio lì, nella camera di collaudo.

Allo stesso modo, Starcraft fu una meraviglia indescrivibile: quello che avrebbe potuto essere un comune gioco di strategia in tempo reale diventava un gioco sorprendente, dove i colpi di scena si susseguivano scenario dopo scenario. Chi era d'accordo nell'arruolare Edmud Duke tra le proprie forze? E chi non è rimasto sorpreso quando la crisalide si è schiusa? E chi non ha orgasmato come un animale infoiato quando si è costruito la sua bella flotta di Portatori Protoss? Alleanze, tradimenti, vicende personali, politiche... e i filmati, i cutscene, erano graficamente rozzissimi ma assolutamente meravigliosi: l'incoronazione di Arcturus Mengsk è ancora insuperata, ed ero lì quando dovevamo far saltare in aria con quella stazione di ricerca (la Magellano? Non ricordo) infestata dagli Zerg.

Immersione, ecco. Come quando mi ritrovo seduto presso gli Stagni dei Patriarchi, a Mosca, e i tram vengono guidati da ragazze della Gioventù Comunista col fazzoletto rosso al collo; come quando vado a dormire con la luce accesa perché (ahò, succede!) ho rivisto The Blair Witch Project.

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Non so cosa si rischia . Potrei ipotizzare che comporta uno stato di tensione emotiva un po come era ai miei tempi ma piu forte .

Edited by gattosc71
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Pongo questa domanda idiota, perche' ormai sono tanti anni che non gioco piu e non riesco a capire le motivazioni moderne del gioco. Mi spiego meglio quando giocavo ai videogames tantissimi anni fa i giochi erano semplici con pochissima grafica , l azione era capibilissima e semplice richiedevano poca concentrazione e poco impegno cioe' erano dei passtempi semplici . Ora i video giochi sono complicatissimi ,velocissimi un sacco di confusione movimento non si capisce a volte il senso del gioco cioe' un giocatore ora come ora deve impegnarsi tantissimo ore e ore senza staccare gli.occhi dallo schermo . Poi sono troppo realisti sembra un film . Perche' non sono piu' dei semplici passatempi in quanto richiedono preparazione e allenamento e quindi perche' giocare a un gioco per settimane e settimane non ci si annoia ????

Io invece, come molti videogiocatori "hardcore-gamer" sparsi per il globo, troviamo questi giochi di nuova generazione (ps3/ps4 gen, per capirci), troppo semplici. Ti sfido a finire castlevania o magaman su NES. Noi "hardcore-gamer" ormai settiamo la difficoltà su "hard" per default. Tu sei del '71 credo, io del '81, e questo che tu hai affermi lo trovo davvero bizzarro. Forse ha ragione Capricono57, nonostante fosse solo una battuta la sua, quella della vecchiaia.

Edited by Amodeus
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Non so cosa si rischia . Potrei ipotizzare che comporta uno stato di tensione emotiva un po come era ai miei tempi ma piu forte .

Giuro che continuo a non capirti.

Mi sembra che le tue affermazioni siano variazioni sul tema del "si stava meglio quando si stava peggio".

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Giuro che continuo a non capirti.

Mi sembra che le tue affermazioni siano variazioni sul tema del "si stava meglio quando si stava peggio".

Guardare al passato con nostaglia senza rendersene conto? Maybe!

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