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Cerignola: gay si uccide perché rifiutato dalla famiglia


Olimpo

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http://www.queerblog.it/post/193648/cerignola-gay-si-uccide-perche-rifiutato-dalla-famiglia

 

Alla fine non ce l’ha fatta più e si è tolto la vita: Antonio Intellicato, quarantenne di Cerignola, Foggia, gay dichiaratosi è ucciso perché la sua famiglia non lo accettava e perché vittima di tanti atti di bullismo. Tonino, come era chiamato da tutti in città, era stato già accoltellato quattro anni fa da suo fratello minore che si giustificò dicendo che la sua omosessualità rendeva di fatto impossibile la vita di tutta la famiglia. Non si contano, poi, gli atti di bullismo di cui Antonio era vittima, tanto che già altre volte aveva tentato di uccidersi. E questa volta ce l’ha fatta, ingerendo un cocktail di farmaci.

 

La frequenza di suicidi , in quest' ultimo periodo, mi fa pensare che stia avvenendo un peggioramento. Non è solo una mia opinione, ne sono certo. E ciò che più mi dà fastidio è che mentre i gay si suicidano, la manif pour tous e altre lobby reazionari sono pronte a negare esista l'omofobia, oltre a privarci di tutti i diritti di cui dovremmo godere in uno stato civile, come il matrimonio. Significa proprio essere 'negazionisti', negare la realtà di un fenomeno , e poi cucirsi il ruolo di quelli perseguitati e inventarsi fantomatiche teorie del complotto. Questo atteggiamento dà molto fastidio, soprattutto se si pensa che porta con sé un ' onda di proseliti che decidono di aderire al gruppo.

 

Quello che mi chiedo è come mai questo tizio, dopo essere stato accoltellato dal fratello, sia rimasto nel suo paese nativo, ad aspettare cosa? Di essere ferito, probabilmente a morte, di nuovo?

Ma poi , siamo sicuri che il fratello abbia scontato la pena per ciò che ha fatto, oppure su questi episodi la magistratura preferisce rimanere in silenzio?...

E' proprio vero : ci vuole un ' aggravante per questi crimini, viceversa restano impuniti.

Provo a dare la mia interpretazione  : quell'uomo, dopo essere stato così tradito dal fratello e dopo aver subito bullismo per tutta la vita, ha preferito rinunciare a tutto. Non si amava e tutto l'odio che avrebbe dovuto sfogare sul fratello l' ha sfogato su sé stesso con quel suo ultimo gesto. E' questo senso di profonda ingiustizia che porta noi omosessuali spesso a sentirci come colpevoli...

 

ma forse quel gesto era semplicemente il segno di una disperazione assoluta e implacabile.

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Ha proprio ragione Scalfarotto:  i mandanti  morali di questi atti sono tutti quei politici che si oppongono strenuamente alla lotta contro le discriminazioni che passa innanzitutto dalla informazione, sensibilizzazione, educazione al rispetto delle differenze sessuali fatta nelle scuole,  tirando fuori ora la difesa delle famiglia, ora l' ideologia gender ecc...

 e questi non rispondono mai del loro operato

Edited by prefy
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Capricorno57

Grande dispiacere nel leggere l'accaduto e il contesto in cui è successo. 

 

Ma mi chiedo e Vi chiedo:

com'è possibile avere il coraggio di togliersi la vita, e non quello di andarsene dal paese e dalla famiglia senza girarsi indietro mostrando il dito medio alzato? 

Vittima della depressione. Pace alla Sua anima.

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Saramandasama

La colpa non è anche di una comunità gay inesistente? Se avesse avuto l` appoggio di altri gay, se ci fossero realtà associative più radicate e con più mezzi, forse le cose sarebbero andate diversamente. Invece, non solo una parte della società è ostile, ma i gay stessi, in maggioranza, se ne fregano. Meglio vivere dietro le quinte. O tutt` al più fare i tuttologi nei forum gay...

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com'è possibile avere il coraggio di togliersi la vita, e non quello di andarsene dal paese e dalla famiglia senza girarsi indietro mostrando il dito medio alzato? 

 

non è cosi facile.

Credo che la maggior parte dei gay abbia vissuto una fase in cui si sentiva isolato come se fosse l'unico diverso in tutto il mondo, e una volta entrati nel circolo della depressione è difficile uscirne da soli se si resta sempre nello stesso ambiente di provincia.

Non sappiamo nulla della vita privata di lui, né i meccanismi psicologici che l'hanno portato al gesto; ma considerando che viveva in un ambiente provinciale altamente omofobico e con l'odio della famiglia, non è difficile da ipotizzare che ciò l'abbia portato a odiare se stesso e a considerarsi sbagliato e un peso per tutti.

Poi lui da 40enne, appartiene ad una generazione che difficilmente ha vissuto la propria sessualità liberamente, e magari non aveva i mezzi economici per allontanarsi dalla famiglia. Non sono rari i casi di chi si allontana dalla famiglia perché rifiutato e poi finisce a vivere sotto un ponte.

Magari ci saranno coloro che confuteranno il mio discorso e spezzeranno una lancia a favore delle associazioni, ma non siamo nella San Francisco di Milk. Nella nostra "comunità" gay il senso di gruppo e l'empatia verso gli altri sono quasi inesistenti, conta solo divertirsi in discoteca e rimorchiare.

Edited by Chaos
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ma guardate per me è riduttivo dire che una persona si suicida perchè è gay, ci si suicida per una serie concatenata di motivi, infatti non mi piacciono queste impostazioni delle notizie. Anche ammettendo che ci fosse stata un'assocazione gay o un ambiente più aperto al tema non è detto che non si sarebbe ucciso.

Edited by Rui
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Capricorno57

Grazie per le Vostre considerazioni, e a @@Olimpo,per la condivisione della notizia. 

Sì, molto bello e istruttivo l'articolo linkato da @

 

Da questa pagina si apprende che i suicidi in Italia nel 2012 sono stati circa 4000 , un numero di poco superiore alle vittime della strada, e una comparazione con il resto del mondo.

 

Che tristezza comunque!

 

allego nota informativa Istat

 

 

I suicidi in Italia - 08-ago-2012 - Testo integrale.pdf

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Scrivere ora qualcosa certo non serve a molto, cmq se quell'uomo non ha retto più, a mio avviso, è perchè la società in ogni sua sfumatura, dalla famiglia ai conoscenti, alla sua cittadina ecc...lo ha lasciato SOLO. E quando ci si sente soli spesso, ci si chiude ancor di più e ci si arrende alle difficoltà che paiono insormontabili. 

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Capricorno57

 

 

la società in ogni sua sfumatura, dalla famiglia ai conoscenti, alla sua cittadina ecc...lo ha lasciato SOLO

 

quasi vien da dire che se, invece di deriderlo e vessarlo, l'avessero lasciato solo davvero, sarebbe stato meglio... 

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L'hanno lasciato solo nella sua tristezza, dopo averlo vessato e deriso. Forse è la peggior cosa che possa succedere.

Ci sono tanti tipi di solitudine.

C'è il tipo solitario per natura, che ama non vedere nessuno e stare appartato.

Il tipo solitario per malattia!

Il tipo solitario per costrizione altrui....perché la società non lo accetta! Questo è il peggior caso di solitudine.

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